Chiavari, provincia di Genova: in un palazzo per bene in cui "le porte non si sbattono per principio" un tonfo sconvolge la quiete del luogo. Sono le 09:01 del 6 maggio 1996 e Nada Cella, 24enne impiegata nello studio di un commercialista, viene uccisa con quindici colpi, cinque dei quali inferti sul cranio...
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00:30Quello che raccontiamo questa sera è un mistero di provincia, una storia di gente per bene e di gente alla buona,
00:52di gente che nasconde al suo interno un feroce assassino, capace di un omicidio e di estrema violenza.
00:57La vittima è una ragazza di 25 anni e per come dura, misteriosa e spietata questa storia potrebbe averla scritta il più duro, misterioso e spietato degli autori di romanzi gialli, Giorgio Scerbanenco.
01:10Il teatro di questo mistero è un palazzo, un palazzo nel centro di Chiavari, in provincia di Genova, un condominio di via Marsala, la mattina di lunedì 6 maggio 1996,
01:21un palazzo di 5 piani, come tanti ce ne sono in provincia, un condominio di gente per bene che si alza presto alla mattina ed è subito in movimento,
01:31un palazzo silenzioso, un palazzo per bene in cui, come dicono gli stessi inquilini, le porte non si sbattono per principio.
01:37La nostra storia, il nostro mistero invece, inizia proprio con un rumore, un rumore inquietante,
01:42un tonfo, prolungato e violento, che una inquilina del palazzo sente sul pavimento del piano di sopra,
01:49un rumore strano in quel palazzo che già da due ore si sta mettendo in moto come un piccolo formicaio.
01:55Già dalle 7, in quel palazzo al numero 14 di via Marsala, c'è un via vai continuo di gente,
02:00c'è un finanziere che torna dal lavoro, c'è la donna delle pulizie sulle scale,
02:04ci sono donne che vanno a fare la spesa, che portano il bambino dai nonni,
02:08c'è anche una signora che scende per chiudere il portone lasciato aperto dalla donna delle pulizie.
02:12Un via vai continuo e poi, alle 9 e un minuto, quel tonfo.
02:17È un rumore strano. Cos'è stato?
02:20È un rumore che sentiamo alle 9 e un minuto esatto, lo sappiamo con certezza,
02:24perché la signora che abita nel palazzo, in quel momento, quando lo sente, sta guardando l'orologio.
02:28Cos'è stato? Cos'è quel tonfo?
02:30Un rumore come tanti.
02:32Come i rumori ovattati della mattina che si sentono in quel palazzo che si sta animando rapidamente.
02:37Nessuno ci fa caso più di tanto.
02:42Alle 9 e 12, un commercialista che abita in quel palazzo di via Marsala assieme alla madre,
02:50scende al piano di sotto per andare in ufficio, distante appena una rampa di scale.
02:53Apre la porta, chiusa con solo mezzo giro di chiave,
02:57e nota che la segretaria è già arrivata,
02:59perché nell'altro ci sono le tapparelle alzate e la luce accesa.
03:02Pensa che ci sia un cliente, perché di solito, quando sono da soli, lui e la segretaria,
03:08quella luce la tengono spenta, ma non sente alcun rumore.
03:11Così va in ufficio, lontano dall'ufficio della segretaria, ad appoggiare le carte che ha in mano.
03:17In quel momento squilla il telefono.
03:19La segretaria non risponde, e allora il commercialista alza la cornetta ma non sente niente.
03:27Pensa ad un fax in arrivo.
03:28Così va nell'ufficio della segretaria a vedere.
03:32Mentre si avvicina, sente qualcosa di strano, un respiro inquietante, un rantolo.
03:38Stesa a terra, tra la scrivania e il muro, c'è Nada, la segretaria, immersa in un lago di sangue.
03:44Il commercialista si avvicina, la tocca, sente che è ancora viva e corre a chiamare aiuto.
03:48Non trova il numero dell'ambulanza e allora chiama il 113.
03:51E poi telefona al piano di sopra, alla madre, che scenda assieme alla zia a vedere, perché a Nada è successo qualcosa.
03:58La telefonata arriva al 113 alle 9.15.
04:02Alle 9.20 già un'ambulanza si ferma in via Marsala.
04:05Tra le persone che scendono per salire all'ufficio del commercialista, c'è Andrea Grillo, infermiere presso la Croce Verde.
04:10Lo ha intervistato per noi Alessandro Riva.
04:13Che assieme a Lorenzo Viganò si è occupato del caso.
04:18Va bene, ricevuto.
04:21Lei è uno dei barellieri che hanno soccorso Nada a Cella.
04:24Ci vuole raccontare che cos'è successo quel mattino dal momento in cui avete ricevuto la chiamata a quando siete arrivati in via Marsala?
04:30Sì, erano le 9.15 circa. È arrivata una chiamata da parte del locale commissariato che ci diceva di andare in via Marsala al civico 14, che una ragazza si presumeva che era caduta e perdeva sangue.
04:43Noi siamo immediatamente partiti con uno dei nostri mezzi d'emergenza e dopo alcuni minuti siamo arrivati sul luogo.
04:52Il portone era aperto, siamo dovuti salire su.
04:55Davanti all'ingresso dello studio c'era il dottor Soracco che ci aspettava e ci ha accompagnato nell'ufficio della segretaria.
05:00Appena entrati abbiamo subito visto la ragazza coricata a supina con la testa rivolta verso il muro e i piedi diretti verso la schivania, attorniato da un lago di sangue.
05:15Voi che cosa avete fatto a quel punto?
05:17Noi subito ci siamo avvicinati per accertarci delle reali condizioni della ragazza.
05:23Appena mi sono avvicinato subito ho visto che la ragazza la conosceva, che era una mia amica, Nada.
05:27E comunque abbiamo visto che perdeva sangue, non si capiva poi vista anche la quantità che c'era da dove, di preciso, se dalle orecchie, dalla testa.
05:36E quindi abbiamo, siamo subito scesi all'ambulanza a prendere il materiale che occorreva per trasportarla.
05:42Siamo risaliti nell'ufficio, abbiamo spostato di peso la schivania che ci impediva i movimenti, l'abbiamo caricata e portata di corso all'ambulanza.
05:52Subito si è accorto della gravità.
05:54Che era grave si vedeva sia per l'enorme quantità di sangue,
05:57presente nella stanza, sia anche perché era incosciente, respirava a malapena, aveva anche quegli occhi sbarrati, fissi.
06:05Quindi segno di un violento trauma, comunque di un violento shock.
06:09Non c'era nulla che vi facesse pensare che fosse qualcosa di diverso, una semplice caduta?
06:14Al momento no, ora anche ricordando il sangue, come era il sangue, c'era anche insieme degli schizzi vicino allo zoccolo del muro,
06:22sul pavimento, quindi come se fosse caduta, avesse anche magari picchiato nella sporgenza.
06:28Quindi al momento, poi dopo magari i dubbi sono venuti, ma subito no, anche perché non c'è stato il tempo di pensare a cosa poteva essere successo.
06:36Ha notato macchie di sangue in altri punti della stanza o al di fuori della stanza quando siete arrivati?
06:41Che mi ricordano probabilmente del sangue, poi è caduto sulla scala quando noi abbiamo portato giù la nada.
06:48Quando il commercialista ha chiamato la madre, questa è scesa assieme alla zia che si è subito allontanata piangendo.
06:54Tutti e tre hanno pensato a un incidente.
06:56Forse nada è caduta, hanno pensato.
06:58Forse si è sentita male e ha battuto la testa.
07:01Ce lo racconta lui, proprio lui, il commercialista Marco Soracco, intervistato per noi da Lorenzo Viganò.
07:06Quella mattina, come praticamente cadeva tutti i giorni, sono sceso dal mio appartamento, che è al piano sopra, stante lo studio, e verso le 9, 10, 9 e un quarto.
07:18Sono entrato, ho trovato la porta chiusa normalmente e la luce accesa nell'ingresso.
07:25Come di solito, appunto, nada lasciava acceso quando arrivava un cliente, un cliente suonava la porta e lei andava ad aprire.
07:31Sono entrato nella stanza e l'ho vista distesa sul pavimento, in un lago di sangue, caricato con la testa vicino al muro, e che respirava con una certa difficoltà.
07:46Non c'era niente fuori posto, non c'erano tracce sul pavimento, tranne che, ovviamente, sotto il corpo di nada, era tutto, diciamo, normale.
07:58Non c'era neanche la scrivania di nada, su quale lavorava il computer acceso, era, diciamo, tutto era in ordine.
08:05C'erano soltanto, ovviamente, degli schizzi di sangue sui mobili e sulle pareti.
08:09Mentre nada viene portata di corso in ospedale, la vita in quel palazzo di via Marsala si fa frenetica come in un formicaio impazzito.
08:17Fin dai primi minuti, sul pianerotolo del commercialista, c'è una piccola folla.
08:21C'è il commercialista e sua madre, ci sono i genitori del finanziere, c'è una donna del primo e una donna del terzo piano,
08:27c'è un parente di una signora del quinto, c'è quella ragazza che è uscita a fare la spesa, c'è un uomo che zoppica, c'è una signora con il cane, una piccola folla.
08:34Potrebbe sembrare un quadretto grottesco, come una pagina tratta da quel pasticciaccio brutto di via Merulana, di Carlo Emilio Gadda.
08:41Grottesco e quasi comico, se non fosse che in quel momento, all'ospedale c'è nada.
08:46C'è una ragazza di 25 anni che sta morendo con la testa fracassata.
08:49Alle 10, nada in sala operatoria, in condizioni gravissime, tanto che i medici che la operano devono chiedere l'aiuto di un altro chirurgo.
08:57Alle 11.30 viene portata in rianimazione, intubata perché è in coma.
09:00Alle 12.30 i medici constatano che è in condizioni gravissime e cercano di rianimarla, ma inutilmente.
09:07Alle 13 ci riprovano, tentano un provvedimento chirurgico d'emergenza, ma è inutile anche questo.
09:13Alle 13.45 fanno un altro tentativo.
09:16Alle 14.10 nada muore.
09:19Intanto, dalle 9.20, in quel palazzo di via Marsala c'è la polizia, perché appena arrivati in ospedale, i medici hanno constatato subito che nada non è caduta, non ha battuto la testa cadendo.
09:30Nada è stata colpita da pugni e calci che l'hanno raggiunta in tutto il corpo.
09:34È stata colpita otto volte alla testa con un corpo contundente dotato di spigoli.
09:39E ha sbattuto contro un altro corpo contundente, largo e piatto, e ha sbattuto così violentemente che le si è appiattito il cranio.
09:46Non è un incidente questo, è un omicidio.
09:49Ne abbiamo parlato con il perito di parte, il dottor Marco Canepa.
09:53Lei si è fatto un'idea della dinamica di ciò che è avvenuto?
09:57La dinamica, la mia opinione, è che inizialmente questa ragazza sia stata attinta con dei colpi al capo e in questo frangente c'è stata questa collutazione.
10:13Dopodiché c'è stato un ulteriore urto contro il muro, probabilmente proiettata, spinta, comunque un urto molto violento.
10:23E in ultimo c'è stata ancora queste ultime lesioni alla regione frontoparietale sinistra del cranio.
10:30Ma perché? Chi voleva uccidere una ragazza come quella? Massacrarla in quel modo, così brutale e violento? Perché? Chi era Nada Cella?
10:40Nada era una ragazza che avrebbe compiuto 25 anni fra due mesi.
10:44Era una brava e seria ragazza di provincia, figlia di brava gente, che viveva assieme ai suoi a Chiavari, dove conduceva una vita tranquilla, tutta casa, lavoro, studio e chiesa.
10:54Quel lavoro, come segretario di un commercialista, sempre quello, da cinque anni, appena ha conseguito il diploma come perito aziendale, con 57 sessantesimi.
11:04La palestra, dove andava a fare aerobica, le amicizie, i fine settimana nel paesino di origine dei suoi, a Dalpe Piana.
11:11E poi sabato sera, lì vicino, a Santo Stefano, in discoteca con gli amici.
11:16E per le vacanze un viaggio, in Sicilia, oppure in Grecia, dove era stata l'anno prima e dove sarebbe stata anche quell'anno, tra pochi mesi,
11:23se qualcuno non l'avesse uccisa.
11:26Chi era Nada?
11:27Era una ragazza tranquilla e simpatica, dolce, molto carina anche, ma anche molto riservata, chiusa, un po' introversa,
11:34come è di solito la gente delle sue parti, liguri di provincia, liguri di montagna.
11:40Ce ne dà un ritratto la sorella, Daniela.
11:43Lei è la sorella di Nada, quanti anni di differenza ci sono fra voi due?
11:47Quattro.
11:48Come erano i rapporti tra lei e Nada?
11:50Erano buoni, anche se eravamo molto diversi come tipi, eravamo completamente diversi.
12:00Lei era molto riservata, io invece sono più istintiva, più impulsiva, mi arrabbio, poi mi passa.
12:08Lei era più attenta nelle sue reazioni, era molto selettiva nelle sue amicizie, era più generosa, era in gamba, molto.
12:24La scuola andava molto bene, era più brava di me, era anche più intelligente.
12:29Amava viaggiare perché, ad esempio, mi ricordo quando è andata a Parigi, aveva voglia di vedere, di scoprire posti nuovi.
12:42Aspettava il grande amore, si sarebbe sposata?
12:47Secondo me pensava che ci fosse il principe azzurro che un giorno l'avrebbe presa e portata nel castello, diciamo, perché anche lì non è che si lasciasse molto andare ai suoi sentimenti.
13:00Quindi, sì, secondo me, aspettava una persona speciale, ecco.
13:05Aspettava una persona speciale, aspettava il principe azzurro.
13:09Dopo un vecchio amore, una cotta che aveva preso all'età di 15 anni, e che poi era finita ma l'era rimasta sempre nel cuore, non c'era stato più nessun altro.
13:16Qualche ragazzo, conosciuto in discoteca, quei sabati sera, che però non era mai riuscito a passare l'esame.
13:22Non era quello che credeva, non era quello che sembrava, non era serio, non era quello giusto, non era il principe azzurro.
13:29Perché Nada non era una ragazza che si accontentava.
13:33Leggeva, studiava, prendeva lezioni d'inglese per perfezionarsi.
13:37Quel lavoro come segretaria, quella provincia, le andavano un po' stretti.
13:40Erano soltanto una pausa, in attesa di qualcosa di meglio.
13:43Una pausa lunga, durata almeno 5 anni, ma Nada era una ragazza di provincia, che ci andava piano, con tranquillità.
13:49E del resto, quel lavoro, quel lavoro che non amava, quel lavoro lo svolgeva comunque con estrema scrupolosità.
13:55Nada era una ragazza molto semplice, anche eccessivamente scrupolosa.
14:03Aveva un forte senso del lavoro, del dovere.
14:07Per cui, diciamo, era molto più facile che facesse 5 minuti più in orario che 5 in meno.
14:12Anche quando andavano appunto a fare una commissione fuori, la vedevano sempre andare molto in fretta, quasi correre, proprio per evitare di perdere tempo.
14:22Diciamo, dal punto di vista lavorativo non sono mai lamentato, assolutamente.
14:27Era, diciamo, sicuramente scrupolosa.
14:29E dal punto di vista umano, lei aveva avuto modo di conoscerla?
14:33Umano, detto, una ragazza senz'altro chiusa, introversa, ma riservata.
14:39Però, diciamo, che scherzava, diciamo, facilmente sulle cose, sul lavoro.
14:44Così però, tutto si limitava, diciamo, a una sfera superficiale.
14:48Io dalla sua vita privata non sapevo niente.
14:50Una brava, tranquilla, seria ragazza di provincia, Nada.
14:54Dolce, carina e molto simpatica, anche se un po' chiusa, un po' introversa.
14:57Chi poteva voler uccidere una ragazza come quella in quel modo, massacrarla così?
15:01Chi? E perché?
15:08Quel lunedì, Nada esce di casa con la madre verso le 6.50 del mattino.
15:14La signora Cella sta facendo tardi al lavoro, perché non ha sentito la sveglia.
15:19Ma Nada era già alzata alle 6.20 e così la accompagna lei con la sua 500 rossa fino al comune,
15:24dove lavora come bidella.
15:27La lascia davanti al comune e poco dopo le 7 torna a casa.
15:34Qui parcheggia l'auto sotto al palazzo e dopo essere salita a finire di lavarsi,
15:39rifai i letti, prendi il caffè, prepara il pranzo, poi prende la bicicletta e va al lavoro.
15:45Sulla strada si ferma ad un panificio in via Piacenza,
15:49dove compra del pane e una focaccia che però dimentica sul bancone.
15:57Poi arriva in via Estella, lascia la bici sotto i portici,
16:02la lega, come di solito, con la catena e gira l'angolo in via Marsala,
16:07per andare nell'ufficio in cui lavora.
16:09Che ore sono esattamente? Non lo sappiamo.
16:19Potremmo saperlo dallo scontrino del panettiere, ma quel giorno il negozio non l'ha rilasciato.
16:24A una certa ora del mattino, Nada va nell'ufficio in cui lavora,
16:28entra in quel formicaio e viene risucchiata,
16:30e di lei non sappiamo più niente, se non notizie indirette.
16:34Fino a quel tonfo, alle 9 e un minuto, fino a quel massacro.
16:38Le indagini del commissariato di Chiavari si scontrano subito con una serie di difficoltà,
16:43una serie di sfortunate coincidenze, di grossi errori,
16:47di problemi che hanno compromesso irrimediabilmente la scena del delitto.
16:52I barellieri, quando sono entrati per soccorrere Nada,
16:55hanno dovuto spostare la scrivania.
16:57Hanno dovuto farlo, era necessario, era l'unico modo per portarla via di lì.
17:01E poi c'è quel sangue, il sangue che Nada ha perso durante il trasporto,
17:04e che si è forse mescolato con altre tracce di sangue, confondendo tutto.
17:08E poi ci sono dei rilievi, che sul momento, pensando ad un incidente, non vengono fatti.
17:13E quel via vai continuo di gente, sul pianerottolo, sulle scale,
17:16per la strada che non viene bloccata.
17:19Troppe cose.
17:20E poi c'è un particolare, una cosa che di solito nei gialli non succede,
17:24neanche quelli duri e un po' strani di Giorgio Scerbanenco.
17:27Perché appena Nada viene portata via,
17:29la madre del commercialista,
17:31che viene ricordata da tutti come una persona maniaca dell'ordine e della pulizia,
17:35scende dal piano di sopra con straccio, secchio e scopa,
17:38e pulisce le scale e l'andito dello studio,
17:41fin quasi all'ufficio di Nada,
17:42prima che gli agenti pensino a fermarla.
17:44L'ufficio della segretaria, poi,
17:46non è così in ordine come ricorda il commercialista.
17:49A parte lei, a parte Nada,
17:51che è stesa in una pozza enorme di sangue,
17:53un lago largo un metro per un metro e venti,
17:55a parte lei, c'è sangue dappertutto in quell'ufficio.
18:01C'è sangue sul muro,
18:03sull'alimentatore,
18:04sul computer,
18:04sulla poltrona di Nada e sulla sua scrivania.
18:06Per terra, in mezzo al sangue,
18:20c'è il bottone di un jeans,
18:21ci sono le sue scarpe macchiate di sangue,
18:24alcuni capelli attaccati al muro,
18:26la sua borsa sotto al tavolo,
18:27i suoi occhiali,
18:29e un paio di chiavi,
18:30di cui una spezzata.
18:33Indagini difficili quelle sul caso Cella.
18:35nel cui ambito vengono sentite a vario titolo varie persone.
18:40Una ragazza psicolabile che abita nel palazzo
18:42e nel cui appartamento viene trovato un asciugamano sporco di sangue.
18:46Però poi l'asciugamano risulta appartenere al padre,
18:49che si è tagliato facendosi la barba.
18:51Una donna che frequenta lo studio del commercialista
18:55e che in quegli attimi, in quei momenti,
18:57nei momenti del delitto,
18:58passava da quelle parti.
19:00Un finanziere,
19:01quel finanziere che tornava dal lavoro
19:03è che proprio quella mattina, alle dieci e mezzo,
19:05è andato in lavanderia a portare un pacco contenente
19:07la divisa e un paio di jeans.
19:09E poi anche un eventuale,
19:10non meglio identificato, amico di Nada.
19:13E poi naturalmente lui,
19:14il commercialista,
19:15Marco Soracco.
19:17A carico di Soracco ci sono alcune cose,
19:19alcuni elementi.
19:20L'estrema freddezza,
19:22con cui accoglie l'incidente accaduto alla segretaria.
19:25Ci sono alcune piccole contraddizioni.
19:27C'è il fatto che lui si trovava in quel luogo
19:30quando è stato scoperto l'omicidio.
19:32E poi c'è una testimonianza,
19:34la testimonianza di un altro commercialista,
19:36che dice che un paio di mesi prima,
19:38Soracco avrebbe accennato
19:39all'eventuale fallimento della sua attività
19:41e avrebbe anche detto qualcosa
19:43a proposito della segretaria.
19:45Ma Soracco nega tutto, decisamente.
19:48E le indagini su di lui segnano il passo
19:49e poi si fermano.
19:51Indagini difficili queste sul caso Cella,
19:54che si rivelano da subito piene di misteri,
19:56fin da quando si cerca di ricostruire
19:57gli ultimi giorni della segretaria.
20:00Il sabato, infatti,
20:01due giorni prima che venga uccisa,
20:03Nada fa qualcosa di strano,
20:04che non ha mai fatto prima in cinque anni di lavoro.
20:07Va in ufficio,
20:08nonostante che questo sia chiuso
20:09e nonostante che quello sia il giorno di libertà,
20:11mai fatto prima in cinque anni.
20:14Che cosa era successo
20:15e come mai, secondo lei?
20:19Infatti, diciamo che io quel sabato
20:21non l'ho vista,
20:23in quanto nello studio
20:24era andata appunto la donna delle pulizie
20:26insieme a mia madre,
20:27come facevano tutti i sabati mattina.
20:30E loro appunto hanno visto entrare Nada,
20:33verso mi pare il nove e mezza
20:35comunque della mattina,
20:37e dicendo che le era venuto un dubbio
20:40su una questione di lavoro
20:41e che voleva parlarmi,
20:43al che appunto mia madre l'ha fatta telefonare
20:45da un telefono dello studio
20:46e mi ha chiamato,
20:47visto che io ero in casa.
20:49E mi ha chiesto la cosa,
20:50che però mi sembrava abbastanza strana,
20:52in quanto gliel'avevo già spiegata
20:53uno o due giorni prima,
20:55per cui non mi sembrava
20:57che fosse appunto un grosso problema.
20:59Al che allora ho detto
21:00che avrebbe avviato una procedura al computer,
21:02che eravamo d'accordo
21:03che avrei invece avviato io
21:05sabato mattina,
21:07mi si è avvicinata al computer
21:08e mia madre ha visto
21:09che toglieva dal drive
21:11un floppy disk
21:12e se l'ha messo dentro la borsa.
21:15Al che poi è uscita,
21:17velocemente,
21:18diciamo in tutto sarà rimasta
21:19nello studio cinque minuti.
21:21E un'altra cosa strana
21:23che poi è emersa
21:24dalle indagini,
21:26diciamo, peritali,
21:27è che il computer dello studio
21:28era stato acceso
21:29sempre quel sabato mattina
21:31alle otto,
21:32ton quarto, mi pare.
21:34Al che,
21:34visto che ovviamente avevo
21:35soltanto le chiavi io
21:36e io non ero stato andare,
21:39perché anzi,
21:40anche ora quando mi ha chiamato Nada
21:42ero ancora a letto,
21:44e tanto meno mia madre,
21:45per cui può essere stata
21:46soltanto lei.
21:47quindi si vede che
21:48era già andata
21:49alle otto e un quarto
21:50a fare qualcosa
21:51nello studio,
21:52accendere il computer
21:53e si vede che aveva
21:54dimenticato qualcosa
21:55per cui era tornata
21:56verso le nove e mezza.
21:58La madre del commercialista
21:59e la donna della pulizia
22:00dicono che Nada
22:01arriva in ufficio
22:02alle nove e quaranta
22:03e poi si mette
22:04a lavorare al computer.
22:05Infatti,
22:06la data di accensione
22:07del computer,
22:08l'orario,
22:08segna le nove e quaranta tre.
22:10Però c'è qualcosa
22:11che non torna.
22:12In questo caso
22:13ci sono tantissimi particolari
22:14che non tornano
22:15e sono soprattutto
22:16orari, rumori e movimenti.
22:19I rumori e i movimenti
22:19li guardiamo dopo.
22:21Adesso ci concentriamo
22:22sugli orari,
22:22quegli orari
22:23che non tornano mai.
22:24Però anche questo
22:25lo facciamo dopo,
22:26dopo la pubblicità.
22:26Quegli orari,
22:41quegli orari
22:42che non tornano.
22:43Nada è stata vista
22:44arrivare in ufficio
22:45alle nove e quaranta.
22:46Alle nove e quaranta tre
22:47il computer si accende.
22:49Però c'è qualcosa
22:50che non funziona.
22:51Quel computer
22:52era già stato acceso
22:53alle otto e diciassette
22:54in quella mattina.
22:55E chi l'ha acceso?
22:55Secondo il commercialista
22:57è stata Nada,
22:58ma lui non l'ha vista,
22:59la sua è una supposizione.
23:01Per un po' di tempo
23:02si pensa che sia stata
23:03la donna delle pulizie
23:04che ha urtato
23:05inavvertitamente
23:06l'accensione del computer,
23:07magari col manico
23:08della scopa.
23:09Però non funziona,
23:10non è possibile,
23:11perché l'alimentazione
23:12del computer
23:12sta sotto la scrivania
23:13di Nada
23:14ed è impossibile
23:15arrivarci in quel modo.
23:16Non funziona.
23:17E allora
23:18chi l'ha acceso
23:18quel computer?
23:20Forse il commercialista.
23:22Ma il commercialista,
23:23per quanto ne sappiamo noi,
23:24a quell'ora,
23:24lo dice lui,
23:25è al piano di sopra
23:26e ha letto che dorme.
23:29E poi c'è un altro
23:29particolare strano.
23:31Quel computer,
23:32sempre quello,
23:33si riaccende
23:33quella mattina
23:34alle 10.07,
23:35quando in ufficio
23:36non ci dovrebbe essere
23:37più nessuno.
23:39E non è l'unico
23:40particolare strano
23:41di quel sabato mattina,
23:42ad appena due giorni
23:43prima dell'omicidio.
23:44C'è un altro mistero.
23:46Ce lo racconta
23:46la madre di Nada,
23:47la signora Marisa Cella.
23:48Poi anche la storia,
23:51c'è anche la storia
23:52del dischetto,
23:53che quel dischetto
23:54non si è mai trovato,
23:55che la signora Soracco
23:57dice che ha preso il dischetto
23:59e l'ha messo in borsa.
24:01Anche questa storia,
24:03non so quanto sia vera,
24:07ma se è vero
24:09che l'ha preso,
24:09comunque dovrebbe
24:11averlo avuto in borsa.
24:13È un mistero
24:13quel dischetto,
24:15perché nella memoria
24:15del computer,
24:17in quell'ora,
24:18non risulta registrata
24:19nessuna procedura
24:20di salvataggio
24:21di dati
24:21su un floppy disk.
24:23E poi,
24:23cosa se ne faceva Nada
24:24di un dischetto?
24:25Nada non ce l'aveva
24:26a caso un computer.
24:28Forse l'ha preso
24:28per darlo a qualcuno,
24:30o forse no.
24:31Forse la signora Soracco
24:32si è sbagliata.
24:33Ha visto un'altra cosa
24:34nelle mani di Nada.
24:35Un blocnotes,
24:36un libretto,
24:37un libricino,
24:38qualche cosa.
24:39Qualunque cosa sia,
24:40dischetto o altro,
24:41quell'oggetto sparisce
24:42nella borsa di Nada
24:43pochi minuti prima delle dieci,
24:45perché già pochi minuti dopo
24:47viene vista fuori Nada,
24:48fuori dall'ufficio.
24:54Il sabato pomeriggio,
24:56come tutti i fine settimana,
24:58Nada e sua madre
24:59vanno a raggiungere
24:59il signorcella ad Alpepiana.
25:01Ad Alpepiana
25:04tutto normale,
25:04come sempre.
25:06Una tranquilla domenica
25:07con i genitori,
25:08a pranzo assieme
25:09e poi a guardare
25:10il Gran Premio
25:10in televisione.
25:14E prima,
25:15la mattina,
25:16ha messa nella canonica,
25:18perché Nada,
25:18come i suoi,
25:18è molto religiosa.
25:20Tutto tranquillo,
25:21tutto come al solito
25:22per quella domenica.
25:23Il giorno dopo no,
25:24il giorno dopo
25:25è quel lunedì 6 maggio.
25:26abbiamo detto
25:27che questo è un caso
25:28in cui gli orari
25:28non tornano.
25:30Non tornano
25:30per quel sabato mattina
25:32e non tornano
25:33neppure per il lunedì
25:33dell'omicidio.
25:35E allora vediamoli
25:36gli orari del lunedì.
25:38Alle 7.51
25:39il computer di Nada
25:40si accende.
25:42Forse è stata lei,
25:43forse lei,
25:44Nada,
25:44che è già arrivata
25:45in ufficio.
25:46Però c'è un mistero
25:47su questo.
25:48Nada è entrata
25:48ma nessuno l'ha vista.
25:50Ecco,
25:50questo mistero
25:51ce lo racconta
25:52la madre di Nada,
25:53la signora Marisa Cella.
25:54Un'altra cosa
25:55che per noi
25:58non è tanto chiara
25:59perché contattando
26:02la signora
26:03delle polizie
26:04che fa le polizie
26:05della Scala
26:06quella mattina
26:08lei dice
26:09afferma
26:10di avere lasciato
26:11il palazzo
26:13alle 7.50
26:15e ha visto entrare
26:19il signor Buccello
26:21il finanziere
26:22e non ha visto entrare
26:25mia figlia.
26:28Il computer
26:30risulta
26:32essere stato acceso
26:34alle 7.51
26:35Allora
26:38qui mi chiedo
26:39Nada
26:40doveva essere
26:41passata
26:42in quell'arco
26:44di tempo
26:45che la signora
26:45dice di essere
26:46stata nell'androne
26:47delle scale
26:48in fondo
26:49per cui
26:50doveva
26:50vederla.
26:54Il mio
26:55pensiero
26:56è che
26:56nell'ufficio
26:57ci fosse
26:59qualcuno
27:00o comunque
27:01lo computer
27:02che l'abbia acceso
27:03qualcun altro
27:04non ho mia figlia.
27:05Forse la signora
27:06delle polizie
27:07non l'ha vista
27:07forse l'ha mancata
27:09di qualche secondo
27:10comunque
27:11chiunque ci sia
27:12seduto davanti
27:12a quel computer
27:13lavora
27:14ad un foglio
27:14di calcolo
27:15un programma
27:16abbastanza complesso
27:17che richiede
27:17un'emissione di dati
27:18e ci lavora
27:19per circa un'ora
27:20qui gli orari
27:21tornano
27:21alle 8.50
27:22viene lanciata
27:23una stampa
27:24che è una stampa
27:25strana
27:25quel programma
27:27è un programma
27:27relativo ad una serie
27:28di dati
27:29che concernano
27:30un'agenzia immobiliare
27:31che non c'entra niente
27:31con l'attività
27:32dello studio
27:32del dottor Soracco
27:34e poi anche la stampa
27:35è strana
27:35vengono stampati
27:36due fogli
27:37uno viene stampato
27:38con la carta
27:39a modulo continuo
27:41secondo la procedura
27:41automatica
27:42della stampante
27:43ma il secondo no
27:43il secondo viene stampato
27:45su un foglio
27:45di carta riciclata
27:46infilato manualmente
27:47nella stampante
27:48ora pochi minuti
27:50per lanciare la stampa
27:51qualche minuto
27:52per stampare
27:53qualche altro minuto
27:54per lavorare al computer
27:55e sono le 9.01
27:56le 9.01
27:57quel tonfo
27:58ecco i rumori
27:59i rumori
28:00sono molto importanti
28:01in questo caso
28:02i rumori
28:03sono un mistero
28:04perché in questo palazzo
28:05in cui non si sbattono
28:06le porte per principio
28:07una inquilina
28:08sente sbattere una porta
28:09e proprio pochi minuti
28:11prima che avvenga
28:11l'omicidio
28:12che porta è quella?
28:15la porta di uno
28:15degli appartamenti
28:16del palazzo
28:17oppure la porta
28:18dell'ufficio di NADA
28:19e comunque
28:20su quel rumore
28:21c'è un altro inquilino
28:22il dottore Alessandro Colli
28:24che non è affatto d'accordo
28:25facciamo stare
28:29non c'è stata
28:29nessuna porta sbattuta
28:31se ci fosse stata
28:34una porta sbattuta
28:35sarebbe stato
28:36un rumore anomalo
28:37avvertito sicuramente
28:39da sottoscritto
28:40da mia moglie
28:41e dal mio cane
28:42è una casa
28:45in cui le porte
28:45non si sbattono
28:47proprio
28:48per principio
28:50è una casa
28:53del silenzio
28:54nel senso
28:54che non c'è
28:56nessuna persona
28:57rumorosa
28:57anche i vicini
28:59non penso
29:00che possano
29:00aver sentito
29:01il rumore
29:01possono al massimo
29:02aver sentito
29:03dell'acqua scorrere
29:04in quell'occasione
29:05che sono venuti
29:06lì da me
29:07la signora Buccello
29:08mi ha detto
29:09ecco la mattina
29:11io ero al telefono
29:12con mia sorella
29:13e continuavo
29:14a sentire l'acqua
29:14scorrere
29:15dell'ufficio
29:18e che si è chiesta
29:20che stanno facendo
29:22di là stamattina
29:23che continua
29:23a scorrere l'acqua
29:25quindi
29:25non è
29:27che ci sia
29:28la casa
29:29del silenzio assoluto
29:31o
29:31di chi non vuole parlare
29:33eccetera
29:33non è vero
29:35il fatto è che
29:35non ci sono saltati
29:37i rumori
29:37l'acqua che scorre
29:39una porta che sbatte
29:40quel tonfo
29:41sono importanti
29:42i rumori
29:43in questo caso
29:43per esempio
29:44il rumore
29:45delle tapparelle
29:45quelle tapparelle
29:47che Nada apriva
29:47tutte le volte
29:48che entrava in ufficio
29:49in attesa di ricevere
29:50i clienti
29:51perché se le tapparelle
29:52sono aperte
29:53allora Nada
29:54era al suo posto
29:55quando è stata aggredita
29:56se invece le tapparelle
29:57sono chiuse
29:58allora probabilmente
29:59Nada è stata aggredita
30:00appena entrata in ufficio
30:01e magari ha visto qualcosa
30:02che non doveva vedere
30:03sono un mistero
30:04quelle tapparelle
30:05ce lo racconta
30:06il padre di Nada
30:07il signor Bruno Cella
30:08vedo dai verbali
30:10leggendo che quella signora
30:11precisa che quel mattino
30:13contrariamente
30:15all'altre volte
30:16non sente neanche
30:17tirare sulle tapparelle
30:19misteri
30:20rumori che diventano silenzi
30:22in questo palazzo
30:22di gente per bene
30:23ecco
30:24questo sembra davvero
30:25un romanzo
30:26di Giorgio Scerbanenco
30:27anche se lui
30:28Scerbanenco
30:29di solito
30:30li ambienta a Milano
30:31i suoi romanzi
30:31però forse
30:32per Nada
30:33avrebbe fatto un'eccezione
30:34forse questo romanzo
30:35lo avrebbe ambientato
30:36proprio lì
30:37a Chiavari
30:37nella provincia Ligure
30:39la provincia
30:54non è mai
30:55quello che sembra
30:56questa provincia
30:57soprattutto
30:58che è una provincia
30:59di mare incassata
31:00tra i monti
31:00una provincia bellissima
31:02che riesce ad essere
31:03allo stesso tempo
31:04colorata e cupa
31:05ospitale e dura
31:06luminosa e buia
31:07in questa provincia
31:12questa provincia bellissima
31:14viaggiare in treno
31:15lungo la costa
31:16e osservare il paesaggio
31:17che scorre dietro al finestrino
31:18tenendo sempre
31:19gli occhi fissi sul vetro
31:20non si può
31:21perché il paesaggio
31:23quello che sta fuori
31:24scompare all'improvviso
31:25coperto dal muro
31:26nero e buio
31:27di una galleria
31:28e poi riappare
31:29sempre improvviso
31:30illuminato da una luce
31:31così violenta
31:32che fa male agli occhi
31:33buio e luce
31:56colori e buio
31:57mare, case, strade
31:58alberi e buio
31:59in un contrasto netto
32:01senza grigi
32:01senza ombre
32:02o luce
32:03luce abbagliante
32:05accecante
32:05o buio
32:06buio totale e nero
32:07è la riviera
32:12è questa riviera strana
32:14che da una parte
32:14ha un orizzonte
32:15che si apre infinito
32:16e luminoso sul mare
32:17e dall'altra
32:18il muro impenetrabile
32:19delle montagne
32:19che scendono
32:20cadono quasi
32:21a picco sulla spiaggia
32:22una mezzaluna di riviera
32:34stretta e curva
32:35come un'unghia
32:36dove c'è questo strano popolo
32:38di montanari
32:38che vivono sul mare
32:39ci sono posti
32:42in questa provincia bellissima
32:43ci sono paesi
32:44incastrati nelle montagne
32:45che possono essere raggiunti
32:47solo con il treno
32:48un trennino
32:49che corre lungo la costa
32:50e non sembra più
32:50un trennino di provincia
32:51ma una specie di metropolitana
32:53del mare
32:53e come la metropolitana
32:55a volte si ferma
32:56in stazioni
32:56che non sono stazioni
32:57ma sono gallerie
32:58e poi via
32:59di nuovo immersi
33:03in una luce abbagliante
33:04di colori forti
33:05fino al prossimo buio
33:07è così la provincia
33:14sono così le province di mare
33:16spazi aperti
33:17e buchi profondi
33:18perché vivere sul litorale
33:19significa vivere
33:20alla luce del sole
33:21dove tutti ti vedono
33:22e se vuoi nasconderti
33:23non basta defilarsi dietro qualcosa
33:25devi scavare
33:26scavare a fondo
33:27è la provincia
33:29che è così
33:30queste province di mare
33:31formicai
33:32formicai profondi
33:33che a vederli da sopra
33:34sembrano immobili
33:35addormentati
33:35ma dentro
33:36si muovono
33:37frenetici e insonni
33:38è così anche
33:41questa cittadina di mare
33:42che a vederla dal treno
33:43sembra una cittadina
33:44di anziani
33:45di bambini
33:45e di cani
33:46un posto in cui
33:47svernare al caldo
33:48tra le palme e le barche
33:49il letargo
33:50ad asciugarsi le ossa
33:51dalle nebbie di Torino
33:52e di Milano
33:53una cittadina da vacanze
33:56incastrata tra le perle dorate
33:58di Portofino
33:59e delle Cinque Terre
33:59ma dentro
34:03questa cittadina si muove
34:05ed è una cittadina ricca
34:06attiva e produttiva
34:07in cui la gente
34:08si alza presto
34:09e va a letto presto
34:10tranne il fine settimana
34:11quando si diverte
34:12una cittadina
34:16di taglialegna
34:16di montagna
34:17che sono scesi
34:18sulla spiaggia
34:18ad inventarsi
34:19fabbriche di sedie
34:20di gente
34:21che a vederla
34:21a sentirla scherzare
34:23con quell'umorismo nero
34:24un po' macabro
34:24che hanno loro
34:25sembra gente triste
34:26ma che nelle sue pasticcerie
34:28vende un dolce inventato qui
34:29che si chiama Sorriso
34:30una cittadina per bene
34:35una cittadina di provincia
34:38ma la provincia
34:45non è mai quello che sembra
34:46non è mai soltanto
34:47quello che sembra
34:48e quello che nasconde
34:50è un mistero profondo
34:51che si scopre solo
34:52quando succede qualcosa
34:53qualcosa che apre
34:56un buco nel formicaio
34:57su cui appoggiare l'occhio
34:59e vedere tutte
34:59quelle formiche
35:00che si muovono
35:01nascoste e impazzite
35:02un buco
35:03uno spiraglio
35:04una lama di luce
35:05come quegli sprazzi
35:07di sole accecante
35:08tra le gallerie
35:09sulla costa
35:10come in un romanzo
35:18di Giorgio Scerbanenco
35:19ci sono i familiari
35:21della vittima
35:21gente alla buona
35:23che non si arrende
35:23che vuole andare avanti
35:24ecco i familiari di Nada
35:26la madre
35:27il padre
35:27e la sorella
35:28fanno notare
35:29come Nada
35:29in quei giorni
35:30fosse diversa
35:30non fosse più la stessa
35:31era più triste
35:33più malinconica
35:34più insofferente
35:35di quel lavoro
35:35che sembrava
35:36non sopportare più
35:37io so che
35:38spesso mi diceva
35:40che voleva andarsene
35:41che non voleva più
35:43andare lì
35:43che era stufa
35:45di andare lì
35:47che non era soddisfatta
35:50del lavoro
35:50a me personalmente
35:52non è che mi abbia
35:53fatto confidenze
35:55molto precise
35:56per quanto riguarda
35:58i rapporti
35:59che avesse
35:59con lo Soracco
36:00però che non amava
36:02andare lì
36:03me lo faceva capire
36:05con battute
36:06oppure io
36:08lo veniva a sapere
36:09da mia madre
36:09che me lo diceva
36:10una sera
36:11che è venuta a casa
36:12si è seduta lì
36:15ci siamo messi a tavola
36:16per mangiare
36:16lei ha lasciato la posata
36:18se fosse a piangere
36:19e io mi sono preoccupata
36:21e ho chiesto
36:22cos'era successo
36:24e lei mi ha detto
36:25mamma io
36:26in quell'ufficio
36:27non ci voglio più andare
36:28lei si è fatta un'idea
36:30in proposito
36:30a questo malessere
36:31secondo me
36:35per arrivare
36:36arrivare al punto
36:40che è arrivata
36:41a piangere
36:42collegare una serie di cose
36:43che poi parlando con i miei
36:45sono state fatte
36:47e significa che
36:48cioè
36:48cose in casa
36:50particolarmente gravi
36:52non erano successe
36:53in quel periodo
36:54comunque
36:54una vita tranquilla
36:56conduciamo senza
36:57non c'erano stati
36:59particolari traumi
37:00in quel momento lì
37:01l'unica cosa
37:03può essere stato
37:03il lavoro
37:04perché a scuola
37:05continuava a andare
37:06sentendo anche
37:07la professoressa
37:08di inglese
37:09anche lei dice
37:10che ha avvertito
37:11anche lei
37:12in ADO
37:12una sensazione
37:13di malessere
37:14al lavoro
37:15quindi
37:15noi colleghiamo
37:16che ci sia stato
37:17qualcosa
37:18che non andasse
37:19al lavoro
37:19poi
37:20non lo so
37:21che sia
37:22di quale tipo
37:24di quale natura
37:25non lo so
37:26comunque
37:26a casa
37:27noi
37:27non era successo
37:29niente di grave
37:30siamo una famiglia
37:31normale
37:31cioè
37:32anzi
37:33penso che siamo
37:34una famiglia
37:34invidiabile
37:35perché io mi sono sposata
37:38sono felicemente sposata
37:39mia sorella
37:40era una ragazza carina
37:42aveva mille hobby
37:44era intelligente
37:45i miei sono due persone
37:47normalissime
37:48che hanno sempre cercato
37:49di stare vicino
37:50a me
37:51a mia sorella
37:51quindi
37:52non è che ci sia stato
37:54un trauma
37:54che abbia determinato
37:56qualcosa
37:57o comunque
37:57qualcosa che noi
37:58nelle sue amicizie
37:59sappiamo
38:00che sia successo
38:01assolutamente
38:02e parlando
38:03appunto
38:03con le sue amiche
38:04anche loro
38:05dicono che
38:06loro non ne sapevano
38:08niente di
38:09traumi particolari
38:11che siano successi
38:11in quel periodo
38:12quindi
38:13collegando il fatto
38:15di questo malessere
38:16qui al lavoro
38:17è spontaneo
38:18chiedersi
38:19che cosa sia successo
38:20al lavoro
38:21all'inizio di questo
38:22stato d'animo
38:22i familiari di NADA
38:23attribuiscono
38:24una data precisa
38:25due mesi e mezzo
38:26prima dell'omicidio
38:27qualcuno ha fracassato
38:28il fanale della bicicletta
38:29di NADA
38:30legata al solito posto
38:31e poi
38:32sempre in quei giorni
38:34è stata rubata
38:35la 500 rossa di NADA
38:36qualcuno l'ha portata via
38:38e subito dopo
38:38è stata ritrovata
38:39però sembra
38:40che questi due particolari
38:41la bicicletta
38:42e la macchina
38:42abbiano molto turbato NADA
38:44l'abbiano addirittura
38:45spaventata
38:46e poi c'è un altro particolare
38:48che aggiungono i genitori
38:49quando sono stati consegnati
38:51gli effetti personali
38:52che abbiamo dovuto richiedere
38:54tramite l'avvocato
38:55alla polizia
38:56la borsa è stata consegnata
38:59ai miei genitori
39:01una mattina
39:02in condizione
39:04a dir poco pietosi
39:05tutta piena di muffa
39:06e dentro la borsa
39:08c'era il libretto di lavoro
39:09al che
39:10quando io ho sentito
39:12quel giorno lì
39:12i miei genitori
39:13mi dicono
39:13ma lo sai che dentro la borsa
39:15abbiamo trovato
39:16il libretto di lavoro
39:17e io gli ho detto
39:19come?
39:20il libretto di lavoro
39:21guarda che non dovrebbe essere
39:22in borsa
39:23dovrebbe essere
39:24dal datore di lavoro
39:27quindi
39:28non so
39:28cosa ci facesse
39:30il libretto di lavoro
39:31dentro la borsa
39:32la prima cosa
39:32è pensare
39:33allora mia sorella
39:34voleva andarsene
39:35ha chiesto il libretto di lavoro
39:37oppure gli è stato consegnato
39:38perché gli è stato detto
39:40di andare via
39:40non so
39:41è una cosa
39:42che ci siamo
39:43chiesti
39:45perché ci sembra
39:45un po' strano
39:46anche perché
39:47dagli atti
39:48del sopralluogo
39:48non risulta
39:49che ci fosse
39:50sulla scrivania
39:50o da qualche altra parte
39:52no
39:52infatti
39:53l'omicidio avrebbe a che fare
39:55con l'ambiente di lavoro
39:56con qualcuno
39:57che frequentava lo studio
39:58forse Nada è stata uccisa
40:00mentre stava per andarsene
40:01per Marco Soracco
40:03però non è così
40:04per lui
40:05l'omicidio non ha niente
40:06a che fare con lo studio
40:07e anzi
40:07nega che ci fossero problemi
40:09in quello studio
40:10nega anche
40:11che ci fossero problemi
40:11con la segretaria
40:12e nega anche
40:13di avere mai saputo
40:14che lei avesse intenzione
40:15di andarsene
40:16per lui
40:17per Marco Soracco
40:18bisogna andare a cercare
40:19in un'altra direzione
40:20da un'altra parte
40:21senta
40:23che idea si è fatto
40:25di quello che è successo
40:27questo
40:28appunto
40:30è
40:30un grosso
40:31problema
40:32perché
40:33ovviamente
40:35penso
40:36che fosse
40:36sia dovuto
40:37a qualcosa
40:38legato alla sua
40:39diciamo
40:40sfera personale
40:41che
40:42non centri
40:43il
40:44sfera invece
40:45lavorativa
40:46che non sia
40:47fatto
40:48non sia dovuto
40:48a qualcosa
40:49di collegato
40:50al lavoro
40:50diciamo
40:51allo studio
40:51però
40:53cosa
40:54possa aver portato
40:55a
40:56quell'aggressione
40:58violenta
40:59come è stata
41:00non ho
41:00la più pallida idea
41:01qualcosa che
41:03abbia a che fare
41:03con la sfera
41:04personale di NADA
41:05dice Marco Soracco
41:06niente a che vedere
41:07con lo studio
41:08e con l'ambiente di lavoro
41:08magari una persona
41:10che NADA
41:10ha conosciuto
41:11in quei sabati sera
41:11in discoteca
41:12e infatti
41:13per un certo periodo
41:14la polizia di Chiavari
41:15indaga su un nome
41:16trovato nel diario
41:17di NADA
41:17un nome molto vecchio
41:19però
41:20le indagini
41:21non hanno nessun esito
41:22e quel nome
41:22rimane soltanto
41:23un nome
41:23mistero allora
41:25allora facciamo così
41:27torniamo indietro
41:28torniamo sul luogo
41:30del diritto
41:30assieme al commissario
41:31Silio Bozzi
41:32della polizia scientifica
41:33di Bologna
41:33e chiediamoci
41:34cos'è successo
41:36in quell'ufficio
41:36al numero 14
41:37di via Marsala
41:38quel lunedì 6 maggio
41:40alle 9.01
41:55buonasera ragazzi
42:02ciao Lorenzo
42:03ciao Luca
42:03ecco guarda
42:06queste sono le fotografie
42:07della ricostruzione
42:08che abbiamo fatto
42:09del luogo del delitto
42:10questo è il palazzo
42:11di via Marsala
42:12questo è il pianerottolo
42:14su cui c'era
42:14lo spioncino
42:16lo studio del commercialista
42:17questo è lo studio
42:18e lì sulla destra
42:19c'è l'ufficio di NADA
42:20cosa ti fa pensare
42:22questa immagine?
42:23la prima impressione
42:25è quella del grande disordine
42:26di un attacco convulso
42:28e furioso
42:30ecco in questo caso
42:32cosa possono dire
42:33le macchie di sangue?
42:35potrebbero dirci
42:36parecchie cose
42:37se la scena del crimine
42:39non fosse stata invasa
42:41da altre persone
42:43poi erano i portantini
42:44che prestavano soccorso
42:45alla ragazza
42:46che era agonizzante
42:47quindi c'era una priorità assoluta
42:48che è stata rispettata
42:49poi tutto è risultato
42:50purtroppo vano
42:52quindi molta confusione
42:53molte cose sono state toccate
42:55molti oggetti spostati
42:57pensa alla direzione
42:58della sedia
42:59un particolare
43:00che può sembrare rilevante
43:01ma è fondamentale
43:02certo
43:02per esempio però
43:03quello che è rimasto
43:04delle macchie di sangue
43:05per esempio
43:05l'altezza delle macchie di sangue
43:07cosa può dire?
43:07ecco qua notiamo
43:08un'altezza decrescente
43:11quindi la sensazione
43:12insomma
43:12è quella che ci sia stata
43:13una prima fase
43:14in cui
43:15i due
43:16aggressore e vittima
43:17si fronteggiavano
43:18si fronteggiavano
43:19e man mano
43:20quindi con l'incedere dei colpi
43:22Nada Scella
43:23soccombe
43:25soccombe fino ad assumere
43:26quella posizione distesa
43:27certo
43:28posizione nella quale
43:29la ritroveremo
43:30ecco è senza scarpe
43:32Nada è stata ritrovata
43:32senza scarpe
43:33perché secondo te?
43:34le scalcia
43:35quindi
43:36offre l'ultima
43:37drammatica resistenza
43:39e in questo movimento
43:40collegando
43:42probabilmente
43:42tentando di allontanare
43:44l'aggressore
43:44perde
43:45perde le scarpe
43:47esatto
43:47con quale arma
43:48può essere stata colpita
43:49Nada?
43:49ci sono
43:52come ti ho detto
43:52dei mezzi
43:53d'offesa
43:55naturali
43:55poi dei mezzi
43:56d'offesa
43:56occasionali
43:57quindi l'aggressore
43:58si è servito
43:58del primo oggetto
43:59che ha avuto sottotiro
44:00può essere stato
44:01qualsiasi oggetto
44:02che si trovava
44:03proprio qui
44:03una statuetta
44:04un portacenere
44:06qualsiasi oggetto
44:07quindi quello che aveva
44:08portata di mano
44:09nei pressi
44:10del luogo
44:11in cui è venuta
44:11l'aggressione
44:12ecco questa è un'aggressione
44:13molto violenta
44:13c'è molto sangue
44:14Nada è stata proprio
44:15massacrata
44:15com'era l'aggressore
44:18doveva essere
44:19una persona
44:19molto grossa
44:20molto forte
44:21quello che si può dire
44:22è che è stata
44:23una persona
44:23quindi un individuo
44:24in grado di esprimere
44:25una fortissima
44:26energia viva
44:27non è detto
44:27che sia stato
44:28molto corpulento
44:30o fortissimo
44:31sicuramente è stata
44:32una persona
44:32in grado di esprimere
44:33questa fortissima
44:34energia
44:34che può essere
44:37espressa
44:37anche da una persona
44:38in uno stato
44:40di parossismo emotivo
44:41quindi di grande
44:41esaltazione
44:42ma la cosa più interessante
44:43è capire
44:44quali sono stati
44:44movimenti dall'aggressore
44:45della vittima
44:46ecco cosa può essere
44:47successo allora qui
44:48all'interno di questa stanza
44:49con questi spazi
44:50ecco
44:51questo è importante
44:52lo spazio
44:52è capire
44:53studiare lo spazio
44:55dell'ambiente
44:55ecco andiamo
44:56su questo monitor
44:57dove abbiamo ricostruito
44:58la stanza
44:59di Nada Cella
45:00ecco planiamo
45:01e scendiamo
45:02dentro l'ambiente
45:02e vediamo di capire
45:04quali possono essere
45:05le zone
45:05che sono state
45:06occupate
45:07quindi che hanno interessato
45:08l'attacco
45:09a Nada Cella
45:10il medico legale
45:11di parte
45:11sostiene che è difficile
45:13che Nada
45:13sia stata aggredita
45:15mentre era seduta
45:16sulla sedia
45:16secondo te?
45:17sì
45:18in effetti
45:18non ci sono elementi
45:19che possano
45:20confortare
45:21questa ipotesi
45:21avremmo avuto
45:22una situazione
45:23ben diversa
45:24nel caso di un attacco
45:25dal punto di vista
45:27degli schizzi di sangue
45:28e soprattutto
45:31gli oggetti
45:32sulla scrivania
45:33sarebbero stati
45:34più disordinati
45:36meno composti
45:36ecco
45:37non sappiamo
45:38dove è avvenuto
45:38dove è iniziato
45:39l'aggressione
45:41ma sappiamo dove è finita
45:42in quel luogo
45:43in cui si trova Nada
45:43ora
45:44e in questo punto
45:45e con questa ultima azione
45:47che l'assassino
45:48marchia
45:49per due volte
45:50il proprio delitto
45:51abbiamo un marchio emotivo
45:53un marchio fisico
45:54cioè
45:54cosa significa?
45:55torniamo di là
45:56una delle particolarità
46:04rappresentate proprio
46:05dai mezzi d'offesa
46:08che sono stati impiegati
46:09e questo manichino
46:10abbiamo preparato
46:11per far capire
46:12un po' meglio
46:12com'è andata
46:13quindi sono stati
46:15impiegati
46:16di mezzi d'offesa
46:17naturali
46:18schiaffi
46:19pugni
46:19spintoni
46:21mezzi d'offesa
46:22occasionali
46:23cioè
46:23cosa significa?
46:24e cioè
46:25l'aggressore ha usato
46:26la prima cosa
46:27che è capitata sotto tiro
46:28un oggetto
46:29non particolarmente grande
46:31dotato di spigolo
46:33quindi abbiamo delle lesioni
46:34in zona frontale
46:36parietale
46:36occipitale
46:37diverse
46:38addirittura qua
46:39anche all'apice
46:39questo fa pensare
46:41che la ragazza
46:41si sia difesa
46:43anche in maniera
46:44molto energica
46:45per pararsi
46:46da questi colpi
46:48quindi l'aggressore
46:49colpiva
46:49la ragazza
46:50si scansava
46:51e questa drammatica sequenza
46:52si è ripetuta
46:53per diversi secondi
46:55ho capito
46:55quindi la diversità
46:57dei punti
46:57in cui è stata colpita
46:58le diverse angolazioni
46:59fanno capire
46:59che lei si muoveva
47:00quando
47:00quindi reagiva
47:01era in movimento
47:03quando è stata colpita
47:03ed era un
47:04molto probabilmente
47:06un corpo contundente
47:08di non eccessive proporzioni
47:10in maniera più semplice
47:11se la ragazza
47:12fosse stata colpita
47:13da un martello
47:15cioè se l'aggressore
47:15avesse usato un martello
47:17sarebbe stata
47:18fulminata
47:19dopo il primo colpo
47:20il secondo colpo
47:21e poi cosa è successo?
47:23poi
47:24c'è stato un impatto
47:27di grandissime proporzioni
47:30diciamo
47:30con una superficie
47:32piana
47:32senza
47:33senza
47:35senza spigoli
47:36senza angoli
47:36che ha procurato
47:37delle
47:38delle linee fratturative
47:40gravissime
47:42e cosa
47:42cosa può aver provocato
47:44questa cosa?
47:44come ha fatto
47:45questo massacro?
47:46è ragionevole supporre
47:47che la ragazza
47:47fosse esanime
47:48quindi l'aggressore
47:50prende il capo
47:51e lo schiaccia
47:52proprio
47:52con violenza
47:53manifestando
47:54una energia viva
47:55straordinaria
47:56contro
47:57è probabile
48:00la parete
48:00o più facilmente
48:01il pavimento
48:02cosa ci può dire
48:03questo massacro
48:04sul profilo
48:05dell'assassino
48:06sul profilo psicologico?
48:08l'impressione
48:09è che
48:09abbia agito
48:10in base a un raptus
48:11o meglio
48:12una reazione
48:13psicogena
48:14a cortocircuito
48:15si chiama
48:16è scaturita
48:17da un elemento
48:18particolarmente significativo
48:21per l'aggressore
48:23non deve essere stata
48:24necessariamente
48:25una lite
48:26può essere stata
48:27anche un'incomprensione
48:28un particolare
48:29oppure una situazione
48:30che si è prospettata
48:31e ha fatto scattare
48:32questo interruttore
48:33nervoso
48:35nell'aggressore
48:37che ha cominciato
48:38questa escalation
48:39ecco si può chiamare
48:40anche in questo mondo
48:40questa escalation
48:41dell'aggressività
48:42quindi
48:42l'assassino scatta
48:44aggredisce
48:44colpisce
48:45finisce
48:46nada
48:46con quel colpo tremendo
48:48tre domande
48:49a questo punto
48:49una
48:50questo tipo di omicidio
48:51è premeditato?
48:53no
48:54non credo proprio
48:55che è un attacco
48:56profondamente disorganizzato
48:58fin dall'inizio
48:59quindi durante tutto
49:00il suo sviluppo
49:01fino all'epilogo finale
49:02che è un atto
49:03di una violenza
49:04inaudita
49:06questa colluttazione
49:07tutti questi pugni
49:08questi colpi
49:09è possibile
49:11che non abbiano prodotto
49:12nessun altro rumore
49:12se non quel tonfo
49:13sentito alle 9.01
49:14penso che sia possibile
49:16a meno che la ragazza
49:17non abbia strillato
49:19urlato
49:19allora qualcuno
49:19avrebbe dovuto sentirlo
49:21però è probabile
49:22che soffocata
49:23sorpresa
49:23stupefatta
49:25dall'aggressione
49:27che certamente
49:28non si aspettava
49:29non abbia gridato
49:31l'unico
49:31rumore importante
49:34può essere rappresentato
49:35questo tonfo
49:36spaventoso
49:37che potrebbe essere
49:38stato ascoltato
49:39da chi abitava
49:40l'appartamento
49:40terza domanda
49:42molto importante
49:43con questo massacro
49:45l'assassino
49:45si è sporcato
49:46penso proprio di sì
49:48c'è stata una fuoruscita
49:49di sangue
49:49notevolissima
49:50si è macchiato
49:51è ragionevole
49:53ritenere come
49:54un macellaio
49:55veramente
49:55quindi un raptus
49:56un massacro
49:57e l'assassino
49:58che si è sporcato
49:58di sangue
49:59per me sì
50:00un omicidio
50:01non premeditato
50:02il raptus
50:03di una mente
50:04disturbata
50:04improvviso
50:05e violento
50:06così improvviso
50:07da non aver
50:07prodotto
50:08molto rumore
50:08ma così violento
50:09da massacrare
50:10la povera nada
50:11ecco cos'era
50:12quel tonfo
50:12sul pavimento
50:13alle 9 e un minuto
50:14povera nada
50:15chi è stato
50:16chi è questo
50:17assassino
50:17così brutale
50:18facciamo come
50:20nei romanzi gialli
50:21cerchiamo di immaginarci
50:22la scena
50:22cerchiamo di costruirla
50:23e usiamo
50:24come spartiacque
50:25proprio quelle
50:269 e 0 1
50:27quelle 9 e un minuto
50:28prima
50:29prima delle 9 e un minuto
50:31l'assassino è fuori
50:32che sta aspettando
50:33davanti al portone
50:34perché in questa ipotesi
50:35l'assassino viene da fuori
50:36esterno al palazzo
50:37potrebbe essere
50:39una di quelle persone
50:39che nada
50:40ha conosciuto in discoteca
50:41un maniaco
50:42che casualmente
50:42l'ha seguita
50:43fino all'ufficio
50:43magari un cliente
50:45che entra e impazzisce
50:46o forse una donna
50:47che ce l'ha con lei
50:47per qualche motivo
50:48l'assassino arriva
50:50entra
50:50sale fino all'ufficio
50:51di nada
50:52parla con lei
50:53scatta qualcosa
50:54e scatta quel raptus
50:55improvviso
50:56è omicida
50:569 e un minuto
50:57quel tonfo
50:58dopo
50:59l'assassino si riprende
51:00dal raptus
51:01è completamente coperto
51:02di sangue
51:03per uccidere la povera nada
51:05si è dovuto inginocchiare
51:06in quella pozza di sangue
51:06ed è completamente coperto
51:08deve fare qualcosa
51:09non può farsi sorprendere lì
51:11e allora esce
51:11scende le scale
51:12e scappa
51:13fugge fuori
51:14per la strada
51:15è un assassino
51:16molto fortunato questo
51:17non è stato visto
51:19da nessuno prima
51:19quando è entrato
51:20in quel palazzo formicaio
51:21che si stava svegliando
51:23alla mattina
51:23non l'ha visto nessuno
51:24dopo mentre usciva
51:25e non l'ha visto
51:26neanche nessuno
51:27nel centro di Chiavari
51:27coperto di sangue
51:28facciamo un'altra ipotesi
51:31l'assassino viene dal palazzo
51:33vive in quel palazzo
51:34ecco perché
51:36quella porta che sbatteva
51:37l'assassino sta da qualche parte
51:38lì dentro
51:38entra nell'ufficio di nada
51:42e succede qualcosa
51:439 e un minuto
51:44quel tonfo
51:45dopo
51:46l'assassino di nuovo
51:47si sveglia dal raptus
51:48è coperto di sangue
51:49e deve scappare
51:50forse è più facile
51:52in bocca alle rampa di scale
51:53o di sotto
51:55o di sopra
51:55o verso l'alto
51:56o verso il basso
51:57e sparisce
51:57inghiottito
51:58da quel piccolo formicaio
51:59un'ipotesi vale l'altra
52:02non sappiamo
52:02cosa può essere successo
52:04forse qualche traccia
52:05sulle scale
52:06ci avrebbe potuto dire
52:07da che parte
52:07è fuggito l'assassino
52:08di sopra o di sotto
52:10o magari fuori
52:10per uscire dal palazzo
52:12però non lo sappiamo
52:13perché nella sua mania
52:14dell'ordine
52:15e della pulizia
52:16la signora Soracco
52:17la madre del commercialista
52:18ha lavato le tracce di sangue
52:19sono cose che di solito
52:21nei gialli non succedono
52:22però nella realtà
52:23a volte succedono
52:24purtroppo
52:25è una cosa che denunciano
52:27con chiarezza e con forza
52:28i familiari di Nada Cella
52:29immediatamente
52:31diciamo
52:32quello che ci ha meravigliato
52:33anche detto da testimoni
52:35e soprattutto il fatto
52:37che nel palazzo
52:38subito dopo
52:38andava e veniva gente
52:40sia del palazzo
52:41ma anche di fuori
52:42cioè nella via
52:43non è stata
52:43né bloccata
52:44né transenata
52:45che è una vietta
52:46che è lunga
52:46poco più di 100 metri
52:48e poi all'interno del palazzo
52:50dentro l'ufficio
52:51perché questo è stato detto
52:53a noi personalmente
52:54da un inquilino
52:55andavano e venivano
52:57gente
52:57cioè la signora Soracco
52:59ha potuto pulire liberamente
53:01sono arrivati i poliziotti
53:02e non gli hanno detto niente
53:03cioè hanno fatto
53:05tutto quello che hanno voluto
53:06cioè anche se c'era
53:07un maniaco
53:10che se c'era qualsiasi persona
53:11anche venuta da fuori
53:12poteva fare quello che voleva
53:14perché nessuno ha provveduto
53:15a fermare nessuno
53:16io non so
53:17sembra che ci sia
53:18una k che impedisce
53:21che venga fuori la verità
53:24perché questo
53:26secondo noi
53:27è la nostra impressione
53:28cioè c'è qualcosa
53:30che appena ti avvicini
53:31trac
53:32arriva un muro
53:33e dopo di lì
53:34non riesci più andare
53:35cioè
53:36avranno fatto bene
53:38avranno fatto male
53:39non sarò io a giudicarlo
53:41saranno altri
53:43e i tempi
53:44certamente
53:44che più passa il tempo
53:46più si allontana
53:47però noi non demorderemo
53:49partiremo sempre all'attacco
53:51affinché
53:52chi ha massacrato
53:53nada
53:54a qualsiasi livello
53:56sia
53:56e qualsiasi altra cosa
53:59ci sia sotto
53:59venga smascherato
54:01e vada in galleria
54:02immediatamente
54:03anche noi
54:04non vogliamo arrenderci
54:05anche noi
54:06vogliamo sapere
54:06chi è questo feroce assassino
54:08capace di un omicidio
54:09così brutale
54:10come sono sicuro
54:11lo vogliono sapere
54:12anche gli inquirenti
54:13di Chiavari
54:13nessuno
54:14vuole che chi ha ucciso
54:16nada a Cella
54:16massacrata a 25 anni
54:18nel suo ufficio
54:19resti un altro
54:20misterioso uomo ombra
54:21appuntamento
54:23alla prossima puntata
54:24per un altro mistero
54:40di un altro mistero
54:43di un altro mistero
54:44Grazie a tutti.
55:14Grazie a tutti.