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00:00:00Siete pronti per una nuova puntata di Ipso Fatto, l'Italia si racconta? Noi qui sì,
00:00:05vi aspettiamo subito dopo la sigla, parleremo di nanotecnologie e ci
00:00:10chiederemo in che modo possono aiutare la nostra salute con l'aiuto di Fabio
00:00:15Fontana, tecnico informatico e delle telecomunicazioni, nonché dottore in
00:00:20scienze biomediche onoris causa. Racconteremo poi di una lunga storia di
00:00:24battaglie civili per la partecipazione politica e l'emancipazione femminile con
00:00:29la professoressa Fausta Lucia, presidentessa dell'Associazione
00:00:32Nazionale Donne Elettrici di Brescia. Avremo ospiti il soprano internazionale
00:00:38Dominica Zamara e il giornalista e scrittore Federico Vergari, con cui
00:00:42parleremo di storytelling sportivo e non solo. Ovviamente sempre insieme alle
00:00:47nostre rubriche, vi aspettiamo.
00:00:59Buongiorno, ben ritrovati a tutti, nuova puntata di Ipso Fatto, l'Italia si racconta.
00:01:18Parliamo di nanotecnologie, un'apertura di puntata, ovvero ci chiediamo in che
00:01:24modo possano migliorare la nostra salute. Ne parliamo con Fabio Fontana, fondatore
00:01:29di Taopatch, un dispositivo fisioterapico a forma di bottone con
00:01:33tecnologie innovative come minilaser, usato da sportivi d'élite, ma utile anche
00:01:38per la salute a 360 gradi. Buongiorno Fabio, ben trovato, grazie per essere qui
00:01:43con noi. Buongiorno, grazie dell'invito. Allora, applicato sulla pelle, ma ce lo
00:01:49spiegherai ovviamente meglio tu, può aiutare ed essere appunto di ausilio in
00:01:55molte malattie croniche, per esempio, ne cito qualcuna, dall'emicrania alla
00:02:01sciatalgia, può alleviare i sintomi di malattie neurodegenerative.
00:02:05Ecco, ti chiedo, mi sembra di capire che le nanotecnologie sempre di più stiano
00:02:10arrivando in soccorso alla medicina, al benessere corporeo, come nasce nello
00:02:15specifico Taopatch? Nello specifico nasce per un'esigenza mia personale, perché
00:02:22anch'io soffrivo di emicrania praticamente quasi quotidiana in seguito
00:02:26a un frontale in auto. Non riuscendo ad uscire da questa situazione né con
00:02:30terapie né con i farmaci, di cui ormai ero diventato dipendente,
00:02:34immaginate che stomaco e che fegato potessi avere dopo mesi e mesi di
00:02:39antidolorifici, ho cercato una soluzione. Avevo una preparazione tecnica, diciamo,
00:02:44nel settore, perché vengo comunque dall'informatica e dalle
00:02:47telecomunicazioni, quindi mi occupavo del rapporto tra le cellule umane e
00:02:51l'inquinamento elettromagnetico, quindi diciamo che non è stato così difficile
00:02:55capire che l'elettromagnetismo poteva avere anche una chiave positiva, ma la
00:03:01possibile creazione di questo si è potuta solo quando negli Stati Uniti e
00:03:05poi in Russia sono stati inventati i primi quantum dot, i primi nanocristalli
00:03:11utili appunto a trasformare la luce diffusa o il calore del corpo in
00:03:15terapia laser. Quantum dot, i quali inventori nel 2023 hanno vinto il
00:03:20premio Nobel in chimica appunto per questa invenzione. Uso di questi materiali
00:03:25da tantissimi anni e hanno questa caratteristica unica insomma, ma
00:03:30l'esigenza era del tutto personale. Nell'essere d'attesa, com'è, c'erano decine
00:03:34di persone sempre che aspettavano e avevo gli stessi problemi e vedendo le
00:03:38statistiche italiane, una persona su cinque in Italia soffre di dolore
00:03:43cronico e anche nel mondo, quindi diciamo che ce n'era sicuramente bisogno.
00:03:48Poi tra l'altro in una popolazione come quella italiana che è anche in fase di
00:03:52invecchiamento gli acciacchi, se così vogliamo ridurli in termini abbastanza
00:03:57spiccioli, sono purtroppo all'ordine del giorno e ce lo fa vedere proprio quando
00:04:02visitiamo degli ambulatori di fisioterapia o quant'altro, che insomma
00:04:06troviamo sempre una grandissima affluenza nelle loro sale.
00:04:10Quindi sono stati condotti degli studi, tu hai abbinato questa tua formazione tra
00:04:15l'altro insomma anche onoris causa dottore in scienze biomediche, questo la
00:04:19dice lunga, e ti chiedo Fabio qual è esattamente il suo funzionamento? A noi
00:04:24non ha detti ai lavori che non mastichiamo questo tuo linguaggio
00:04:27informatico, diciamo così, come funziona? Funziona attraverso una terapia basata
00:04:33sulla luce, molto focalizzata come quella del laser.
00:04:37Vi basta di pensare che il nostro corpo, le nostre cellule in natura sono
00:04:41progettate per stare all'aperto 7-8 ore al giorno, invece viviamo praticamente
00:04:46sempre al chiuso, quindi abbiamo una carenza di luce e il nostro sistema
00:04:50nervoso e le nostre cellule sono ghiotte di luce quando la ricevono. Abbiamo
00:04:54realizzato questo dispositivo di piccolissime dimensioni che lo vedete
00:04:57applicato su questo punto, si usa generalmente all'inizio sullo sterno,
00:05:02sulla settima cervicale o su alcuni punti del sistema nervoso scelto da
00:05:07professionisti formati all'uso e questo dispositivo contiene questi nanocristalli,
00:05:12queste nanotecnologie che cosa fanno? Si nutrono in qualche modo, si ricaricano
00:05:17con il calore emesso dalla pelle umana, con il nostro infrarosso, con la luce che
00:05:22ricevono dall'esterno o con la luce del sole e trasformano questa luce diffusa
00:05:26in luce laser molto polarizzata simulando, essendo simili a quelle
00:05:33di un laser fisioterapico, di un laser terapeutico.
00:05:36La vera innovazione è che mentre le sedute laser hanno una durata limitata a pochi
00:05:43minuti, diciamo massimo mezz'ora a farla grande, questo tipo di terapia è una
00:05:48terapia dolce ultra debole che si può indossare 24 ore su 24 e quindi è idonea
00:05:54a tenere sotto controllo il dolore sempre. È come un'estensione del lavoro
00:05:59del terapista a casa, è come avere il fisioterapista addosso e portarselo a
00:06:03casa H24, questa è la vera rivoluzione. Io dico sempre al mio che avrei bisogno
00:06:08che fosse tascabile e vedi qua arriva la nanotecnologia che ci gorre in aiuto.
00:06:14Allora Fabio, quindi mi sembra di aver capito, due fonti di energia, una è il
00:06:19nostro calore, quindi arriva direttamente da noi e una appunto è la luce esterna.
00:06:23Abbiamo parlato del campo, delle sue applicazioni, così ho fatto una
00:06:30carrellata veloce, tu hai parlato di te stesso, dell'emigrania, però anche
00:06:34sciatalgie, anche sintomi di malattie neurodegenerative, ecco su questo vorrei
00:06:39tornarci purtroppo perché è come dire a volte riceviamo dei dati piuttosto
00:06:46diciamo drammatici in questo senso, soprattutto appunto in una popolazione
00:06:50che sta invecchiando molto. Sì, la popolazione invecchia, la popolazione fa
00:06:56una vita sedentaria perché la maggior parte dei lavori stanno diventando
00:06:59sedentari e siamo esclusi dall'esposizione alla luce, ci sono tutta
00:07:03una serie di variabili che non consideriamo, sicuramente la medicina ha
00:07:07fatto progressi con i farmaci salvavita per il cuore e in tantissimi altri campi,
00:07:12ma per quanto riguarda diciamo il dolore cronico e disturbi neurologici siamo
00:07:16molto lontani dalla soluzione, anzi come ha detto lei queste cose stanno
00:07:21peggiorando nel tempo, i dati non sono non sono ottimali.
00:07:24Diciamo che noi agiamo in due modi, in parte abbiamo questa tecnologia
00:07:28utilizzata per il controllo del dolore, quindi posizionata dove sia il dolore o
00:07:33in alcuni punti del sistema nervoso per tenerlo sotto controllo ed è stato
00:07:37oggetto anche di importanti studi recenti con una pubblicazione scientifica che ha
00:07:41coinvolto più dei 650 pazienti e che è stata pubblicata su un volume realizzato
00:07:47per tutte le tecnologie diciamo ingegneristiche e metodologiche della
00:07:51medicina e dello sport, ma in realtà il risultato sul dolore è stato non solo
00:07:55sugli atleti ma sulle persone di qualunque età, dai 10 agli 89 anni siamo
00:08:00in grado di togliere almeno il 50 per cento del dolore in pochi minuti solo
00:08:06posizionando questi dispositivi e senza dare al corpo nessuna sostanza chimica e
00:08:11nessun effetto collaterale, il mio sogno diciamo di cambiare il modo in cui ci si
00:08:15cura nel mondo. Di conseguenza, si scusi, molte persone hanno cominciato poi ad
00:08:21utilizzarlo ed è capitato addosso anche per sbaglio le prime volte ad alcuni
00:08:26malati di schiarosi multipla o di Parkinson e si è visto che cambiavano
00:08:30radicalmente il loro modo di muoversi, la libertà e la capacità di reclutare la
00:08:36muscolatura. Da lì sono nati diversi studi, diverse pubblicazioni in cui è
00:08:40stato dimostrato che posizionare questo dispositivo sullo sterno e sulla settima
00:08:45cervicale in prossimità di un punto molto importante per il sistema nervoso
00:08:48aiuta il cervello a comunicare meglio con il sistema nervoso periferico e quindi
00:08:53aiuta i malati di patologie neurologiche che hanno effetti anche sul movimento
00:08:57come Parkinson e schiarosi multipla a muoversi molto meglio ed avere una vita
00:09:01molto più degna. Io ti ringrazio Fabio per questa appunto spiegazione, ti dicevo mi
00:09:07ha colpito molto il fatto che fin da bambini, hai parlato di un'età dai 10 agli
00:09:1289 anni, si possa applicare questo perché appunto senza effetti collaterali
00:09:18tra l'altro mi documentavo nei giorni scorsi in vista di oggi tanti appunto
00:09:24sportivi, l'ho detto all'inizio, dell'IT, ma non solo, gente assolutamente comune
00:09:28non famosa, ma anche tanti attori hollywoodiani. Prima parlavi degli
00:09:33Stati Uniti, dei primi nanocristalli, quindi probabilmente già è arrivato
00:09:38prima di noi che da noi e di conseguenza tanti volti celebri che si spendono per
00:09:45promuovere questa tecnologia, vero? È vero, è vero ed è stato e si sono spesi per
00:09:52promuovere questa tecnologia in modo del tutto naturale ovvero sia che non sono
00:09:56questi VIP pagati per fare pubblicità, ma semplicemente sono stati colti in
00:10:01fragrante durante alcuni eventi da fotografie, da filmati che hanno
00:10:06dimostrato come riportino. Il primo caso famoso è stato di Novak Djokovic
00:10:10quando si è visto sul suo petto alla Roland Garros tempo fa e ha dichiarato
00:10:16poi in conferenza stampa essere uno dei segreti della sua carriera, fino a Robert
00:10:20Downey Junior che quando l'anno scorso è stato premiato il Golden Globe e quando
00:10:24ha alzato le braccia portava due dispositivi proprio sui polsi come sto
00:10:27facendo io in questo momento e molti altri ancora perché il passaparola in
00:10:33tutti gli ambiti è veloce e lo è anche insomma tra i VIP e tra le star
00:10:37quindi quando qualcuno si trova bene consiglia la tecnologia a qualcun altro
00:10:40perciò possiamo vantare oltre a tanti atleti tante altre persone importanti
00:10:45che lo portano anche se il nostro focus è quello di aiutare tutti non solo i VIP
00:10:49ma chiunque abbia un dolore e lo voglia risolvere.
00:10:52Certo assolutamente senza alcuna distinzione ma te l'ho chiesto perché
00:10:56immaginavo che non ci fosse dietro un'operazione mirata di marketing ma
00:10:59proprio che si fosse diffuso a vari livelli questo metodo.
00:11:06Ultima domanda prima di salutarci Fabio, futuro delle nanotecnologie applicate al
00:11:11benessere come intravedi il trend?
00:11:14Lo vedo molto positivo stiamo
00:11:17lavorando tantissimo sull'aumento delle quantità produttive sul calo dei costi
00:11:22di produzione e dei prodotti nel tempo e su fare cose sempre più performante sia
00:11:27in aspetto sportivo sia in aspetto diciamo del trattamento di disturbi
00:11:31neurologici e dei cambiamenti posturali su cui stiamo lavorando tanto.
00:11:36Fabio è stato un piacere averti con noi grazie per aver aperto questa puntata di
00:11:41questa settimana di Ipso Fatto l'Italia si racconta e quindi insomma buon lavoro.
00:11:45Grazie buona giornata buon lavoro anche a voi.
00:11:48Grazie grazie altrettante adesso
00:11:50arriva la nostra Costanza Marana con la sua rubrica piccolo quotidiano poetico
00:11:54ascoltiamola.
00:12:02Benvenuti nel nostro piccolo quotidiano antico oggi parleremo della poetessa Ada
00:12:13Neli. Ella nasce nel 1870 a Lodi. Sua nonna fu la custode di palazzo Barni
00:12:22quindi Ada trascorse la sua infanzia in questi ambienti meravigliosi di questo
00:12:29splendido palazzo nobiliare ma svolgendo delle piccole mansioni servili.
00:12:37Ada era inserita nel contesto narrativo e fantasioso sin da quando era bambina
00:12:44poiché sia sua nonna che sua madre le leggevano dei romanzi.
00:12:51Ada cominciò a frequentare la scuola normale femminile di Lodi dimostrando un
00:12:58notevole talento per le materie letterarie. Dopo il diploma svolgerà
00:13:05l'attività di insegnante elementare. Ada di notte lasciava libero arbitrio al suo
00:13:15istinto poetico e componeva dei versi che poi inviava delle riviste e riscosse
00:13:23notevoli complimenti ed elogi per la sua capacità espressiva ed emotiva.
00:13:31La letterata Balbini fu molto colpita dall'estro di Ada e anche dalla sua
00:13:37condizione sociale difficoltosa. In seguito Ada entrerà in contatto con
00:13:44l'ambiente riformista socialista grazie alla conoscenza dell'intellettuale
00:13:52Ettore Patrizzi. Attorno alla figura di Ada si designò un abitus letterario che
00:14:01la descriveva quale una donna libera, selvaggia, dalle origini proletarie che
00:14:08dava voce alla miseria degli uomini, come un grido senza nome ma diretto verso
00:14:14l'obiettivo di dar vita a una intimità sociale. All'inizio la poetica di Ada risente di un
00:14:23certo scolasticismo derivante dal suo aderire a degli schemi poetici già in
00:14:29voga, una certa enfasi ingenuità dettati dal senso di rivendicazione in seno alle
00:14:36sue origini e la volontà di rendere nota la miseria delle condizioni del
00:14:43proletariato. Accostandosi poi ai toni della scapigliatura, Ada si ergeva a ferma
00:14:51polemica verso l'ipogresia borghese. La scapigliatura era un movimento
00:14:57letterario che raccoglieva i propositi di autonomia dell'arte dal gusto della
00:15:05tradizione dominante. Ada si prodigò per l'emancipazione
00:15:11femminile e attraverso delle organizzazioni filantropiche donerà il
00:15:18suo nome per garantire opere di bene per le donne in difficoltà. La poetica di Ada,
00:15:25oltre alle tematiche di natura sociale, affonderà nella profondità dell'animo
00:15:32umano e la sonda nell'inconscio umano, nei suoi grovigli, nelle sue estensioni e
00:15:39nelle sue appendici. Esprime il sentire umano in tutte le sue sfumature, dimostrando
00:15:47la sua vitalità, il suo ardore di donna quanto di artista. Ora vi leggo alcuni
00:15:55dei suoi versi. Quando tace la terra e nel silenzio cala il bacio degli astri
00:16:04al fior sopito e come alito d'angeli via per gli spazi immensi un sospiro d'amor
00:16:13corre infinito. Tu in quell'alito vivi e guardi e pensi. Quando il nembo s'addenza
00:16:26e il vento indomito fischia e pe' i boschi impazza la bufera e rossi lampi guizzano
00:16:34su nell'accesa volta. Con la crocella minacciosa e nera tu soffri e gemi nei ricordi avvolta.
00:16:56Grazie alla nostra Costanza Marano. Ora cambiamo argomento. Parliamo di
00:16:59ANDE, Associazione Nazionale Donne Elettrici, che nasce nel 1946 e è evoluta sulla scia
00:17:07dell'esperienza della League of Women Voters da Carlotta Orlando, che ha una grande storia
00:17:15di battaglie civili per la partecipazione politica e l'emancipazione femminile.
00:17:21Lo facciamo con la professoressa Fausta Luscia, che dal 2009 è presidentessa di ANDE Brescia.
00:17:28Professoressa, buongiorno, ben trovata. Buongiorno a voi, grazie per l'invito.
00:17:34Grazie a lei per averlo accolto. Lei ha preso l'incarico nel 2009, quindi
00:17:40insomma già un po' di anni fa, ma andiamo più indietro nel tempo, andiamo a quel 1946.
00:17:46Ecco, da allora a oggi, secondo lei quali sono stati i passi, i successi più significativi
00:17:54raggiunti dall'associazione? Ve lo chiedo, sia a livello locale ma possibilmente anche
00:17:59a livello nazionale. A livello locale devo dire che da quando
00:18:04ho preso in mano l'associazione sul territorio bresciano, questa associazione che era tipicamente
00:18:12da salotto della presidente, io ho tentato di farla vivere sul territorio coinvolgendo
00:18:18le istituzioni, dal comune alla provincia, all'università, alla scuola eccetera, perché
00:18:22mi sembrava sprecato trovarci tra persone di un certo livello che comunque le problematiche
00:18:28le conoscevano già e già lavoravano in quella direzione. Visto che siamo un'associazione
00:18:34di cultura politica partitica e visto che qualcuno a suo tempo aveva detto che peggiora
00:18:40un alfabeto è quello che non si interessa di politica, abbiamo tentato di metterci
00:18:44una pezza lavorando sul territorio. Questo a livello locale, a livello nazionale
00:18:50direi che la battaglia che ricordo di più ultimamente è stata quella per la doppia
00:18:54preferenza di genere, perché era un po' contrastata devo dire e la battaglia non è
00:19:00stata semplice, prima è arrivata a livello locale con le elezioni amministrative, non
00:19:08tutte le regioni avevano poi accettato, adesso devo dire che le battaglie sono continuate
00:19:14e quasi dappertutto esistono queste votazioni con la doppia preferenza di genere.
00:19:19La battaglia è stata fatta anche con le amministrazioni locali che erano fatte da
00:19:25soli uomini, per cui l'ANDE ha fatto dei ricorsi al TAR perché non rispettavano la
00:19:30legge.
00:19:31Grazie professoressa, ora vorrei fare una carrellata insieme a lei di iniziative che
00:19:38tenete che organizzate in maniera continuativa e tra quelle recenti avete organizzato degli
00:19:44incontri di approfondimento su delle figure femminili iconiche, ne cito giusto una a titolo
00:19:51di esempio, ma ce ne sono ben altre, per esempio Evita Peron, ecco perché e come avete scelto
00:19:57queste figure le chiedo e rispetto a un tempo, donne e politica oggi, per esempio tra i giovani
00:20:06senza distinzione di sesso passa sempre la notizia, è successo anche qui in studio in
00:20:11altre puntate scorse, che ci sia questa sorta di distacco, che ci siamo disinnamorati, i
00:20:20giovani più che altro si sono disinnamorati, non ripongono più fiducia nelle istituzioni,
00:20:24nei rappresentanti politici, le chiedo al femminile come scorge questa situazione, oltre
00:20:29alla domanda su Evita Peron e le altre figure iconiche?
00:20:33Le figure iconiche le abbiamo scelte un po' perché erano in quel momento quelle che ci
00:20:38scolpivano di più, oltre alla Peron, la Thatcher, Wanda Ferragamo, però tutte particolari
00:20:46che hanno segnato la storia e hanno messo in evidenza il fatto che c'erano anche le donne,
00:20:54non c'erano solo gli uomini, abbiamo però avuto come ospiti con le quali abbiamo trattato
00:21:01personaggi del tipo Etty Illesum, Simone Vele, Edith Steyn, tre ebree femministe che hanno
00:21:11vissuto la Shoah e che hanno tanto ancora da dire alle persone dei nostri tempi, sia
00:21:18uomini che donne. Per ciò che riguarda la percezione della politica da parte delle donne
00:21:25sono molto pessimista, devo dire nel senso che la vedo in modo abbastanza non positivo,
00:21:31nel senso che le donne si allontanano perché sono sfiduciate, si crea quel pessimismo che
00:21:39distrugge, mentre l'ottimismo aiuterebbe a costruire, per cui non sono molto ottimista
00:21:45nei confronti del coinvolgimento delle donne in politica.
00:21:48Delle donne e anche delle giovani donne, su questo vorrei tornare con lei.
00:21:53Esattamente, c'è un po' questa situazione di sbannamento in cui i giovani davvero lamentano
00:22:00il fatto di non sentirsi rappresentati, anche perché poi non hanno vissuto chiaramente
00:22:07situazioni precedenti che magari abbiamo vissuto noi, che portiamo un certo strascigo, loro
00:22:12si sentono un po' abbandonati a se stessi e questo non è buono a mio avviso per qualsiasi
00:22:18paese, anche se ora parliamo dell'Italia. Mi ha colpito a tal riguardo un progetto dal
00:22:23titolo Invito alla cittadinanza attiva, che è stato dedicato agli studenti. Qual è stato
00:22:30il riscontro tra i giovani in occasione di questo evento, nello specifico professoressa?
00:22:35Si è smosso qualcosa o ha avuto conferma in tal senso? Cioè che si è vissuto quasi
00:22:40più come non un diritto acquisito per cui c'è stata una lotta, ma quasi come una sorta
00:22:46di dovere che diventa fatigoso, un farbello da dover portare avanti, essere chiamati e
00:22:52avere il diritto di voto? Devo dire che noi abbiamo creduto molto in
00:22:57quel progetto, perché come già le dicevo ci siamo buttate sul territorio e poi non
00:23:02solo alle donne, ma soprattutto ai giovani, per cui abbiamo creduto molto, abbiamo coinvolto
00:23:07le istituzioni con Fartigianato per poter avere le costituzioni stampate dall'ufficio
00:23:13scolastico territoriale, provveditorato, cioè l'assessorato alla pubblica istruzione
00:23:22eccetera e abbiamo lavorato molto, però abbiamo addirittura fatto un concorso per le scuole
00:23:30in cui ci mettevamo noi dei soldi per dare dei premi in denaro ai vincitori, perché
00:23:35potevano presentare un elaborato scritto, grafico, abbiamo proposto tutto il possibile
00:23:42immaginabile. Purtroppo devo dire che lavorare con le scuole
00:23:46è difficilissimo, coinvolgere le scuole è molto difficile, perché da docente a docente
00:23:53devo dire che molto spesso ci scontremo proprio con i professori, i professori quali temono
00:24:00di dover lavorare di più rispetto a quello che già devono fare, purtroppo sono bombardati
00:24:04da tutte le parti di voglia di coinvolgimento da parte delle istituzioni, delle associazioni
00:24:12eccetera e loro si chiudono un po' a riccio, tant'è vero che quest'anno dopo era iniziato
00:24:19questo progetto nel 2018 e quest'anno non l'abbiamo fatto, abbiamo sospeso perché
00:24:26ripeto, mentre quando facevamo la premiazione, i primi anni non riuscivamo a riempire il
00:24:34San Barnaba che contiene 400 persone, per cui tanti ragazzi delle scuole, ultimamente
00:24:41dovevamo mettere le piante a metà dell'auditorio, per cui abbiamo detto no, abbiamo sospeso
00:24:47la cosa nell'attesa di ripensare un qualcosa che fosse essere più cattivante, non so che
00:24:53poi più cattivante di quello che era, non so cosa potremmo pensare, però ripeto, purtroppo
00:24:58devo dire che non ha funzionato.
00:25:01Me apprezzo la sincerità, tra l'altro voi vi occupate anche nei seminari di analizzare
00:25:09quelle che sono le trasformazioni sociali, come nel caso della tavola rotonda, oltre
00:25:15alla pandemia, quale mondo? In quel contesto specifico, professoressa, che cosa è scaturito
00:25:21dall'incontro?
00:25:22Devo dire che quell'incontro è stato molto complicato, lungo, avevamo coinvolto un professore
00:25:30d'economia politica, uno d'economia aziendale, un giurista e il tema trattato era anche
00:25:38molto ovviamente sulle donne, su quando ci sono difficoltà, le prime a essere escluse
00:25:44per esempio dal mercato del lavoro sono le donne, poi si riapre e nel momento in cui
00:25:50le cose vanno male, si danno dei posti di potere a delle donne, perché non sapendo
00:25:54da che parte girarsi, la donna di solito ha dei successi, però l'esclusione non possiamo
00:26:02vedere solo dai posti di potere coperti dalle donne, ci vuole un equilibrio di genere all'interno
00:26:07del mondo del lavoro, altrimenti diminuisce il PIL, prodotto interno lordo, si abbassa
00:26:14e comunque è un danno generalizzato, per cui quando si parla di queste cose si arriva
00:26:22sempre allo stesso punto che non cambia molto. Abbiamo fatto passi da gigante per carità,
00:26:34non voglio essere quella che si lamenta, però molto spesso è anche colpa nostra, se ci
00:26:40sono delle difficoltà è la prima donna che si ritira dal mondo del lavoro, per occuparsi
00:26:45di altre cose, che sono cose che riguardano i figli, gli anziani etc., per cui siamo sempre
00:26:51lì. Siamo sempre lì in questa dicotomia e questo
00:26:56continuo tira e molla tra figura genitoriale, familiare, caregiver nei confronti anche degli
00:27:03anziani e in una popolazione, l'abbiamo detto anche con l'ospite di prima, in altro
00:27:08ambito, ma che va ad invecchiare e quindi poi casca sempre lì sostanzialmente il discorso
00:27:15del mondo del lavoro, intelligenza artificiale, imprenditoria femminile, in questo senso questo
00:27:23binomio come lo vede professoressa? Sull'intelligenza artificiale c'è da lavorare
00:27:29molto, nel senso che bisogna capire che cos'è, cosa diventerà, bisogna essere consapevoli
00:27:35sia delle potenzialità, sia dei limiti secondo me, bisogna tentare di capire e non lasciarsi
00:27:42di trascinare pensando che sia chissà che cosa perché deve essere gestita dall'intelligenza
00:27:47umana, questo spero anche in futuro. Di fatti noi faremo un altro incontro sull'intelligenza,
00:27:54ne abbiamo fatto uno l'anno scorso, ne faremo uno a fine marzo anche quest'anno, anzi intanto
00:28:00che mi ci trovo devo dire che il prossimo incontro che faremo sarà con il professor
00:28:04Paolo Magri sul mondo alla prova di Trump, mi sembra grande attualità e poi avremo una
00:28:11cosa che non ho ancora detto che la nostra associazione dà il premio coraggio ad una
00:28:16donna che si è distinta in modo particolare per il vivere etico e civile e non lo diamo
00:28:22tutti gli anni, siamo arrivati alla diciannovesima edizione e quest'anno premieremo la preside
00:28:28di Caivano Eugenia Carfora perché effettivamente ci permetterà di parlare di scuola, di abbandono
00:28:36scolastico etc. Ritorniamo a Bommas alla domanda che mi aveva fatto lei anche sull'imprenditoria
00:28:42femminile. L'imprenditoria femminile secondo me ha fatto passi da giganti, ci sono tantissime
00:28:48donne capie d'azienda, è comunque sempre un mondo dominato dagli uomini e il soffitto
00:28:56di cristallo ovviamente in tante l'hanno rotto, ma è tendere a chiudersi. Stamattina
00:29:02non so se è il tempo, mi vedo un po' pessimista nei confronti del cammino delle donne, comunque
00:29:08è un mondo veramente che quando una donna entra nei posti di potere anche nell'imprenditoria
00:29:14cambia molto tutta l'azienda in genere. Professoressa si va avanti a testa bassa
00:29:21ovviamente con il vostro operato e certo a volte ma la tempo recurrente necessariamente
00:29:28e c'è tanto da fare, quando si parla poi di sociale c'è sempre tanto da fare come
00:29:34la ricerca scientifica a mio avviso, non si finisce mai, però insomma si lavora lagremente
00:29:41affinché le donne possano in qualche modo trovare il proprio equilibrio e mi piace questa
00:29:46metafora figurata che lei ha fatto con il soffitto di cristallo. Professoressa è stato
00:29:52un piacere avere la nostra ospite, buon lavoro allora per tutti i progetti anche le avrei
00:29:57chiesto, mi ha anticipata grazie per le cose che state portando avanti e che farete prossimamente,
00:30:03grazie ancora. Grazie a voi, buona giornata. Altrettanto e ora invece arriva Francesco
00:30:10De Angelis che ci parla un po' di Gronaca Rosa, ascoltiamolo.
00:30:14Ciao Francesca, ben trovata e un saluto a tutte le persone che ci seguono. Sì, in questa
00:30:30puntata diamo spazio all'anticipazione del nuovo numero di Ciodonna che potete trovare
00:30:34tutti in edicola e partiamo dalla copertina dedicata a quella che è la coppia del momento,
00:30:40Chiara Ferragni e Fedez, lui reduce dall'ultimo festival di Sanremo che si è concluso pochi
00:30:46giorni fa, mentre lei non sta vivendo certo un bellissimo periodo, se non altro perché
00:30:51se da una parte dopo la fine della storia con Fedez ha ritrovato l'amore tra le braccia
00:30:56di Giovanni Tronchetti Provera, c'è ancora però il Pandora Gate che continua a perseguitarla.
00:31:03L'influenza forse pensava e sperava che con il pagamento della multa del Kodakon se la
00:31:09vicenda si fosse conclusa, ma non è affatto così, tant'è che Chiara a settembre doveva
00:31:14tornare in tribunale per rispondere dell'accusa di truffa aggravata e intanto incalza anche
00:31:20il gossip proprio sulla fine della storia tra Fedez e Chiara, lui l'avrebbe tradita,
00:31:27lei l'avrebbe tradito, lei ha fatto delle piccanti rivelazioni sull'ex marito, insomma
00:31:33più chiara di così, proprio come recita il titolo della nostra copertina, poi abbiamo
00:31:38Albano, anche lui fa delle importanti rivelazioni e dice la guerra finirà ad ottobre, mi hanno
00:31:45chiesto di cantare per la pace, bene il cantante di Cellino San Marco ha detto appunto di essere
00:31:51stato contattato da Mosca e gli avrebbero detto tieniti pronto per la tua esibizione
00:31:57nella piazza rossa, speriamo che veramente ciò accada. Poi sempre in questo numero di
00:32:03ciò donna abbiamo Ilari Blasi, parliamo del ritorno in tv di Ilari Blasi, per anni ha
00:32:09condotto il grande fratello VIP, poi l'isola dei famosi, bene, in primavera Ilari dopo un
00:32:16po' di assenza dalla televisione, se non l'anno scorso o con i battiti live, la carmesse musicale
00:32:24estiva, Ilari tornerà in televisione sempre su canale 5 con un nuovo reality show che
00:32:30in molti dicono che sia uno spin off del grande fratello. Poi abbiamo Eva Enger, Eva
00:32:38Enger che dice di essersi pentita di aver fatto l'attrice di Film Hard, per un preciso
00:32:45motivo, ciò avrebbe comportato delle conseguenze sui suoi figli o meglio sono stati come dire
00:32:53perseguitati, ha avuto atti di bullismo proprio per il lavoro che faceva la mamma. Per la
00:33:02rubrica lo sai che abbiamo invece tantissimi VIP nazionali, italiani e internazionali che
00:33:09noi abbiamo definito belli, ricchi, famosi e paurosi, per esempio sapevate che Woody Allen
00:33:16ha la fobbia, oltre ad avere la fobbia per cani e gatti, ha la fobbia per la cromatofobia
00:33:23che gli danno fastidio i colori particolarmente accesi, mentre Johnny Depp dopo aver interpretato
00:33:30Hit dove il protagonista era un clown, adesso addirittura ha paura dei pagliacci, strano
00:33:37a dirsi. Madonna invece ha paura della brontofobia, sapete di cosa si tratta? Ha paura di tuoni
00:33:44e lampi, mentre Carmen Di Pietro diciamo che risulta avere una fobbia un po' più
00:33:51tra virgolette normale, soffre di claustrofobia. Sempre in questo numero abbiamo Mariella
00:33:58Nava, che dice che la musica è un grido contro la violenza, lei è portatrice molto di questo
00:34:05messaggio, insieme anche all'attrice Daniela Poggi, proprio all'interno di uno spettacolo
00:34:11teatrale che stanno portando in tour insieme. Spazio poi anche a Daniele Silvestri, che
00:34:18tutti ricorderemo come l'attore di Cento vetrine, ha partecipato anche a un'edizione del Grande
00:34:25Fratello e anche all'Isola dei Famosi, però per quanto riguarda le esperienze nel reality
00:34:30lui dice no al GF della serie, è stata una bellissima esperienza, ma non ci tornerei.
00:34:38Spazio ancora in questo numero a pillole di gossip, allo stare bene, in cui parliamo
00:34:43di come combattere l'influenza, la moda, parliamo di outfit per il lavoro, su come
00:34:50vestirsi bene per andare a lavoro, bellezza, la dedichiamo all'olio d'argan, ai benefici
00:34:57e a tutto ciò che fa bene l'olio d'argan, oroscopi, giochi in tv e tantissime altre
00:35:04notizie su questo numero di Ciao Donna. Non mi rimane quindi di salutare te Francesca
00:35:10e tutte le persone che ci seguono, un saluto a tutti e Ciao Donna!
00:35:26Grazie, grazie anche a te Francesco, alla prossima e adesso ho una grande ospite, lei
00:35:31ha calcato i palcoscenici più prestigiosi di tutto il mondo, è in collegamento pensate
00:35:36per noi da un hotel in attesa di ripartire, artista di origine polacca ma artisticamente
00:35:43cresciuta in Italia, sto parlando del soprano Domenica Zamara.
00:35:47Domenica buongiorno, ben trovata!
00:35:50Buongiorno Francesca, buongiorno a tutti gli ascoltatori di vostra meravigliosa televisione,
00:35:55sono felice che di nuovo siamo insieme in collegamento.
00:36:00Ma grazie a te, tra l'altro davvero, grazie doppia nel tuo caso perché sei riuscita a
00:36:05incastrare un momento per poter essere qui con noi.
00:36:09Allora la musica, la musica io credo che ti scorra nelle vene, che sia una parte integrante
00:36:15del tuo DNA da sempre, ma quando hai capito nitidamente che sarebbe diventata la tua professione?
00:36:21Allora io sono nata per cantare, diciamo l'unica cosa che so fare e che amo fare, mio nonno
00:36:27Stanislavo in Polonia, è che è nato il stesso anno che Giovanni Paolo II, era organista e pianista,
00:36:34abitava con noi, è stato il mio primo insegnante di pianoforte, mi insegnava proprio suonare
00:36:40pianoforte, poi sono entrata in scuola di musica, prima pianoforte, poi classe di canto,
00:36:45però cantavo sempre e vedevo mentre cantavo che i bambini erano felici, il pubblico piangeva,
00:36:52ho capito che il canto dà emozioni, ho capito che questa diventerà la mia professione, la mia passione,
00:36:58la mia vita, il mio vero amore e poi ho vinto borsa di studio in conservatoria a Verona in Italia
00:37:05e lì è iniziato tutto, ho conosciuto Maestro De Mori che è stato maestro di Maria Callas, che ha creduto in me,
00:37:12che con lui ho debutato con la Bohème, bellissima opera di Puccini a Padua, il teatro Verdi,
00:37:18allora sono nato tante bellissime cose in Italia, tutta la mia vita è il canto.
00:37:24Tutta la tua vita è il canto, che bello, guarda, veramente, trasmetti proprio emozioni anche solo nel sentirti raccontare questo.
00:37:34Se ci fossero tre aggettivi con cui tu devi descrivere, puoi descrivere il tuo lavoro, quali utilizzeresti per curiosità?
00:37:42Allora, sicuramente l'amore, perché questo grande l'amore verso l'arte, verso la musica, ma verso anche il prossimo,
00:37:49perché mentre cantiamo, trasmettiamo, proprio come hai detto tu Francesca, emozioni, c'è questo famoso catarsis greco,
00:37:57cerchiamo di portare gente in altra dimensione, di gioia, felicità, allora sicuramente l'arte rappresenta l'amore,
00:38:05sicuramente la passione, perché bisogna proprio veramente metterci tutto il cuore, tutta l'anima,
00:38:10e anche devo dire sacrificio, perché l'arte, dobbiamo capire che è un grande lavoro, un grande sacrificio,
00:38:16dal cielo cade solo primo impulso, come il talento, come la voce, oppure certi hanno talento per la pittura, per il giornalismo, come tu,
00:38:24ognuno di noi ha il suo talento, però dopo c'è durissimo lavoro, lunga strada piena di sacrifici,
00:38:31perché bisogna studiare sempre, imparare sempre, non smettere mai di imparare qualcosa di nuovo, e questo è fondamentale.
00:38:38Certo, assolutamente, tra l'altro te l'avevi chiesto dei sacrifici, perché tu sei davvero sempre in giro per il mondo,
00:38:45chi ti segue lo sa, non ti firmi mai, e ti volevo chiedere come riesci a conciliare la tua vita, quella non lavorativa,
00:38:53quella personale, con il fatto di essere continuamente in giro e passare da un palcoscenico, dalle prove, da un successo all'altro, le interviste?
00:39:02Allora, infatti questo di nuovo è una grande, grande passione proprio, perché se si ama qualcosa si riesce a collegare tutto, diciamo,
00:39:12per la vita privata non c'è purtroppo tanto tempo, perché diciamo la mia vita, il 99% è palcoscenico, palcoscenico, teatro,
00:39:21le prove, interviste, preparazioni, perché bisogna imparare anche tanti testi di opere, tanti libretti a memoria, bisogna sempre studiare,
00:39:30essere pronti a imparare nuove cose, nuovo repertorio, perché il repertorio che eseguo io ha spazio dal barocco fino a musica contemporanea,
00:39:40c'è sempre da imparare, allora tempo rimane poco per la vita privata, ogni tanto anche amici di vecchia data sono un po' arrabbiati con me,
00:39:49perché non ho purtroppo tempo di uscire a cena, di uscire a pranzo, questo purtroppo è un sacrificio, però chi è vero amico capisce che io ho questa passione,
00:39:58amore e missione, proprio vorrei dire anche che questa è la mia vera missione, cantare, portare bel canto italiano in giro per il mondo e cercare di trasmettere emozioni attraverso l'arte.
00:40:10Senti, ma in quante lingue canti? Ce lo vuoi dire? Io lo so, ma magari non tutti lo sanno, diccelo per favore Dominica.
00:40:18Allora in diverse lingue, perché canto in italiano, in latino, in polacco, in russo, in tedesco, spagnolo, francese ogni tanto, solo che francese per me è difficile,
00:40:31perché è l'unica lingua che non ho mai studiato, però ogni tanto devo cantare Carmen in francese, mi capita in inglese ovviamente, in inglese sì,
00:40:40quando vado in America l'ora otto, in croato, perché ho fatto un disco in croato anche, mi è capitato anche in cinese, quando sono stata in Cina mi hanno chiesto qualche brano anche in cinese,
00:40:52una rarità, però queste nuove lingue si canta regolarmente quando si va in giro per il mondo, ma una cosa che non è speciale, naturale, tutti i cantanti lirici devono cantare in varie lingue,
00:41:05infatti se andiamo in Germania in tedesco ovviamente spesso, però devo dire che tutti amano l'opera italiana, che è sempre ben richiesta, opera italiana e bel canto italiano in tutto il mondo.
00:41:18Ecco vedi, questo ci fa particolarmente onore e com'è ogni volta spaziare da una platea, sappiamo anche che c'è un fattore culturale, a un'altra,
00:41:30detto in altre parole Dominica, com'è l'emozione di esibirti ogni volta davanti a un pubblico internazionale che è sempre variegato, perché non è sempre lo stesso, quindi con aspettative, con un imprinting culturale necessariamente differenti.
00:41:46Bellissima domanda, molto interessante, infatti ogni pubblico ha la sua cultura, è diverso diciamo, ad esempio un pubblico italiano è molto caloroso, passionale, pubblico che ama l'opera, è pubblico molto preparato, perché tre giorni fa ho cantato a Pistoia per amici dell'opera,
00:42:05sono veramente veri e severi amanti dell'opera, che conoscono ogni opera, almeno opera di Puccini, Verdi, Mozart, a memoria, conoscono tutta in memoria, pubblico molto esigente, che ama l'opera, però per loro veniva a cantare Callas, Debaldi, gente molto preparata, questo pubblico si trova in Italia,
00:42:26però se piace, se siamo noi preparati, se piace la voce, sono molto generosi, invece ad esempio pubblico americano più easy diciamo, meno preparato magari pochettino, perché non hanno questo background culturale che abbiamo in Italia, non hanno cultura antica, però sanno apprezzare moltissimo cultura italiana, cultura europea, sono felici quando li rappresentiamo proprio opera italiana, poi amano anche la lingua italiana.
00:42:56Pubblico ad esempio croato, è molto freddo, molto distaccato, era strano perché ho cantato, ho dato un massimo di me stessa, invece era così, applauso piccolo, pensavo oh Dio, magari non era piaciuto, invece loro poi mi hanno detto che è piaciuto molto, solo che non esprimono emozioni, pubblico molto freddo, infatti questo è molto interessante, perché ogni pubblico nella sua maniera, nella sua cultura esprime diversamente emozioni, questo è molto bello, molto interessante.
00:43:25Sì, assolutamente, è una grande conoscenza anche proprio di quello che è l'animo umano, che ci contraddistingue ognuno nei propri usi e costumi e tradizioni.
00:43:35Tu nel corso della tua carriera hai ricevuto tanti, tanti premi, Dominica, tanti riconoscimenti, c'è ne uno in particolare che ti ha, come dire, che ha impattato di più sulla tua carriera, che è stata fonte di maggiore soddisfazione o di maggiore fatica anche per raggiungerlo?
00:43:54Diciamo ogni premio è molto importante perché significa che c'è pubblico che ama l'opera, che apprezza l'opera e vale la pena fare quello che si fa, tutti i sacrifici vale la pena fare per l'arte, per la musica, per trasmettere emozioni.
00:44:08Per me è molto importante questo premio che ho ricevuto a Roma, premio Cartagine che ho ricevuto a Campidoglio, premio Cartagine che ho ricevuto anche a Moricone, tutti i più grandi per me artisti, premio per l'opera proprio, per interpretazione operistica.
00:44:24Sono molto orgogliosa, felice perché ho ricevuto questo premio da governo, da comune di Roma, per me conta molto perché anche Roma è una città che amo profondamente, città di grande cultura, di grande storia. Io ogni volta quando vado a Roma sono felicissima perché c'è intorno stupenda architettura, l'arte, si respira proprio antichità e poi i romani sono anche molto molto simpatici, poi c'è Vaticano, c'è spiritualità vicino, c'è un posto che amo molto.
00:44:53Ci tengo moltissimo a questo premio.
00:44:55Ti capisco, ti capisco senza molte fatiche. Un saluto a tutti gli amici romani che ci stanno seguendo, che ci stanno guardando. Sei sempre in giro, prossimi eventi, prossimi appuntamenti in programma, Dominica, dove vai, dove torni?
00:45:14Adesso sto per partire per la Polonia, per Varsavia, dove eseguiremo anche lì concerto di musica italiana proprio, insieme con maestro Giupponi, bravissimo pianista di Bergamo, un tenore italo-francese Claudio Baroreo e anche flautista di Assisi, maestro Cecco Mori, eccezionale flautista.
00:45:35Bello che in Polonia spesso mi richiedono questi concerti con musica proprio aria italiana e con artisti italiani. Sono felice e orgogliosa di portare anche artisti italiani in Polonia.
00:45:46Poi subito dopo parto per America, parto per Denver, la prima volta, non sono mai stata a Denver, per un recitale con coro, praticamente farò solista di un coro, diretto da maestro Kevin Mabel.
00:46:01Eseguiremo soprattutto aria di Mozart, ma anche Verdi, insieme con coro, tanta musica sacra o palistica, poi recitale anche a Princeton. Poi in marzo parto per Mexico City, dove eseguirò Mozart, esultate jubilate, con orchestra nazionale di Mexico City, diretta da maestro Victor Contreras.
00:46:25Poi aprile un po' di concerti in Italia, Campidoglia ad esempio di Roma, 3 di aprile. E poi dovrei partire per Buenos Aires nuovamente, che sono stata lì 4 anni fa, dove ho eseguito proprio vari recitali e di nuovo parto per Buenos Aires. Sono felice perché anche a Buenos Aires ci sono tanti italiani che vivono da anni e amano molto ovviamente la cultura italiana, li manca tantissimo.
00:46:52E poi quasi tutti gli argentini parlano la lingua italiana, questo è incredibile che c'è grande rispetto e amore verso l'Italia.
00:46:59E poi New York, non lo lasciamo per ultimo.
00:47:03Ah, è stato dimenticato, più importante per me. 30 di giugno di nuovo canterò a Carnegie Hall, perché l'anno scorso 4 aprile ho debutato al Carnegie Hall con aria di Mozart più aria per Giovanni Paolo II a Newsday di maestro Rentowski.
00:47:22E quest'anno eseguirò aria praticamente nuovissima premiera mondiale di maestro James di New York, che ha scritto questo bellissimo brano che eseguirò con quartetto d'archi di Carnegie Hall, 30 di giugno.
00:47:40Dominica, guarda, mi piacerebbe avere il gomecci meglio, veramente il tuo passaporto con tutti i timbri sopra, mi piacerebbe proprio tanto, conservalo e regalamelo quando ci vedremo di persona.
00:47:53No, è fantastico tutto quello che fai, per come ti adopri davvero, per amore della musica, del bel canto, del portare l'Italia che ti ha visto grecere artisticamente, l'ho detto quando ti ho presentato all'inizio nel Mondo, quindi grazie a nome di tutti noi italiani.
00:48:08Ed è veramente bello l'entusiasmo che si mantiene fervido, vivo, nonostante tu calchi il palcoscenico ormai da decenni. Brava, brava, brava. E grazie per essere stata nostra ospite.
00:48:21Grazie Francesca, sono stata felicissima di essere tua ospite, sei meravigliosa, ti seguo, grazie per questo spazio, per la cultura, l'arte, io sono orgogliosa di essere ogni tanto vostra ospite, grazie, grazie di cuore, ci vediamo prestissimo, grazie.
00:48:40Prestissimo speriamo di persona, magari in giro per il mondo ti raggiungo io, perché no, Dominica Samara.
00:48:47Grazie carissima, a presto.
00:48:48Ciao, ciao, grazie, grazie. Ora invece parliamo di salute con l'angolo della salute, ascoltiamo.
00:48:55Dottoressa lei è osteopata specializzata in osteopatia pediatrica e in ambito ostetrico ginecologico, quindi si occupa di donne e di bambini. Parliamo in questa puntata di osteopatia pediatrica, che cosa si intende? Le chiedo anche da che età si può visitare un bambino?
00:49:22Allora, si intende soprattutto fare prevenzione, tant'è vero che il bambino lo possiamo trattare fin dai primi giorni di vita e addirittura se la mamma si affida durante la gravidanza ad un osteopata che si occupi appunto di gestazione, possiamo occuparci del bambino ancora prima che nasca.
00:49:44Questo è molto interessante, quindi la prevenzione si fa prima di tutto nel grembo materno sostanzialmente, questa è una cosa che forse non tutti sanno. Lei ha iniziato a studiare per trattare i neonati, quelli soprattutto che hanno dei problemi posturali già alla nascita per la posizione per esempio in utero o anche per delle complicazioni che possono accadere purtroppo durante il parto. Ecco, ci vuole spiegare meglio?
00:50:10Sì, diciamo che fu un colpo di fulmine trovare un libro che appunto si occupava di osteopatia neonatale e il mio obiettivo allora fu cercare di approfondire il più possibile come poter aiutare questi bambini che diciamo nascono un po' più sfortunati dal punto di vista posturale perché, non so, per esempio sono gemelli e quindi hanno meno spazio all'interno del grembo materno oppure hanno avuto un parto complicato e sono stati aiutati con l'avventura di questi bambini.
00:50:40Ne nascono appunto delle problematiche posturali o delle asimmetrie craniofacciali che possono avere una serie di conseguenze come per esempio disturbi del sonno oppure problemi gastroenterici come coliche gassose, rigurgiti frequenti, insomma tutta una serie di piccole complicazioni che però rendono la qualità di vita del neonato e quindi anche della famiglia un po' inferiore.
00:51:11Quindi immagino anche irrequietezza da parte del piccolo o della piccola, problemi anche del sonno e mi viene in mente forse anche la difficoltà per allattare, di attacco al seno?
00:51:22Difficoltà di attacco al seno, difficoltà a non ingerire aria che quindi si porta poi appresso le coliche gassose come dicevamo ma poi anche quei pianti inconsolabili che non hanno spiegazione, a volte in realtà non potendo fare delle interviste al neonato possono trovare spiegazione nelle problematiche posturali, non glielo si può mai chiedere ma è presumibile che se c'è un torcicollo o comunque una malposizione del capo ci sia anche un fastidio muscolare come nell'adulto.
00:51:52Dottoressa dipende anche molto dalla conformazione fisica della mamma, per esempio mi viene in mente un fisico asciutto minuto e un bambino che magari invece quando viene partorito è piuttosto grande di dimensioni.
00:52:02Si parla di sproporzione craniopelvica quando appunto magari il bambino, un bambino si dice macrosomico quindi molto grande supera i 4 kg e la mamma è minuta, magari il papà è altissimo e ci troviamo con un maschietto molto grande in una casa diciamo in un alloggio abbastanza ristretto e quindi è normale che ci possono essere degli adattamenti cranici e posturali nel piccolo che poi hanno bisogno di essere aiutati a sciogliersi.
00:52:31Entrando nello specifico come avviene una visita osteopatica per un neonato per esempio?
00:52:37Allora innanzitutto si deve fare una serie di domande alla mamma sulla sua salute durante la gravidanza, dopodiché si fanno un po' di domande sulla vita quotidiana insomma del bimbo, sulle amitudini del sonno piuttosto che appunto sulle amitudini alimentari e come abbiamo detto prima di allattamento piuttosto che di allattamento artificiale, si fa la visita poi osteopatica,
00:53:04quindi si valuta la forma, il movimento, eventuali restrizioni rigidità posturali e quindi poi si procede col trattamento che chiaramente è usato sui piccoli pazienti, è molto delicato, spesso si addormentano, l'obiettivo è appunto quello di ottenere il rilassamento.
00:53:21Certo anche perché è così più facile trattarli per cui è assolutamente dolce, non invasiva e questo permette loro di lasciarsi andare.
00:53:28Dottoressa un'ultima domanda, io so che lei è anche counselor a indirizzo familiare, questo vuol dire che quando prendete in carico un piccolo paziente neonato o anche in età un pochino più avanzata ma comunque sempre pediatrica è importante analizzare tutte le dinamiche per capire come aiutare il sistema famiglia, quindi non solo il singolo paziente, è corretto?
00:53:51È corretto, diciamo che gli studi poi successivamente mi hanno portato ad avvicinarmi alla comprensione un po' più emozionale del sistema familiare e soprattutto per poter collaborare in equip con le figure adeguate come per esempio la pedagogista, il pediatra o lo psicologo, mi serviva capire a volte se ci fossero delle problematiche che arrivavano da me, che non fossero di mia stretta competenza
00:54:20e avere competenze trasversali è sempre molto utile.
00:54:50Ciao Francesca, grazie per l'invito, è un piacere essere vostro ospite qui e chiacchierare un pochino con voi.
00:55:06Ma chiacchieravo più che volentieri perché insomma ci servirebbe una puntata intera per parlare di cultura, letteratura, narrativa, storytelling, sportivo, partiamo proprio da questo, abbiamo detto tu ti occupi di sport e attraverso i tuoi libri ci parli proprio di discipline sportive, però leggendoti si percepisce fin da subito che lo sport diventa un po' come la musica, un linguaggio universale per raccontare altro.
00:55:34È giusta la mia percezione Federico?
00:55:37Dici benissimo Francesca, io quando mi capita di incontrare soprattutto i ragazzi delle scuole e sottolineo proprio questo, lo sport è ovviamente un momento atletico, un momento fisico, un momento di scambio, un momento di incontro e di scontro,
00:55:59ma è anche al tempo stesso un linguaggio vero e proprio perché oggi come oggi raccontare delle storie di sport ci rendiamo sempre più conto guardando i documentari e le serie tv, guardando quanto spazio i libri di sport hanno in libreria.
00:56:15Oggi raccontare storie di sport significa raccontare storie in generale, se poi ci pensi è molto semplice, è molto semplice l'equazione perché alla fine raccontare storie di sport significa raccontare storie di uomini e di donne e quindi alla fine dietro dei uomini e delle donne ci sono le storie e lo sport ci aiuta a farle emergere.
00:56:38Fa da veicolo narrativo praticamente, ma tu queste storie come le vai a scegliere perché una selezione necessariamente c'è altrimenti i tuoi libri sarebbero infiniti e quindi insomma quando decidi di metterli nero su bianco questi personaggi come vai a sceglierli prima Federico?
00:56:56Ma diciamo che spesso, sempre una frase fatta, però spesso sono le storie che trovano che trovano me perché mi ci imbatto poi insomma penso che alla base della nostra professione francesca ci sia la curiosità e quindi spesso andando un pochino oltre, andando a scavare, sentendo che dietro un evento sportivo magari c'è un contesto sociale da approfondire si scava, si studia, si cerche, escono le storie.
00:57:21Una delle storie che io racconto più spesso ai ragazzi soprattutto quando vado nei licei è la storia di Giuseppe Saronni, un grandissimo ciclista italiano degli anni 70-80 che vince la sua prima gara da professionista al Giro d'Italia il 9 maggio del 78 quando viene ritrovato il corpo di Aldo Moro.
00:57:43Quel giorno della sua vittoria nessuno lo viene a sapere di fatto perché l'Italia è presa da altro e gli spazi in televisione dove andava in onda il Giro d'Italia tra l'altro era il primo Giro d'Italia a colori della storia quello e non c'è quella diretta viene superata, viene sacrificata per le edizioni straordinarie dei telegiornali.
00:58:07Quel giorno nasce in realtà una stella, nasce una storia importante da raccontare, nasce un campione. Ecco se andiamo indietro nel tempo scopriamo che la genesi di Giuseppe Saronni, uno dei più grandi ciclisti della storia italiana nasce in un giorno drammatico per il nostro paese forse l'apice degli anni di piombo.
00:58:24Gli anni di piombo quindi il grigio, il grigiore ma è anche il primo Giro d'Italia che viene trasmesso a colori nelle televisioni che iniziano a essere vendute in Italia per trasmettere le trasmissioni a colori. Vedi sono tutti elementi che se poi uniti da un filo rosso riescono a raccontare qualcosa che va oltre lo sport. Poi ovviamente si parte sempre dallo sport se non ci fosse il gesto atletico non ci sarebbero nemmeno le storie.
00:58:50Quello fa d'accollante la base da cui tu ti muovi però poi dopo vai come dire a tessere le fila, a trovare dei tasselli del puzzle che ci restituiscono la storia e tra l'altro una storia che noi per pochi anni perché tra l'altro tu e io siamo anche dello stesso anno diciamolo, le generazioni ultime non hanno vissuto e ti chiedo tu che hai così tanti contatti vis a vis con gli studenti, trovi che queste storie che non hanno vissuto in prima persona a livello storico,
00:59:20chiaramente a livello cronologico però possano essere lo stesso fonte di ispirazione?
00:59:26Assolutamente sì e il motivo è proprio il canale attraverso cui arriva questa questa ispirazione che è lo sport. Se a noi ai ragazzi quando ci andiamo a parlare gli facciamo capire che parlare di sport significa anche parlare di attualità, raccontare storie con la S maiuscola, andare indietro a scoprire la storia che si studia a scuola ma con un'altra chiave di lettura, con un'altra angolazione
00:59:56è chiaro che non rimangano ad ascoltare, che non siano interessati. Molti ragazzi, mi fa sempre piacere dirlo questo perché è per me stesso fonte di ispirazione, usano le storie che gli racconto io, le vanno ad approfondire e poi le portano come tesina durante gli esami di quinta superiore o di terza media ed è forse una delle cose che mi rende più orgoglioso del piccolo lavoro che faccio.
01:00:21Sì, ti credo veramente, ti fa onore, una grandissima soddisfazione perché tante volte si deve trovare noi adulti il gancio giusto per entrare in empatia, in ascolto e in dialogo con le generazioni più giovani e tu in questo modo hai un feedback fantastico, ci sei riuscito appieno.
01:00:41Federico, un altro libro, questa volta cito anche proprio il titolo, Atlante, illustrato degli sport inusuali, mi ha sempre colpito e te lo voglio chiedere adesso che sei qui con noi perché come è nata questa idea e come ti sei andato a documentare su queste discipline appunto inusuali?
01:01:02Nasce perché fino a prima del covid insieme a mia moglie abbiamo viaggiato tantissimo, abbiamo girato mezzo mondo e soprattutto nei paesi del sud-est asiatico mi sono imbattuto in degli sport molto strani, molto curiosi e spesso provavo anch'io a cimentarmi nella realizzazione di questi sport, nel praticarli insomma.
01:01:26E quindi quando con il mio editore LabDFG ci siamo detti che era giunto il momento di andare anche a sperimentare un tipo di scrittura diversa rivolta anche a un pubblico un pochino più piccolo non ho avuto dubbi e l'idea era quella di poter raccontare ai più giovani, ma in realtà è un libro che può leggere chiunque perché ci sono tanti gradi e livelli di lettura, andare a raccontare gli sport più strani che si praticano intorno al mondo, in tutto il mondo,
01:01:53andando a specificare che quelli che sembrano anche dei semplici giochi come sasso, carta, forbice, come la lotta con i cuscini sono in realtà degli sport veri e propri.
01:02:04Cosa differenzia uno sport da un gioco? Qui c'è un po' più di ricerca giornalistica se vuoi.
01:02:09Lo sport rispetto al gioco ha delle regole codificate, riconosciute in tutto il mondo e poi ha delle federazioni e dei tesserati. Quindi se ci sono queste due basi, quello che noi magari in Italia con sasso, carta, forbice definiamo gioco, nel resto del mondo, ad esempio negli Stati Uniti, ogni anno a Las Vegas si tiene il campionato del mondo di sasso, carta, forbice, è uno sport a tutti gli effetti.
01:02:34Resterete stupiti se leggerete il libro di quanti soldi si riescono a vincere per il campionato del mondo di sasso, carta, forbice. È un impiego pieno, anzi è molto più di un lavoro a tempo pieno come Montepremi.
01:02:50Una professione, grazie per averci spiegato anche come si va in qualche modo a riempire, a collimare questa distinzione tra gioco e invece sport vero e proprio. È bello perché fa vedere anche l'identità culturale di ogni paese se ci pensi.
01:03:08Hai citato il giornalismo, una ricerca più giornalistica, un approccio sicuramente più all'informazione. Senti questa crisi del giornalismo tu come la vedi? Ovviamente da giornalista ma anche da utente perché noi non ci scordiamo che apparteniamo sia a una categoria professionale ma a nostra volta siamo utenti.
01:03:26Io credo di poter dire che siamo prima di tutto utenti. Se non iniziamo la giornata leggendo i giornali, informandoci, penso che sbagliamo qualcosa proprio nell'approccio alla professione. Quindi prima di tutto sì, credo che possiamo definirci prima utenti.
01:03:43Ma io credo che la crisi sia una crisi temporanea nel senso che continueremo, è necessario continuare a informarci ed aggiornarci. Io credo che il giornalismo stia vivendo un periodo un po' faticoso perché ha momentaneamente perso una sua identità.
01:04:05Stiamo andando verso un addio, ahimè, alla carta e stiamo andando verso un giornalismo digitale in cui però i contenuti a pagamento ancora non hanno sfondato. Quindi c'è un po' di resistenza, almeno qui in Italia, a pagare un abbonamento per poter accedere a determinati contenuti e anche un'informazione free, gratis, sui social fatica ancora a trovare una sua forma e una sua formula
01:04:33perché comunque sia sui social, dove io credo che sarà il futuro dell'informazione, in Instagram e TikTok soprattutto, ancora non si riesce ad abbattere il muro della fiducia. Spesso le notizie che compaiono sui social o sono di giornalisti che sono apprezzati anche altrove e che quindi usano i social per rilanciare cose che hanno detto altrove, quindi sulla carta stampata o in televisione, o ancora faticano un po' ad arrivare.
01:04:59Io credo che la crisi del giornalismo si placherà e torneremo tutti a informarci quando inizieremo a fidarci un pochino di più delle nuove tecnologie e quando le nuove tecnologie saranno in grado di poterci far fare un lavoro come si deve.
01:05:17Ancora manca un po', siamo in una situazione un po' fangosa, passami il termine, ma penso che la strada tracciata sia questa. Sempre meno carta, sempre più digitale, ma dobbiamo imparare a fidarci di più del digitale.
01:05:31Io spesso chiedo ai ragazzi dove si informano, cosa leggono. Nessuno legge più il giornale, nessuno legge più un telegiornale, però i ragazzi, soprattutto quelli delle superiori, le conoscono le notizie, vuol dire che da qualche parte arrivano. Bisogna andare lì e lavorare lì. Credo che TikTok e Instagram possano essere il canale del futuro, ma manca, secondo me, ancora parecchio.
01:05:54Manca l'educazione al digitale, manca la consapevolezza, questo nuovo mindset che si deve mettere al pari con queste nuove modalità di comunicazione e di fruizione da parte di tutti. Sono d'accordo, non così pessimista, assolutamente.
01:06:15L'editoria invece, che ti riguarda da vicino, ma non solo nelle vesti di scrittore, qual è lo stato della salute dell'editoria secondo te in questo momento?
01:06:23Io credo che l'editoria stia benissimo. Leggevo una ricerca abbastanza recente dell'Associazione Italiana d'Editori, appunto, dove l'industria editoriale italiana produce un movimento di denaro pari a 3 miliardi e mezzo di euro che la rende l'economia culturale più forte d'Italia, l'industria culturale più forte italiana, molto più della musica.
01:06:54Io credo che l'editoria stia bene, come tante cose, però anche qui manca un pochino di educazione probabilmente. Vengono pubblicati oggettivamente tanti libri in Italia, molti di questi libri non arrivano nemmeno in libreria, si fermano prima.
01:07:10Io credo che bisogna un po' rivedere tutte le professionalità dentro il mondo dell'editoria, da chi scrive, a chi distribuisce, a chi investe denaro, perché ricordiamolo sempre, l'editore è prima di tutto un imprenditore che si assume un rischio di impresa pubblicando dei libri e dobbiamo un attimo rivedere tutte le professionalità nella filiera dell'editoria e capire che qualcosa probabilmente va sistemato.
01:07:37Però l'editoria sta bene, onestamente non sta male un'industria culturale che cuba 3 miliardi e mezzo di euro l'anno.
01:07:44Senti, siamo quasi in chiusura, per cui ti devo fare due domande, ma celeri celeri.
01:07:48Sarò velocissimo.
01:07:49Una un po' provocatoria, se vogliamo, quando ci si accinge alle date in programma dei più grandi saloni del libro, si legge spesso, si assiste a cherelle, polemiche sugli ospiti, relatori o direttori, ecc.
01:08:05Secondo te questo l'è dell'immagine o in realtà va bene purché se ne parli e tutto confluisce poi al buon esito di un evento, all'affluenza e quant'altro?
01:08:15Ma io sono per una terza via, se posso, nel senso che fa parte del gioco, come dicevo prima, in un sistema culturale ed economico che cuba 3 miliardi e mezzo di euro l'anno.
01:08:27Ci sta che nei momenti principali, come sono le fiere, i festival, gli incontri con gli editori e gli autori importanti, quindi ci sia della polemica, del chiacchiericcio,
01:08:40che non necessariamente è un male, non necessariamente è un bene, credo che faccia parte delle cose e faccia parte del gioco.
01:08:49Pensiamo a Sanremo, non esiste un Sanremo senza le polemiche, però bisogna anche essere intelligenti da saperle leggere e saperle mettere e inquadrare nella giusta dimensione.
01:09:02Sono d'accordo, mi è piaciuto, ho apprezzato molto questa terza soluzione e poi un'ultima cosa, ci sarà una settima edizione di Spiegamelo al Festival,
01:09:12ve lo ricordo, della divulgazione di Salso Maggiore Terme, ci sono progetti in futuro?
01:09:18Ci sarà una sesta edizione, ma anche una settima, perché comunque abbiamo dei piani pluriennali di sviluppo della manifestazione, quindi a settembre ci sarà la sesta.
01:09:27Il tema di quest'anno è la felicità, è un festival di cui sono orgoglioso di essere condirettore, insieme alla mia socia Daniela Ravanetti.
01:09:36C'è una parola che è anche il tema dell'edizione, quest'anno la parola è felicità e attorno alla parola felicità andremo a scoprire tutte le sfumature che questa parola può assumere.
01:09:46Quindi parleremo di scienza, di attualità, di spettacolo, di sport, andando a raccontare che cosa significa divulgando felicità per noi esseri umani.
01:09:57Grazie Federico, tra l'altro spero che il fatto di essermi portato avanti di un'edizione sia di buon auspicio per voi, quindi dita incrociata e grazie per essere stato con noi.
01:10:06Assolutamente, mi piace molto questa cosa, anche con la famiglia tra l'altro, perché credo che si adatti un po' a tutti i target.
01:10:14Federico Vergari, nostro ospite, stai con me per ringraziare chi ci ha seguito in questa puntata e dare a tutti appuntamento alla prossima settimana con una nuova trasmissione,
01:10:26un nuovo appuntamento di Ipso Fatto, l'Italia si racconta. Grazie Federico, grazie a tutti.
01:10:43Sottotitoli e revisione a cura di QTSS