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Trascrizione
00:00:00Ed eccoci come in ogni puntata con il sommario di Ipso Fatto l'Italia si racconta.
00:00:06Avremo tra gli ospiti il dottor Luca Martini, podologo per parlare insieme di onicomicosi
00:00:12e poi il CEO di DataSync Francesco Bragiotti per analizzare il trend immobiliare del 2024 in prospettiva del 2025.
00:00:21Parleremo di disturbo bipolare con la dottoressa Chiara Vergani, insegnante, scrittrice, pedagogista
00:00:28e ascolteremo la bella storia di coraggio di Giulia Cornacchione, tenente colonnello dell'esercito italiano.
00:00:35E infine avremo in chiusura di puntata il collegamento del giornalista dell'ANSA Patrizio Nisidio
00:00:41in occasione del suo ultimo libro dal titolo Lava.
00:00:44Ovviamente come sempre vi aspettiamo subito dopo la sigla.
00:00:58Ed eccoci con una nuova puntata di Ipso Fatto l'Italia si racconta.
00:01:17Parliamo di salute, nello specifico della salute dei nostri piedi e di onicomicosi.
00:01:24Lo facciamo con il nostro ospite il dottor Luca Martini, podologo.
00:01:28Buongiorno, benvenuto dottore.
00:01:30Buongiorno, buongiorno a tutti e grazie mille per l'invito.
00:01:34Grazie a lei per averlo accettato.
00:01:36Allora parliamo di piedi perché la salute passa anche dai nostri piedi.
00:01:40Lo sa bene chi soffre di varie patologie e del resto sostengono tutto il nostro corpo.
00:01:48Ci concentriamo su un problema che è quello dell'onicomicosi.
00:01:54Ma prima di farlo le chiederei di spiegarci come è strutturata un'unghia così riusciamo a capirci meglio.
00:02:01L'unghia come tutti gli annesti cutanei è composta principalmente da cheratina
00:02:08e ci sono altre percentuali che sono una quantità irrisoria di amminoacidi, acqua, vitamine e minerali.
00:02:20Però come tutti praticamente sanno le unghie sono costituite in buona parte da cheratina.
00:02:26Dobbiamo comunque ricordarci che l'unghia è connessa in maniera fedele all'etto ungueale
00:02:36che è un'unità estremamente importante perché è la parte sotto l'unghia
00:02:41ed è una parte estremamente vascularizzata e molto innervata.
00:02:44Ha il compito comunque di nutrire l'unghia e far crescere bene l'unghia.
00:02:50Quando l'etto ungueale crea delle problematiche anche l'unghia tende a risentirne e tante volte si ammala.
00:02:58Può appunto sviluppare una micosi come può sviluppare delle altre problematiche
00:03:04creando quindi un distacco della lamina ungueale.
00:03:08Grazie dottor Martini. Le chiedo, l'unghia cambia nel corso degli anni oppure se per esempio subisce dei traumi?
00:03:18L'unghia si modifica tanto nel corso degli anni fondamentalmente per predisposizione
00:03:25in base all'uso delle calzature e in base anche a quanti lavori estetici vengono fatti sulle unghie.
00:03:33Queste direi che sono le tre cose principali che vanno a interferire sulle unghie.
00:03:39In ogni caso come tutto il nostro corpo durante l'invecchiamento anche le unghie tendono a cambiare e tendono a modificarsi parecchio.
00:03:48Ci torniamo magari sul discorso dei trattamenti estetici.
00:03:53Prima però parliamo di onicomicosi che immagino rientrare tra le problematiche più diffuse che colpiscono appunto le nostre unghie.
00:04:02La parola micosi ci dice già molto però chi non ne sa le chiedo gentilmente di spiegarci di che cosa si tratta, che tipo di problema è?
00:04:11L'onicomicosi è un'infestazione fungina a livello delle unghie.
00:04:17È un'infestazione estremamente frequente, non magari così frequente come vogliono farci credere le pubblicità,
00:04:24ma è un'infestazione che troviamo sempre più frequentemente nei pazienti.
00:04:30Questo perché con l'andare avanti degli anni comunque anche il sistema vascolare può avere dei deficit, può risultare deficitario,
00:04:45di conseguenza può portare meno nutrimento a livello delle unghie e le unghie si possono ammalare.
00:04:52Quando il sistema vascolare è deficitario, come dicevamo, non va a nutrire abbastanza bene le unghie, le unghie si scollano,
00:05:01i batteri, i miceti, ci sono dei miceti che vanno a colpire le unghie in maniera più importante rispetto ad altri,
00:05:08vanno appunto a creare queste problematiche distaccando, scollando le unghie e facendo anche cambiare colore alle lamine ungueali.
00:05:19Di solito il paziente si rende conto che c'è in atto una problematica quando vede un cambiamento radicale delle unghie,
00:05:25quindi le unghie tendono a cambiare aspetto, colorazione, tendono a diventare giallastre, marroncine, il più delle volte tendono anche a spessersi.
00:05:35Quello che può essere un sintomo, non dico trascurabile, ma che riguarda l'unghia e, ripeto, non voglio assolutamente sminuire la salute dell'unghia,
00:05:47può sottintendere un problema più grosso che è proprio a livello vascolare, quindi della circolazione.
00:05:57Per cui bisogna fare prevenzione sotto diversi punti di attacco?
00:06:04Assolutamente, la prevenzione è sempre importante e indispensabile, come è indispensabile la transdisciplinarietà,
00:06:13nel senso che il podologo, come altri operatori sanitari, è utile che collabori con varie figure
00:06:21in maniera tale da avere un quadro clinico completo del paziente e non valutare solo la, tra virgolette, semplice problematica.
00:06:32È utile che il paziente venga comunque, anche in caso di una problematica a livello di stale, quindi a livello delle estremità del nostro corpo,
00:06:44venga comunque valutato da più professionisti per avere un quadro clinico completo e affidabile della problematica.
00:06:51Anche perché se no il problema diventa chiaramente recidivante nel momento in cui si va a trattare solo il sintomo,
00:07:00ma non si vanno a indagare e non si va ad intervenire sulle cause.
00:07:05Dottore parlava prima di propensione, di calzature e anche di lavori estetici.
00:07:12Per esempio, come interferiscono sulla salute delle unghie, con lo smalto, la ricostruzione, che cosa intendeva esattamente?
00:07:22Tutti i trattamenti estetici, che definirei cruenti, vanno comunque a danneggiare le unghie.
00:07:28Quindi il fatto di fare dei trattamenti dove le unghie vengono grattate molto, dove vengono tolte le cosiddette pellicine,
00:07:37dove le unghie vengono lavorate in profondità e vengono comunque trattate con poca delicatezza,
00:07:46vanno a creare delle problematiche a livello ungueale che poi possono effettivamente sviluppare delle onicomicosi.
00:07:55Il consiglio che noi diamo è quello, se si vogliono effettuare dei trattamenti estetici,
00:08:01di rivolgersi comunque a centri specializzati e di controllare che tutto il materiale estetico sia sempre sterilizzato,
00:08:09imbustato, sanificato e quindi di rivolgersi a dei professionisti.
00:08:14Anche il trattamento estetico, per quanto comunque possa creare delle problematiche,
00:08:19se ben fatto può essere comunque un trattamento privo di problematiche e che non crei comunque nessuna problematica né di micosi né di altra tipologia.
00:08:32Purtroppo però vediamo in ambulatorio tutti i giorni pazienti che ci arrivano con problematiche di unghie incarnite piuttosto che di onicomicosi
00:08:41per dei trattamenti estetici fatti in maniera cruenta, in maniera superficiale o comunque fatti da persone che sono poco professionali e si dedicano troppo poco alla salute del piede.
00:09:03Diciamo improvvisazione e poca tutela della salute del piede.
00:09:09Mani e piedi hanno gli stessi problemi? Cioè quello che lei ci ha delineato per i piedi in realtà anche se non è magari il suo ambito di afferenza ma lo si ritrova spesso anche nelle mani, dottor Martini?
00:09:21Le mani e i piedi hanno delle problematiche che sono simili ma allo stesso tempo diverse.
00:09:29Basta pensare comunque che i nostri piedi sono sempre chiusi nelle calzature, le mani non sono chiuse a parte d'inverno magari nei guanti ma le mani sono comunque sempre all'aria aperta.
00:09:42E un cambio di pH e di sudorazione oltre che di conformazione perché le unghie delle nostre mani comunque hanno una conformazione che è abbastanza diversa rispetto alle unghie dei piedi.
00:09:55Tutte queste particolarità ci permettono di dire che le unghie delle mani possono soffrire di onicomicosi ma non di altre patologie che spesso troviamo a livello delle unghie dei piedi.
00:10:11Ecco per esempio non si va ad incarnire un'unghia di una mano sostanzialmente, giusto per prendere un esempio calzante.
00:10:19Il problema del contagio, quando si parla di micosi le unghie si contagiano tra di loro, è possibile se non si sta attenti contagiare altre persone?
00:10:28È possibile che le unghie si contagino ma è molto difficile che un onicomicosi venga trasmessa ad altre persone.
00:10:37Io spiego spesso ai pazienti che più delle volte le onicomicosi iniziano successivamente, come dicevamo prima, a deficit vascolari piuttosto che a traumatismi delle lamine ungueali.
00:10:48È molto difficile che una persona trasmetta un onicomicosi a un'altra persona per quanto questa persona possa essere in stretto contatto con altre persone.
00:11:01Consigliamo comunque quando c'è in atto un onicomicosi di cambiare frequentemente le salviette, di non utilizzare calze e salviette in comune con altre persone
00:11:12e di adottare delle norme igieniche in maniera tale da contenere il più possibile il diffondersi della micosi e eventualmente dell'infestazione batterica.
00:11:23Perfetto, quindi diciamo che il contagio avviene più che altro al proprio interno tra le unghie ma è più difficile la trasmissione ad altre persone.
00:11:32Dottore siamo quasi in chiusura, le chiedo appunto quali possibili trattamenti, le calzature, un'accortezza particolare forse dopo il trattamento,
00:11:44quale consigliato usare e quale meglio evitare anche per scongiurare chiaramente fastidiose, inopportune, recidive.
00:11:53Il trattamento della micosi deve essere un trattamento inizialmente con dei prodotti topici e non con dei prodotti sistemici,
00:12:03questo per evitare di base possibili effetti collaterali che hanno i farmaci a livello sistemico.
00:12:11Ormai siamo arrivati a un punto dove anche un prodotto topico con un protocollo terapeutico ben strutturato ci dà degli ottimi risultati,
00:12:19quindi gli antimicotici sistemici vengono utilizzati solo ed esclusivamente quando il trattamento topico fallisce.
00:12:28Per quanto riguarda le calzature, le calzature sono comunque indispensabili per una buona riuscita del trattamento delle onicomicosi,
00:12:36basti pensare che delle scarpe antinfortunistiche, quindi con un puntale in acciaio,
00:12:41o delle scarpe tipiche della donna con un tacco molto alto, molto pronunciato,
00:12:49vanno a creare dei microtraumatismi ripetuti a livello uveale che non agevolano sicuramente la guarigione delle onicomicosi.
00:12:59E' quindi indispensabile per il trattamento avere ben chiaro il micete o i batteri che stanno parassitando le unghie,
00:13:10studiare un protocollo terapeutico con un professionista e di conseguenza utilizzare una calzatura adeguata che possa permettere una buona riuscita del trattamento.
00:13:19Se non vengono seguite queste indicazioni, il trattamento sarà o estremamente lungo o tante volte assolutamente inefficace.
00:13:30Grazie dottore per i suoi consigli, chiarissimo, quindi insomma tuteliamo, pensiamo alla salute dei nostri piedi che svolgono un ruolo quotidiano fondamentale.
00:13:39Grazie ancora dottore.
00:13:41Grazie a voi, buona giornata.
00:13:45Cambiamo radicalmente argomento, parliamo del mercato immobiliare, capiamo in che direzione è andato nel 2024 e anche quali previsioni prospettive intravediamo per il 2025.
00:13:57Lo analizziamo grazie all'aiuto di Francesco Bragiotti, CEO di DataSync. Francesco, buongiorno, benvenuto anche a lei, grazie.
00:14:06Buongiorno a lei, buongiorno a tutti gli utenti di PseFacto, grazie di avermi invitato oggi.
00:14:13Grazie per aver accettato il nostro invito, a nome mio della redazione.
00:14:17Nel corso degli ultimi 15 mesi l'Italia ha registrato, date alla mano, 1,2 milioni di compravendite immobiliari.
00:14:25Le chiedo, Francesco, quali siano i principali fattori che guidano questa dinamicità del mercato? È buon segno, giusto?
00:14:35Sicuramente è un buon segno, consideriamo che c'è un effetto culturale nel contesto nazionale in cui il 70% dei risparmi degli italiani è investito nel mattone e questo da sempre.
00:14:49Giusto alcuni numeri alla mano, 60 milioni di italiani di cui 16,7 milioni di nuclei familiari, ci sono 38 milioni di unità abitative e residenziali, quindi significa due unità per ogni abitante, per ogni nucleo familiare.
00:15:11Quindi già il mercato in generale è sempre molto infermento, 1,2 milioni di compravendite corrisponde all'incirca all'1,5-2% di tutto il patrimonio immobiliare italiano, quindi in 15 mesi ha girato quasi il 2% del patrimonio immobiliare.
00:15:33In questo contesto però c'è anche da dire che l'Italia in generale è ancora un mercato con un valore, un prezzo per metro quadro che comparato con tutti gli altri mercati sicuramente europei è relativamente basso e questo ovviamente spinge anche tanti investitori stranieri a guardare l'Italia come un punto di investimento.
00:16:03È un mercato ambito perché è molto conveniente sostanzialmente?
00:16:08È molto conveniente, basti pensare che per esempio in tutta la zona della costiera frulana Trieste il prezzo eurometro quadro si attesta tra i 2.000 e 5.000 euro metro quadro, gli investitori austriaci e viennesi sono abituati a 20.000 euro metro quadro.
00:16:30Quale differenza? Lombardia e Lazio dominano il mercato per volume di compravendite, le chiedo che ruolo giocano rispettivamente Milano e dall'altra parte la capitale Roma in questo senso Francesco, in questo contesto specifico?
00:16:51Dando seguito anche al commento di prima, anche Milano e Roma se le compariamo a tutte le altre città europee rimangono a sconto, diciamo Vienna 20.000 euro metro quadro, Parigi simile, Londra anche più alta, Madrid anche più alta, Milano siamo sui 10.000, 15.000 euro metro quadro, quindi ancora a sconto, Roma ancora più basso.
00:17:21Se consideriamo che il 42% di tutto il compravenduto nazionale è concentrato in Lombardia e nel Lazio, guardando bene vediamo che in Lombardia, a Milano e a Roma siamo circa tra le 2.300 e intorno alle 2.300 compravendite mensili.
00:17:50Su un totale di 50.000, 30.000 mensili su tutto il territorio nazionale, è il fatto più ovvio, però è interessante che mentre nella media nazionale di un atto di compravendita si attesta intorno ai 150.000 euro, a Roma siamo a 260.000 euro e a Milano addirittura a 380.000 euro.
00:18:16Mi fa notare, incrociando questi dati numerici, che da una parte abbiamo il fattore culturale che fa sì che l'investimento di generazione in generazione vada nel mattone, dall'altra abbiamo questo comparto immobiliare che agli occhi degli europei è assolutamente vantaggioso per investire qui,
00:18:40dall'altra non ci esimiamo dall'investire nel mattone, però leggiamo tutti i giorni notizie di economia in cui facciamo fatica, cioè il nostro potere d'acquisto commisurato al prezzo del metro quadro e quello che è il nostro salario medio alla fine prevede magari mutui che durano per una vita intera, è così Francesco? C'è questo gap?
00:19:01Questo è assolutamente così ed è anche un gap che si crea per un effetto principale, il più del 50% degli immobili del parco immobiliare residenziale italiano è stato costruito prima degli anni 70, questo significa che A è estremamente inefficiente dal punto di vista energetico ed è un primo ordine di programma,
00:19:31il secondo ordine di problema è che negli anni 70 le famiglie erano più numerose, il potere salariale delle persone era sicuramente più alto rispetto a quello di adesso che invece ha avuto un trend di diminuzione e guardando al nucleo familiare medio in Italia più del 50% delle famiglie sono composte da uno o due persone,
00:20:01significa uno o due stipendi, quindi se la casa, mediamente il parco immobiliare è di imitature più di monolocale ma lo stipendio permette solo un monolocale si crea una distorsione dovuta al fatto che l'offerta immobiliare non è commisurata a quello che è la domanda immobiliare.
00:20:25C'è una sorta di contrazione tra la domanda e l'offerta sostanzialmente. Francesco, DataSync ha introdotto soluzioni innovative basate sull'intelligenza artificiale, sugli algoritmi dell'intelligenza artificiale, queste tecnologie nello specifico, in trasmissione parliamo spesso di AI, come stanno trasformando il settore immobiliare?
00:20:50Come in tanti settori, magari nell'immobiliare un pochino più lentamente però sono impattati dall'intelligenza artificiale per due ordini di motivi, il primo è su tutte le tematiche di analisi.
00:21:06L'offerta di dati oggi è significativamente maggiore rispetto a quella di prima, per poterli analizzare servono dei modelli che riescano ad incorporare delle grandi quantità di dati e quindi si va verso l'intelligenza artificiale.
00:21:22Dall'altro lato molte informazioni si vedono e si leggono e quindi rientrano in gioco tutta una serie di meccanismi di natural language processing e di image recognition.
00:21:37Basti pensare a quanta documentazione fisica e non dematerializzata esiste, quella documentazione è una fonte dati estremamente importante.
00:21:53In questo contesto, anche collaborando con l'Università Bicocca, abbiamo sviluppato dei modelli estremamente innovativi di natural language processing. Dall'altro lato le immagini satellitari servono per poter guardare foto satellitare e capire se c'è spazio per mettere dei pannelli solari, cos'è l'inclinazione di un tetto, alcuni esempi.
00:22:21Nell'analisi dati invece si riescono a fare oggi dei modelli, per esempio abbiamo sviluppato uno con Banca d'Italia all'interno del loro Fintech Hub di stima della classe energetica su tutto il patrimonio immobiliare italiano e quindi andare a vedere effettivamente se ci sono delle differenze tra quello che è il percepito e quello che è il reale.
00:22:45Quindi se ho capito bene Francesco, le applicazioni pratiche prevedono, in base alle soluzioni che voi fornite a supporto del mercato immobiliare, da una parte una gestione di questi dati che cominciano ad essere di un'entità notevole a livello quantitativo e dall'altra l'analisi degli stessi, è su questo binario parallelo che state lavorando?
00:23:09Corretto, riuscire a accumulare un maggior quantitativo di informazioni e poi poterle analizzare per trovare delle risposte.
00:23:19La ringrazio. Secondo lei, quasi in chiusura Francesco, la robotizzazione del dato sarà sempre un qualcosa che diventerà man mano più imprescindibile?
00:23:30Sì assolutamente, sarà imprescindibile, si parla sempre più di big data e in effetti se guardiamo i numeri del patrimonio immobiliare sono numeri che sono giganteschi, poter lavorare questi grandi numeri in maniera efficiente significa dover robotizzare tutte le attività che stanno dietro.
00:23:51Noi sviluppiamo tantissime API che permettono di gestire portafogli ipotecari delle banche che vanno sull'ordine delle migliaia se non milioni di posizioni. Milioni di posizioni senza una macchina, una robotizzazione è difficile poterle gestire in maniera efficiente.
00:24:12Assolutamente. Un'ultima domanda, l'avevo anticipato nella premessa quando l'ho presentata, avremmo un attimino dato un'occhiata alle previsioni 2025, questo anno come si prospetta secondo voi?
00:24:26Per Data5 o per il mercato immobiliare?
00:24:30Per entrambi se è possibile, visto che state lavorando in sinergia.
00:24:35Crediamo che il mercato immobiliare ancora nel 2025 sarà un mercato frezzante, possibilmente diverso perché ci saranno meno effetti da bonus diversificati, però sarà ancora un mercato a forte sconto che vedrà tanti investitori internazionali guardare al parco immobiliare.
00:25:01Dall'altro lato, come dicevo, i mobili costruiti prima degli anni 70 avranno bisogno di tante ristrutturazioni per dare seguito a quello che è l'esigenza dell'Unione Europea.
00:25:15Francesco, la ringrazio, ci siamo concentrati quindi più sul trend che su Data5 in quest'ultima risposta, intanto buon lavoro e grazie per il supporto che date a questo mercato che in Italia continua a essere importantissimo per il nostro mindset nazionale.
00:25:32Grazie ancora Francesco Bragiotti.
00:25:34Grazie mille, buon lavoro.
00:25:36Grazie altrettanto.
00:25:38Parliamo di disturbo bipolare, lo facciamo, con Chiara Vergani, scrittrice, insegnante, pedagogista, perfezionata in psicologia dell'età evolutiva, in pedagogia per il territorio.
00:25:49Ha anche un master in tutela dei minori, è orientatrice didattica ed esperta in BES, ovvero in bambine e bambine con bisogni speciali, oltre che esperta in criminologia e bullismo.
00:26:02A questo tema lei ha dedicato il suo nuovo libro dal titolo Bipolari in diretta e ha preparato per noi dei contributi esterni.
00:26:11La prima domanda che le rivolgo e poi l'ascoltiamo insieme è Chiara, come hai scelto questo titolo? Ascoltiamola.
00:26:19Buongiorno Francesca, è un onore essere qui con te, grazie per l'invito, un saluto a tutte le telespettatrici e i telespettatori.
00:26:31Sì, questo è il mio secondo libro sul disturbo bipolare, avevo scritto Bipolari in bilico che ha avuto grandissimo successo e quindi ho scritto il secondo Bipolari in diretta.
00:26:49Anche in questo caso riporto le testimonianze dei pazienti, tu mi hai chiesto il perché di questo titolo, perché in diretta proprio per le testimonianze,
00:27:04quindi sentiamo dalla viva voce dei protagonisti, delle persone che purtroppo soffrono di disturbo bipolare come si sentono, come agiscono, come si curano, quali farmaci assumono, con quali terapie si sentono meglio.
00:27:28Grazie Chiara per questa tua prima risposta, un secondo contributo per spiegarci invece com'è strutturato questo tuo nuovo libro.
00:27:36Il libro è diviso in tre parti, nella prima parte affronto la tematica proprio del disturbo bipolare e confrontandola anche con altre patologie, per esempio con il narcisismo patologico,
00:27:57perché a volte i sintomi sembrano sovrapporsi, sembrano simili e purtroppo anche le diagnosi arrivano in modo ritardato anche dopo 7-10 anni che i pazienti si rivolgono passando da un medico all'altro.
00:28:19Nella parte centrale ci sono, come dicevo prima, le testimonianze molto importanti anche di familiari di persone con il disturbo bipolare e nell'ultima parte ho intervistato un'avvocatessa per vedere come si comporta la legge nei confronti della malattia mentale.
00:28:46Quindi diciamo che è un libro breve ma nello stesso tempo pieno di concetti e molto corposo.
00:28:56Potresti leggerci magari una testimonianza?
00:28:59Ecco, ho scelto di leggerti la testimonianza di Pi.
00:29:29Mi metteva in imbarazzo davanti a tutti. Faceva battute pesanti ai parenti. Sono iniziati i litigi fra me e mio marito. Ci davamo reciprocamente la colpa del comportamento di nostro figlio. Poco per volta ci siamo allontanati fino a separarci legalmente e poi a divorziare. Mi sentivo triste, disperata.
00:29:53Gli episodi di mania di mio figlio sono stati molti e gravi, seguiti da altri di depressione. Si era creato un muro fra me e Pi, fra lui e il padre. Ripensandoci credo che avremmo dovuto tutti fare a meno di rifiutare l'idea malattia mentale.
00:30:13Quando è arrivata la svolta era troppo tardi per rimettere insieme i cocci di una famiglia ormai distrutta. Ho conosciuto in vacanza una psicologa, abbiamo stretto amicizia sotto l'ombrellone. Mi sono confidata e lei mi ha dato una grande mano.
00:30:30Mi ha fatta riflettere su tutto quanto mi era successo e mi ha suggerito di rivolgermi a uno psichiatra per curare mio figlio. La diagnosi del disturbo bipolare è stata davvero pesante, ma allo stesso tempo ha chiarito i comportamenti non normali di Pi.
00:30:48Ho appreso a familiarizzare con il disturbo bipolare, con le parole che usano i medici come tono dell'umore, ipomania, depressione e sintomi. Sono diventata una madre attenta, protettiva. Mio figlio sta assumendo i farmaci che gli sono stati prescritti e sta un poco meglio. Io ho smesso di farmi sensi di colpa e di vergognarmi di me stessa, di Pi e della famiglia rovinata.
00:31:17Voglio migliorare la mia qualità di vita e quella di mio figlio. Ho vinto il senso di imbarazzo che provavo verso la gente del paese dove vivo. Ecco, io penso proprio, Francesca, che sia fondamentale che i pazienti possano migliorare la propria qualità di vita. Ecco, credo che questo tutti lo dobbiamo a queste persone.
00:31:45In chiusura ti chiedo se possiamo sentire anche un estratto dell'intervista all'avvocatessa.
00:31:52Sì, è in effetti molto interessante il contributo dell'avvocato Giovanna Turcato. Infatti lei dice
00:32:22Ma andiamo con ordine. Innanzitutto il disturbo bipolare non determina di per sé un'incapacità naturale.
00:32:40La Corte di Cassazione ha più volte affermato che il disturbo bipolare non determina un assoluto stato di incoscienza della persona con conseguente perdita del soggetto della capacità di autodeterminarsi, ovvero della capacità di porre in essere atti di ordinaria e straordinaria amministrazione.
00:33:02Tuttavia ogni caso va studiato e analizzato singolarmente. Esistono infatti casi di bipolarismo molto più lieve che non escludono del tutto la capacità di autodeterminarsi, ma comportano solo una qualche diminuzione della capacità della persona.
00:33:22E così, per esemplificare, una recente giurisprudenza ha previsto che una persona affetta da disturbo bipolare può fare testamento.
00:33:33E' posto poi a carico della parte che chiede l'annullamento del testamento olografo l'onere di provare l'incapacità naturale, temporanea, ex articolo 428, affetto da sindrome bipolare.
00:33:49Anche nei casi più gravi dove l'azione e o il comportamento di una persona bipolare può degenerare e inquadrarsi in un atto violento e o vietato dalla legge, tale da ascriversi nella figura tipica di un reato, occorre fare sempre un esame approfondito del caso.
00:34:10Io penso che sia illuminante questa intervista all'avvocato proprio perché tutti i nostri lettori, gli ascoltatori si sappiano regolare se hanno un disturbo di questo tipo, se conoscono amici, parenti affetti dal disturbo bipolare.
00:34:34E grazie a Chiara Vergani per i suoi contributi esterni e ora vi raccontiamo una bella storia, quella di Giulia Cornacchione, tenente, colonnello dell'esercito italiano. Ce l'abbiamo in collegamento, Giulia, ben trovata, buongiorno.
00:34:50Buongiorno e grazie per l'invito.
00:34:53Grazie a te per essere qui, come dico a tutti gli ospiti, ovviamente immensamente grati. So che abbiamo qualche secondo di ritardo nel collegamento, ma siamo prontissime.
00:35:06Innanzitutto raccontaci il tuo percorso, una donna nell'esercito italiano, da dove sei partita, dove sei arrivata oggi? Prego, è la tua storia, quindi è giusto che sia tu a raccontarcela.
00:35:23Mi sono arruolata nel 2000 frequentando il primo corso dell'Accademia Militare di Modena aperto al personale femminile, quindi faccio parte di quel gruppo di pioniere, così ci piace definirci, che hanno rappresentato un cambiamento radicale per la forza armata.
00:35:40Cambiamento radicale che io personalmente ho percepito solo in un secondo momento, nel senso che ho capito la portata del cambiamento che avevamo rappresentato, perché per noi è stato assolutamente naturale frequentare tutto il percorso formativo insieme ai nostri colleghi uomini,
00:35:59perché dall'inizio siamo state inquadrate insieme a loro in Plutoni Misti, quindi abbiamo affrontato tutto l'addestramento, tutto il periodo della formazione insieme e questo sicuramente ci ha aiutato ad abbattere qualsiasi tipo di barriera, nel senso che abbiamo sempre lavorato sullo stesso livello, quindi raggiungendo la stessa preparazione e la stessa formazione.
00:36:22Dopo cinque anni di istituto militare sono stata stegnata al XVII Reggimento di Artilleria Contrerei, che rappresenta per me un momento nel mio percorso professionale molto importante, perché qui ho ricoperto gli incarichi di comandante di Plotone, comandante di Compagnia, quindi sono stati anni molto gratificanti, sicuramente impegnativi, che però mi hanno regalato grandissime soddisfazioni.
00:36:52Da circa dieci anni presso servizio alla Scuola Sottofficiali dell'Esercito, dove ho appena terminato un periodo di comando di due anni di un battaglione. Ovviamente nell'arco di questi ventiquattro anni ho fatto molte esperienze sia in territorio nazionale che all'estero, mi fa quasi effetto pensare che siano quasi venticinque anni che ho intrapreso questo percorso, perché è stato veramente ricco di soddisfazioni.
00:37:23Ricco di soddisfazioni, di responsabilità e poi dietro a quell'uniforme chiaramente c'è una donna, c'è una persona come tutti noi, che nel 2015 è arrivata a dover affrontare un'altra sfida, questa volta tutta personale, importante.
00:37:41Vorrei, e poi capirete perché non è un tipo di giornalismo invasivo che non entra in punta di piedi, perché proprio non lo sopporto, ma nelle corde tue come ti senti di raccontarlo e poi capirete perché è funzionale a tutto quello che Giulia porta avanti quotidianamente, se ci racconti quest'altro pezzettino, a parole tue, della tua storia personale Giulia.
00:38:05Sì sì, assolutamente. Sicuramente è un percorso difficile quello che ho affrontato, ma che io racconto anche con piacere, perché spero che la mia testimonianza possa essere anche fonte di sicurezza per altre persone che poi si trovano ad affrontare lo stesso percorso.
00:38:24Io circa dieci anni fa ho scoperto di avere un tumore al seno in uno stadio anche piuttosto avanzato. È stata per me più che una diagnosi, quasi una sentenza, perché è difficile da accettare quando si è così giovani e soprattutto quando si è appena diventate mamme, come nel mio caso.
00:38:45Io da poco avevo partorito Lorenzo, un bimbo meraviglioso e fortemente voluto e questa è stata proprio la mia più grande sfida, nel senso la mia paura più grande era quella che lui potesse crescere senza di me.
00:38:59Lui era talmente piccolo che ovviamente non avevamo ancora avuto tempo di costruire dei ricordi insieme, non parlava, non camminava e il mio terrore appunto era quello di non vederlo crescere.
00:39:11Avevo paura che lui potesse conoscermi solo attraverso delle fotografie o magari i racconti fatti da altri e quindi scavando un po' nei ricordi che avevo nel mio bagaglio professionale ho tirato fuori tutta quella forza e quella grinta che credo una mamma o una donna debba avere in questi momenti.
00:39:35In Accademia ho imparato che sono in grado di superare i miei limiti e che se c'è un obiettivo si si rimbocca le maniche e si fa di tutto per raggiungerlo e questo ho fatto e credo che il modo con cui ho affrontato la malattia, ripeto, forte delle mie esperienze sia stato assolutamente importante per me,
00:40:01perché l'ho fatto nonostante tutto sempre con il sorriso perché non volevo che Lorenzo crescesse percependo la malattia.
00:40:11E' stato un percorso, io oggi ne parlo con una certa serenità ma molto difficile, tutto in salita perché ho dovuto subire tre interventi molto invasivi, cicli di camioterapia, radioterapia, adesso a distanza di quasi dieci anni sono ancora in cura farmacologica ma sono qui e come dico io ho il privilegio di crescere Lorenzo, per questo ci tengo a raccontare quello che ho affrontato.
00:40:38E' il motivo per cui ti abbiamo voluta qui proprio con tutte le nostre forze, passando anche tutte le varie procedure che l'esercito italiano giustamente mette in campo e richiede. Una donna quando si trova ad avere dei figli in età così piccola chiaramente prima di pensare a se stessa e alla propria sopravvivenza pensa soprattutto alla missione che in quella fase della vita deve portare avanti per poter crescere un piccolo uomo o una piccola donna.
00:41:07Ci si mette un po' in secondo piano perché in quel momento la nostra missione è ancora più forte, più grande, mi ha fatto emozionare tantissimo e tra l'altro mi scuso perché forse ho avuto anche un lapsus freudiano, me ne sono accorta a posteriori quando ho detto non voglio essere invasiva e in realtà intendevo invadente ma perché dentro di me sapevo che cosa avresti raccontato e sapevo che invece ti aveva colpito qualcosa di fortemente invasivo.
00:41:32Quindi scusami per questo scambio semantico non voluto non so se l'ho fatto ma probabilmente sì.
00:41:39Questa esperienza ti ha portato poi Giulia a impegnarti anche per gli altri e questa è una cosa bellissima perché non solo l'hai affrontata col sorriso e la forza di una leonessa ma ti sei messa a servizio del prossimo.
00:41:52Eccoci pari della tua iniziativa?
00:41:55Diciamo che da quando ho affrontato la malattia ho sempre cercato di fare quel che era possibile per sostenere la ricerca attraverso tutte le iniziative che insomma per fortuna vengono messe in campo.
00:42:09Solo che quattro anni fa è mancata una ragazza della caserma in cui presto servizio della scuola sotto ufficiali che purtroppo ha perso la sua battaglia contro un tumore al seno e quindi ho deciso di creare una squadra chiamata UNACES che è il motto dell'accademia militare che significa una sola schiera.
00:42:29Ho creato questa squadra in occasione della Race for the Cure che è la più grande manifestazione che viene organizzata ogni anno dalla COM in Italia proprio per raccogliere fondi da destinare alla lotta contro i tumori del seno.
00:42:43In realtà io l'ho fatto per ricordare Francesca perché mi sembrava giusto tenere vivo il suo ricordo perché è un po' anche quello che ci insegnano nell'esercito, da noi nessuno rimane indietro e quindi per tenere vivo il suo ricordo ho creato questa squadra coinvolgendo prima di tutto le mie colleghe di corso, le mie sorelle in armi che mi sono sempre state molto vicine anche durante tutto il percorso della malattia e poi le colleghe di Francesca.
00:43:13Solo che questa cosa in un certo modo si è un po' sfuggita di mano e nel giro di pochissimi giorni siamo riusciti a radunare più di 800 persone in squadra.
00:43:24Dall'anno successivo poi la Forza Armata ha voluto supportare la squadra Unaces e abbiamo radunato più di 2.000 partecipanti e quest'anno abbiamo alzato ancora l'asticella e abbiamo composto una squadra di oltre 3.000 persone, quindi un risultato totalmente inaspettato, bellissimo.
00:43:48Ho messo ovviamente di devolvere tanti soldi per la ricerca e che allo stesso tempo per me è stato anche terapeutico perché per lungo tempo quando uno deve affrontare questo tipo di battaglia si chiede perché sia capitato a te e ovviamente me lo sono chiesto anche io per un lungo tempo e adesso dico che finalmente ho capito perché questa battaglia l'ho dovuta affrontare io.
00:44:15Una domanda che ha una dimensione umana incredibile, penso sia veramente un qualcosa di spontaneo che uno si pone, si chiede, però la risposta l'hai trovata, è il tuo modo proprio per portare avanti parallelamente il fatto di servire il prossimo che è una missione che si allina poi perfettamente a quelli che sono i valori dell'esercito.
00:44:40Quindi la donna in uniforme e dall'altra parte la donna senza uniforme, una persona che tutti i giorni lotta e che si mette al servizio del prossimo.
00:44:50Un messaggio finale per chi in questo momento ci sta guardando e purtroppo magari sta affrontando una battaglia simile, Giulia, col tuo sorriso, ce lo puoi dare?
00:45:01Io a tutte queste persone dico di avere forza, di reagire perché i problemi vanno affrontati e sicuramente anche l'atteggiamento con cui uno affronta la malattia è determinante, ma secondo me è importante anche cercare di mandare un messaggio a chi non sta affrontando la malattia per invitarlo a fare prevenzione perché non bisogna aspettare di trovarsi di fronte al problema, ma bisogna cercare di prevenirlo.
00:45:27Quindi assolutamente fare i controlli, fare le visite e se possibile sostenere la ricerca e tutte queste iniziative che aiutano a comunque affrontare la lotta contro i tumori del seno perché io sono convinta davvero che l'Unione faccia la forza e penso che la squadra UNASES questo lo abbia dimostrato perché noi in questi quattro anni o poco meno abbiamo devoluto oltre 100 mila euro per la lotta contro i tumori del seno.
00:45:57Si pensa che è partita da un'iniziativa veramente semplice nella forma ma importante sicuramente nella sostanza, questo dimostra che veramente tutti insieme possiamo raggiungere un traguardo importante per questo noi non ci fermiamo e continuiamo come possiamo e quando possiamo a parlare dell'importanza della prevenzione, dell'importanza di devolvere fondi per la ricerca.
00:46:25Grazie Giulia, grazie per aver messo al nostro servizio la tua storia e per far sì che ogni giorno possa portare qualcosa di buono, un abbraccio a te e anche ovviamente al tuo bambino che intanto è diventato un'ometta.
00:46:39Grazie.
00:46:40Grazie ancora Giulia Gornacchione, grazie davvero.
00:46:43Buona giornata.
00:46:44Altrettanto.
00:46:46E ora ospite un collega, un amico, una persona che estimo tantissimo, Patrizio Nisilio, giornalista, scrittore, dottore di ricerca ai studi americani e il responsabile di ANSA-MED, il servizio dell'ANSA sul Mediterraneo.
00:47:00Patrizio, eccoti in collegamento, ciao, ben ritrovato, buongiorno.
00:47:05Ciao, ciao, ciao, buongiorno a voi e grazie come sempre dell'ospitalità.
00:47:10Grazie a te e ci pari del tuo ultimo libro, un titolo che mi piace tantissimo, sono una giornalista, non posso fare promozione in questo senso, però mi piace perché lo trovo particolarmente incisivo ed è Lava, pubblicato con Arcadia Editore.
00:47:27Tu ci porti tra le tue pagine dentro a un mistero, alle pendici del Vesuvio, una donazione ricevuta da uno sconosciuto, lo strano caso di due sorelle scomparse tanti anni prima, mi fermo qua, non spoiler.
00:47:41Ecco, innanzitutto parliamo proprio dall'ambientazione, di solito si parte dal titolo.
00:47:45No, partiamo dall'ambientazione, Patrizio.
00:47:47Cosa ti ha ispirato a scegliere Torre del Greco e il Vesuvio come fulcro di questa nuova tua storia?
00:47:56Allora, molto semplicemente mia madre era originaria di quelle parti, sono luoghi che ho frequentato, non tantissimo ti dirò, ma ho frequentato da bambino e avevo alcuni ricordi.
00:48:08Alcuni ricordi che mi sono portato dietro, insomma, in tutti questi anni, uno dei quali era proprio camminare sulla Lava.
00:48:15La Lava è un terreno particolare, già questo colore grigio rossastro è un po' unico, se vogliamo, e poi scricchiola sotto i piedi, fa questo rumore che veramente era un ricordo che mi ha seguito sempre.
00:48:28Per fare un po' un omaggio a questa parte delle mie radici e ripescare questi ricordi, ho pensato di far trasferire il mio commissario Aurelio Di Gian Antonio dalla sua città d'adozione in Venezia,
00:48:41Torre del Greco, per, come raccontavi tu, una lettera, una misteriosa eredità ricevuta da una persona che lui non ricorda.
00:48:51Fatalmente uno dei temi di questo libro è proprio la memoria, la memoria che si tenta di conservare ma che a volte ci sfugge, e quanto i ricordi a volte possono essere cancellati per evitare dolori che questi ricordi ci portano.
00:49:06Assolutamente, ci torniamo su questo tema della memoria che poi non è l'unico, aggiungeremo anche altri ingredienti, ma senti ci spieghi come è nato, io sono sempre curiosissima nel capire, nel comprendere come nasce un nuovo personaggio, soprattutto quando si parla di detettive, commissari e quant'altro.
00:49:28Ecco, l'hai citato tu Aurelio Di Gian Antonio, come ha preso forma, come l'hai plasmato questo personaggio la prima volta?
00:49:37Allora, il commissario Di Gian Antonio compare per la prima volta, ma è un personaggio assolutamente secondario nel mio primo romanzo, che è uscito nel 2015, che si chiamava Una ballata del mare Geo, ed era un ispettore di polizia, un commissario di polizia che indagava sulla vicenda misteri che c'era in quel libro.
00:50:00Dopodiché, in un libro successivo, chiamato Silenzio, è diventato coprotagonista, e infine protagonista nel mio terzo romanzo che si chiama D'inverno Venezia. Lui è un romano che vive e lavora a Venezia, quindi i romanzi sono ambientati, a parte quest'ultimo, a Venezia, e mi piaceva l'idea di un osservatore esterno su una città che non è la mia, io amo molto Venezia, la conosco discretamente bene, ma ovviamente non è la mia città, io sono di Roma.
00:50:30Quindi mi piaceva appunto quest'occhio estraneo, un foresto, come lo chiamano in Veneto, che guardava questa città che è già difficile da interpretare per chi ci abita, è una città molto misteriosa, molto fitta dei suoi strati storici e dei misteri che raccoglie, e quindi mi piaceva appunto cercare un po' di sbrogliare non solo l'amatassa del ciallo del mistero, ma anche quella propria della città che è una protagonista.
00:50:58Così come in questo caso di Torre del Greco, credo che i luoghi del Vesuvio, la Bocca del Volcano, la città di Torre del Greco, e anche di passaggio brevemente anche a Napoli, sono un po' i protagonisti anche di questo libro.
00:51:12Parlavi della memoria, è uno dei temi profondi, portanti di questo nuovo libro, parlavi del legame in quei luoghi perché sei tornato alla memoria di quando eri bambino, c'è anche la solitudine però a mio avviso, troviamo qualcos'altro in questo senso di autobiografico, Patrizio?
00:51:34Per fortuna non sono una persona particolarmente solitaria, anche se a volte non mi dispiace restare da solo, noi scrittori abbiamo bisogno di stare da soli in certi momenti, perché i libri da soli invece non si scrivono, noi dobbiamo essere solitari per trovare la concentrazione, la riflessione che ci porta poi a scrivere.
00:51:53Però la solitudine è un tema importante, il commissario è un personaggio solitario, tant'è vero che in una presentazione qualche anno fa un amico che mette sempre delle canzoni all'inizio delle presentazioni disse «Solitary Man» di Neil Diamond, aveva già colto proprio la natura del personaggio.
00:52:10Il commissario è non solo solitario, anche se ha una compagna con la quale c'è un rapporto complesso, è un amore nato tra adulti, quindi non ha le caratteristiche della passione bruciante di due ventenni, è un rapporto ragionato, anche forte e importante, ma i due hanno già una personalità molto definita e quindi scintillano, non mancano naturalmente.
00:52:37Il commissario però ha sempre l'impressione di poter fare tutto da solo, di non aver bisogno di nessuno, in questo libro, ma un po' anche negli altri, ma in questo particolarmente scopre di invece aver bisogno degli altri, tant'è vero che gli altri, e non faccio spoiler, neanch'io, in una certa maniera gli salvano anche la vita.
00:52:58E poi, Patrizio, c'è l'ombra del Vesuvio che secondo me assume a tutti gli effetti la connotazione di un personaggio ora e proprio nel romanzo, non è semplicemente un'ambientazione.
00:53:10Sì, chi vive sotto un vulcano, sia esso il Vesuvio, l'Etna, Stromboli, sa benissimo che quella è una presenza che condiziona moltissimo la vita, anche solo come retropensiero, non è che chi abita da quelle parti sta sempre a pensare oddio adesso c'è l'eruzione, tuttavia il vulcano è una presenza importante e mi dà anche, così nel romanzo, la possibilità di fare una riflessione, cioè che la natura non è né buona né cattiva, cioè il vulcano quando esplode non lo fa per un atto di malvagità,
00:53:40è la natura che funziona in questo modo, con i suoi tempi peraltro lunghissimi, molto diversi da quelli umani. Nel libro ho inserito anche un'esperienza mia, personalissima, avvenuta mentre facevo proprio le ricerche nel romanzo, e cioè stare sulla bocca del Vesuvio, sul cratere del Vesuvio con la neve.
00:53:59Ho avuto la fortuna di salire durante una tempesta di neve, vi assicuro che è un'esperienza potentissima e quindi l'ho inserita, poi vedrete, chi avrà la bontà e la voglia di leggere vedrà come l'ho utilizzata. Però intendo dire che il vulcano ci offre un'esperienza non solo quotidiana ma anche straordinaria, fuori dalla quotidianità, quando presenta questi fenomeni e questo naturalmente influisce sulla vita, sui pensieri, sullo stato d'animo di chi ci sta attorno.
00:54:29Un altro dei temi che tu tratti all'interno delle tue pagine è la criminalità organizzata, però ci sono a mio avviso anche degli elementi più intimi, come per esempio la ricerca di giustizia, il senso di colpa. Come hai fatto in sede di stesura ad amalgamare bene questo aspetto con gli altri?
00:54:51Francesca, per me il giallo non è un genere fine a se stesso, non mi interessa solo il mistero ma è un pretesto, come per molti giallisti. È un pretesto per riflettere, pensare, offrire al lettore alcuni ragionamenti, considerazioni.
00:55:10Naturalmente la criminalità organizzata da quelle parti, ma non solo da quelle parti, lo sappiamo bene, è una presenza ingombrante e naturalmente anche quella ha il suo peso nella vita delle persone.
00:55:25Quello che penso è che mi piace decisamente utilizzare lo strumento del mistero, della risoluzione del mistero. A me piace leggere libri in cui non capisco come va a finire e lo scopro all'ultima pagina. Mi piace combinare questo elemento con alcune riflessioni e pensieri sulla condizione umana, che comprende tutto.
00:55:49Accennavamo prima alla solitudine, all'idea che si ha di se stessi. Quindi tenendo insieme tutte le varie storie, poi chi lo leggerà vedrà che ci sono vari filoni e varie storie che si intrecciano, questo mi serve per mettere al centro non solo il commissario ma anche altri personaggi con i loro pensieri, con quello che sperimentano e le considerazioni che fanno.
00:56:15Per esempio il commissario, essendo un ultracinquantenne, naturalmente spesso fa considerazioni sul mondo e quello che è diventato. Ha cresciuto in un altro mondo, sappiamo come la tecnologia e tante altre cose hanno cambiato profondamente il nostro modo d'essere e anche la natura, ahimè, non sempre meglio delle persone e quindi anche poi il suo disagio. Infatti nel prossimo romanzo che sto scrivendo questo sarà un tema molto importante, cioè un mondo che non riconosciamo più, almeno quelli che hanno qualche anno in più come me.
00:56:45Capisco perfettamente quest'ultimo aspetto che hai citato, a proposito di progetti letterari ed editoriali in cantiere ti chiederò un'ultima curiosità.
00:57:00Insomma è un pretesto di Cevi questo genere narrativo per trattare qualcosa molto più profondo e che sia appunto un invito alla riflessione sostanzialmente Patrizio, cioè va ben oltre il singolo caso da risolvere le indagini da dover portare avanti sostanzialmente e questo è proprio quello che connota spesso il giallo e anche il noir nelle varie sfumature.
00:57:24Ultima cosa, hai esplorato, l'hai detto prima, delle ambientazioni come il Maregeo, come Venezia, luoghi iconici. In questo tuo futuro progetto letterario ci puoi svelare se c'è un'altra ambientazione coprotagonista molto forte?
00:57:42Guarda, al momento dovrebbe tornare a Venezia che non si esaurisce mai come coprotagonista naturalmente, però è un lavoro in fase di definizione, ho una trama diciamo generica in mente, un intreccio legato a questa trama e al momento appunto dovrebbe essere Venezia l'ambientazione.
00:58:05Ma non escludo niente, come dicono spesso molti colleghi scrittori, i personaggi poi ti prendono la mano e tu non sai mai quando ti siedi a scrivere esattamente cosa succederà. A me succede sempre, in particolare proprio con le mosse, le decisioni dei personaggi cambiano in continuazione.
00:58:21Adesso ho creato questi personaggi che ricorrono oltre al commissario, ci sono i suoi collaboratori che sono anche coprotagonisti dei romanzi, ne ho aggiunto qualcun altro e poi ci sono i protagonisti di questa storia, di questo ennesimo mistero che Di Gian Antonio è chiamato a risolvere.
00:58:39Quindi vediamo un po' come va a finire, al momento ho fatto anche un po' di ricerca a Venezia, mi piace da giornalista peraltro, mi piace dare una tinta di realismo sempre nei romanzi, quindi sono per esempio accurati dal punto di vista proprio della topografia, quando parlo di una strada è quella strada lì, anche se il paese che per esempio è il protagonista di Lava è un paese inventato, non esiste Sant'Anna sul Vesuvio,
00:59:05esiste un paese che è il paese di mia madre che gli somiglia moltissimo, ma Sant'Anna in sé non esiste e naturalmente non esiste nessuno di quei personaggi, è tutta un'opera di fantasia.
00:59:17Non è che mi sento legato con le catene al giallo, non escludo che in futuro possa venire fuori un romanzo di tutta altra angola, tuttavia, e qui chiudo, ricordo sempre il consiglio che mi ha dato Paolo Giordano, uno dei migliori scrittori italiani, una volta mi presentò a Più Libri Più Libri un libro chiamato Silenzio e mi disse, hai un commissario, non lo sprecare.
00:59:44Se me lo dice lui, ha venduto milioni di libri in tutto il mondo, io lo sto a sentire.
00:59:50E' vero anche perché poi quando c'è la serialità il commissario a sua volta è una persona e quindi ha una sua evoluzione ed è bello seguire questo personaggio anche in questo senso e non solo appunto nei casi che è chiamato a risolvere nelle sfide dietro la scrivania, assolutamente.
01:00:07Quindi noi ti aspettiamo, mi promessa un debito per la prossima pubblicazione, tanto pubblichi, pubblichi, pubblichi, quindi avverrà abbastanza in fretta, nonostante le tempistiche del mercato editoriale siano piuttosto lente dell'elefantia, che è davvero, grazie Patrizio, è stato un piacere averti il nostro ospite.
01:00:25Grazie a voi, alla prossima allora.
01:00:27Alla prossima e unisciti ai saluti chiaramente a chi ci sta seguendo, appuntamento alla prossima puntata di Ipso Fatto, chiaramente settimana prossima, grazie sempre a tutti per l'attenzione.
01:00:57Sottotitoli e revisione a cura di QTSS