https://www.pupia.tv - Bologna -MO. APPELLO MONTE SOLE, BERGONZONI A COMUNITÀ EBRAICA: RAGIONIAMO
Bologna, 10 mag. - "Aspettiamo a dire chi ha ragione e chi ha torto, cominciamo a ragionare". L'artista Alessandro Bergonzoni commenta così il 'no' che il presidente della Comunità ebraica di Bologna, Daniele De Paz, ha riservato all'appello per una manifestazione nazionale per Gaza che è partito nei giorni scorsi da Monte Sole. "Io prego", dice Borgonzoni in occasione del flash mob per Gaza che si è svolto ieri sera in piazza Galvani, ricordando di aver costruito "tavolo delle trattative" mettendo a sedere lo stesso De Paz e il presidente della Comunità islsmica, Yassine Lafram, insieme all'arcivescovo Matteo Zuppi e il sindaco Matteo Lepore. In quell'occasione "ho invertito i ruoli" e, per Bergonzoni, è questo che serve: "Invertiamo un attimo i ruoli, dimentichiamo le nostre bandiere e andiamo a vedere cuori, organi, braccia. Aspettiamo a dire chi ha ragione e chi ha torto, cominciamo a ragionare. Non lo vuoi chiamare genocidio? Inventati un'altra parola, ma questa è estinzione e l'estinzone non è concepibile per nessun motivo, soprattutto da parte di chi estinzione ha ben saputo che cosa significa". Aggiunge l'artista: "Allora i giorni della memoria... Io sono per la memoria del futuro, di quello che sta succedendo là e succederà. Questo è il grande problema. La storia è importante ma sono importanti le anime". Una persona palestinese, continua Bergonzoni, "ha detto: ricostruiteci pure le case, quando e se riuscite, ma l'anima quando ce la ricostruite? Queste sono persone devastate per generazioni, ci vogliono 14 anni per bonificare quella terra. Invece che pensare a farci un resort dovrebbero pensare a tutte le persone che finita la guerra, se finirà, scoppieranno su quelle mine anche in tempo di pace. E poi basta, questo non è un tempo di pace, neanche in Italia", conclude l'artista. Intanto la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, fa sapere via Facebook che "stanno arrivando tantissime adesioni all'appello per l'organizzazione di una manifestazione nazionale. Facciamoci sentire anche oggi" (10.05.25)
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Bologna, 10 mag. - "Aspettiamo a dire chi ha ragione e chi ha torto, cominciamo a ragionare". L'artista Alessandro Bergonzoni commenta così il 'no' che il presidente della Comunità ebraica di Bologna, Daniele De Paz, ha riservato all'appello per una manifestazione nazionale per Gaza che è partito nei giorni scorsi da Monte Sole. "Io prego", dice Borgonzoni in occasione del flash mob per Gaza che si è svolto ieri sera in piazza Galvani, ricordando di aver costruito "tavolo delle trattative" mettendo a sedere lo stesso De Paz e il presidente della Comunità islsmica, Yassine Lafram, insieme all'arcivescovo Matteo Zuppi e il sindaco Matteo Lepore. In quell'occasione "ho invertito i ruoli" e, per Bergonzoni, è questo che serve: "Invertiamo un attimo i ruoli, dimentichiamo le nostre bandiere e andiamo a vedere cuori, organi, braccia. Aspettiamo a dire chi ha ragione e chi ha torto, cominciamo a ragionare. Non lo vuoi chiamare genocidio? Inventati un'altra parola, ma questa è estinzione e l'estinzone non è concepibile per nessun motivo, soprattutto da parte di chi estinzione ha ben saputo che cosa significa". Aggiunge l'artista: "Allora i giorni della memoria... Io sono per la memoria del futuro, di quello che sta succedendo là e succederà. Questo è il grande problema. La storia è importante ma sono importanti le anime". Una persona palestinese, continua Bergonzoni, "ha detto: ricostruiteci pure le case, quando e se riuscite, ma l'anima quando ce la ricostruite? Queste sono persone devastate per generazioni, ci vogliono 14 anni per bonificare quella terra. Invece che pensare a farci un resort dovrebbero pensare a tutte le persone che finita la guerra, se finirà, scoppieranno su quelle mine anche in tempo di pace. E poi basta, questo non è un tempo di pace, neanche in Italia", conclude l'artista. Intanto la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, fa sapere via Facebook che "stanno arrivando tantissime adesioni all'appello per l'organizzazione di una manifestazione nazionale. Facciamoci sentire anche oggi" (10.05.25)
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00:00Io prego, ho fatto un tavolo delle trattative dove c'era seduto Yassim Lafram, dove c'era la De Paz, dove c'era il sindaco, dove c'era Zuppi.
00:10Ho invertito i ruoli e uno era capo della comunità ebraica, Yassim Lafram, e l'altro era capo della comunità palestinese.
00:18Invertiamo un attimo i ruoli, dimentichiamo le nostre bandiere e andiamo a vedere cuori, organi, braccia.
00:26Aspettiamo a dire chi ha ragione e chi ha torto, cominciamo a ragionare.
00:31Il problema non è, non lo vuoi chiamare genocidio? Inventati un'altra parola, ma questa è estinzione.
00:39E l'estinzione non è concepibile per nessun motivo, soprattutto da parte di chi è estinzione, ha ben saputo che cosa significa.
00:49Allora, i giorni della memoria, io sono per la memoria del futuro, di quello che sta succedendo là e succederà.
00:55Questo è il grande problema. La storia è importante, ma sono importanti le anime.
01:02Una persona palestinese ha detto ricostruiteci pure le case, quando riuscirete, se riuscirete.
01:07E l'anima quando ce l'ha ricostruita.
01:09Queste sono persone devastate per generazioni.
01:12Ci vogliono 14 anni per bonificare quella terra.
01:15Invece che pensare di farci un resort, dovrebbero pensare a tutte le persone che finita la guerra, se finirà,
01:21scoppieranno su quelle mine anche in tempo di pace.
01:24E poi basta. Questo non è un tempo di pace, neanche in Italia.