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Milano, 7 mag. (askanews) -"E' un genocidio, questo mi interessa più che i dazi che stanno avendo un effetto su tutti quanti noi, che è inevitabile. Vorrei andare là, vorrei resistere là, ma so che la mia presenza sarebbe alquanto inutile. Quindi mi viene da dire, così come la penna ha dato tanto in Italia contro la camorra, contro la mafia, allora dico che la parola può fare tantissimo, la poesia può fare tantissimo, non è una cosa né scontata, né una cosa retorica". Lo ha detto l'attore Francesco Di Leva, a margine dell'incontro in Quirinale col presidente Mattarella, prima della cerimonia dei David di Donatello ai quali Di Leva è candidato come migliore attore non protagonista per il film "Famialia". "Ci credo veramente, non toglieranno mai dalla mia bocca, che quel popolo si chiama il popolo palestinese, non toglieranno mai dalla mia bocca che quella che è la Striscia di Gaza".

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00:00È un genocidio, è un genocidio appunto e per questo dico mi interessa più che i dazzi che sta avendo un effetto su tutti quanti noi, che è inevitabile
00:08e mi interessa più quell'argomento lì a me, mi interessa più come dire vorrei andare là, vorrei resistere là ma so che la mia presenza sarebbe a quanto inutile
00:18e quindi mi viene da dire così come la penna ha dato tanto in Italia contro la camorra, contro la mafia
00:27allora dico che la parola può fare tantissimo, la poesia può fare tantissimo e non è una cosa né scontata né una cosa retorica
00:35ci credo veramente, non toglieranno mai dalla mia bocca che quel popolo si chiama il popolo palestinese
00:41non toglieranno mai dalla mia bocca che quello resterà la striscia di casa

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