In seimila sono accorsi per il concerto di pace Life For Gaza a sostegno del popolo palestinese, all'ex base Nato di Bagnoli, a Napoli. Ma i biglietti venduti per finanziare l'acquisto di una ambulanza per il Palestinian Medical Relief sono stati molti di più. Sul palco, per la seconda volta a Napoli, si sono alternati artisti, intellettuali e attivisti dalle 19 alla mezzanotte di sabato scorso. Il concerto è promosso dall'associazione Life For Gaza che si era già occupata dell'evento di febbraio al Palapartenope e che in tempi più rapidi ha organizzato questo nuovo appuntamento ripetendone il successo.L'associazione comprende la Comunità Palestinese della Campania, Assopace Palestina e un comitato di garanti composto da Mario Martone, Laura Morante, Luigi de Magistris, Lino Musella, Alex Zanotelli, Nicola Quatrano e Francesco Romanetti. Gli organizzatori hanno voluto far coincidere il concerto, che ha portato tante bandiere palestinesi all'ex presidio Nato, con l'ottantesimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli.Sul palco tra gli altri Valerio Mastandrea, Max Gazzè con Greta Zuccoli e Daniele Silvestri, Antonio Fresa, Carlo Faiello, Maldestro, Desiree Klain - la direttrice del festival internazionale di giornalismo Imbavagliati che ha ricordato il sacrificio dei troppi giornalisti uccisi a Gaza - Giovanni Block, Lorenzo Hengeller, Zezi, Alex Zanotelli, Bisca, Sandro Joyeux, Guappecartò, Valeria Parrella, Lino Musella, Giovanni Truppi, Capone, Valerio Jovine e 99 Posse, Andrea Tartaglia, Radiodervish, Anastasio, Elisabetta Serio, La Maschera e Nelson & Radical Kitsch.Toccante il commento di Omar Suleiman della comunità palestinese di Napoli, che offre al generoso pubblico una visione che, solo per un attimo, cancella un anno di devastazioni: «Vorrei potervi portare tutti nel mio Paese per mostrarvelo in tutta la sua bellezza...». «Bisogna scegliere da che parte stare della storia», dice invece dal palco l'ex sindaco Luigi de Magistris -. Noi abbiamo scelto di stare dalla parte degli oppressi. Il genocidio contro il popolo palestinese è il più orrendo crimine contro l'umanità di questi anni recenti e noi non restiamo indifferenti neanche di fronte alla complicità del governo italiano».
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NovitàTrascrizione
00:00Il premio è stato dedicato a tutti i giornalisti uccisi a Gaza dall'inizio del conflitto.
00:05Sale sul palco con noi, la ringraziamo, Desiree Klein.
00:11Allora, le foto che vedete alle mie spalle sono state le immagini simbolo di imbavagliati
00:17e sono del fotoreporter palestinese Abed Zagout.
00:21Quello che vedete è uno dei tanti funerali di giornalisti a Gaza.
00:27L'orrore di microfoni e telecamere sulle bare.
00:30Insieme ai suoi cinque figli, Zagout oggi esiliato in Egitto.
00:35Durante i bombardamenti ha perso tutto, anche la sua attrezzatura.
00:39Per ricomprarla è attiva una raccolta fondi, cercatelo, aiutatelo.
00:45Immaginate adesso Zagout con cinque figli, la moglie incinta, costretti a camminare per
00:51settimane, sballottati nei campi profughi, con la paura di tutto.
00:56Ieri a Napoli ho sentito una bambina che si lamentava per un capriccio.
01:01Tutti noi, quando sentiamo i bambini piangere, siamo male, no?
01:06E ho pensato all'orrore delle urla dei bambini a Gaza, i quali suppiscono un'amputazione
01:14senza anestesia, a questo orrore.
01:17Israele giunta, racconta Yumnal Sayed, di TeleJazzira, al punto di colpire anche i reparti
01:24di maternità.
01:26Dove sono morti i bambini nelle incubatrici.
01:28Abbiamo ritrovato i loro corpicini in decomposizione.
01:33Questo non può chiamarsi in altro modo che genocidio.
01:38Yumna è stata costretta a lasciare la sua famiglia, il suo lavoro, perché l'avevano
01:45minacciata di uccidere i suoi figli.
01:48Ma ha detto la mia anima rimane col popolo palestinese e va in giro a portare un messaggio
01:53di pace.
01:54A lei abbiamo dedicato il premio Bimet del Fonseca che ha aperto in Bavagliati, che quest'anno
02:00è dedicato, come hanno detto loro, a tutti i giornalisti uccisi a Gaza, 165, per quello
02:07che noi di articolo 21 in Bavagliati abbiamo battezzato come un giornalisticidio.
02:13Mai tanti giornalisti uccisi in così poco tempo, e non dal fuoco amico, ma deliberatamente
02:20ammazzati.
02:21Loro, le loro case, le loro famiglie, Press diventava un mirino.
02:25Questa è la città che si è difesa da sola 81 anni fa contro le forze nazifasciste.
02:33Questa è la città dove ci sono ben cinque giornalisti sotto scorta per combattere i
02:39nostri oppressori e la camorra che è una montagna di merda.
02:44Questa è la città che per primo ha dato la cittadinanza onoraria a Giuliana Assange,
02:54e Dio sa quanto ci vorrebbe Assange ad essere in Palestina per raccontarci i crimini di
03:00guerra.
03:01Con l'articolo 21 abbiamo lanciato una petizione perché non si è impedito ai giornalisti
03:07di entrare a Gaza, di raccontarci quello che sta accadendo.
03:12Firmatela, articolo21.org.
03:16Vorrei un applauso per tutti i giornalisti uccisi a Gaza, perché si sono sacrificati
03:22per raccontarci l'orrore, per raccontarci la verità.
03:26E un applauso per un nostro buon cittadino che faceva onore all'Italia, a Napoli, alla
03:33campagna, era un portatore di pace, era un giornalista, è stato ucciso in Colombia,
03:39Mario Paciolla, verità e giudizia, per i suoi genitori, grazie.
03:46Oggi non faccio che pensare a tutti i bambini siriani nei campi profumi in Libano, che continuano
03:52a dover guardare le bombe cadere sulle loro teste, e quando li pensate, pensate di come
03:57se fossero i vostri.
03:58Per dirti che non sei invisibile, per dirti che io scriverò di te, così che tu possa
04:14esistere.
04:28Vi porterei a vedere i ruscelli e le sorgenti l'acqua che oggi sono rubati dai nazi sionisti,
04:43vi porterei sul mare di Gaza e sui monti della Galilea, è bellissima la palestina,
04:52ve la farei vedere con i miei occhi, gli occhi di tutti i miei compagni della comunità
04:59palestinese di Napoli, che sono capaci di fare questo straordinario lavoro, perché
05:08hanno trovato una squadra eccellente di persone che amano la giustizia.
05:22Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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