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NovitàTrascrizione
00:00:00Camelot, una tavola rotonda per la verità, con Francesco Capo.
00:00:07Ben ritrovati a Camelot, una tavola rotonda per la verità, su Radio Roma News,
00:00:11il canale 14 del digitale terrestre nel Lazio e 222 nel resto d'Italia.
00:00:17In questa puntata ci chiediamo cosa sta succedendo in Sardegna.
00:00:21E badate bene, non si tratta soltanto di un problema dei cittadini sardi,
00:00:25ma è una questione che riguarda tutti, quindi tutto il territorio italiano.
00:00:30Ce ne siamo occupati anche in parte nella scorsa puntata di Camelot.
00:00:35Vi faccio vedere come abbiamo titolato la depredazione del territorio sardo.
00:00:40I cittadini, riuniti in comitati, denunciano che è in atto una vera e propria depredazione
00:00:46del loro territorio per la costruzione di infrastrutture energetiche.
00:00:50Interi terreni agricoli e zone di interesse culturale e paesaggistico
00:00:53vengono espropriate per volere di società private e multinazionali.
00:00:58Nei giorni scorsi il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato una legge
00:01:03che a detta della Presidente della Regione, Alessandra Todd, dovrebbe disciplinare questa materia.
00:01:10Ma i comitati non sono soddisfatti dell'esito di questa legge.
00:01:15Andremo a discutere poi di che cosa hanno fatto.
00:01:18Vado subito a presentare i cittadini che quest'oggi siederanno alla tavola rotonda di Camelot.
00:01:24Sono Maria Antonietta Pirrigheddu del Comitato della Gallura, che saluto e ringrazio.
00:01:29Buonasera Maria Antonietta.
00:01:31Buonasera, salve.
00:01:33E con noi anche Luigi Pisci del Comitato Sarcidano. Buonasera Luigi.
00:01:38Buonasera a voi, grazie per l'ospitalità.
00:01:42Grazie a lei per aver accettato. E con noi anche Cristiano Sabino della Rete Pratobello 24.
00:01:49Sì, salve, buonasera.
00:01:52Allora, sentiamo prima il servizio di copertina che ci spiega un po' tutta la vicenda, ci fa un riassunto.
00:01:58Poi andiamo a parlare con i nostri ospiti, chiedo scusa.
00:02:02E badate bene, sottolineiamo quale televisione dà voce ai cittadini, a persone riunite in comitati.
00:02:10Quello che facciamo noi questa sera a Camelot e su Radio Roma News.
00:02:13Sentiamo il servizio, poi torniamo in studio insieme ai nostri ospiti.
00:02:16La regione Sardegna ha approvato la legge sulle fonti di energie rinnovabili
00:02:21che individua le aree idonee su cui costruire gli impianti e quelle non idonee.
00:02:26La votazione del Consiglio regionale è stata accompagnata dalla protesta dei comitati di cittadini sardi
00:02:32che fuori il palazzo della regione hanno esposto fantocci in pezza
00:02:36su cui erano attaccate le fotografie dei volti dei capigruppo dei partiti di maggioranza
00:02:41e quello della presidente di regione, Alessandra Todde,
00:02:45già sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico durante il governo Draghi.
00:02:50I cittadini sardi riuniti nei comitati ritengono che il provvedimento non bloccherebbe
00:02:55molti degli impianti non ancora autorizzati e in corso di valutazione
00:02:59e consentirebbe, attraverso scappatoi illegali, di edificare anche nelle aree non idonee.
00:03:05Nei mesi scorsi i cittadini sardi avevano raccolto più di 210.000 firme
00:03:10per una legge di iniziativa popolare che ha preso il nome di Legge Pratobello,
00:03:15in ricordo della rivolta di Pratobello nel 1969,
00:03:19quando abitanti del comune di Orgosolo, in provincia di Nuoro,
00:03:23fermarono la costruzione di un poligono di tiro e di una struttura militare in un'area dedicata alla pastorizia.
00:03:30La legge Pratobello avrebbe posto fine alla speculazione energetica, dicono i comitati,
00:03:35ma è stata completamente ignorata dalla presidente Todd e dal Consiglio regionale,
00:03:40che non l'ha posta in discussione.
00:03:42Il territorio sardo è da mesi oggetto di espropi finalizzati alla costruzione di impianti energetici
00:03:48e imposti con l'intervento delle forze dell'ordine.
00:03:51Il caso più emblematico riguarda il comune di Selargius, in provincia di Cagliari,
00:03:57dove diversi piccoli proprietari di terreni agricoli si stanno ponendo agli espropi
00:04:02per la realizzazione del Tyrrhenian Link,
00:04:05un progetto di cavi elettrici sottomarini che dovrebbero collegare la Sardegna a Sicilia e Campania,
00:04:11facendo dell'isola un hub energetico.
00:04:15Bene, andremo a capire che cosa sta succedendo in Sardegna.
00:04:18Allora, con questa domanda che ci siamo posti, vorrei dare subito la parola a Maria Antonietta Pirrigheddu.
00:04:25Quando vi siete accorti che qualcosa non andava
00:04:29e avete sospettato una depredazione del vostro territorio da parte di multinazionali
00:04:34per la costruzione di questi impianti?
00:04:37Maria Antonietta.
00:04:40Ci sono anni che noi ci siamo accorti che le cose non vanno
00:04:43e ci sono dei comitati che combattono da anni su vari fronti
00:04:46perché noi siamo oggetto di colonizzazione da molto tempo, da secoli.
00:04:53Chiaramente adesso le cose si stanno mostrando, non ancora in tutta la loro pienezza,
00:05:01ancora non vediamo totalmente l'orrore che ci aspetta,
00:05:04tranne in certe zone, tipo Stintino, già l'orrore è tutto sotto i nostri occhi.
00:05:10Però è chiaro che più passa il tempo, più la speculazione va avanti,
00:05:15più i nostri territori vengono depredati, le nostre terre rubate perché di furto si tratta
00:05:22più la gente si arrabbia, più la gente capisce che qui se non ci diamo da fare,
00:05:28se non alziamo la voce e facciamo capire anche ai nostri governanti
00:05:34che non possono utilizzare la Sardegna come un territorio vuoto,
00:05:37come se fosse un deserto senza abitanti,
00:05:41le cose potranno soltanto peggiorare, ma anche da un punto di vista sociale.
00:05:44Noi non sappiamo in realtà che cosa succederà alle comunità.
00:05:51Sappiamo benissimo che le comunità verranno impoverite sotto ogni punto di vista,
00:05:55perché nel momento in cui tu rubi la terra e quindi il cibo ad un popolo,
00:05:59lo porti alla fame, e anzi quel popolo non esiste più,
00:06:03perché quando un popolo non è in grado di produrre il suo cibo,
00:06:05quel popolo ha finito, perché dovrà sempre fare affidamento sull'esterno,
00:06:11ma soprattutto non sappiamo che cosa succederà proprio a livello sociale,
00:06:15per due motivi, uno perché la rabbia sale,
00:06:18soprattutto dopo aver visto come il nostro governo regionale ignori l'esistenza dei Sardi,
00:06:25e poi c'è un altro discorso che non si prende mai abbastanza in considerazione,
00:06:30una società è sempre frutto del territorio in cui vive,
00:06:35se tu vivi in un territorio completamente devastato, industrializzato,
00:06:42dove non c'è niente a misura di uomo, dove la natura non esiste più,
00:06:47quella società si adeguerà a quello che ha sotto gli occhi,
00:06:52aumenta la delinquenza, aumentano le malattie, aumentano le depressioni,
00:06:57aumenta la scontentezza, soprattutto si deteriora completamente la qualità della vita,
00:07:04con tutte le conseguenze che ne derivano, quindi anche questo noi dobbiamo considerare,
00:07:09la nostra società, se continuiamo così, in questo modo,
00:07:14non è destinata soltanto ad esplodere per la rabbia,
00:07:17ma veramente anche ad esplodere da un punto di vista umano, di vivibilità.
00:07:25Chiaro, le vorrei chiedere che cosa sta succedendo a Stintino,
00:07:31perché ha fatto prima una denuncia forte, ha usato un'espressione forte,
00:07:35che cosa sta accadendo a Stintino?
00:07:37Stintino, vicinissimo a spiagge un tempo fantastiche,
00:07:41anzi che sono tuttora fantastiche,
00:07:43tu ti giri da una parte e invece vedi un paesaggio totalmente industriale,
00:07:48tutto paleoliche altissime, pannelli fotovoltaici,
00:07:52dove prima c'erano campi, pascoli, erba,
00:07:55anche quei terreni che riteniamo non utili,
00:07:59perché magari non sono utilizzati a pascolo, a colture,
00:08:03sono comunque fondamentali per la biodiversità.
00:08:06Quindi stai man mano distruggendo tutto, non soltanto il paesaggio,
00:08:13stai distruggendo anche la possibilità di vivere lì,
00:08:17perché in un territorio industriale non si vive, si sopravvive,
00:08:21c'è chi naturalmente si arricchisce, ma non vive lì,
00:08:25vive magari a Cagliari o a Nuoro, o fuori dalla Sardegna direttamente,
00:08:30e la popolazione va a morire.
00:08:33Così come va a morire la flora, la fauna,
00:08:37ogni forma di vita veramente muore in un paesaggio industriale,
00:08:41e quando ci parlano di agrivoltaico, lasciando credere
00:08:45che sotto i pannelli si possa addirittura coltivare,
00:08:50poi non si sa che tipo di cibo dovrebbe venirne fuori,
00:08:54visto che i pannelli si deteriorano col tempo
00:08:56e quindi anche le polveri che ne derivano vanno ad inquinare
00:09:00quel cibo che si vorrebbe produrre,
00:09:03anche quando si parla di agrivoltaico,
00:09:06è tutta una truffa colossale,
00:09:08in realtà noi non avremo più niente da mangiare,
00:09:10a meno che non subiamo una trasformazione
00:09:13e ci trasformiamo in esseri che mangiano silicio,
00:09:17fibra di vetro o fibra di carbonio.
00:09:20Qui si vuole veramente spazzare via una popolazione,
00:09:24compiere un genocidio,
00:09:26è forse per questo che non se ne parla sui media nazionali.
00:09:29Sì, è un argomento di cui se ne parla direi per niente,
00:09:32pochissimo è usare un efemismo,
00:09:34lo facciamo noi però su Radio Roma News.
00:09:37Abbiamo raccolto, la testimonianza avrebbe dovuto essere con noi,
00:09:40Gianluca Melis, un proprietario terriero,
00:09:43il cui terreno è oggetto di espropi
00:09:45che sono portati avanti con l'intervento delle Forze dell'Ordine,
00:09:50il suo terreno si trova in provincia di Cagliari, a Selargius.
00:09:55Abbiamo raccolto una testimonianza,
00:09:57è tratta dal mio canale personale YouTube,
00:09:59la vogliamo far sentire direttamente dalla voce di Gianluca Melis.
00:10:03Sentiamola.
00:10:05Allora, posso iniziare fondamentalmente da 4-5 mesi fa,
00:10:10dove comunque è iniziato tutto il processo di esproprio del terreno.
00:10:15Il nostro terreno, come tutti i terreni limitrofi in quella zona,
00:10:19sono 17 ettari,
00:10:21sono stati in parte comprati e in parte espropriati da Tirrenia Link
00:10:26per mettere delle paleoliche
00:10:28e per creare una centrale di accumulo di energia
00:10:32con le apposite batterie di grandissime dimensioni,
00:10:35con litio, che tratterranno l'energia che viene prodotta
00:10:38per poi venderla in altre parti d'Italia,
00:10:41collegando poi il tutto dalla Sardegna alla Sicilia.
00:10:45Tutto parte con un discorso di pubblica utilità,
00:10:48ma la pubblica utilità non c'è,
00:10:50perché sono aziende private che vengono qui in Sardegna
00:10:54e non solo dove sono io a Selargius, ma in tutta la Sardegna.
00:10:58In questi giorni verranno espropriati altri 50 ettari
00:11:01solo nella zona di Selargius,
00:11:03per poi proseguire nei comuni di Sina, Iquarto, Monserrato
00:11:06e tutto il resto della Sardegna.
00:11:08Si parla più di 4.500 pale,
00:11:10alte più di 200 metri,
00:11:12comunque questo discorso se ne sta parlando un po' ovunque,
00:11:15si sanno questi numeri.
00:11:17Il problema è il modus,
00:11:19perché queste persone arrivano
00:11:22e ti fanno una proposta di acquisto di 4 soldi.
00:11:25Inizialmente a me è stato proposto 1,80 euro al metro,
00:11:28perché la nostra terra non vale niente, secondo loro,
00:11:31dove io avevo comunque delle piante di olivo della mia famiglia,
00:11:34piante di mandorlo,
00:11:36avevo i capri, che è un prodotto IGP della terra sarda,
00:11:39avevo le piante di frutta
00:11:41e loro dopo la richiesta di esproprio
00:11:44superati i termini che vengono dati, sono tre mesi,
00:11:47io non ho venduto, non ho voluto i soldi
00:11:50e dopo altri 30 giorni nel mio rifiuto
00:11:53hanno iniziato l'esproprio, sono entrati la notte con le ruspe,
00:11:56hanno distrutto tutto, buttato giù gli alberi,
00:11:59portato via gli olivi senza averli registrati
00:12:02e senza aver seguito le leggi e le prassi
00:12:05che riguardano la regione Sardegna
00:12:08per poter spiantare le piante di olivo,
00:12:11hanno distrutto piante di ginepro,
00:12:14hanno incominciato a recintare,
00:12:16hanno distrutto tutto quello che era l'impianto idrico del mio terreno
00:12:19dove c'erano coltivate le piante messe da mio nonno e da mio padre
00:12:22entrambi deceduti
00:12:25e quindi di conseguenza questi decidono di fare
00:12:28quello che vogliono nella terra degli altri
00:12:31perché lo dice la legge, lo dice Draghi, lo dice lo Stato italiano
00:12:34e poi lo dice la nostra Presidente Todd
00:12:37che autorizza questi scempi
00:12:40perché la legge dice così, ci sono dei decreti
00:12:43e loro decidono di portarti via la terra.
00:12:46Non è successo perché ieri dopo che noi abbiamo fatto
00:12:49un presidio permanente di quattro mesi per difendere la mia terra
00:12:52dentro il mio terreno ci hanno denunciato
00:12:55e hanno fatto un ordine di esproprio
00:12:58del terreno immediato
00:13:01con l'intervento delle forze dell'ordine
00:13:04è venuta la forestale, c'era la polizia di Stato
00:13:07i carabinieri, la guardia di finanza, la Digos
00:13:10la polizia municipale
00:13:13ci sono andato più di quattrocento persone con circa una quarantina
00:13:16di pattuglie, compresi gli idranti
00:13:19come se stessero mandando via dei terroristi
00:13:22un dispiego di energie pagato da noi
00:13:25i terreni espropriati con i soldi del PNNR
00:13:28quindi tutto questo fatto con i nostri soldi per esproprio
00:13:31e in più per far funzionare
00:13:34tutto un sistema privato di vendita di energia
00:13:37di green, non c'è niente perché ieri appena ci hanno mandato via
00:13:40la forestale ha tolto duecentocinquanta piante che avevamo tolto
00:13:43e le ha strappate dalla terra, con le ruspe sono entrate
00:13:46hanno finito di demolire le piante che c'erano nei terreni
00:13:49e hanno incominciato a recintare tutto
00:13:52questo è il volere green dei nostri politici
00:13:55distruggere le nostre campagne, distruggere la natura
00:13:58recintare tutto e impedire alla gente di poter farsi anche una passeggiata
00:14:01questa zona a tutt'oggi è ancora tutta chiusa
00:14:04sono ettari di terra circondate dalle forze dell'ordine
00:14:07e fino al 24 resteranno chiuse
00:14:10perché loro in questi giorni reciteranno tutto
00:14:13e impediranno alle persone di andare nei propri terreni
00:14:16chiaro, era la testimonianza di Gianluca Melis
00:14:19un proprietario di un terreno agricolo che si è visto
00:14:22espropriato forzosamente il suo terreno
00:14:25testimonianza presa dal mio canale
00:14:28youtube personale Francesco Capo
00:14:31e ringraziamo Gianluca per questa testimonianza, ci dispiace non averlo potuto
00:14:34avere per un problema, un contrattempo all'ultimo
00:14:37sul Camelot questa sera sul Radio Roma News
00:14:40Gianluca Melis ha menzionato il Terrenian Link
00:14:43vi voglio far vedere di che cosa si tratta
00:14:46prendendo proprio dal sito di Terna, la società che lo
00:14:49vuole realizzare, il Terrenian Link è un doppio
00:14:52collegamento sottomarino tra Sicilia, Sardegna e
00:14:55Penisola, potete vedere anche qui la cartina
00:14:58di che cosa si tratta, cioè si tratta di un doppio cavo sottomarino
00:15:01dicono dal sito di Terna
00:15:04che questo progetto ha proprio come
00:15:07obiettivo quello di
00:15:10utilizzare al meglio i flussi di energia
00:15:13da fonti rinnovabili favorendone quindi
00:15:16lo sviluppo e vorrei chiedere
00:15:19allora a Luigi Pisci
00:15:22che cosa, quali sono queste
00:15:25opere, queste infrastrutture che si stanno
00:15:28si vogliono realizzare sul territorio sardo
00:15:31abbiamo visto questo Terrenian Link, perché dite che c'è
00:15:34questa depredazione del territorio e contestate
00:15:37la costruzione di queste
00:15:40infrastrutture?
00:15:43Innanzitutto la riflessione
00:15:46che bisogna fare è come si è
00:15:49trasformata negli ultimi anni la cultura
00:15:52della transizione energetica
00:15:55noi abbiamo conosciuto
00:15:58delle normative europee, delle linee guida
00:16:01europee che ci
00:16:04narravano di una transizione
00:16:07che doveva essere ecocompatibile
00:16:10che doveva essere commisurata
00:16:13alle caratteristiche dei territori
00:16:16che non prevedeva la costruzione di mega impianti
00:16:19in particolar modo nelle aree rurali
00:16:22che invitava a fare
00:16:25grande attenzione rispetto a quelle
00:16:28che erano le ricadute negative sulle filiere
00:16:31locali, sulle attività economiche
00:16:34preesistenti
00:16:37metteva in guardia dall'inflazione
00:16:40da incentivazione pubblica
00:16:43eccetera
00:16:46poi è arrivato il decreto Draghi
00:16:50con un colpo di bacchetta magica
00:16:53perché soltanto i migliori, i più grandi
00:16:56riescono a fare con le bacchette magiche queste cose
00:16:59ha completamente stravolto
00:17:02tutta quella che era la narrazione
00:17:05normativa sulla transizione energetica
00:17:08che c'era fino a quel momento
00:17:11Draghi fa un decreto che praticamente
00:17:14permette di agevolare
00:17:18e accelerare le procedure autorizzative
00:17:21dei mega impianti praticamente ovunque
00:17:24senza quella attenzione
00:17:27quella cura, quella commisurazione
00:17:30quello equilibrio di cui vi parlavo
00:17:33prima e quindi praticamente
00:17:36aprendo completamente
00:17:39le porte del pollaio
00:17:42sono arrivate le volpi
00:17:45sono arrivate numerosissime
00:17:48noi qui in Sardegna ci troviamo a fronteggiare
00:17:51circa 800 proposte progettuali
00:17:54alcune in stato avanzato
00:17:57di processo autorizzativo
00:18:00di questi 800 progetti ne abbiamo
00:18:03circa 500 di fotovoltaico
00:18:06di medie e grandi dimensioni
00:18:09e gli altri 300 si suddividono
00:18:12in eolico onshore, cioè sulla terraferma
00:18:15ed eolico offshore, cioè a mare
00:18:18quindi stiamo parlando effettivamente
00:18:21degli impianti più grandi che si possono
00:18:24immaginare con le tecnologie
00:18:27attualmente disponibili e tutto questo
00:18:30senza la minima accortezza
00:18:33per quelle che sono le caratteristiche specifiche
00:18:36di un'isola meravigliosa, straordinaria
00:18:39un patrimonio archeologico e pesaggistico
00:18:42unico nel suo genere
00:18:45e quindi noi siamo stati costretti
00:18:48a scendere in campo
00:18:51con l'attivazione dei comitati territoriali
00:18:54e la mobilitazione dei cittadini
00:18:57la mobilitazione democratica dal basso
00:19:00per riaprire una partita che soltanto a due anni fa
00:19:03sembrava quasi già perduta
00:19:06il Terrenial Link ovviamente fa parte
00:19:09di questa dimensione mostruosa
00:19:12diciamo che se la Sardegna deve diventare
00:19:15il cane energetico dell'Italia
00:19:18il Terrenial Link è il guintaglio
00:19:21il Terrenial Link costituisce con le sue infrastrutture
00:19:24di convoglio, di trasformazione
00:19:27dell'energia, costituisce
00:19:30la grande ciabatta a cui dovranno
00:19:34collegarsi molti di questi megaimpianti
00:19:37che sono in corso di valutazione
00:19:40e alcuni dei quali anche in corso di costruzione
00:19:43e qual è lo scopo?
00:19:46Lo scopo ovviamente è di creare
00:19:49esportativo perché la Sardegna
00:19:52già oggi ha una produzione di energia
00:19:55di oltre il 40% superiore ai propri fabbisogni
00:19:58già oggi esportiamo
00:20:01e la transizione esportativa
00:20:04che ai sardi non fa entrare niente in tasca
00:20:07ma fa entrare soltanto guai
00:20:10viene portata all'estremo
00:20:13attraverso questa transizione
00:20:16energetica speculativa
00:20:19per fare cosa? Per produrre energia
00:20:22ovviamente per quelle regioni che invece sono
00:20:25in deficit energetico e che cioè
00:20:28consumano meno di quello che consumano
00:20:31in questo modo violando
00:20:34una di quelle che erano
00:20:37le regole storiche
00:20:40dell'energia renovabile e cioè
00:20:43che il consumo e la produzione devono essere contigui
00:20:46devono essere affiancati, devono essere
00:20:49nello stesso territorio, quasi nella stessa
00:20:52unità produttiva, unità abitativa
00:20:55e abbiamo provato proprio a rispondere
00:20:58a questa speculazione
00:21:01a questa predazione anche attraverso una legge
00:21:04d'iniziativa popolare che ha avuto un grande successo
00:21:07e che appunto cercava di rimettere
00:21:10le cose a posto. Adesso ne andremo a parlare
00:21:13della legge Pratobello che avete proposto
00:21:16l'abbiamo menzionata prima nel servizio di copertina di apertura
00:21:19vorrei chiedere però a Cristiano Sabino
00:21:22l'obiezione che avanzate, voi dite che queste
00:21:25infrastrutture in realtà non hanno niente di green
00:21:28cioè proposte in nome
00:21:31di una transizione energetica, della decarbonizzazione
00:21:34queste sono le parole che usano chiaramente chi vuole queste
00:21:37infrastrutture, voi dite, l'abbiamo sentito dalla voce anche di Gianluca Melis
00:21:40che queste infrastrutture non hanno in realtà nulla
00:21:43di green, per quale motivo?
00:21:46Ma innanzitutto perché rappresentano
00:21:49un'ennesima imposizione
00:21:52al popolo sardo che nella sua storia
00:21:55come stava dicendo già Maria Antonietta ha subito
00:21:58tante imposizioni, le miniere
00:22:01l'industrializzazione negli anni 60
00:22:04le basi militari, ecco questa è una nuova imposizione
00:22:07e poi perché fondamentalmente
00:22:10non è che lo diciamo noi, Ludice Terna
00:22:13che fondamentalmente nel suo sito
00:22:16scrive letteralmente che la Sicilia
00:22:19e la Sardegna praticamente
00:22:22sono o rappresentano
00:22:25fondamentalmente
00:22:28una base fondamentale di produzione rinnovabile
00:22:31ma questa produzione di energie rinnovabili
00:22:34ha bisogno di un rinforzo
00:22:37di interconnessione verso il continente
00:22:40quindi che la Sardegna sarà trasformata in un hub
00:22:43energetico come diceva anche
00:22:46Gigi prima
00:22:49non lo diciamo noi, lo dice Terna
00:22:52che è necessario, lo cito ancora esplicitamente
00:22:55letteralmente un forte aumento
00:22:58praticamente
00:23:01dell'esportazione
00:23:04questo per fondamentalmente
00:23:07mandare l'energia al di fuori della Sardegna
00:23:10quindi qual è l'obiettivo?
00:23:13L'obiettivo è l'autoconsumo?
00:23:16L'obiettivo è legare
00:23:19la produzione energetica alla ferda
00:23:22cioè fonte di energie rinnovabili alle produzioni locali
00:23:25questo è il green
00:23:28invece questo modello che ci viene imposto
00:23:31è un modello di carattere coloniale, semicoloniale
00:23:34subalterno, speculativo
00:23:37come più ci piace ma il concetto rimane
00:23:40invariato, cioè un modello
00:23:43assolutamente sbagliato
00:23:46o un modello funzionale a interessi che non sono
00:23:49dei territori e dei popoli
00:23:52ma sono delle regioni ricche
00:23:55delle multinazionali, delle banche d'affari
00:23:58che fra l'altro mentre investono a piene mani
00:24:01nei grossi impianti di Italia industriale in Sardegna
00:24:05contemporaneamente continuano a investire in gas
00:24:08in petrolio e in qualunque altra fonte
00:24:11che non sia assolutamente green
00:24:14sono le stesse aziende, le stesse multinazionali
00:24:17le stesse banche d'affari che intervengono
00:24:20diversificano gli investimenti
00:24:23e mettono le mani dappertutto
00:24:26quindi fondamentalmente
00:24:29la questione è questa
00:24:33noi Sardi, i comitati soprattutto
00:24:36siamo sempre stati favorevoli ad una transizione
00:24:39energetica ma che sia democratica
00:24:42e che sia realizzata nell'interesse
00:24:45e con il consenso delle popolazioni
00:24:48chiaro, adesso facciamo una brevissima pausa
00:24:51restate su Radio Roma News e torniamo tra pochissimo
00:25:02Ben ritrovati a Camelot, la tavola rotonda per la verità
00:25:05di Radio Roma News, canale 14 del digitale terrestre
00:25:08nel Lazio e 222 nel resto d'Italia
00:25:11questa sera stiamo parlando delle denunce
00:25:14dei comitati Sardi rispetto ad una
00:25:17depredazione dei territori che vengono
00:25:20utilizzati, espropriati ed utilizzati per la costruzione
00:25:23di infrastrutture energetiche
00:25:26ci ha raggiunto in trasmissione anche l'Avvocato Michele Zudas
00:25:29che saluto e ringrazio, buonasera Avvocato
00:25:32buonasera
00:25:33e ringrazio per essere stato con noi
00:25:36Luigi Pisci del Comitato Sarcidano, grazie Luigi
00:25:39grazie a voi, a presto
00:25:42Avvocato abbiamo visto prima
00:25:45la testimonianza di Gianluca Melis
00:25:48un proprietario di un terreno in provincia di Cagliari
00:25:51a Selargius che denuncia
00:25:54l'esproprio forzioso che viene fatto nei suoi
00:25:57confronti e abbiamo menzionato
00:26:00il decreto Draghi, cioè che avrebbe
00:26:03questo decreto che ha accelerato le procedure di
00:26:06esproprio, vorrei che lei ci spiegasse come è possibile
00:26:09è possibile che un cittadino si veda così
00:26:12anche contro la sua volontà, espropriato
00:26:15con l'intervento delle forze dell'ordine
00:26:18il suo terreno agricolo, che cosa ha previsto
00:26:21questo decreto Draghi?
00:26:24Gli esproprii sono consentiti
00:26:27e vengono portati avanti sempre nel caso in cui vi sia
00:26:30una pubblica utilità, quindi
00:26:33quando si parla degli esproprii di Selargius
00:26:36quindi finalizzati alla realizzazione dell'infrastruttura
00:26:39che viene denominata
00:26:42Terrenia Link, è questa infrastruttura
00:26:45che consentirà quindi
00:26:48l'esportazione dell'energia prodotta in Sardegna
00:26:51nel resto d'Italia è stata dichiarata un'opera
00:26:54di pubblica utilità, quindi
00:26:57la normativa sugli espropri per pubblica utilità
00:27:00è diciamo abbastanza risalente
00:27:03parliamo già del 2001
00:27:062003, le ultime normative
00:27:09di riferimento e poi sono intervenuti i decreti Draghi
00:27:12limitatamente agli aspetti che riguardano
00:27:15la speculazione energetica, quindi
00:27:18purtroppo quello che sta avvenendo sta avvenendo all'interno
00:27:21di un quadro normativo delineato
00:27:24e studiato proprio per rendere
00:27:27possibili questi tipi di esproprio
00:27:30e rendere possibile quindi la speculazione energetica
00:27:33quindi è anche difficile
00:27:36dal punto di vista giuridico
00:27:39contestare queste norme per quanto riguarda
00:27:42il Terrenia Link, anche il comune di Selargius
00:27:45era intervenuto con un proprio ricorso
00:27:48ci sono attualmente
00:27:51in fase di avvio dei ricorsi
00:27:54da parte dei proprietari espropriati
00:27:57ma ripeto la normativa
00:28:00da questo punto di vista è
00:28:03studiata a tavolino proprio per accelerare
00:28:06e semplificare le procedure di esproprio e quindi
00:28:09la speculazione energetica
00:28:12I cittadini contro questi interventi
00:28:15quali strumenti hanno? Chiaramente stiamo parlando da un punto di vista giuridico
00:28:18poi sappiamo che ci sono stati tanti presidi
00:28:21a difesa dei territori su quelle aree
00:28:24in particolar modo, però da un punto di vista giuridico quindi
00:28:27quali sono le strade che i cittadini possono
00:28:30esperire?
00:28:33La procedura intanto prevede che
00:28:36questi espropri siano
00:28:39comunicati attraverso delle procedure di
00:28:42pubblicità che sono la gazzetta ufficiale
00:28:45o comunque i maggiori quotidiani
00:28:48in questo caso regionali riferiti alla Sardegna
00:28:51e alla notifica dell'avvio della procedura
00:28:54in maniera tale da verificare
00:28:57intanto se viene soddisfatto l'interesse pubblico
00:29:00se ci possono essere delle modalità
00:29:03meno invasive per raggiungere
00:29:06l'interesse pubblico per cui si
00:29:09viene predisposto e avviata la procedura
00:29:12di esproprio. Diciamo che bisognerebbe andare
00:29:15alla radice, quindi alla norma
00:29:18quindi verificare se la norma su cui si fondano
00:29:21questi espropri effettivamente
00:29:24siano delle norme che
00:29:27tutelino il diritto di proprietà
00:29:30anche se la proprietà deve avere una funzione sociale
00:29:33questo non significa che si possano
00:29:36estendere gli espropri all'infinito
00:29:39anche perché, e questo è un problema
00:29:42peculiare della speculazione energetica
00:29:45in Sardegna, la governatrice
00:29:48e gli assessori hanno negoziato con lo Stato
00:29:51italiano una produzione minima
00:29:54di 6,3 GW non stabilendo
00:29:57qual è il massimo, quindi di fatto avremo
00:30:01un interesse pubblico che verrebbe raggiunto
00:30:04con la produzione di 6,2 GW ma in realtà
00:30:07per come è scritta la norma
00:30:10l'interesse pubblico sembrerebbe sussistere anche
00:30:13per produzioni superiori. In questo modo però
00:30:16l'interesse pubblico alla transizione energetica
00:30:19andrebbe a prevaricare, a diventare
00:30:22prevalente rispetto a qualsiasi
00:30:25ulteriore interesse pubblico
00:30:28e quindi è evidente che questo
00:30:31non può essere e giuridicamente
00:30:34dal mio punto di vista non è accettabile.
00:30:37Andremo a capire che cosa dice la nuova norma
00:30:40approvata dal Consiglio regionale della Sardegna
00:30:43pochi giorni fa. Prima però di passare
00:30:46a questo passaggio
00:30:49vorrei chiedere a Maria Antonietta
00:30:52Pirrigheddu di che cosa si tratta
00:30:55e che cosa è la legge Prato Bello
00:30:58cioè i cittadini sardi avevano raccolto più di 210.000 firme
00:31:01per questa legge d'iniziativa popolare
00:31:04che sono state completamente ignorate perché questa legge
00:31:07non veniva portata in discussione. Che cosa prevedeva
00:31:10la legge che avete scritto voi nei comitati sardi
00:31:13chiaramente con l'aiuto di giuristi?
00:31:16La legge Prato Bello tutela
00:31:19la Sardegna, il territorio sardo
00:31:22su una delle nostre competenze primarie, anzi l'unica adesso
00:31:25rimasta la nostra competenza primaria in materia di urbanistica
00:31:28Cosa significa?
00:31:31Che quando si parla di urbanistica lo Stato non ci può mettere
00:31:34becco, decidiamo noi.
00:31:37E a differenza della legge varata in questi giorni
00:31:40dalla regione Sardegna, la legge Prato Bello appunto
00:31:43su questo si basava. Anziché
00:31:46negoziare o disciplinare le cosiddette
00:31:49aree idonee che sono comunque una truffa colossale
00:31:52perché se andiamo a vederle bene si parla di aree
00:31:55idonee quando in realtà tutto diventa idoneo
00:31:58invece di disciplinare
00:32:01questa materia che non deve essere disciplinata ma assolutamente
00:32:04respinta, la legge Prato Bello
00:32:07basandosi proprio sul nostro statuto speciale
00:32:10vincola, tutela, non vincola
00:32:13tutela, protegge, dieta
00:32:17che possano essere impiantati
00:32:20che possono essere realizzati degli impianti industriali
00:32:23ma anche più piccoli
00:32:26sul territorio
00:32:29indicando quali sono non le aree
00:32:32ma le superfici idonee
00:32:35che poi
00:32:38ce lo indica anche l'Europa perché nelle prime direttive
00:32:41questo diceva, l'utilizzo dei tetti
00:32:45delle aree già cementificate, impermeabilizzate
00:32:48abbiamo a disposizione moltissime superfici
00:32:51che possono essere utilizzate per produrre energia
00:32:54non c'è alcun bisogno
00:32:57di mettere a disposizione i nostri campi
00:33:00i campi produttivi o di mettere a disposizione le aree
00:33:03nelle vicinanze ad esempio
00:33:06dei nostri beni archeologici o culturali
00:33:09il problema è la quantità di energia
00:33:12che si vuole produrre
00:33:15e tutto può essere riassunto alla fine
00:33:18con una frase detta dalla nostra governatrice
00:33:21Alessandra Todd
00:33:24quando ha rilasciato in giugno o luglio
00:33:27un'intervista ad un giornale che tratta appunto di energia
00:33:30e di auto elettriche
00:33:33lei ha detto che dobbiamo diventare grossisti di energia
00:33:36a parte il fatto che chi lo ha stabilito
00:33:39chi ha chiesto ai sardi cosa vogliono diventare
00:33:42noi non vogliamo essere grossisti di energia
00:33:45non è questa la nostra vocazione
00:33:48non è questa la nostra natura
00:33:51ma è chiaro che se tu devi diventare grossista di energia
00:33:54naturalmente a vantaggio di pochi e a discapito di tutti gli altri
00:33:57tu devi produrre energia dovunque
00:34:00ecco perché c'è questa depredazione
00:34:03ecco perché si sta fingendo che la Sardegna sia un territorio spopolato
00:34:06perché gli serve tutto
00:34:09perché se tu devi diventare un grossista
00:34:12devi produrre oltre misura
00:34:15non te ne importa niente qual è il fabbisogno energetico di quella popolazione
00:34:18di quella terra
00:34:21e allora va incontro anche a sciocchezze abnormi
00:34:24chiamiamole così per usare un eufemismo
00:34:27come il terrenial link che nei suoi 950 km di cavo
00:34:30disperde più della metà dell'energia prodotta
00:34:33e quindi che gioco è questo?
00:34:36chiaro
00:34:39allora ci ha raggiunto anche Agostino Conti
00:34:42che saluto e ringrazio
00:34:45un altro cittadino dei comitati
00:34:48buonasera Agostino anche a lei
00:34:51ecco poi la salutiamo
00:34:54non ci sente ancora bene ma risolviamo con la regia
00:34:57vorrei chiedere a Cristiano Sabino
00:35:00per quale motivo c'è un motivo storico che abbiamo accennato
00:35:03nel servizio di Copertina
00:35:06che cosa avete voluto evocare
00:35:09la rivolta del 1969
00:35:12sì perché
00:35:15la Sardegna forse non tutti sanno che
00:35:18oltre a subire questo attacco speculativo
00:35:21energetico subisce già un altro attacco
00:35:24che è quello delle basi
00:35:27delle servitude militari
00:35:30la Sardegna ospita i tre poligoni militari
00:35:33più grandi d'Europa
00:35:36sarebbe potuto andare peggio perché nel 1969
00:35:39c'era in ballo un altro poligono
00:35:42vicino a Orgoso
00:35:45dove si sarebbe dovuto installare
00:35:48temporaneamente ma poi c'era il timore
00:35:51che non sarebbe stata una soluzione temporanea
00:35:54ma definitiva la brigata Trieste
00:35:57con un poligono di tiro
00:36:00la popolazione
00:36:03i pastori
00:36:06le donne e i bambini letteralmente
00:36:09sorsero anche se pacifica
00:36:12con grande risolutezza
00:36:15contro questa protiva
00:36:18occuparono le terre
00:36:21i militari, la polizia, la forza pubblica
00:36:24come nel caso descritto di Selargius
00:36:27arrestarono centinaia di persone
00:36:30anche traducendole fuori da Orgoso
00:36:33perché non ci stavano banalmente
00:36:36ma alla fine fu una vittoria
00:36:39degli orgolesi e di tutti i sardi
00:36:42nella memoria dei sardi
00:36:45quella è rimasta come una vittoria
00:36:48contro la prepotenza esterna
00:36:51e quindi questa idea
00:36:54di Orgoso che fra l'altro è uno dei comuni
00:36:57delle popolazioni che si oppongono
00:37:00le donne orgolesi, gli orgolesi sono sempre
00:37:03presenti in tutte le manifestazioni
00:37:06quindi è un punto di riferimento
00:37:09nelle mobilitazioni contro la colonizzazione
00:37:12energetica, Orgoso per così dire
00:37:15diventa di nuovo un punto di riferimento
00:37:18sia storico che presente
00:37:21contro questo nuovo atto
00:37:24di bullismo dello Stato
00:37:27nei confronti del popolo sardo
00:37:30Grazie Cristiano Sabino
00:37:33anche per questa ricostruzione storica
00:37:36vorrei adesso parlare della legge che ha approvato
00:37:39pochi giorni fa il Consiglio regionale
00:37:42della Regione Autonoma della Sardegna
00:37:45dicono rinnovabili, Alessandra Todd
00:37:48il Presidente di Regione
00:37:51la Sardegna non si farà più calpestare ma gestirà la propria transizione
00:37:54ecologica ed energetica
00:37:57il Consiglio regionale ha appena approvato
00:38:00il DL45 che si intitola
00:38:03disposizioni per l'individuazione di aree e superfici idonee
00:38:06e non idonee all'installazione di impianti a fonti rinnovabili
00:38:09l'Italia ha approvato una legge sulle aree idonee con circa 3 mesi di anticipo
00:38:12rispetto alla scadenza prevista dal governo
00:38:15la Sardegna oggi diventa un modello di tutela e pianificazione
00:38:18del territorio per le altre regioni italiane
00:38:21quando siamo arrivati nel governo della Sardegna abbiamo trovato un territorio spaventato
00:38:24e abbiamo respirato la preoccupazione dei sardi rispetto alla
00:38:27speculazione energetica
00:38:30in questi mesi si è cercata la contrapposizione e lo scontro
00:38:33si è cercato di cavalcare la paura della gente
00:38:37a fronte di una situazione che non è nata oggi
00:38:40nemmeno negli ultimi 8 mesi ma è nata negli ultimi 20 anni
00:38:43con questa legge non solo decliniamo i criteri che rendono un'area
00:38:46idonea o non idonea all'installazione di impianti rinnovabili
00:38:49ma stanziamo da qui al 2030
00:38:52circa 700 milioni di euro per le comunità energetiche
00:38:55impianti fotovoltaici e accumuli di energia elettrica
00:38:58per autoconsumo con incentivi anche a fondo per tutto
00:39:01destinati a cittadini, comuni, imprese, privati
00:39:04ed enti regionali e comunità energetiche
00:39:07questo è chiaramente il commento della Presidente
00:39:10della Regione Alessandra Todd
00:39:13e vorrei chiedere all'Avvocato Zudas
00:39:16perché i comitati dei cittadini contestano
00:39:19che nelle individuazioni di aree idonee e non idonee
00:39:22in realtà attraverso scappatoie legali anche aree
00:39:25che non sarebbero idonee diventano
00:39:28invece idonee alla costruzione di impianti elettrici
00:39:31che cosa contestano in particolar modo
00:39:34Avvocato, i comitati rispetto a questo nuovo testo
00:39:37legislativo della Regione Autonoma della Sardegna?
00:39:40Intanto mi permetta di commentare
00:39:43le dichiarazioni rilasciate dalla Presidente
00:39:46all'indomani dell'approvazione di una norma indecente
00:39:50sono dichiarazioni che offendono
00:39:53l'intelligenza dei sardi
00:39:56sono delle dichiarazioni palesemente false
00:40:00perché quella legge non ha minimamente
00:40:03alcuna intenzione di bloccare la speculazione energetica
00:40:06e quello che dico sono affermazioni contenute
00:40:09nella legge stessa
00:40:12che è una norma che intende aderire
00:40:15in maniera acritica
00:40:18al decreto Picchetto-Fratin
00:40:21e al decreto Draghi antecedente
00:40:24quindi è una Presidente che si è comportata
00:40:27nei confronti dei 211.000 sardi
00:40:30che hanno sottoscritto la legge a Prato-Berlusconi
00:40:33si è comportata in maniera indegna, irrispettosa
00:40:36non solo dei sardi ma anche del ruolo che ricopre
00:40:39perché in quanto Presidente
00:40:42e quindi in quanto istituzione
00:40:45avrebbe dovuto rappresentare non solo
00:40:48la sua parte politica che svende la Sardegna
00:40:51ma avrebbe dovuto rappresentare anche tutti i sardi
00:40:54che pensano diversamente da lei
00:40:57è una Presidente che oltre a queste dichiarazioni
00:41:00ha dichiarato la legge sono io
00:41:03quindi dimostrando non solo arroganza
00:41:06ma anche ignoranza del ruolo che ricopre
00:41:09quindi il potere legislativo è e rimane
00:41:12del popolo sardo, anzi mi corrego
00:41:15della nazione sarda
00:41:18è un potere che viene delegato pro tempore
00:41:21ai consiglieri regionali quindi non alla Presidente
00:41:24che evidentemente è figlia
00:41:27di una legge elettorale che genera mostri
00:41:30legge elettorale che genera mostri
00:41:33per il semplice motivo che la Presidente
00:41:36tiene sotto scacco e sotto ricatto
00:41:39un intero consiglio regionale
00:41:42tradotto in maniera spicciola
00:41:45la Presidente ha minacciato le proprie dimissioni
00:41:48che qualunque consigliere avesse provato
00:41:51o proposto di votare la legge Prato-Bello
00:41:54quindi io penso che non sia idonea
00:41:57a rappresentare i sardi
00:42:00venendo invece alla sua domanda
00:42:03entrando un po' nello specifico
00:42:06la legge approvata e voluta dalla Presidente
00:42:09Alessandra Todde che all'indomani
00:42:12dell'approvazione di quella legge ha iniziato
00:42:15la metanificazione della Sardegna
00:42:18quindi sta parlando di uno degli argomenti
00:42:21che ha utilizzato contro il movimento Prato-Bello
00:42:24accusandolo di essere a favore del metano
00:42:27il giorno dopo l'approvazione della sua legge
00:42:30lei stessa per prima pubblicamente parla
00:42:33e dice di essere favorevole alla metanificazione
00:42:36quindi c'è questa legge regionale
00:42:39numero 20 al suo articolo 3
00:42:42che nella prima stesura era intitolato
00:42:45accelerazione, promozione e semplificazione
00:42:48della procedura per l'installazione
00:42:51di impianti eolici e fotovoltaici
00:42:54in aree non idonee
00:42:57quindi questa legge che la Presidente sostiene
00:43:00voglia bloccare la speculazione
00:43:03aveva al suo interno e a tuttora
00:43:06un articolo volto a promuovere impianti
00:43:10in aree non idonee
00:43:13quindi lo ripeto questa legge
00:43:16individua delle aree non idonee
00:43:19quindi in qualche modo per tentare
00:43:22di rassicurare i sardi e bloccare la protesta
00:43:25dall'altra contiene una norma per rassicurare
00:43:28le multinazionali della speculazione energetica
00:43:31quindi dice state tranquilli
00:43:34si possono realizzare gli impianti
00:43:37in aree non idonee
00:43:40qual è questa norma di legge che lei contesta?
00:43:43se ce la può citare ci puoi far capire perché
00:43:46c'è da un lato la legge?
00:43:49è l'articolo 3 della legge numero 20 del 2024
00:43:52approvata dalla Regione Sardegna
00:43:55che è la cosiddetta legge aree idonee
00:43:58quindi a questo articolo 3
00:44:01è spiegato come poter realizzare
00:44:04impianti in aree non idonee
00:44:07quindi io penso che già
00:44:10solo questo anche senza entrare nel merito
00:44:13della procedura per la realizzazione
00:44:16di impianti in aree non idonee
00:44:19sveli in maniera chiara e netta
00:44:22la falsità delle dichiarazioni
00:44:25di questa Presidente
00:44:28quando parliamo di aree non idonee
00:44:32le aree non idonee sono quelle aree
00:44:35che intanto parliamo di
00:44:38un allegato abbastanza corposo
00:44:41non mi ricordo se è l'allegato C
00:44:44o l'allegato D
00:44:47comunque un allegato abbastanza corposo
00:44:50dove vengono identificate sulla base
00:44:53di valutazioni ambientali
00:44:56o valutazioni culturali o storiche
00:44:59archeologiche delle aree dove in teoria
00:45:02non dovrebbe essere consentita l'installazione
00:45:05di impianti olicefotovoltaici
00:45:08quindi parliamo di parchi regionali
00:45:11ma poi occorre distinguere l'altezza degli impianti
00:45:14quindi dovremmo entrare nel merito
00:45:17se l'impianto sia un impianto
00:45:20di grandi dimensioni, piccole o medie dimensioni
00:45:23all'interno di questa categoria
00:45:26poi si devono identificare l'altezza
00:45:29delle paleoliche
00:45:32quindi è obiettivamente un lavoro complesso
00:45:35se volete lo possiamo anche affrontare
00:45:38ma forse ci vorrebbe qualche ora
00:45:41per entrare nel merito
00:45:44di ciascuna area non idonea
00:45:47ditemi voi
00:45:50io lo riassumerei sul fatto che
00:45:53parliamo di aree o superfici di pregio
00:45:56quindi vicino a siti archeologici
00:45:59che tuttavia devono essere censiti
00:46:02aree naturalistiche o comunque
00:46:05aree dove vi sia
00:46:08una vie fauna protetta
00:46:11purché identificata formalmente
00:46:14e burocraticamente
00:46:17ma io penso che questo aspetto sia superato
00:46:20anche per il fatto che in realtà
00:46:23tutte queste aree che chiamiamo non idonee
00:46:26non esistono perché in realtà sono comunque idonee
00:46:29basta chiedere un'aderoga ai sensi
00:46:32dell'articolo 3 della legge 20 del 2024
00:46:35ci riesce a fare un esempio concreto
00:46:38proprio di un'area della Sardegna
00:46:41che in base a questo articolo 3 della legge regionale
00:46:44potrebbe rientrare in quell'area
00:46:47potrebbe di fatto diventarla
00:46:50attraverso il meccanismo che prima ci ha spiegato
00:46:53per esempio non sono idonee
00:46:56le aree agricole
00:46:59della classe 7 e 8
00:47:02quindi le aree agricole
00:47:05vengono suddivise in base
00:47:08alla capacità produttiva
00:47:11o caratteristiche comunque del territorio
00:47:14sulla base di questa classificazione
00:47:17vengono considerate idonee o non idonee
00:47:20per fare un esempio fino a
00:47:23qualche giorno prima
00:47:26dell'approvazione della legge
00:47:29vi erano delle aree agricole
00:47:32classificate 2, 3, 4
00:47:35che venivano considerate comunque idonee
00:47:38quelle aree rappresentavano circa
00:47:41il 50% delle zone agricole
00:47:45della Marmilla, del Gerrei
00:47:48e del Capitano.
00:47:51Chiaro, vediamo un attimo adesso
00:47:54se ci ascolta con noi Agostino Conti
00:47:57che è un cittadino che fa parte dei comitati
00:48:00della rete Pradobello 24
00:48:03le vorrei chiedere Agostino da un punto di vista tecnico
00:48:06perché contestate questi impianti
00:48:10che voi contestate la costruzione di questi impianti
00:48:13prima abbiamo citato anche il Terrenian Link
00:48:16Mi sentite?
00:48:19La sentiamo benissimo
00:48:22Dunque, io comincerei col dire
00:48:25innanzitutto una cosa
00:48:28che la Sardegna utilizza una potenza istantanea
00:48:31a necessità di una potenza istantanea
00:48:34che va da 1 gigawatt a 1,4 gigawatt
00:48:38la potenza istantanea
00:48:41per cui ci sono richieste di connessione
00:48:44attualmente secondo il report Terna
00:48:47che potete trovare online
00:48:50è di 51,76 gigawatt
00:48:53quindi richieste di connessione per 51,76
00:48:56quindi già da queste due cifre
00:48:59si capisce che c'è qualcosa
00:49:02che non torna
00:49:05ovviamente c'è una quantità di energia
00:49:08che verrebbe prodotta
00:49:11che sicuramente non è destinata alla Sardegna
00:49:14Stiamo parlando di energia elettrica giusto?
00:49:17Energia elettrica esatto
00:49:20Ora faccio notare un altro dettaglio
00:49:23la Sardegna produce circa il 34-35%
00:49:26in più del suo fabbisogno annuale
00:49:29perché viene prodotto questo 34-35%
00:49:32viene prodotto perché viene esportato
00:49:35oppure reso disponibile
00:49:38per le altre regioni
00:49:41Ecco se l'obiettivo di decarbonizzazione
00:49:44per il 2030 dell'Italia
00:49:47è di raggiungere il 30% di rinnovabili
00:49:50che significa
00:49:53produrre col carbone
00:49:56il 30% in meno
00:50:00Quindi noi abbiamo già il 35% in più
00:50:03se noi non producessimo quel 35% in più
00:50:06noi saremmo già a posto
00:50:09con gli obiettivi di decarbonizzazione
00:50:12perché le emissioni relative
00:50:15a quel 35% di energia in più prodotta
00:50:18non ci sarebbero
00:50:21Ora uno si può chiedere
00:50:24e allora perché non fanno così?
00:50:27Perchè lo stato italiano
00:50:30vuole che la Sardegna produca
00:50:33di più di quello che gli serve
00:50:36anche se poi dice
00:50:39che la Sardegna inquina di più
00:50:42oppure dice che i sardi
00:50:45consumano più energia rispetto agli altri
00:50:48queste sono le statistiche di Trilussa
00:50:51le famose statistiche di Trilussa
00:50:54Questi dati fanno capire
00:50:57che l'energia elettrica che si vuole produrre
00:51:00tutte queste richieste di connessione
00:51:03non servono assolutamente alla Sardegna
00:51:06ma perché noi parliamo
00:51:09di speculazione?
00:51:12Andiamo a vedere un attimino anche
00:51:15i costi di queste installazioni
00:51:18a me è caduto l'occhio da poco
00:51:21ho visto un progetto in Sicilia
00:51:24dove c'è il computometrico
00:51:27del costo di un aerogeneratore
00:51:30offshore compreso la fondazione galleggiante
00:51:3336 milioni e 500 mila
00:51:36quindi un solo aerogeneratore
00:51:39questo significa che 80 turbine
00:51:42ed è un unico progetto di quelli
00:51:45previsti in Sardegna per esempio
00:51:48in Trilussa Quest verrebbero 2 miliardi
00:51:51e 920 milioni
00:51:54ora chiaramente queste cifre
00:51:57vanno moltiplicate per tutti gli impianti
00:52:00che sono previste, sono stratosferiche
00:52:03inconcepibili e non sono assolutamente
00:52:06sostenibili tant'è che laddove non ci sono
00:52:09gli incentivi statali, laddove i rubinetti
00:52:12sono chiusi come ad esempio in Danimarca
00:52:15che succede che la più grande
00:52:18la gara d'appalto per il più grande impianto
00:52:21è andato deserto
00:52:24perché non ci sono gli incentivi statali
00:52:27ecco perché noi parliamo di speculazione
00:52:30perché questa energia di fatto non serve
00:52:33è chiaro il suo ragionamento
00:52:36adesso dobbiamo fare una brevissima pausa
00:52:39ritorniamo tra pochissimo su Camelot
00:52:43una brevissima pausa e ritorniamo tra poco
00:52:52Ben ritrovati su Camelot la tavola rotonda
00:52:55per la verità di Radio Roma News
00:52:58è il canale 14 del Digitae Terrestre nel Lazio
00:53:01il 222 nel resto d'Italia
00:53:04questa sera stiamo parlando della depredazione
00:53:07del territorio sardo come definiscono e denunciano
00:53:11sembra apparentemente un problema solo sardo
00:53:14ma invece non è così riguarda tutto il territorio italiano
00:53:17ed è un argomento di cui se ne parla pochissimo
00:53:20per non dire niente sugli altri canali
00:53:23lo stiamo invece facendo noi questa sera a Camelot
00:53:26una tavola rotonda per la verità chiedo scusa
00:53:29con noi Agostino Conti un cittadino di questo comitato
00:53:32della rete Prato Bello
00:53:35ci stava raccontando che la Sardegna
00:53:38è iniziata a produrre di più in base al volere
00:53:41del legislatore nazionale cioè la Sardegna deve produrre
00:53:44di più rispetto al suo fabbisogno
00:53:47questo è quanto possiamo deturre chiaramente
00:53:50rispetto alle richieste
00:53:53sì c'è anche un'altra questione che di fatto
00:53:56questa energia elettrica che viene prodotta
00:53:59difficilmente potrà essere utilizzata perché?
00:54:02perché c'è un dettaglio che di solito viene tralasciato
00:54:05che quando si produce tanta energia serve qualcosa
00:54:08che sia in grado di accumularla e di conservarla
00:54:11e di renderla disponibile nel momento in cui serve
00:54:14cioè i famosi accumuli
00:54:17lo storage
00:54:20andiamo a vedere un attimino giusto per fare un esempio
00:54:23il più grosso impianto di accumulo
00:54:26che è stato fatto da poco nel sud della Sardegna
00:54:29nella zona Uta Semini di 478 MW
00:54:32con 864 container
00:54:35di batterie a litio
00:54:38questi sono quindi 478 container
00:54:41scusate
00:54:44864 container per soli
00:54:47478 MW e noi abbiamo parlato
00:54:50di 51 GW
00:54:53quindi siamo degli ordini di grandezza
00:54:56molto più grandi
00:54:59allora se noi teniamo conto
00:55:02che per 51 GW facendo una semplice proporzione
00:55:05servirebbero 76 mila container
00:55:08di accumulatori a litio
00:55:11ma per accumulare che cosa?
00:55:14non è che l'energia che noi mettiamo
00:55:17nella batteria, nell'accumulatore dura in eterno
00:55:20chiaramente sarà disponibile per un certo intervallo temporale
00:55:23che è di due ore
00:55:26se l'energia è disponibile per 24 ore
00:55:29dobbiamo moltiplicare questa quantità per 12
00:55:32quindi arriviamo a 912 mila container
00:55:35fino in sostanza a tappezzare
00:55:38tutta l'isola di container di batteria a litio
00:55:41se noi volessimo veramente mantenere
00:55:44questa energia in grado di darci
00:55:47quello che ci serve nel momento in cui serve
00:55:50ora è chiaro che
00:55:53c'è qualcosa che non torna in tutto questo ragionamento
00:55:56perché i costi non sono assolutamente sostenibili
00:55:59né sostenibili né tantomeno realizzabili
00:56:02perché non verranno mai realizzate queste cose
00:56:05poi un altro aspetto
00:56:08che veramente è diventato
00:56:11antipatico, fastidioso
00:56:14è la questione delle emissioni
00:56:17sembra che questa sia energia pulita
00:56:20ma non è assolutamente vero
00:56:23perché pensiamo semplicemente
00:56:26che la fondazione di una paleolica offshore
00:56:29pesa 8 mila tonnellate di acciaio
00:56:32e questo dato io non me lo sto inventando
00:56:35perché nel progetto
00:56:38lo potete trovare in questo progetto Calypso
00:56:41spieghiamo bene che cosa significa
00:56:44Agostino, paleolica offshore
00:56:47nel mare stiamo dicendo questo?
00:56:50Esatto, sono le installazioni in mare
00:56:53sono gli impianti eolici in mare
00:56:56una sola fondazione
00:56:59che è praticamente il supporto nel quale viene innestata
00:57:02la torre eolica
00:57:05pesa 8 mila tonnellate di acciaio
00:57:08l'albero eolico pesa 300 tonnellate di acciaio
00:57:11se noi teniamo conto
00:57:14che per produrre una tonnellata di acciaio
00:57:17servono 1,83 tonnellate di CO2
00:57:20se teniamo conto
00:57:23che per produrre un metro cubo di cemento
00:57:26servono 400 kg di CO2
00:57:34se noi andiamo a fare i conti
00:57:37tenendo conto che il basamento
00:57:40delle torri eoliche a terra
00:57:43contiene solitamente 60 tonnellate di acciaio
00:57:46e millimetri cubi di cemento
00:57:49facciamo il conto per tutte le torri
00:57:52che vogliono piazzare, per tutte le paleoliche
00:57:55che vogliono piazzare, arriviamo a circa
00:57:5838 milioni e 900 mila di tonnellate
00:58:01di CO2 che solamente
00:58:04per mettere le paleoliche in Sardegna
00:58:07vengono emesse, a fronte di cosa?
00:58:10Se voi andate a vedere nei progetti
00:58:13all'inizio per giustificare la costruzione
00:58:16di questi progetti loro scrivono
00:58:19che verranno risparmiate le emissioni di tot
00:58:22di CO2, ma questa è pura fantasia
00:58:25perché come si fa a sapere
00:58:28quale sarà il vento fra 10 anni
00:58:31fra 15 anni, fra 30 anni
00:58:34come si fa a fare questo calcolo?
00:58:37Invece di un dato certo di emissioni
00:58:40nel produrre quel materiale.
00:58:43Per non tener conto poi chiaramente
00:58:46dell'impatto ambientale che queste costruzioni hanno
00:58:49soprattutto in mare.
00:58:52Ovviamente alla fine la domanda è
00:58:55perché stanno facendo questa devastazione
00:58:58alla fine, per cosa? Per una fantasia
00:59:01perché nessuno sa se riuscirà mai
00:59:04a ricavare dei guadagni da questi investimenti
00:59:07nessuno sa se riuscirà mai veramente
00:59:10a non emettere quella CO2
00:59:13perché è stata la stessa Presidente
00:59:16della Regione che ha fatto una missione
00:59:19gravissima di una cosa che noi abbiamo sempre
00:59:22sostenuto, ha detto che le energie
00:59:25non programmabili non sono affidabili
00:59:28ha detto che servono le energie programmabili
00:59:31cioè il fossile, ma questo noi
00:59:34lo sappiamo benissimo, quindi il fatto di
00:59:37fare questi investimenti miliardari, di devastare
00:59:40territori giganteschi
00:59:43è fatto in virtù di che cosa? Di una fantasia
00:59:46di niente di certo, di una scommessa
00:59:49Allora io ringrazio Cristiano Sabino
00:59:52per essere stato con noi e grazie Cristiano
00:59:55Arrivederci a voi, grazie
00:59:58Grazie a voi Cristiano del Comitato della Rete
01:00:01Pradobello 24, tra poco si collegherà
01:00:04anche un'altra cittadina, un'altra componente
01:00:07della Rete dei Comitati. Vorrei chiedere
01:00:10a Maria Antonietta Pirrigheddo fare un'osservazione
01:00:13ci diceva prima Costino Conti che si vuole che la Sardegna
01:00:16produca di più, allora vorrei
01:00:19che lei Maria Antonietta spiegasse
01:00:22perché magari è un cittadino che adesso ci ascolta a Roma
01:00:25o altrove, si domanda e vabbè
01:00:28insomma è una richiesta di solidarietà
01:00:31che viene dalla Sardegna. Perché non è
01:00:34dal vostro punto di vista giusto? Perché invece
01:00:37potrebbe accadere anche ad altre aree?
01:00:40Prima di tutto
01:00:43se è una richiesta di solidarietà dateci
01:00:46per cortesia la possibilità di stabilire quanto
01:00:49dobbiamo essere solidali e soprattutto come
01:00:52perché se per essere solidali io
01:00:55devo affondare un'isola non si trazza più di
01:00:58solidarietà ma di nuovo di predazione
01:01:01questa è la prima cosa. Che cosa
01:01:04si può dire poi a un cittadino
01:01:07Lombardo ad esempio che si aspetta
01:01:10che la Sardegna produca?
01:01:13Noi stiamo guardando che ciò che sta succedendo
01:01:16alla Sardegna si sta man mano estendendo
01:01:19tutto il resto del sud Italia ma sta salendo
01:01:22anche in Toscana, sta arrivando in Liguria
01:01:25sta arrivando ovunque e l'impressione
01:01:28è che tutta l'Italia
01:01:31subirà questa devastazione. Certamente
01:01:34un cittadino che abita in un polo industriale
01:01:37della pianura padana potrebbe anche
01:01:40non rendersene conto momentaneamente
01:01:43ma è chiaro che nel momento in cui
01:01:46io distruggo il resto d'Italia
01:01:49innegabilmente anche un cittadino Lombardo
01:01:52avrà delle gravissime ripercussioni
01:01:55anche se guardandosi attorno nel suo territorio
01:01:58può non accorgersene.
01:02:01Allora questa è una cosa che ci riguarda tutti
01:02:04perché nel momento in cui io distruggo una piccola parte
01:02:07della terra, della mia terra
01:02:10automaticamente avrò per forza delle ripercussioni
01:02:13e avrò io una parte di colpa
01:02:16senz'altro ma soprattutto una parte
01:02:19di conseguenze.
01:02:22Ed è una cosa di cui questa non si tiene conto
01:02:25in una sorta di gioco all'egoismo.
01:02:33Io tengo il gruppo Facebook del mio comitato
01:02:36e quindi spessissimo mi imbatto
01:02:39in commenti fantascientifici
01:02:42di persone soprattutto non sarde
01:02:45che ci dicono, ah ma voi avete la sanità e avete le strade
01:02:48quindi dovete contribuire
01:02:51a parte il fatto che quello che noi abbiamo qua
01:02:54si sta completamente disgregando perché anche la sanità e le strade
01:02:57fra poco qui non esisterà più niente
01:03:00però non si rende conto, chi parla in questo modo
01:03:03che la Sardegna non appartiene in questo senso solo ai sardi
01:03:06è un bene comune
01:03:09se io distruggo un gioiello d'Italia
01:03:12questo sarà un danno per chiunque
01:03:15nel momento in cui tutto il territorio italiano sarà diventato
01:03:18una landa industriale
01:03:21l'Italia sarà invivibile per chiunque
01:03:24e comunque se si sta depredando il mio territorio
01:03:27ciò significa che lo Stato italiano
01:03:30ha la possibilità, la facoltà
01:03:33e anche l'intenzione di depredarlo tutto il territorio
01:03:36a vantaggio di chi? Non certo degli italiani
01:03:39tanto è vero che la maggior parte
01:03:42degli investimenti fatti qua sono fatti
01:03:45da grosse multinazionali straniere come la BlackRock
01:03:48c'è la JP Morgan, c'è la Spagnola Acciona
01:03:51ci sono ditte danesi, c'è di tutto
01:03:54e allora a chi serve tutto ciò?
01:03:57A chi serve la distruzione della Sardegna?
01:04:00Questo è ciò che dobbiamo chiederci
01:04:03e pensare anche a un'altra cosa
01:04:06ciò che è legale non è necessariamente legittimo
01:04:09noi siamo dentro una foresta di leggi incredibili
01:04:12emanate soprattutto sotto forma di decreti
01:04:15quindi senza consultare il Parlamento italiano
01:04:18e non riusciamo nemmeno a muoverci
01:04:21ma il fatto che noi abbiamo le mani legate
01:04:24da queste leggi e quindi ci si muove in modo legale
01:04:27non significa che distruggerci sia veramente legittimo
01:04:30e allora non soltanto i sardi
01:04:33ma tutta la popolazione italiana potrebbe muoversi
01:04:36e dare sostegno al sud Italia
01:04:39Allora tra poco si collega anche un'altra
01:04:42nostra cittadina dei comitati
01:04:45della rete Prato Bello
01:04:48io vorrei però prima lanciare un estratto
01:04:51preso sempre dal mio canale personale
01:04:54di Youtube Francesco Capo che vi invito anche
01:04:57a andare a seguire
01:05:00è l'avvocato Francesco Scifo che è un avvocato sardo
01:05:03che prospetta una soluzione giuridica
01:05:06una possibile strada che i cittadini sardi
01:05:09possono intraprendere
01:05:12poi la commentiamo anche insieme all'avvocato Zudas
01:05:15e ai nostri ospiti
01:05:18sentiamo allora l'avvocato Francesco Scifo
01:05:21dal mio canale personale Youtube
01:05:24che è stato invocato in altre occasioni
01:05:27proprio contro l'installazione di paleoliche
01:05:30mi riferisco a quello che è successo negli Stati Uniti
01:05:33con gli Osange, una tribù di pelle rossa
01:05:36e che nei confronti dell'Enel
01:05:39hanno vinto
01:05:42hanno avuto una sentenza della Corte federale
01:05:45che ha ordinato all'Enel di rimuovere tutte le paleoliche
01:05:48ma anche nel nord della Norvegia
01:05:51la popolazione Sami
01:05:54forse l'avete conosciuta perché
01:05:57l'eroina della lotta ambientale
01:06:00si è piazzata a favore di questi Sami
01:06:03ha detto che questo tipo di installazioni
01:06:06non sono green per niente
01:06:09anzi sono forse
01:06:12io li definirei marromi
01:06:15se vogliamo fare delle similitudini
01:06:18Era l'avvocato Francesco Scifo
01:06:21dal mio canale personale Youtube Francesco Capo
01:06:24dove prospetta questa soluzione
01:06:27l'avvocato Francesco Scifo richiama anche dei casi giuridici precedenti
01:06:30che ci ha citato il caso degli Osange
01:06:33una tribù dei nativi americani
01:06:36che ha impedito l'installazione di impianti
01:06:39sul suo territorio richiamando questo articolo 27
01:06:42di una convenzione internazionale
01:06:45un accordo internazionale sui diritti civili, politici e sociali
01:06:48questo articolo 27 recita così
01:06:51in quegli stati nei quali esistono minoranze etniche, religiose o linguistiche
01:06:54gli individui appartenenti a tali minoranze
01:06:57non possono essere privati del dritto
01:07:00di avere una vita culturale propria
01:07:03di professare e praticare la propria religione
01:07:06o di usare la propria lingua in comune con gli altri membri
01:07:09del proprio gruppo
01:07:12se questo strumento, questo articolo
01:07:15di questa convenzione internazionale
01:07:18il patto di diritti civili, politici e sociali
01:07:21potrebbe essere citato
01:07:24anche con riferimento a quei casi analoghi
01:07:27che l'avvocato Scifo citava
01:07:30se può essere chiaramente uno strumento utile
01:07:33non lo so, io intanto valuterei
01:07:36una verifica se
01:07:39la Sardegna e i Sardi
01:07:42possono o siano già considerati minoranza etnica
01:07:45quell'articolo mi sembra da questo punto di vista
01:07:48abbastanza chiaro
01:07:51fatto questo verificherei se
01:07:54la minoranza etnica ha
01:07:57delle proprie istituzioni politiche
01:08:00per far valere i propri diritti
01:08:03quindi per dirle in breve
01:08:07noi abbiamo raccolto 211 mila firme
01:08:10c'è una legge in consiglio regionale
01:08:13che potrebbe bloccare la speculazione energetica
01:08:16quindi lo ritengo
01:08:19una strada complicata
01:08:22quella di percorrere
01:08:25delle strade
01:08:28come quella di cui stiamo parlando
01:08:31l'articolo 27 laddove
01:08:34non c'è alcun riconoscimento
01:08:37né da parte dello Stato italiano
01:08:40né da parte dell'Unione Europea
01:08:43o di altre istituzioni della Sardegna
01:08:46come minoranza etnica, religiosa o linguistica
01:08:49se dovessimo parlare adesso
01:08:52della lingua sarda
01:08:55si aprirebbe un'altra trasmissione
01:08:58se ne potrebbe parlare per ore
01:09:01non c'è nemmeno la possibilità di parlarla a scuola
01:09:04nemmeno viene insegnata
01:09:07non si può utilizzare in tribunale
01:09:10quindi io vedo come strada maestra
01:09:13quella di portare avanti
01:09:16delle azioni politiche concrete, serie
01:09:19così come è stata con la legge a Prato Bello
01:09:22su cui la regione non può tergiversare
01:09:25non può pensare di tenerla insabbiata
01:09:28l'istituto della legge d'iniziativa popolare
01:09:31è disciplinata dallo Statuto
01:09:34è disciplinata dallo Stato italiano
01:09:37quindi esiste un obbligo politico e giuridico
01:09:40di discutere e esaminare
01:09:43la legge d'iniziativa popolare
01:09:46se questo non fosse sufficiente
01:09:49ci sono altri strumenti politici
01:09:52che tra l'altro noi stessi valutiamo
01:09:56e la vedo una strada un po' più praticabile
01:09:59e quali sono questi strumenti, Avvocato?
01:10:02noi ne abbiamo parlato tempo fa
01:10:05la notizia uscì anche
01:10:08sull'Unione Sarda
01:10:11intanto una legge non è per sempre
01:10:14non stiamo parlando di leggi della fisica
01:10:17o della chimica
01:10:20stiamo parlando di leggi approvate da esseri umani
01:10:24che per l'ordinamento costituzionale italiano
01:10:27possono essere anche abrogate
01:10:30o possono essere modificate
01:10:33ma se ci concentriamo sul fatto
01:10:36che possono essere abrogate
01:10:39l'istituto del referendum abrogativo
01:10:42può essere una strada
01:10:45quindi noi non escludiamo niente
01:10:48valuteremo quali sono le strade
01:10:51in base alle forze in campo
01:10:54ci ha raggiunto anche Maria Grazia De Montis
01:10:57che saluto e ringrazio
01:11:00buonasera a tutti
01:11:03come proseguirà sui territori?
01:11:06ci diceva prima l'Avvocato
01:11:09c'è un problema politico
01:11:12i cittadini di Sardia hanno firmato
01:11:15in un numero enorme
01:11:18che sul suo territorio state portando avanti
01:11:21e che continuerete a portare avanti
01:11:24buonasera a tutti
01:11:27grazie per l'ascolto
01:11:30spero di non essere ripetitiva
01:11:33perché mi sono collegata adesso
01:11:36andiamo proprio sulle iniziative
01:11:39che state portando avanti sul suo territorio
01:11:42ci racconti di dov'è
01:11:45io faccio parte del Comitato Gallurese
01:11:48ma siamo pienamente inseriti nella rete Prato Bello
01:11:51che è il movimento che ha dato vita a questo fermento
01:11:54di partecipazione democratica attraverso la legge di iniziativa popolare
01:11:57quindi tutto ciò che al di là delle singole iniziative
01:12:00territoriali che continuano
01:12:03sulla linea della sensibilizzazione
01:12:06della conoscenza perché ancora nonostante
01:12:09in Sardegna ci sia grande fermento
01:12:12di partecipazione che ancora sono totalmente strani
01:12:15e disinteressate perché non hanno il sapore e la misura
01:12:18di quello che in realtà sta succedendo
01:12:21e di quello che già in Sardegna c'è
01:12:24perché se si ha la fortuna di poterla attraversare questa terra
01:12:27si sarà già reso conto della trasformazione inesorabile
01:12:30che questo paesaggio ha già subito
01:12:33e quindi sicuramente una prima linea di azione
01:12:36a livello territoriale è quello di promuovere ancora di più
01:12:39la conoscenza, sensibilizzare e creare opinione
01:12:42senza voler imporre necessariamente
01:12:45la nostra visione ma semplicemente dare
01:12:48la nostra visione affinché ognuno liberamente possa avere
01:12:51una pluralità di informazioni con le quali puoi poter scegliere
01:12:54liberamente senza avere una narrazione
01:12:57dominante che è finora prevalso
01:13:00lo sappiamo qual è la logica del mainstream
01:13:03a livello regionale ripeto siamo un movimento
01:13:06che ormai è diventata una realtà politica
01:13:09nel senso virtuoso del termine quindi non parlo di
01:13:12una realtà partitica ma di movimento politico
01:13:15perché è protagonista e partecipe della volontà
01:13:18di una democrazia che semplicemente non si esaurisce nelle
01:13:21cabine elettorali, che non si estingue
01:13:24perché la legge Prato-Bello finora non è stata
01:13:27considerata tutt'altro, disprezzata
01:13:30da questa giunta regionale e dalla sua presidente
01:13:33si costruisce ogni giorno, quotidianamente
01:13:36senza rendersi mai alle prepotenze quindi sicuramente
01:13:39quello che porteremo avanti è la difesa della Prato-Bello
01:13:42sia come legge in sé per sé sia come simbolo
01:13:45di un processo democratico
01:13:48che non si arrende, che continua a voler essere protagonista
01:13:51con altre iniziative di natura anche
01:13:54strettamente giuridica e che mi riservo
01:13:57di non anticipare adesso perché ci stiamo lavorando
01:14:00non voglio fare passi in avanti per rispetto
01:14:03anche a tutti i compagni che stanno lavorando a questa cosa
01:14:06quindi sicuramente altri passi dal punto di vista giuridico
01:14:09nuove iniziative, nuove proposte
01:14:12stiamo lavorando anche alla realizzazione di un documentario
01:14:15che davvero mostri
01:14:18quello che già in Sardegna c'è, quanto questa terra
01:14:21sia già sacrificata, quanto abbia già dato
01:14:24ricordiamoci infatti che si parla spesso di necessità
01:14:27di dover fare la propria parte
01:14:30la Sardegna l'ha fatta abbondantemente questi anni
01:14:33e non è detto che non la voglia continuare a fare
01:14:36ma rispettando quello che è il principio essenziale
01:14:39di quella che adesso viene chiamata transizione energetica
01:14:42ma che in realtà nasce con un nucleo essenziale
01:14:45che è quello della democrazia energetica, della giustizia ambientale
01:14:48noi ci stiamo battendo perché questo principio originario
01:14:51venga messo in atto
01:14:55perché secondo la proposta della Prato Bello
01:14:58è proprio questo che si vuole raggiungere
01:15:01la democratizzazione attraverso una penalizzazione democratica
01:15:04di tutte le superfici già compromesse
01:15:07perché l'Europa è vero che prevede la massimizzazione
01:15:10della diffusione e questo è un principio che non può essere violato
01:15:13se non è inserito in questo contesto
01:15:16ma definisce degli obiettivi specifici
01:15:19che sono il 2030 i primi
01:15:22e quindi noi ragioniamo ai primi obiettivi
01:15:25al 2030 la Sardegna con una penalizzazione democratica
01:15:28delle superfici già compromesse raggiunge quegli obiettivi
01:15:31quindi non vedo perché noi oggi dobbiamo programmare
01:15:34una devastazione del territorio
01:15:37senza che prima si sia assolto a quello
01:15:40che è il principio originario
01:15:43di giustizia ambientale che dovrebbe animare
01:15:46la programmazione nazionale e poi regionale
01:15:49tutto questo non è avvenuto quindi noi siamo nati
01:15:52con un nome Prato Bello 24
01:15:55perché questo è il nome che abbiamo dato la legge
01:15:58ma vuole rappresentare questo movimento
01:16:01proprio una nuova ondata
01:16:04un nuovo risveglio di un sardo fiero
01:16:07che finalmente decide di autodeterminarsi
01:16:10che decide di prendere in mano le redini del proprio destino
01:16:13ma anche del proprio presente
01:16:16per costruire un futuro che sia degno
01:16:19e che possa rispettare
01:16:22l'autonomia e l'identità di un popolo
01:16:25che non necessariamente deve essere per sempre sacrificato
01:16:28finora è stato così
01:16:31e noi non ci rassegniamo al dire
01:16:34ormai è tutto deciso, ormai è tutto programmato
01:16:37e vogliamo continuare sulla strada
01:16:40della partecipazione democratica vogliamo continuare a crederci
01:16:43nonostante questa classe politica che oramai si è configurata
01:16:46come una vera e propria elite, come una vera e propria casta
01:16:49stiamo cercando di scoraggiarci
01:16:52bene, non siamo scoraggiati affatto
01:16:55continueremo ogni giorno su questo percorso
01:16:58perché la democrazia si costruisce esercitandola
01:17:01o tentando di esercitarla
01:17:04non semplicemente perché oggi ho fatto una proposta
01:17:07è stata inascoltata e io devo pensare che tutto sia per lutto
01:17:10non ci rassegneremo, vogliamo creare un terreno fertile
01:17:13affinché i nostri figli possano maturare nella consapevolezza
01:17:16che possono loro essere i protagonisti della propria vita
01:17:19senza trasmettere un senso di rassegnazione
01:17:22o di frustrazione
01:17:25quindi stiamo lavorando per costruire tutto questo percorso
01:17:28che necessariamente avrà dei passi lenti e lunghi da fare
01:17:31perché spesso ci si chiede
01:17:34che cosa fate oggi, che cosa fate domani
01:17:37con questa celerità e con questa fretta
01:17:40che non si addiccono a un processo di costruzione dal basso
01:17:43che è un processo necessariamente lungo
01:17:46che ha momenti anche di riflessione
01:17:49ha anche momenti di stallo perché magari ci si riunisce
01:17:52si pensa e si maturano i prossimi passi
01:17:55non necessariamente si deve andare a colpi di iniziative
01:17:58fatte un giorno dopo l'altro
01:18:01abbiamo fatto tantissimo e continueremo a farlo
01:18:04è possibile Maria Grazia e la ringrazio anche io
01:18:07per queste sue parole chiare e nette
01:18:10precise
01:18:13e poi è da rimarcare il fatto che questa puntata di oggi
01:18:16non riguarda soltanto la Sardegna
01:18:19ma tutto il territorio italiano perché quanto sta accadendo in Sardegna
01:18:22può accadere ovunque
01:18:25e come ci hanno raccontato i nostri ospiti
01:18:28la Sardegna è un patrimonio della nostra nazione
01:18:31è ricca di riperti storici
01:18:34che risalgono a tantissimi anni fa
01:18:37io ringrazio moltissimo i nostri ospiti
01:18:40a partire da Maria Antonietta Pirrigheddu
01:18:43del comitato della Gallura
01:18:46magari sia Maria Antonietta che Maria Grazia
01:18:49possono dirci come possono essere raggiunti
01:18:52i comitati
01:18:55noi abbiamo una pagina facebook
01:18:58una pagina instagram
01:19:01ci potete trovare con il coordinamento Gallura
01:19:04contro la speculazione eulica e fotovoltaica
01:19:07ma abbiamo anche un sito internet con lo stesso nome
01:19:10coordinamento Gallura
01:19:13quindi rispondiamo a tutti i messaggi
01:19:16non c'è un messaggio che resti disatteso
01:19:19e quindi il coinvolgimento di tutti
01:19:22anche perché la Sardegna non è un patrimonio dei sardi
01:19:25ma è un patrimonio dell'umanità
01:19:28per tutte le ricchezze di biodiversità
01:19:31archeologiche
01:19:34quindi invitiamo chiunque voglia rendersi partecipe
01:19:37a contattarci e a instaurare nuove collaborazioni
01:19:40grazie Maria Grazia, grazie anche a Maria Antonietta
01:19:43aggiungo una cosa
01:19:46noi passiamo praticamente la maggior parte della nostra vita al telefono ormai
01:19:49perché sono tantissime le persone che ci contattano
01:19:52è una cosa a cui noi veniamo incontro volentieri
01:19:55perché il motto può essere
01:19:58conoscere per difendersi
01:20:01se noi non capiamo cosa sta succedendo
01:20:04saremo completamente inermi
01:20:07invece conosciamo, approfondiamo
01:20:10cerchiamo di capire che la narrazione ufficiale è completamente
01:20:13falsa e impariamo
01:20:16guardiamoci attorno, approfondiamo i discorsi
01:20:19solo così noi potremo tutelare
01:20:22non solo la Sardegna ma soprattutto noi stessi
01:20:25e speriamo allora di aver dato noi il nostro contributo
01:20:28nel miglior modo possibile questa sera a Camelot su Radio Roma News
01:20:31grazie anche all'Avvocato Michele Zuddas
01:20:34grazie, buonasera
01:20:37e grazie ad Agostino Conti
01:20:40grazie a voi per aver seguito questa puntata di Camelot
01:20:43una tavola rotonda per la verità
01:20:46alla prossima, ore 21.30, canale 14 del Digitale Terrestre
01:20:49nel Lazio 222 e nel resto d'Italia
01:20:52chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte