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Trascrizione
00:00Buonasera e bentrovati ad una nuova edizione del TG di Teletutto Preview, una serata che
00:17dedicherevo ad un argomento di attualità, il welfare, il welfare aziendale, il benessere
00:24ma anche come dal benessere aziendale si possa costruire un welfare globale. Come sempre
00:31insieme ne parliamo con un ospite, oggi quindi diamo il benvenuto a Matteo Bodei, segretario
00:37dell'Ordine dei Consulati del Lavoro di Brescia. Buonasera. Buonasera. E benvenuto. Per introdurre
00:43il tema, come spesso accade, un servizio nel quale facciamo il punto di che cosa stiamo
00:50parlando quando si parla di welfare, quali sono i numeri a livello nazionale ma soprattutto
00:55a livello locale. Vediamo. In Italia tre imprese su quattro concentrano l'iniziativa di welfare
01:01su misure di sostegno al reddito ma cresce l'attenzione per la conciliazione vita lavoro.
01:06È quanto emerso durante il Global Welfare Summit che si è tenuto nei giorni scorsi
01:10a Roma con la partecipazione di oltre 80 relatori, fra rappresentanti di istituzioni
01:14e enti previdenziali sanitari e aziende per tracciare il futuro del welfare in Italia.
01:19Le imprese, è quanto emerso, tendono a mettere in campo sempre più azioni di supporto al reddito,
01:24formazione e benessere, ma meno della metà delle aziende ha adottato misure a sostegno
01:28dei caregiver e solo una su cinque ha promosso il risparmio previdenziale complementare o una
01:34copertura sanitaria aggiuntiva. Il livello di benessere globale inoltre muta in funzione
01:39delle dimensioni aziendali registrando mediamente valori maggiori nelle realtà più grandi e
01:44strutturate. Le iniziative di welfare contrattuali adottate dalle parti sociali assumono così un ruolo
01:50cruciale per i lavoratori delle PMI che costituiscono l'asse portante del nostro sistema
01:55produttivo. A confermarlo anche il rapporto 2020 dell'Osservatorio nazionale della contrattazione
02:00collettiva redatto dalla CISL che ha messo in luce come la Lombardia su questi temi vanti un
02:05primato nazionale. Già prima della pandemia nella nostra regione era stato stipulato il 47% dei
02:11contratti collettivi di secondo livello presenti in tutta Italia in larga maggioranza con un ambito
02:16di applicazione comunale e durata annuale. Gli accordi hanno riguardato in larghissima parte
02:21beni e servizi a favore della famiglia e della politica fiscale ma solo in quattro casi su dieci
02:25azioni concrete di conciliazione vita lavoro. Da segnalare poi che durante la pandemia questi
02:31accordi hanno subito una brusca frenata. Quanto a Brescia l'OSMER l'osservatorio sul mercato del
02:36lavoro e relazioni collettive a cui collabora anche l'ordine dei consulenti del lavoro ha
02:40raccolto e analizzato dal 2008 al 2021 poco meno di 3.000 contratti collettivi di secondo livello
02:46di cui 1.371 contenenti disposizioni su premi di risultato afferente di imprese, organizzazioni
02:53pubbliche o private di diverse dimensioni e settori. Dall'analisi dei dati emerge come gli
02:58accordi sui premi di risultato siano più efficaci nel caso in cui alla remunerazione estrinseca si
03:03accompagnino misure che favoriscano il benessere organizzativo anche attraverso il rafforzamento
03:08delle relazioni sindacali. Pure da parte di Confindustria nei mesi scorsi è giunta la conferma
03:13che stia crescendo la sensibilità su questi temi con il 70% delle imprese iscritte che hanno
03:19attivato canali di welfare. Del resto il work life balance è ormai noto influenza la capacità
03:25dell'azienda non solo di attrarre ma anche e soprattutto di trattenere i lavoratori che di
03:30ogni impresa sono la principale risorsa. Allora Matteo Bodei come sta cambiando la sensibilità
03:38delle imprese dal vostro punto di vista privilegiato e dal punto di vista dell'Osmer
03:43magari ricordando anche un po' più nel dettaglio di che cosa si tratta. Sì ecco attraverso questo
03:50osservatorio che è costituito dall'università degli studi di Brescia a cui contribuiscono i
03:56consulenti del lavoro ma anche importanti istituti come l'Inps e l'ispiettorato territoriale del
04:02lavoro e le organizzazioni sindacali che sono ovviamente attori direttamente coinvolti nella
04:08stipula dei contratti di secondo livello. I contratti dove vengono stese le regole e i requisiti
04:15per cui vengono raggiunti determinati obiettivi e per le categorie verso i quali appunto viene
04:21erogato questo welfare aziendale, welfare aziendale che da intendersi come un insieme di
04:26beni e di servizi ma non solo, sempre più e qui che cambia la sensibilità aziendale, forme di
04:32ascolto e di assistenza alla persona che non sono più calate dall'alto, prestabilite ma che vedono
04:40un coinvolgimento diretto degli interessati quindi dei lavoratori e delle lavoratrici che vengono
04:45messi nella condizione di meglio scegliere quali sono gli strumenti più adatti a rispondere ai
04:50loro bisogni. Ci si sta un po' spostando l'impressione o perlomeno nelle richieste da
04:56parte dei dipendenti dei lavoratori da un aiuto che sia economico ad un supporto che invece vada
05:05nella direzione della conciliazione tra tempi della famiglia e tempi del lavoro, tempi del
05:10tempo libero e tempi del lavoro. Esatto, ecco su questo con il nostro osservatorio ma anche da
05:17professionista la cosa è veramente percepibile, la pandemia ha segnato un punto di svolta, un punto
05:24di cambiamento impressionante. Prima abbiamo sentito nel servizio che ha descritto perfettamente
05:30ecco l'immagine anche ricostruendo questa fase critica c'è stato un brusco rallentamento nella
05:38definizione dei piani di welfare, questo perché da un lato ovviamente la difficoltà degli
05:45assembramenti, quindi del creare le situazioni di assemblea dei lavoratori e stipula di questi
05:51contratti sicuramente è stato più complesso, ma c'è anche stata la volontà di capire meglio,
05:57approfondire meglio questi fenomeni perché ci si è resi conto che basare il welfare solo su
06:04una strumentalizzazione di servizi e beni economici non funziona, non ha funzionato.
06:13Alcuni settori hanno patito una vera e propria emorragia di mano d'opera, penso ad esempio al
06:18turismo che durante il Covid ha avuto dei momenti estremamente difficili, ha voluto
06:24lavorare di più su altri tipi di strumenti di conciliazione di vita e lavoro, elasticità di
06:30orario, definizione anche di piani di carriera, formazione, riqualificazione professionale e sempre
06:38più spesso ci sono forme di ascolto, di supporto psicologico, coaching e quindi porre al centro
06:44la persona significa innanzitutto ascoltare e chiedere alla persona ciò di cui ha bisogno.
06:51Ecco abbiamo visto sicuramente quindi un aumento di questi strumenti e ogni tentativo di voler
06:58ritornare alla situazione pre-Covid, perché ogni tanto leggiamo anche di alcune imprese che tolgono
07:04il lavoro a distanza, riportano gli orari rigidi, ecco questo porta degli attriti, crea una delusione,
07:10dopo l'illusione potremmo dire che le cose potessero cambiare e sicuramente si notano poi gli effetti
07:16nell'occupazione perché poi abbiamo questo fenomeno appunto delle dimissioni in massa che sono
07:22soprattutto una fuga da, anziché la ricerca di qualcosa di meglio, addirittura c'è una parte
07:29non trascurabile di persone che si dimette, che addirittura si dimette senza avere un'altra
07:34offerta di lavoro, quindi senza alternative, solo perché veramente soffre la mancanza di
07:40conciliazione vita lavoro. Ecco benessere aziendale che viene portato avanti anche per esempio si
07:48faceva accenno poco fa a supporti psicologici, a tal proposito vediamo un servizio in cui abbiamo
07:56ricapitolato proprio quello che fa ad esempio a Brescia Sesvil che ha lanciato una serie di
08:01iniziative proprio di supporto psicologico per i dipendenti delle imprese. Il tema del benessere
08:08oggi è una necessità, trovare contesti lavorativi che garantiscano questo aiuta anche a trattenere
08:14le persone all'interno delle organizzazioni. Il benessere soprattutto fra le giovani generazioni
08:18vale più dello stipendio e quanto sta emergendo ormai da tempo da numerosi rapporti e sondaggi,
08:24l'equilibrio vita professione e di clima aziendale vengono prima della retribuzione
08:29nella scelta di un'occupazione, laddove smart working e welfare astentano a decollare insomma
08:34i dipendenti sono sempre più disposti a lasciare il posto fisso. Pensate che ci sono dati che
08:39dimostrano che solo il 5 per cento dei lavoratori è felice nel contesto lavorativo. Proprio per
08:45promuovere il benessere in azienda da tempo la Bresciana Sesvil che da oltre vent'anni offre
08:49consulenza nell'ambito delle risorse umane ha attivato il programma Epicoaching che ora
08:54si arricchisce del nuovo servizio Risonanza. E' un servizio di ascolto nell'ambito delle
08:59organizzazioni, ascolto di tipo psicologico che può aiutarli a vedere le cose anche da un punto
09:03di vista diverso e ridurre anche lo stato di tensione che oggi purtroppo è molto presente
09:09nei contesti organizzativi. Applicabile in tutti i contesti lavorativi il servizio gestito da un
09:14team di psicologi e prevede sessioni di ascolto individuali o di gruppo che fanno leva su
09:18motivazione benessere risoluzione dei conflitti per migliorare produttività estero e collaborazione
09:24di tutti i dipendenti. Oltre al medico competente oggi nelle organizzazioni servirebbe lo psicologo
09:29competente. Ecco questi strumenti di welfare che abbiamo visto spazzano davvero dalla formazione
09:38alla conciliazione a misure invece più strettamente economiche. Sono adeguatamente
09:44sostenuti anche dalle normative cioè i vantaggi fiscali, le agevolazioni vanno nella direzione
09:50anche di sostenere non solo l'aspetto economico ma anche l'aspetto diciamo più sociale del welfare?
09:57Ecco sicuramente uno sforzo c'è stato perché se noi valutiamo quelli che sono gli interventi a
10:05supporto del welfare possiamo notare un innalzamento ad esempio della soglia di esonero
10:12dal versamento dell'IRPEF sui fringe benefit cioè sui beni in natura e i servizi che è portata
10:19fino a 1000 euro addirittura 2000 euro qualora vi fossero dei carichi familiari. Poi ci sono
10:26anche altre forme di decontribuzione o di detassazione pensiamo a quelli che definiamo i
10:33premi di risultato quindi la componente variabile della retribuzione legata a risultati o comunque
10:39a obiettivi raggiunti ormai è strutturale la detassazione già da diversi anni è presente,
10:46se poi però guardiamo i risultati quindi vediamo come va la nostra società notiamo che alcuni
10:54problemi non sono affatto risolti, penso ad esempio alla povertà relativa che è sempre più pesante,
11:03penso alla calo di natalità che sembra in caduta libera, penso anche a forme di violenza perché
11:11non si considera spesso la violenza domestica o l'autolesionismo o il suicidio come un elemento
11:18diciamo rivelatore di alcuni problemi e invece io sono dell'avviso che sia sicuramente un sintomo
11:28da attenzionare e vediamo che anche da questo punto di vista i dati non sono affatto positivi
11:34secondo l'istat ad esempio la tendenza al suicidio è costante ma si sta abbassando molto l'età,
11:39adesso siamo intorno ai 40 42 anni mentre fino a un decennio fa era più vicino ai 50 anni,
11:46quindi ovviamente pare che il peso della vita si senta ancora prima e quindi questi secondo me
11:53sono segnali che va fatto di più, si può fare di più, probabilmente anche alcune altre scelte
11:59quindi se si estende la visuale in un aspetto più ampio alcune politiche non sono poi così
12:08funzionali allo scopo, mi riferisco ad esempio al fatto che l'età pensionabile è sempre più
12:16avanzata, ci sono delle forme di accorciamento dei requisiti previdenziali ma a caro prezzo e
12:24quindi molte persone invece preferiscono ovviamente il metodo di calcolo tradizionale
12:30e questo significa andare in pensione a 71 72 73 anni anche di più, questo cosa comporta?
12:36Comporta che anche i nonni quindi che quel supporto familiare che un tempo riusciva a
12:42permettere alle giovani coppie di affrontare il lavoro con più serenità non sono più disponibili,
12:48questo fa sì e l'elemento che forse è più rappresentativo delle difficoltà di oggi è il
12:56dato sull'occupazione femminile, perché la donna è sicuramente più fragile, più esposta ai bisogni
13:03di cura e ha più esigenze tradizionalmente, socialmente, culturalmente rispetto all'uomo
13:10e quindi anche quello sicuramente è un segnale che va attenzionato e stiamo rilevando che da
13:18dopo la pandemia e dopo il periodo in cui lo smart working, la flessibilità di orario aveva
13:24permesso una ripresa dell'occupazione femminile, adesso stiamo vivendo di nuovo alcuni problemi
13:29in tal senso, quindi io penso che sia ecco un contesto a chiari scuri, forse va attuato
13:36una politica più efficace ecco considerando l'aspetto più ampio dei bisogni della persona.
13:42Quanto conta, dicevamo prima del servizio, la dimensione aziendale, è vero che sono diciamo
13:50le misure più efficaci se le possono permettere solo le aziende grandi oppure anche nel piccolo
13:55si sta facendo bene? Sì, è una questione culturale, si può fare welfare a costo zero,
14:03ci sono tanti strumenti che possono essere attuati da un'impresa senza grandi sborsi,
14:12l'elasticità di orario risolve tantissimi problemi, la possibilità di introdurre il
14:18lavoro da remoto è molto importante, ma ci sono anche delle situazioni di mutuo sostegno tra i
14:25lavoratori che l'azienda può favorire, sto vedendo ad esempio come consulente del lavoro
14:30delle bellissime iniziative di scambio tra i dipendenti, dei vestiti dei bambini, di tutto
14:35il materiale che può servire per la nascita, scambi di libri, di vestiti, perché anche parlando
14:42di povertà relativa, ogni cosa vale e quindi anche un'azienda che ha questo tipo di approccio,
14:50un approccio che va al di là del mero scambio, del sin all'agoma professionale, ti pago e tu
14:57lavori, ma trascorri qui parte importante della tua vita, almeno 8 ore della tua giornata e stai
15:05con noi e ci prendiamo cura di te e quindi c'è l'ascolto, c'è la disponibilità ad aiutare a
15:11risolvere i problemi, anche quelli quotidiani, ma c'è anche questo spirito di voler creare una
15:16squadra unita che è resiliente ed è capace di rispondere ai problemi personali, mettendo
15:23insieme la forza, il capitale umano della propria impresa e questo si può fare veramente anche
15:28nelle micro imprese, io vedo micro imprese che ci stanno riuscendo, ripeto, mettendo al centro la
15:34persona, gestendo bene, investendo bene i propri soldi, così come vedo invece tante aziende che
15:41fanno investimenti senza il coinvolgimento dei laboratori, creano palestre che sono impolverate,
15:46piscine vuote, perché se poi sono calati dall'alto e non c'è la sensibilità, l'attenzione, il rischio paradossalmente è
15:53quello di fare grandi investimenti, di prendere strumenti bellissimi come piattaforme che
15:59permettono la scelta di migliaia di servizi e di beni, quando invece facendo un semplice
16:05questionario interno si può scoprire, questo mi è capitato in un'azienda che aveva posto una
16:12somma considerevole di budget sul welfare aziendale, la cosa che tutti volevano era
16:18semplicemente entrare mezz'ora dopo al lavoro. E quindi i fattori dipendenti una volta ascoltati
16:25hanno risparmiato con un po' di frustrazione perché immaginavano, si sognavano, avevano
16:31questa visione, se vogliamo anche bella da un certo punto di vista, creativa, volevano fare
16:37tanto quando i laboratori avevano dei bisogni specifici risolvibili davvero con poco e ovviamente
16:43da consulente ho detto ok quelli sono bellissimi progetti, badiamo a ciò che serve e quel capitale
16:51servirà, faremo magari qualcosa di utile nel momento in cui la vita crescendo, anche perché
16:56c'è l'aspetto sicuramente demografico e quindi avere anche una popolazione giovane può avere
17:04determinato un determinato tipo di bisogni, abbiamo anche delle aziende che hanno una
17:09popolazione invece di una certa età, che è vicina alla pensione e quindi non è interessata a fare
17:15politica ad esempio sulla famiglia, sulla genitorialità e lì allora suggerisco altre
17:19forme di welfare come ad esempio i controlli medici, lo screening, su quelli che
17:25possono essere dei problemi dell'età sui 40-50 anni, uomini e donne hanno problemi diversi quindi
17:31c'è un approccio di genere, un approccio di genere che affronta le tematiche maschili, c'è anche la
17:37sfera intima che a una certa età va affrontata, che ha un forte impatto psicologico e quindi su
17:44questo si possono fare dei lavori interessanti con psicologi, con medici, ma anche con ascolto e
17:51sostegno reciproco nei momenti di difficoltà e questo funziona e questo funziona molto. Tra le
17:59linee si parlava di aziende virtuose che hanno già messo in campo iniziative interessanti, anche
18:05a Brescia e provincia ce ne sono diversi, abbiamo cercato di riassumere ovviamente solo alcuni dei
18:11buoni esempi. Sono molte anche nel Bresciano le aziende che erogano contributi ai dipendenti
18:18appena diventati genitori, una sorta diciamo pure di bonus bebè contro il calo demografico, il più
18:24delle volte accompagnato da misure capaci di fare la differenza. Alla Ori Martene per esempio dal
18:302022 quando arriva un bebè la ciaieria, 500 dipendenti in città, 120 a ospitaletto, mette
18:37nella busta paga dei neogenitori 3000 euro lordi, in più stanzi a 500 euro l'anno se il figlio
18:43frequenta il nido, 200 se va alle medie, 400 alle superiori e 600 all'università. A 2A invece oltre
18:50a erogare un contributo annuale fino a 3250 euro per i primi tre anni di vita del bambino, garantisce
18:57un mese aggiuntivo di maternità retribuito al 100% e un mese di congedo retribuito al 100% ai
19:04neopapà. Il bonus bebè è realtà da tempo nel gruppo Farco e dal 2023 è stato introdotto un
19:10contributo di 1000 euro pure nella Cittadini SPA di Paderno. Un bonus nascita figlia è inserito
19:17nel pacchetto giovani di Intesa San Paolo, a ciò si aggiungono il nido aziendale e il contributo
19:22welfare di 120 euro per ciascun figlio fino ai 24 anni. E ancora Cembra SPA propone un premio
19:29matrimonio o unione civile 250 euro, un premio nascita 250, il pacco libri per i figli dei
19:35dipendenti che frequentano con profitto le medie e le borse di studio 48.200 euro per il 2023. Si
19:43parla invece di bonus nozze nel gruppo Bonomi. Flessibilità è una delle parole chiave possiamo
19:51dire davvero è quella che viene forse sempre più richiesta. Flessibilità io penso anche quando si
19:57parlava prima dell'età dei dipendenti perché quello che ora può servire diciamo in termini
20:02di tempo di flessibilità a un genitore che si deve occupare dei figli può tra qualche anno
20:07diventare una flessibilità necessaria per accudire i genitori. Assolutamente, come dicevo va monitorata
20:15anche la dinamica demografica all'interno dell'azienda e quando si vanno a vedere i bisogni
20:22spesso si parla dell'assistenza ai figli, ci si dimentica degli anziani, dei genitori. Purtroppo
20:32anche qui il fatto che c'è un innalzamento ovviamente dell'età media del nostro paese fa sì
20:38che emergano problemi cognitivi legati all'anzianità quindi tutta una serie di patologie o
20:44semplicemente una vedovanza può creare dei stati depressivi diciamo nei confronti dei nostri
20:52genitori e quindi su questo è importante anche attuare delle politiche di flessibilità per
20:58consentire la cura di tutti i familiari che hanno bisogno di assistenza, quindi un concetto
21:05di caregiving molto più vasto rispetto alla stretta genitorialità e questo ha un risultato
21:12importante in termini di fidelizzazione del dipendente il quale si sente più considerato
21:21come persona nei suoi bisogni è più libero di coniugare e di mediare quelle che sono le
21:29preoccupazioni personali con quelle che è invece la lecita ambizione anche professionale e il
21:37desiderio ovviamente di avere un rapporto di lavoro che consente al mantenimento poi invece
21:43della sua famiglia, quindi tutte le misure di flessibilità che siano di orario o di strumenti
21:50di lavoro o di autonomia ecco anche nelle modalità esecutive del lavoro vanno in questa
21:57direzione. Mi permetto anche di segnalare un altro tema che è quello della disabilità che
22:02grazie alla flessibilità gli strumenti anche informatici e alla nuova tecnologia hanno
22:09permesso finalmente a molte persone che avevano difficoltà fisica nel recarsi nelle aziende e nel
22:15porsi quindi rispetto al mondo del lavoro con alcuni con profitto ecco che attraverso le nuove
22:23tecnologie c'è stato anche più accesso di lavoro anche per persone disabili. Abbiamo poco tempo
22:28però mi piaceva sottolineare un ultimo concetto il fatto che dal punto di vista del welfare
22:34aziendale investire ad esempio su sanità integrativa piuttosto che su previdenza
22:42complementare possiamo dire che nel lungo periodo sarà un po' la sfida anche per la tenuta del
22:47welfare globale? Sì, il welfare aziendale è un pilastro che si affianca al welfare statale e che
22:53ha lo scopo di fornire uno strumento in più in attesa che il cambio generazionale ci presenti
23:01un paese prevalentemente abitato da anziani non produttivi cioè che non producono reddito e quindi
23:08sicuramente il welfare diventerà una risorsa fondamentale per il nostro paese. Purtroppo il
23:13tempo nostra istituzione finisce qui ringrazio moltissimo Matteo Dei segretario dell'ordine
23:19consulenti del lavoro di Brescia per essere stato con noi io vi aspetto tra pochissimo
23:23alle 19.30 puntuali per una nuova edizione del Tg a tra poco