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https://www.pupia.tv - Roma - Interrogazioni a risposta immediata - Ministero affari esteri e cooperazione internazionale
Alle ore 14 la Commissione Affari esteri ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero degli Affari esteri della Cooperazione internazionale. (07.05.25)

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Trascrizione
00:00Allo svolgimento di due interrogazioni e risposte immediata, ricordo che è prevista l'eventuale
00:07illustrazione per un minuto da parte dell'interrogante, la risposta del rappresentante del Governo
00:12per tre minuti e la replica per due minuti.
00:17Invito a rispettare i tempi.
00:19La prima interrogazione è la numero 5, 0, 3, 9, 3, 3, Francesco Silvestri, su iniziative
00:32volte ad imporre un imbargo sul commercio di armi con Israele.
00:36Invito l'onorevole Silvestri a illustrare l'interrogazione per un minuto.
00:41Prego la parola.
00:43Sì, grazie Presidente.
00:45Io credo che dopo tutti gli atti parlamentari che sono stati fatti in Commissione o in Parlamento
00:53illustrare un question time del genere, un'interrogazione del genere, è inutile condirla di tante parole.
01:03La domanda, nello specifico rispetto alla vendita delle armi che il nostro Paese sta facendo a Israele,
01:11rispetto agli obiettivi che Israele stesso ha dichiarato, su questo noi vorremmo sapere
01:17che tipo di atteggiamento vuole continuare ad avere o interrompere il Governo italiano,
01:28perché comunque il fine è quello che sta succedendo, fatte tutte le premesse del 7 ottobre,
01:35di quello che abbiamo sempre detto in questi anni, però l'obiettivo geopolitico dell'utilizzo
01:43delle armi è chiaro e quindi vorremmo capire se il nostro Governo intende continuare la politica
01:50che ha sempre avuto, oppure alla luce anche dei nuovi obiettivi, che nuovi non sono, di Israele,
01:59cambiare il punto di vista e quindi anche quello che è il comportamento sull'exporto delle armi.
02:07Grazie, invito il rappresentante del Governo a rispondere.
02:11Sì, grazie Presidente. Dunque, sulla questione dell'importazione ed esportazione di armi verso Israele,
02:18l'approccio del Governo è stato sin da subito e resta oggi in linea con la normativa nazionale, europea e internazionale.
02:26Gli obblighi europei e internazionali, a partire dal Trattato sul commercio delle armi,
02:33non prevedono disposizioni circa l'importazione di materiali di armamento.
02:39La normativa italiana di riferimento è la legge 185-90 che conosciamo,
02:43che disciplina le importazioni di materiali d'armamento per le esigenze dello Stato
02:50o di imprese nazionali debitamente autorizzate e iscritte in un apposito registro ottenuto dal Ministero della Difesa.
02:59La legge 185 non prevede una valutazione di merito sulla provenienza dei materiali,
03:05concentrando la sua valutazione sull'utilizzo finale degli stessi in un'ottica di contrasto alla ploriferazione.
03:12Il materiale importato per esigenze dello Stato viene quindi utilizzato direttamente dalle forze armate di polizia italiane.
03:22Quello acquisito dalle nostre imprese, laddove non destinato a esigenze commerciali o di difesa,
03:29in caso di successiva riesportazione sarebbe soggetto ovviamente ai vincoli previsti dalla legge.
03:36Le importazioni di materiale d'armamento da Israele sono pertanto avvenute nel pieno rispetto della normativa vigente,
03:44in linea con le esigenze di sicurezza nazionale e gli interessi economici delle imprese italiane.
03:52Ma guardando alla totalità delle relazioni commerciali in ambito militare con Israele,
03:58voglio ricordare la postura del Governo anche circa l'esportazione di materiali di armamento verso il Paese.
04:04Noi spesso abbiamo discusso sull'esportazione verso Israele.
04:09Dal 7 ottobre del 2023 il Governo italiano ha sospeso nuove autorizzazioni all'esportazione,
04:17ai sensi della legge 185, adottando un approccio particolarmente restrittivo,
04:24soprattutto se confrontato con la postura di altri Paesi partner, tra quali quegli europei.
04:30e sottolineo l'approccio particolarmente restrittivo dal 7 ottobre 2023,
04:38nonostante un po' di folklore che si legge sui media o sui social.
04:45Le licenze di esportazione verso Israele anteriori al 7 ottobre,
04:52quindi quelle concesse precedentemente al 7 ottobre,
04:55che presentavano residui non ancora completamente utilizzati,
04:58sono state comunque oggetto di una circostanziata valutazione caso per caso.
05:03Dal momento in cui è iniziato il conflitto,
05:05l'Italia ha bloccato le nuove autorizzazioni di materiale bellico e le vendite di armi.
05:12Sono stati esaminati caso per caso gli impegni precedenti
05:16e in base alle caratteristiche del materiale
05:19sono stati inviati in Israele solo materiali
05:22che non potessero essere utilizzati contro la popolazione civile.
05:27Quello adottato dal Governo è dunque un approccio particolarmente restrittivo,
05:31un approccio che intendiamo mantenere anche per il futuro.
05:38Grazie, la parola all'onorevole Silvestri per la repica.
05:42Sì, noi non intendevamo solamente quelle antecedenti al 7 ottobre,
05:48ma anche quindi alle nuove.
05:50Quindi se ho capito bene,
05:52il Governo può affermare con sicurezza
05:56che noi in nessun modo esportiamo armi nei confronti di Israele.
06:02Questa è la domanda nello specifico,
06:06anche sulle nuove autorizzazioni,
06:08anche sulle nuove, non quelle antecedenti al 7 ottobre,
06:12perché a noi quello che risulta invece personalmente
06:18che ci siano stati invece dei rapporti commerciali
06:24per quanto riguarda elementi di scambio export con armi.
06:28Quindi il punto da chiarire è semplicemente questo,
06:33perché da una parte viene detto che non c'è nessun tipo di rapporto,
06:39anche sulle nuove e non quelle antecedenti,
06:43dall'altra invece non è chiara la posizione.
06:47Quindi quello che noi vorremmo veramente capire
06:52è su tutti i livelli anche gli elementi di nuove esportazioni
06:57se non ci si può garantire che noi in nessun modo
07:02esportiamo armi nei confronti di Israele a tutti i livelli.
07:06Questo che non è chiaro dalla risposta
07:07che qui non sono riuscito a capire,
07:09anche rispetto alle relazioni che ci sono.
07:11Passiamo quindi alla seconda interrogazione,
07:26la numero 503934
07:29su iniziativi in merito all'arresto del sindaco di Istanbul.
07:34Invito quindi l'onorevole Porta a illustrare l'interrogazione
07:37per un minuto. Prego.
07:38Sì, la nostra interrogazione presentata a prima firma
07:43dal collega Provenzano
07:44è semplice nella sua, diciamo, drammaticità
07:49perché si riferisce a un episodio avvenuto un mese e mezzo fa
07:54a Istanbul, l'arresto del sindaco Ekrem Imamoglu,
08:00un arresto che ovviamente ha provocato proteste in tutto il Paese,
08:05oltre 1.400 persone sono in carcere a seguito di quelle proteste.
08:10L'Unione Europea ha espresso forte preoccupazione
08:14riguardo alla gestione autoritaria del governo turco
08:19e quello che a noi preoccupa
08:21e che ovviamente ha dato origine a questa interrogazione
08:27è il fatto che la Presidente del Consiglio, Meloni,
08:30abbia ricevuto recentemente, a seguito dell'arresto del sindaco di Istanbul,
08:36il Presidente Erdogan
08:39e non abbia fatto nessun riferimento in quell'occasione
08:43nelle dichiarazioni, ovviamente riportate anche dopo,
08:48alla stampa a questa gravissima situazione
08:52che i partiti di opposizione, lo stesso partito del sindaco Imamoglu,
08:58definisce un vero colpo di Stato.
09:00Quindi chiediamo al governo e al sottosegretario
09:03che oggi lo rappresenta
09:04se non ritenga doveroso esprimere una condanna netta
09:08di quello che è successo.
09:10Invito il rappresentante del governo a rispondere per tre minuti.
09:14Grazie.
09:14Sì, grazie Presidente.
09:17Credo che sarò più rapido.
09:19Dunque, insieme ai partner europei,
09:22l'Italia ha sin da subito seguito da vicino
09:23gli sviluppi collegati all'arresto il 19 marzo scorso
09:27del sindaco di Istanbul, Imamoglu,
09:30principale esponente dell'opposizione
09:33e prossimo candidato presidenziale del partito CHP.
09:37L'arresto di Imamoglu
09:38ha destato ampia preoccupazione a livello internazionale.
09:42Da parte italiana nutriamo l'aspettativa
09:45che la Turchia, in qualità di Paese membro
09:48del Consiglio d'Europa
09:49e candidato all'adesione all'Unione Europea,
09:52gestisca il caso nel pieno rispetto
09:54dei principi democratici
09:56e dello Stato di diritto.
09:58I vertici dell'Unione Europea
09:59e del Consiglio d'Europa
10:00hanno definito l'arresto profondamente preoccupante,
10:05sottolineando la necessità
10:06che la Turchia rispetti i valori democratici
10:09e si impegni chiaramente
10:10a favore delle norme e delle pratiche democratiche.
10:13Le dichiarazioni alla stampa
10:16della Presidente della Commissione Europea
10:17von der Leyen
10:18e del Presidente del Consiglio Europeo Costa,
10:21seguite dalla dichiarazione congiunta
10:23dell'alto rappresentante Callas
10:25e della Commissaria all'allargamento COS,
10:28hanno sottolineato
10:29la necessità che la Turchia
10:31sostenga i valori democratici
10:33e la preoccupazione circa
10:35l'aderenza della Turchia
10:36alla sua stessa tradizione democratica.
10:39L'Italia continuerà a seguire
10:41con attenzione agli sviluppi del caso Imamoglu
10:43in assoluto raccordo
10:45con i partner europei.
10:48Grazie.
10:50Prego, la parola per la replica.
10:54Ringrazio il Sottosegretario.
10:56Ovviamente non mi ritengo soddisfatto
11:00dalla risposta
11:02perché sostanzialmente
11:05ha ribadito quello che già
11:08era contenuto nel nostro testo.
11:11Cioè, sì, sappiamo che l'Unione Europea
11:14della quale ovviamente
11:15facciamo parte a pieno titolo
11:18anche come Paese fondatore
11:19ha espresso
11:20la von der Leyen,
11:21anche il Presidente Costa,
11:23la sua assoluta preoccupazione.
11:27E vediamo però che questo Governo
11:29in alcuni casi
11:30quando conviene
11:32è super europeista
11:35e quindi parliamo
11:36con le stesse espressioni
11:39usate dalla Presidente von der Leyen
11:41o dal Presidente Costa.
11:44Quando non conviene
11:45siamo
11:46quelli dei distinguo
11:48rispetto all'Unione Europea.
11:50In questo caso
11:51noi volevamo
11:52che il Governo italiano,
11:54la Presidente del Consiglio,
11:57Meloni,
11:57proprio perché
11:58non è che
12:00passava
12:01a via del corso
12:05Erdogan
12:05e l'ha incontrato
12:06per prendere un caffè
12:07ma siccome c'è stato
12:08un incontro ufficiale
12:09l'incontro è avvenuto
12:10all'indomani dell'arresto
12:13e all'indomani
12:13anche delle dichiarazioni
12:15che lei stesso
12:16ci ha
12:17riportato
12:20dei massimi vertici
12:21dell'Unione Europea
12:22se
12:22come
12:23lei stesso
12:24sottosegretario
12:25ci ha ribadito
12:26il Governo italiano
12:28ritiene
12:29di fare
12:31propria
12:31la condanna
12:32che ha fatto
12:32l'Unione Europea
12:33forse quella
12:34sarebbe stata
12:36l'occasione
12:37e comunque
12:38spero che
12:39se ne presenti
12:40presto un'altra
12:41per dire
12:42chiaramente
12:43che noi
12:45condanniamo
12:46la maniera
12:47con la quale
12:48il Governo turco
12:49il Presidente
12:50Erdogan
12:51sta gestendo
12:53con polso
12:54autoritario
12:55e con
12:56disprezzo
12:56per i diritti
12:58politici
12:59questa situazione
13:01grazie
13:06si è così conclusa
13:14la discussione
13:14delle interrogazioni
13:16passiamo
13:16adesso
13:18al seguito
13:18dell'esercizio
13:19dell'esercizio
13:19dell'esercizio
13:20grazie

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