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https://www.pupia.tv - Roma - Interrogazioni a risposta immediata - Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Alle ore 8.50, la Commissione Attività Produttive ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. (02.04.25)

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Trascrizione
00:00Il posto immediato sarà assicurato anche mediante la trasmissione attraverso la Ueltv.
00:06Avverto che per la seduta odierna, non essendo previste votazioni, è possibile partecipare
00:12da remoto.
00:13Ricordo che i presentatori di ciascuna interrogazione ha facoltà di illustrarla per non più di
00:17un minuto, il Governo ha facoltà di rispondere per tre minuti e successivamente per due minuti
00:25l'interrogante ha facoltà di replica.
00:29L'On.
00:30Ghirra ha facoltà di illustrare la propria interrogazione sul progetto litio di Glencore
00:36per Portovenere.
00:37Prego, On.
00:38Ghirra.
00:39Sì, grazie Presidente.
00:40Signor Sottosegretario, abbiamo saputo che la Commissione europea ha approvato un elenco
00:46di 47 progetti strategici relativi alle materie prime critiche, quattro di questi sono relativi
00:54a società con sede in Italia, uno di questi è appunto il cosiddetto progetto litio proposto
01:00dalla Glencore per il sito di Portovesme.
01:03Ci sono state grandi preoccupazioni da parte dei territori rispetto alle ripercussioni
01:08ambientali e anche a quelle occupazionali legate a questo progetto, quindi le chiedo
01:12se il Governo è in grado di garantire che questo progetto sia compatibile da un punto
01:18di vista ambientale, visto che a Portovesme non sono mai state fatte le bonifiche che
01:23sarebbero dovute fare e soprattutto se sia compatibile con la ripresa della linea piombo
01:29e zinco come era stato annunciato dal Ministro Urso, garantendo quindi la continuità produttiva
01:35e occupazionale e se ci siano anche delle novità rispetto all'abattimento dei costi
01:39energetici perché sappiamo bene che nessun player si accollerà la linea zinco se non
01:45sarà messo nelle condizioni di farlo.
01:47Grazie.
01:48Prego.
01:50Prego.
01:51Presidente, grazie onorevole Ghirra, come già riferito in un precedente question time
02:01con riferimento ai tavoli tecnici aperti presso il MIMIT sulla vertenza dell'area sulcis
02:07inglesiente, le amministrazioni interessate hanno garantito il loro impegno a sostenere
02:12le aziende con interventi di politica attiva e passiva del lavoro in attesa che venisse
02:17raggiunto un accordo definitivo con il MASE e Regione Sardegna su un nuovo piano energetico
02:22entro il 31 marzo del 2025.
02:24Ebbene, l'annuncio dell'accordo è stato dato in occasione della riunione sulla vertenza
02:30Euralumina.
02:31Esso prevede l'installazione di due ricassificatori a Porto Torres e un Aruistano.
02:38In particolare il ricassificatore di Aruistano avrà il compito di rifornire il sud Sardegna
02:44tramite una dorsale di distribuzione con un impatto significativo sul polo industriale
02:49del sulcis inglesiente.
02:51I dettagli dell'accordo saranno inclusi nel nuovo DPCM che costituirà la base per le
02:56attività di ripartenza dell'azienda.
02:59L'accordo costituisce un passaggio fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile
03:04alle imprese per il lancio industriale dell'area del sulcis inglesiente.
03:08Esso interessa direttamente anche la vertenza Porto Vesme alla quale sarà dedicato il prossimo
03:13tavolo convocato il metà aprile prossimo al MIMIT.
03:17In questa occasione ribadisco che la linea dello Zinco è prioritaria e strategica per
03:22il Paese e il Governo in prima linea per garantire la continuità.
03:26Pertanto abbiamo lavorato in questa direzione e abbiamo riscontrato l'interesse della società
03:30operante nel settore dei metalli non ferrosi a rilevare l'intero impianto di Porto Vesme
03:35per continuare la produzione.
03:36Dunque, fermolestando le valutazioni ambientali di competenza del MASE, informo che sono in
03:42corso confronti tecnici riguardanti l'analisi degli aspetti di natura industriale per il
03:47lancio del sito produttivo relativo alla linea dello Zinco.
03:50Ciò risponde agli interessi strategici del Paese e consentirebbe di tutelare meglio l'occupazione
03:55come richiesto a nuovo all'interrogante con ulteriori prospettive di crescita qualora
04:02si realizzasse anche come auspicato l'impianto per il recupero del litio per il quale il
04:08Governo ha supportato la richiesta di Glencore alla Commissione europea.
04:12Dalla documentazione presentata alla Commissione europea si avvince che il fabbisogno medio
04:17di energia del nuovo impianto varierà dai 10 ai 15 MWh.
04:22Esistono opportunità di migliorare l'efficienza energetica complessiva dell'impianto sfruttando
04:26ad esempio il calore di scarto che potrebbe essere utilizzato per produrre elettricità
04:32o vapore per il processo, aumentando l'efficienza energetica complessiva dell'impianto.
04:37Bene, onorevole Ghirda, facoltà per due minuti di rispondere.
04:41Sì, grazie Presidente, io ringrazio il Sottosegretario ma non sono soddisfatta della risposta nel
04:47senso che non ha chiarito alcune delle questioni che abbiamo posto con questa interrogazione
04:52intanto rispetto alla compatibilità ambientale del nuovo progetto litio e anche della compatibilità
04:59con la riattivazione della linea Zinco, nel senso che mi risulta che a Portovesma ci sia
05:04un unico impianto di liciviazione e che non siano compatibili contestualmente le due produzioni
05:12a meno che non se ne realizzi uno nuovo.
05:17Io rinnovo la richiesta al Presidente di fare quanto prima un'audizione in Commissione del
05:23Ministro Urso e anche di Glencore per approfondire meglio le caratteristiche di questo cosiddetto
05:32progetto litio di cui non abbiamo mai avuto modo di conoscere i dettagli per poter capire
05:38a fondo quali saranno le ripercussioni sul territorio anche da un punto di vista occupazionale
05:44perché sappiamo bene che la ripresa della linea Zinco potrebbe garantire la reoccupazione
05:50di tutti i lavoratori della Portovesma SRL mentre mi risulta che il progetto litio non
05:57prevede una grande quantità di dipendenti e di lavoratori quindi queste sono questioni
06:03che andrebbero chiarite per assicurare non solo i sindaci del territorio ma soprattutto
06:08i lavoratori della Portovesma SRL e di tutto l'indotto.
06:13Grazie.
06:14Bene.
06:15Onorevole Benzoni a facoltà di illustrare iniziative di competenza volte ad evitare
06:20una crisi industriale della Diageo di Santa Vittoria d'Alba.
06:24Grazie Presidente, grazie Sottosegretario Diageo, immagino il Sottosegretario la conosca
06:30bene, multinazionale che si occupa di bevande alcoliche ha annunciato la chiusura di uno
06:35stabilimento quello di Santa Vittoria d'Alba in provincia di Cuneo entro il 2026, uno stabilimento
06:41che oggi conta 380 lavoratori e purtroppo è una cosa che vediamo molto spesso non si
06:47tratta di una crisi industriale è uno stabilimento che funziona produttivo ha aumentato addirittura
06:51la produzione nell'arco dell'ultimo anno, efficiente e su questo è una scelta totalmente
06:59strategica dell'azienda, quindi le chiediamo, visto che c'è un tavolo attivo anche del
07:03Ministero, cosa si vuole fare sul piano sociale che l'azienda propone, sulla continuità produttiva
07:08e quella occupazionale.
07:09Bene, Sottosegretario Bitonci a facoltà di rispondere.
07:14Grazie Presidente, grazie onorevole Benzoni.
07:18Con riferimento alla comunicazione della Città di Ageo Operation Italy per il tramite di
07:25Confindustria Cuneo di chiudere il sito produttivo di Santa Vittoria d'Alba ex Cinzano entro
07:31giugno 2027 evidenzio che ogni società è tenuta entro 60 giorni dall'avvio di una
07:37procedura di mobilità, la presentazione di un piano finalizzato alla mitigazione delle
07:41cadute economiche e occupazionali derivanti all'intenzione di chiudere un sito produttivo.
07:46A seguito della presentazione del piano di mobilità la prassi procedurale prevede che
07:51venga convocato un tavolo presso il Ministero del Lavoro per l'evaluazione del piano sociale,
07:55pertanto informo che in dato a 24 gennaio 2025 la Città di Ageo ha citato di Castero
08:02in conformità a quanto prevista la normativa di riferimento il piano per limitare le ricadute
08:07occupazionali ed economiche derivanti dalla chiusura del sito.
08:10Di conseguenza in tale sede lo scorso 13 febbraio si è riunito il tavolo di confronto con le
08:15parti sociali e le altre istituzioni coinvolte per la discussione del piano medesimo.
08:19Ciò premesso, gli uffici competenti del MIMIT, non appena avuto notizia degli intendimenti
08:24aziendali, hanno iniziato a monitorare l'evoluzione della situazione in stretto accordo con la
08:28Regione Piemonte e con il Ministero del Lavoro.
08:30Il confronto dalle parti è pertanto proseguito in eccessivo incontro il 18 marzo scorso,
08:35che ha visto la partecipazione dei rappresentanti nazionali e territoriali, le coalizioni nazionali
08:39responsabili aziendali, la Direzione Generale del Ministero del Lavoro e politiche sociali,
08:44il Presidente della Regione Piemonte, nonché dei rappresentanti del Ministero dell'Impresa
08:48e Medinitaly.
08:49Nel corso dell'incontro si è rappresentato nel dettaglio la situazione aziendale evidenziando
08:53che gli aspetti principali del mercato di riferimento sono le ragioni economiche, finanziarie,
08:57tecniche e organizzative della chiusura del citato sito, giustandosi il piano aziendale
09:02che prevede specificazioni in salvaguardia dei lavoratori.
09:05Il Giegeo è stato informato di avere già in corso contatti con alcuni possibili acquirenti.
09:13Un prossimo incontro per il Ministero del Lavoro è programmato nel 9 aprile 2021.
09:17E per gli ulteriori aggiornamenti e approfondimenti, nonché per analizzare tutte le azioni intraprese
09:22e da intraprendere, per aggirare gli impianti socio-economici con essi la cessazione delle
09:27attività e per la ricerca di potenziali acquirenti.
09:30Dopo la precisazione di tali aspetti, gli uffici competenti potranno individuare e valutare
09:34l'attivazione di ogni ed ogni strumento economico e finanziario per garantire la continuità
09:38produttiva e salvaguardare i lavoratori coinvolti.
09:42Grazie Sottosegretario, grazie dell'attenzione che questi tavoli stanno dimostrando su questa
09:53realtà.
09:54Aspettiamo ancora il 9 aprile e magari le richiederemo aggiornamenti in merito.
10:00Il piano sociale è sicuramente la cosa principale, non è particolarmente convincente da questo
10:06punto di vista, ma forse l'obiettivo che le chiediamo è quello della continuità produttiva
10:10e quindi al di là dei ricollocamenti, al di là dei prepensionamenti, continuare ad
10:15avere un'azienda che produce in quello stabilimento e continuare ad avere un'eccellenza su quello
10:19è l'obiettivo che tutti noi auspichiamo e su cui siamo pronti a qualsiasi collaborazione
10:23con lei e con le istituzioni affinché questo possa accadere.
10:26Speriamo di avere il 10 aprile delle notizie confortanti su un possibile acquirente che
10:31in continuità aziendale produttiva possa mantenere anche la continuità occupazionale.
10:36Grazie.
10:38Bene, andiamo avanti, l'onorevole Squeri non c'è, quindi passiamo all'onorevole
10:44Pelufo che ha facoltà di illustrare la propria interrogazione sulla crisi del settore industriale
10:49chimico in Italia, anche alla luce dei comuni indirizzi emergenti in alcuni stati dell'Unione
10:54europea.
10:55Prego l'onorevole Pelufo.
10:56Grazie, esattamente l'interrogazione fa riferimento a questa dichiarazione congiunta di diversi
11:01Paesi europei, tra cui il nostro, che hanno chiesto alla Commissione di realizzare un
11:08EU Critical Chemical Act, ossia un intervento della Commissione che definisca una lista
11:16di molecole strategiche per i settori della chimica e le industrie ad essa collegate,
11:21che preveda interventi per incentivare, modernizzare e decarbonizzare gli impianti esistenti favorendo
11:27il reshoring delle produzioni.
11:31In questo contesto, il Ministro Urso ha dichiarato che ci troviamo di fronte a un paradosso.
11:37Produrre in Europa è spesso meno conveniente che importare prodotti chimici all'estero.
11:42Questa tendenza va invertita, ha dichiarato.
11:45Il Ministro, mi sembra, all'attere della riunione del tavolo Versalis, in cui si è
11:52discusso il piano di riconversione industriale presentato dall'ENI, è utile ricordare che
11:58tale piano prevede la dismissione della chimica di base, perché prevede l'immediata chiusura
12:05di due dei principali impianti di cracking in Italia, Priolo e Brindisi.
12:09E quindi che cosa intende fare il Governo rispetto a questo?
12:13Grazie Presidente, grazie a Onorevole Peluffo.
12:19Quello della chimica è un settore strategico, ma colpito da una forte crisi per una serie
12:24di fattori contingenti e strutturali.
12:26Pertanto il Governo sta ponendo in essere ogni azione necessaria, sia a livello europeo
12:31che nazionale, per salvaguardare il settore stesso e i lavoratori coinvolti.
12:36A livello europeo l'Italia non ha aderito al non-paper francese per la prescrizione
12:41di un piano comune a favore di chimica sostenibile e competitiva, che intervenga sui fattori
12:46che attualmente ne limitano la competitività e che preveda strumenti adeguate risorse.
12:53Scusate, l'Italia ha aderito, era il non-paper aderito, per modernizzare e decarbonizzare
13:02gli impianti di produzione esistenti in Europa.
13:04In particolare si chiedono non solo interventi comuni a difesa delle produzioni tradizionali,
13:10ma anche incentivi per le catene di valore e le piattaforme della chimica verde, che
13:14rappresentano la chimica di base del futuro e la resilienza dell'industria europea.
13:19L'Italia sta parlando avanti anche da proposte di revisione del meccanismo CHBAM, al fine
13:25di rendere sostenibile l'industria energivole, compresa la chimica.
13:28A livello nazionale stiamo operando per lo sviluppo della chimica green, anche a fine
13:33di accelerare il riposizionamento della filiera produttiva e di assicurare tutte e tre le dimensioni
13:38della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
13:42A dicembre è stato istituito presso il MIMIT un tavolo dedicato al progetto Eniversalis,
13:48a tale riguardo, informo che lo scorso 10 marzo, nell'abito citato tavolo, è stato
13:52firmato un protocollo di riconversione.
13:54Il piano mira recuperare la competitività dall'impresa del settore e prevede investimenti
13:58privati e inversali sperate 2 miliardi di euro in nuove piattaforme tecnologiche e la
14:04riduzione di circa 1 milione di tonnellate di CO2.
14:07A priolo verrà realizzata una biorefineria per la produzione di biofuel e il primo impianto
14:13industriale italiano di riciclo chimico di plastiche chimiche con la tecnologia HOPE.
14:18A Ragusa il sito verrà convertito in un centro polifunzionale di competente specializzazione
14:24a supporto della filiera della biorefineria.
14:27A Brindisi verrà avviato la Gigafactory di accumulatori stazionali di stoccaggio in batterie
14:32di energia elettrica prodotte da fonti rinnovabili, fondamentale per lo sviluppo della filiera
14:36green italiana.
14:37Il protocollo contiene anche gli impegni dell'azienda a garantire la continuità degli approvvigionamenti
14:43delle imprese utilizzatrici, il mantenimento di livelli occupazionali di reti indiretti
14:47e il supporto alle imprese locali della loro riconversione industriale.
14:50Per monitorare l'attuazione di questo piano si è istituito un tavolo di coordinamento
14:55anche per verificare tempistiche degli stanziamenti e realizzazione dei nuovi impianti.
15:00Ha accertato che l'Italia ha aderito all'EU Critical Chemical Act insieme agli altri Paesi
15:15europei.
15:16Credo che qui ci sia un punto che non sfuga al sottosegretario e che di sicuro non può
15:23sfuggire alla nostra attenzione, ossia la contraddizione che c'è tra l'iniziativa europea, la questione
15:33che è stata posta a livello europeo rispetto alla centralità della chimica di base e la
15:37produzione in Europa di questo aspetto della filiera, e un piano ENI costruito prima e
15:48che non prevede in Italia una continuità produttiva di questo segmento.
15:53Questo è il punto.
15:55A livello europeo c'è un'iniziativa che va in una direzione, può essere anche il tema
16:02della revisione del Sibam, su questo era stata anche discussa una mozione in questo ramo
16:07del Parlamento qualche mese fa, però in ogni caso rimane questo elemento, un governo che
16:15assume un'iniziativa, che fa dichiarazioni sulla necessità di mantenere le produzioni
16:21e poi accompagna un piano che di fatto invece queste produzioni le interrompe.
16:27Quindi, visto che, diceva il sottosegretario, è stato previsto un tavolo di coordinamento,
16:33questo tavolo di coordinamento dovrebbe intanto soffermarsi su questo punto, qui è necessario
16:39che venga preso il tempo sufficiente e necessario per vedere se collima il piano con l'iniziativa
16:47e con le scelte che vengono prese a livello europeo, altrimenti ci troveremmo a dismettere
16:51un segmento fondamentale nel momento in cui invece ci sono le condizioni per tutelarlo
16:56e preservarlo.
16:57Passiamo all'ultima interrogazione, il donore Pavanelli ha facoltà di giustare la propria
17:05interrogazione su un'iniziativa di competenza diretta a tutelare le imprese italiane maggiormente
17:10esporte ai rischi della nuova politica dei dazi statunitense.
17:13Grazie Presidente, un paper dell'Auston University quantifica in 1.400.000.000 di dollari la
17:24perdita di ricchezza globale derivata dalla guerra commerciale e l'Italia sarebbe il
17:31quinto Stato più penalizzato, l'Istat rivela che ci sarebbero effetti devastanti e un effetto
17:39domino con il calo dell'export anche per i minori investimenti e sulla ricaduta occupazionale,
17:49si parla di almeno 23.000 imprese italiane vulnerabile sull'export nel 2022 e un totale
17:57di 415.000 addetti a rischio lavoro, ieri il sottosegretario dell'azienda Illy ha dichiarato
18:08che sta valutando di spostare parte della sua produzione negli Stati Uniti, noi ci domandiamo
18:16cosa intende fare il Governo a livello europeo e a livello internazionale per far sì che
18:25questi nuovi dazi che teoricamente partono da oggi mediante una serie di strategie mirate
18:35a scongiurare eventuali logiche di delocalizzazione da parte dei processi produttivi che prevalgono
18:42sull'esigenza della continuità produttiva.
18:45Come noto gli Stati Uniti rappresentano per l'Italia uno tra i principali partner commerciali
18:59extra-UE, comprendiamo quindi le preoccupazioni che stanno emergendo rispetto a possibili
19:04dazi americani su beni europei annunciati a partire da questa settimana e stiamo lavorando
19:11a fine di tutelare le imprese italiane, i posti di lavoro e la competitività del nostro
19:14sistema produttivo. Mi preme sottolineare che in questo scenario serve responsabilità,
19:22in un contesto internazionale instabile rispondere con nuovi dazi significherebbe infatti rischiare
19:28un'escalation commerciale che danneggerebbe tutti e in particolare le imprese e i cittadini.
19:35Il Governo ritiene più utile mantenere aperto il dialogo e individuare soluzioni intelligenti
19:41e sostenibili. Per tale ragione è stato richiesto all'Unione Europea che ogni eventuale reazione
19:47sia caratterizzata dalla dovuta cautela, da responsabilità e lungimiranza. A riguardo
19:54la Commissione Europea che ha competenza esclusiva in materia di politica commerciale sta affrontando
20:00questa sfida con attenzione. In aggiunta a ciò abbiamo chiesto alla Commissione di predisporre
20:05strumenti compensativi per le imprese che verranno maggiormente colpite da dazi americani,
20:12che passano anche per un maggiore investimento europeo sulle politiche per la competitività.
20:18In una prospettiva di medio periodo stiamo predisponendo un piano di diversificazione
20:23di sviluppo verso altri mercati che possono essere considerati uno sbocco alternativo
20:29nel caso in cui nei prossimi mesi la minore apertura del mercato americano possa permanere.
20:36L'obiettivo è chiaro, sostenere le esportazioni italiane nei mercati in crescita e al tempo
20:45stesso ridurre la dipendenza dei singoli sbocchi commerciali al fine di scongiurare scelte
20:51di delocalizzazione da parte delle imprese. Occorre creare condizioni che rendano conveniente
20:58e attrattivo e mantenere l'attività produttiva in Italia. I dati ci confortano. Nel 2024
21:06l'Italia ha tratto oltre 35 miliardi di investimenti diretti esteri, superando Francia e Germania.
21:14È un segnale concreto che il nostro Paese è tornato centrale per gli investitori di
21:19tutto il mondo. Quanto ai rapporti bilaterali, si conferma che il dialogo con gli Stati Uniti
21:24è attivo e costante. Il ministro Urso ha già incontrato i rappresentanti dell'amministrazione
21:28americana e ulteriori incontri sono in programma, anche col segretario al commercio. Gli Stati
21:35Uniti resteranno un alleato strategico. Per tale ragione l'Italia ritiene fondamentale
21:40evitare contrapposizioni e promuovere soluzioni condivise nel rispetto reciproco delle rispettive
21:48economie.
21:49Grazie Presidente. Sottosegretario ovviamente non sono soddisfatta in quanto ci sono nelle
22:04sue parole moltissime faremo, studieremo eccetera eccetera. Io quello che stiamo vedendo, stiamo
22:14notando è che in questi ultimi mesi sembra che il Governo sia rimasto fermo a guardare
22:24e in attesa di sapere cosa succederà. Tra l'altro con una maggioranza di Governo che
22:34non ha assolutamente la stessa linea politica in quanto il ministro Salvini, leader della
22:42Lega sembra addirittura felice dei Dazzi e abbiamo sentito ben poco da parte del ministro
22:50Urso. Questo significa che le nostre imprese in questo momento sono in un limbo nel senso
22:58che c'è talmente tanta incertezza e poca decisione concreta che se nelle prossime ore,
23:10non giorni settimane mesi, ma se nelle prossime ore questo Governo non prende una direzione
23:18chiara e netta credo che rischiamo di ritrovarci stravolti da questi Dazzi soprattutto considerando
23:2724 mesi consecutivi di crisi economica del nostro Paese con un'industria che è già
23:35in sofferenza, se non si corre ai ripari con scelte decisive senza avere i piedi su
23:45due staffe diverse credo che sarà anche molto difficile per le nostre imprese poter programmare
23:53il futuro perché il futuro di un'impresa solitamente si programma non nemmeno di anno
24:00in anno ma almeno di cinque anni in poi.

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