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3ª (Aff. esteri e difesa) Senato con III (Aff. esteri) e IV (Difesa) Camera - Ufficio di Presidenza
Audizione del Direttore Generale della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Stefano Gatti, nell’ambito dell’esame congiunto della Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025 (Doc. XXV, n. 3), nonché della Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2024, anche al fine della relativa proroga per l’anno 2025 (Doc. XXVI, n. 3)(26.03.25)

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Trascrizione
00:00che non saranno con noi, comunico come al solito che è stata disposta la pubblicità
00:26nei nostri lavori essenziali dell'articolo 33,4 del regolamento, se non ci sono contrarietà
00:33dureranno per tutta la durata dell'audizione. Ringrazio per la sua presenza il direttore
00:38generale alla cooperazione dello sviluppo del MAECI, nostro gradito ospite abituale
00:45perché è un tema a cui questa commissione tiene molto, quindi il ministro per l'impone
00:51essenziale Stefano Gatti che è accompagnato dal consigliere Stefania Fancello e della
00:56segretaria delegazione Erika Enne. Sentiremo oggi nell'ambito dell'esame congiunto
01:03della deliberazione del Consiglio dei Ministri in merito alla partecipazione dell'Italia
01:08a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2025 e della relazione analitica sulle missioni
01:16internazionali in corso e quindi sullo stato degli interventi della cooperazione allo sviluppo
01:25che sono sostegno dei processi di pace e stabilizzazione riferite all'anno 2024, però anche al fine
01:33della relativa proroga per l'anno 2025. La seduta quindi è trasmessa anche sui canali
01:40web del Senato, parlavamo prima col dottor Gatti, non è che i soldi della cooperazione
01:48o per le missioni internazionali non ci sono, come tutti voi capirete la difficoltà e poi
01:53spenderli perché a volte o ci sono i canali chiusi o mancano interlocutori, quindi darei
02:00subito la parola al dottor Gatti in modo che a seguire facciamo tutto un giro di domande
02:06dando poi la possibilità a lei di rispondere. Va bene, prego dottor Gatti.
02:13Grazie, grazie, grazie Presidente. Presidente, onorevoli senatori, onorevoli deputati, grazie
02:24per questa audizione e con grande piacere che colgo l'opportunità di illustrare il
02:28contributo che la deliberazione missioni fornisce all'attività della cooperazione
02:32dello sviluppo italiana che intendiamo realizzare nel 2025. Partirei però da una breve illustrazione
02:38dei principali interventi realizzati nel 2024 attraverso tale strumento il cui obiettivo è,
02:43come noto, quello di perseguire la prevenzione e il contrasto delle cause all'origine dell'instabilità
02:49politica, economica e ambientale anche nella prospettiva di scongiurare l'insorgere di
02:53conflitti locali, affrontare le cause profonde della migrazione e ridurre i fenomeni di migrazione
02:59forzata. L'anno scorso la deliberazione missioni internazionali ha destinato all'attività di
03:03cooperazione dello sviluppo 251 milioni di euro, 243 milioni per interventi di sviluppo
03:09di emergenza humanitaria e 8 per interventi di sminamento umanitario. Di tale importo
03:14complessivo 100 milioni di euro sono stati destinati al continente africano, 91 al Medio
03:19Oriente, 17 all'Asia, 35 all'Europa, in particolare all'Ucraina e 8 allo sminamento
03:24umanitario in diverse parti del mondo. Tali fondi sono stati utilizzati per iniziative
03:29di sviluppo e di stabilizzazione e, soprattutto, per interventi di aiuto umanitario. Essi sono
03:35stati dedicati principalmente a fornire assistenza alimentare e sanitaria e a favorire l'accesso
03:40all'istruzione e ai servizi igienici di base alle comunità più vulnerabili, spesso vittime
03:45di conflitti o sfollate, con un focus particolare su donne e minori. In Medio Oriente, nel corso
03:53dello scorso anno, la guerra a Gaza e la sua estensione al Libano hanno imposto un
03:57aumento degli interventi di aiuto umanitario nella regione. Food for Gaza è stata l'iniziativa
04:02faro dell'Italia in Medio Oriente, beneficiando di circa 30 milioni di euro, circa metà dei
04:07quali finanziati dalla deliberazione di missioni. L'Italia ha fornito assistenza anche alla
04:11popolazione libanese, contribuendo al fondo umanitario gestito da OSHA e finanziando progetti
04:16di assistenza sanitaria realizzati dall'UNHCR, che prevedono il sostegno diretto ai ospedali
04:20pubblici e la copertura delle spese mediche per le comunità vulnerabili. Inoltre, le organizzazioni
04:26della società civile italiana e attiva in Libano sono state coinvolte in un'iniziativa di aiuto
04:30umanitario multisettoriale del valore di 10 milioni di euro. In Siria, nel 2024, la deliberazione
04:36missione ha finanziato soprattutto interventi umanitari con organizzazioni della società
04:40civile di comprovata esperienza e presenza nel Paese, anche qua per un importo di 10 milioni
04:45di euro e con agenzie umanitarie internazionali. Sono inoltre stati finanziati in quel Paese
04:50interventi con la Federazione Italiana della Croce Rossa e con il Comitato internazionale
04:53della Croce Rossa, attive nei settori della protezione, sicurezza alimentare, salute e
04:58istruzioni per il rafforzamento della resilienza della popolazione vulnerabile delle donne. La
05:03deliberazione missione internazionale del 2024 ha pertanto costituito un elemento fondamentale
05:09nella realizzazione della strategia della cooperazione allo sviluppo. Quest'anno, come
05:14nel 2024, la deliberazione assegna alla cooperazione allo sviluppo 251 milioni di
05:20euro. La parte più rilevante, 243 milioni di euro, saranno utilizzati per interventi
05:25di sviluppo e di aiuto emergenziale. I restanti 8 milioni saranno destinati ad attività di
05:31sminamento umanitario. Veniamo alla priorità geografica ai settori di intervento. Innanzitutto
05:37l'Africa, in coerenza con il documento triennale 2024-2026 della cooperazione italiana. L'area
05:43geografica prioritaria individuata dalla deliberazione missione per il 2025 è l'Africa,
05:48cui si prevede di destinare 90 milioni di euro dell'importo totale. Per il Medio Oriente saranno
05:53stati programmati 84 milioni di euro, per l'Europa 57 milioni di euro e per l'Asia 12 milioni di
05:59euro. Il continente africano rappresenta anche nel 2025 e per il prossimo triennio il principale
06:05beneficiario delle risorse e delle attività della cooperazione allo sviluppo italiana.
06:08Farò un breve accenno quindi alle principali regioni di intervento partendo dall'Africa.
06:13Il Corno d'Africa è una regione prioritaria dove la cooperazione allo sviluppo è impegnata a
06:17sostenere l'area nell'affrontare sfide come il cambiamento climatico, sicurezza alimentare e
06:21sviluppo economico. In Etiopia opereremo sia in un'ottica post-conflitto, con iniziative volte
06:26a rafforzare l'accesso inclusivo ai servizi sociosanitari di aiuto umanitario, sia in una
06:33prospettiva di più lungo periodo, con interventi incentrati su sviluppo economico, formazione
06:37professionale e creazione di impiego. L'Etiopia è anche uno dei paesi pilota del Piano Mattei per
06:42l'attuazione delle linee guida del Nesso Umanitario Sviluppo Pace. L'approccio Nesso
06:48mira non soltanto a rispondere alle esigenze umanitarie immediate della popolazione civile,
06:52ma anche a porre le basi per una pronta ripresa a un contestuale processo di sviluppo,
06:57soprattutto in contesti caratterizzati da forte instabilità o scontri. Per quanto riguarda
07:02l'Etiopia, in quest'ottica è particolarmente rilevante l'iniziativa coordinata a 2NDP a
07:06supporto del Programma Nazionale di Smobilitazione e Reintegro degli Ex Combattenti. Nella stessa
07:10regione è di grande rilievo il Sudan, che rappresenta il primo paese al mondo per numero
07:16di sfollati interni, oltre 12 milioni, in cui si aggiungono 3,7 milioni di rifugiati sudanesi in
07:24Egitto, Chad e Sud Sudan. In Sudan è fondamentale monitorare costantemente il quadro umanitario e
07:29intensificare l'impegno per sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione locale, lavorando
07:34sia con le organizzazioni della società civile italiana presente in loco, sia come fatto nel
07:382024 con organizzazioni come UNHCR, PAM, UNICEF e OMS nel settore sanitario. Con le organizzazioni
07:46della società civile italiana operanti in loco realizziamo interventi dedicati ai minori attraverso
07:51l'assistenza diretta e favorendo l'accesso ai servizi educativi. In Somalia si intende rafforzare
07:56l'accesso ai servizi di base alla popolazione locale e promuovere uno sviluppo economico
07:59inclusivo, sostenendo anzitutto gli storici ospedali De Martino a Mogadiscio e Jowar in
08:05Somalia e consolidare i programmi di cooperazione universitaria a beneficio dell'Università Nazionale
08:09Somona. Per quanto riguarda i paesi limitrofi, alcune delle risorse della liberazione di missioni
08:14potranno essere assegnate all'Eritrea per interventi a favore delle fasce più vulnerabili
08:18della popolazione. Veniamo all'Africa mediterranea. La stabilità politica e la prosperità economica
08:23dell'Africa settentrionale sono essenziali per la stabilità e la sicurezza dell'Italia e
08:27dell'Europa, in particolare considerando il ruolo di punto di transito per i flussi migratori. In
08:32Libia, anche nel 2025, la liberazione di missioni dovrà facilitare l'accesso della popolazione
08:36residente e più vulnerabile ai servizi essenziali e contrastare l'insicurezza alimentare nel pieno
08:42rispetto ai diritti umani. Confermiamo il nostro sostegno al processo di stabilizzazione istituzionale
08:46ed economica, anche con un iniziativo di sviluppo per promuovere la saluguardia del patrimonio
08:51culturale del Paese. Il tutto sempre prestando attenzione particolare al quadro umanitario,
08:56alla tutela dei diritti umani, delle donne e delle categorie più svantaggiate. In Tunisia e in Egitto,
09:02anch'esso Paesi cruciali per la politica estera italiana, continueremo a rafforzare i servizi di
09:05base e a promuovere lo sviluppo socio-economico con un focus su giovani e donne. Il Sahel è una
09:12regione di interesse sempre più strategico dell'Italia. Mediante le risorse della liberazione
09:16di missioni, la cooperazione e lo sviluppo contribuirà al consolidamento del ruolo del
09:19nostro Paese in questo quadrante e per essere complementare alla strategia italiana anche in
09:25ambito migratorio e sicuritario. Gli interventi si concentreranno in Burkina Faso, Niger e Mali.
09:31In Mauritania, nuovo Paese prioritario per la cooperazione italiana in cui è stato recentemente
09:34aperto l'ambasciato, opereremo nel settore sanitario e della sicurezza alimentare. Si
09:39potranno destinare parte delle risorse previste per il Sahel anche a Paesi limitrofi come Costa
09:43d'Avorio, Guinea, Ghana e Senegal in considerazione di eventuali muotamenti geopolitici che potranno
09:48interessare la regione nel corso dell'anno. L'impegno della cooperazione italiana in
09:53Africa non avverrà però a discapito delle altre regioni di interesse strategico per l'Italia,
09:57il Medio Oriente, l'Europa orientale, i Balcani occidentali e l'Asia.
10:01Per il Medio Oriente, il sostegno al processo di stabilizzazione e pace, così come testimoniato
10:07dalla conferenza umanitaria preseduta dal Vicepresidente del Consiglio italiano in occasione
10:11del G7 sviluppo a Pescara il 22 ottobre 2024, è una priorità per la politica estra italiana e per
10:16la politica di cooperazione allo sviluppo, anche in virtù dell'importanza strategica dell'area
10:20mediterranea e della presenza di missioni di pace a cui partecipano le Forze Armate italiane.
10:24Le risorse della deliberazione di missioni che si discute oggi avranno quindi un ruolo
10:28determinante in Medio Oriente, finanziando interventi di aiuto umanitario per la fornitura
10:31di servizi di base per la popolazione, in particolare salute, acqua, igiene, istruzione e,
10:37in prospettiva, in particolare nella striscia di Gaza, contribuendo a ristabilire le infrastrutture
10:43distrutte e danneggiate durante il conflitto. In questo contesto risulta imprescindibile la
10:48collaborazione con le organizzazioni internazionali operanti nella striscia,
10:52in particolare le dirigenzie ONU, quali il PAM, l'ONDP e la Croce Rossa internazionale.
10:56Altrettanto rilevante è il contributo delle organizzazioni della società civile italiana,
10:59attiva in Palestina, tenendo tuttavia in considerazione il quadro di sicurezza dell'area,
11:04specialmente a Gaza. In questo quadro la deliberazione di missioni continuerà a
11:08finanziare l'iniziativa Food for Gaza e gli interventi in CIS Giordania, per assicurare
11:12stabilità e percorsi di crescita economica. In Siria daremo attuazione al pacchetto di
11:17interventi annunciato dal Vicepresidente Italiani al suo omologo siriano lo scorso
11:2018 marzo, in occasione della sua visita a Roma, a margine della conferenza di Bruxelles.
11:24La deliberazione di missioni continuerà a finanziare i programmi attuati sia dall'organizzazione
11:30della società civile, sia dalle organizzazioni internazionali nei settori dell'energia,
11:34della sicurezza alimentare, della salvaguardia del patrimonio culturale,
11:37dell'assistenza ai rifugiati e ai minori. Veniamo all'Europa. L'Ucraina è un altro
11:41paese nel quale le risorse della deliberazione di missioni giocano un ruolo cruciale e in cui
11:46operiamo grazie alla sede dell'Agenzia aperta a Kiev nel 2023. L'azione della
11:51cooperazione italiana si concentrerà sul sostegno umanitario, ad attività di immediata ripresa,
11:55sul rafforzamento del settore sanitario e culturale, nonché su attività di governance
12:00finalizzate alla ricostruzione post-bellica del Paese. Le attività potranno essere realizzate
12:04sia dalle organizzazioni internazionali, sia dalle organizzazioni della società civile italiana.
12:08A proposito, ricordo come nel 2024 si è stata deliberata un'iniziativa di aiuto
12:12umanitario con le organizzazioni della società civile italiana di ben 23 milioni di euro,
12:17anche nell'ambito dello sminamento umanitario che si escrive nel
12:20ciocco delle attività svolte nel Paese e dalla società civile, in particolare in
12:25ambito sanitario. E veniamo all'Asia. La nostra presenza in Asia si concretizzerà
12:29prevalentemente in interventi umanitari a favore della popolazione afghana e nei
12:33paesi limitrofi, come ad esempio in Pakistan. Nel 2024 ricordo che l'Afghanistan ha beneficiato
12:39di 14,5 milioni di euro di interventi, in gran parte finanziati dalla deliberazione
12:43missioni internazionali. I programmi attuati dalle OSC italiane, da OCHA,
12:49il Comitato internazionale della Croce rossa e da l'Organizzazione internazionale per le
12:53migrazioni sono stati dedicati soprattutto all'accesso ai servizi di base della popolazione,
12:56istruzione, salute e accesso all'acqua. Attraverso questi interventi si mira a
13:01raggiungere risultati positivi nell'ampiamento dell'accesso ai servizi essenziali,
13:05nel rafforzamento delle capacità locali e nel supporto alle fasce più vulnerabili della
13:09popolazione. Sminamento umanitario. Anche quest'anno l'Italia rinnoverà il suo impegno
13:14nel settore dello sminamento umanitario in Africa, Medio Oriente e Ucraina. Gli 8 milioni
13:18di euro previsti dalla deliberazione confluiranno nel Fondo per lo sminamento umanitario istituito
13:22dalla legge 7 marzo 2001, attraverso cui l'Italia sostiene nei teatri di conflitto
13:27a post-conflitto le attività di sminamento umanitario. Esse poggiano su 5 pilastri,
13:32bonifica dei territori, distruzione delle scorte, assistenza ai sopravvissuti, educazione a rischio
13:37e attività di sensibilizzazione. Per concludere vorrei ribadire come gli elementi appena illustrati
13:43a questa commissione, a queste commissioni che, ringrazio, mostrano come la deliberazione
13:47missioni costituisca un tassello fondamentale dell'ampliazione della cooperazione e dello
13:51sviluppo italiana. Vi ringrazio, rimango a disposizione per rispondere alle vostre domande
13:55e alle vostre osservazioni.
14:02Grazie, grazie dottor Gatti. Ha chiesto la parola il senatore Alfieri e ne ha facoltà.
14:12Sì, grazie. Alla prima una domanda tecnica. Per quanto riguarda i fondi di cooperazione
14:23che rispetto al principale governo sono diminuiti di 40 milioni dal 291 del 22 al 251 di oggi,
14:31divisi 243, 8, sminamento umanitario, volevo capire, questi sono sicuramente, mi sembra
14:39di ricordare, i fini Ox ed Ac conteggiati nella spesa, diciamo, sul pil degli obiettivi
14:47che noi abbiamo, ma stando dentro nella deliberazione per le missioni, rientrano in senso lato anche
14:57nelle spese per la difesa, perché questo tecnicamente mi interessava comprenderlo.
15:03Sicuramente, parlando ieri con il generale Portolano, le attività CIMIC rientrano dentro
15:10le spese difesa in senso lato. La domanda era legata perché politicamente noi abbiamo
15:15bisogno di costruire una narrazione in cui una parte delle spese di cooperazione contribuiscono
15:21a costruire un contesto più facile e meno complicato anche per le operazioni di peacekeeping
15:30che noi facciamo, quindi se non c'è certezza, anche in un secondo momento, per sapere, diciamo
15:36dal punto di vista tecnico, la risposta a questa domanda. La seconda invece è più
15:41su Gaza. Volevo capire, per quanto riguarda Food for Gaza, metà dello stanziamento dei
15:4930 milioni utilizzati viene dalla delibera delle missioni, quindi 15 milioni. Ci sono
15:59stati problemi tecnici di attuazione, dato il contesto, problemi nello spenderli, quali
16:05criticità e poi mi sembra di capire, diceva che gli interlocutori per Food for Gaza, non
16:16so se ci sono altre attività fuori da Food for Gaza, sono il programma alimentare mondiale,
16:21l'UNDP e Croce Rossa. Se in passato c'era Umbra e per motivi politici non si è collaborato
16:33più con l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, questa era una domanda che mi
16:40interessava. Domanda finale, mi sembra che rispetto all'anno scorso si spendano 10 milioni
16:48in meno per l'Africa, quindi un po' in controtendenza con il tema dell'attenzione pianomatteia,
16:54anche se appunto ha detto che rimane prioritario. Se lo spostamento è dovuto a un rafforzamento
16:59della cooperazione in Ucraina? Perché questa è matematica, nel senso ci sono 10 milioni
17:06in meno, sono stati spostati da altre parti per capire se è stata una scelta di mettere
17:11più attenzione in una fase che si prevede post bellica e quindi di maggiori investimenti
17:17in cooperazione in Ucraina. Grazie.
17:19Grazie senatore Alfieri. Senatore Del Rio.
17:25Sì grazie. Io volevo chiedere una cosa semplicissima. Intanto ringraziando del vostro lavoro, molto
17:33prezioso e importante. Non solo c'è una riduzione rispetto agli anni scorsi ma c'è
17:40anche un problema di cambio del quadro generale, questa è la mia domanda. Cioè immagino,
17:47avendo un minimo di esperienza governativa, che questo pacchetto sia stato preparato in
17:52tempi in cui per esempio erano stati sospesi gli aiuti americani, USAID eccetera. Immagino
18:01che questo programma sia stato concepito diciamo non prevedendo l'eventuale, speriamo auspicabile,
18:11cessata il fuoco in Ucraina, quindi il raggiungimento di condizioni di stabilità. E quindi uno
18:19dei problemi che mi chiedo è, abbiamo la necessaria flessibilità qui per supplire
18:27diciamo così alle carenze che si stanno manifestando nel mondo della cooperazione internazionale
18:32a seguito di queste decisioni che hanno preso gli Stati Uniti per esempio. E la seconda
18:38questione, ma veramente così di quadro per aiutarmi a capire, è quanto di questi lavori
18:44che noi stimoliamo come Food for Gaza eccetera. Immagino che Food for Gaza abbia richiesto
18:52un grande sforzo di logistica, di sicurezza eccetera. Mi chiedo ma questo tipo di iniziative
19:02si riesce a coordinarle ogni tanto anche con altri paesi europei per poter poi come dire
19:07pesare in maniera più significativa rispetto agli obiettivi che ci poniamo con questo
19:14sostegno di cooperazione internazionale che è quello di creare legami, di creare sviluppo
19:19autosostenibile, di creare capacità in loco di resilienza a lungo periodo insomma. Quindi
19:27mi chiedo anche che tipo di collaborazioni riusciamo ad avere sui nostri progetti perché
19:32l'Africa è piuttosto grande insomma ecco credo che sarebbe utile che noi cercassimo
19:39di tenerci legati a tutte le iniziative che l'Europa con il Global Gateway promuove insomma ecco.
19:46Grazie. Senatore Mieli.
19:50Buongiorno intanto grazie per l'audizione così anche ricca di numeri che ci hanno permesso di
19:59fare anche un raffronto tra il 2024 e le prospettive del 2025. Lei nella sua audizione ha parlato
20:07spesso anche di progetti per giovani e donne. Potrebbe farci magari qualche esempio rispetto
20:14a quelle che sono anche i progetti per le donne in situazioni appunto di crisi che cosa si è fatto
20:20e che cosa si auspica magari di fare e di migliorare laddove sia possibile. La ringrazio.
20:25Grazie dottor Gatti e grazie anche al suo staff presente. Domanda mi è venuto un dubbio forse non
20:36l'ho ben compreso. Anche ieri col generale Portolano si è parlato di Burkina Faso ma non
20:42mi è chiaro se la missione sia partita se ci sia qualche cosa attivo in Burkina Faso o semplicemente
20:48in Niger o quale sia il progetto di cui ha parlato lei se è attivo o se è attivabile. Credo mi sia
20:55sfuggito e quindi se mi dà un chiarimento la ringrazio. Grazie. Se non ci sono altre domande
21:01io do la parola al dottor Gatti auspicando una cosa che almeno sugli interventi di cooperazione
21:09affiancati alle missioni militari in Europa si parlasse anche lì di scorpro dal patto di
21:15stabilità debito comune non anche mezzardo. Grazie. Prego dottor Gatti. Grazie presidente. Io faccio
21:26una doverosa premessa. Io sono la parte tecnica della cooperazione c'è una parte politica che
21:33tra le altre cose il ministro che si interviene tra breve quindi farò uno sforzo per rispondere alle
21:38domande tecniche e non a quelle politiche che ovviamente non spetta. Esatto avete un'audizione
21:43col ministro che naturalmente ha a vostra disposizione per rispondere a tutte le domande
21:47di natura politica anche se prendo conto che il collegamento delle due cose è molto forte
21:53quindi ottima. Quindi comincerei intanto grazie per tutte le domande. Allora innanzitutto alla
22:00domanda se diciamo le spese i fondi che sono destinati all'attività di cooperazione sul
22:07decreto missioni come ho detto sono stati 251 milioni l'anno scorso e 251 milioni quest'anno
22:12siano definibili come spese militari io le posso dare una risposta secondaria nel senso che
22:19ovviamente la domanda principale va fatta alla parte militare che voi avete per quello che
22:24riguarda noi e in ogni modo la risposta non può che essere no perché la legge 125 è molto chiara
22:29sul fatto che qualsiasi fondo che noi riceviamo non può essere utilizzato per finalità militari.
22:34Poi lei sa che nell'attuazione dei progetti ci sono una serie di cose, ne parlavamo mi ricordo
22:43anche l'anno scorso, se noi finanziamo una protezione di una centrale nucleare diciamo
22:49sistemi di protezione di parte di una centrale nucleare, centrale elettrica in Ucraina rispetto
22:56ai possibili bombardamenti, una protezione di una risorsa ovviamente essenziale per la
23:03popolazione o è piuttosto un'attività di difesa passiva militare talmente tanto era diciamo il
23:10dubbio che non l'abbiamo finanziata per evitare, ma fermo restando che c'è anche una fortissima
23:15argomentazione che bisogna proteggere, se noi creiamo degli shelter scolastici dove ovviamente
23:21i ragazzi possono andare anche sotto i bombardamenti, che cos'è? Cioè è chiaro che ci
23:26sono poi dei momenti in cui veramente la definizione e ci sediamo tutti intorno al tavolo per comprendere
23:31che cosa, ma la legge 125 è assolutamente chiara, non possiamo in nessun modo utilizzare fondi
23:37recuperazione compreso quelli che ci vengono dati dal decreto missioni su spese che siano
23:41riconducibili per l'utilizzo militare, quindi dal nostro punto di vista non possiamo, la mia
23:46attività è quella di sorvegliare che ovviamente le progettualità, le erogazioni dei fondi siano
23:51chiare da questo punto di vista. Quindi una domanda anche per quello che riguarda in generale
23:59i fondi, è stata fatta anche dal Senatore Del Rio, cioè sono più fondi diciamo diminuzione,
24:10aumento di 10 milioni eccetera, vorrei chiarire che i 251 milioni del decreto missioni sono una
24:18parte complessiva del pacchetto di fondi a dono della cooperazione italiana che quest'anno è
24:25calcolato al momento, fermo restando ulteriori ingressi di risorse nel corso dell'anno, che
24:31arrivano da diverse fonti, circa 4-5 diverse fonti, le due principali sono come sapete la
24:37legge di bilancio, cioè i fondi alla cooperazione della legge di bilancio e poi il secondo in ordine
24:42traduare di entità il decreto missioni. Quindi per noi il calcolo rispetto all'Africa, lo sforzo
24:48dell'Africa viene preso dall'insieme di tutti i due panieri, quindi lo sforzo sull'Africa rimane
24:53costante e importante e della stessa entità dello scorso anno, tant'è che andiamo adesso a un
25:00comitato congiunto di programmazione delle risorse della cooperazione per quest'anno che
25:06prevede uno sforzo dell'Africa assolutamente immutato e anzi in un momento complessivo su
25:12tutto il paniere di risorse che abbiamo. Rispetto alla domanda della flessibilità, però vorrei
25:16assicurare questo, quello che noi facciamo sia sul decreto missioni sia poi sulla legge di bilancio
25:22è una programmazione, cioè dobbiamo preparare il sistema, le nostre serie A e X a dire preparati a
25:28fare queste cose qua, ma ovviamente la programmazione per la parola stessa è un elemento di flessibilità
25:33che può essere in qualsiasi momento, che si creino crisi, che l'autorità politica, insomma è come
25:38quando si fa un piano per un'operazione militare, una cosa è il piano che fai, una cosa è quello che
25:42avrai realizzato quando poi vai sul campo e la realtà è diversa, quindi la flessibilità c'è nel
25:47sistema di programmazione che a noi serve a preparare la macchina per poter fare una serie
25:52cose, ma poi nel corso dell'anno faccio ad esempio ricostruzione, naturalmente sono ormai due anni
25:58che noi destiniamo delle risorse alla potenziale ricostruzione della programmazione di Gaza, che poi
26:03dopo non arriva, ovviamente quelle risorse le destiniamo ad altro, ma confermo che anche quest'anno
26:07noi abbiamo un pacchetto finanziario pronto per l'eventuale, non solo per l'eventuale, ma
26:13abbiamo anche delle discussioni in corso, faccio un esempio con l'Ondp e con, diciamo in collaborazione
26:19con la licenza di eminenza, abbiamo pronto anche dei percorsi di collaborazione per disegnare e
26:25programmare possibili le attività, il piano di ricostruzione della regione, quindi siamo pronti
26:30a mobilitarci in un qualsiasi momento. Per quello che riguarda Food for Gaza, allora vuole dire che intanto
26:42abbiamo mobilitato fino a questo momento 30 milioni di euro per l'anno scorso e stiamo
26:47pianificando 30 milioni di euro per quest'anno, perché rimane un'iniziativa importante e centrale,
26:54un'iniziativa, la nostra azione nella stessa Gaza è prevalentemente tramite le organizzazioni
27:00internazionali che sono in grado di operare, vorrei qua chiarire un punto molto importante,
27:05dal 7 ottobre 2023 la cooperazione italiana ha mobilitato per la crisi di Gaza e lo sviluppo
27:10in Cisjordania, quindi noi ovviamente lavoriamo su Gaza, poi abbiamo ovviamente tutta una parte,
27:15l'attività che riguarda la Cisjordania, 106 milioni di euro e per una molteplicità di iniziative,
27:22per la popolazione a Gaza sono stati stanziati 80 milioni, suddivisi in 5 pacchetti di aiuti e
27:2830 per la sola Food for Gaza, quindi vorrei spiegare che Food for Gaza è una parte del
27:33nostro forzo complessivo di programmi sia di sviluppo che umanitari per la popolazione
27:38palestinese, compreso per la striscia di Gaza. L'iniziativa Food for Gaza è il pilastro centrale
27:43dell'intervento italiano, è stata lanciata come sapete lo scorso anno, scorso marzo,
27:47con l'obiettivo di creare un tavolo permanente sull'aiuto alimentare e sanitario a Gaza e quindi
27:51la congiunzione delle finanziamenti che noi diamo a organizzazioni internazionali per portare
27:57questi aiuti a Gaza, ma gli aiuti alimentari di Food for Gaza vengono dal sistema italiano,
28:01quindi vengono dalle diverse confederazioni agricole, diversi soggetti intorno a questo
28:05tavolo che hanno donato, hanno dato questi beni che poi noi abbiamo il compito di trasportare.
28:10Li trasportiamo principalmente, quindi il nostro partner principale è il WFP,
28:14quindi il Programma Alimentare Mondiale, sapete che abbiamo una base logistica Brindisi,
28:19vengono utilizzate la base logistica Brindisi che organizza dei voli, altre parti arrivano via
28:24macchina e che cosa noi abbiamo fatto? Il WFP, che è una che è la principale, quindi il nostro
28:29partner, è operativo a Gaza, cioè gestisce una parte del flusso degli aiuti, quindi la struttura
28:36logistica che consente la distribuzione degli aiuti dentro la striscia di Gaza. Per rafforzare
28:40quindi la capacità del WFP noi abbiamo anche donato, come sapete, 15 camion Iveco che sono
28:47stati disegnati specificamente per, diciamo, entrare a Gaza e operare nelle attuali condizioni
28:52delle strade di Gaza, quindi anche la tecnologia e le capacità italiane e io l'ho presente con
28:57il Ministro al momento in cui abbiamo consegnato questi 15 camion specificamente disegnati. Quindi
29:06noi lavoriamo appunto con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura,
29:15la FAO, che ha una parte umanitaria che fa appunto specificamente sul cibo, cioè ha una
29:20sezione di emergenza umanitaria sul cibo, come ho detto con il PAM, e che è operativa dentro Gaza
29:27anche la Federazione Internazionale della Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. È
29:32operativa nel momento in cui Gaza è aperta è possibile entrare a Gaza, nel momento in cui è
29:37chiusa non può entrare nessuno. Quindi seguiamo la rivoluzione della situazione del terreno momento
29:44per momento. Per quello che riguarda l'UNRWA, l'Italia ha tradizionalmente erogato a UNRWA
29:53contributi al bilancio all'organizzazione e contributi finalizzati all'organizzazione
29:59di specifici progetti di sviluppo e di emergenza. Quindi i contributi volontari all'organizzazione
30:05sono stati erogati fino al 2023. Dal 2023 all'organizzazione in quanto tale non sono
30:10più stati erogati i contributi. Nel 2020, come sapete, è stata presa una decisione politica
30:15annunciata da parte del governo di non sostenere e di non finanziare attività di UNRWA dentro Gaza
30:22e quindi noi utilizziamo altre agenzie delle Nazioni Unite, prioritariamente come vi ho detto
30:27il WFP. Tuttavia abbiamo annunciato la continuazione del supporto a UNRWA per l'attività fuori dalla
30:35striscia di Gaza. Nel 2024 sono stati approvati quattro contributi a favore di UNRWA per un
30:39totale di 5 milioni di euro per programmi che hanno previsto attività in Giordania per il
30:45rafforzamento dell'accesso ai servizi sanitari dei rifugiati palestinesi, in Libano per favorire
30:50l'inserimento scolastico di bambini con disabilità, in Siria e in Ciste di Giordania per migliorare il
30:55benessere psicosociale e la salute mentale degli studenti rifugiati attraverso ambienti di
30:59apprendimento sicuri e protetti. Per quello che riguarda appunto la domanda sul transito di 10
31:08milioni dall'Africa all'Ucraina, no, non è così, nel senso che non è che noi facciamo, come vi ho
31:13detto, facciamo il grande ammontare della legge di bilancio e l'ammontare importante, ma ovviamente
31:20un po' minore del decreto missioni e chiaramente quest'anno, dato anche le diverse crisi, abbiamo
31:26ritenuto di usare più il decreto missioni per, diciamo, alcune aree e andare a compensare. Quindi
31:32non c'è una diminuzione dei finanziamenti dell'Africa, ovviamente l'attività in Africa
31:36tramite gli altri contributi. Sul tema del taglio delle risorse della cooperazione, io mi
31:42permetto di segnalare la seguente cosa. Sì è vero, lo sapete, ovviamente è il Parlamento che lo fa,
31:47la legge di bilancio, quest'anno ha dedicato 47 milioni, se non sbaglio in meno, all'attività
31:51della cooperazione. Vorrei segnalare che soltanto l'attività che noi abbiamo fatto di andare a
31:56rivedere tutti i progetti in questo momento, diciamo, in pancia al sistema della cooperazione,
32:01all'Agenzia Italiana della Cooperazione, non finalizzati e attuati negli ultimi anni,
32:05è un tema che si chiama dei risconti, ma molto tecnico. Vuoi sapere che se tu lanci un progetto,
32:11se il progetto si blocca non è che te puoi riprendere i soldi, perché c'hai un impegno
32:14scritto magari internazionale con quel Paese che vai a fare quel progetto e le norme della
32:19pubblica amministrazione ti dicono che devi avere i soldi pronti per fare quella cosa.
32:22Lì soltanto attuando questo team misto che abbiamo costituito dalla mia direzione generale
32:27con l'Agenzia per andare a rivedere tutti questi progetti abbiamo recuperato, cioè dichiarati
32:32chiusi perché diciamo avevano tutte le caratteristiche, progetti e progettualità per 70
32:37milioni di euro. Quindi noi andiamo adesso a definire la programmazione del 2025, la prossima
32:43settimana in questo comitato congiunto, dove a fronte dei meno 47 che sono stati dati al
32:48Parlamento ci sono più 70 dati dalla nostra azione che definirei di pulizia di casa,
32:54housekeeping si dice in inglese, di andare a rivedere ovviamente a gestire correttamente
33:01le partite finanziarie ancora non chiuse. Questo ci porta però al di là degli aspetti tecnici a un
33:07tema che a questo momento a me risulta che noi siamo l'unico Paese G7 per il 2025 che non sta
33:14diminuendo i fondi di recuperazione, che sia una diminuzione dell'80 o 100 per cento, che sia una
33:18diminuzione meno consistente, ma da questo punto di vista segnalerei che la diminuzione dei fondi
33:25internazionali di recuperazione è già cominciata lo scorso anno. Vi ricordo che sono Paesi come
33:28l'Olanda che hanno diminuito del 50 per cento i propri fondi e avete sentito anche voi l'ultimo
33:34annuncio del Primo Ministro inglese che ha indicato un taglio massiccio dei fondi. Quindi
33:41si tratta di una situazione generalizzata che è dovuta ovviamente a questioni interne di diversi
33:46Paesi su cui naturalmente io non commento, ma è un trend nel quale in questo momento
33:52l'unico Paese che a me consti del G7 che non sta seguendo questo trend è l'Italia. Quindi noi
33:59operiamo su un pagniere, come vi ho detto, complessivo di fondi che sono rimasti mutati rispetto allo
34:04scorso anno. Dopodiché possiamo noi andare a compensare Italia o chiunque altro la minore
34:11disponibilità di fondi internazionali per recuperazione? Assolutamente no, ma questo
34:16è una questione di matematica. Qui stiamo parlando ovviamente di tagli nel caso di uno
34:20specifico Paese di circa il 40-45 per cento dei fondi disponibili per l'attività di recuperazione
34:25in tutto il mondo e quindi noi ci siamo consultati anche con diversi direttori generali di altri
34:30Paesi G7 e stiamo chiaramente indicando a tutti coloro che si rivolgono a noi,
34:35le organizzazioni internazionali e le stesse organizzazioni della società civile, noi non
34:40abbiamo possibilità finanziarie di compensazione e non abbiamo neanche base legale per andare a
34:44dire tu hai fatto un contatto con USAID arriviamo noi. Possiamo fare una serie di cose importanti
34:49che stiamo facendo, intanto passi diplomatici che abbiamo fatto per segnalare diciamo alla
34:54controparte americana i progetti dell'OSC italiani più esposti, noi abbiamo fatto una review di tutti
34:59i progetti dell'OSC italiane, sono progetti per un valore di 53 milioni di euro che sono in corso
35:05da parte di importanti OSC italiane, quindi abbiamo tutta la lista e l'abbiamo presentato,
35:11abbiamo fatto ovviamente un passo politico molto importante tramite la nostra ambasciata Washington,
35:16seguiamo quindi io parlo quotidianamente con i responsabili di tutte le nostre principali OSC,
35:21vi posso dire che a seguito di questo passo sono stati fatti alcuni waivers, quindi dei circa 15
35:29progetti che diciamo noi abbiamo illustrato alla controparte americana che costituiscono
35:33questo quantitativo, tra i 4 e 5 hanno ottenuto waiver, altri no, però è una situazione in
35:41continua evoluzione perché poi prima arrivano le interruzioni, poi arrivano per esempio il caso di
35:46Haiti, tutti i progetti di Haiti improvvisamente hanno dato una comunicazione, hanno detto no no no, riprendete
35:50andate avanti, quindi è una situazione in movimento che noi monitoriamo ma siamo accanto alle nostre
35:55OSC. L'altra cosa che noi possiamo fare è ovviamente andare avanti bene e più velocemente con i nostri
36:01progetti perché le OSC italiane ricevono finanziamenti e voi sapete c'è un importante
36:07bando proprio per l'organizzazione della società civile che è stato chiuso adesso, questi ultimi
36:11giorni è stata pubblicata la gradatoria e stiamo parlando di quindi un afflusso finanziario nelle
36:16casse del nostro sistema di organizzazione della società civile di recuperazione che arriva al
36:20momento giusto, lo dicono anche tutti, in un momento in cui è necessario diciamo avere le
36:25disponibilità finanziarie, quindi noi siamo accanto alle nostre organizzazioni della società
36:29civile. Ho risposto alla questione della flessibilità, sì ce l'abbiamo, la programmazione
36:34ci dà flessibilità. Allora esempi di progetti per donne, allora io non sono venuto purtroppo,
36:41ma vi mando una lista scritta alla Presidente di tutti i progetti, veramente sono tanti,
36:48voglio anche segnalare una cosa, vi faccio un esempio, noi per quello che riguarda la priorità
36:54dei progetti a favore delle donne segnalo che l'Italia è uno dei tradizionali sostenitori del
37:02fondo internazionale per la lotta contro le mutilazioni genitali femminili, è un tema
37:06per noi importantissimo, come sapete ci sono due o tre tematiche di diritti umani su cui ho
37:11lavorato anche in passato, dove vanno dalla pena di morte alla moratoria, la pena di morte a New
37:16York, io ero il funzionario a New York che ha gestito questo complesso procedimento di successo,
37:22così come sedevo, tra altre cose, sul comitato del fondo per le mutilazioni genitali femminili,
37:27noi lo scorso anno in occasione della nostra Presidenza abbiamo annunciato il raddoppio del
37:31contributo italiano a questo fondo e in questo momento l'esempio mi ripete, ma le assicuro che
37:36ce n'abbiamo una quarantina di progettualità sulle priorità, sulle tematiche, ovviamente la protezione
37:42ovviamente di genere che è una delle priorità, come avete visto anche il documento triennale
37:49della cooperazione italiana e quindi chiedo ai miei collaboratori di segnarci che manderemo poi
37:54una comunicazione alla Presidente per elencare le nostre progettualità, che sono numerose e
37:59abbondanti. Finisco con un punto importante, Burkina Faso e Sahel, ho detto del Sahel che
38:05ovviamente è una regione molto importante, sapete è una regione dove l'Italia ha preso una decisione
38:10politica, quindi la lascio a domani per il commento, di restare e restare come? Noi abbiamo
38:16aperto tre ambasciate, sapete recentemente abbiamo uffici della cooperazione in Burkina
38:20Faso abbiamo un ufficio della cooperazione italiana attivo e poi in uno di questi paesi
38:25abbiamo addirittura un contingente militare, come voi sapete, quindi siamo lì presenti e è un
38:31elemento molto importante e stiamo parlando sia con la Commissione europea sia con diversi paesi
38:36partner per lavorare insieme, la Commissione infatti ci ha chiesto di prendere in carico
38:42molta più cooperazione delegata, vorrei ricordare sul tema della cooperazione delegata che a parte
38:46i soldi nostri noi operiamo con l'agenzia e con il nostro sistema ricevendo soldi da altri donatori,
38:52quindi se uno fa il calcolo complessivo dei soldi su cui noi ci muoviamo, la nostra agenzia
38:57della cooperazione è in questo momento attiva, quindi lavora e è responsabile di programmi che
39:01si chiamano di cooperazione delegata per più di 400 milioni di euro in azione, quindi siamo
39:06sempre di più un attrattore anche perché siamo rimasti tra quelli aperti e attivi di queste
39:12importanti risorse, così come le grandi progettualità della cooperazione come quella
39:15del caffè le stiamo realizzando in Africa con il cofinanziamento della Banca Mondiale
39:20e della Banca Africana dello Sviluppo.
39:23Dottor Gatti, una domanda anche da parte del Senatore Pucciarelli e poi ritorno la parola al Senatore Martone.
39:32Grazie, io ho una domanda sulla questione sugli 8 milioni investiti nell'ambito dello sminamento
39:42umanitario. Alla luce delle recenti notizie che parlano che la Polonia, non solamente la Polonia
39:51ma la Lettuania, Lettonia e Estonia intendono uscire dalla convenzione di Ottawa e la Polonia
39:57parla di un possibile utilizzo di un milione di mine anti-uomo per la difesa dei confini
40:03della Nato. Ragionare oggi se questo fondo è sufficiente o se bisognerà ragionare in una
40:11possibile implementazione perché questi numeri fanno preoccupare oggi moltissime nazioni e hanno
40:18diritto a questa convenzione. Se iniziamo invece a disattendere la preoccupazione secondo me è alta.
40:25Mi spiega bene, per cortesia dottor Gatti, i 70 milioni recuperati, credo nel bilancio dello
40:42Stato si chiamino fondi perenti se non ricordo male, quelli che sono stati stanziati, non utilizzati,
40:48con progetti scaduti e che non portano al fine per cui sono stati stanziati. Mi spiega
40:56esattamente come avete fatto a recuperarli? Cioè proprio tecnicamente? Appunto visto
41:02che ci sono accordi per cui non è che si possano ritirare.
41:06Prego dottor Gatti. Grazie. Entriamo in un settore particolarmente tecnico ma provo a spiegarlo.
41:19Innanzitutto da noi nel nostro sistema si chiama risconti. Allora ovviamente noi seguiamo un
41:25percorso amministrativo che ovviamente è disegnato dal deciso 125 quindi noi abbiamo per quello che
41:30riguarda l'utilizzo dei fondi recuperazione un percorso specifico particolare che si distoglie
41:35per molti versi rispetto ad altri percorsi di utilizzo dei fondi pubblici. Questo è normale
41:39perché intanto è all'estero e poi per un'attività particolare come quello della cooperazione.
41:43Quindi i risconti sono sostanzialmente i soldi che ha nel suo bilancio l'agenzia e che deve
41:51ancora utilizzare cioè deve ancora erogare nonostante che sono già assegnati ad alcune
41:55partite particolari. Vorrei anche spiegare una cosa importante. La dimensione della montata di
42:01soldi che la nostra agenzia italiana per la cooperazione ha è fisiologico che se hai un
42:08sistema che ha 958 milioni a dono di risorse a dono ogni anno che ogni anno le mobilità queste
42:16non sono mai spese in un anno. Ormai qualsiasi progetto di cooperazione che tu fai lo fai in
42:20due tre quattro anni e di più. Noi possiamo finanziare al massimo secondo la legge di bilancio
42:24per tre anni perché la legge di bilancio come sapete non ci consente questa decisione del
42:28Parlamento di andare oltre. Poi può durare di più ma noi dobbiamo dire che il finanziamento che
42:33daremo sarà in questi tre anni. Poi possiamo autorizzare come succede spesso in alcuni
42:36progetti che sono complicati di una loro estensione che significa che quei soldi rimangono lì.
42:42Rimangono fisiologicamente perché se c'è la seconda e la terza tranche tu devi aspettare
42:47che arrivi a fruizione e l'organizzazione mettiamo un'organizzazione della società
42:51civile che sta facendo questo progetto deve prima dimostrare rendi contare che ha fatto
42:56la prima fase che tutto quello è stato fatto e quindi darmi i soldi per la seconda fase
43:01e andiamo avanti. Quindi diciamo che è più o meno fisiologico che la nostra agenzia della
43:06cooperazione abbia tra i 500 e 600 milioni in pancia in ogni momento. Poi c'è le spese
43:09annuali ovviamente per tutto il personale. Quindi la macchina deve avere benzina al motore
43:15non è che uno si può aspettare che è vuoto. Comprende se no si bloccherebbe non potrebbe
43:18operare al di sopra però di una certa cifra che possiamo molto diciamo così generalmente
43:24indicare tra i 500 e 600 milioni. Allora può esserci un problema nel senso c'è troppa
43:29benzina nel riservatorio perché c'è tutta questa benzina. Qual è la ragione diciamo
43:33di questa benzina in eccesso. Sono numerosissime quindi non ne faccio neanche l'elenco ma noi
43:39abbiamo costituito un team misto della nostra direzione generale che coordina e della cooperazione
43:44di tecnici che stanno approcciando tutti questi progetti per andare veramente a vederlo uno
43:51per uno. Allora mettiamo poi un altro elemento quindi da una parte fisiologicamente deve
43:55averci dei soldi in pancia per poter operare. Dall'altra parte hai deciso di interventi
43:59in situazioni di crisi. Ecco per esempio tutti i progetti in Sudan arriva la guerra civile
44:04tu avevi una serie. Quelli non vai addirittura abbiamo dovuto ovviamente chiudere la sede
44:08dell'agenzia. Abbiamo dovuto evacuare tutti. C'è una situazione oggettiva di impossibilità
44:12però la cifra rimane là. Però possono esserci tutta una serie di altre ragioni di come mai
44:17perché il governo doveva fare una serie di cose non le ha fatte. Possono essere tra
44:21altre cose come sapete soldi che sono dati allo SC ma possono essere soldi che sono dati
44:24a contributo di bilancio a un governo di un paese beneficiario che doveva fare una serie
44:28di cose per avere quel contributo magari per avere la seconda rata la terza rata. Quindi
44:34sono un bel po' di cose. Dopodiché è una situazione che andava presa in mano e verificato
44:41e agito sulle singole partite. Quindi le posso dire che i 70 milioni era la parte più facile
44:46cioè quando fai un'operazione di questo tipo di revisione contabilità la parte più
44:50facile è che c'è una serie di progetti che hai visto che sono già finiti e mancavano
44:55soltanto gli ultimi documenti amministrativi necessari perché tu devi dichiarare una chiusura.
45:01Quindi si fa un dialogo serrato con le sedi e si è detto guarda questo è finito è chiuso
45:05e riprendiamo i soldi. Quindi quei 70 milioni sono la cosa più facile in assoluto non devo
45:09andare a disturbare nessuno a cui ho prometto dei soldi non gli sto più dando. Abbiamo
45:13semplicemente regolarizzato amministrativamente tutte le carte tutte le cose e abbiamo potuto
45:19prendi i soldi dalla banca. Adesso faremo la seconda la terza fase di andare a vedere
45:23ma sto progetto se con il paese X che sia la Guinea Conakry a Tanzania è lì da 4 5
45:29anni non va avanti. Noi ci sediamo col paese. Scusa magari a cambio del fatto che stiamo
45:34facendo una serie di altre cose chiudiamo e siamo d'accordo che chiudiamo insieme questa
45:38cosa quindi contiamo di andare ad aggredire. Questa è una delle cose più importanti delle
45:42operazioni più importanti che stiamo facendo per continuare a recuperare nei prossimi anni
45:46ulteriori risorse.
45:47Il fondo suo sminamento posso rispondere al Presidente. La situazione è la stessa
45:56di prima nel senso che sì ci sono una serie di donor internazionali infatti lei ne ha
46:01cilati alcune adesso si parla dei casi più retratanti ma più o meno tutti io devo dire
46:06che non ho conoscenza in questo momento nessuno dei miei colleghi anche andrò nei prossimi
46:09giorni alla riunione dei direttori generali dell'Unione Europea della cooperazione ci
46:13sono anche quelle piccole paesi baltici o di paesi neanche tanto piccoli come la Polonia
46:17che l'ha citato altri non ce n'è uno che non stia tagliando i fondi a volte per 10
46:2315 per cento no a volte per massicce quindi arrivo a riunioni in cui siamo noi quelli
46:29quindi il fatto che ci sono questi tagli determina l'unica cosa che posso rispondere su questo
46:34è noi non tagliamo e quindi il nostro la nostra diciamo così dedicarci alla centralità
46:40del tema dello sminamento che tra l'altro è prevista proprio nel decreto missione una
46:43cifra specifica quindi quella non potremmo neanche tagliare siete voi che ce la date
46:47con questa condizione e lo facciamo e c'è tutta la volontà di farlo che poi noi si
46:52possa andare noi come Italia mobilitare ulteriori fondi per diciamo colmare il gap che si viene
46:57è un tema molto delicato perché io le posso dire che ce n'ho 25 di richieste l'altro giorno
47:03ha chiamato la numero 2 dell'anhcr come sapete è guidata da Filippo Grandi relativamente
47:09al fatto che loro hanno dei tagli per alcune delle organizzazioni internazionali stiamo
47:14parlando del 40 per cento dei loro fondi quindi non è una cosa fino a quando il 10 15 per
47:19cento tu puoi come le nostre osc ne ho parlato con diversi di quello affrontare quando è
47:24il 40 per cento a volte è una questione di vita e morte per alcuni che vabbè chiudo
47:28se io ho il 40 per cento improvvisamente in meno quindi quello che noi possiamo fare
47:33alcune cose ma veramente non tanto nell'ambito le nostre disponibilità nel caso dell'anhcr
47:38noi andiamo subito cioè loro ci chiedono ok quello che ci potete dare perché è chiaro
47:42che voi non ci potete comandare ma datecelo subito quello che avete dato deciso quest'anno
47:46così intanto noi cominciamo ad avere diciamo cash flow soldi in cassa e quindi questo è
47:50quello che noi stiamo facendo sul fondo per quello che riguarda lo sminamento ne parlo
47:57sicuramente con il ministro del viceministro ma è un tema che le risorse che noi abbiamo
48:01sono quelle se togliamo da una parte dobbiamo mettiamo da una parte dobbiamo togliere da
48:06un'altra quindi per noi quest'anno nonostante che siamo l'unico paese g7 che non taglia
48:10ovviamente la sfida è importante perché le richieste sono tantissime grazie dottor
48:17gatti a lei e i suoi collaboratori e alla sua disponibilità ripeto per un tema che
48:24a questa commissione sta molto a cuore e quindi anche tutta la sua struttura sappia
48:32che può contare su di noi bene io chiudo l'audizione di oggi ci vediamo domani mattina
48:39a no ci vediamo più tardi scusate perdonatemi sempre

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