I carabinieri della stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno sottoposto a fermo un 24enne albanese accusato di violenza sessuale, per due distinti episodi, ai danni di due giovani donne.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30E' successo che due donne sono state seguite, palpeggiate e aggredite in diversi episodi da un 24enne che è stato poi rintracciato dalle forze dell'ordine e fermato.
00:44Le due giovani donne hanno fornito una sorta di identikit dell'aggressore e questo ha permesso ai militari di fermare questo 24enne pare di origini albanesi.
00:57Allora si riaccende un po' il tema della violenza di genere, delle aggressioni nei confronti delle donne che hanno molto spesso, anzi nella maggior parte dei casi, grandissima difficoltà a percorrere la città a qualsiasi ora del giorno e della notte.
01:14Una città come Roma con la paura e l'incubo di essere aggredite.
01:19Allora ci siamo chiesti se Roma sia effettivamente una città sicura, ma questo dovrebbe ovviamente garantirlo un po' tutto l'apparato delle forze dell'ordine, ma ci siamo chiesti soprattutto se siamo abbastanza tutelate e cosa deve cambiare.
01:34Ne parliamo con l'avvocato penalista Ilenia Guerrieri, che è anche la vicepresidente dell'Associazione Donne al Centro. Buongiorno e ben trovata.
01:42Buongiorno, buongiorno. Grazie tanto dell'opportunità.
01:48Per quanto riguarda il quesito che ha formulato, bisogna distinguere quello che è sicuramente la sicurezza delle nostre strade e della nostra città, che è garantita dalle forze dell'ordine.
02:01E poi per quanto riguarda la legislazione, quindi quali sono gli strumenti legislativi e gli strumenti legali che ha una donna per poter ottenere quella tutela.
02:13Prendendo proprio spunto da quello che è accaduto e da quello che ho potuto leggere appunto sui giornali relativi a questa vicenda di un stuporatore, tra virgolette, seriale,
02:24proprio gli strumenti che abbiamo a disposizione e che le forze dell'ordine e la magistratura hanno a disposizione hanno consentito,
02:31dopo le denunce delle ragazze che sono state molestate, sessualmente molestate alla fermata della metro, per tre volte è stato possibile individuare l'autore appunto dei gravi fatti,
02:44assicurarlo alle forze dell'ordine e proprio oggi è stato convalidato il fermo e il ragazzo, presumibilmente di origine albanese, è stato arrestato.
02:53Per quanto riguarda appunto gli strumenti, questo è stato possibile proprio perché le giovani ragazze molestate hanno avuto il coraggio di denunciare.
03:03Allora una riflessione che è quella poi che facciamo e che portiamo avanti con l'associazione Donne al Centro,
03:09che oggi rappresento non solo come vicepresidente responsabile dell'ufficio legale,
03:13è quello proprio di se le donne vogliono essere sicure nella città dove vivono e in tutte le attività che devono poter fare liberamente,
03:22anche quella di prendere la metro la notte e ritornare a casa, devono avere il coraggio ogni qualvolta succede qualcosa di denunciare.
03:30Questo è il primo messaggio che mi sento di dover dare, anche perché noi abbiamo una delle legislazioni a livello europeo
03:39più severo per quanto riguarda quelli che sono i delitti di genere, quindi tutti quei crimini che sono dettati appunto dal genere,
03:48dal solo essere, dal solo appartenere al genere femminile.
03:52Il codice rosso che poi è stato più volte dall'entrata in vigore sino ad oggi modificato,
03:58ha dato tutti gli strumenti sia alle forze dell'ordine che alla magistratura per mettere in sicurezza le donne.
04:04Quindi è necessario, se le donne si vogliono sentire più protette nei luoghi dove vivono, nei luoghi dove lavorano,
04:12quindi sia all'interno delle abitazioni che sul posto di lavoro, che in mezzo alla strada,
04:17è necessario che al primo atteggiamento molesto, al primo episodio di violenza,
04:24che sia un insulto, che sia una denigrazione, che sia un'umiliazione legata a come sei vestita,
04:32a come esci di casa, immediatamente blocchino il comportamento maltrattante.
04:39Perché, sembra assurdo dirlo, ma nel momento in cui non si ferma la condotta,
04:46che può essere che la condotta molesta e violenta da parte di un uomo,
04:50gli si consente all'uomo di poter andare oltre, ovvero sia,
04:55quando la donna non ferma immediatamente la condotta dell'agente,
05:00che la gente si sente autorizzata a mettere in atto una condotta ancora più severa.
05:05Quindi io invito...
05:06Mi scusi se la interrompo, io sono perfettamente d'accordo con lei,
05:10assolutamente bisogna denunciare qualsiasi atto di molestia di qualsiasi genere esso sia,
05:15però lei verrà anche a me, che molto spesso la legge non è che le aiuta ste donne,
05:20perché queste vanno a denunciare, poverette, poi in sede di processo si devono sentir chiedere
05:25come erano vestite, cioè è anche lì, secondo me, l'aspetto assurdo un po',
05:30oppure si mette in dubbio che la donna possa essere stata compiacente,
05:34cioè se è no è no, anche se è detto un secondo prima dell'atto stesso,
05:39io penso che lei sia d'accordo con me.
05:40Quindi in molti casi la legge non aiuta neanche però, no?
05:44Allora, dobbiamo un po' sgomberare il campo dei luoghi comuni,
05:48le domande come era vestita la donna e aveva la minigonna o aveva un jeans stretto
05:54non sono più ammessibili e nessun giudice davanti a nessun tribunale le consentirà,
05:59perché questo si tratta di vittimizzazione secondaria.
06:01Eh, certo, certo.
06:02Ma dobbiamo arrivare al processo.
06:05Diciamo che non accade più proprio perché c'è un'attenzione particolare,
06:10anche con l'introduzione della nuova ipotesi di reato del femminicidio,
06:16vi è proprio uscito recentemente articoli,
06:19proprio un decalogo di quelle che sono anche le domande in sede di dibattimento
06:23consentite e non consentite.
06:26Nessun tribunale consentirà più a un difensore di controparte,
06:29quindi dell'imputato, di formulare una domanda che possa mettere
06:33in una posizione di vittimizzazione secondaria,
06:36perché far sentire una donna che ha avuto il coraggio di denunciare
06:40la, diciamo, colè che ha causato l'evento, diciamo che non accade più,
06:45è un po' un luogo comune.
06:47Il problema che ancora persiste, anche se siamo andati molto avanti,
06:52è il coraggio di denunciare.
06:54E spesso e volentieri, nel momento in cui le donne hanno questo coraggio,
07:00io invito a contattare il 1522, che è il numero nazionale del centro antiviolenza,
07:06e i centri antiviolenza poi indicano, questo numero indica quale siano i centri antiviolenza
07:12più vicini e i centri antiviolenza sono, diciamo, strutturati anche per offrire
07:18un'assistenza legale, come la offriamo noi di donne al centro.
07:22Proprio perché forse il problema che io rilevo è che nei commissariati,
07:27soprattutto nei piccoli commissariati o nelle piccole caserme dei carabinieri,
07:32ancora non c'è quella formazione tale da consentire a una donna vittima di violenza,
07:40vittima di abusi familiari, di essere accolta e compresa.
07:45Esatto, e anche questo, no?
07:46Anche questo dicevo.
07:48Esattamente, per essere messa in una condizione di poter raccontare tutto.
07:53Ed è per questo che non rinuncia l'avvocato?
07:56E uno dei motivi è anche questo, e ecco perché io consiglio,
08:01passiamo attraverso il numero nazionale antiviolenza,
08:04oppure facciamo tutti, siamo tutti col telefonino in mano,
08:07una ricerca online, contattate donne al centro, differenza donna,
08:11a qualsiasi associazione che ha delle avvocate che sono specializzate
08:18o comunque formate per accogliere la vittima di violenza familiare,
08:23la vittima di violenza sessuale e accogliere con un accordo...
08:31Qualche piccolo problema di collegamento forse avvocata, riesce a sentirci?
08:36Eccoci, scusate, eccomi.
08:38Prego, prego.
08:38Quindi contattare delle strutture specializzate, perché purtroppo
08:43se non si va in grandi caserme dei carabinieri o in grandi commissariati,
08:49che non troviamo il personale formato.
08:53Spesso quando si deve parlare di una violenza subita,
08:56sia essa una violenza familiare o una violenza sessuale,
09:01c'è timore, c'è vergogna, c'è la paura di non essere comprese.
09:05Quindi per poter trovare una situazione di proprio agio,
09:10anche se noi partecipiamo a tanti corsi di formazione,
09:14anche in questo le forze dell'ordine si stanno tanto adoperando e utilizzando
09:18per far sì che vi sia sempre all'interno di una caserma o di un commissariato di PS
09:24una persona specializzata a raccogliere questo genere di denunce.
09:30Quindi diciamo che c'è tantissima volontà,
09:33ma è normale che siamo in una fase di anche rivoluzione culturale.
09:39Oggi si denuncia molto di più,
09:41tant'è vero che i numeri delle violenze,
09:43esattamente non sono aumentate,
09:47sembrano aumentate perché se ne parla di più.
09:50Quello che è aumentato purtroppo sono le violenze giovanili.
09:54Anche quest'ultimo episodio di cronaca da cui siamo partiti
09:57parla proprio di un ragazzo poco più che ventenne.
10:01Il problema del disagio giovanile, quasi adolescenziale,
10:05di un'assenza di controllo e di rete sociale
10:09consente a ragazzi sempre più giovani di commettere crimini efferrati.
10:15In quella fascia di età, quindi un'età molto giovane,
10:19la violenza di genere è aumentata.
10:21Questo è un aspetto che magari dovrebbe essere analizzato
10:25con un po' più di tempo e approfondito.
10:28Le scuole devono fare di più, secondo lei, Ilenia?
10:31Allora, noi facciamo tanto nelle scuole.
10:34Donna al centro si occupa anche, insieme a tante altre associazioni,
10:38di fare dei percorsi di formazione sulla violenza di genere
10:41nei confronti delle giovani.
10:43Sì, all'interno delle scuole noi abbiamo fatto un programma
10:46con la Polizia Postale Italiana,
10:49sviluppando delle pagine Instagram sui social
10:53per mettere al corrente i ragazzi
10:56di che cos'è la violenza di genere
10:58e quali sono gli strumenti per combatterlo.
11:02Se noi vogliamo veramente combattere la violenza di genere,
11:06la violenza contro le donne bisogna educare i ragazzi giovani
11:09ad una relazione non violenta,
11:13ad uscire dalle relazioni tossiche.
11:15Questo è un progetto che, se sviluppato a lungo termine,
11:20potrebbe aiutare a fermare quella che ormai è diventata
11:24una guerra contro la violenza di genere.
11:27Promuovere educazione attraverso tutti i canali.
11:31Anche la vostra iniziativa è da lodare
11:36perché parlarne di violenza
11:38e parlarne su ogni piattaforma
11:40e fornire le indicazioni necessarie
11:42per le donne che sono vittime di violenza,
11:45dalla violenza sessuale alla violenza familiare,
11:49ad una relazione tossica ad uscirne.
11:51Perché in Italia abbiamo gli strumenti,
11:53abbiamo la legislazione più attenta
11:55e più rigorosa di tutta Europa.
11:57E questo mi sento di doverlo dire.
12:00Dobbiamo assolutamente sì, chiaramente sottolinearlo.
12:03Avvocato, io la ringrazio di cuore
12:04per essere stata in nostra compagnia
12:06per aver lanciato anche un messaggio importante.
12:08Grazie a voi.
12:09Denunciate sempre.
12:11Denunciate e rivolgetevi alle associazioni,
12:13alle associazioni che fanno questo sul territorio.
12:17Grazie ancora.
12:18A presto.