L’Istituto Maria Ausiliatrice di Alì marina protagonista di “Ci sono anch’io”
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NovitàTrascrizione
00:00Ci sono anch'io, è tutta per te, non smettere adesso di ridere e chiamere bene il cappella, il cappella, il cappella.
00:22Oh-oh-oh-oh, oh-oh-oh-oh, ci sono anch'io.
00:52Oh-oh-oh-oh, oh-oh-oh-oh, ci sono anche io.
01:22Oh-oh-oh-oh, oh-oh-oh-oh, ci sono anche io.
01:37Ci sono storie di bene che nascono per caso, partono da un capo e arrivano all'altro di un'intera nazione.
01:45Storie che si fondano su una vocazione, su un istinto, quello materno.
01:50Storie di prossimità, di amore per i piccoli.
01:53Come quella della beata Maddalena Morano,
01:57con lei che ha fatto dell'educazione un presidio di accoglienza,
02:02un presidio di amore per tutti quei piccoli e piccolissimi che avevano bisogno di una carezza,
02:09di un abbraccio, di vicinanza fraterna.
02:13E noi oggi è questa storia che vogliamo raccontare partendo da un luogo tipico a lei caro.
02:19Ci troviamo sulla spiaggia di Aliterme e siamo proprio vicino, nei paraggi,
02:24dell'Istituto Maria Ausiliatrice con l'annesto Il Santuario.
02:28Qui con me c'è una delle religiose della congregazione Suor Mariella allo Turco.
02:33Suor Mariella, chi è stata e chi è oggi per tutte voi la beata Maddalena Morano?
02:39Maddalena Morano è una donna ed è stata una donna intraprendente, audace,
02:45che proprio venendo qui in Sicilia in un periodo borbonico,
02:51ha saputo investire sull'educazione, sull'evangelizzazione,
02:56ma in modo particolare scommettendo sulle nuove generazioni.
03:01E qui ad Aliterme, proprio su questa spiaggia, ha avuto inizio l'oratorio.
03:08Sì, proprio qui, lo start-up dell'oratorio delle figlie di Maria Ausiliatrice.
03:14Il 9 agosto del 1890, passeggiando su questa spiaggia e incontrando bambini, ragazzi,
03:25Maddalena dialoga con loro e col cuore materno incontra ciascuno di loro.
03:34Ascolta il loro grido, si accorge che fondamentalmente erano ignari delle cose di Dio
03:45e con loro inizia a dialogare.
03:50Subito li invita ad entrare presso il giardino ricevuto in donazione dai coniugi marini
03:59in quei piccoli locali, in quei poveri locali.
04:03Il 10 agosto accorrono 70 bambini, 70 ragazzi provenienti dal territorio di Aliterme,
04:15ma anche dall'antica Nizza.
04:19Su Ormaniella, oggi, questa realtà dell'oratorio, come è costituita,
04:24che territorio copre, quante famiglie accoglie?
04:27Il territorio accoglie gran parte dei ragazzi di questo territorio, del territorio del Comprensorio Ionico.
04:33Ragazzi, andiamo! Venite, ragazzi!
04:37Provenienti un po' da tutto il Comprensiorio, in particolare vengono da Nizza, da Fiume di Nisi,
04:47da Scaletta e ci siamo impegnato anche a diffondere la spiritualità dell'oratorio anche nelle diverse realtà.
04:57A Scaletta è sorto da poco l'oratorio parrocchiale, grazie alla collaborazione del parroco,
05:05ma soprattutto anche dei salesiani cooperatori.
05:09Che tipo di offerta voi presentate, quali attività, quali iniziative?
05:16Allora, l'oratorio ha un suo progetto educativo pastorale, fondamentalmente promuove delle attività
05:24finalizzate proprio alla crescita umana cristiana dei ragazzi, anche attraverso dei percorsi proprio di fede,
05:35e questo è allargato anche alle famiglie, perché crediamo fermamente che il valore dell'oratorio è quello della comunità.
05:44Ci sono infatti all'interno dell'oratorio diverse generazioni, proprio perché l'interfaccia non sono solo i bambini,
05:55ma debbono essere anche i genitori, gli adulti e i ragazzi animatori.
06:14Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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07:44Ti senti accolto dagli altri? Ti senti integrato come diciamo noi giornalisti?
07:49Uguale agli altri.
07:50Non è un problema per te?
07:51No.
07:52Senti, ma ci hai sofferto un po'?
07:54No.
07:55No. Quindi insomma è un punto di forza, sei come Robocop.
07:58Eh?
07:59Si.
08:00Ti senti un supereroe?
08:01Si.
08:02Senti, però sai che ci sono tanti bambini che invece non hanno questa bella forza che hai tu,
08:08e magari non vivono benissimo, se hanno un problema fisico, una malattia.
08:13Allora noi che cosa possiamo dire a questi ragazzi?
08:16Cosa serve per affrontare questa cosa e per dire guardate la diversità è bella,
08:21io sono bello quanto vuoi.
08:23Serve grinta.
08:24Grinta e questa è bella e poi?
08:26E determinazione.
08:28E determinazione.
08:29E tanto tu con queste puoi andare ovunque, vero?
08:31Si, si.
08:32E quindi basta avere la grinta e si può andare ovunque.
08:34Si.
08:35Proprio come ha fatto la beata Maddalena Morano.
08:38E insomma avete capito che qui all'oratorio si imparano anche tante belle, bellissime lezioni di vita.
08:46Io ve l'avevo detto che sarei venuta qui da voi a fare un po' di domande.
08:49Qua è vero, è vero, si.
08:51Cosa facciamo qua in questo oratorio di bello bellissimo?
08:55Stare insieme.
08:56Stare insieme.
08:57Nuove amicizie, gioco.
09:00Giochiamo insieme?
09:02Ci divertiamo.
09:03Preghiamo pure.
09:06Stiamo tutti insieme.
09:08Giochiamo.
09:10Giochiamo.
09:11E vabbè, e fin qui sono le cose belle, ma ci sarà una cosa meno bella che vi fanno fare?
09:16Beh la facciamo perché dobbiamo, però non mi piace tanto.
09:21Vediamo chi ha il coraggio di dirlo.
09:23Preghiamo.
09:25E quindi preghiamo non ci piace tanto oppure si, però ci piace pregare e poi giocare?
09:30Si.
09:32Pregare.
09:34Pregare.
09:36Così così pregare.
09:37Così così pregare, ma così così perché lo voglio sapere?
09:40Perché la preghiera è bella.
09:42Forse perché quando preghiamo dobbiamo anche metterci un po' a nudo con i nostri pregi e i nostri difetti.
09:49Sarà forse questo che ci spaventa, una per tutte che me lo dice.
09:53Eh, cos'è che vi spaventa della preghiera?
09:56Tu che sei la più grande.
09:58Eh, questo qua.
10:01Io sono la più piccola.
10:03La più piccola di età ma sembri la più grande.
10:06Eh, lo so, me lo dicono tutti pure.
10:12Qua ci sono quelle ancora più grandi, no?
10:15Ragazze, ragazze, ragazzi.
10:17Cosa c'è di bello nello stare insieme qua?
10:20Al di là del gioco, al di là delle amicizie che nascono, ecco qualcosa che veramente vi state portando dentro.
10:27Condividere anche delle esperienze.
10:30Tipo?
10:32Ad esempio abbiamo fatto molte uscite, anche con i bambini, abbiamo parlato con altri oratori, abbiamo conosciuto nuove persone.
10:43Anche per te è così?
10:45Sì, anche per me.
10:47E anche imparare a ballare ai bambini, quelli là che sono un po' più piccoli, che gli insegniamo alcuni balli, è bello.
10:54E se fate le monellerie cosa succede?
10:57Eh, se facciamo le monellerie qualche volta ci uniscono buttandoci fuori.
11:05Qualche volta ci fanno restare, però ci dicono di non farlo più e comunque possiamo rientrare, però con la coscienza, come si suol dire, pulita.
11:25Un tempo nella vita che non si spreca è quello in cui si parla ai giovani.
11:30È uno dei motti del carisma della beata Maddalena Morano, quello che voi oggi continuate a portare avanti.
11:38Io sono qui con Suor Maria Pisciotta che è la direttrice dell'Istituto.
11:44Suor Maria, oggi qual è il salute di questo istituto, quante siete?
11:50Allora, lo stato dell'istituto attualmente è un po' basso, perché se pensi agli anni passati che eravamo circa una sessantina, adesso siamo in sei.
12:00Perché le vocazioni diminuiscono, però non è quello che conta.
12:04Penso che la cosa più bella è proprio quando tu senti la passione che Don Bosco e anche Madre Morano hanno lasciato.
12:13Si parla spesso delle crisi vocazionali, degli ordini religiosi, soprattutto quelli femminili.
12:19Voi siete una testimonianza della resistenza della vocazione, in un tempo in cui formare i giovani, orientarli è diventata veramente una missione non impossibile, ma sicuramente importante e fondamentale.
12:36Sì, oggi penso che sia molto difficile dare una risposta positiva alla chiamata, però io sono convinta che il Signore continua a chiamare.
12:46Oggi proprio il Vangelo ci fa ricordare la chiamata di Levi, pubblicano, e la sua risposta è come oggi diventa più difficile.
12:56Forse perché il mondo attira più che le proposte che il Vangelo ci dona? Non lo so, penso che sia difficile rispondere, ma ci sono giovani che ancora lo fanno.
13:09Questa è una grazia concreta perché giovani, anche giovani FMA, io stavo diversi anni nella formazione, anche a livello d'Italia ho conosciuto diversi suori e la chiamata c'è.
13:25Se non in Europa, penso nei paesi dell'Africa, dell'Asia e così via.
13:31Signor Maria, questi giovani cosa vi chiedono oggi e voi siete in grado di ascoltarli?
13:37Allora loro chiedono di essere al centro dell'attenzione, forse perché è difficile oggi parlare con i giovani, forse il mondo che circonda questi ragazzi dà troppo ma loro ancora tentano.
13:54Ci chiedono e tu devi essere con loro ad ascoltarli, un senso alla loro vita.
13:59Per me la cosa più bella che Don Bosco ha lasciato è un'espressione che porta nel cuore, giovani siete tutti ladri, mi avete rubato il cuore.
14:08Per me questa è la passione che oggi caratterizza ogni figlia di Maria Ossidettice in modo particolare.
14:29Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
15:00Qui siamo nel campo di calcio che è uno degli ambienti dove si svolgono le varie attività sportive, ricreative e dell'oratorio ma adesso a raccontarcele meglio c'è Fabrizio.
15:10Fabrizio che si fa qua?
15:12Allora qua dentro il sabato e la domenica solitamente si giocano delle partite con tutti questi ragazzini.
15:18Io faccio l'arbitro ormai da due anni.
15:21Ti capita di beccare qualche insulto?
15:23Sì mi capita di beccare qualche insulto, ad esempio arbitro corno.
15:28Ma intanto un fischio glielo vogliamo fare?
15:33E poi cosa fate altro?
15:35Poi c'è il campetto di pallavolo dall'altra parte, io non faccio l'arbitro però qualche volta mi capita, però non sempre.
15:45Poi altre attività che fate quali sono?
15:47Altre attività che facciamo in estate è qua, si fanno delle attività come giocare a calcio sempre qua oppure si fanno delle attività con i cerchi, con dei birilli, con dei palloni, pure da pallavolo.
16:05Quello si chiama crest, non si chiama oratorio.
16:09Ho visto che c'è anche il tennis tavolo da quella parte, il ping pong.
16:13E poi dall'altra parte c'è il biliardo e il funghetto che sono due cose un po' diverse perché col funghetto si impara a giocare a biliardo perché è più o meno la stessa cosa soltanto un po' diverso, ci sono delle regole diverse.
16:29Ti faccio un'ultima domanda perché so che qua ci sono anche le attività del laboratorio di cucina, ma tu in cucina come te la cavi?
16:36Me la cavo bene perché frequento da molto l'oratorio e frequento pure il crest da molto, ormai quasi otto anni e ogni volta che vado in cucina mi sento come a casa della nonna.
17:06Qui all'oratorio si aiutano i ragazzi anche a scoprire quella che è la loro vocazione alla vita, un po' come hanno fatto prima le religiose, le figlie di Maria Ausiliatrice.
17:27Qui con me c'è una giovanissima che viene dalla capitale, da Roma, Suoflavia Zuccoli. Suoflavia tu hai una storia di vocazione particolare, bella.
17:37Io vengo da Roma, adesso sono due anni che sono in Sicilia, vivo a Catania dal lunedì al venerdì, poi il venerdì faccio lo zaino e di corsa vengo qui per dare una mano dal venerdì alla domenica sera.
17:52Questo cambio non è stato traumatico per me perché la mia famiglia ha sempre viaggiato molto, io ho cambiato nella mia vita 18 città perché mio papà veniva trasferito e mia mamma ci ha sempre insegnato che stare insieme era la cosa più bella e quindi abbiamo cambiato tanti posti.
18:17L'ultimo trasferimento io avevo 15 anni quindi mia mamma era un po' preoccupata perché io amavo uscire con gli amici, facevo sport, studiavo poco, combinavo qualche guaio, allora mia mamma diceva che già da una piccola città come era Terni passare a una grande città voleva un po' controllarmi e quindi mi ha iscritto a scuola dalle suore, dalle figlie di Maria Ausiliatrice.
18:43Lì ho conosciuto Don Bosco, ricordo quando sono arrivata in questa scuola nuova nel secondo liceo, vedevo la foto di questo sacerdote in tutte le classi, in sala menza, dappertutto e quindi un giorno ho fermato una suora e gli ho detto senti devi spiegare cosa ha fatto questo sacerdote di così importante e lei mi ha detto aspetta un attimo è andata a prendere un libro, le memorie dell'oratorio e mi ha detto leggilo.
19:14Io ho iniziato a leggerlo e la storia di questo sacerdote che ha amato tanti giovani ma soprattutto che aveva sogni grandi mi ha appassionato e quindi ho iniziato poi a impegnarmi un po' nell'animazione della scuola, poi mi sono iscritta all'università e lì ho conosciuto un altro aspetto che è quello dell'oratorio.
19:36Cosa studiavi all'università?
19:37All'università ho studiato scienze della formazione primaria, ogni minuto però che avevo libero dalle lezioni, dal frequentare, dallo studio lo passavo in oratorio e i miei amici hanno cominciato a vedere in me un cambiamento grande prima ancora che io me ne accorgessi.
19:54Quindi mi dicevano, magari mi chiedevano di uscire e io se non avevo niente da fare accettavo perché comunque sono sempre stata un tipo allegro, espansivo, a cui piaceva anche uscire con gli amici, andare in discoteca, ballare. Quando però c'era un impegno in oratorio io rinunciavo sempre.
20:16Sor Flavia quanto pesa oggi indossare questo velo?
20:21Oggi? Allora io sono molto contenta, per me è stato il sì più importante della mia vita. A volte ci sono delle difficoltà, penso come in tutte le scelte di vita, però il Signore mi ha sempre messo vicino delle persone in grado di aiutarmi e ricordarmi perché e per chi io ho scelto questa vita.
20:46E quindi quando io mi ricordo che seguire Gesù è ciò che mi rende felice continuo e supero le difficoltà.
21:17Sogni è in grande, Tuvalia è il motto di questo oratorio e le ragazze e i ragazzi imparano il valore proprio anche attraverso queste attività manuali in cucina.
21:30Qua si prepara il dolce e il salato naturalmente il sabato. A seguirli ci sono tante signore volontari e membri della comunità educante. Signora come si chiama?
21:40Io Rosa. Da quanto tempo segue qua i ragazzi? Non so quantificarlo, molti anni perché facciamo sia l'oratorio sia il grestestivo.
21:51Queste attività di cucina come nascono?
21:53Nascono perché dovevamo fare qualche attività e allora abbiamo chiesto un pochino ai bambini e abbiamo notato che era una cosa che gli piaceva fare mettere le mani in pasta perché a casa non lo fanno facilmente, si sporca molto la cucina per cui qua si sentono liberi e lo fanno molto volentieri.
22:13E quindi preparate e poi degustate insieme?
22:15Sì, certo, degustiamo oppure li portano a casa direttamente. Oggi degustano insieme in oratorio, se no loro li portano a casa, li facciamo in sacchettine e li portano a casa.
22:26Comunque ai bambini piace molto, bimbi dite cosa usiamo come ingrediente segreto?
22:33Un pizzico di amore.
22:35Brava Marco.
22:37Qua c'è un ingrediente segreto, allora cosa state preparando qua?
22:42Dei biscotti.
22:44E quali sono gli ingredienti?
22:46Un pizzico d'amore.
22:48E poi?
22:50Zucchero, farina, lievito, uova e acqua.
22:53E questo è il tavolo del dolce, naturalmente, no? E qua abbiamo invece il tavolo del salato. Cosa stiamo facendo qua, le pizzette?
23:03Sì.
23:05E poi a chi le portiamo?
23:07A casa.
23:09Ma non tutte spero le portano a casa, le mangiate anche qui insieme?
23:13No, le mangio a casa io.
23:15A casa soltanto e qua insieme?
23:17No, la mangio con la mia famiglia.
23:21Tu da quanto tempo frequenti l'oratorio?
23:23Tre anni.
23:25Ti trovi bene, ti piace? Qual è l'attività più bella?
23:27L'attività più bella sono tante, giocare a pallavolo e disegnare e colorare pure.
23:33E fare le pizzette, no?
23:35Sì, eppure quando cuciniamo.
23:37Tu amore come ti chiami?
23:39Sofia.
23:41Sofia, quanti anni hai tu?
23:4311.
23:45E ti piace preparare in cucina e mangiare?
23:47Un po'.
23:48Abbiamo un'incursione qua di ex allievi, la signora Elena e il marito il dottore Carmelo Catena.
23:54Avere studiato qui, essersi formati qui poi che cosa lascia per la vita?
23:59Lascia un segno profondissimo che ci si ritrova tutti i giorni nei momenti più duri naturalmente perché da forza, ma anche nei momenti più belli.
24:12Siamo figli di Don Bosco.
24:13Ma poi ex allievi, figli di varie ausiliatrici avete un legame speciale.
24:18Sì, io quando vengo qui mi sento a casa mia e lo dico sempre a lui, torno a casa.
24:25Lei è di lì signora?
24:27No, io sono di Ficarra come origine ma vivo a Messina.
24:31E qui si è formata perché? Com'è arrivata qui?
24:33Io ho fatto fino alla terza media qui. Dopo ho fatto un istituto tecnico sono andata sempre dalle stesse suole, sempre in un'altra casa ad assiduare allo Spirito Santo.
24:47E quindi poi si torna sempre dove si è stati bene, si torna con gioia.
24:52Io da quando l'ho sposata sono un ex allievo pure io.
24:57Perché?
24:58Perché ho sposato anche i principi di Maria Ausiliatrice. Per noi qua è la famiglia.
25:07Anche se io sono di Ficarra pure e vivo a Messina, lei lo sa, però questa è famiglia.
25:28Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
25:58Il 5 novembre 2018 questa che era una cappella viene eretta a Santuario diocesano da parte dell'Arcivescovo Giovanni Accolla.
26:28Da quel giorno viene ufficializzata la bellezza, la spiritualità di un luogo che è da sempre un grande attrattore per tantissime persone, vero Sol Mariella?
26:40Sì, proprio così. Il 26 febbraio del 1900 viene posta la prima pietra benedetta da Dorrua, il primo successore di Don Bosco.
26:53Da quel giorno questa è diventata la Chiesa Maria Ausiliatrice dove le prime sorelle insieme alla Beata Maddalena Morano si radunavano per la preghiera e anche per la formazione spirituale.
27:08Da quel giorno questa chiesa diviene luogo di spiritualità, di preghiera ma anche viene considerato punto di riferimento per tante ragazze che frequentavano qui la scuola.
27:20Qui Sol Mariella ci troviamo dinanzi alle spoglie della Beata Maddalena Morano.
27:28Sì, questa è proprio la cappella della Beata Maddalena Morano dove tanti pellegrini confluiscono da posti diversi per invocarla, per chiedere la sua intercessione per tanti motivi e per tanti bisogni.
27:45Dicevamo che la figura e la vocazione di questa Beata ha unito due posti ai poli estremi dell'Italia, il Piemonte e la Sicilia, quindi questa vocazione ha viaggiato lungo tutto lo stivale e poi è arrivata qui e ha messo frutto, un buon frutto.
28:01Sì, proprio qui Maddalena Morano quando pone le sue non tanto radici, anche se possiamo dire che sono state radici fondate in quest'isola perché lei si fece siciliana con i siciliani e volle proprio trasferire la spiritualità,
28:26il cammino di evangelizzazione tra i popoli siciliani a partire dalla sua esperienza di vita, una donna cresciuta tra le fatiche, tra le sofferenze che si fa segno e testimonianza per tante donne siciliane.
28:48È stata anche la prima ispettrice, ricordiamo, delle figlie di Maria Ausiliatrice, no?
28:53Sì, è stata la prima ispettrice, la prima dobbiamo dire un po' con lei che ha operato l'espansione della presenza delle figlie di Maria Ausiliatrice in Sicilia.
29:06Qui dentro ci sono degli effetti personali che la ricordano.
29:10Sì, in modo particolare troviamo San Giuseppe a cui lei si affidava e che lei invocava come il grande protettore della provvidenza.
29:23Un detto dice proprio questo, che Maddalena Morano si rivolgeva a San Giuseppe per chiedere la provvidenza e perché lui potesse intercedere per i bisogni di bene che lei doveva operare.
29:36E se San Giuseppe non otteneva le grazie che lei chiedeva, lo metteva con la faccia al muro.
29:44Signora Maniella, noi siamo nell'anno giubilare della speranza e questo naturalmente è un santuario giubilare, tappa giubilare, no?
29:53Sì, è proprio una meta giubilare ed è un luogo in cui poter ristorare il corpo e lo spirito e poter anche fermarsi per ritrovare attraverso il sacramento della riconciliazione se stessi e sperimentare la grande misericordia del Signore.
30:17E quindi qui afferiscono tutto l'anno tantissimi gruppi di pellegrini ma provenienti dalle parrocchie, da altre città religiose, religiosi naturalmente anche per ritrovarsi qui a pregare, per gli esercizi spirituali, quindi è una meta gettonata.
30:34È un luogo in cui poter pregare, poter ritrovare se stessi, potersi concedere un tempo, uno spazio per riflettere sulla propria vita e trovare le ragioni per poter vivere, sperare e anche amare.
31:04Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
31:34In questa stanza noi troviamo il decreto di nomina della Beata Maddalena Morano, figlia di Maria Auxiliatrice, quale patrona dei catechisti e degli educatori dell'Arcidiocesi di Messina Santa Lucia del Mela,
31:58proclamata proprio tale dal nostro arcivescovo Giovanni Accolla.
32:28Io sono con Piero Cosso a parlare di turismo religioso perché quando si fa riferimento a questo santuario non si può non pensare a un cammino importante, vero Piero?
32:56Sì, da qui è il luogo di partenza del cammino La Via dei Santuari Mariani nell'Anello del Nisi, un pellegrinaggio inserito nei cammini religiosi della regione Sicilia e nell'Atlante Nazionale dei Istituti del Ministero del Turismo.
33:13Questo cammino è promosso dalle figlie di Maria Auxiliatrice in collaborazione con l'Arcidiocesi, con le parocche, i comuni interessati dal percorso. I comuni sono Alì, Terme, Alì, Fiume di Nisi e Nizza, quindi di conseguenza sono le parocche Terrocco di Alì Terme, Sant'Agata di Alì, la parocchia Santissima Annunziata di Fiume di Nisi e delle San Giovanni di Nizza di Sicilia.
33:42E quindi questo cammino intanto richiama tante persone.
33:45Sì, certo, è un cammino che nasce dall'esigenza che in questo territorio è molto forte la devozione nei confronti della Santissima Vergine. A testimonianza di questo ci sono le numerose chiese intitolate alla Madonna e all'interno dei quali ci sono anche dei quadri, delle statue raffiguranti la Santissima Vergine, di una certa valenza storica, artistica e culturale.
34:09E poi durante l'anno solare ci sono delle feste religiose, alcune molto antiche e di lunga tradizione.
34:16E questo percorso, diciamo, è una via privilegiata alla scoperta dei valori religiosi, storici, artistici di questo territorio.
34:26Emblematica e peculiare perché consente ai pellegrini, ai visitatori di immergersi nelle bellezze scoprendo le tradizioni antiche di questo territorio.
34:35Un percorso di lungo, circa 28 chilometri, ad anello, perché consente di ritornare al punto di partenza.
34:42Cioè, collega al santuario Maria Osilio Adice del Terme, al santuario Maria Santissima Annunziata di Fiume di Nisi.
34:49Come pellegrinaggio annuale viene organizzato il terza domenica di maggio in preparazione alla festa di Maria Osilio Adice.
34:58Ma noi durante l'anno organizziamo vari pellegrinaggi in coincidenza delle festività religiose in onore di Maria.
35:05Come l'ultimo, il 24 marzo, faremo il pellegrinaggio a Fiume di Nisi per la Santissima Annunziata.
35:11Il Vangelo di questa seconda domenica del tempo di Quaresima ci presenta la scena della trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor.
35:21E' un evento questo che richiama alla sua risurrezione.
35:26Gesù prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni per far far loro un'esperienza di preghiera.
35:33E questa esperienza lo fanno sul monte.
35:36Il monte rappresenta un luogo intimo di preghiera in cui si può sentire la voce di Dio che parla al loro cuore.
35:46E mentre succede questo, il suo volto cambia di aspetto e la sua veste diventa candida e sfolgorante.
35:54Ecco che questo è un preannuncio della risurrezione di Gesù.
35:59I suoi discepoli rimangono sbalorditi da questa luce che Gesù emana, tant'è che dicono
36:07Signore, è bello per noi stare qui.
36:10Ecco, questa esperienza di preghiera che fanno Gesù con i suoi discepoli diventa per loro un'occasione per ascoltare che cosa?
36:20La voce di Dio.
36:21Alla fine di questo bellissimo evento, la scrittura ci dice che dalla nube è uscita una voce che dice
36:30Questi è il figlio mio, l'amato, ascoltatelo.
36:34Quindi chi dobbiamo ascoltare?
36:36Noi.
36:37Dobbiamo ascoltare Gesù.
36:39Gesù è la parola vivente, è la parola che salva.
36:43Il Vangelo di questa domenica cosa vuole dire alla nostra vita?
36:47Che anche noi siamo chiamati a fare questa esperienza che ha fatto Gesù con i suoi discepoli.
36:53A salire sul monte, cioè a isolarci da tutto quel rumore, quel chiasso che è presente nella nostra vita
37:01per fare esperienza di ascoltare la voce di Dio.
37:05E la voce di Dio dice a ciascuno di noi, tu sei mio figlio, tu sei prezioso, tu vali.
37:11Prendiamo in mano la nostra vita, mettiamola nelle mani di Dio e fidiamoci di Lui.
37:17Scendendo dal monte, fa o signore che possiamo essere anche noi questi pellegrini di speranza
37:24che sappiano annunciare il tuo Vangelo e la tua salvezza.
37:35Tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu
38:05La strada più breve si impara al ritorno Ci sono anch'io
38:17E' una cascata di pioggia scura Divertiti e piangi, non smettere adesso Che il bene sia vero
38:29Ci sono anch'io In questo concerto di spine e di perle Tu ridi per quando hai tenuto la faccia Composta davanti alle sberle
38:47E' una cascata di pioggia scura Divertiti e piangi, non smettere adesso Che il bene sia vero Ci sono anch'io