2024, SARDEGNA 1, TELEGIORNALE IN LINGUA SARDA, TG IN SARDO, TG SARDEGNA 1, INTERVISTA ANTONELLO DEIDDA
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NovitàTrascrizione
00:00Un saluto a tutti e bene cattati sui telegiornali di Sardegna 1, edizioni speciali sul pre-conto
00:27di StG di Sardegna 1, vi ricordo che potete seguirci anche su internet sul sito di sardegna1.it
00:361 con il suo numero, sulla pagina Facebook, sul profilo di Instagram puro, o sui fornitori
00:44del Castello, capitale di Sardegna, capitale della politica sarda, capitale del commercio,
00:52capitale del turismo, capitale del sport, una città di noi però crescenti sempre debbero
00:59usare, i problemi li hanno, anche gli appendizi della periferia.
01:04Che ne si scariccia, iniziano a spassarsi, il Castello è stato avvisato da suoi centri
01:09di traffico, di mani, di droga, di armi, di criminalità.
01:14In tale scrittura, come i giornalisti e come gli iscrittori in noi, Antonello D'Eita e
01:20io, tenendo il sopravvissere in mano, li ospitiamo in questo studio, poi andiamo dal Castello
01:29e da qui in giro, dalla capitale di Sardegna.
01:34Benvenuti Antonello e benvenuti, da dove cominciamo, dal libro che hai scritto, l'ultimo, Cagliari
01:42Nera?
01:44Andiamo dai bolli, in primis in primis, come ne eravamo noi, gli conosciuti da anni, quando
01:53io frequentavo la propria ruga, via Dante, in primis in primis mi piaceva ricordare l'Itaviera
02:06Castello nel suo periodo, del suo libro che aveva scritto, Cagliari Nera, come lo conosceva
02:13lui.
02:14C'erano 21 storie di Gronacanieda, questa Gronacanieda per me è stata la prima in linea
02:23dei suoi giornali, in questo periodo mi piace andare in mezzo a queste persone, nelle rughe
02:43del castello e io seguivo i consigli dei suoi professori, Vittorino Fiori.
02:52Su Maestro Derotto.
02:54Su Maestro Derotto, se non ho bene conosciuto lui pure, in questo periodo una rara po' fai
03:02Gronaca, una varia di cose, se ti stai in bucciacchia una varia di gettonisi, puoi sull'elefono,
03:09puoi sull'elefono in redazione, quando c'è qualcosa che merita una notizia, appostissi
03:17in un suo giornale, puoi mettere naturalmente la penna, un raccoglione e puoi mettere benzina
03:26in quella macchina, una volta puoi andare sul luogo quando succeda qualcosa e puoi tornare
03:33in redazione a scrivere.
03:36La notizia è una cosa molto importante, se non hai la notizia sul giornale puoi pubblicare
03:42a regola, a pago, ma è rara, una penna, gettonisi puoi sull'elefono e non ci vedi
03:48da telefonino, in questo periodo, se ho scritto una notizia su 70, 80, allora cominciavo con
04:00sul Neone Sarda, poi cominciavo con sul Neone Sarda, stadì affidavo a Giovannino Pugioni
04:08che era uno cronista, un altro cronista a Manno, su Caprocronista in questo periodo
04:14c'era Marom Manunza, un altro giornalista debunta del sul Neone Sarda, ma in questo
04:20periodo c'erano Giorgio Pisano, Giorgio Melis, Tarquini Ossini, Maria Paola Masala, tutto
04:27gente che ha fatto la storia del suo giornalismo in Sardegna e sul modo che va il giornalismo
04:35in questo periodo, ovviamente, c'erano diversi degusti che esistono in noi, poi c'è stata
04:41una notizia stadì in Isarrogas del Castello e tornasi a scrivere, scelto quando c'erano
04:50dei noti e che basta a mezzo noti, si è entrato in noi appunto Salino Type, in questo periodo
05:01non c'era il computer, non c'era nulla, le macchine si potevano scrivere, a mezzo noti,
05:13a mezzo noti, e per questa gara in basso, dove c'era Salino Type preparando i suoi giornali
05:20stadì, c'era pieno di gente, di attivi rari etc., c'era per me uno godimento. Uno spazio
05:32umano. Uno spazio umano, questa è la prima volta che ci sono andato bene i giorni, c'era
05:37uno spazio umano e appunto imparavo a fare il suo giornalismo modestamente in questo
05:44periodo. C'era un risparmio, non mancava arrivare a un lavoro a Salvini, ricordavo un montone
05:55di giornalisti che non c'erano più, c'erano le pensioni, non c'era nessuno morto, c'era
06:02una scuola per tutti i giornalisti dei castelli. Ascoltate come si viveva noi in Sarruco,
06:10c'era circa una nuova offa di questa vostra, in forza di sequestratura, di scarabinieri.
06:15Soprattutto la giustizia, come andava ad accappare una nuova... e questo libro, Cagliari Nera,
06:25ha avuto 21 storie di giornalisti neri, ma devo parlare in italiano perché sono giornalisti
06:33neri, ha avuto storie partendo dal 1973, per me è stato un anno in cui i castelli vivevano
06:49una vita nuova, passavano da città tranquille, dove si dormiva, provinciali in mera, a città
07:03tranquilla, legge brutta, in questo periodo c'era mera black out e in Sarruco, in Smerioni,
07:16in Sant'Umiali, in Sant'Elia, non c'era luce. Questa storia comincia con un commerciante
07:29di gas, di una bitta di questa marmilla, che arriva in Castello a Sardegna nel marzo del
07:381973, vuole vendere la sua vera campionaria su gas e una notte si vuole sciogliere questa
07:53classica notte di sciogliere, di gozzare e capita in una comunità rara, che a questo
08:06momento cerchiamo i schiacchinerisi, perdonami vostra voce, e a Cabara bocciavano la giusta
08:21da ciappara, la di Appustis, con la conca segara e in questo momento…
08:29Fati a rire, ma è una cosa legge. Pochino non è un castello dove c'erano dei gai
08:36omosessuali nella razione italiana.
08:39In questo momento è un castello atturato in un zone, arriva la sabata di Smerioni,
08:53il suo libro è spleno di storie di questo periodo, è stato scritto da uno portantino
09:03che comincia a spacciare droga e a fare i debiti e a Cabara boccia a Montegresia.
09:13La sabata di Smerioni nasce a poco a poco, anzitutto su Bar Santropè, io non c'eravo
09:25su Bar Santropè, Dante Zerrea o Bar Caraibi, ma non riuscivo, e in questo periodo si comincia
09:37a formare una banda con personaggi come i suoi baroni, i suoi messicani, Saniedda,
09:44Veleneddu, tutti stavano alluminati in maniera da riconoscere la loro vita, si gestionano
09:59dei delitti di questa banda di Smerioni, il fine di questa banda di Smerioni è finito
10:06nel 1989, ma ci sono mere storie della strage di Via Alghero, un signore boccia a sua moglie,
10:19la sua vittima, la sua vittima e si chiede la sua ventana in Via Alghero.
10:24Un bocciatrocio legge, io me lo ricordo fin da un bocciatrocio di Occano in Nuguro, quando
10:31i suoi marini, i suoi bocciamulleri sfilano vicino a casa, ma come potrebbe cambiare Castello?
10:39Smera bene Castello, ha scontato dei fatti, dei sacronici di 70, 80, 90 anni, poi Castello
10:48pare di essere una città più tranquilla, ma non è che ha sotto un utreolo di cose
10:57che non conosceva? Tu conosci Smera bene Castello e conosci Smera bene i sacronici
11:04di 70, 80 anni. Poi c'è stato un periodo in cui è stato molto tranquillo, come diceva
11:10lui, ma è andato in mera a rughe di Castello, non solo a Sant'Elia o a Sant'Umiale o a
11:19Smerione, ma in altre rughe di Castello, la sua droga non è mai finita.
11:28E' una droga differente, non è più un'eroina, ma c'è un teatro sul tipo, sulle droghe.
11:35Hai ragione, tu potresti scrivere un libro, ma si vede che hai fatto, se sei un giornalista
11:43commenti tutti i mesi fai. Hai ragione, Castello ha un'anima nera che appena si è uscita,
11:56non è stato più tranquillo. Dov'è che si è uscita Castello? Tu hai spazio per
12:05fare commenti giornalisti, ma fai i tuoi sottoscrittori, se sei giornalista in ogni
12:11maniera vuoi arrivare a controllare, a sfruccolare bene. Fai anche il cinema, hai fatto tre o
12:22quattro film in Castello 60, 12 aprile arrivano i veneziani, sei straballando, hai fatto
12:29un film, hai vinto un premio, Torra, Kenza e Boges, proprio dedicato ai film in lingua
12:38sarda. Come è nata questa passione per i tuoi film?
12:42Questa passione è nata da questa cronaca e è nata da questa intenzione di portare
12:55a fare i testi su Castellaio, ma la gente considera che hai scelto uno slang, una limba
13:07come su Gallorese, su Logodorese, su Barbaricino, ma devo sapere che su mille e nuove persone,
13:18sul sindaco in questo periodo Baccaredda, cominciano a studiare questa limba castellana
13:27e è nata questa limba a tutti gli effetti. Da questo è nata questa passione per il
13:40cinema, hai vinto tre volte il premio Kenza e Boges, questo premio per le limbe minori
13:48di questa Sardegna e hai confezionato due cortometraggi e poi fai un altro e poi ti
13:59leghi questa storia, questa cronaca, in qualche modo questa cronaca di Castello, sul primo
14:0512 aprile, questione di questo scudetto, di questo castello, sul 12 aprile del 1970
14:17e con un artificio cinematografico ha portato questa scena a 50 anni da posti, nel 2020,
14:27e come ti ricordi Castello, come tutto il mondo vi ha serrato con questa pandemia, con
14:33questo Covid, è successo un'altra cosa, arrivano i venusiani, c'è una storia del 1973,
14:42c'era un quotidiano di questo periodo, tutto quotidiano, a Sacchiabbo del Sanno, titolare
14:55i venusiani a Pula e sta gente ci crede Gianni, sta gente ci crede. Viene una brulla ma c'ha
15:05credo, viene una tribuna di 5 mila posti. Attraverso il tempo. Antonello spacciamo il
15:16tempo, in una parica seconda, narrami un aggettivo per descrivere Castello.
15:26Castello da associare a voi, per me sono soli e mali.
15:46Soli e mali, va bene, una volta un altro amico, un compagno del Raballo, un giornalista,
15:51mi ha mandato Castello pure e scia. Antonello Deida, grazie per la vostra partecipazione,
16:04Dov'è lo sbirri? Sul libro che vi pubblichiamo, Cagliari nera, la storia di Castello di Gronaca.
16:13Grazie a Torra e Antonello Deida, grazie per l'attenzione, un saluto a tutti.