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00:00Diamo il buongiorno agli amici di TeleTutto che da questo momento sono connessi con Radio Brescia 7 per il nostro incontro quotidiano che oggi ci consente di fare una bella chiacchierata con il direttore di fondazione ospedale Richiedei di Gussago.
00:30Paolo Boldini, buongiorno, buongiorno a tutti.
00:33Allora è un piacere averti qui perché questo incontro ci consente di raccontare una realtà che è in un viaggio di cambiamento molto forte che è appunto l'ospedale Richiedei in generale.
00:47Ma tu sai che quando si arriva qui si parla un pochino anche di se stessi e mi piacerebbe parlare del tuo contemporaneo perché non è tantissimo che sei diventato direttore generale.
01:00Hai fatto tanti cambiamenti nel corso della tua professione in quest'ultimo periodo ma la domanda principe è come mai hai scelto di fare il lavoro che fai e non l'ingegnere, il calciatore, il panettiere.
01:16In questo ambito come mai ti ha affascinato?
01:20Mi ha affascinato perché quando ci si prende cura delle persone non cambia la poltrona sulla quale sei seduti.
01:29Quando ci si prende cura delle persone il bello è la soddisfazione del grazie che le persone ti danno.
01:35Io nasco come infermiere, sono infermiere, quindi ho lavorato tanto nelle corsie degli ospedali, nell'ambito dell'emergenza e urgenza.
01:46Ad oggi sono direttore generale di una fondazione, mi prendo cura dei pazienti ma me ne prendo cura in maniera un po' diversa perché me ne prendo cura per il tramite di altre persone che sono i professionisti sanitari.
01:58Cambia poco, è il prendersi cura di qualcuno per un obiettivo.
02:02L'obiettivo è sempre uno, la salute e il benessere della nostra persona.
02:06Quello che credo sia un valore aggiunto è proprio stata la tua esperienza in corsia perché ti dà una consapevolezza dell'ambiente ma anche probabilmente delle esigenze vere dei pazienti e di quelli che una volta sono stati i tuoi colleghi insieme ai medici e a tutto il personale sanitario.
02:25Penso che ci sia una consapevolezza diversa di chi magari arriva a un ruolo che forse tiene più in considerazione la parte burocratica che non quella umana.
02:37Tu crei un ponte in questo senso?
02:39Assolutamente sì, non posso dimenticare il mio passato che vivo e vivo nel quotidiano.
02:44La professione del sanitario, nel mio caso dell'infermiere, penso che sia la professione più bella, la professione che consiglio a tutti, quella che ancora domani sceglierei.
02:55Non esiste chiaramente il Natale, la Pasqua, le ferie programmate e quindi è una vita sicuramente di sacrificio ma è una vita che dà una grande soddisfazione.
03:06Ed oggi io nel momento in cui dirigo questa struttura non posso dimenticarmi dei professionisti sanitari che ad oggi vivono questa situazione e quindi mi devo anche e soprattutto prendere cura di loro affinché lavorino in un benessere, in un benessere organizzativo, lavorativo e soprattutto con un bilancio importante con la vita familiare che è fondamentale.
03:31Non c'è dubbio, non c'è dubbio. Ma partiamo da quello che i giornali pubblicavano più o meno un anno fa. Richiedei verso il nuovo rilancio.
03:39Questa è la sintesi di quanto abbiamo letto. Da un anno a questa parte, che cosa è accaduto? Da cosa nasce l'esigenza di rilanciare?
03:48Sì, nel momento in cui sono stato nominato appunto un anno fa, che ho ricondotto un po' e ricostruito anche una nuova squadra con una nuova direzione strategica,
03:56è chiaro che si è guardato una struttura che è una struttura che nasce nel 1800, quindi molto antica anche sul territorio bresciano,
04:04che ha bisogno in questo momento di essere l'anello di congiunzione tra l'ospedale per acuti e le famiglie.
04:10Nel momento in cui un paziente oggi viene dimesso, è chiaro che prima di andare al domicilio deve essere guidato, deve essere aiutato.
04:17Chi lo può fare? Una struttura come la nostra. Ma una struttura come la nostra che deve essere adeguata al tempo di oggi.
04:23E quindi da lì nasce la fase di rilancio con nuovi servizi per i cittadini, servizi più smart, quindi con la nuova app Prenoting Richiedei,
04:34dove si può prenotare, dove si possono scaricare i referti, tutta un'apertura straordinaria del servizio di radiologia,
04:41per essere più vicini al cittadino, per esempio in onali serali, piuttosto che in pausa pranzo.
04:46E dall'altra parte un'apertura verso la cittadinanza grazie all'apertura del nuovo ospedale di comunità.
04:54Noi siamo stati assegnatari del terzo ospedale della provincia di Brescia come ospedale di comunità,
05:01che ha un bacino di utenza enorme di più di 15 comuni.
05:04L'ospedale di comunità è l'ospedale della comunità, dove il paziente quando viene dimesso,
05:09o il medico di base a casa ha bisogno di ricoverarlo per dare anche un supporto alle famiglie, gratuito chiaramente,
05:16si può appoggiare all'ospedale di comunità.
05:18Ecco perché quando l'abbiamo inaugurato, per allestirlo abbiamo chiesto alla comunità un contributo economico,
05:25non tanto per risparmiare in termini economici, ma per dare un senso di appartenenza.
05:30Tu come famiglia nel tuo ospedale cosa vuoi donare?
05:33Un comodino, un letto, una tv e da lì è nata tutta questa attività che ha raccolto davvero un sacco di persone
05:41e anche molti contributi economici e lì è stato davvero un passo importante che ha segnato questo primo anno,
05:48l'apertura di questo ospedale su Gusaco, perché noi poi abbiamo anche l'ospedale di Parazzolo.
05:52Certo.
05:53Noi ci fermiamo per 40 secondi, poi ritorniamo con il direttore Boldini e entriamo ancora di più
05:59in quello che è il tema che stiamo affrontando oggi.
06:02Vi stiamo raccontando una realtà calata in un territorio e in un cammino di rilancio e di ottimizzazione.
06:12Cosa ti piacerebbe che restasse dopo questo tuo viaggio professionale?
06:19Che tipo di cifra stilistica vuoi dare al tuo intervento personale?
06:23A me piacerebbe che i dipendenti si ricordassero di aver lavorato in una struttura con un benessere organizzativo e di dire io vorrei lavorare lì.
06:35E da qui ripartiamo fra poco, 40 secondi.
06:37Rieccoci in diretta.
06:40Il benessere dei pazienti passa sicuramente dal benessere di chi lavora in una struttura, deve essere messo in condizione di farlo nel migliore dei modi.
06:51Credo che sia questo quello su cui ponevi l'accento poco fa, quello che si chiama work-life balance in sintesi.
07:00Ti chiedo di spiegarmi meglio.
07:03Assolutamente. Oggi vediamo che la vita è sempre più frenetica, i costi sono sempre maggiori, le persone fortunatamente hanno anche figli, hanno anche una famiglia, ma chiaramente questo deve essere bilanciato con la vita lavorativa.
07:19Ecco che è molto importante mettere in atto una serie di iniziative che possono portare il nostro professionista che si prende cura in un ambiente di benessere.
07:30E quindi che cosa possiamo dare a queste persone?
07:33Un esempio concreto che adesso stiamo ultimando è il GREST estivo gratuito per i dipendenti, gratuito dove dalle 7 della mattina fino alle 18 la sera il nostro dipendente arriva in struttura, può lasciare a un'equipe esperta di educatori il proprio bambino e chiaramente lo può riprendere nel momento in cui finisce l'orario di servizio.
07:55È nell'ambito della struttura?
07:58All'interno della struttura, nel parco.
08:00È talmente bella che insomma da questo punto di vista siete parecchio agevolati, poi parliamo del fatto che quest'anno avete aperto le visite perché siete rientrati in quello che è il mondo del FAI.
08:14Assolutamente, quindi il GREST aziendale per esempio è un qualcosa di innovativo e che aiuta anche le famiglie nella spesa economica, l'altro è cosa posso darti io come struttura, cosa posso regalarti?
08:25Il giorno del compleanno ti regalo del tempo per te stesso, quindi il giorno del compleanno è un giorno pagato, un giorno lavorativo ma nel quale tu stai a casa e ti regalo io come azienda il tempo per te stesso, goditi quel giorno te e la tua famiglia.
08:39Piuttosto che i corsi di Pilates, sempre all'interno della struttura, prima dell'inizio del turno e alla fine del turno, quindi alle 11.30 e alle 14 i dipendenti possono fare attività di Pilates.
08:53Adesso partirà a breve, così lo anticipo, non l'ho ancora comunicato a nessuno però, tutto un servizio che parla di lavaggio, lavassecco, il famoso maggiordomo aziendale, però non entro troppo nel merito perché non voglio spoilerare ancora.
09:10E' interessante questa cosa, ci allinea molto a un concetto americano dove la struttura ospedaliera diventa veramente un macrocosmo. Che numeri puoi segnalarci rispetto alla struttura di Gusago e se vuoi anche quella di Palazzolo in termini proprio di dipendenti?
09:27Allora, parto dal paziente per arrivare al dipendente, noi in un anno con Gusago e Palazzolo ci prendiamo carico di oltre 120.000 pazienti.
09:37120.000?
09:38Nel 2024 sì, sono arrivati 120.000 pazienti a fare una prestazione, un ricovero da noi. Noi diciamo che lavoriamo con circa, compreso chiaramente tutti i professionisti che girano attorno a noi, arriviamo quasi 400 persone che ruotano attorno a noi in tutti i nostri servizi.
09:59Quello che stiamo cercando di fare è quello di fidelizzare e assumere il più possibile, evitando magari i libri professionisti o quant'altro, perché assumere vuol dire una sfida.
10:09Io tutti lunedì vado nel direttore delle risorse umane e chiedo, abbiamo avuto licenziamenti, qualcuno che si è licenziato? Perché se è arrivato qualcuno che si è licenziato per noi è un fallimento e quindi cerco di chiamarlo e capire la motivazione.
10:24Questo è assolutamente fondamentale e chiaramente anche da lì cercare di puntare su quelle persone che abitano chiaramente anche in zona e hanno magari anche una professionalità che ad oggi non si sentono realizzata.
10:38Da noi cerchiamo di fare questo, di portarlo da questo punto di vista.
10:41Parlavamo poco fa di questa cosa bella che è accaduta proprio recentemente in occasione delle giornate di primavera del FAI. Voi siete rientrati in questo progetto, è stato un grande successo.
10:53Assolutamente perché Fondazione Richiedei nella struttura storica, che è la sede della presidenza del mio ufficio e sono anche fortunato, uno dei primi giorni che sono arrivato l'ho guardato e ho detto ma è un onore.
11:04Questo meraviglioso, anche una storia molto bella e a proposito di avere un senso nella comunità Paolo Richiedei aveva portato avanti questa cosa in modo deflagrante, dando proprio un segnale preciso di voler essere parte di una comunità,
11:20lasciando questo meraviglioso luogo e facendo sì che anche chi questo luogo lo ereditava tenesse conto di quello.
11:29Assolutamente, assolutamente. Tenerne conto per la mission e per la struttura stessa.
11:35L'anno scorso quando sono arrivato ho invitato chiaramente un po' di persone, ho iniziato a incontrare persone, fornitori e tutti quelli che arrivavano erano estasiati e gli illustravo un po' la struttura.
11:44Mi sono detto perché non aprirla? Quindi abbiamo contattato il FAI che in modo entusiasta ha accettato la proposta, anzi abbiamo fatto da noi, anche grazie alla tua presenza,
11:54abbiamo fatto da noi proprio l'inaugurazione delle giornate di primavera FAI Franciacorta perché per la prima volta è stato aperto al pubblico e penso che in tre giorni abbiamo raggiunto, sono venuti 1600 visitatori.
12:07E' bello. E se posso ogni volta che arrivavano alla fine del percorso andavamo da loro e dicevamo mi raccomando è importante prendersi cura di se stessi, prendetevi cura di voi.
12:19Nella settimana successiva 390 visitatori sono venuti da noi a fare un pacchetto di prevenzione degli esami ematici, 300 persone che non hanno mai state da noi.
12:30Questo vuol dire che non c'era solo l'orgoglio di mostrarsi ma anche di riuscire in un modo un po' diverso a far arrivare quella che è la cultura della prevenzione.
12:41Assolutamente, assolutamente. La cultura che cura e prendersi cura è proprio anche questo.
12:47Cioè dire alle persone quanto è importante arrivare in un ospedale non perché si sta male.
12:53In un ospedale dobbiamo andare quando si sta bene per prendersi cura di noi.
12:57Certo, ed è quello che dice, è verissimo. Fermiamoci per tre minuti di musica, poi ritorniamo.
13:02Abbiamo altri argomenti, ce n'è uno che mi sta particolarmente a cuore che è il tema del 5 per 1000 che potete destinare a un bel progetto di Fondazione Richiedei.
13:11Ve lo raccontiamo fra poco.
13:13Proprio oggi che era uscito il sole, mentre gli altri se ne vanno al mare, voglio stare da solo, così magari mi trovo.
13:31Sì, quando non c'è qualcuno che mi aiuta, vado a correre fino a San Luca, così magari mi trovo, in qualche sentiero nuovo.
13:45Lì, dove la luce si fa camminare, come tra i portici in un temporale, ti fa prendere il volo, ma non ti senti più solo.
13:59Qui vorrei volassimo come due piume, ma come un persico sta in fondo a un fiume.
14:07Immaginare l'oceano, chissà se è come dicevano, che se ci pensi lo puoi toccare.
14:21Capita anche a te, di camminare giorni interi interminabili, e sprofondare nei pensieri abbandonata, desideri confessabili.
14:43E se capita anche a te, di non volere più aspettare la felicità, proprio come me, sì.
15:05Io non lascio fare una preghiera, chiedo solo quello che sia vero, così sono sicuro, non ci perde nessuno, qui.
15:22Siamo tutti figli della luna, guardiamo la madonna di San Luca, quando brilla nel buio, e poi pensiamo al futuro, sì.
15:35Poter volare come fa una piuma, a fare i spelti sopra la pianura, la nebbia sembra un oceano, quanti ragazzi ci annegano, se ci pensi fa male al cuore.
15:55Capita anche a te, di camminare giorni interi interminabili, e sprofondare nei pensieri abbandonata, desideri inconfessabili.
16:17Si capita anche a te, di continuare ad aspettare i suoi miracoli, io come te non li so fare, ma poi è bellissimo sperare, che non sia tutto qui.
16:38Se capita anche a te, la felicità, proprio come me, non lo dici ma, capita anche a te.
17:08Capita anche a te, capità anche a te, capità anche a te.
17:23Due generazioni di bolognesi a confronto in una canzone bellissima, Cesare Cremonini e naturalmente Luca Carboni con Ora che non ho più te.
17:33Allora parliamo anche di assistenza domiciliare, è un tema molto delicato che voi avete deciso di affrontare in un certo modo, ce lo racconti?
17:45Sì assolutamente, parteciperemo al progetto di invecchiamento attivo, che cosa vuol dire? Vuol dire che ad oggi sul territorio molte persone superiori ai 60 anni, ai messi, devono prendere cura di genitori anziani, perché la vita si è allungata e quindi diventano caregiver e si prendono cura dei genitori.
18:07E' chiaro che anche loro stessi hanno 60, 65, 70 anni, hanno bisogno di un aiuto. Quindi che cosa faremo? Nei prossimi mesi, per i prossimi due anni andremo nei vari comuni e faremo un percorso, una volta a settimana, quindi un mese a ogni comune,
18:22dove ci prenderemo cura attraverso dei gruppi di mutuo aiuto con delle figure come il psicologo, l'educatore, il medico, l'infermiere, il fisioterapista, ci prenderemo cura di questi caregiver.
18:34Questi caregiver devono trovare un posto, una valvola di sfogo, un posto dove confrontarsi con gli altri, confrontarsi tra pari, un posto dove poter raccontare le proprie paure, i propri disagi o trovare anche dei punti di forza.
18:48Noi vogliamo fare questo.
18:49Quello che significa non far sentire sole le persone che spesso hanno sulle spalle una responsabilità fortissima, credo sia importante, è sapere che c'è qualcuno a cui rivolgersi anche per capire come intercettare un tema o un problema.
19:04Assolutamente, assolutamente. Torno a dire questo, che l'ospedale non deve essere visto come un punto di arrivo, ma un punto di partenza.
19:10Devo andarci, devo parlare con loro nel momento in cui sto bene per stare in salute. E' questo il nostro tema fondamentale.
19:17L'ultimo tema che vorrei affrontare con te, caro direttore, è legato al 5x1000. Ci siamo, voi avete un progetto che mi piacerebbe che tu raccontassi al pubblico.
19:28Grazie, assolutamente. 5x1000 quest'anno la campagna è una campagna importante, importante perché noi siamo sede, per ragione Lombardia, degli screening, chiaramente guidati da ATS oncologici.
19:40Quindi tutto ciò che sono le mammografie, gli screening della prostata e quant'altro. Ad oggi però abbiamo uno strumento che potrebbe fare di più, ovvero abbiamo una risonanza magnetica, ma che non è una risonanza magnetica che ci permette di fare gli screening di secondo livello.
19:56Cosa vuol dire? Vuol dire che nel momento in cui noi troviamo un paziente che ha un indice di sospetto di una patologia, dobbiamo chiaramente fare un'indagine più approfondita.
20:05Ad oggi ci manca una risonanza magnetica da un Tesla e mezzo per gli screening oncologici di secondo livello.
20:13Per chi? Per la popolazione.
20:15La sfida che noi vogliamo lanciare è proprio questa, chiedere un aiuto attraverso il 5x1000 a tutta la popolazione per poter donare il proprio 5x1000 per acquistare una nuova risonanza magnetica che ci permetta di fare tutti questi screening di secondo livello oncologici.
20:33Per noi è assolutamente un progetto ambiziosissimo, ma il nostro slogan di fondazione richiede che abbiamo cognato l'anno scorso è insieme si cura meglio, insieme al cittadino vogliamo curare meglio.
20:47Quindi ecco perché mi immagino questa rete di persone che come un puzzle possano portarci a raggiungere il nostro obiettivo.
20:53Del resto insomma voglio dire è un tema di tutti, dobbiamo tutti sentirci come giustamente dicevi, tu parti di qualcosa che ci appartiene e non deve essere solo vissuto come un momento al culmine di una patologia o di un ricovero eccetera.
21:09Il tema dell'ospedale fa parte del nostro tessuto e quindi in qualche modo occuparsene come per esempio per il 5x1000 diventa insomma un tema che dovrebbe appartenerci.
21:21Assolutamente, appartenerci al nostro tessuto familiare e la fondazione richiede di essere un punto di partenza o di arrivo o qualcosa dove io posso contribuire per il mio benessere.
21:34Anche perché noi siamo a Gussago e quindi c'è tutto l'interland di tutti i comuni, ma noi abbiamo anche Palazzolo, quindi l'ospedale di Palazzolo che raggruppa anche lì non solo i pazienti della Bergamasca ma anche della provincia di Brescia un bacino d'utenza veramente enorme.
21:49Siamo arrivati Paolo al termine di questa bella ed efficace chiacchierata e ti ringrazio come dire anche per la chiarezza di averci trasferito in modo semplice quello che è il mondo di fondazione ospedale richiede.
22:02Grazie a Ruggero Tavelli che ha curato la regia audio e video, grazie a voi che ci avete ascoltati alla radio, a voi che ci avete guardati in tv, soprattutto grazie all'ospite di oggi, grazie a Paolo Boldini.
22:13In bocca all'UFO per il tuo lavoro.
22:15Grazie a tutti voi, grazie.
22:16Grazie a tutti.