Quello che leggerete domani sui giornali.
Ospite della puntata Patrizia Bravetti, direttrice carcere Passerini Aurelia.
Conduce Stefano Pettinari.
Ospite della puntata Patrizia Bravetti, direttrice carcere Passerini Aurelia.
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NovitàTrascrizione
00:00Musica
00:00Buonasera, buonasera e benvenuti a Newsroom, il nostro approfondimento giornalistico,
00:27il nostro appuntamento con l'approfondimento giornalistico, come ogni settimana naturalmente
00:30siamo qua per cercare di andare ad approfondire una delle notizie che ci sono state in questa
00:35settimana e oggi non possiamo non parlare della morte del Santo Padre di Papa Francesco, perché?
00:47Perché per certi versi anche Civitavecchia è stata protagonista almeno per un giorno
00:53con la visita di Papa Francesco che andò a visitare la casa circondriale di Civitavecchia
01:02in occasione del Giovedì Santo, ovvero di quando lo ha fatto praticamente tutti gli anni,
01:11gli ultimi anni lo ha fatto a Regina Celi, quell'anno che se non ricordo male dovrebbe
01:15essere il 2022, arrivò invece a Civitavecchia per la tradizionale lavanda dei piedi dei detenuti
01:25e quindi volevamo ricordare quel giorno con la direttrice del carcere di Aurelia, del complesso
01:36penitenziario Giuseppe Passerini, ovvero la direttrice Patrizia Brevetti che è il nostro
01:40ospite, che saluto e ringrazio per essere con noi. Buonasera. Grazie a voi, grazie per
01:44l'invito. Allora, tutti ci ricordiamo quella giornata, no? Perché io ricordo insomma noi
01:50fuori dal penitenziario aspettando che arrivasse il Pontefice che peraltro si fermò anche a
01:57salutarci a tutti, quindi insomma è stata veramente una giornata molto emozionante, però immagino
02:02che chiudiamo del tuo, eh? Sì. Immagino che per te sia stata insomma indimenticabile. Indimenticabile,
02:09sì. Beh, abbiamo avuto l'onore di ricevere la visita, come diceva il Santo Padre in forma
02:17privata del Pontefice di Papa Francesco, era il 14 aprile, un giovedì santo, quindi giovedì
02:28della settimana di Pasqua per la lavanda dei piedi, come lui appunto dicevi prima, ogni
02:33anno si reca in un istituto penitenziario e quell'anno scelse noi. In realtà devo raccontarvi
02:42che in realtà eravamo stati scelti nel 2020, cioè un anno prima io ero stata contattata pochi
02:50giorni prima del giovedì perché la volontà del Santo Padre era quella di venire a Civitavecchia
02:56per la lavanda dei piedi, ma scoppiò il Covid. Eh sì. E quindi mi chiamarono, naturalmente
03:02non si poteva fare, però quel giorno, il giovedì santo dell'anno prima, quindi parliamo
03:12del 2020, quando eravamo chiusi, eravamo sotto Covid, mi arrivò una telefonata e questa
03:20telefonata era Monsignor Sapienza che mi diceva, eh, dottoressa, noi oggi dovevamo essere lì
03:27con lei, quindi lei oggi sarà nei nostri pensieri. E io chiusi quella telefonata, eravamo fortemente
03:35provati dal Covid, con una profonda commozione per questo ricordo, no, che, cioè, pensandomi
03:41a San Pietro, comunque, in quel momento era tutto chiuso, però con loro in Vaticano. E
03:47questa promessa fu mantenuta perché l'anno dopo ci chiamarono per dirci che avrebbero
03:52eh voluto continuare e quindi fare quello che non avevano fatto l'anno prima. Quando
03:58hanno, quando l'avete saputo che sarebbe? Pochissimi giorni prima, perché funziona così, loro
04:03ti chiamano pochissimi giorni prima, tipo una settimana prima, non di più, non lo puoi dire
04:08a nessuno. E infatti, me lo ricordo, non riuscimmo a saperlo fino all'ultimo. No, perché
04:14e nemmeno ai miei, cioè io in realtà ho organizzato questa cosa in un modo stranissimo, fino a che
04:20poi l'ho dovuto per forza dire, perché non volevano che, appunto, essendo in forma privata,
04:27non volevano che ci fossero, come dire, una partecipazione, diciamo, di altro tipo. Il Papa
04:38Francesco voleva stare con i detenuti e con il personale che lavorava all'interno della
04:43struttura. Cioè la caratteristica della visita era quella di incontrare le persone del posto,
04:48come se veramente ti si viene a trovare a casa. Questa è stata la caratteristica. E la cosa che a
04:57tutti noi ha toccato è stata che lui si è fermato con noi, si è intrattenuto, poi ha celebrato la
05:07lavanda dei piedi, la commozione generale. Poi abbiamo dovuto incontrare 50 detenuti che avevano
05:13situazioni molto difficili e 50 di noi, del personale, che altrettanto, ci siamo scelti,
05:24diciamo, un po' a vicenda, che avevano situazioni delicate o di salute o familiari, psicologiche,
05:30psichiatriche, di ogni tipo. E con queste, quindi 100 persone sono, ha intrattenuto con ognuno un
05:38colloquio individuale, di pochi minuti, ma voi sapete che i pochi minuti di Papa Francesco sono
05:43intensi, perché è una persona che ha la capacità di entrare in relazione immediatamente. È una
05:52persona presente, molto presente in quel momento nella relazione umana. E questo si percepisce. E questo
06:01ha toccato sia i credenti che i non credenti, perché tra di noi poi ci sono i credenti e i non
06:06credenti. Come nei detenuti ci sono i credenti e i non credenti. Però c'era un unanime riconoscimento
06:13della grande umanità e accoglienza di questo padre. E questa paternità si sente. Questa è un po' la
06:20testimonianza che noi quel giorno abbiamo vissuto. E poi personalmente per me è stata una grande conferma
06:29nella mia professione, perché lui ci ha confermato nel nostro ruolo. Noi eravamo un direttore,
06:38un comandante donna. E lui quando ci ha visto, poi, vabbè, voi sapete che io l'avevo già incontrato.
06:46Esatto. E poi il lezzino vuole che lo rincontri. Sì, sì. E già mi aveva... Già io avevo parlato di
06:52questo lavoro. Avevo chiesto al Santo Padre una benedizione particolare per la complessità. Anche
06:57perché prima del Covid per il motivo, ma dopo il Covid per un altro, dovevamo sempre situazioni molto
07:03delicata. E ero anche abbastanza anche stanca di questo lavoro. E lui mi disse no, no, no, no. Lei deve
07:13rimanere e sappia che la donna è meglio. Queste sono state le sue parole. Perché ha detto laddove c'è il
07:21conflitto la donna placa. E io dentro me ho detto ma non so se questa cosa mi ci ritrovo. E invece poi me
07:33l'ha ripetuto. E quindi mi ha detto vada avanti, forza e coraggio. E poi ci ha lasciato una parola
07:38scritta che era guardate dalla finestra e andate oltre. Sempre avanti. Infatti questo lo dicono
07:44molti. Che lui diceva sempre avanti. Ed è vero. E quindi questo qui detto a me, alla comandante, ci ha dato
07:50un'ulteriore forza per andare avanti nel nostro lavoro. Perché da una parte abbiamo detto, vabbè, allora dobbiamo
07:55continuare. Perché insomma, dice, se facemmo la battuta. Noi ce l'ha detto pure lui. Siamo incastrati dall'altra.
08:02Vi ha incastrato. Ci ha incastrato. Cioè l'abbiamo vissuta come una cosa del cielo. Così c'è questa
08:08dimensione trascendente. E dall'altra invece è stato come dire, vabbè, facciamoci forza e andiamo
08:16avanti. E devo dire che poi effettivamente le cose si sono sviluppate in positivo. C'è anche la struttura
08:23ha ripreso vita. Il gruppo tra di noi, anche del personale superato il covid, abbiamo ripreso a lavorare
08:30in maniera positiva. E questa visita per noi è stata molto importante. Anche perché ci ha riconosciuto
08:37la specificità del lavoro, l'importanza del nostro lavoro. Ci ha detto grazie per quello che fate.
08:45Che sembrano parole fatte.
08:46Certo, però insomma, un conto è che te lo dice una persona qualunque, un conto è che te lo dice
08:52il Papa. Dicevi che l'avevi già incontrato tu, no? C'era stata già un'altra occasione in Vaticano
08:59quella volta, a San Pietro.
09:00A San Pietro.
09:01Anche lì, immagino che sia stata anche lì una grande emozione. E che cosa vi siete detti in quell'occasione?
09:05Eh, in quell'occasione, ripeto, siccome io ero sempre... diciamo che andavo lì, era un incontro
09:12con l'amministrazione penitenziaria. Quindi c'era tutta l'amministrazione schierata e io
09:18quindi come direttore ho detto io sono il direttore del carcere di Civitavecchia. E lui quando ho detto
09:23che sì, si è fermato. Infatti poi tutti mi hanno detto ma che gli hai detto che è rimasto così tanto?
09:29Io ho detto no, ho detto il lavoro che facevo. E lui mi ha detto, dice, eh, infatti sai come faceva lui,
09:36no? C'aveva questa forma di queste espressioni. E io ho fatto sì, dico guardi è un lavoro molto...
09:43io sempre molto fatico, sì sempre perché avevo questa fatica addosso, quasi me la portavo
09:48sempre con me. Ho detto guardi le chiedo una benedizione perché dico qua siamo proprio tanti,
09:54noi siamo tanta polizia, tanti civili, tanti detenuti. Ho detto è una struttura molto grande.
10:01e lui mi ha detto sì, va bene. Dice però mi raccomando, eh, mi faceva forza, forza.
10:07Io ho fatto sì, sì, va bene. Dico però, dico sa, è un po' complicato. Allora lui...
10:12e lui continuava nel dialogo e mi faceva... e anche lì mi disse per la prima volta
10:16la donna, noi abbiamo visto che la donna va bene. Questa frase me l'ha ridetta tre volte
10:22perché poi il 26 dicembre del 2000, adesso, 26 e 25, 24 scusate, ha aperto la Porta Santa
10:32a Re Bibbia e noi eravamo lì perché il Dipartimento ci ha dato l'opportunità di andare a Re Bibbia
10:38e io l'ho rincontrato.
10:40Quindi l'hai contato per la terza volta?
10:42Sì.
10:42Ah, e ci hai riparlato di nuovo?
10:44E io gli ho detto...
10:46Sono andato avanti.
10:47Non so che... Dico, sono sempre il direttore di Cività. E lui fa... e lo sai come la penso io, eh?
10:53Così col dito.
10:54E io ho detto sì, che la donna è meglio. E lui fa... eh sì, è proprio così.
10:59E allora io ho detto vabbè, so' castigata, cioè farò sul direttore a vita.
11:03E così è andata. E così gli ho detto, santo padre, sono tre volte che la incontro, sono felicissima.
11:09E lui ha fatto... ha stretto le mani così e io me lo porto dentro.
11:14Senti, invece, quando venne a Civitavecchia, c'è un aneddoto, un particolare che ricordi con... insomma, con particolare affetto, diciamo?
11:26Allora, lui mi ricordo che una... allora lui si appoggiò al cappellano.
11:32Mi ricordo questo gesto di prendere il braccio del cappellano nostro, quindi non il suo, diciamo, il suo cerimoniere lì, era chiaramente circondato.
11:42Perché aveva già dei problemi di deambulazione.
11:44Allora, sì, il giorno... lui era molto stanco. Allora, non si vedeva.
11:48Però lui, il giorno dopo, prese la carrozzina e...
11:55La sedia a rotelle.
11:56La sedia a rotelle, quindi, era molto... probabilmente quel giorno era molto stanco e...
12:02e quindi aveva problemi di deambulazione, tant'è che studiamo tutto un percorso molto, diciamo, in piano.
12:11Però lui si appoggiò al cappellano.
12:14Io questa cosa l'ho vista come una cosa, appunto, molto affettuosa nei confronti anche del sacerdote più giovane,
12:23perché lui chiese a questo sacerdote, che non conosceva, che sapeva che era il cappellano,
12:29però non era uno dei suoi, di... praticamente si appoggiò.
12:33Però con un gesto affettuoso, non un gesto di necessità.
12:36Cioè quasi come per dire facciamo insieme, andiamo insieme.
12:39E poi quando toccò la lavanda dei piedi, la lavanda dei piedi ai detenuti fu una cosa fortissima,
12:47perché quando lui, che non era in ginocchio perché appunto non poteva inginocchiarsi,
12:54la pedana era alta al livello del suo volto, diciamo, perché era stata elevata,
13:00quindi i detenuti stavano sopra, e quando lui ha iniziato la lavanda,
13:08ogni detenuto ha iniziato un pianto, due uomini e donne erano.
13:16E noi conoscendo le storie di questi detenuti, perché, vabbè, noi abbiamo tanti detenuti,
13:21ma di tantissimi conosciamo proprio le storie di vita,
13:23capivamo l'importanza di quel gesto, di quell'accoglienza, di quella piccolezza, no?
13:32Quella grandezza che si fa piccola invece in quel minuto e ti ama, ti ama,
13:38ti ama toccandoti i piedi, che è una parte molto particolare.
13:41Tra quelli che furono scelti per la lavanda dei piedi c'era anche un detenuto musulmano.
13:48Allora, c'era una persona che si era fatta battezzare, mi pare,
13:56un musulmano che si era fatto battezzare, che è una cosa stranissima,
13:59però aveva fatto questa scelta.
14:03Come vennero scelti quelle persone?
14:05Allora, questi ce li indicò il cappellano, cioè erano detenuti che frequentavano la chiesa,
14:11che lui scelse perché riteneva che questo incontro potesse essere per loro importante,
14:18e fu una scelta, diciamo, puramente religiosa, cioè noi non entramo in merito.
14:26Hai avuto modo di vedere o di sentire se il Papa Francesco ha detto qualcosa,
14:31ha parlato con loro mentre faceva questa...
14:33No, mentre faceva la lavanda no, perché era proprio un rituale, un gesto,
14:41però era pieno di significato.
14:45Diciamo che spiritualmente è stato molto forte, no?
14:52Sì, infatti ricordo delle immagini, insomma, in cui effettivamente i detenuti erano molto, molto commossi.
14:57E questo silenzio nella chiesa, perché noi abbiamo una chiesa molto grande,
15:03quindi si prestava, e c'era questa commozione generale.
15:09Poi invece, ripeto, ha parlato successivamente con questi 50,
15:14e lì sì, lì si è fermato a parlare con loro.
15:17Che ti ricordi che cosa ha detto?
15:18Lui, allora, loro raccontavano magari la loro pena, no?
15:23Cioè, pena nel senso, la cosa che più gli pesava nel cuore.
15:29So, c'era un ergastolano che diceva, questi sono i miei nipoti, io sono un ergastolano,
15:34quindi proprio la distanza, la lontananza.
15:38E lui a ognuno diceva una parola di incoraggiamento,
15:41oppure non parlava, non sempre parlava,
15:44però aveva questa anche gestualità, questo abbraccio, questo saluto, questo sguardo.
15:51Devo dire che è stata una giornata incredibile,
15:58perché la struttura di questo, diciamo, effetto benefico,
16:02poi ha vissuto per giorni in questo clima di,
16:07non dico solo di pace, ma anche di positività.
16:11Perché lui ha parlato del perdono, ha parlato dell'andare avanti, della speranza,
16:16quindi erano, sono, diciamo, perché credo che quello che c'era in quel giorno nella cena Domini
16:25era questo aspetto appunto del fatto che Dio perdona sempre, no?
16:31Ma i primi magari a non perdonarci siamo noi,
16:34quindi anche nei detenuti spesso ci sono situazioni così difficili
16:38in cui l'essere umano si ingarbuglia da solo,
16:41invece lui diceva, no, alla fine voi siete amati,
16:44per cui arrivava l'essenza del tutto, no?
16:48E questi detenuti quando lo vedevano, secondo me,
16:52anche il non parlare però comunicava questa accoglienza enorme
16:56dal punto di vista proprio della storia personale,
17:00del dramma personale,
17:01e quindi non parole particolari ma molto intenso come presenza.
17:08Senti, insomma, dicevi prima, no?
17:11L'hai saputo una settimana prima,
17:13quindi una settimana per preparare un po' il tutto,
17:16lasciare il percorso, appunto,
17:18e infatti immagino che non sia stata semplice,
17:20però per esempio, cioè ti arriva il pava,
17:23anche dal punto di vista della sicurezza,
17:25non deve essere stata una cosa semplice.
17:27No, io non avevo mai avuto un tipo di esperienza del genere,
17:32quindi eravamo, appunto,
17:35dato che avevamo pure pochi giorni,
17:37potevamo parlarne fino a un certo punto,
17:39è stato molto complicato, diciamo,
17:44coordinare il tutto in poco tempo,
17:48però poi, diciamo, ci siamo riusciti,
17:51ci siamo anche concordati con tutte le altre forze dell'ordine,
17:54perché, vabbè, scatta l'ordine pubblico,
17:57la gendarmeria vaticana,
18:01l'ispettorato del Vaticano,
18:04della Polizia di Stato,
18:05quindi, diciamo che poi la macchina si muove,
18:08cioè la macchina è molto complessa,
18:10però si muove in simultanea,
18:12appena si muove la volontà del Papa,
18:16automaticamente tutti questi organi
18:19cominciano a mettersi in contatto l'uno con l'altro
18:22in maniera molto riservata,
18:23per cui, diciamo, non siamo stati soli,
18:25siamo stati visitati,
18:27quindi abbiamo concordato tutti i percorsi
18:29e abbiamo costruito la nostra sicurezza interna
18:33e la movimentazione dei detenuti
18:35e poi anche quella esterna
18:37con le altre forze dell'ordine,
18:39però, sì, abbiamo lavorato praticamente 24 ore,
18:43però poi è andato tutto bene,
18:45sì, sì, sì, è andato tutto bene
18:47e soprattutto non è accaduto nulla,
18:50perché poi bisogna preservare anche questo aspetto,
18:54perché poi c'è l'aspetto emotivo,
18:55però poi c'è tutto l'aspetto, appunto,
18:57invece della sicurezza,
18:59che è fondamentale e quindi è molto delicato.
19:04È stata una bella esperienza anche su questo fronte, sì.
19:08Patrizia, io ti ringrazio davvero tanto
19:10per aver scelto noi per fare questo ricordo
19:13della visita di Papa Francesco qua a Civitavecchia,
19:16perché, insomma, ci sembrava effettivamente doveroso.
19:20No, mi ha fatto molto piacere,
19:21perché è un bellissimo ricordo per me,
19:24per tutto il mio personale,
19:26per la struttura in generale
19:27e per Civitavecchia,
19:29quindi grazie, grazie a voi.
19:31Cosa hai provato quando hai sentito che se n'era andata?
19:34Eh, allora, io ho provato una tenerezza incredibile,
19:42perché quest'uomo nel suo modo, appunto,
19:50diciamo nel suo modo di parlare con me,
19:55ecco, qui ci va un ricordo personale,
19:58mi ha dato molto,
20:00perché è stata una,
20:04come vi dicevo,
20:05il momento in cui è venuto era molto particolare,
20:08però il percorso suo di malattia era evidente,
20:14quindi quando è accaduto
20:16l'ho visto come un distacco,
20:20quindi c'è stato questo strappo,
20:22però nello stesso tempo poi anche
20:24un'evoluzione che
20:28io l'ho visto come se veramente andasse nelle braccia del padre,
20:33perché secondo me è un uomo santo,
20:35quindi veramente sarà,
20:39penso l'ho vissuto così,
20:40come con un sentimento di tenerezza poi alla fine.
20:45Grazie davvero Patrizia per essere stata con noi.
20:46No, grazie a voi.
20:48E grazie naturalmente anche a voi per averci seguito,
20:50una buona serata a tutti.
20:52Grazie a voi.
21:22Novità, musica, sport, curiosità,
21:25Radio Stella Città,
21:26ogni giorno più colore,
21:28energia,
21:29Radio Stella Città,
21:30la colonna sonora della tua giornata.
21:33Numero uno,
21:34in web e in FM,
21:36Radio Stella Città.
21:38Radio Stella Città,
21:52Radio Stella Città,
21:54Radio Stella Città,
22:16Grazie a tutti.