Patologie respiratorie e trattamenti farmacologici in primo piano nell’edizione 2025 del Chest national workshop
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NovitàTrascrizione
00:00L'implementazione delle conoscenze, scambio di esperienze anche tra discipline diverse,
00:09aggiornamento sulle nuove frontiere diagnostiche, cliniche e terapeutiche con l'obiettivo della
00:14tutela della salute e di migliorare le capacità professionali in un contesto di sanità pubblica,
00:20fortemente influenzata dal budget che spesso non collima con le esigenze del cittadino,
00:25che pretende servizi all'altezza, risposte rapide e richiede prestazioni di livello,
00:31focalizzazione su argomenti che fanno parte del lavoro quotidiano dell'opneumologo ma anche di altri specialisti,
00:38tutti a dibattito e a confronto nel CEST National Workshop 2025 organizzato al Palacongressi del Policlinico Universitario da Respirarea
00:48sotto la direzione dei dottori Filippo Andò e Rosario Contiguglia con la collaborazione della Sama
00:54che ha curato la segreteria organizzativa.
00:58Sul palco si sono alternate figure di spicco della ricerca e della pneumologia per sessioni di alto livello scientifico.
01:06Refreshing e focusing, questi gli argomenti del convegno, come mai?
01:12Refreshing perché può sembrare che le tematiche siano cose trite e ritrite,
01:17in realtà sono le basi della diagnostica, perché stiamo parlando di diagnostica cardiologica,
01:24stiamo parlando di diagnostica respiratoria e questo è importante perché è solo un fatto didattico
01:30di dividere la pneumologia dalla cardiologia, in realtà sono tutte parti dello stesso organismo che funzionano
01:37e per capire se funzionano bisogna proprio conoscere bene le tecnologie anche più avanzate che ci sono oggi.
01:44Quindi il refreshing per rivedere un po' le cose di base come la lettura dell'elettrocardiogramma,
01:51la lettura, i parametri che ci possono dare, le ecografie, le metodiche più moderne
01:56e dall'altra gli approfondimenti perché ci sono delle novità, sicuramente di tipo tecnologico ci danno più informazioni.
02:03E non è il mega congresso galattico come altre volte abbiamo visto, cioè del relatore che porta parole di verità e di luce,
02:12cioè persone esperte del campo che dicono come si opera.
02:15L'evento ad iscrizione gratuita inserito nel programma di educazione continua in medicina
02:22ha assegnato 19 crediti formativi ad inaugurare i lavori la rettrice dell'Università di Messina,
02:28Giovanna Spatari, che ha ricordato Sara Campanella, la studentessa universitaria uccisa da un collega.
02:35Cerchiamo di essere tutti un po' sentinelle di determinati eventi,
02:40di sentinelle di quello che ci viene riferito, che magari ci viene riferito occasionalmente senza peso,
02:49perché è quello che succede nell'appartamento accanto al nostro, nel nostro ambulatorio medico,
02:56se si colgono dei segnali, secondo me vanno affrontati,
03:01vanno affrontati perché io non credo assolutamente che questo sia l'ultimo femminicidio
03:07e non credo assolutamente che le norme repressive possano minimamente agire nella modifica di questo fenomeno.
03:18Il programma scientifico della Tre Giorni è stato aperto da un paio di sessioni dedicate alla cardiologia,
03:23poi spazio alle patologie respiratorie, con in primo piano il trattamento della BPCO.
03:29Bisogna, secondo me, trovare la terapia personalizzata per il paziente che abbiamo davanti.
03:36Questa è la nuova frontiera della terapia della BPCO.
03:39La BPCO è considerata che è una malattia che è la terza causa di morte in Italia dopo l'infarto e l'ictus cerebrale.
03:49Quindi bisogna conoscere ancora meglio quelli che sono i meccanismi patogenetici che sono alla base dello sviluppo della BPCO.
03:56Una cosa la conosciamo bene, però, mi permetta di dire questo, che è il fumo di sigaretta.
04:01Si parla troppo poco della riduzione del fumo di sigaretta.
04:05Non bisognerebbe fumare e la BPCO non dico che scomparirebbe, ma si ridurrebbe moltissimo.
04:09Nessuno parla mai di questo, le autorità non ne parlano, ne parlano molto poco.
04:13Secondo me bisognerebbe educare i giovani, perché si comincia da giovani, a fumare meno o non fumare proprio, che è meglio.
04:19L'inalazione è doppia da buoni risultati, come lei ha sapientemente illustrato.
04:29Sì, quella è la doppia broncodilatazione.
04:30Sono due farmaci, uno che è eminentemente un broncodilatatore, l'altro che è un inibitore della broncocostrizione,
04:39che poi come effetto ha di fatto una broncodilatazione, ma questo secondo ha il cosiddetto anticolinergico, antimuscalinico,
04:46anche un'attività antinfiammatoria importante, quindi è molto utile inserire questi due farmaci,
04:51farli insieme quanto più precocemente possibile e per farli quanto più precocemente possibile
04:55bisogna identificare i pazienti.
04:56Molti di questi pazienti non sono identificati, la diagnosi non viene fatta, per due motivi, lo diciamo sinceramente.
05:02Uno, perché molto spesso non stanno ancora troppo male e non vanno dal medico, dal medico di medicina generale,
05:09che poi li invierebbe all'opneumologo.
05:11Oppure il secondo motivo è perché questi pazienti sentono un po' in colpa con se stessi,
05:17perché fumano e sanno che è la prima cosa che l'opneumologo, o anche il medico di medicina generale,
05:20dice loro è smetti di fumare.
05:23Interessante anche il tema relativo ai benefici del trattamento regolare
05:26che punta ad avere il controllo totale sull'asma.
05:29Il dilemma in questi casi è sempre lo stesso, trattamento diciamo normale oppure farmaco biologico?
05:37Il farmaco biologico deve essere una scelta, ma nel paziente che non viene controllato della terapia inalatoria.
05:43Quindi diamo il farmaco biologico al paziente che ha delle caratteristiche cliniche, biologiche,
05:49per cui diciamo è un'opzione terapeutica che nell'era della medicina di precisione dobbiamo prendere in considerazione.
05:55Anche perché il farmaco biologico, come abbiamo visto oggi in questa bellissima situazione del congresso CES,
06:01è un'opportunità per il paziente anche di andare in remissione, quindi vuol dire non avere sintomi,
06:07non avere esacerbazioni, non usare lo steroide inalatorio ad alti dosaggi perché si può fare uno step down,
06:13non usare la terapia con lo steroide orale che dà tanti effetti collaterali e anche stabilizzare la funzione.
06:19Quindi riuscire ad ottenere un controllo che gli permetterà anche una buona qualità di vita.
06:25Dobbiamo ottimizzare prima la terapia inalatoria, quindi spegnere la flogosi con lo steroide inalatorio.
06:31Poi se non ci riusciamo utilizzare il farmaco biologico che come dice appunto la stessa definizione agisce su meccanismi biologici
06:38e quindi agisce prevalentemente sulla riduzione dell'infiammazione osinofilica.
06:43E in quei pazienti poi se raggiungono un controllo massimale si può anche ridurre la terapia inalatoria,
06:48quindi fare uno step down per dargli anche una qualità di vita migliore perché assumeranno il biologico una volta al mese
06:56e quasi si dimenticheranno così di una terapia cronica che fino a qualche anno fa caratterizzava questa patologia.
07:02Dall'alto della sua esperienza quante persone ha visto guarire totalmente dall'asma in età adulta?
07:09Allora da noi afferiscono nel nostro ambulatorio dell'asma grave, del polichinico di Bari, tantissimi pazienti.
07:14Abbiamo forse 600 pazienti in trattamento, forse anche di più.
07:18Ne ho visti guarire, guarire nel senso che raggiungere una remissione completa un 20-30%, dipende dai criteri che uno utilizza.
07:27Il problema è che la remissione è a tempo, nel senso che si raggiunge, ma c'è sempre da stare in allerta perché ci sono le ricadute di malattia.
07:36Quindi è un paziente che va tenuto sempre sotto controllo, che non deve dimenticarsi di assumere la terapia biologica,
07:43ma non si deve neanche dimenticare di andare dal medico perché gli ambulatori di asma grave servono a monitorarli anche nella fase di remissione
07:51e nel catturare dei segnali di ricaduta prima che il paziente poi avverta il sintomo e magari faccia accesso al pronto soccorso per una crisi respiratoria grave.
08:03Si è anche parlato dell'associazione dei farmaci, quando e perché è necessario combinarli.
08:08I malati di Pico oggi rispetto ad anni fa hanno più di una speranza, nel senso che i nuovi trattamenti farmacologici
08:17sono in grado anche di interferire positivamente con la storia naturale di malattia.
08:23Questo significa ridurre la mortalità e questo è una conferma che viene dai più recenti studi clinici
08:32e che consente quindi di dare una speranza ai nostri pazienti.
08:36I farmaci biologici possono aiutare anche in questo campo?
08:42I farmaci biologici aprono nella BPCO una nuova era, così come abbiamo visto qualche decennio fa con i soggetti asmatici gravi.
08:52Oggi si apre questa nuova fase che è quella dell'impiego di terapie biologiche già testate in popolazioni come per gli asmatici gravi.
09:03Gli studi dimostrano che in popolazioni selezionate, cioè in soggetti che presentano alcune caratteristiche
09:10che li fanno identificare come potenzialmente responsivi alle terapie biologiche,
09:19queste possono avere un impatto aggiuntivo sulla storia della malattia, sull'evoluzione di malattia,
09:26con effetti di riduzione della frequenza delle riacutizzazioni.
09:33Lei ha toccato anche due aspetti importanti, sedentarietà che diventa pericolosissima e riabilitazione.
09:42Sì, la sedentarietà è forse uno dei problemi più importanti dei nostri pazienti,
09:48perché il paziente che percepisce dispnea, cioè difficoltà respiratorie, tende a muoversi di meno.
09:56E meno si muove, più perde massa muscolare e quindi sarà invogliata a muoversi ancora meno.
10:04Quindi si innesca un circolo vizioso e l'inattività e la sedentarietà sono estremamente deleterie per i nostri pazienti.
10:14Quindi dobbiamo incoraggiare a qualunque livello di gravità di malattia,
10:19dobbiamo incoraggiare un'attività fisica, ovviamente commisurata agli sforzi che il soggetto può compiere,
10:26ma sicuramente incoraggiare l'attività fisica è il primo passo.
10:31E' credo anche più importante delle stesse strategie farmacologiche.
10:36Tante dunque le armi a disposizione per combattere asma e bcpo,
10:42ma decisivi sono sempre i criteri che guidano la scelta della strategia terapeutica.
10:48Oggi abbiamo a disposizione tanti armi, però dobbiamo saperle usare.
10:52E quindi lo sforzo è, da un lato la industria farmaceutica che ci sta fornendo queste armi,
10:59e ce n'è non solo già tante, ma ce n'è già in previsione altre tante.
11:06E questo chiaramente migliorerà soprattutto la scelta terapeutica
11:10e il bagaglio delle armi che abbiamo a disposizione.
11:15Però, diciamo, contemporaneamente è necessario affinare tutte le tecniche
11:21in grado di poter discriminare i pazienti, soprattutto i vari fenotipi di pazienti,
11:30per indirizzare le armi con una terapia che viene oggi chiamata terapia di precisione.
11:35Io quindi devo avere un'arma che mira il bersaglio,
11:39ma devo essere sicuro di aver individuato il bersaglio giusto.
11:42Per esempio capire la causa che produce l'infiammazione.
11:45Esatto, la causa spesso non è una, ma sono più di una.
11:49Quindi oggi si trovano anche dei farmaci che agiscono a più livelli
11:54e questo è veramente utile.
11:57Però attenzione a sforzarsi sempre di più
12:01con la realizzazione anche di centri specialistici e ultra specialistici
12:07che chiaramente possono avere a disposizione delle tecniche.
12:11Queste tecniche non sono di tutti i centri,
12:13ma queste tecniche, se utilizzate, possono veramente farci
12:17identificare il paziente giusto con la terapia giusta per il paziente.
12:22Una curiosità, i farmaci biologici sono adatti anche ai malati oncologici o ex-oncologici?
12:30Sì, possono anche essere fatti insieme ad altre terapie,
12:35soprattutto non chemioterapia che ha un'attività immunosoppressiva,
12:39ma con farmaci cosiddetti con l'immunoterapia che si utilizza
12:44non solo per i malati oncologici, ma anche per altre malattie croniche, infiammatorie,
12:50cron, artrite, reumatoide, eccetera.
12:52Oggi si possono associare più biologici contemporaneamente con ottimi risultati.
12:56L'ultimo giorno di lavori è stato impreziosito dalla partecipazione
13:00del professor Michele Gaeta del Policlinico di Messina
13:02che ha parlato dell'intelligenza artificiale.
13:05Lei ha detto giustamente che l'intelligenza artificiale non ha ancora fantasia.
13:12Sì.
13:12Ecco, quanto c'è bisogno di fantasia nella medicina?
13:17Più che di fantasia c'è bisogno di creatività e di cultura raffinata.
13:23La conoscenza non è un unicum.
13:30Esistono vari livelli di conoscenza.
13:31Vado a una conoscenza di base che permette di sopravvivere, anche al professionista.
13:37A una conoscenza che oserei definire esoterica, riservata a pochi che si sono veramente impegnati
13:45in un'arte qualsiasi, compresa da quella medica.
13:49E allora applicare la forma più raffinata di conoscenza nell'ambito medico
13:58e in qualsiasi altro ambito è sicuramente quello che ogni professionista, in qualsiasi ambito, deve ambire a fare.
14:08Quindi la cultura è sicuramente importante anche in presenza dell'intelligenza artificiale.
14:15I convegni ci servono perché ci confrontiamo.
14:18Noi vediamo gli studi clinici, però secondo me il confronto è quello che noi vediamo sul territorio e nei nostri ambulatori.
14:25Quindi ci confrontiamo con i colleghi su quello che noi vediamo e quello che noi facciamo.
14:30Sicuramente abbiamo oggi tantissime strategie.
14:33Di asma se ne parla tanto, però ogni giorno scopriamo dei meccanismi nuovi.
14:38Abbiamo dei farmaci nuovi che permettono di seguire e di confezionare sartorialmente la terapia sul paziente.
14:47Oggi si tende a togliere, ma si toglie anche a togliere l'OCS, quindi il cortisone per bocca,
14:54quindi dando dei farmaci che probabilmente costano un attimino in più al momento della somministrazione.
15:00Però a lungo termine ci danno dei risparmi, tenendo conto che l'OCS ha degli effetti collaterali su tanti organi apparati,
15:10tra cui l'osteoporosi che se ne parla tanto, ma anche sull'apparato cardiovascolare, sui reni, sull'asse ipotalamo-ipofisario, sul rene.
15:20Quindi se diamo la terapia giusta a questi pazienti andiamo a ridurre l'uso dell'osteroide, ma andiamo ad agire anche sulla riacutizzazione.
15:32Non ci dimentichiamo in queste patologie che il danno lo provocano le riacutizzazioni.
15:38Ogni riacutizzazione che il paziente si fa perdiamo un attimo di funzionalità respiratoria.
15:43Se diamo la terapia giusta sicuramente riduciamo anche le riacutizzazioni e questo sicuramente deve essere il nostro obiettivo.
15:51Anche l'edizione 2025 del CEST National Workshop ha ribadito l'importanza dei biotecnologici,
15:58senza tuttavia tralasciare il peso specifico delle cure più tradizionali e la capacità del medico specialista di trovare la giusta cura individuale.
16:07Questa edizione 2025 ricalca un pochettino la filosofia che è stata impressa nelle precedenti edizioni,
16:15che ormai sono tante, più di dieci, di CEST,
16:21e ha visto la partecipazione dei maggiori esperti italiani in tema di malattie polmonari.
16:31Siamo molto soddisfatti perché ci sono stati contributi assolutamente interessanti e innovativi in campo di patologie polmonari
16:42che ci danno molta speranza di migliorare le cure e i trattamenti nei riguardi dei pazienti.
16:50Inoltre ha consentito a specialisti di diverse branche, soprattutto cardiologi, pneumologi e radiologi,
16:59chirurghi toracici, oncologi, di poter mettere insieme le loro esperienze in tema di queste comuni malattie
17:09che devono essere affrontate in maniera multidisciplinare.
17:11E' stato detto con molta chiarezza che ancora il percorso in tema di intelligenza artificiale applicato ai temi nostri pneumologici
17:20è un percorso ancora molto lungo, molto difficile.
17:25Ci vuole del tempo per poterlo...
17:28Comunque resta sempre al centro il clinico, la sua capacità di interpretare i segni,
17:33la sua capacità di fare diagnosi, la sua capacità di essere un sarto e quindi vestiti su misura.
17:41Infine il congresso lancia messaggi di speranza, cioè chi è malato di asma o anche di altre patologie respiratorie
17:54può guardare con ottimismo al futuro perché la scienza sta facendo grandi passi in avanti in questo senso
18:02e non devono più far paura a queste malattie.
18:04E' vero, soprattutto in tema di asma abbiamo visto i progressi delle terapie,
18:11le cosiddette terapie con gli anticorpi monoclonali
18:14che addirittura fanno vedere scenari di guarigione, di remissione totale della patologia,
18:20cioè una patologia che fino a qualche anno fa sembrava essere incurabile.
18:25Per esempio abbiamo visto come in campo oncologico le terapie sia biologiche,
18:34i protocolli per affrontare il cancro del polmone che vedono insieme queste echippe multidisciplinare,
18:44hanno fatto passi così avanti, così evoluti,
18:49che hanno cambiato la storia, soprattutto in termini di mortalità.
18:54Come pure abbiamo visto una serie di problematiche che possono essere affrontate
19:00con la chirurgia mini-invasiva, invasiva, problemi che negli anni scorsi restavano così,
19:06subiudici, non avevano in altra soluzione.
19:09C'è tutta una serie di temi in cui veramente usciamo da questo convegno
19:14con grandi speranze che le cose crediamo che possono andare veramente meglio per il paziente polmonare.