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Roma, 07 aprile 2025
"Era uno dei pochissimi giornalisti con i quali ci poteva essere un dialogo, ma qualche volta era rischioso. Perché lui, che viveva con passione il suo giornalismo militante, cercava una tua dichiarazione, e se non la trovava ti faceva dire quello che lui riteneva giusto tu dicessi in quel momento", così D'Alema ricorda la "Velina rossa" Pasquale Laurito alla cerimonia organizzata dall'Associazione Stampa Parlamentare alla Camera.

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Trascrizione
00:00diciamo un comune sentire, una passione politica condivisa che non gli impediva
00:08poi avere un dialogo con tanti perché era un uomo intelligente, aveva una grande
00:13sensibilità umana, anche questo conta moltissimo, era tagliente ma mai cinico
00:22nel raccontare, nello scrivere, nel rapporto con gli altri e questo lo rendeva
00:28estremamente amabile anche quando ci dovevi litigare diciamo, era sempre da
00:33questo punto di vista una persona così enormemente gradevole, è stato una
00:40grande guida qui dentro per molti, stava lì, insomma adesso al di là dell'Avelina
00:47se tu volevi capire che cosa c'era nell'aria andavi da lui, qualche divano di
00:56quel transatlantico e lui ti faceva capire che cosa c'era nell'aria, questo è
01:05frutto di cultura, è segno di autorevolezza perché lui nella sua
01:15apparenza mite era un uomo autorevole a cui si andavano a dire le cose perché
01:20sapevi di avere un interlocutore serio e in grado di interloquire non soltanto
01:26di buttare giù la nota. Non lo so, a una certa età si diventa nostalgico, anche se
01:36ho letto che la nostalgia fa bene, dopo aver avuto dei dubbi se
01:41abbandonarsi alla nostalgia ho scoperto che ci sono dei valentissimi
01:46studiosi che hanno scritto sul fatto che la nostalgia aiuta a vivere meglio,
01:52migliori rapporti con gli altri, cioè un sentimento decisamente positivo e
01:57quindi ne abbandono con maggiore trasporto. Lui ha rappresentato
02:05una stagione, un modo di essere del giornalismo politico che interloquiva
02:14con la politica, viveva la passione politica ma non aveva quel
02:23rapporto né di servilismo né di fare dispetti, non c'erano
02:31nessuna di questi due aspetti, né il servilismo né il fare dispetto per
02:38creare notizia, c'era un'interlocuzione alla pari,
02:43sapevi di avere un interlocutore politico che ti rispettava per il tuo
02:47ruolo ma aveva poi le sue idee, il suo modo di vedere le cose, la sua passione
02:52politica e ti dovevi misurare, quindi da questo punto di vista diciamo sono molti
02:59anni che non frequento qui, devo dire senza rimpianto, ma delle non molte cose
03:08diciamo che rimpiango, ci sono le chiacchierate, lo scambio di idee,
03:16qualche volta le litigate con Pasqualino perché sono stati insegnamenti di vita
03:23che nella vita politica sono sempre molto importanti.
03:29Grazie.

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