«Il codice della strada inizialmente è stato interpretato in maniera non chiarissima, non si è capito che il codice era rimasto lo stesso ma con sanzioni più dure», sottolinea Federico Veronesi, ceo Signorvino e Oniwines. C’è stato un calo consistente dei consumi e delle vendite. Ma è stata fatta chiarezza e si sta recuperando. Secondo il ristoratore Alessandro Pipero l’effetto si è esaurito e siamo tornati alla normalità.A cura di Luciano Ferraro
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NovitàTrascrizione
00:00Federico Veronesi, signor Vino, il codice della strada ha portato a una diminuzione del consumo
00:10di vino subito prima di Natale, adesso quell'effetto che c'è stato, l'effetto psicologico è finito?
00:17Parzialmente è finito, anche perché il codice della strada inizialmente è stato interpretato
00:21non propriamente in maniera chiarissima, nel senso che non si era capito che i limiti erano
00:26rimasti gli stessi ma con sanzioni più dure e giustamente la gente è rimasta spaventata
00:32e c'è stato un calo drastico nel consumo di calici in ristorazione ma anche proprio di vendita di bottiglie.
00:40Si sta un po' recuperando perché è stata fatta più chiarezza, la gente è diventata un pochino
00:44più consapevole delle norme e si sta un po' recuperando pian piano.
00:49Alessandro Pipero, ristorante Pipero, Roma. C'è stato un calo dei consumi per la cosiddetta
00:56stretta anti-alcol, ma adesso è finito l'effetto psicologico?
01:02Sì, adesso è finito del tutto, secondo me è stato il periodo natalizio 2024, cavallo 25,
01:08che c'era stato questo colpo mediatico in cui l'italiano un 30% o meno si è sentito,
01:16ma adesso siamo tornati alla normalità. La solita paura giustamente del popolo che magari
01:22con le vecchie sigarette, cinture, il casco aveva paura, adesso si è tornato alla normalità
01:27e si è tornato a bere.