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TVTrascrizione
00:00Buonasera ai nostri telespettatori, benvenuti a questa nuova edizione del nostro OTG Preview
00:15che questa sera dedichiamo ancora alla storia, ad un aspetto storico, in particolare cercheremo
00:22di affrontare il tema dei santi patroni Faustino e Giovitta. Vedete alle mie spalle bresce
00:29i suoi santi patroni e sabato, dopodomani quindi, sarà appunto la festa dei santi patroni
00:37Faustino e Giovitta, noi cercheremo di capire un po' come è nato il culto a Brescia e parleremo
00:45poi anche degli aspetti insomma trassacro e profano. Lo facciamo con un ospite in studio
00:51che mi piacerebbe di presentare subito, il professor Angelo Baronio che è stato docente
00:57di storia medievale, oggi è segretario della confraternita dei santi Faustino e Giovitta,
01:05ma andremo poi a vedere anche con le immagini la chiesa dei santi patroni in via San Faustino
01:13e anche l'intervista a Monsignor Giambattista Francesconi sugli aspetti storici, ma non solo.
01:21Professore io comincio subito con lei chiedendola, anzitutto ne parlavamo poco fa,
01:27è stata qualche anno fa, è stata fatta da parte della Fondazione Civiltà Bresciana una ricerca,
01:33un'ampia ricerca sulla nascita e sulla diffusione del culto dei santi Faustino e Giovitta a Brescia
01:40e comincerei da qui evidentemente in sintesi perché gli studi storici sono sempre molto
01:46ampi, ma come nasce il culto a Brescia dei santi Faustino e Giovitta? La tradizione ci dice che
01:51risale molto anteriormente al tempo degli ultimi imperatori romani, la leggenda parla,
02:02addirittura evoca l'imperatore Adriano, è una vicenda che ha evidentemente dei tratti
02:09leggendari però ci sono alcune testimonianze che consentono di dirci che il culto è molto
02:15risalente e quindi è un culto che però pur essendo molto vivo, la gente bresciana era molto
02:26partecipe e venerava il culto, però la leggenda dice che il racconto della loro conversione e
02:35del loro martirio aveva visto protagonisti addirittura nel circo massimo a Roma la presenza
02:43di animali parlanti che si erano alzati in piedi in qualche misura a difesa dei santi patroni,
02:53per cui i vescovi erano molto perplessi di fronte ad una leggenda che raccontava una presenza in
03:06quel periodo, peraltro il periodo in cui si doveva decidere il dogma e quindi era molto
03:13pericoloso, per cui il culto viene in qualche misura messo in sonno, noi quindi arriviamo
03:22alla figura di Petronace che lo ripropone al sud nella Abbazia di Monte Cassino e sono i monaci
03:31di Leno che arrivando da Monte Cassino ripropongono il culto ai tempi di re Desiderio ed è quel
03:38periodo in cui avviene la traslazione dal luogo della loro sepoltura presso il civitero di San
03:46Latino in via Crispi dove c'è adesso la chiesa di Sant'Angelo Americi, l'antica San Faustino ad
03:55Sanguinem viene traslato dal vescovo Anfridio nella chiesa di Santa Maria in Silva dove verrà
04:05poi costruito il monastero di San Faustino e quindi il culto viene ripreso ed è un culto
04:13talmente forte proposto in maniera che le vicende poi narrano di un intervento miracoloso e hanno
04:22fatto sì che i santi che venivano vederati come martiri addirittura vengono proclamati patroni
04:29della città quindi il culto a queste vicende la ricerca è stata fatta impegnando archeologi
04:35storici storici dell'arte ha consentito di recuperare e fare come dire giustizia di una
04:44serie anche di luoghi comuni addirittura qualcuno immaginava che fossero marito e moglie, per sfatare
04:52questi luoghi comuni è stato necessario avviare un percorso di ricerca e fare in maniera e attivare
05:00un percorso di divulgazione ecco che allora abbiamo fatto una riduzione teatrale che il
05:07ctb ha messo in scena che verrà riproposta domenica a Chiari è stato fatto un lavoro di
05:17di divulgazione attraverso il linguaggio dei fumetti abbiamo prodotto un fumetto che è
05:25distribuito alle scuole abbiamo attivato anche un percorso con linguaggio musicale e il programma
05:33di quest'anno è stato aperto dalla prima in assoluto dell'oratorio dei santi Faustino e
05:39Giovitta quindi anche il linguaggio musicale arriveremo anche appunto le parole del linguaggio
05:43musicale perché il tema di quest'anno è la musica arriveremo appunto a capire perché ogni anno c'è
05:50per la festa dei santi patroni un tema che viene scelto dalla confraternita io adesso invece andrei
05:55a sentire il monsignor Giambattista Francesconi che Letizia Filini ha intervistato per noi la
06:01parrocchia dei santi Faustino e Giovitta che ci parla un po della storia anche delle reliquie che
06:07vediamo poi appunto in chiesa. La storia dei nostri patroni è una storia che ha radici molto
06:16antiche nella storia proprio nei primi secoli della chiesa ma soprattutto poi quando le reliquie
06:21sono state consegnate a questo luogo dove c'era il monastero dei Benedettini e quindi c'erano
06:27presenti diventarono i custodi di questo luogo e anche delle reliquie dei santi patroni della
06:34diocesi della città perché poi questi sono i punti fondamentali. I nostri patroni in effetti
06:38proteggono la diocesi ma anche tutta la città quindi nella storia c'è sempre stato questo
06:43binomio molto marcato che sono e proteggono quella che è la chiesa locale ma anche proprio la città
06:50quindi anche le istituzioni sono tutte coinvolte. Le reliquie sono contenute nell'area che si trova
06:55di sopra la terra maggiore tra l'altro l'anno prossimo saranno 100 anni che si è stata aperta
07:01quindi si dovrà riaprire sarà anche un evento importante. Poi per la venerazione dei fedeli di
07:07solito c'è sempre questo piccolo contenitore con i feimuri di l'uno e dell'altro che abbiamo
07:14pensato di collocare sotto l'altare della mensa però venerdì sera alla presenza del
07:21vicario generale alla messa li collocheremo quest'anno alla mia sinistra dove c'è il fonte
07:27battesimale perché richiama anche quello che è la testimonianza della loro fede per noi
07:33battezzati per noi credenti e quindi diventa l'occasione per la gente per i pellegrini di
07:40poterle vedere di poterle anche venerare. Dicevamo prima che la confraternita è nata
07:48una decina d'anni fa anche diciamo per volontà comunque insomma impegno di don Armando Nolli
07:56come associazione e le chiedo appunto di farci un po' di storia cioè perché a un certo punto così
08:03poi insomma solo dieci anni fa si è resa necessaria la nascita di una confraternita quindi di un'associazione?
08:11Sì abbiamo incontrato don Armando Nolli nel 2006 e in ordine alle feste di San Faustino allora
08:19bisogna dire che era la grande kermesse della fiera e che si concludeva oltre alle liturgie
08:29in chiesa si concludeva tutta con un grande spettacolo pirotecnico e quindi don Armando
08:36Nolli dice bisogna cercare di arricchire fare un palinsesto che in qualche misura consenta
08:43di conoscere meglio i santi patroni e dare un po' qualche spessore culturale. Il tema era
08:49quello di mettere insieme le forze era una fatica immane andare ogni anno a chiedere
08:56il contributo dal comune alla provincia alla camera di commercio abbiamo pensato che era
09:02il caso di far rinascere l'antica confraternita che è sempre esistita che col fascismo poi era
09:11stata completamente sciolta ma che ha avuto periodi e momenti particolarmente significativi
09:21durante le giornate di Brescia insomma anche i membri della confraternita aveva avuto un ruolo
09:31e quindi l'idea di far rinascere la confraternita comune, provincia, camera di commercio, le due
09:39università, le istituzioni culturali, la fondazione civiltà bresciana, l'Ateneo, la fondazione Brescia
09:46Musei, la fondazione Banca San Paolo, la fondazione ASM si sono messe insieme e ha costituito la
09:53confraternita la quale confraternita si impegna a realizzare il programma. Ecco perché una novità
09:59appunto degli ultimi anni è proprio quello non più della festa patronale e della fiera poi perché
10:04sappiamo che la festa di San Faustino si concentra molto su questo tema qui cioè quello della fiera
10:11ma una settimana di eventi un tema che viene scelto quindi quest'anno come siete arrivati a
10:18scegliere la musica e perché rispetto insomma. Allora nel 2010 nasce la confraternita come
10:25procedere a dare senso unitario abbiamo deciso di scegliere ogni anno un tema l'anno scorso il tema
10:31della responsabilità quest'anno in continuità il tema della musica. Il tema della responsabilità
10:38è particolarmente attuale noi sentiamo le sue cronache in televisione e quando
10:49arriviamo alla cronaca nera sono tutti episodi di irresponsabilità viene da dire il dialetto
10:56e quindi il tema è quello di capire come mai succedono e l'idea di porre l'accento sulla
11:06questione della responsabilità e quindi della necessità di essere responsabili con se stessi
11:12e con il prossimo con l'interroduttore è un tema fondante per cercare di uscire da questa
11:20situazione così drammatica. La musica è il luogo nel quale la musica di per sé è indefinibile è un
11:28grande mistero però sappiamo che per farla e per fare in maniera che esca l'armonia escano
11:34gli obiettivi che ci poniamo nel far musica è necessario rispettare delle regole. Le immagini
11:41che stiamo vedendo sono tratte da uno degli eventi che avete organizzato come confraternita cioè
11:47proprio il concerto in carcere è che è stato trasmesso da teletutto poi domenica scorsa e che
11:56è appunto dove alcuni detenuti hanno riproposto musica e anche parole e canzoni composte.
12:05Allora la stessa composta è stata veramente un momento straordinario e emozionante ma come
12:11emozionante come l'è stata anche il secondo e la seconda iniziativa quella di domenica 2 abbiamo
12:19assistito a un coro di voci bianche. Il coro di voci bianche vedere i bambini piccolissimi partecipare
12:26rispondere alle indicazioni del maestro essere coerenti con le cose che avevano imparato è una
12:36disciplina quella della musica straordinariamente interessante se non si rispettano le regole come
12:42si poteva vedere nella riproposizione del film di Federico Fellini prova d'orchestra gli esiti
12:50sono disastrosi quindi la musica ci responsabilizza. C'è quindi questo legame con il tema della responsabilità?
12:58E' un tema che tra l'altro l'idea potrebbe essere quella di riproporla anche per l'anno prossimo
13:03sotto altre forme. Quali altre iniziative? Per esempio quest'oggi abbiamo assistito
13:15ad una straordinaria e interessantissima lezione sulla musicoterapia stasera ci sarà un concerto
13:22della banda Gli Ottoni nella chiesa di San Faustino stasera alle 20.30 ci sarà questo
13:35concerto degli Ottoni della banda cittadina ci sono altri momenti domani la deposizione
13:43della corona d'alloro tradizionale nel luogo dove i santi patroni sono apparsi secondo la
13:50tradizione a difendere la città che era assediata dal Piccinino inducendolo a lasciare
13:57e quindi a liberare la città ci saranno i musicisti ragazzi che fanno musica al liceo
14:04musicale Gambara. Allora la interrompo un attimo perché parlava appunto di questa apparizione
14:10di cui ci ha parlato anche Monsignor Francesconi che inizia però parlandoci della cerimonia
14:17del cappello che è appunto uno dei momenti tradizionali della città quando cioè la città
14:24chiede ai santi la protezione poi c'è questa nel pomeriggio poi c'è questa cerimonia appunto
14:31della consegna del del cappello come segno di protezione proprio nel comune di Brescia.
14:37Allora andiamo prima a sentire l'intervista Francesconi che ci parla appunto di questi
14:42due aspetti. Domenica scorsa la sindaca e anche l'amministrazione comunale è venuta in chiesa
14:51perché si è celebrata questa messa per intercedere per invocare la loro intercessione affinché
14:58possano liberarsi da ogni male così è la celebrazione. Poi nel pomeriggio come risposta
15:04a questa a questa richiesta la parrocchia ha consegnato il famoso cappello che ricorda
15:10appunto la loro partecipazione, la loro adesione e questo è una costante e così nei sicoli cioè
15:18i patroni proteggono la città, proteggono le famiglie, proteggono ogni cittadino potremmo dire
15:23e un evento straordinario che verrà rievocato proprio venerdì mattina al Roverotto è quando
15:29alla fine del 1500 con la città sediata dei milanesi apparvero miracolosamente in questo
15:37luogo e il capitano che accompagnava le truppe milanesi vedendolo disse non possiamo fare la
15:45guerra ai santi e quindi si ritirarono quindi questa città che era impoverita assediata da
15:50secoli venne liberata proprio attraverso l'intercessione quindi questo evento rimane
15:55un po' l'evento simbolo della loro protezione per la città. Che abbiamo visto poi noi anche
16:01nella nostra copertina iniziale i santi rappresentati proprio con delle spalle con
16:07delle lance anche perché nell'iconografia insomma vengono ricordati appunto come due
16:12combattenti ma a proposito della cerimonia del cappella questa tradizione come nasce?
16:17Questa tradizione è documentata nella storia, la storia succedeva ai tempi dell'epoca comunale
16:26i rappresentati del comune si ricavano presso la batte di San Faustino portando un olio una
16:35boccia d'olio per far ardere una candela davanti alle spoglie dei santi per chiedere la loro
16:44protezione. Ottenevano in cambio secondo lo spirito dettato dalla legge Longobarde allora
16:51in vigore dovevano ottenere in cambio un qualcosa di simbolico, la cosa più simbolica
16:58che avevano trovato di scambiare da parte delle lavate era una berretta rossa e quindi
17:07il berretto come segno che copre e riparla la testa ecco che è il simbolo quindi della
17:14protezione, l'abbiamo riproposta questa dal 2011 l'abbiamo riproposta questa iniziativa
17:23e devo dire che ha sempre trovato un riscontro e una curiosità e un'adesione sempre più
17:29significativa e partecipata, dobbiamo dire che domenica scorsa la partecipazione è stata
17:35scarsa perché il tempo è stato inclemente ma negli anni scorsi vedevamo la piazza loggia
17:42la sfilata che abbiamo visto anche con mezzi diversi perché c'è stato un anno vi ricordo
17:48io che c'erano delle macchine elettriche che accompagnavano insomma. Abbiamo una partecipazione
17:55delle rappresentanze più significative dalla protezione civile alla compagnia del leone
18:01piuttosto che i bandieratori, le croce rossine, la marching band eccetera. Allora c'è un
18:09altro aspetto perché il nostro tempo sta insomma nel tempo corre che è quello del
18:16sacro e del profano che c'è sempre stato allora pregherì la regia di mandare in servizio
18:21perché sabato ci sarà naturalmente anche la fiera e la città si prepara ad accogliere
18:26migliaia di persone. Tutto è pronto per la tradizionale fiera di San Faustino quest'anno
18:32saranno 602 le bancarelle distribuite lungo le vie e le piazze del centro storico provenienti
18:37da quasi tutte le regioni italiane più della metà dalla Lombardia poi a scalare Emilia
18:42Romagna, Piemonte e Toscana. Per agevolare l'afflusso di visitatori il gruppo Brescia
18:46Mobilità ha predisposto un piano straordinario dei trasporti. La metropolitana sarà attiva
18:51fino a luna di notte con una maggiore frequenza di passaggi mentre gli autobus seguiranno
18:56l'orario feriale. Comune di Brescia e Brescia Mobilità invitano i visitatori a lasciare
19:01l'auto nei parcheggi scambiatori di Sant'Eufenia, Poliambulanza Prealpino e Casazza e a usare
19:06la metro per raggiungere il centro. Timbrando il ticket ad ogni utilizzo la sosta auto
19:10sarà gratuita. Il parcheggio in Piazza Vittoria invece resterà chiuso anche per gli abbonati
19:15dalle 23.45 di venerdì fino alle 6 di domenica. Per garantire la sicurezza dell'evento saranno
19:21in servizio quasi 170 agenti di polizia locale supportati da 104 volontari, areo 118 con
19:28diverse postazioni di pronto soccorso, protezione civile e vigili del fuoco. Infine per tutta
19:33la giornata di sabato nelle strade e nelle piazze in cui si svolgerà la fiera sarà
19:37vietato introdurre e vendere per asporto bevande in bottiglie di vetro, lattine o plastica
19:42mentre saranno consentiti solo bicchieri compostabili.
19:45Dicevamo quindi di sacro e profano e va di molto di moda anche in questi ultimi anni la
19:52lettura di Penso a Ken Follett che è appunto un romanziere che racconta, parla dell'Europa,
20:01del Medioevo e nelle città si racconta proprio quanto partecipassero e quanto fosse mischiata
20:11l'aspetto sacro nelle Pasque o in generale con i mercati, quindi insomma non è una tradizione
20:21che risale a molti secoli fa anche questa.
20:24Il momento della festa aveva questi aspetti, la convocare intorno ad un momento di preghiera,
20:33ad un momento di testimonianza quindi la presenza delle reliquie era un'occasione per trovarsi
20:41e quindi trovarsi stando insieme facendo festa, cantando, suonando e quindi è una tradizione
20:49che risale, è nella storia dell'uomo, in qualsiasi situazione e quindi anche a Brescia
20:56e a Brescia evidentemente questo trovarsi aveva finito col ridursi al fatto di trovarsi.
21:05Qualcuno entrava in chiesa, curioso per vedere la chiesa, era diventata la fiera, solo la
21:13fiera di San Fosinello, per carità una fiera straordinaria perché è una delle più popolose
21:17e le più frequentate d'Italia, quindi l'idea invece di fare in maniera che trovarsi fosse
21:26anche un modo per ritrovare se stessi, per riscoprire le proprie origini, le proprie tradizioni,
21:33le leggende che in qualche misura accompagnano una storia millenaria,
21:40la devo fermare perché il nostro tempo è scaduto, io e il professor invitiamo tutti alla fiera sabato
21:49e poi c'è anche tutto il contorno delle iniziative.
21:54Ci sono tutte le manifestazioni all'interno della chiesa, dalla presenza del vescovo,
22:00del pontificale, con tutte le cerimonie liturgiche, quindi sacro e profano.
22:06Grazie professor Baronio, il Tg Preview si finisce qui, pochi minuti e iniziamo con il nostro telegiornale.