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Trascrizione
00:00Buonasera, buone martedì e ben ritrovati con l'appuntamento del TG Preview di Teletutto
00:16per approfondire i fatti di cronaca, non solo, ma anche l'attualità, come faremo questa
00:22sera all'indomani del giuramento di Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti d'America
00:28per il suo secondo mandato, parleremo appunto di America, di Trump e atto secondo, chissà
00:35se dobbiamo parlare anche proprio di una visione del mondo completamente diversa per quanto
00:40riguarda gli Stati Uniti e il Presidente Trump. Lo facciamo con Carlo Muzzi, capo
00:44redattore del Giornale di Brescia. Buonasera Carlo, ben ritrovato. Buonasera Fabio e buonasera
00:49a tutti gli spettatori. E con il professor Mario Del Piero, docentista internazionale
00:54del Sciences Po di Parigi. Buonasera professor Del Piero. Buonasera a voi, buonasera, saluto
01:00Carlo. Tra l'altro ricostituiamo dopo qualche mese il panel che aveva discusso appunto l'elezione
01:05di Trump, oggi ci troviamo a parlare concretamente dell'avvio di questo secondo mandato del
01:12Presidente degli Stati Uniti che lei anche professora Del Piero, anche sul Giornale di
01:19Brescia, stamattina nel suo editoriale definiva tra nazionalismo radicale e ostentato imperialismo.
01:25Perché? Spieghiamo perché si va nelle direzioni da una parte di un imperialismo, l'abbiamo
01:30capito anche già con i primi decreti firmati, il Golfo d'America, il Monte McKinley e queste
01:37cose qua, ma anche tra nazionalismo radicale e il Presidente Trump. Io di mestiere faccio
01:44lo storico e sono rimasto molto colpito dai riferimenti storici del discorso, che sono
01:49riferimenti credo inimmaginabili fino a pochi anni fa che nessun Presidente americano dell'ultimo
01:56secolo avrebbe invocato ed evocato per quel che simboleggiano e rappresentano, ha parlato
02:01del manifesto destiny che è uno slogan che sostanzialmente riassumeva un'idea di aggressivo
02:09nazionalismo bianco cristiano in virtù del quale la provvidenza divina si sosteneva avrebbe
02:15attribuito agli Stati Uniti il compito di espandersi, di allargarsi, di procedere a
02:19conquiste territoriali potenzialmente illimitate. Ha citato il Presidente di Finottocento che
02:25presiedette la prima grande espansione imperialistica degli Stati Uniti con una guerra orribile per
02:32l'annessione delle Filippine, per la pacificazione tra virgolette delle Filippine e tante altre
02:37cose. Ecco è uno ostentato, un nazionalismo molto aggressivo che si intreccia con un imperialismo,
02:43rivendicazioni imperialistiche nuove perché poi tali sono quelle che riguardano Panama,
02:48l'idea di riacquisire il controllo nella gestione del canale di Panama, le minacce
02:52sulla Groenlandia. Il tutto in un contesto di un discorso molto radicale, molto estremo,
03:00molto bambinesco, quasi puerile nel lessico utilizzato, trivella, baby trivella, drill,
03:07baby drill e tante altre cose che ci devono indurre a fare delle riflessioni su quel che
03:13è diventata la democrazia americana, su quel che sono le nostre democrazie ed americane
03:17dove c'è un imbarbarimento e un degrado del linguaggio politico che è molto problematico
03:22perché poi quando lo esprimono gli apici delle istituzioni a cascata si riverbera su
03:27tutta la nostra società. C'è una valenza pedagogica alla parola del Presidente degli
03:32Stati Uniti che è potentissima. Se il Presidente parla in questo modo e usa queste categorie
03:37beh poi ci sono tutta una serie di conseguenze del caso. Anche per questo mi fermo qui, quando
03:42mi si dice che Trump non va preso sul serio, beh diciamo che dei problemi si pongono, intanto
03:48perché un Presidente americano va preso sul serio sempre e perché appunto per le ragioni
03:53che dicevo.
03:54Andiamo a passare a Carlo Muzzi, ancora professore del Pero, sull'importanza che ha rivestito
04:03anche il significato religioso e quanto sia stato tirato in ballo Dio, lo sappiamo. Anche
04:13alla fine del giuramento i Presidenti degli Stati Uniti, quasi tutti l'hanno fatto sostanzialmente,
04:20chiedono l'aiuto di Dio ovviamente, però qua Trump ha ribadito come sia stato sostanzialmente
04:27voluto in questa nuova confermata veste da Dio, anche sostanzialmente solo per essere
04:34stato salvato da un millimetro dalla pallottola, come ha ripetuto tra l'altro uno degli oratori,
04:42dei predicatori che ha introdotto Trump.
04:47Sì, il figlio del leggendario pastore evangelico, il pastore dei Presidenti, Billy Graham che
04:53è intervenuto, fa un po' impressione perché diciamo che tra i Presidenti è difficile
04:59trovarne uno che ha un passato meno religioso, meno credibilmente religioso di Trump, però
05:06Trump parla quel linguaggio perché sa che ha un pezzo della sua base, quel linguaggio
05:11che gli piace e perché di nuovo, come dicevo, le radici di un certo nazionalismo americano
05:17sono radici molto cristiane, allora provo a farla semplice, però la storia degli Stati
05:23Uniti è una storia in cui si sono spesso contrapposte due visioni della nazione, una
05:28è la visione di una nazione, di un nazionalismo civico, inclusivo, la Costituzione che è
05:35molto essenziale, è una cosa molto scheletrica, 7 articoli, 27 emendamenti, però è flessibile,
05:40non alleabile, è un meccanismo inclusivo, permette di conferire nuovi diritti, di essere
05:46ripensate e di includere nella nazione nuove persone, questa è una idea di nazione americana,
05:52l'altra idea è una idea molto essenzialista, cioè un'essenza profonda, tendenzialmente
05:58bianca, tendenzialmente cristiana, tendenzialmente anglo-sassana e anglo-americana che è l'essenza
06:03del paese, credo che Trump abbia voluto ammiccare a questo secondo tipo di nazionalismo che
06:09è un nazionalismo anche molto razziale e è per questo che ha invocato e evocato la
06:14religione a più riprese, in un contesto però, questo è importante sottolinearlo, dove in
06:19realtà c'è un calo di religiosità negli Stati Uniti, lo si vede con tutti gli indicatori,
06:24numero di fedeli, partecipazione alle funzioni religiose ed è un calo che colpisce in modo
06:29particolare quel mondo evangelico e fondamentalista da cui viene il pastore Graham di ieri e
06:36a cui Trump ha parlato, è un mondo in declino in termini di numeri, meno, molto minore del
06:44cattolicesimo anche perché poi gli immigrati, soprattutto gli immigrati messicani, centroamericani
06:49spesso portano con loro la tradizionale religione cattolica insomma, quindi stiamo parlando
06:55comunque di un'America che è meno religiosa anche solo rispetto a dieci anni fa e questo
06:59secondo me è un dato importante da sottolineare anche per contrastare certi stereotipi di
07:03un'America che in una mano ha il fucile e nell'altra ha la Bibbia come si era solito
07:08dire una volta. Un'altra mano sulla Bibbia che Trump non ha messo ieri, anche questo
07:15è un dettaglio abbastanza curioso, Carlo Muzzi un'America soprattutto, anzi mutuiamo
07:23in tedesco, un'America uber alles, certo è che con qualcuno dovrà dialogare questa
07:30superpotenza e con chi lo farà? Lo farà magari con l'Europa, lo farà magari con l'Italia,
07:36non a caso abbiamo la presenza di Giorgia Meloni come leader europea, sarà lei che
07:42riuscirà a fare in qualche modo dialogare Trump e l'Europa? Anche perché Wonderlion
07:48a questa cerimonia non c'era e è rimasta anche abbastanza piccata, non era stata invitata.
07:53Era molto interessante vedere chi è stato invitato degli europei e chi non è stato
08:01invitato, sostanzialmente Trump ha invitato solo un primo ministro che era Giorgia Meloni,
08:09non è stato invitato Orban che anche se è risentito evidentemente, gli è stato chiesto
08:13e anche l'ufficio del primo ministro ungherese ha dovuto precisare che non c'era stato nessun
08:20invito, ha invitato un ex primo ministro che era l'ex primo ministro polacco, Morawiecki
08:26che adesso è Presidente dei Conservatori Riformisti, i Conservatori Riformisti arrivano
08:31perché sono partner politici del partito repubblicano, però è stato un po' anche
08:40su questo è stato un po' il rituale, perché era stata invitata un capo di un partito,
08:46Alice Weidel di Alternative for Deutschland che è in campagna elettorale e invece che
08:51ha mandato il suo copresidente Tino Cirupalla, però anche questo gli inviti sono stati diretti
08:58e poi c'è stato Nigel Farage che era il leader del Reform Party un tempo UKIP, però
09:04sono tutti inviti un po' diretti a una parte politica anti-europeista in qualche modo,
09:12con varie colorazioni, ma anti-europeista e sicuramente a Bruxelles questo è suonato
09:23come subito un campanello d'allarme, devo dire che probabilmente il campanello d'allarme
09:26è suonato quando lui ha vinto e già si è cominciato a ragionare sul fatto come comportarsi
09:33con Trump, non è stato invitato Starmer, anche perché sapete che Elon Musk in questi
09:38mesi ha fatto una campagna elettorale, una campagna vera, una propaganda contro Starmer
09:43dicendo addirittura che bisogna una rivoluzione in Inghilterra per abbattere Starmer, l'ha
09:50cominciato a dire nel momento in cui il leader laburista è stato eletto.
09:55E' chiaro che l'inauguration day arriva in un momento difficile per l'Europa, anche
10:03i vertici europei appena rivotati hanno fatto molta fatica a essere rivotati e abbiamo visto
10:10anche il percorso che ha portato al secondo mandato Von der Leyen, Von der Leyen in questi
10:15mesi, in questo mese è stata malata, c'è stato anche un caso di stampa sulla sua malattia,
10:20sembrava il segreto, il più grande segreto di Bruxelles, sapere esattamente quando è
10:26ricoverata, in che condizioni è, insomma è un momento obiettivamente difficile per
10:32i vertici europei, c'è una crescita anche dei partiti di destra, le elezioni in Germania
10:39non stanno aiutando, Trump su questo, o comunque chi l'ha consigliato, si è infilato come
10:45una lama sui problemi europei, una cosa l'Europa lui non l'ha mai amata, l'ha dimostrato
10:51anche nello scorso mandato, poi magari parliamo invece proprio del ruolo dell'Italia, anche
10:58se secondo me quello, ti anticipo già, per me è una posizione molto rischiosa quella
11:03di Giorgia Meloni. Cerchevo di capire anche perché si inserisce poi anche nella morsa
11:08di altre persone, personaggi importanti in questa contesa, possiamo già dirlo, gli uomini
11:16del mondo del tech che abbiamo visto in prima fila, da Elon Musk a Jeff Bezos e a tutti
11:24gli altri esponenti di questa oligarchia. Allora chiedo lei, professore del Pero, c'è
11:32il rischio che quella di Trump, da una parte appunto per le personalità di cui abbiamo
11:38appena accennato, quindi Elon Musk, Jeff Bezos, Facebook, Google, TikTok, dall'altra
11:47per il clan nella famiglia Trump diventi in qualche maniera un'oligarchia? Io credo ci
11:55sia una frattura che si è già manifestata dentro il movimento pro-Trump, lo scontro,
12:00il primo scontro anche abbastanza virulento con il tipico linguaggio offensivo di entrambi
12:05si è stato tra Musk e Bannon, l'ideologo del movimento Trumpiano, contrario a questa
12:13politica di visti per fare entrare lavoratori qualificati da paesi, soprattutto dall'India
12:21e da altri paesi negli Stati Uniti, visti che vengono utilizzati da compagnie high tech
12:29come quelli di Musk per portare ingegneri, gente molto qualificata e magari pagarla di
12:37meno, perché poi sono visti rilasciati all'azienda e quindi ha un potere di controllo sul visto
12:42e quindi sul lavoratore e che Bannon ha denunciato perché ritiene che le porte dell'immigrazione
12:48devono essere chiuse a tutti, a maggior ragione immigrati qualificati indiani con la pelle
12:53scura, quindi c'è già questa linea di frattura dentro il movimento repubblicano,
12:57non sappiamo come si svilupperà, dopodiché questa big tech, perché noi vediamo questi
13:04grossi nomi e giustamente siamo colpiti dal rapido cambio di cavallo politico di alcuni
13:10di questi, Bezos, Zuckerberg, c'è un pezzo di Silicon Valley, anche di mondo della finanza
13:15che rimane democratico per tutta una serie di ragioni, però questa big tech si schiera
13:21con Trump, si è schierata di Trump perché vede, aveva capito dove espirava il vento,
13:26ma per delle ragioni molto prosaiche, Trump ti promette tagli significativi alla corporate
13:33tax, la tassa sui profitti da impresa, Trump promette di portarla dal 21% al 25% al 15%,
13:40Harris prometteva di portarla dal 21% al 28%, insomma anche noi che non siamo del conto,
13:46magari non facciamo particolarmente bene, parliamo di centinaia di milioni di dollari
13:51di guadagni per queste aziende, c'è un'opposizione a meccanismi di regolamentazione delle attività
13:58del big tech, come quelle che sta cercando di promuovere l'Europa e ha cercato di promuovere
14:02l'amministrazione Biden che spaventano queste persone e quindi queste persone sono schierate
14:07per interesse, perché hanno capito che il vento espirava in un'altra direzione verso
14:13Trump, Musk è un po' l'eccezione, perché Musk si sta molto sovraesponendo, non sembra
14:20essere sempre lucidissimo, mi permetto di dirlo, anche in quasi saluti romani, i saluti
14:25romani di ieri colpiscono al di là di tutto per la stupidità del gesto più che altro,
14:31Musk si sta sovraesponendo, non capiremo se è una sovraesposizione pericolosa, io ho
14:37l'impressione che sia tale, per le sue fortune e per il suo ruolo pubblico e politico, gli
14:43altri agiscono opportunisticamente, se tra tre anni e mezzo si profila una nuova amministrazione
14:50democratica, credo che un Zuckerberg si toglierà immediatamente la collanaccia rap che si è
14:56messo e le magliette extralarici e tornerà a fare il liberal walk, sono persone che guardano
15:03il profitto e guardano i loro interessi, poco altro.
15:07Ha parlato già di fa tre anni e mezzo, cosa potrebbe succedere, quali possono essere le
15:11prospettive, ma dobbiamo vedere invece, Professor Del Pero, quali sono invece le prospettive
15:16più vicine, di solito noi quando parliamo di elezioni in Italia parliamo del programma
15:22dei 100 giorni, in verità se dobbiamo guardare a quello che ha fatto già in queste prime
15:2624 ore il Presidente Trump con la firma di diversi decreti, capiamo un po' anche la direzione
15:32che vuole prendere, da una parte le direi demolire completamente quanto ha fatto Biden
15:38in quattro anni, andando oltre al pensionamento del Presidente uscente, dall'altra le direi
15:48una spinta decisamente molto più forte rispetto all'inizio del mandato di otto anni fa.
15:56Sì, in realtà i Presidenti da alcuni decenni, diciamo da 20-30 anni usano gli strumenti
16:03esecutivi di governo, questi ordini esecutivi e anche altre cose che noi non consideriamo
16:08che siano molto importanti, adesso non sto qui a specificare, ma danno delle indicazioni
16:12attuative delle leggi esistenti alle agenzie federali che hanno il compito di mettere in
16:16atto queste leggi per piegare queste leggi ai loro obiettivi di politici e di azione
16:22di politica pubblica. I Presidenti usano molto questi strumenti esecutivi perché per tutta
16:27una serie di ragioni è diventato più difficile legiferare, fare delle leggi al Congresso
16:32e ogni volta che un Presidente entra in carica, l'ha fatto Obama, l'ha fatto tantissimo
16:38Trump, l'ha fatto Biden, lo rifà Trump oggi, è di smantellare l'apparato degli ordini
16:43esecutivi del suo predecessore, che appunto non essendo codificati come leggi sono esposti
16:49a qualsiasi mareggiata elettorale, cambia il Presidente, vengono annullati, azzerati
16:53e introdurne di nuovi. Il dato è significativo, per intanto i prevedimenti legislativi, gli
16:58ordini esecutivi, soprattutto i primi, hanno una valenza politica sostanziale, ma hanno
17:03anche una grandissima valenza simbolica, servono per dare dei messaggi, servono per soddisfare
17:07la propria base elettorale, servono per costruire quella che oggi va di moda chiamare una narrazione.
17:13La narrazione di Trump è riporto la sovranità al paese, una sovranità perduta che si è
17:20manifestata anche nel limitato controllo delle frontiere, nella presunta invasione di immigrati
17:27eccetera, ripristino questa sovranità e ripristino l'essenza ultima degli Stati Uniti, torniamo
17:34al tipo di nazionalismo che Trump incarna, tra tutti questi prevedimenti, misure draconiane
17:40di controllo della frontiera, piani di espulsione di immigrati legali, creazioni di centri di
17:47detenzione temporanea di questi immigrati da ispellere, quello che secondo me colpisce
17:52di più e che ha la valenza simbolica più forte è la fine dello use solely.
17:57Allora faccio breve perché è una storia molto complicata, ma il diritto di cittadinanza
18:02per nascita sul territorio dei Stati Uniti è codificato da un emendamento costituzionale,
18:07uno dei più importanti dei 27 emendamenti costituzionali che è il 14°, uno degli emendamenti
18:12della guerra civile che pone le condizioni per una lenta e complessa trasformazione della
18:17democrazia americana in una democrazia multiraziale.
18:20Un emendamento costituzionale si può cancellare non con un ordine esecutivo, ci vuole un altro
18:25cambiamento della costituzione che è inimmaginabile perché l'iter è complesso, maggioranza
18:29delle due camere qualificate, tre quarti degli stati che devono ratificarli, però l'impressione
18:35è che Trump voglia scatenare deliberatamente una contesa legale, un contenzioso legale e
18:41costituzionale per portare la questione fino alla Corte Suprema, dove c'è una maggioranza
18:46conservatrice, anche se poi i due giudici sono la giudice Barrett, il giudice Presidente
18:51e Robert, sono giudici un po' più indipendenti di quanto non si crede e di quanto spesso
18:56non si racconti, però quello è il provvedimento più significativo, la fine dello use solely,
19:01la tentativa di mettere fine al diritto di cittadinanza per nascita sul territorio nazionale
19:06è una cosa molto, molto grossa, anche molto violenta, che ha una potenza simbolica fortissima.
19:11Ha ricordato il Professor Del Pero che la Corte Suprema è a maggioranza repubblicana,
19:17così come lo è sostanzialmente anche il congresso, quindi ha un quasi totale controllo
19:25Trump. Carlo Muzio, ci avviciniamo alla chiusura, torniamo sul tema Italia, torniamo sul tema
19:33del ruolo che avrà Giorgia Meloni, soprattutto Giorgia, forse più Giorgia Meloni che il
19:40Paese Italia nel rapporto Europa-Trump. Una cosa, in effetti, prima di risponderti
19:48sullo use solely, gli stati democratici hanno già fatto ricorso su questo ordine esecutivo,
19:56quindi si annuncia su questo, come diceva anche il Professor Del Pero, sicuramente uno
20:02scontro e in effetti quando ieri vedevo la notizia anche io sono rimasto molto colpito
20:08da questa scelta più che da altre. Su Giorgia Meloni, l'opportunità di un
20:18presentarsi all'Inauguration Day, forse lei ha giocato molto sull'immagine, proprio
20:26su questa idea di potersi porre come cerniera tra l'Europa, in realtà perché è in un
20:36momento in cui l'Europa effettivamente c'è, la Germania ha le elezioni, Macron sta passando
20:42a tutti i suoi problemi, la Gran Bretagna e comunque Starmer non è gradito, la Burista
20:48potrebbe non essere gradito a una parte, magari Trump non sa neanche chi è Starmer, però
20:55resta un gioco rischioso, sia nei rapporti con il resto dell'Europa e con l'Unione
21:01Europea, sia nei rapporti con Trump che in ogni caso potrebbero essere imprevedibili,
21:09perché anche quando c'è stata questa visita sorpresa a Mar-a-Lago della nostra Presidente
21:13del Consiglio, questa cosa dell'assalto all'Europa, nel momento in cui lei ha cercato in tutti
21:20questi anni di fare amicizia con Ursula von der Leyen, potrebbe comunque nuocerle. È
21:28chiaro però, e questo ce lo potrebbe dire meglio di me, Professor Del Pero, nel nostro
21:33rapporto con l'Italia, con l'America, noi siamo sempre stati un alleato fedelissimo
21:39al di là di quella che potrebbe essere il rapporto, non dico personale, ma d'opportunità
21:46di Trump con un partner europeo, con un alleato europeo.
21:53Quindi staremo a vedere, però sicuramente Meloni, anche qui la narrazione è quella
21:59dell'interlocutore primo, bisognerà poi vedere già nei prossimi mesi se davvero questo
22:07frutterà, se questo special relationship che Meloni vuole lasciare intendere frutterà
22:12davvero.
22:13Nei prossimi mesi faremo il punto sulla relazione Italia-Stati Uniti e ringrazio il Professor
22:21Mario Del Pero per essere stato con noi questa sera, grazie Professor Del Pero, ringrazio
22:26Carlo Muzzi per essere stato con noi, noi invece carico dei spettatori, ci vediamo tra
22:32pochi minuti nel nostro telegiornale, come sempre su Teletutto.

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