Nomi, cose e città del 14 gennaio
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NovitàTrascrizione
00:00Ben trovati a Nomi cose città, una puntata che oggi pone l'attenzione, accende i riflettori
00:26come spesso diciamo nei servizi di cronaca sul fenomeno dei minori, purtroppo spesso
00:32tornati alla ribalta per fatti di cronaca nera, cronaca che viene appunto testimoniata
00:40dai diversi problemi, da quello che è il fenomeno della Movida che spesso ha posto
00:46l'attenzione anche sui minori che sono protagonisti di razzie, risse, aggressioni, sino ad arrivare
00:54a episodi di violenza sessuale, due i processi in questo momento che hanno catalizzato l'attenzione,
01:02quello a Palermo del Foritalico, dall'altra parte a Catania, ecco fenomeni che vedono
01:09protagonisti purtroppo i minori, i minori che sono anche al centro dell'attenzione di diverse
01:15realtà, agenzie educative, famiglie, scuola, centri che accolgono i giovani, ma c'è ancora
01:23tanto da fare, noi in particolare faremo oggi un focus sulla città di Palermo e andremo
01:29a vedere dal servizio sociale sino ad arrivare a un quartiere particolare, quello dell'albergheria,
01:36per poi parlare anche dell'affido, ambiti diversi che hanno come denominatore comune
01:43quello dei minori, ovviamente sarà un dialogo aperto anche con voi ascoltatori, spettatori,
01:50adesso vedrete in sovrimpressione, Daniele Tomaselli oggi cura la regia, alla parte audio
01:55c'è Giuseppe Caracausi, vedete i nostri contatti, 335-878-3600, è una linea Whatsapp che in
02:03questo momento è attiva in studio con noi, sotto trovate l'e-mail, redazionechiocciolatgs.tv,
02:12utilizzate questi contatti sempre, salvateli come redazione TGS, potete fare come fanno
02:19centinaia, davvero centinaia di nostri spettatori, inviando segnalazioni, video, note audio sui
02:26diversi problemi ma anche su iniziative, fatti positivi che meritano di essere raccontati,
02:31adesso piccola pausa pubblicitaria e torniamo subito dopo.
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04:29ho detto tre ambiti diversi, il comune, un quartiere come l'albergheria di Palermo e una realtà come
04:35quella dell'affido, partiamo dal presentare come ospite Fabio Felicello che è il responsabile del
04:43coordinamento servizi sociali del comune di Palermo, ben trovato, ben trovato anche ad Adriana,
04:51l'hai trovato, della AFAP, con lei parleremo dell'affido ma anche di una pubblicazione davvero
04:57bella e da leggere e ultimo ma non ultimo Don Domenico Luvarà che è il direttore del centro
05:06Santa Chiara, ben trovato anche per questa puntata e con lui andremo a scoprire cosa oggi viene fatto
05:15in un quartiere come l'albergheria, Santa Chiara è stata nota alle cronache più volte per diverse
05:21attività, qui è stato ospite con noi Don Enzo Volpe ma soprattutto tanto si è parlato di quello
05:28che Don Meli, Don Baldassare Meli ha messo in piedi e di cui si ricorda oggi un anniversario
05:36particolare, sono passati 30 anni dalla fondazione dell'associazione Santa Chiara ma di questo
05:42parleremo tra poco, intanto volevo introdurre un po' il tema di oggi sui minori, sull'attenzione
05:48e sull'attività dei servizi sociali proprio partendo con dati, dati che vengono portati oggi
05:55qui dal Comune, noi ringraziamo l'assessore Pennino per averci messo in contatto e aver realizzato
06:02un po' quello che viene portato oggi avanti da questo settore, allora Favio Felicello andiamo
06:10intanto a capire i numeri che vi vedono coinvolti come servizi sociali.
06:15Sì, intanto c'è da dire che sono i numeri che riguardano l'intervento istituzionale
06:21al Comune per gestire la tutela del minore, quindi sono tutte quelle situazioni che vengono
06:27segnalate alle autorità giudiziarie, sia come segnalazioni, come prime segnalazioni
06:32che poi anche come incarichi che vengono dati dal servizio sociale, noi abbiamo raccolto
06:39i dati che riguardano gli interventi...
06:41Allora vi facciamo intanto, chiedo alla regia se possiamo vedere la tabella 1, il primo
06:46file con i primi dati, ecco vediamo richieste e incarichi, leggo 899, che significa?
06:55Sono le richieste, sono i dati che riguardano il 2024, sono appena stati elaborati quindi
07:00sono quelli più recenti e sono i dati che riguardano le richieste che arrivano alla
07:07Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni per le prime segnalazioni,
07:12quando alla Procura arriva una segnalazione di un disagio di minorile e quindi avvia da
07:18un punto di vista giudiziario le indagini con la pulizia giudiziaria e poi contemporaneamente
07:24o successivamente viene richiesta la valutazione da parte del servizio sociale, quindi quest'anno
07:31soltanto come prime richieste ne sono arrivate 279 alla Procura della Repubblica, queste
07:38si sono spesso trasformate in richieste d'apertura di procedimenti al Tribunale per i minorenni,
07:46il dato di 311 situazioni gestite su incarico del Tribunale per i minorenni si riferiscono
07:54a procedimenti nuovi e a quelli gestiti perché sono incarichi dei dati negli anni precedenti,
08:01però sono ancora gestiti, sono stati gestiti nel 2024. Anche il Tribunale ordinario fa delle
08:10richieste sia di prime valutazioni che poi dà anche gli incarichi, adesso tra l'altro con
08:16l'istituzione del Tribunale per le famiglie questa tendenza aumenta, il numero di richieste che arriva
08:23al Tribunale ordinario tendenzialmente va aumentando e poi sempre in questa prima tabella
08:31abbiamo messo anche i numeri che riguardano gli incarichi fatti all'Eiem, che sarebbe l'equipe
08:39interistituzionale che contrasta il fenomeno dell'abuso e del maltrattamento, che sono 796
08:45quest'anno le nuove richieste e che sarebbe il livello di risposta dove l'azione di protezione
08:57dei minori che si trova in situazioni veramente difficili è più significativa da parte
09:03dell'istituzione e al contrario un dato che riguarda invece l'attivazione di programmi
09:11di prevenzione dell'istituzionalizzazione che il Comune sta mettendo in atto seguendo la
09:18programmazione che viene fatta dall'Università di Padova sulla prevenzione dell'istituzionalizzazione
09:24è un programma che è presente da diversi anni su tutto il territorio cittadino però il Comune
09:31di Palermo in questi due ultimi anni lo sta potenziando e lo sta valorizzando particolarmente.
09:37Prima di proseguire con la seconda slide, così diamo conto dei diversi aspetti, Santa Chiara
09:45abbiamo parlato della figura di Don Meli, un sacerdote che ha portato avanti un'azione
09:52importante su un territorio dell'albergheria, oggi ne parliamo spesso dell'albergheria,
09:58purtroppo ne parliamo anche per il crack, non per quei vicoli che possono essere affascinanti,
10:05quel mercato che racconta di sapori e gusti, ma purtroppo per la diffusione del mercato della
10:13droga e in particolare del crack, tante le manifestazioni che sono state fatte per le
10:18vie di Ballarò dell'albergheria, proprio per chiedere l'attenzione su questo quartiere e in
10:26questo quartiere come presidio ci sono i Salesiani, i Salesiani e dicevamo Don Meli,
10:31oggi a proseguire questa azione, questa presenza di Don Bosco, del vostro fondatore, è Don Domenico
10:38Luvara, che situazione ha trovato in questi anni a Ballarò all'albergheria?
10:44Io sono arrivato a Palermo la prima volta nel 2003, ero un giovane tirocinante, ancora non ero sacerdote,
10:50ed è stato proprio l'anno dell'avvicendamento con Don Meli che aveva quell'anno proprio lasciato la città di Palermo
10:58per trasferirsi nella zona del Messinese e ricordo che Santa Chiara aveva una sua vivacità dal punto di vista
11:08proprio dell'accoglienza. L'accoglienza a Santa Chiara è sempre stata il fiorallocchello di questa struttura
11:15e per i Salesiani lì all'albergheria. Quella casa è sempre stata una casa aperta a tutti e Don Meli è stato
11:25uno di quei confratelli Salesiani che ha saputo fare dell'accoglienza il fiorallocchello di questa struttura.
11:31Seppur la struttura fatiscente e anche pericolante per certi aspetti, perché non è del tutto sicura, però l'amore
11:41verso la categoria dei giovani, soprattutto dei giovani migranti, c'è stata un'attenzione particolare nei confronti
11:51di questi giovanotti, di questi ragazzi. Don Meli, che oggi lo vogliamo ricordare, è stato davvero un Salesiano profeta
12:00perché ha intuito anche, oltre alla portata sociale dell'albergheria e quindi l'attenzione che i Salesiani hanno
12:08verso una realtà sociale come quella del quartiere albergheria, ha capito che probabilmente aveva bisogno di aiuti
12:17e allora l'Associazione Santa Chiara, che lui ha iniziato, ha inviato proprio 30 anni fa, nel prossimo mese ricorderemo
12:24questo trentennale dell'Associazione Santa Chiara, ha fatto sì che ha messo in atto una serie di attori e di persone
12:33a vari livelli, per tutta la città, a metterli insieme proprio per fronteggiare la questione dei migranti, ma anche
12:41la questione della pedofilia, problemi anche di un certo rilievo, però che fatto insieme, messo insieme persone,
12:50situazioni e anche le istituzioni, le scuole, le associazioni del terzo settore, tutti questi sono messi insieme
12:59per fronteggiare alcune realtà delicate come queste, però sono stati un segno bello, un segno di speranza per il quartiere
13:07perché hanno fatto sì che bisognava dare una svolta, bisognava trovare un modo per buttare un seme di speranza significativo
13:20e loro sono riusciti a farlo.
13:21Allora, poi torneremo e capiamo com'è oggi l'albergheria, quali sono le richieste dei ragazzi, ma affronteremo pure un tema particolare,
13:29il luogo comune degli assistenti sociali come quasi non amici, supporto, ma un nemico che i rompe nella vita familiare,
13:38spesso visti così da alcune famiglie, da alcune realtà.
13:43Adriana D'Etrovato invece è qui appunto per l'Afap e per parlare di una realtà particolare, l'affido, che a differenza dell'adozione,
13:53dove in qualche modo alleggia quel sentimento dell'essere, dell'avere un proprio figlio, qui c'è una piena donazione,
14:02perché l'affido, se potessimo definirlo in poche parole, Adriana, come lo definiremmo?
14:07Grazie per la domanda Giovanni, l'affido mette insieme il bisogno di amore al bisogno di amare.
14:20È semplice detto così, bellissimo ma semplice sembra, ma mettere insieme queste due necessità, questi due bisogni,
14:31richiede un lavoro importante, un lavoro difficile che deve essere fatto da persone competenti.
14:41La nostra associazione è un'associazione di famiglie affidatarie, quindi siamo tutti passati dal servizio sociale che non ruba i bambini,
14:54che non porta via i bambini, ma li cura, li protegge e cerca per loro con l'affido di trovare una famiglia altra
15:06che possa affiancare in qualche modo la famiglia biologica del minore che necessita di cure e che per una serie svariata di motivi
15:19non può vivere con la sua famiglia biologica e deve essere allontanato e collocato in una comunità,
15:25e quindi dando un modello familiare diverso a questi bambini oltre alla cura.
15:35Una domanda che voglio fare, chi è che può richiedere l'affido? Famiglie, single, come funziona?
15:42Ecco, a differenza dell'adozione, all'affido si possono accostare anche famiglie di fatto, non sposate, con o senza figli, single,
15:55e anche tutte le tipologie familiari. Noi, la nostra associazione, conta anche delle famiglie omogenitoriali
16:06che hanno portato avanti dei progetti di affido bellissimi, uno dei quali è nato proprio grazie alla professionalità,
16:18mi viene da dire anche grazie al coraggio di assistenti sociali e psicologi del centro affitti del comune di Palermo
16:27che ha portato avanti questi progetti puntando sul valore delle persone, su quello che quelle persone potevano dare a quei minori.
16:43Ci sono tante richieste, qual è la situazione?
16:46Le richieste ci sono, noi di famiglia ne abbiamo tante, troviamo tante famiglie facendo promozione attraverso cartellonistica,
16:56anche attraverso il nostro libro.
16:58Parliamo di questo libro che tra l'altro è un aspetto anche importante perché è un portale che viene spalancato e porta delle storie.
17:08Qual è il titolo?
17:09Affidamento familiare, testimonianze, luci ed ombre di un istituto controverso.
17:17Questo libro raccoglie testimonianze non soltanto di famiglie affidatarie ma anche di ragazzi che hanno vissuto l'esperienza dell'affido,
17:27abbiamo anche testimonianze di giudici.
17:32C'è una prefazione eccezionale del dottore Micela che ringrazio sempre, abbiamo il centro affidi, abbiamo spazio neutro,
17:43abbiamo i ragazzi, gli insegnanti, i fratelli, quindi i figli delle coppie che hanno dato disponibilità all'affido.
17:56Qui troviamo delle storie che fanno toccare con mano, con gli occhi, nella lettura queste realtà.
18:03Qual è la cosa più difficile dell'affido?
18:06Perché c'è qualche difficoltà o no?
18:09Assolutamente c'è e devo dire che a differenza di quanto si possa credere, le famiglie che vogliono accogliere si trovano.
18:21Purtroppo dobbiamo sottolineare, noi tra l'altro collaboriamo con diversi comuni anche a livello nazionale, siamo in una rete di associazioni nazionali,
18:33ci siamo resi conto che molti servizi sociali sono al collasso, sono sott'acqua, hanno bisogno di essere potenziati,
18:43di essere valorizzati, il comune di Palermo che gestisce in questo momento circa 130-150 famiglie affidatarie,
18:56di cui una trentina circa sono condivise con altri comuni, ma sono veramente in grosse difficoltà perché il personale e gli operatori sono pochi,
19:12ma al centro affidi di Palermo c'è un'esperienza trentennale che deve essere valorizzata se vogliamo continuare veramente a parlare di affido in maniera seria.
19:27Noi le famiglie le troviamo, le troviamo anche con appelli che pubblichiamo, così come fanno altre associazioni, soprattutto per i casi più complessi,
19:40perché ricordiamoci che questi minori che vengono dati in affido non sono ragazzini tranquilli,
19:52lei può confermare che hanno spesso grandi problematiche che possono andare da disagi comportamentali a problemi cognitivi,
20:03quindi disturbi di vario genere e le famiglie devono essere preparate, perciò serve un servizio specializzato che valuti la capacità delle famiglie
20:20ad accogliere questi minori che non sono certo semplici, però quello che danno, quello che torna indietro è meraviglioso.
20:30Qui abbiamo anche testimonianze di mamme biologiche che ci ringraziano per quello che abbiamo fatto, perché è l'affido una forma di genitorialità sociale,
20:40che non aiuta soltanto i minori, aiuta in fondo anche le famiglie, le loro famiglie.
20:47Grazie davvero Adriana, l'hai trovato che dovrà adesso andare via, noi continuiamo subito dopo perché ci sono altre notizie, altre informazioni
20:59che ci fanno capire meglio la realtà dei servizi sociali, l'attività dei salesiani a Santa Chiara, quindi piccola pausa pubblicitaria per noi e torniamo subito dopo.
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23:53E siamo tornati in studio, parliamo di minori, di devianza, ma soprattutto di percorsi di recupero e speranza.
24:01Oggi abbiamo incontrato il questore di Palermo, Vito Calvino, in occasione della commemorazione dell'agente di polizia Mondo.
24:12Ma abbiamo anche chiesto qualcosa riguardo a quei episodi di microcriminalità che vedono spesso coinvolti i minori.
24:20Sentiamo le sue parole.
24:23Andando alla lotta alla criminalità organizzata, forte l'impegno della polizia, azioni, interventi, adesso tutto mirato.
24:33C'è però un altro movimento che è quello legato ai giovani, slegati da logiche della criminalità organizzata, che però fanno pesare in questo momento questi episodi di microcriminalità.
24:45Come si muove la polizia di Stas?
24:48Su questa tematica sapete bene come la pensiamo, l'abbiamo manifestato più volte nella nostra linea editoriale, per restare anche ai vostri momenti.
24:58Noi abbiamo una costante lettura delle fenomenologie e la mettiamo in pratica attraverso una serie di azioni incisive di prevenzione e anche di repressione, quando necessario ovviamente.
25:11Il controllo che esercitiamo in questi segmenti di città, soprattutto quelli più critici che voi conoscete bene, sono ormai continui da mesi, vengono fatti nelle fasce orarie nei momenti più significativi e sono molto articolati.
25:24Sono interforze, sono disposti alla prefettura, sono fatte tutte le forze di polizia, stanno dando degli ottimi risultati e consentono di controllare e garantire l'attempimento dei diritti, la fruizione dei diritti civili di chi esercita le proprie professioni.
25:40Quindi diritto all'impresa che va garantito e allo stesso tempo il diritto di movimento, di potersi anche muovere liberamente da parte del cittadino, ma da parte di tutti quello di rispettare sempre le leggi, da una parte e dall'altra.
25:53E torniamo in studio, una delle considerazioni fatte da Adriano Del Trovato parlava di personale carente per quanto riguarda i servizi sociali.
26:04Io chiedo a questo proposito, a Felicello, qual è la situazione al Comune di Palermo e anche il numero di giovani che oggi avete in carico?
26:13Sicuramente io confermo la sofferenza a cui faceva riferimento la collega.
26:23Considerare che questo è il bicchiere mezzo vuoto, dobbiamo considerare anche gli aspetti positivi.
26:30L'aspetto positivo è che questa amministrazione si sta impegnando per fare un potenziamento significativo del personale per quanto riguarda gli assistenti sociali.
26:39Già in questo mese saranno assunti 30 nuovi assistenti sociali.
26:45E tra l'altro anche rispetto all'utilizzo di fondi extracomunali c'è stato uno sforzo significativo a proposito del servizio affidi.
26:53Ad esempio c'è già in corso un progetto che utilizzerà i fondi del POMmetro per raddoppiare il personale del centro affidi.
27:03La stessa cosa si sta facendo utilizzando i fondi del PNRR per quanto riguarda l'attivazione di attività di SED,
27:14cioè quindi di servizi domiciliari, educativi domiciliari, lavorando all'interno del programma PIP, per la prevenzione dell'istruzionizzazione dei minori.
27:26Un altro importante investimento da un punto di vista economico si tratta circa della gestione di un milione o un milione e mezzo di euro
27:36per quanto riguarda un altro programma del POMmetro che riguarda tutto il tema della gestione delle comunità alloggio
27:45per favorire tutte le attività che favoriscano la fuoriuscita dei minori delle comunità alloggio
27:51e quantomeno che garantiscano la loro permanenza per il tempo strettamente necessario.
27:58Questo è grazie agli input che vengono dati da quest'amministrazione e anche dagli impegni che gli uffici amministrativi stanno mettendo per migliorare la capacità di spesa.
28:14Noi sappiamo che in generale il problema delle pubbliche amministrazioni è sempre stato quello di avere risorse però poi non saperle spendere, non saperle utilizzare.
28:26Quindi abbiamo queste notizie che ci sta dando io.
28:29È importante, ripeto, per non piangerci sempre addosso, è vero che i problemi ci sono.
28:35Però ci sono già queste 39 unità che vengono. Ma quanti ragazzi avete?
28:39Consideriamo una cosa che per esempio, ritornando ai dati, noi per l'anno 2024 abbiamo lavorato con circa più di mille minori, segnalate le autorità giudiziarie.
28:55È circa il 50% del personale che è dedicato...
28:59Io chiedo a Daniele Tomaselli se andiamo alla tabella 4, che è quella che vedo sottomano in questo momento, così anche chi è da casa ci vede, puoi lasciarla in onda così serve anche a noi per il commento, prego.
29:11Questa è una rappresentazione di come l'amministrazione comunale risponde allo bisogno complesso della tutela con un'articolazione di uffici che provano a gestire la complessità del fenomeno.
29:25Considerate che su 116 operatori del servizio sociale, che sono in prevalenza assistenti sociali, ma c'è anche un numero significativo di psicologi,
29:36sono il 51, quindi quasi il 50% del totale del personale è dedicato ai servizi di tutelare ai minori.
29:45I servizi di tutelare ai minori, che sono l'affidamento familiare, di cui abbiamo già ampiamente parlato, poi c'è lo spazio neutro dove ci sono 5 operatori che si occupano, dedicati a garantire il diritto di visita del genitore non affidatario.
30:00La tutelare ai minori, che invece è un gruppo formato da 9 assistenti sociali che si occupano delle prime valutazioni, quelle che vi dicevo arrivano dalla Procura della Repubblica verso il Tribunale per i minorenni,
30:13e quindi sono quelli, gli assistenti sociali, che sono deputati a fare una valutazione relazionando l'autorità giudiziaria sulle condizioni di vita del minore,
30:23cioè se il minore che è stato segnalato non necessita interventi da parte delle istituzioni perché sta bene, oppure vive in una situazione di rischio, che facciamo noi.
30:34Nel grafico anche questo acronimo EIAM sta per?
30:38EIAM è l'Equipe Interistituzionale Contro l'Abuso e il Maltrattamento, ed è l'equipe che lavora in sinergia grazie a un protocollo intesa con l'ASP, quindi con i servizi di neuropsichiatria infantile e l'ASP dei consultori familiari,
30:54e con la scuola, quindi dove ci sono gli operatori, si vengono a costituire l'equipe formata dall'assistenza generale comune, dagli operatori scolastici, dal medico neuropsichiatra dell'ASP e dallo psicologo dell'ASP,
31:14che fanno la parte che riguarda la presa in carico e la cura dei minori dove è stato accertato una situazione di maltrattamento o di abuso.
31:23Torniamo di nuovo in studio e ci spostiamo di nuovo a Santa Chiara.
31:28Stamattina siamo stati con il nostro operatore proprio nei luoghi in cui vive e opera la realtà del centro Santa Chiara, vedete le immagini, questo oratorio salesiano con l'immagine di Don Bosco e qui il murale serializzato da Igor Scalisi-Palminteri che raffigura Santa Chiara.
31:53Andando a quelle che sono le richieste oggi dei ragazzi che arrivano in oratorio, raccontava qualche minuto fa un aneddoto, pioveva ma non andavano via i ragazzi.
32:06Effettivamente questa struttura che esiste da tantissimi anni, i salesiani sono presenti da più di cento anni in questo quartiere dell'albergheria, è un punto di riferimento per i ragazzi, è un grande centro aggregativo, è un ex monastero di clausura poi gradualmente trasformato in un centro aggregativo.
32:28L'oratorio è quel ponte di speranza tra la chiesa e la strada, fondamentalmente è un riferimento che dona anche speranza ai ragazzi.
32:39Andiamo a Santa Chiara, è un ritornello ricorrente.
32:45Di cosa hanno bisogno questi ragazzi?
32:48I ragazzi hanno bisogno di accoglienza innanzitutto, di essere ascoltati.
32:52I ragazzi quando entrano in oratorio incontrano i salesiani, gli educatori, gli animatori, si sentono accolti, si sentono voluti bene così come sono.
33:03Quest'anno registravo quante volte abbiamo buttato i ragazzi fuori dall'oratorio per manchevolezze, per disordini.
33:12Ebbene, rispetto a qualche anno fa, io mi trovo da quattro anni a Santa Chiara, è stata veramente una percentuale bassissima dei casi di cui noi abbiamo dovuto allontanare qualche ragazzo.
33:24Ecco, già questo è un indicatore per noi importante, i ragazzi vanno accolti così come sono, vanno voluti bene, vanno amati, e poi è quello che ci insegna il nostro fondatore.
33:37E mi piace pensare anche a questo tema della speranza che la Chiesa quest'anno sta cercando di approfondire attraverso il Giubileo Ordinario.
33:46Noi, come pastori, come sacerdoti, come educatori, siamo chiamati a dare segni di speranza a questi ragazzi.
33:56Allora, Santa Chiara mi piace vederlo proprio come un luogo che è un segno, che ancora oggi dona speranza a tante famiglie, a tanti giovani.
34:08E noi le sfide le accogliamo, perché ce ne sono tante, non le nascondiamo, le sfide sono tante.
34:16Le situazioni di fragilità, di famiglie, di ragazzi sono tantissime, ma certamente non bisogna piangersi addosso,
34:23bisogna provare a rispondere con dei progetti educativi, pastorali, significativi e soprattutto strettamente legati alle situazioni dei ragazzi e delle famiglie.
34:33Ecco, questo è il lavoro che noi stiamo cercando di fare con tanto impegno e con tanto entusiasmo,
34:39anche se a volte, ripeto, le difficoltà non le nascondiamo, ci sono, ma le fronteggiamo con un segno di speranza.
34:46Noi torneremo anche il mese prossimo a raccontare questo trentennale dell'Associazione Santa Chiara.
34:53Allora, per concludere, torniamo a parlare di servizi sociali.
34:58Anche oggi facevamo un giro davanti la sede dell'assessorato alle attività sociali,
35:03l'assessore Pennino ci ha garantito oggi la sua presenza, ha detto che avrebbe portato anche quello che è il carico di iniziative
35:12e abbiamo raccolto una notizia, quest'assunzione di 30 nuove unità che si vanno ad aggiungere alle 116 di cui abbiamo letto.
35:21Dopo quasi trent'anni, io sto per andare in pensione, sono tra i primi assunti, ci bevi insomma, e grazie, ti ringrazio.
35:31E quindi finalmente, devo dire.
35:36Bene, bene, questa è anche una bella notizia, diciamo, entreranno in servizio quando?
35:41Noi speriamo entro questo mese, perché è stata già stiata la valutatoria dei vincitori, quindi entro il mese dovrebbero già entrare in servizio.
35:51Ottimo. Bene, siamo in chiusura, purtroppo.
35:54Se possiamo dare intanto a chi ci segue da casa delle indicazioni.
36:00Capita spesso che si vedono situazioni brutte, si vorrebbe intervenire e spesso vengono chiamati in causa i servizi sociali.
36:08Come si fa in questi casi? Qualcuno vede situazioni particolari, vorrebbe intervenire?
36:13Quali sono le porte e le disponibilità che il Comune apre?
36:16Sì, allora, quando le situazioni che vengono osservate già appaiono di una certa gravità,
36:23noi, diciamo, la cosa che bisogna fare è fare immediatamente la segnalazione in procura,
36:29nella procura minorile, anche tramite i commissariati o le stazioni carabinieri,
36:35perché di fatto poi è la maniera più veloce per coinvolgere il servizio sociale,
36:40perché con la procura minorile abbiamo oramai una collaborazione decennale, pluridecennale,
36:49e oramai un metodo di lavoro anche abbastanza veloce,
36:52e quindi la cosa sicuramente più efficace da fare è quella di fare la segnalazione,
37:00anche perché, una cosa che secondo me è importante da sottolineare,
37:06anche a proposito dell'ossereotipo dell'assistenza sociale che ruba i bambini,
37:11per il servizio sociale è chiaro da sempre che il compito del servizio sociale nella tutela del minore
37:18deve contemporare gli aspetti che riguardano la protezione del minore,
37:23ma ci deve aggiungere anche l'aspetto che riguarda il sostegno alle famiglie,
37:27che spesso, per situazioni non scelte da loro, si vedono nelle condizioni di esercitare
37:33in maniera non del tutto corretta la responsabilità genitoriale.
37:37Allora il compito del servizio sociale è sicuramente quella di proteggere i minori,
37:41però la protezione dei minori passa anche attraverso l'aiuto delle famiglie,
37:45cosa che non sempre è stata.
37:49L'immagine che abbiamo dato spesso è stata quella di mettere in protezione il minore,
37:53quindi di rubare tra virgolette il bambino alle famiglie,
37:56e forse abbiamo reso poco visibile il lavoro che invece siamo chiamati a fare
38:01di sostegno all'esercizio delle funzioni genitoriali.
38:04E questo è fondamentale, sapete benissimo che è in vigore adesso la riforma cartabbia,
38:13spesso criticata.
38:14Un aspetto significativo che invece dal nostro punto di vista ci ha aiutato molto in questo senso
38:21è che il servizio sociale è chiamato a valutare in maniera ancora più chiara
38:28quali possono essere i sostegni che devono essere dati ai genitori
38:32che si trovano in difficoltà nel gestire la loro prole,
38:37e a mettere in campo le risorse ancor prima che arrivino i decreti o le disposizioni
38:44da parte dell'autorità giudiziaria.
38:45Questo proprio perché c'è una cancellazione di quella che era la volontà di giudizione,
38:51e invece adesso deve essere installato un contenzioso all'interno del procedimento giudiziario
38:56all'interno del Tribunale per i minorenni.
38:58E questo paradossalmente per il servizio sociale amplia lo spazio dell'intervento preventivo.
39:04Noi dobbiamo porre in essere tutti quegli interventi che riducano in modo drastico il contenzioso con lo Stato
39:13e quindi di fatto anche una riduzione dello spauracchio che l'assistenza sociale arriva
39:20solo per la protezione ma anche per il sostegno, anzi soprattutto per il sostegno.
39:26Allora, purtroppo il tempo è tiranno ma avremo modo prossimamente di tornare su questi argomenti.
39:32Per chiudere, con Don Domenico vorrei, insomma, Salesiano, la figura di Don Bosco è quella che ha appoggiato tutto sui giovani,
39:39datemi le anime, prendetevi tutto il resto.
39:43Oggi un auspicio che ha per la realtà del Sant'Ecchiara qual è?
39:48Noi stiamo lavorando molto nell'ambito della prevenzione, cercare di accompagnare i ragazzi stando proprio accanto a loro.
40:00Questo è uno dei nostri obiettivi pastorali.
40:04Allora l'augurio e l'auspicio che noi ci siamo fatti anche e soprattutto quest'anno in cui siamo stati invitati davvero a dirci
40:15quale potrebbe essere un significativo segno di speranza per i nostri ragazzi.
40:22Ecco, noi ci siamo detti di innanzitutto noi come educatori, come pastori, esserci.
40:28I ragazzi devono vedere delle persone che stanno accanto a loro.
40:33Allora l'auspicio è quello di stare il più possibile con i ragazzi.
40:38Ieri abbiamo fatto un bellissimo incontro all'ufficio di servizi sociali dei minorenni.
40:45E una delle cose molto interessanti che è venuta fuori da tutti gli attori che erano lì presenti,
40:53dalle istituzioni pubbliche e private del terzo settore, è venuta fuori questa cosa che a me ha fatto molto piacere.
41:01Più stiamo con i ragazzi, più stiamo con i minorenni, più stiamo vicino a loro, meno problemi riscontreremo.
41:13Ed è vero che questa cosa molto attuale, ma con Bosco, 180 anni fa, questo l'avevamo già capito.
41:19Esatto, prevenire, prevedere e provvedere.
41:22È fondamentale l'interazione tra il pubblico e il privato.
41:25Da questo punto di vista noi ci stiamo lavorando perché ci rendiamo conto che soltanto una interazione quotidiana
41:31tra l'istituto pubblico, l'istituzione pubblica e il terzo settore, può raggiungere un valore, rispetto all'efficacia dell'intervento, sicuramente maggiore e significativo.
41:47Noi siamo in chiusura. Io ringrazio il dottore Fabio Felicello per essere stato con noi,
41:52il responsabile del coordinamento delle attività sociali del comune di Palermo.
41:57Ringrazio anche Don Domenico Luara, direttore del centro Santa Chiara e grazie a voi per averci seguito.
42:05Buona continuazione di giornata.