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https://www.pupia.tv - Bagnai - Immigrazione e sostenibilità del primo pilastro pensionistico (17.05.25)

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Trascrizione
00:00L'onorevole professor Alberto Bagnai, Presidente della Commissione di Controllo sull'attività
00:06degli antigestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
00:12Sono in collegamento, sto per parlare, mi puoi chiamare più tardi.
00:21Grazie, grazie Roberto, grazie per l'invito. Grazie a tutti voi per la presenza. Non si può
00:32certo dire che non ci sia un cane, perché un cane c'è, è anche molto bello, sta su in alto a
00:36sinistra, bello e composto significa che è anche molto amato e quindi è molto tranquillo. Si
00:42sente compreso dall'umano che lo accompagna. Due rapide parole per presentarmi a questa platea,
00:58che è fatta in parte di colleghi ma in parte di giovani. Io in questo momento sono un parlamentare,
01:02cioè una di quelle persone che i media vi insegnano a considerare come dei cialtroni
01:08nulla facenti, possibilmente corrotti, fateci caso perché l'andazzo è questo. Il mio ruolo
01:14istituzionale è quello di presiedere una commissione di controllo che si occupa di un
01:19tema interessante, le pensioni, gli antigestori delle forme obbligatorie di previdenza e assistenza
01:28sociale. Ma prima permettetemi di salutare il generale Neosi, che è il comandante della
01:35legione carabinieri Abruzzo e Molise e che è un immigrato, perché è di Raiano, ma data la
01:43persistenza, la direi la violenza delle identità abruzzesi, ritengo che in provincia di Chieti
01:53sarà considerato proveniente da un altro mondo. Questo è un dato antico con il quale poi chi fa
01:59politica in questa regione si deve confrontare. Qui una volta c'erano ben nove tribù, i marrucini,
02:05i carricini, i pentri, una spruzzatina di volci, c'erano i piceni, c'erano gli oschi, c'era una
02:14ricchezza, c'era una diversità e proprio questo fa forse dell'Abruzzo una terra che molto accoglie,
02:20è una terra da cui molto ci si proietta nel resto del mondo. Naturalmente il saluto più riverente,
02:30deferente va a Sua Eccellenza l'Arcivescovo Bruno Forte, dal cui discorso cercherò di
02:44trarre alcuni spunti che si incastrano miracolosamente con le cose che avevo
02:52preparato prima di sapere quello che sarebbe stato autorevolmente detto prima di me. Voglio
02:59anche ricordare che oggi è una giornata particolare, è un richiamo non estemporaneo quello
03:04che faccio, poi vedrete perché lo faccio. Oggi è il giorno della memoria delle vittime del
03:08terrorismo, questo perché 47 anni fa veniva ucciso Aldo Moro. Vi farò vedere poi com'era
03:18incidentalmente l'Italia 47 anni fa e com'è oggi, perché oggi noi stiamo vivendo un momento epocale,
03:26nel senso etimologico del termine, nel senso che è un momento che marca un'epoca ed è anche
03:31un momento che gli storici riconosceranno nel percorso del nostro Paese, perché sono state
03:37fatte delle scelte che hanno segnato profondamente il percorso del nostro Paese e che riguardano il
03:44tema del welfare e il tema delle risorse. Ringrazio anche per la cortese menzione l'Avvocato Falivene,
03:51sono molto onorato della stima che ha espresso nel suo giudizio, adesso ho il compito gravoso
03:57di cercare di meritarmela. Nella commissione che presiedo ci occuperemo da questo mese o da giugno
04:10in avanti del tema della sostenibilità del sistema pensionistico e quindi diventerà centrale il
04:16famoso tema del contributo che i lavoratori immigrati, perché i migranti sono anche gli
04:23emigranti, ma gli emigranti contribuiscono secondo me a un altro sistema economico,
04:27gli immigrati, perché i flussi hanno una direzione e dalla direzione dipende anche
04:32l'impatto economico, gli immigrati danno al nostro sistema pensionistico. Vi darò qualche
04:38fatto, naturalmente purtroppo sono un politico, quindi posso dispensarmi dall'operazione molto
04:50onesta e veramente scientifica che ha fatto Sua Eccellenza, perché Sua Eccellenza ha dichiarato
04:57che avrebbe fatto un intervento schierato, schierato dalla parte di chi merita, anche
05:05secondo me, che ci si schieri a sua difesa, ma dichiarare da che parte si è schierati dovrebbe
05:12essere il compito di ogni scienziato. Questo noi dovremmo averlo imparato come comunità scientifica
05:19dal lavoro di un premio Nobel, non di uno di passaggio, un premio Nobel che si chiamava Gunnar
05:26Myrdal e che aveva messo in guardia la professione scientifica, in particolare contro l'uso di parole
05:35portatrici di giudizi di valore, cioè di parole che suonano, ve la faccio spiccia,
05:40intrinsecamente bene o intrinsecamente male. E guardate che la cosa interessante è che come
05:46esempio nel suo articolo fondativo di questo filmone di ricerca, qualcuno lo ricorderà,
05:52almeno spero, cosa utilizza Myrdal? Usa il termine integrazione economica, che dice suona
06:04molto bene, ma perché? C'è un gioco psicologico, il contrario dell'integrazione è la disintegrazione,
06:09la disintegrazione è un fatto violento e abbastanza negativo, naturalmente, e quindi
06:17l'integrazione è di riflesso positivo. Ieri è stato un giorno di gioia, voglio anche ricordare
06:24una cosa, è stato anche un giorno di lutto, eravamo, molti di noi erano in cattedrale,
06:30questa mattina svegliandomi a Penna e Piedimonte ho salutato anche gli uomini del comandante Neosi,
06:36che stanno portando avanti le indagini su quello che è successo sulla gola dell'Avello. Mi piace
06:41comunque ricordare anche qui delle persone che hanno perso la vita e che avevano dedicato la
06:47loro vita al compito di soccorrere gli altri, che è un compito al quale peraltro i flussi migratori
06:53ci chiamano spesso, e non è un compito gratuito, è un compito che ha un costo,
07:02in questo caso anche il costo più estremo, quello di due vite giovani spezzate in questo modo.
07:07Vorrei sottolineare due punti e poi passare a farvi vedere qualche fatto, non mi interessano
07:17i giudizi, i giudizi ve li dovete costruire voi e mi riferisco ai giovani, sperando che non
07:24siano già corazzati i pregiudizi come siamo noi. Vorrei sottolineare due punti che mi hanno
07:34particolarmente colpito e che trovo particolarmente rilevanti, se posso permettermi di esprimere un
07:40giudizio su un discorso di una tale complessità che naturalmente posso, da qui faccio quello che
07:47chiamano gli scienziati cherry picking, cioè prendo due cose che mi servono e spero che Sua
07:52Eccellenza non si senta sfruttato per questo. Il primo è l'esigenza di essere felici,
07:57che è un'esigenza che, pensate, alcune Costituzioni addirittura riconoscono ed
08:07elevano al rango costituzionale, tipicamente quella statunitense per esempio, la nostra no,
08:13la nostra parla di lavoro, è una cosa diversa all'inizio, poi ci sono vicissitudini ulteriori
08:22di cui parleremo che ci fanno dubitare che poi l'attuazione porti effettivamente al tutelaio
08:27del lavoro, ma lo vedremo. Ecco, questa esigenza di essere felici che tutti noi abbiamo, quindi
08:33di vivere la nostra vita accanto a chi amiamo, con un minimo di benessere o anche un massimo di
08:40benessere, perché no, e che è comune a ognuno di noi, o di scappare da luoghi dove siamo in
08:46pericolo, è naturale e però dobbiamo riflettere su una cosa che è importante, che ho incontrato
08:55nella mia esperienza personale e che penso anche voi potreste incontrare. Questa esigenza viene
09:00sfruttata spesso dando a chi vuole venire qui un'immagine del nostro paese che non è un'immagine
09:09veritiera. Nel mio blog, che poi è stato un progetto di terza missione, si chiamerebbe in
09:19università, diciamo abbastanza fortunato, nel senso che ha vinto per due volte il festival
09:26della rete contro il sole 24 ore come miglior sito di economia, quindi diciamo un progetto di
09:31terza missione che questo Ateneo ha sempre ignorato, ma che comunque ha avuto un suo
09:38impatto. Il post più letto è il dialogo riportato, assolutamente veritiero, che ho avuto con un
09:46immigrato che mi raccontava la sua. Lui veniva dall'Africa subsahariana, paesi che un pochino
09:51conosco per motivi di ricerca, quindi aveva dovuto attraversare il deserto, raccontava
09:57l'esperienza, la perdita dei suoi amici, il viaggio eccetera, quello che lui si aspettava di trovare
10:02qua e non lo aveva trovato. La domanda era ma se tu potessi tornare indietro lo faresti? In quel
10:08caso specifico la risposta era sì, perché purtroppo quella persona non era riuscita ad integrarsi e si
10:14sentiva condannato a un inferno di esclusione sociale, che è esattamente uno dei mali che
10:19dobbiamo prevenire. Ma alla radice di tutto questo che cosa c'è stato? C'era stato quello che c'è
10:27casualmente all'inizio del Vecchio Testamento della Genesi, c'era stata la menzogna, gli avevano
10:34detto delle cose che non erano vere su come si sta qui. E allora cerchiamo di dirci noi delle
10:40cose vere su come noi stiamo qui e questo sarà l'oggetto appunto delle slide. E' anche una cosa
10:47importante perché si lega con un altro tema fondamentale che ha sollevato Sua Eccellenza e
10:53che era stato sollevato anche dal Pontefice precedente, anche da Benedetto XVI, il diritto
10:59a non emigrare. Allora tutti voi penso abbiate, credo qualcuno, la maggior parte di voi avrà
11:06un'aspirazione a fare un'esperienza internazionale. C'è stato ricordato prima autorevolmente che gli
11:12abruzzesi nel resto del mondo, a partire da, se posso scherzare, Roma, riescono ad affermarsi
11:19grazie alla, come dire, freschezza, alla profondità del loro ingegno. Però anche starsene a casa
11:30propria, creare le condizioni per poterci restare, tutto sommato è una cosa che un senso ce l'ha.
11:36Con l'occasione non vorrei dimenticarmi il saluto più caro che è quello al collega amico
11:42Antonio Rinaldi, anche lui docente di questa università, cui faccio anche complimenti per la
11:46designazione, ha una nomina, ha un ruolo prestigioso e meritatissimo. Allora ragioniamo un attimo su
11:56austerità e sostenibilità delle pensioni, perché voglio farvi vedere una cosa. Qui avete 76 anni
12:03di PIL italiano in blu. In blu c'è quello che è successo, in arancione, ho scelto colori
12:11complementari, li ha scelti per me Excel, così si vede meglio. Abbiamo l'interpolazione, una retta
12:17che passa attraverso tutto quello che è successo fino al 2007 e poi tratteggiata prosegue a indicare
12:24che, come dire, se tutto fosse andato come era sempre andato, noi adesso saremmo, vediamo se ho
12:31anche una spada laser qui, sì, no, ah ma c'ho addirittura, ecco, ah fichissimo, noi adesso saremmo
12:40quassù, bello questo, sono fiero di essere in un ateneo così tecnologico, saremmo quassù anziché
12:48essere quaggiù. Allora il problema è come siamo arrivati quaggiù? Allora quello che cos'è il PIL,
12:55che cos'è il PIL? Nessuno lo sa. Il PIL è una cosa brutta che inquina, quindi dobbiamo decrescere
13:02perché così saremo più puliti, no, non funziona in questo modo. Il PIL è il valore dei beni e dei
13:07servizi che vengono prodotti, quindi anche in un IPSAR un domani farete PIL, da studenti no,
13:14ma da lavoratori sì, erogherete dei servizi. È la somma delle, siccome in un'economia di mercato,
13:21prima è stata evocata la Cina che funziona in un modo un po' diverso, ma in un'economia di mercato,
13:25mi rivolgo ai giovani, scusatemi se annoio chi lo sa, non si produce per intimo gaudio,
13:33si produce per vendere e si vende per guadagnare, quindi il PIL è al tempo stesso il valore dei
13:38prodotti, il valore delle retribuzioni percepite e anche il valore della spesa che viene fatta per
13:43acquistare quei prodotti, cioè una circolarità. Quindi questo significa, questa roba qua,
13:49questo tratto orizzontale del PIL, significa che più o meno dalla crisi del 2008-2009,
13:55qui non aumenta il valore della produzione, ma non aumenta neanche il valore degli stipendi,
14:01ma non aumenta neanche il valore della spesa effettuata. E guardate che questa cosa non è
14:09una cosa normale, si vede che c'è un'anomalia, si vede qui, se la consideriamo negli ultimi 76 anni,
14:18io ne ho 63, quindi io sono nato più o meno qui, Aldo Moro è stato ucciso più o meno qui,
14:32qui ci sono state due crisi petrolifere in cui il prezzo dell'energia è aumentato di 10 volte,
14:39cioè molto più che nell'ultima crisi energetica, e noi comunque abbiamo continuato a seguire una
14:46traiettoria di crescita. Bene, perché ci siamo fatti del male? Forse è molto semplice,
14:53ce l'abbiamo fatta da noi, questi sono gli investimenti pubblici in Italia, si vede molto
14:57bene che a partire dal 2010-2011 abbiamo iniziato a tagliarli selvaggiamente, questo è quello che è
15:07successo, invece di continuare ad andare su verso i 70 miliardi di euro, come sarebbe stata la loro
15:14tendenza storica, sono scesi arrivando addirittura sotto i 40 miliardi di euro, questa cosa ha avuto
15:21un impatto, ce l'ha avuto ed è un impatto molto visibile, è visibile su scala storica, cioè perché
15:27vi parlo di momento epocale? Qua vi faccio vedere a sinistra il PIL e a destra gli investimenti
15:33italiani in 162 anni, da quando l'Italia è felicemente unita, cercando di risolvere alcuni
15:41problemi di integrazione che sono quelli di cui parlava il professor Veraldi, perché diciamo 130
15:48anni dopo l'unione politica dell'Europa c'era ancora scritto non si affitta a Veraldi, non so
15:55perché, che persona civilissima, in quanto meridionale. Come vedete, ve la faccio molto
16:01stretta, ultimamente ci siamo occupati, perché è il giorno in cui ce ne occupiamo, della seconda
16:06guerra mondiale, per me che giro molto per il territorio, le tracce che la seconda guerra
16:11mondiale ha lasciato, il passaggio, il posto del mio cuore è Pizzoferrato sulla linea Gustaf,
16:17dove è nata la storia della Brigata Maiella, che è una storia bellissima e che dovresti
16:21assolutamente assolutamente studiare. La seconda guerra mondiale è sto robino qua, ora questo
16:29grafico un po' disonesto ma non vi annoio con i logaritmi, quello che sta succedendo adesso è
16:33sto robo qua. Anche semplicemente per durata, la crisi economica del nostro Paese, determinata
16:41da quel taglio di investimenti, è durata più del doppio della seconda guerra mondiale, nel senso
16:46che nel 49 rieravamo al Pil del 39 e per tornare al Pil del 2007 abbiamo dovuto aspettare sostanzialmente
16:56l'anno scorso, quindi è passato molto più tempo. Naturalmente questo ha avuto un impatto sui salari
17:03e se ha avuto un impatto sui salari lo ha avuto anche sui contributi sociali. Voi sapete che lo
17:09Stato preleva una quota, il datore di lavoro più esattamente in quanto sostituto ha a suo carico il
17:18fatto di prelevare i contributi che poi servono appunto a pagare le famose pensioni. Anche qui mi
17:25scuso per il fatto che la base del confronto non è sempre la stessa, perché ci sono fonti diverse,
17:34gli investimenti pubblici sono di fonte Ox e qui siamo in fonte Eurostat, che questi dati annuali
17:39ce li dà non dall'80 ma dal 95. Hanno avuto tempo di fare i conti fino indietro, ma insomma il
17:45messaggio è sempre più o meno lo stesso. Vedete che anche qui la crescita delle retribuzioni andava
17:52su abbastanza lineare, c'è uno scostamento nel momento in cui tagliando gli investimenti pubblici
17:57tagliamo gli investimenti privati. Permettetemi di ricordarvelo, noi pensiamo all'investimento
18:06quando abbiamo dei risparmi e compriamo un prodotto finanziario, qua per investimenti si
18:11parla di acquisto da parte delle imprese di macchine, di beni capitali fissi, quindi significa
18:16che le macchine, che le imprese hanno smesso di acquistare macchine, di acquistare mezzi di
18:21trasporto, di costruire capannoni, hanno smesso di creare capacità produttiva e quindi per forza
18:27dopo non si è creata capacità produttiva, non si è creato prodotto, non sono state erogate
18:33retribuzioni, non sono stati pagati contributi, non sono stati pagati contributi, perché a fronte di
18:40stipendi che non c'erano non si potevano pagare dei contributi banalmente. E questo ha avuto una
18:49serie di altri impatti, perché ci sono tante teorie, tutte rispettabili e quasi tutte a me
18:59ignote, del perché il tasso di fertilità in Italia sia bassissimo, è 1,2. Voi sapete che per avere un
19:09tasso di fertilità a livello di rimpiazzo della popolazione dovremmo invertire questi due numeri.
19:14Quello che consente di rimpiazzare la popolazione, di mantenerla stazionaria, è un tasso di fertilità
19:21di 2,1. Io ho fatto due figli, non ho provato a fare il virgola 1, perché il primo pesava due
19:28chili, il secondo un chilo e cinque, quindi ho detto se ne faccio un altro pesa un chilo e appunto diventa
19:33un virgola 1, quindi lasciamo perdere. Però l'ho fatto perché all'epoca ero un docente di questa
19:41università, che non significa che questo vi metta in un particolare stato di eccitazione,
19:47significa che avete uno stipendio banalmente. E quindi capite che stranamente mi sembra di vedere
19:54in questo grafico che nel momento in cui, siccome c'è stata la decisione politica di tagliare
20:00gli investimenti, c'è stato un impatto economico che ha portato a un crollo del PIL e a un crollo
20:05degli stipendi, sono crollati anche i nati. E noi con questo, questo è un pezzo del problema,
20:13perché naturalmente se noi guardiamo il tasso di fertilità, storicamente è evoluto partendo da
20:21livelli 2,7, 3, 4 negli anni Sessanta, per caratteristiche anche sociologiche, il ruolo
20:30della donna, l'aumentata partecipazione al mercato del lavoro in un contesto che purtroppo non glielo
20:37rende facile. Però qual è il tema? Il tema è che qua stiamo esaminando un lasso di tempo di circa
20:44trent'anni e in questi ultimi trent'anni, che sono quelli in cui viviamo noi, perché insomma che negli
20:50anni Sessanta magari le famiglie funzionassero in un modo diverso, lo sappiamo, e per fortuna
20:55oggi funziona in un modo diverso rispetto agli anni Sessanta, c'è molta più inclusione,
21:00c'è molta più parità. Però noi oggi questo problema lo abbiamo e è stranamente sincrono
21:06con un problema che ci siamo creati noi. Vabbè, risparmio tutto questo, ovviamente ha avuto anche
21:13un impatto sulla sostenibilità della spesa pensionistica. Guardate per esempio questo
21:18grafico. Come è fatto? È fatto così. La linea blu che vedete è l'andamento storico della spesa
21:27pensionistica rispetto al PIL. L'aggiunge il 16 per cento intorno al 2015. Poi c'è, vedete,
21:32quella gobba estrema verso il 2020 è chiaramente dovuta al fatto che il PIL è crollato per motivo
21:39della pandemia. Quindi quella consideriamola un'anomalia. Ma che invece di salire scende,
21:47è quello che sarebbe successo alla spesa pensionistica se noi non avessimo con politiche
21:53di taglio degli investimenti pubblici, taglio degli investimenti privati, taglio del PIL,
21:59taglio degli stipendi, ucciso il PIL. Perché si tratta di un rapporto. Un rapporto, se il
22:07denominatore diminuisce, aumenta e questa è una realtà che purtroppo ogni tanto viene dimenticata.
22:15Quindi la sintesi è che abbiamo avuto uno scostamento del meno 44 per cento degli
22:20investimenti pubblici rispetto al tendenziale, uno scostamento che ha portato, si manifesta
22:26insieme a uno scostamento del 21 per cento del PIL rispetto al tendenziale, si manifesta insieme
22:32a uno scostamento del 28 per cento dei nativi rispetto al tendenziale, si manifesta insieme
22:38a uno scostamento delle retribuzioni nominali del 18 per cento rispetto al tendenziale,
22:44dei contributi a carico agli autori del lavoro del 13 per cento, con una spesa pensionistica
22:48che è di due punti superiore rispetto al controfattuale a crescita nominale costante.
22:54Questi sono i fatti. L'analisi la facciamo fare al Presidente Draghi, che è sicuramente una persona
23:02autorevole. Nel suo discorso tenuto al Forum Sociale Europeo il 16 aprile dell'anno scorso,
23:08il Presidente Draghi, tanto qui siamo o dobbiamo essere in un Paese che si è suicidato così,
23:16temo che dobbiamo comunque essere un po' internazionali, cioè pronti a scappare
23:22eventualmente per tornare, quindi ve lo ho lasciato in inglese. Ma che cosa dice Draghi?
23:27Dice che abbiamo perseguito una strategia deliberata cercando di abbassare i salari gli
23:33uni rispetto agli altri, quindi ogni Paese rispetto agli altri Paesi dell'Eurozona e
23:37abbiamo combinato questo con una politica fiscale prociclica. Ora naturalmente detto così non si
23:43capisce che cosa sta dicendo. Che vuol dire politica fiscale prociclica? Vuol dire una
23:48politica che asseconda il ciclo. Non pensate a cose che hanno una cadenza mensile. Si parla
23:57ciclo economico, quindi se c'è una recessione taglio così almeno vado insieme al ciclo,
24:04ma le cose peggiorano e non so perché l'abbiamo fatto. La domanda sul perché è stato fatta è
24:11stata posta al Presidente in un'audizione in Senato, trovate tutto sulla rete. L'effetto,
24:16dice il Presidente Draghi, di questa politica è stato quello di indebolire la nostra domanda
24:24interna e di, le ultime parole sottolineate sono, compromettere il nostro modello sociale,
24:29compromettere il nostro Stato sociale. È vero che il nostro Stato sociale, come ricordava prima il
24:34Direttore Generale, è uno Stato sociale che il mondo abbastanza ci invidia, ma è anche vero che
24:40se parliamo di risorse, allora dobbiamo riconoscere che il primo problema è stato creato da un certo
24:49tipo di politiche. Il paradosso sul quale vorrei farvi riflettere è che queste politiche di taglio
24:56degli investimenti pubblici, che si sono accompagnate a tutta questa roba qua, sono state
25:02fatte in nome vostro, vostro dei giovani, perché l'idea era non dobbiamo lasciare sulle spalle delle
25:11generazioni future, cioè vostre, il fardello del debito e quindi tagliamo tutto. Il risultato è
25:17stato un avvitamento verso il basso al termine del quale abbiamo lo stesso debito, ma meno soldi
25:22per ripagarlo. Quindi in realtà, e questo è un messaggio politico, ma è anche abbastanza fattuale,
25:29le politiche fatte in nome dell'esigenza di tutelare il vostro futuro hanno messo una
25:35pesante ipoteca sul vostro futuro e questo purtroppo è fattuale. Oggi lo dice anche il
25:41presidente Draghi, c'è stato anche chi lo diceva prima, ma insomma, siccome noi ci dobbiamo
25:47richiamare all'umiltà, non diciamo chi è stato, teniamo questa cosa nel dubbio. Allora, immigrate
25:52e sostenibilità del sistema pensionistico. Come vi dicevo, questa indagine conoscitiva la mia
26:01commissione deve ancora farla. Questo tema non è un tema di mia ricerca, come avrete capito la mia
26:10ricerca è una ricerca sulle serie storiche di lungo periodo che nessuno guarda. Oggi ve
26:15le ho fatte vedere, spero che le abbiate trovate interessanti. Veniamo all'oggi, partiamo dalla
26:23retta orizzontale tratteggiata rossa che non si può non vedere, quella è messa al livello 2,1. I
26:30paesi che hanno una sbarra che supera quella retta al di sopra sono paesi dove la popolazione
26:38cresce, quelli che stanno al di sotto sono paesi dove la popolazione cala. Noi come Chieti stiamo
26:44perdendo provincia, stiamo perdendo abitanti a rotta di collo, ma anche il paese sta perdendo
26:50abitanti. Due fatti sulla fertilità, anche per capire che mondo vogliamo, perché poi insomma,
27:02sì, quella alla maternità e paternità naturalmente deve essere un'aspirazione frutto di una libera
27:13scelta. Non si può ragionare sul fatto è un bene assoluto, è un male assoluto. Tant'è vero che la
27:20fertilità più alta è in Somalia, che è un posto dove diciamo almeno per il momento nessuno di noi
27:25vorrebbe andare neanche in vacanza, anche perché penso che sia impossibile, è un posto caratterizzato
27:30da conflitti molto molto forti, anche lì con base etnica. D'altra parte, come vedete, la minima
27:37fertilità 0,6 è a Macao, che è un'ex colonia portoghese in Cina. Sapete che la Cina ha fatto
27:42una politica molto restrittiva, preoccupata negli anni anche 60-70 dal peso che pensava fosse la
27:51crescita della popolazione, ha fatto la politica del figlio unico, violentando molto le scelte
27:59delle donne e degli uomini cinesi, e adesso la paga perché la popolazione cinese è in calo e infatti
28:05l'India si sta affermando come nuova potenza emergente, come nuova potenza demografica.
28:09Ve la faccio stretta, la media mondiale 2,2, quindi il mondo cresce ancora un pochino,
28:16sta andando verso stato stazionario, noi siamo all'1,2 come vi ho già detto, la fertilità delle
28:23donne straniere residenti in Italia è 1,9, quindi è sotto il tasso di rimpiazzo, ma perché? Perché
28:31molte comunità, in particolare la più rappresentata, cioè la comunità rumena, sapete che è la comunità
28:37più rappresentata in Italia, hanno anche a casa loro e velocemente anche qua, dei tassi di
28:44fertilità che sono più bassi del tasso di rimpiazzo. Quindi sotto questo profilo il problema, diciamo
28:53così, di consentire, come dire, creare le condizioni sociali affinché la popolazione italiana mantenga
29:04uno stato stazionario, anziché diminuire, è un problema che deve essere risolto, non può essere
29:09risolto sicuramente facendo venire qui persone che hanno per costume un tasso ancora inferiore
29:17al nostro. Vorrei parlarvi di, rapidamente, di immigrazione al lavoro, qualche fatto, non ho
29:22conclusioni perché non ho ancora fatto l'indagine. Naturalmente parliamo di immigrazione regolare,
29:31questo va sempre ricordato, quella irregolare magari dà anche un contributo oggettivamente
29:37e magari non è, anzi voglio supporre che non sia a priori da considerare un fatto criminale o
29:45criminogeno, però se il contributo c'è per definizione nelle statistiche non emerge e noi
29:51le statistiche leggiamo, quindi dobbiamo occuparci di chi è immigrato regolare. Immigrati per permesso
30:00di lavoro nel periodo dal 2011 al 2021, quindi oltre un decennio, sono stati storicamente circa
30:06il 16%, la grande maggioranza degli permessi viene accordata per ricongiungimenti o per
30:15protezione internazionale, qui mi fermo al 2021 perché nel 2022 abbiamo ovviamente un'anomalia,
30:21essendo scoppiata la guerra in Ucraina sono molto aumentati, hanno fatto sballare le statistiche,
30:26i permessi accordati per protezione internazionale. E qui c'è un problema che è il problema
30:36dell'integrazione. Quello che noi riscontriamo è che la popolazione immigrata ha un tasso di
30:43disoccupazione che è piuttosto alto, è ancora a due cifre, è oltre l'11%, nel 2023 in Italia
30:50eravamo al 7,2, siamo scesi al 5, qualcosa, adesso siamo risaliti al 6, ma comunque in
30:56quella popolazione c'è il problema di integrarsi nel mondo del lavoro, un problema che si vede
31:04anche rispetto all'aspetto retributivo, perché le retribuzioni dei lavoratori stranieri che
31:12lavorano in Italia sono la metà o un po' meno la metà in media di quelle degli italiani,
31:19che significa ovviamente che il loro contributo sia in termini di gettito fiscale che in termini
31:27di gettito contributivo è la metà di quello dell'italiano medio, chiamiamolo così, in realtà
31:32non è neanche esattamente così perché ci sono delle non linearità, nel senso che esiste una
31:38nota xarea tale per cui se tu guaragni al di sotto di un certo minimo, adesso non vi annoio con i
31:44dettagli, sei esente, quindi non contribuisci, quindi ci sono delle piccole sfumature. Però
31:50questo di fatto che cosa comporta? Comporta il fatto che gli immigrati, essendo il 10% dei
31:57lavoratori, contribuiscono ai contributi sociali per il 6% del totale, quindi sono sotto media
32:06rispetto a questo. Ora ovviamente questo 6% dei contributi va da sé che è meglio averlo che non
32:13averlo, non so però se vi ricordate un numerino, con le politiche di distruzione del PIL noi siamo
32:19scesi il 13% sotto il tendenziale dei contributi, quindi questo significa che il contributo che i
32:26lavoratori immigrati danno, che è prezioso e che naturalmente va tutelato, perché questa è una
32:34storia di mancata integrazione, questo disallineamento dei tassi di disoccupazione, questo
32:40disallineamento delle attribuzioni, questo wage gap, è chiaramente una storia di mancata integrazione.
32:46Ma insomma, ve la metto molto spiccia, il bene che ci fanno loro è più o meno la metà del male che ci
32:53siamo fatti noi, quindi attualmente il problema non ce lo risolvono come ordini di grandezza,
32:59il che non significa che non dobbiamo accogliere questo bene che viene fatto. C'è un'analisi che
33:07per quelli più curiosi può essere utile, fatta sulla Voce.info da tre autori, Baldini, Campomori,
33:14Pavolini, è un blog di economia della Bocconi, del 28 ottobre 2021, dove sostanzialmente facendo
33:26tutto un lavoro molto accurato su tante cose, riescono a trovare che il saldo fra entrate
33:33uscite per la gestione pubblica sarebbe positivo, sarebbe di 4 miliardi. Ora, qui ci sono voci con
33:39tanta incertezza e naturalmente non si può fare una valutazione, diciamo, è una valutazione che
33:46sarebbe più onesto scientificamente proporre una forchetta, ragionare sull'incertezza di questa
33:52valutazione è un bene che sia positiva, ma sappiamo anche che esiste un pregiudizio positivo da parte
34:01di tanti scienziati e non nei riguardi del fenomeno. Vi faccio un esempio, io ieri ho
34:07chiesto all'intelligenza artificiale, a GROC, quindi a quella del cattivo, cioè di Musk, mi dici
34:13la percentuale di lavoratori migranti in Italia? E GROC mi risponde, la percentuale di lavoratori
34:19migranti in Italia è del 10%, i migranti danno un grande contributo all'economia italiana,
34:24ci pagano le pensioni, e ho detto, io ti avevo chiesto solo la percentuale, risposta di GROC,
34:32scusa per le informazioni ridondanti, la percentuale del 10%, avviso a chi utilizza
34:39l'intelligenza artificiale, soprattutto gli studenti, guardate che se il professore la
34:46pensa come l'intelligenza artificiale siete fortunati, ma se non la pensa come l'intelligenza
34:51artificiale siete morti, perché l'intelligenza artificiale parla in un modo molto riconoscibile,
34:57è orientato ideologicamente, quindi attenzione, state attenti, la mia battaglia l'ho già combattuta.
35:04C'è anche un altro tema, però, e questo conclude, un altro dato macroeconomico che
35:11viene spesso messo da parte, eppure è strano, perché noi su quel dato macroeconomico abbiamo
35:22costruito la prima industrializzazione del nostro paese, quella che è avvenuta sostanzialmente
35:29all'inizio del XX secolo, che era un'industrializzazione pesantemente finanziata dalle rimesse degli
35:39nostri emigrati, cioè dagli immigrati negli Stati Uniti, quelli che arrivavano con i transatlantici
35:49a Ellis Island, venivano sottoposti a trattamenti con la rude e cordiale accoglienza che è tuttora
35:58propria degli Stati Uniti, e poi andavano a fare quello che potevano fare, qualcuno ha fatto un'ottima
36:04riuscita, qualcun altro ha fatto una pessima riuscita, però tutti hanno rimandato soldi a
36:09casa. E allora in Italia le rimesse degli immigrati verso l'esterno sono circa 8 miliardi e
36:19mezzo, ci dice la Banca d'Italia, quindi dal paese comunque escono verso l'esterno e sono un peso
36:26piccolo in proporzione ad altre voci, ma comunque negativo sul saldo dei conti esteri, ci sono paesi
36:33che stanno molto peggio, se voi guardate, questi sono i conti della Francia, i conti esteri della
36:38Francia, ve la faccio breve, la barra gialla sono appunto i redditi secondari, cioè le rimesse
36:44degli immigrati e anche le pensioni che poi i francesi non potendo vivere in patria si vanno
36:49a spendere all'estero, e vedete che costituiscono un peso molto molto rilevante, si va quasi, sono
36:56parecchie, intorno ai 40 miliardi di voce negativa e questo ovviamente crea un problema per il paese,
37:04ma non vi voglio fare un corso di macroeconomia, volevo solo darvi qualche fatto, ringrazio ancora
37:10tutti, mi scuso perché mi sono un pochino allargato, ma ci tenevo a condividere con voi
37:16questa istantanea delle condizioni del nostro paese, grazie. Grazie professor Bagnai,
37:29meraviglioso, meraviglioso intervento anche questo, la bravura di Alberto, del professor
37:39Bagnai è quella di rendere semplici cose complicate, questa bravura mi ricorda tanto
37:48quella del professor Rinaldi che ci guarda sorridendo dall'alto della sala.
37:56Scusa a tutti, ma a me c'è un impegno che non posso rinunciare a avere, ringrazio tutti
38:06e l'ascolto, splendida questa relazione che mi ha tanto arricchito e stimolato,
38:10perché molto oggettiva sui dati, grazie anche agli altri, da tutti ho imparato qualcosa,
38:16grazie infinite.

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