https://www.pupia.tv - “Occhio al caffè” la rassegna politicamente scorrettissima di Daniele Capezzone (13.05.25)
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00:00Buongiorno agli ascoltatori, occhio al caffè, la resegna politicamente scorrettissima di
00:10Libero e sono una serie di faccende internazionali, tra loro più o meno interconnesse a dominare
00:18i giornali di oggi. Allora intanto l'attesa per giovedì, Istanbul, ma ci sarà, non ci
00:25sarà il vertice per la pace e sarà un vertice al completo? Zelensky dice sì, ci sarò, in
00:34modo assertivo e positivo, sostengono i suoi ammiratori, in modo provocatorio, verso la
00:42Russia, dicono invece i suoi detrattori. E Putin, punto interrogativo sulla sua presenza, forse
00:49traccheggia, forse sta meditando, forse cerca alibi, dicono i suoi critici. In ogni caso
00:56per esercitare una pressione o una persuasione nei confronti di Putin, Trump dice ci sarò
01:04anch'io. Vedremo le interpretazioni, restano dubbiosi i principali giornali, diciamo restano
01:10prudenti, perché obiettivamente non è facile immaginare che cosa possa avvenire davvero
01:15giovedì i principali giornali, molto dalla parte di Putin, le letture del fatto quotidiano
01:22e della verità. E questo è un fronte. Il secondo fronte è quello di una, chiamiamola
01:28pre-intesa commerciale, cioè sostanzialmente uno stallo, una moratoria di 90 giorni tra Stati
01:38Uniti e Cina. Molto bene, dicono i sostenitori di Trump. No, è una frenata, dice Maurizio
01:47Molinari. È peggio che una frenata, è complessivamente una sconfitta la politica di Trump sui dazi,
01:54sostiene il Wall Street Journal, che usa una formula che ha una sua efficacia. Trump ha dichiarato
02:01guerra commerciale ad Adamo Smith e la Persa. Vedremo anche questo fronte. Attenzione, però
02:07forse oggi le cose più interessanti sulla Cina sono due. Una sta sul messaggero ed è Romano
02:14Provi che scrive direttamente dalla Cina. Diceva il nostro inviato a Pechino, chissà che non
02:20sia l'inviato di Pechino qua, ma non vorremmo, diciamo, travalicare. Restiamo prudenti.
02:28L'altra cosa ce la dice Italia Oggi, e cioè i ministri delle finanze dei paesi UE sarebbero
02:38pronti a siglare un'intesa che è un gran favore per, diciamo, le concorrenti cinesi
02:44di Amazon, e cioè continuare a non applicare l'IVA al di sotto di una certa quota, di un
02:51certo valore di spedizione, che sono in genere le spedizioni fatte dalle società cinesi,
02:57e allora ennesimo favore UE alla Cina. Terzo fronte, il Medio Oriente, Trump sta per volare
03:04in Arabia Saudita, riceve un regalo da quelli del Qatar, un aereo, e questo suscita polemiche.
03:12Ottiene il rilascio da Hamas di un soldato di nazionalità americana, ma, attenzione, però
03:18non andrà in Israele. Che cosa vuol dire questa cosa? Cercheremo di capirlo meglio.
03:25Quarto fronte, Regno Unito. I laboristi di Starmer, preoccupati per l'avanzata di Farage,
03:34cercano di porre argini sul fronte più caldo per i cittadini. Quello dell'immigrazione.
03:40Non solo il contrasto all'immigrazione illegale, lì Starmer ci aveva approvato già a fine
03:4624 con un piano che in qualche misura richiama quello del governo italiano, il controllo dei
03:52documenti nei paesi terzi, eccetera. Ma addirittura con un intervento di limitazione all'immigrazione
04:00legale. Ricorderete che i governi conservatori avevano provato nella scorsa legislatura a porre
04:06dei limiti. Sembrava che l'asticella fosse alta. Devi conoscere la lingua, devi avere
04:10un certo livello di stipendio, devi avere un contratto d'affitto di un certo tipo. Sembrava
04:14un'asticella sufficientemente alta e invece sono arrivati lo stesso tantissimi, probabilmente
04:19troppi rispetto al mercato del lavoro britannico. I laboristi, diciamo assediati dalla realtà,
04:25cercano di fare ancora di più. Capita bene che esattamente l'opposto della linea del PD,
04:31forse deriva da questo l'imbarazzo dei tre principali giornali. A meno di miei errori
04:37e omissioni, dei quali mi scuso preventivamente, non ho trovato mezza riga su Stampa e Repubblica
04:43sulla novità britannica, zero, e sul Corriere della Sera un articolo di pura cronaca nel taglio
04:50basso di pagina 16. Direttore dove lo mettiamo? Niente. A Torino e a Roma. E a Milano? Croneca
05:00taglio basso. E la liquidiamo così. Resta sul versante italiano. Vi appassiona la polemica
05:08del ministro Giulio con Geppi Cucciari con Cittade Gregorio? Eh, allora oggi si esprimono
05:14Giulio Medesimo sulla Stampa e la De Gregorio su Repubblica. Vi appassiona la vicenda referendaria?
05:21Dice Riccardo Maggi che ci potrebbe essere una sorpresa. No, dice Maggi, se lo dice Maggi
05:28lo dice alla Stampa. Nell'attesa della sorpresa di Maggi c'è però un'intervista della Picerno
05:38al Corriere e una lettera della Picerno Medesima accompagnata da Gori, Sensi e altri, insomma
05:46i riformisti, quel che resta dei riformisti del PD che dicono allora noi ritireremo due
05:53schede su cinque. Un po' come quelli che vanno al bar e dicono ma come lo vuoi il caffè?
05:58L'olio macchiato freddo nel bicchiere di plastica. Pensate che per questa via si arrivi al 50%
06:06ma chi siamo noi per... va bene. Non è solo economia. Vi ricordate l'Opa Mediaset
06:15sul ProSieben alla televisione tedesca? C'è una contromanovra dei ciechi titolari di una
06:25quota azionaria a loro volta. Vedremo qual è uno dei giornali che tratta meglio la posizione
06:33Berlusconi ed è forse significativo. Spoiler. Repubblica. Significa qualcosa? Non lo so.
06:41Incamminiamoci. Le aperture. Libero. Succedono cose turche tra Ucraina e Dazi.
06:46Zelensky pronto all'incontro con Putin a Istanbul ma lo zar prende ancora tempo così sulla scena
06:51irrompe Trump. Ci sarò anch'io. Fa pace pure con la Cina così. Libero. Andiamo a vedere il giornale.
06:57Sotto la testata Ucraina. Putin scappa dalla pace. Titolo principale. La sinistra inglese
07:04chiude le frontiere. Il tempo. Non ci hanno capito un dazio. Ci sono foto assortite. C'è
07:11il Papa. C'è Trump. C'è Conte. C'è Schlein. C'è Landini. Qual è il senso? Cerchiamolo
07:17nel sommario. L'America tratta per la pace. Le borse volano dopo l'accordo USA-Cina. Il Papa
07:23parla di lavoro futuro con l'intelligenza artificiale ma Landini, Conte e Schlein si
07:28scannano sul Jobs Act di Renzi e i Cinque Stelle si dividono sull'appoggio a Donald della verità.
07:34Il Papa disarma i giornalisti con l'elmetto perché ieri il pontefice ha incontrato la stampa.
07:40Altro che liste di proscrizione e guerra fino all'ultimo Ucraina. Così la verità.
07:46Avvenire. Qui comincia la pace. Il Papa e i giornalisti e non solo. Sia una comunicazione
07:51diversa. Non alla guerra. Corriere. Tregua. Trump convoca Putin. Fatto quotidiano. Putin
07:57e Zelensky ripartono da Istanbul. E Trump dice volo. A quotidiano nazionale. Putin boccia
08:05l'ultimatum. L'Ucraina spera in Trump. Messaggero. Istanbul. Trump invita Putin. Forse è la formula
08:13più calda. Forse il messaggero azzecca il titolo. Rispetto invece alla stampa. Trump
08:20convoca Putin e Zelensky. E infine Repubblica tregua. Mossa di Trump. Così le principali
08:28aperture. Raffica di segnalazioni da Libero. Secchi che vede un legame tra Trump e Papa Leone
08:3714 e racconta dal suo punto di vista le mosse di questi quattro mesi diciamo di Trump. Così
08:46secchi. Legnani sulla cronaca di ieri. Zelensky che va. Putin che non si sa. Stefanini su Hamas
08:55che libera l'ostaggio americano. Nicolato su Erdogan che sarà il padrone di casa. Qual è
09:01il ruolo dell'autocrate turco. Rubini e Deleo rispettivamente su Meloni e Tajani. Meloni
09:10parlava in un vertice a Roma con il primo ministro greco. Tajani si trovava a Londra.
09:17Iacometti sull'accordo con la Cina e la reazione positiva delle borse. Poi diciamo una parte
09:23italiana. La sinistra italiana con i suoi cantori, gli attori, gli scrittori, i cantanti. Una
09:28pagina anche ben illustrata, una doppia pagina ben illustrata. La curano Alessandro
09:34Gonzato e Zaccardi su Ruotolo che dice ma qui c'è Telemeloni. Però stanno sempre
09:40loro in tv. Interessante intervista di Daniele dell'Orco a Simeon, il romeno che è in testa
09:48nel primo turno delle presidenziali. Due storie che fanno pensare a pagina 11. Roma e Torino.
09:57A Roma Massimo San Vito con i centri sociali che assaltano una sede di Fratelli d'Italia
10:03nel quartiere africano perciò stesso si scatena la guerra civile. Mentre Torino, ti ricordi
10:09quante volte il comune è stato diciamo affettuoso con il centro sociale a Scatasuna, però i vigili
10:14hanno bloccato la festa parrucchiale. C'erano gli agenzini in processione. Basta, fermi, è
10:18finita. Finisce così. Senaldi sulla signora Acerbi, la moglie del calciatore dell'Inter che ora è sugli
10:26scudi dopo le prodezze in Champions, che è stato elogiato da Gramellini, ma è lo stesso
10:32Gramellini che aveva bastonato Acerbi ai tempi dello scontro in campo verbale con Juan
10:38Gesù e la moglie di Acerbi non ha perdonato Gramellini. Senaldi dice sei un conformista
10:43che picchi quando è giorno di pestaggi e accarezzi quando è giorno di carezzi, mediaticamente
10:50parlando. Divertente, Mauro Zanon. Allora, gli ecologisti francesi in guerra pure contro
10:57il formaggio e naturalmente gli agricoltori e gli allevatori si incazzano molto.
11:00molto. Zebuloni, brutta storia, festival Canoro a Basilea, aggressione, minacce dai
11:09propal contro un'artista israeliana e ci sono aggressioni pure nei confronti dei turisti
11:17in arrivo. Mentre chi vi parla sulla questione Starmer. Perché Starmer si muove così? Forse
11:26troppo tardi. Il pressing di Farage. Cosa non funzionò nelle politiche dei conservatori
11:33nella legislatura precedente? E la sinistra italiana completamente presa in contropiede.
11:38Ormai il PD è rimasto l'unico a cantare la canzone dell'accoglienza senza confini.
11:44Anche la sinistra britannica è, diciamo, assalita dalla realtà. Questo ed altro oggi
11:50sul libro. Ricominciamo in giro. Istanbul. Ma che succede? Negativo verso Putin? Il giornale
11:57imprima e poi a pagina 2. Ucraina. Putin scappa dalla pace e il concetto viene ribadito
12:06a pagina 2 da Matteo Basile. Zelensky, Trump in Turchia. Ma Putin scappa e resta solo.
12:12Quindi, diciamo, la tesi del giornale è Putin è già orientato negativamente. Ma è così
12:24forse più prudente restare dubbiosi sulle mosse del leader russo. E questa è la scelta
12:29che fanno Corriere, Stampe e Repubblica che in questo, mi pare, scelgano opportunamente
12:34la prudenza. Pagina 3 del Corriere della Sera, Marco Imarisio, quel gelo da mosca sui
12:41negoziati. Imarisio è andato a sentire un po' di parlamentari del partito di Putin andare,
12:47non andare, tregua e negoziati oppure negoziati e poi tregua. La prima opzione, cioè prima
12:54la tregua e poi i negoziati, appare esclusa, anche se un'eventuale presenza di Trump potrebbe
12:59essere l'ennesima variabile di questa tormentata trattativa preliminare, quindi dubbio. E la
13:05linea del dubbio è anche quella di Stampa e Repubblica. Stampa, pagina 2, Giuseppe Agliastro,
13:15Putin ignora l'ultimatum, si chiude nel silenzio, mistero sul viaggio in Turchia. E una scelta
13:21analoga, diciamo, di cautela anche da parte di Repubblica. Potrei volare a Istanbul, ma questo
13:27è Trump che va con Zelensky per stanare il Cremlino. E il Cremlino, pagina 3, Rosalba
13:35Castelletti, Putin è il dilemma della sedia vuota, no agli ultimatum. Quindi il giornale
13:40dice forse no, Corriere, Stampa e Repubblica sono cauti. Andiamo a vedere come la mettono
13:47invece due giornali che sembrano più sensibili a Putin. Sulla verità imprime Alessandro Rico
13:55che dice che sono due e Macron a remare contro l'accordo in Europa, faticano a nascondere
14:01l'insofferenza per l'ipotesi di uno storico incontro tra Zelensky e Putin. Macron ha provato
14:07a convincere, sembra in vano, il presidente ucraino a disertarlo in assenza di un cessato
14:12il fuoco. Quindi la tesi della verità è che addirittura da parte europea si sia tentato
14:17di dissuadere Zelensky dall'andare. Toni ancora più pesanti, non in caratteri cirillici
14:25ma da parte di Travaglio. Non sappiamo se lo storico incontro Putin-Zelensky si terrà
14:32e porterà qualcosa, dipenderà dal tasso di bellicismo nel sangue degli sconfitti, quindi
14:38già, diciamo, Travaglio ha già deciso, e dalla loro capacità di ascoltare gli appelli
14:44dei due papi. L'unica pace giusta è quella possibile in base al campo di battaglia e ai
14:49rapporti di forza. Si spera che Zelensky si presenti nel formato realistico di quando
14:54Trump lo disintossicò, avvisandolo che aveva perso la guerra e doveva salutare i territori
15:00occupati e firmare l'accordo sui minerali. Se invece quello drogato dai finti amici che non
15:06cede nulla, detta condizioni, chiede tregui asimmetriche, spera pure di recuperare col negoziato
15:11le regioni perdute, il tavolo resterà subito deserto. E rinforza il concetto Orsini, che
15:19vi riporta al pezzo di Rico sulla verità, lui non vuole la pace, così, diciamo, i fronti
15:26opposti. Ma c'è un lato italiano di questa faccenda? C'è ancora, diciamo, uno strascico
15:33del dibattito. Ma Meloni ha fatto bene, ha fatto male a non andare al vertice, a farlo
15:39soltanto online e non in presenza. Il foglio dà torto al Meloni, la politica estera è fatta
15:46anche di foto e quindi lei ha perso un'occasione. Più intermedia la posizione di Marcello Sorgi
15:54sulla stampa che dice per un verso Meloni era incerta sull'atteggiamento di Trump nei
16:04confronti di quel vertice. Ma poi c'era anche un'altra ragione di incertezza. Vediamo entrambi
16:10questi passaggi. Stampa, pagina 4. Non sono solo le opposizioni a chiedersi perché Meloni
16:17abbia disertato il vertice dei volenterosi, dato che ieri a Londra Tajani ha partecipato
16:22a un'altra riunione. Può darsi che la Premier abbia voluto capire quale fosse l'atteggiamento
16:27di Trump nei confronti dell'iniziativa europea, poi rivelatosi positivo. In questo caso si sarebbe
16:33trattato di un errore di valutazione o di eccessiva prudenza. Ma poi andiamo alla parte conclusiva.
16:40C'è però un'intuibile, sospettabile e in definitiva chiara altra ragione che trattiene
16:45Meloni dal muoversi con il consueto piglio da protagonista. Ed è l'eventualità che
16:50malgrado il cessato di fuoco sia ancora lontano, e anzi Putin insista per trattare a combattimenti
16:55aperti, l'Europa possa dover dare un contributo in prima linea nel caso l'accelerata porti
17:01davvero a una fregua. Schierare una forza multinazionale di pace tra i due contendenti, ma con copertura
17:07NATO e con soldati dei paesi disponibili, significherebbe per la Premier affrontare non solo il problema
17:13dell'invio di soldati, ma anche del vicepremiere alleato Salvini, eccetera, eccetera. E quindi
17:18dice, sorgi, Meloni prudente perché non sia mai si ponesse il problema dell'invio di soldati
17:25italiani, quella è un'eventualità che il Governo non vuole affrontare.
17:31Più prevedibile è la lettura tutta negativa verso il Governo da parte di Repubblica, ma insomma
17:37questo è abbastanza scontato, si chiama chi c'è del PD che fa un'intervista contro Bonaccini.
17:42Lo sente Giovanna Vidal, l'Italia è ridotta a spettatrice, un clamoroso errore del Governo
17:47e dice che non lo fa in un retroscena di Ciliaco per dire che Macron è buono e Meloni è
17:52cattivo. Eccolo qua, pagina 7. Alle 22 il centralino di Palazzo Chigi è ancora tace, nessuna
17:57chiamata in entrata dall'Eliseo. Per la terza volta in tre giorni Macron sceglie di escludere
18:03Meloni dai suoi contatti di massimo livello sull'Ucraina. Quindi c'è Macron al massimo livello
18:09che esclude Meloni. Questa però diciamo è la parte condominiale. E abbiamo così esaurito
18:16la prima questione Russia-Ucraina con un punto interrogativo, ma poi giovedì che succede.
18:23Però vi abbiamo detto il posizionamento dei principali giornali. C'è il secondo fronte,
18:29quello medio orientale, con Trump che va in Arabia Saudita ma non va in Israele e un pezzo
18:37ben concepito a mio avviso è quello di Claudio Antonelli sulla verità, con dubbio. C'è
18:44anche la parte su Trump che accetta il dono dell'aereo da quelli del Qatar ed è per questo
18:51bacchettato da Massimo Gramellini, ma Antonelli si concentra sull'altro aspetto. Fa scalpore
18:57il Boeing da 400 milioni promesso al presidente USA che oggi inizia il suo tour in Medio Oriente,
19:02ma senza passare da Israele. Netanyahu viene trascurato per trattare le sorti di Gaza con
19:10Bin Salman. Quindi dice Antonelli occhio perché Trump che l'altra volta faceva diciamo sponda
19:19in modo simmetrico su Riad e su Gerusalemme per isolare l'Iran, questa volta sembra avere un
19:25atteggiamento più transazionale verso l'Iran e di interlocuzione privilegiata con l'Arabia
19:33Saudita anche per affrontare la questione Gaza, con Israele saltata, bypassata. Terzo fronte,
19:43la questione Cina-Dazzi. Allora, ve la spiega bene Camilla Conti sul giornale, come è andata.
19:50Già ieri vi ricordo, già sui giornali di ieri avevamo visto del lungo round negoziale che c'era
19:57stato a Gilevra dalle due delegazioni e il segretario al tesoro americano Bessent aveva detto
20:02poi domani, cioè ieri vi diamo i dettagli. Ieri è stato detto che c'è sostanzialmente una doppia
20:08moratoria, una moratoria incrociata per 90 giorni, le borse hanno accolto positivamente
20:13in tutto il mondo questa questione. Ma com'è andata in realtà? Secondo Maurizio Molinari c'è
20:23una frenata generale, sia da parte di Trump che da parte dei cinesi e il titolo, il pezzo
20:31che sta di spalla su Repubblica è Obbligati al passo indietro. Andiamo a vedere come Molinari
20:37mette le cose, la doppia frenata degli uni e degli altri. Restano i dazi USA su alluminio
20:45e acciaio e contro il traffico di fentanyl, ma nel complesso si tratta di un passo indietro
20:49del presidente americano Trump che nel Liberation Day aveva lanciato la guerra globale dei dazi
20:55mostrando una lavagna sulla quale indicava nella Cina il paese più colpevole di derubare
21:00gli Stati Uniti. Per spiegare agli americani la scelta della tregua, Trump ora afferma,
21:05una virgoletta. Abbiamo ottenuto ciò che volevamo con l'apertura della Cina agli Stati
21:09Uniti, mentre prima erano solo gli Stati Uniti a essere aperti alla Cina. Dunque, riprende
21:14Molinari, l'accento è sul risultato politico, mentre i benefici per l'ex portuso sono solo
21:19il secondo esito in ordine di importanza. E quindi frenata americana, ma frenata anche
21:26da Pechino. Anche Pechino afferma di aver raggiunto un successo perché l'offensiva in grande
21:30stile di Trump ha prodotto un cessato di fuoco che allontana una guerra commerciale molto
21:35temuta a causa dell'impatto dell'export sul Pil del Dragone. Quindi Molinari dice, guarda,
21:41pure i cinesi però erano preoccupati. Quindi Molinari ti descrive una doppia frenata. È
21:46molto duro però su Trump e non diciamo solo su questo binario Washington-Pechino, ma complessivamente
21:56sulla strategia dei Dazi. Il Wall Street Journal, che non è un quotidiano progressista, che bastona
22:03Trump, mette nel sommario una riga che è poi la conclusione del pezzo, che è dell'editorial
22:13al bordo della direzione. Trump non lo ammetterà, ma ha cominciato una guerra commerciale contro
22:19Adam Smith e l'ha persa, così il Wall Street Journal. Si può metterla così nettamente
22:28con i titolari della linea liberale e pro-mercato che dicono Trump ha perso. La si può mettere
22:36in termini di maggiore giustificazione nei confronti di Trump, azzi, perfino con una punta
22:41di elogio. È un pragmatico, è un businessman, ha corretto la rotta. Si può anche sostenere
22:48che invece Trump abbia fatto tutto perfetto. Voi avete queste tre opzioni e potete farvi
22:56un'idea. Oggi però sul versante cinese ci sono due cose interessanti. La prima è l'apertura
23:04di Italia oggi, che poi viene spiegata da un pezzo di Matteo Lizzi a pagina 23. Guardate
23:13che è la cosa più grossa della giornata. Lui litiga e salva Shine Temu, di che si tratta
23:20delle vendite a distanza fatte da società cinesi. Non c'è l'intesa sull'abolizione della
23:27soglia dei 150 euro per l'applicazione dell'IVA. In buona sostanza restano esenti da penalizzazione
23:39fiscale le vendite sotto quella soglia fatte da quelle società lì. Quindi bel favore.
23:44L'altra cosa da guardare è Prodi sul messaggero. Il pezzo parte in prima in posizione di editoriale,
23:54ma non è un editoriale, è presentato come un reportage e c'è proprio la sigletta
23:58Pechino, come quando accade quando c'è un inviato. Poi si tratta di capire se è un
24:04inviato dell'Italia a Pechino o viceversa. Il pezzo è interessante, Prodi racconta come
24:13è andata la settimana e dice che tra tante questioni, il Papa, Trump eccetera, la centralità
24:19dei media cinesi è stata per la presenza di Xi Jinping al 9 maggio a Mosca. Nonostante
24:26il susseguirsi di tutti questi eventi così importanti, l'attenzione di tutti i media qui
24:31a Pechino è stata quasi esclusivamente riservata al lungo viaggio a Mosca del presidente cinese
24:36Xi Jinping e come la spiega Prodi questa faccenda. Dice che l'enfasi cinese sui colloqui di Mosca
24:52è un messaggio agli Stati Uniti che il ventilato obiettivo di Trump di aprire un rapporto speciale
24:57sulla Russia isolando la Cina non ha alcuna possibilità di andare in porto. Non sarebbe
25:03quindi possibile ripetere anche se in direzione opposta l'operazione che fece Kissinger negli
25:07anni settanta quando con una intelligente e paziente operazioni diplomatiche riuscì a
25:12distanziare la Cina dall'allora potentissima Unione Sovietica. Così Prodi naturalmente vedete
25:18voi se è una fotografia nitida di un uomo politico a Corre o è invece un auspicio fatto da un uomo
25:30che scrive da Pechino e che è molto sensibile all'offensiva cinese. Ecco, non sapremmo dire
25:41in questo caso. Regno Unito, allora i giornali che valorizzano di più le scelte di controllo
25:49dell'immigrazione da parte di Starmer sono Libero, con il mio pezzo, ma anche il giornale
25:54della verità. Invece vi dicevo, c'è un elemento di imbarazzo per la sinistra italiana e come
26:01la risolvono i tre giornali maggiori? Nascondendo la questione. A meno dei miei errori, dei quali
26:07eventualmente chiedo scusa, non ho trovato niente su Stampa e Repubblica, proprio niente
26:13niente niente, è clamoroso. Il Corriere, taglio basso di pagina 16.
26:18Le questioni domestiche, allora il referendum dice Riccardo Maggi che non c'è informazione
26:26e viene sentito dalla Stampa, è Alessandro De Matteo che firma l'intervista, e però
26:35Maggi resta combattivo. Se ci sarà una mobilitazione straordinaria dei partiti progressisti e delle
26:44forze sociali c'è la possibilità concreta di una grande sorpresa, la sorpresa di Maggi.
26:49Vedremo quale sarà la sorpresa di Maggi. Invece vediamo la sorpresa dei riformisti del
26:55PD, direte voi, oh ma questi riformisti del PD, c'è un referendum che abroche alla legge
27:02fatta da loro all'epoca, combatteranno, vedi come combattono, ammazza come combatte, guarda
27:08come combatte la Picerno che viene sentita dal Corriere della Sera a pagina 15, ritirerò
27:17solo due schede, quindi la scheda sulla cittadinanza e quella sugli appalti eccetera, e uno dice
27:25vabbè ma questa è la Picerno, no no sono tutti i riformisti del PD che scrivono infatti
27:29una lettera a Repubblica dove sta, aspetta che devo ritrovarla, circa circa, eccola qua,
27:37pagina 23, taglio basso, sono sei cervelli che si uniscono, Gori, Guerini, Madia, Picerno,
27:46Quartapelle e Sensi e dicono che i quesiti non devono essere una resa dei conti col passato
27:53e quindi non diceva, beh, quindi c'è una polemica con Schlein e con Landini ma dove ci
27:58volete vedere? No, ritireremo due schede su come quelli che vanno al bacio, io vorrei un
28:02caffè macchiato, freddo nel bicchiere di vetro, no nel bicchiere di plastica, zucchero
28:10un cucchiaio e mezzo, vabbè, la posizione degli formisti del PD. Siete appassionati alla
28:17polemica Giulie versus progressisti? Allora, Giulie viene intervistato dalla stampa e risponde
28:28a Cacciari, è Francesca Schianchi che firma l'intervista, dice caro Cacciari, suprematista
28:33e la sinistra, il tribalismo goscista ha fatto danni, Giulie dice che lui non si offende, provengo
28:42dalla cultura antitirannica di Tacito e dalla satira feroce di Giovenale, niente meno,
28:48e si stupisce in effetti la schianchi, ma Giulie va dritto, una cultura in cui si irrideva
28:54Giulio Cesare durante il trionfo dicendogli che era la moglie di tutti i mariti e il marito
28:59di tutte le moglie e lui se la tenesse, la citazione è appropriata, poi non sa, diciamo, vedendo
29:05Giulio, uno non pensa immediatamente a Giulio Cesare, però nel tempo libero conquista la
29:12Gallia, non sappiamo le attività nel tempo libero del ministro della cultura, comunque
29:16è decisamente meno convincente concita De Gregorio che su Repubblica combatte come lotta
29:25la De Gregorio e dice sostanzialmente, ma non è che potete ribattere agli intellettuali progressisti
29:36dicendo, ma di che si lamentano stanno sempre in tv, e beh, in effetti, l'argomento, dice De Gregorio,
29:44di grande presa popolare fallisce il termine oggetto, non stiamo parlando di eliminare dal discorso pubblico
29:50e perfino dalla vista a chi non ti piace. Questo succede in Iran, in Cina e in Russia,
29:55nelle dittatorie, l'Italia è un paese democratico ed è normale, anzi ha ulpicato che tutte le
30:00voci trovino spazio pubblico. Se a chi governa la democrazia non piace, ecco, questo è il problema,
30:07quindi non basta che tutte le serie in tv ci siano, deve anche piacere a quelli che stanno
30:12al governo, quindi quelli che stanno al governo, nel vedere Geppi Cucciari da Maria De Filippi,
30:19nel vedere la De Gregorio dalla Berlinguerra, nel vedere tutti i comunisti seduti a Medias
30:27a Talvasetta, eccetera, nel non vedere ormai alcune figure non comuniste in televisione,
30:33quelli che stanno al governo devono dire che è bella questa cosa.
30:36Va bene, con Cina De Gregorio.
30:39A proposito di cose curiose, allora, nelle pagine economiche di tutti i giornali trovate cronache
30:45su un fatto, queste partite sono sempre complicate da capire, ricorderete l'operazione, l'OPA
30:55che il gruppo Mediaset sta conducendo in Germania per scalare una televisione tedesca che si chiama
31:06ProSieben, della quale è già azionista.
31:10E la notizia di ieri è che c'è una contro-OPA, diciamo comunque un'operazione, qualcuno dice di contrasto,
31:17qualcuno dice per alzare il prezzo, ma non possiamo saperlo, da parte di un azionista ceco,
31:25di una compagine azionaria ceca.
31:28Trovate cronache un po' da tutte le parti.
31:31Una cosa interessante è che, ed è la seconda volta che capita, uno dei pezzi non solo più
31:40diciamo corretti, ma meglio disposti verso Mediaset, è quello che sta su Repubblica,
31:48nelle pagine dell'economia, a firma di Sara Bennewitz.
31:52E lo stesso giornale Repubblica, la stessa firma, Sara Bennewitz, che per la seconda volta
31:58fa pezzi molto, diciamo, simpatetici nei confronti di Mediaset.
32:04Vuol dire qualcosa?
32:05Non sapremmo dirlo.
32:07Invece due cose divertenti nel dibattito sul Papa.
32:13Ah, spunta un fratello, un fratello che sembra simpatico, super trampiano, anche Novax,
32:19e se ne occupa in un bel pezzo, eccolo qua, Francesco Semprini, siamo sulla stampa, pagina
32:2912, sessista e Novax, il fratello trampiano imbarazza Prevost.
32:35E questo fratello si chiama Luis e, torna sui social combat, si è spinto ad accostare
32:43Trump a Gesù Cristo, un uomo incredibile, non lo paragonerei a Cristo, ma entrambi sembrano
32:48subire lo stesso trattamento da parte dei maligni.
32:51Poi altri post pro-mask, contenuti antivaccinazione, paragoni tra Biden e Hitler e post che mettono
32:59in discussione i risultati delle elezioni del vetri.
33:01Beh, interessante questo fratello, chissà, beh, non diciamo, naturalmente, vedrete che ora
33:09le varie concite diranno, ah, il fratello, infame, però sembra simpatico il fratello, va bene.
33:18E invece, ma che non la senti un'altra comunista sul Papa?
33:24Allora, già, era rimasta leggendaria la scorsa settimana l'intervista a Luciana Castellina,
33:31e oggi arriva Lidia Ravera, te lo ricordi, porci con le ali, viene convocata, sentiamola
33:37sul conclave.
33:38E Maria Corbi che la sente, siamo sulla stampa.
33:41Noi laici, orfani della sinistra, cerchiamo un leader nel Papa.
33:46Ma questi, ma che complesso di inferiorità è?
33:49Cerchiamo un leader nel Papa.
33:51Il 68 e la fede condividono la ricerca del giusto in un mondo squilibrato.
33:56Mi sentivo vicina a Bergoglio, avrei voluto parlarvi dell'aborto.
33:59Prego, vedremo.
34:01Va bene, e quindi nell'attesa di una conferenza nella quale quella di porci con le ali,
34:07gli spieghi l'aborto, no, al vecchio Papa non può più farlo, lo spiegherà al nuovo.
34:13Noi ci fermiamo prudentemente, fermiamoci prudentemente qui.
34:19Poi ci rivediamo domani mattina.
34:21Non dimenticate di prendere Libero in edicola oppure sito liberocotidiano.it
34:25oppure tramite app.
34:26Buona giornata.
34:37Grazie.
34:38Grazie.
34:39Grazie.
34:40Grazie.
34:41Grazie.