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Trascrizione
00:00Sì, sono state due settimane molto intense, chiaramente siamo stati tutti colpiti, quasi
00:08potrebbe dire una battuta, affondati da questa notizia del lunedì mattina che Papa Francesco
00:13ci aveva lasciato, perché l'avevamo visto, seppur sofferente, chiaramente nelle condizioni
00:19in cui era, però l'avevamo visto girare in piazza, avevo sperato quasi che potesse stare
00:26ancora un po' dei mesi, qualche tempo, non lo so, questo era un po' il senso di una
00:31speranza. E poi questa notizia che ci ha veramente così abbattuti, ma immediatamente dopo questo
00:39dire, ok, però nella Chiesa c'è Dio, c'è lo Spirito Santo, lui ormai è al cospetto
00:44di cena, gloria di Dio, e noi dobbiamo in qualche modo colmare questo spazio e farlo nel modo
00:52migliore possibile. Riceviamo immediatamente una convocazione per il giorno dopo, quindi
00:57che ci chiede, i cardinali sono tutti convocati per il martedì mattina alle 9, lì nell'aula
01:05insomma dove ci siamo trovati, quindi via, si parte ed eccoci. Iniziano questi dialoghi,
01:12questi incontri, questi momenti di scambio veramente interessanti, perché mi hanno dato
01:18una sensazione, un po' mi era capitato nell'altra, alcuni anni fa, quando Papa Francesco
01:24convocò un'assemblea dei cardinali per riflettere sulla predicata Evangelium, cioè sulla riforma
01:32della curia che lui aveva fatto, e ci siamo ritrovati, la prima sensazione è quella proprio
01:37di essere in tutto il mondo, cioè di avere intorno a sé persone che provenendo da tutto
01:42il mondo portano tutto il mondo. La Chiesa cattolica è cattolica, cioè universale, appartiene
01:47a tutti ed è di tutti e non è ovviamente chiusa nell'ambito di una provincia, di una
01:52città, neanche di una nazione. E poi è cominciato questo confronto, devo dire, molto sereno, molto
01:58diretto, molto libero, presieduto dal decano, il cardinale Re, e quindi siamo andati avanti
02:06insomma in tutto quello che è stato possibile e fino a quando siamo arrivati al fatidico giorno
02:11che avevamo stabilito insieme del 7 maggio, e poi appunto è iniziata l'ultima fase, l'ultimissima,
02:17poi di fatto due giorni, ognuno di noi in coscienza ha espresso quello che, come l'ho detto
02:25dall'inizio, l'ho sempre pensato, no? Quello che lo Spirito Santo ha suggerito è ovvio,
02:30non posso negarlo, che tante volte mi è capitato di pensare a questo momento, anzi, come ho raccontato
02:35spesso, l'ultima volta che entrai in Sistina qualche anno fa, mi è venuto spontaneo pensarlo
02:41tra me, che un giorno, appunto, a Dio piacendo, sarei entrato per un altro motivo, non per
02:48una visita non culturale o artistica, e questo è accaduto. E quindi anche questa fase finale,
02:55questi ultimi giorni, chiaramente immagini più, forse più intensi per certi versi, ma anche
03:01quelli che destano più curiosità, perché questa ritualità molto antica, dell'extra
03:07omnes, dell'essere chiusi dentro, della famosa fumata che tutto il mondo attende, certamente
03:13hanno un particolare significato e fascino, ma al di là di questo aspetto, per quanto sia
03:19importante, ma non voglio dire esteriore, ma insomma, quello che conta è veramente una
03:25interessantissima presenza, proprio, che si percepisce quasi fisicamente di un'azione
03:34dello Spirito Santo, che guida tutti quanti, ognuno con le sue caratteristiche, a pensare
03:41quale potrebbe essere il meglio, ma non tanto il meglio della persona, ma il meglio per il
03:46bene della Chiesa. Poi, certamente, questo si deve tradurre in un nome, e quindi riflessioni,
03:52possibilità, insomma, come ben sapete, fumate di vario gene, e poi piano piano, cioè, emerge
03:58con grande naturalezza, questo penso di poterlo dire senza rivelare nessun segreto, a cui di
04:04per sé siamo tenuti da quando, insomma, inizia questa esperienza del conclave e del pre-conclave,
04:09e poi l'acclamazione, l'apertura di questa finestra che tutto il mondo ha visto, e appunto
04:15Papa Leone, così come ha voluto chiamarsi, che esce, che parla, che invita la pace, che sembra
04:21proprio la cosa più naturale, e che ci benedice, che, appunto, che invita e spinge ognuno di
04:29noi, insomma, a percorrere certi cammini, ad affrontare le questioni che riguardano sempre
04:33il bene della pace, e veramente ad essere vicini, ad essere prossimi. Credo che sarà
04:38una bellissima esperienza, che continua, perché il Papa non è solo, e non deve essere solo,
04:44il Papa è la guida della Chiesa, Dio ha scelto come guida della Chiesa, ma tutti siamo
04:52alla sequela dell'unico e innanzitutto principale pastore, che è Gesù, tutti lo seguiamo, lui
04:58con la sua responsabilità del Ministero Petrino, che gli è stata data, che sarà data a Pietro
05:03proprio da Gesù stesso, e quindi si continua questo cammino insieme, che il Papa Francesco
05:08ha fortemente incrementato, poi nella velocità con cui ha realizzato alcune cose, che veramente
05:14hanno quasi, posso dire, affrettato la storia. Io sono convinto che Papa Leone continuerà
05:20insieme a noi, Cardinali, e a tutta la Chiesa, serenamente, profondamente, e anche in maniera
05:26molto molto qualificata questo cammino che la Chiesa sta procedendo e dovrà comunque fare
05:32nel corso degli anni, forse dei secoli. Ecco, eminenza, lei già conosceva il Cardinale
05:38che è oggi Leone XIV, ci può raccontare anche un aneddoto che è legato alle sue ore di Lecceto?
05:44Ah sì, sì, ma così, molto semplicemente, quando fui nominato Cardinale, il Papa Francesco
05:50mi assegnò, diciamo, al vicastero dei Vescovi, la cui riunione si tiene ogni, diciamo, due volte
05:59al mese, a volte anche tre, eccetera. A questo consesso, dopo un po' di tempo, adesso non ricordo
06:06la data precisa, ma dopo qualche mese fece parte e arrivò anche il Cardinal Prevost.
06:12Il Vescovo, ancora solo Vescovo, Prevost, ancora Vescovo della sua diocesi in Peru, e quindi
06:18partecipava alle riunioni come me. E questo ci ha permesso, in quelle occasioni, nei momenti
06:24di intervallo, così di... ma di conoscerci anche un po' come gli altri. Poi, fuori due
06:29anni fa, quando l'ex precedente prefetto Ouellet è andato in pensione per limiti d'età, il Papa
06:36ha nominato lui, già membro di Castello, l'ha nominato prefetto, e quindi ha continuato
06:41questo contatto, questo rapporto. E ho notato da subito la sua affabilità, la sua delicatezza,
06:49la sua, così, moderazione, insomma, nei toni, nell'atteggiamento, nei saluti, eccetera.
06:56Intenta perché io prima di Natale e prima di Pasqua di solito porto per il caffè, la
07:01pausa caffè, porto dei dolcetti senesi, che ormai tutti attendono quasi stabilmente, così
07:07insieme al caffè possiamo prendere, appunto, insomma, un altro dei dolcetti tipici senesi.
07:12E lui, ricordo che fosse la prima volta, diceva, ah, che bella Siena, e dico, perché
07:18lui, praticamente, essendo agostiniano, aveva frequentato abbastanza abitualmente il monastero
07:24delle monache di Leceto, delle nostre monache, e quindi ieri, anche quando lo salutavo, ci
07:29siamo detti ricicuramente, dice, ma adesso che faranno le monache di Leceto? Lui fa, salteranno
07:33di gioia, e dico, non ho dubbi, che sicuramente quando le rivedrò, insomma, le darò un abbraccio
07:38da parte sua e certamente saranno molto contente e comunque pregheranno per lei e per questa
07:44sua nuova missione, insomma, per tutto quello che l'aspetta.

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