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ROMA (ITALPRSS) - "La cura che ascolta" è il titolo del primo Convegno Nazionale di Psico-oncologia, promosso da AIL – Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, che si è tenuto all’Archivio di Stato di Roma. Un momento di dialogo e di confronto tra mondo scientifico, istituzioni e società civile per mettere al centro il benessere emotivo e psicologico dei pazienti con tumore del sangue.
spf/mgg/gtr/azn

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00:00La cura che ascolta è il titolo del primo convegno nazionale di psico-oncologia promosso da AIL,
00:11associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, che si è tenuto all'archivio di
00:16Stato di Roma un momento di dialogo e di confronto tra mondo scientifico, istituzioni e società
00:22civile per mettere al centro il benessere emotivo e psicologico dei pazienti con tumore del sangue.
00:29Da 55 anni il motto di AIL è quello curare, curare è importante, ma soprattutto affiancare a tutto questo il prendersi cura.
00:40Prendersi cura significa ascoltare, significa dare un supporto psicologico, significa i volontari che stanno accanto al paziente.
00:49AIL su questo fa degli investimenti importanti, sono oltre 65 i psicologi che AIL sostiene, che finanzia,
00:59sono oltre 20.000 i volontari che si adoperano nei reparti, in tutti i centri di cura, in tutti gli ambienti di cura.
01:07Nel dialogo con i rappresentanti istituzionali si è sottolineata la necessità di inserire stabilmente la figura
01:14dello psiconcologo nei team multidisciplinari ospedalieri, riconoscendo a livello normativo e contrattuale
01:21il suo ruolo fondamentale nei percorsi di diagnosi e terapia. Alcune regioni, come Emerso, hanno già avviato
01:29iniziative legislative in questa direzione.
01:32Il rischio che le persone, le persone che sosteniamo, è quello di poter avere delle difficoltà importanti
01:40a livello psicologico come la depressione o l'ansia. Quindi noi dobbiamo fare in modo che invece questo non avvenga,
01:46che ogni persona riesca ad attivare delle risorse e quindi poter riuscire ad uscire da questo momento critico.
01:54Nel momento in cui, soprattutto se siamo in termini di diagnosi e di prognosi,
01:59si deve affrontare l'aspetto della comunicazione, io credo ci sia un'attenzione che debba andare
02:04verso una via di mezzo tra i termini tecnici, che risultano distanzianti, perché le persone
02:10li avvertono come una cortina di fumo che nasconde la realtà, e invece le immagini che utilizziamo.
02:17Bisogna essere in grado di ascoltare e di poter mettere quello che diciamo sullo stesso piano
02:22delle persone che ci hanno parlato.

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