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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - All’ONU si è discusso del crescente rischio di conflitti nucleari e del ruolo delle religioni nella promozione della pace proprio mentre a Roma la fumata bianca annunciava l'elezione del primo papa statunitense. A margine della conferenza, abbiamo intervistato Andrea Bartoli, Senior Research Scholar dell’Earth Institute della Columbia University e rappresentante della St. Egidio Foundation for Peace and Dialogue presso le Nazioni Unite.
Bartoli — esperto di diplomazia interreligiosa e profondo conoscitore delle dinamiche geopolitiche della Chiesa — commenta l’elezione storica di Robert Francis Prevost, diventato Papa Leone XIV. Riflette sul significato della scelta del nome “Leone”, evocativo della dottrina sociale della Chiesa e della figura di Leone XIII, e sull’identità di un pontefice che, pur nato a Chicago, ha costruito la sua vocazione pastorale tra Perù, Italia e Vaticano.
Non manca una previsione sul rapporto che si potrà instaurare tra Papa Leone XIV e il presidente Donald Trump, in un momento in cui la diplomazia vaticana e il multilateralismo appaiono messi alla prova. Uno sguardo lucido e sintetico su una figura destinata a lasciare un’impronta profonda nella Chiesa del XXI secolo.

xo9/mca2
(video di Stefano Vaccara)

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Trascrizione
00:01Professor Bartoli, mentre era qui all'ONU per la conferenza sul pericolo nucleare, la fede, ecco, è arrivato il nome del Papa, proprio in diretta, la sua reazione, il primo Papa americano?
00:15Innanzitutto il nome, un nome bellissimo, Leone XIV vuol dire l'impegno della Chiesa per l'insegnamento sociale e chiaramente abbiamo davanti a noi il bisogno di un pensare il futuro insieme.
00:30Il Papa americano è un Papa importante perché l'America chiaramente è un centro di pensiero e di vita e noi dobbiamo riconoscere che la Chiesa Cattolica è oggi una realtà sicuramente globale che non ha uguali, quindi è un Papa che riesce a capire l'America, a far parlare l'America ma anche a far parlare il mondo all'America, è un Papa molto importante.
00:56E' anche molto importante il fatto che sia stato scelto da tutti gli altri, il concistoro più diverso, più ricco, più espressione dell'umanità come tale ha scelto questo Papa americano.
01:09E quindi il Papa appena è diventato Papa non è più americano ma è in realtà il Vescovo di Roma, è in realtà il Papa di tutti, è in realtà il Papa dei poveri, è il Papa in comunione con tutti quanti i Papi che sono venuti prima di lui
01:25ed è in comunione con tutti noi come me a Sant'Egidio che evidentemente cercano la pace ma cercano anche la solidarietà con tutti quanti, il noi dell'essere umani, il noi dell'essere davanti alla storia, il noi davanti al futuro.
01:43Qui discutevamo della fede e del rischio nucleare. Questi 80 anni hanno regalato tanta pace ma hanno anche regalato alle prossime generazioni questo peso terribile
01:57di 130.000 bombe nucleari di cui molte sono state adesso smantellate ma ce ne sono ancora più di 12.000 che possono distruggere l'intero pianeta senza problemi.
02:12E questo è un terribile peso per le nuove generazioni. Quindi io credo che il Papa sarà un dono per tutta l'umanità anche su questo settore.
02:25La Chiesa Cattolica, tutti i Papi sono stati contro le armi nucleari, si tratta adesso di chiamare tutte le religioni, tutte le comunità spirituali, l'umanità in quanto tale
02:38a fare in modo che il disarmo nucleare sia vero, succeda, accada anche in America, anzi direi soprattutto in America.
02:47Ecco ma avere, dopo tutto questo, il primo Papa americano, ecco avere il primo Papa dagli Stati Uniti, perché americano diciamo che è anche Bergoglio,
02:55io ero americano, aiuta in questo momento per esempio con i rapporti col governo della più grande potenza. Come sarà il rapporto tra Papa, Leone e Trump? Cosa prevede?
03:07Io penso che il rapporto lo aiuta sicuramente perché la Chiesa ha un atteggiamento nei confronti dei governi, non soltanto il governo americano, ha un atteggiamento rispettoso.
03:19Il rapporto della Chiesa con i governi non è un rapporto violento, non è il rapporto antico delle crociate e dell'uso della guerra.
03:33È una Chiesa, dopo il Vaticano II, sicuramente molto molto molto spesa sulla pace, è una Chiesa che sa parlare con i governi,
03:44e non dimentichiamoci che la Santa Sede è anche uno Stato e ha una diplomazia molto importante, ha una tradizione molto importante
03:53e che gli Stati Uniti hanno dei rapporti diplomatici con la Santa Sede.
03:58C'è un'ambasciata americana presso la Santa Sede e c'è un nunzio che lavora con il governo americano da tanti anni.
04:07Quindi il rapporto non è soltanto fra i due leader, ma il fatto che il Papa americano non può che facilitare un rapporto con il Presidente americano
04:17che chiaramente in questi ultimi mesi ha accentrato incredibilmente il potere.
04:25La Chiesa ha un approccio istituzionale ma è perfettamente capace di gestire rapporti personali
04:31e il vantaggio è anche che il Papa, Leone XIV, ha accesso alla straordinaria presenza di cattolici negli Stati Uniti,
04:45suoi fratelli cardinali, di vescovi, ma anche milioni di cattolici che hanno rapporti molto importanti con il governo americano,
04:54con l'America, con gli Stati Uniti come paese.

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