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  • 29/04/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia
Affari Costituzionali - Ufficio di Presidenza
Audizioni di Giacomo D'Amico, ordinario di diritto costituzionale presso il Dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Messina, on. Serena Pellegrino, Consigliera regionale del Friuli Venezia Giulia, Damijan Terpin, Presidente del Partito Slovenska Skupnost (SSK) - Unione Slovena e Augusto Viola, ex Commissario degli Enti di decentramento regionale di Udine e Pordenone sul ddl 1279 (Modifiche alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, recante Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia) (approvato dalla Camera dei deputati) (29.04.25)

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Trascrizione
00:00:00Il circuito inclusivo interno nonché sul canale satellitare, sulla web tv e sul canale
00:00:11Youtube del Senato.
00:00:13Ricordo che sono stati previsti circa 15-20 minuti per ciascuna audizione, comprensivi
00:00:18di 10 minuti per l'intervento del soggetto udito, a cui aggiungere altri 10 minuti per
00:00:25le domande da parte dei colleghi che vorranno porle e per le brevi sintetiche risposte della
00:00:32persona audita.
00:00:34La Presidenza si riserve in ogni caso la facoltà di modulare i tempi degli interventi.
00:00:40Allora, se non ci sono particolari problemi, cominceremmo con il Professor Giacomo D'Amico,
00:00:48poi Onorevole Serena Pellegrino, poi Avvocato Damian Terpin, e poi Dottor Avvocato Augusto
00:01:08Viola.
00:01:09Se non ci sono problemi procediamo così?
00:01:11Bene, allora cominciamo con il Professor Giacomo D'Amico, ordinario di diritto costituzionale
00:01:20presso il Dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Messina, da remoto.
00:01:25Allora, Professore, non so se lei mi ha ascoltato, mi sente?
00:01:30Buonasera, sì l'ho sentita benissimo Presidente.
00:01:33Ecco, quindi lei gentilmente dovrebbe contenere il suo intervento in 10 minuti, così abbiamo
00:01:39possibilità di chiedere domande e di dare la possibilità di rispondere.
00:01:43Va bene?
00:01:44Perfetto, va benissimo, grazie.
00:01:46Grazie, allora prego, prenda pure la parola.
00:01:49Grazie, buonasera a tutti.
00:01:51Io intanto ringrazio il Presidente della Prima Commissione, i componenti della Commissione,
00:01:57dell'invito a intervenire oggi in questa audizione formale.
00:02:02Saluto tutti i componenti della Commissione e il Ministro Calderoli, che mi pare di vedere
00:02:07anche qui dal monitor.
00:02:10Allora, il disegno di legge costituzionale, che è oggetto di questo ciclo di audizioni
00:02:14informali, in realtà nasce come disegno di legge alla Camera, riguardante in particolar
00:02:21mondo gli enti di aria vasta e la reintroduzione di questi enti nello Statuto Friulano.
00:02:28Nel passaggio però dalla Camera al Senato, alle originarie disposizioni se ne sono aggiunte
00:02:34altre, che riguardano in realtà più propriamente la regione, alcune etichette di materie regionali,
00:02:43in particolar modo la legge statutaria regionale.
00:02:48Quindi la mia analisi si soffermerà sia sui profili che riguardano strettamente il tema
00:02:55della reintroduzione degli enti di aria vasta in Friuli, sia appunto quei profili che sono
00:03:02stati aggiunti nel passaggio parlamentare della Camera dei Deputati.
00:03:09Innanzitutto vi dico subito quali sono i punti essenziali sui quali concentrerò la mia attenzione
00:03:15e poi esaminerò le singole disposizioni.
00:03:18Primo quesito, intanto ovviamente io non affronto il tema dell'evoluzione storica della
00:03:25riforma delle province, degli enti di aria vasta che è ovviamente conosciuta abbondantemente
00:03:31da questo uditorio, ma mi concentrerò soltanto sulle macro questioni che questo disegno di
00:03:38legge costituzionale investe.
00:03:40Prima macro questione, può la regione Friuli, regione assoluto speciale, reintrodurre questo
00:03:48ente intermedio, definendolo ente di aria vasta?
00:03:53Primo quesito.
00:03:54Secondo quesito, strettamente preliminare a primo, che confini ha la potestà legislativa
00:04:02di una regione speciale come la regione Friuli, ma questo riguarda anche altre regioni speciali
00:04:07che hanno competenza legislativa esclusiva in materia di enti locali?
00:04:13Terza questione, può comunque anche una regione speciale introdurre e prevedere l'elezione
00:04:21diretta degli organi di questi enti di aria vasta rispetto a un quadro che è il quadro
00:04:31legislativo ancora oggi segnato dalla legge del Rio?
00:04:37Quarta questione, la questione delle funzioni di questi enti.
00:04:41Infine l'ultima questione è quella del numero fisso dei consiglieri.
00:04:46Questo sul tema degli enti di aria vasta.
00:04:49Poi dirò qualcosa su quelle norme che sono state aggiunte, dicevo, nel passaggio parlamentare
00:04:54dalla Camera dei Deputati.
00:04:56Cercherò di rispondere brevemente perché altrimenti qui ovviamente sono quei siti sui quali
00:05:01si potrebbe parlare per ore.
00:05:04Sicuramente nella potestà legislativa esclusiva, di tipo esclusivo, della regione speciale,
00:05:11in questo caso della regione Friuli, rientra anche la possibilità di reintrodurre un ente
00:05:16intermedio.
00:05:18Un ente intermedio che la regione Friuli ha deciso di chiamare ente di aria vasta, in qualche
00:05:23modo mutuando quella terminologia che è indicata anche nella stessa legge del Rio.
00:05:30Ciò non di meno la potestà legislativa delle regioni speciali, che pure, ripeto, è piena
00:05:35e esclusiva, sappiamo tutti, incontra dei limiti.
00:05:39Limiti che sono segnati da quelle etichette ormai utilizzate a più volte, abusate dalla
00:05:46giurisprudenza costituzionale dei principi delle grandi riforme economico-sociali, etichette
00:05:52nelle quali, a onore del vero, è stato fatto rientrare un po' di tutto, ma che comunque
00:05:57limitano anche la potestà legislativa esclusiva delle regioni speciali come quella in materia
00:06:04di enti bloccali.
00:06:06Allora, questo spunto sulla potestà legislativa e sui limiti che la potestà legislativa di
00:06:12una regione speciale incontra, mi consente di andare subito al cuore della questione,
00:06:17perché come già è indicato nella relazione di presentazione del disegno di legge costituzionale
00:06:23alla Camera, il cuore del disegno di legge è l'articolo 59, o per meglio dire l'articolo
00:06:298 del disegno di legge costituzionale, 1279, laddove modifica l'articolo 59 dello Statuto
00:06:38Friulano.
00:06:39Questa disposizione aggiunge in particolar modo le paroline su enti di aria vasta a elezione
00:06:46di rete.
00:06:47Qui, io devo dire, mi rendo conto della, come dire, l'esigenza in qualche modo anche
00:06:59di legittimare dal basso questi nuovi enti, questi enti appunto intermedi come introdotti
00:07:07dallo Statuto, nella proposta del disegno di legge costituzionale, ma bisogna fare conti
00:07:13con la legge del Rio e bisogna fare conti con l'interpretazione che della legge del Rio
00:07:19ha dato la Corte Costituzionale.
00:07:21A me pare che la sentenza 168 del 2018 qui costituisca una pietra tombale su questa disposizione.
00:07:29Cioè questa disposizione rischia davvero di essere dichiarata costituzionalmente illegittima
00:07:34laddove prevede l'elezione diretta di questi enti, proprio per il contrasto con quello che
00:07:39la Corte ha detto e per il modo in cui la Corte ha interpretato quei passaggi della
00:07:45legge del Rio con riferimento alla regione siciliana.
00:07:50Altro punto, e qui provo ad andare molto velocemente, questi enti di aria vasta reintrodotti
00:07:59nello Statuto Friulano hanno, almeno la loro configurazione in questo disegno di legge
00:08:04costituzionale incontra un grande limite, il limite delle funzioni.
00:08:08Cioè queste funzioni non sono minimamente accennate, si devolve tutto a una legge regionale
00:08:15che dovrà disciplinare la prima istituzione, la circoscrizione, la forma di governo, la
00:08:21modalità di elezione degli organi e degli enti di aria vasta, però dando per scontato
00:08:26che ci sia un'elezione diretta, ma non c'è nulla, nessuna indicazione sulla tipologia
00:08:32di funzioni di questi enti di aria vasta.
00:08:37E ancora, ci si limita a dire che sono titolari di funzioni amministrative proprie individuate
00:08:45con legge regionale e di quelle conferite con legge regionale.
00:08:49Cioè la sensazione che si ricava da questo disegno di legge costituzionale è che in qualche
00:08:56modo si voglia ripristinare, ritornare a un disegno di ente intermedio prevedendo una
00:09:03legittimazione forte dal vasso, attenzione che quella legittimazione che deriva dall'elezione
00:09:10diretta poi perde autorevolezza e automaticamente questi enti si delegittimano nel momento in cui
00:09:17l'assetto delle funzioni è incerto, è ambiguo, cioè rischia di essere davvero una misura
00:09:23controproducente.
00:09:25Vado rapidamente invece alle norme che riguardano il panorama e diciamo che riguardano l'assetto
00:09:32della regione.
00:09:33Qui il disegno di legge costituzionale interviene da un punto di vista diciamo lessicale col primo
00:09:39articolo, secondo me in maniera corretta sostituendo la formula edilizia popolare che è una formula
00:09:45ormai antiquata con quella ormai invalsa ed edilizia residenziale pubblica.
00:09:50Altrettanto opportunamente il disegno di legge costituzionale interviene sull'articolo 8
00:09:55dello statuto laddove fa riferimento a funzioni di programmazione che invece mancavano nel testo
00:10:03originario dello statuto friulano.
00:10:06Qui c'è però una piccola precisazione da fare perché l'articolo 8, come modificato
00:10:15dall'articolo 3 del disegno di legge costituzionale, fa riferimento a funzioni amministrative delle
00:10:22regioni, delle materie in cui ha potestà legislativa, il principio di corrispondenza rispetto alle
00:10:29funzioni amministrative, alle funzioni legislative in conformità ai principi della Costituzione
00:10:35e del presente statuto, mentre il testo originario faceva salve le funzioni attribuite agli enti
00:10:42locali dalle leggi della Repubblica.
00:10:44Cioè qui si vuole immaginare una possibilità per leggi regionali e in questo caso per lo
00:10:52statuto di modellare le funzioni regionali.
00:10:55Da ultimo richiamo la vostra attenzione su due punti.
00:11:00Il primo punto è quello dell'articolo 5 del disegno di legge costituzionale.
00:11:06L'articolo 5 del disegno di legge costituzionale modifica il procedimento di formazione della
00:11:13legge statutaria regionale, cioè di quella legge statutaria, articolo 5 del disegno di
00:11:19legge costituzionale, e quella legge statutaria, come sappiamo, disciplina fra le altre cose,
00:11:25anche la forma di governo della regione.
00:11:27E la modifica come?
00:11:29Prevedendo e sostituendo alla previsione originaria del referendum regionale, devolvendo appunto
00:11:42a una legge regionale il compito di disciplinare le modalità di svolgimento del referendum sulla
00:11:50legge statutaria regionale.
00:11:52attenzione, queste modalità oggi a statuto friulano vigente sono disciplinate nello stesso
00:11:59statuto, quindi, e poi dispone l'abrogazione del quinto comma dell'articolo 12, che è
00:12:06la norma che prevede le conseguenze della sottoposizione al referendum, del mancata approvazione
00:12:12da parte del referendum.
00:12:13cosa voglio dire, richiamando la vostra attenzione sull'articolo 5? Voglio dire che a me pare da
00:12:21stigmatizzare il venire meno di garanzie di questo procedimento di approvazione della
00:12:27legge statutaria, perché le garanzie sono garanzie di tutti, sono garanzie dell'opposizione
00:12:32di oggi, sono garanzie dell'opposizione di domani, della maggioranza di oggi, delle maggioranze
00:12:37di domani. Quindi, secondo me, qui andrebbe mantenuto la competenza tutta di disciplinare
00:12:46questo profilo del procedimento di formazione. Infine, l'ultima battuta, Presidente, è sul
00:12:53numero fisso dei consiglieri regionali. Allora, io su questo devo dire attualmente il numero
00:13:02dei consiglieri regionali, sappiamo che è rapportato alla popolazione. Qui devo dirvi
00:13:09che condivido la scelta del disegno di legge costituzionale, perché il rischio è chiaramente
00:13:16quello che il calo demografico della popolazione possa ridurre il numero dei componenti dei consigli
00:13:23regionali. Anzi, a questo rocosito mi permetto di fare una piccola divagazione. Cioè, ci sono
00:13:28consigli regionali che hanno un numero molto più basso di consiglieri regionali, addirittura
00:13:35sui 20 consiglieri regionali, e immaginare che un consiglio regionale possa lavorare con
00:13:4020 consiglieri regionali è francamente impossibile. Quindi, condivido questa modifica di fissare
00:13:47il numero. Grazie, Presidente.
00:13:49Grazie, grazie mille, professore. Allora, adesso vediamo se ci sono dei colleghi che hanno
00:13:53delle domande da fare. La prima domanda è questa. Vorrei sapere, innanzitutto, che bisogno
00:14:03c'è di queste modifiche? Cioè, quali sono sostanzialmente i benefici concreti che verrebbero
00:14:09apportati attraverso questo disegno di legge? La seconda cosa, siccome ci ha parlato, insomma,
00:14:14in sostanza che ci saranno tre livelli di governo con l'introduzione di enti di Aravastra,
00:14:20ci sono, secondo lei, delle implicazioni che potrebbero comportare dei costi aggiuntivi?
00:14:25Grazie.
00:14:27Ci sono altri? Senatore Magni, prego.
00:14:30No, mi pare, volevo, se ho capito bene, sostanzialmente adesso, al di là che volevo chiedere, che lei
00:14:37praticamente dice, se non c'è la modifica da legge del Rio è impossibile ripristinare
00:14:43l'elezione diretta. Ho capito bene il concetto?
00:14:46Sì, senatore, sì, assolutamente sì. Scusi, vediamo se ci sono altri. Senatore Parrini.
00:14:56Io le chiederei, prima di tutto, se può ripetermi il numero della sentenza 2018 che a suo avviso
00:15:03rende incostituzionale il ricorso a una...
00:15:09168.
00:15:12168 del 2018, giusto?
00:15:14Sì.
00:15:15Ok.
00:15:17No, glielo chiedo perché ovviamente mi pare che ci sia uno scontro evidente tra una legge
00:15:24nazionale di principio e quanto prevede la riforma dello Statuto del Friuli Venezia Giulia,
00:15:31che in questo disegno di legge costituzionale si porta avanti e quindi si pone un po' la
00:15:38questione di principio che si è posta anche in questi giorni sul fatto se una regione a
00:15:44statuto speciale, una sua articolazione, possa infischiarsene di normative fondamentali nazionali.
00:15:51mi riferisco per esempio alla decente votazione del Consiglio della provincia autonoma di Trento
00:15:59in violazione della legge 165 del 2004 che ha suscitato un dibattito molto ampio.
00:16:10La seconda domanda che volevo farle, lei ha parlato del referendum regionale, però le chiedevo
00:16:18una sua opinione su una questione secondo me più di fondo. Come sa l'articolo 138 della
00:16:26Costituzione prevede che se una iniziativa di riforma costituzionale non viene approvata
00:16:34a maggioranza dei due terzi, qualora gli aventi diritto lo richiedano, si può svolgere un referendum
00:16:42confermativo sulla stessa. Per quanto riguarda di dielle costituzionali che modificano gli
00:16:51statuti, la situazione a suo avviso è pacifica perché ci sono le leggi di approvazione degli
00:17:01statuti del 2001 che alludono alla non fattibilità del referendum anche laddove non si raggiunga
00:17:09il quorum previsto dall'articolo 138 della Costituzione. Quegli statuti furono approvati
00:17:18con leggi costituzionali. Ora la mia domanda da componente della Commissione Affari Costituzionali
00:17:23è come sia possibile che una legge costituzionale sospenda l'efficacia di una norma della Costituzione
00:17:33fondamentale. Le chiedo la sua opinione in merito. Bene, grazie. Del 138 ovviamente.
00:17:41Sì, grazie senatore Parrini. Ci sono altri? No, ecco allora se riesce il professore a rispondere
00:17:48nei cinque minuti gliene sarei grato. Assolutamente sì, grazie a lei Presidente. Allora benefici,
00:17:55parliamoci chiaro, io credo che ormai quel tentativo goffo di eliminare le province sulla
00:18:05scia di quella lettera che tutti conoscete, la famosa lettera di Draghi e Trichet che probabilmente
00:18:13tanti guasti ha comportato sul piano specifico delle province, dimostra come l'esigenza di
00:18:20un ente intermedio sia quasi inevitabile, ineluttabile. Però il punto è che se si vuole
00:18:27davvero reintrodurre un ente intermedio bisogna o modificare il quadro costituzionale oppure
00:18:35rispettare quel quadro costituzionale che impone un ente intermedio, come dice l'articolo
00:18:40114, ma come dicono gli statuti speciali, che ha propri statuti, poteri e funzioni. Quindi
00:18:46non si può, come dire, svalorizzare completamente un ente o altrimenti si interviene in costituzione,
00:18:52lo si, si modifica quella norma e si elimina quell'ente intermedio. Dopodiché i costi
00:18:59aggiuntivi, beh, teoricamente i costi non ci dovrebbero essere costi aggiuntivi se le funzioni
00:19:05anziché esercitare un ente le esercito un altro. Però sappiamo tutti che nel trasferimento
00:19:10di funzioni, chiaramente i costi inevitabilmente ci sono. Il trasferimento di funzioni non è
00:19:16mai un'operazione che può avvenire a invarianza finanziaria. Quindi i costi io li vedrei soprattutto
00:19:22sul piano organizzativo e del trasferimento di queste funzioni. Certo, se ci fosse l'allocazione
00:19:29ottimale di una funzione, probabilmente nel lungo periodo si potrebbero anche risparmiare
00:19:34dei costi. Però nell'immediato sicuramente ci saranno dovuti principalmente a questo,
00:19:40all'attrasferimento di funzioni. Modifica del Rio, che è inevitabile, cioè era implicito
00:19:47in quello che ho detto qui, secondo me, piuttosto che iniziative delle singole regioni, occorre
00:19:56modificare il quadro della legge del Rio. Fin quando quel quadro resta in quei termini, è chiaro
00:20:04che poi ne deriva quella conseguenza che ho detto, è che la Corte ha già tratto sette
00:20:10anni fa, perché la 168 del 2018 è di sette anni fa. Aggiungo, senatore Parrini, che oltre
00:20:17quella sentenza ce ne sono poi tante altre, ma io richiamo la vostra attenzione sulla 240
00:20:22del 2021, 240 del 2021, in cui la Corte ha invitato il legislatore a mettere mani a quella
00:20:33riforma degli enti, anche degli enti intermedi, precisando, ha sottolineato l'assenza di meccanismi
00:20:43di responsabilità politica e il relativo potere di controllo degli elettori locali, sto leggendo
00:20:48uno stralcio della 240 del 2021. Quindi, attenzione, la Corte non ha una posizione, come dire, di
00:20:59annichilimento, contrario all'elezione diretta. Dice però, guardate che l'elezione diretta
00:21:06potete prevederla se al contempo prevedete delle funzioni e delle responsabilità per questi
00:21:12enti. Se l'elezione diretta è fine a se stessa, non serve a niente. Cioè, ecco, questo
00:21:17è la logica. Poi, infine, il senatore Parrini sempre mi faceva un riferimento al quorum del
00:21:23referendum costituzionale. Attenzione, facciamo un riferimento al fatto alla maggioranza per
00:21:31approvare, ma non c'è un quorum di validità nel referendum costituzionale del 138.
00:21:37No, mi scusi, mi sono spiegato male, la dico in maniera più diretta. Qualora questa legge
00:21:44di riforma costituzionale venisse approvata a maggioranza assoluta e non con i due terzi
00:21:51in seconda lettura dai due rami del Parlamento? A suo giudizio è sottoponibile al referendum
00:21:57costituzionale confermativo se lo richiedono i soggetti previsti dall'articolo 138?
00:22:02Certo, eh no, ho capito il termine. È chiaro che questo, siamo sicuramente qui a condivido
00:22:12la sua perplessità, la sua preoccupazione. Certamente, perché in questi termini, ho capito
00:22:18il senso in cui diceva prima della deroga. Sì, qui andrebbe richiesto il referendum costituzionale
00:22:27perché, appunto, è un ulteriore conferma, è un passaggio ulteriore che la Costituzione
00:22:34ha voluto prevedere. Quindi, da questo punto di vista condivido la sua perplessità. Ho capito
00:22:40a cosa faceva riferimento.
00:22:42No, ma...
00:22:43Ho finito, Presidente.
00:22:44Sì, facevo riferimento. La questione, io non dico che sia semplice.
00:22:48Dico che a me pare strano che un articolo della nostra Costituzione, forse il più importante,
00:22:56perché disciplina la modalità di revisione costituzionale, possa essere derogato da leggi
00:23:04costituzionali che sono quelle con cui sono state approvate all'inizio del XX secolo gli
00:23:11statuti regionali prevedendo che non si faccia luogo al referendum. Io non so se la questione
00:23:18è mai stata sollevata alla Corte, ma che una legge costituzionale possa sospendere l'efficacia
00:23:24in un articolo fondamentale della Costituzione. Per me resta dubbio e le chiediamo molto.
00:23:28No, però, però, senatore, mi scusi. Presidente, chiudo davvero. Due battute soltanto per rispondere
00:23:34a questo.
00:23:34Prego.
00:23:36Attenzione, però, che qui la peculiarità di queste leggi costituzionali rispetto al genus
00:23:41legge costituzionale è che nascono da un accordo, da una contrattazione con la regione
00:23:48interessata. Non è una qualsiasi legge costituzionale. Questo è il punto. Il punto
00:23:54è che qui l'iniziativa legislativa parte direttamente con il pieno coinvolgimento della
00:24:00regione. E poi le deroghe ci sono, come dire, rispetto a una regola. Ci sono delle deroghe
00:24:09ammissibili. Il problema è la giustificazione, la ragione, l'argomentazione. Qui la deroga
00:24:15si giustifica perché c'è un coinvolgimento della regione. Ecco, su questo punto, quindi,
00:24:22bisogna distinguere rispetto al panorama della legge costituzionale o delle leggi di revisione
00:24:28costituzionale quelle che riguardano le modifiche statutarie, perché nascono da una condivisione
00:24:35con le regioni interessate. Ha una finalità di garanzia della regione. Ecco, questo è il
00:24:40punto. Bene, grazie, professore. Se vuole rimanere collegato lo può fare. Noi proseguiamo
00:24:48con i nostri lavori. Se poi ha anche ulteriori osservazioni iscritte da mandarci, noi gliene
00:24:53saremo grati e, ovviamente, li metteremo a disposizione sul nostro sito di tutti i colleghi
00:24:59interessati. Allora, adesso procediamo con onorevole Serena Pellegrino, consigliere regionale
00:25:05Friuli di Mersia Giulia ed ex deputata che è presente. Prego, onorevole.
00:25:13Grazie. Grazie, Presidente. Ringrazio, ovviamente, chi ha voluto la mia presenza a questa audizione.
00:25:22Quindi saluto il Presidente, i miei onorevoli senatori e anche un bel ritrovo di alcuni colleghi.
00:25:30Una premessa ancora necessaria per quanto riguarda la precedente riforma dello Statuto
00:25:38della Regione Friuli-Venezia Giulia, che ha avuto durante la discussione in Parlamento
00:25:42da parte dell'opposizione numerose obiezioni e manifestato perplessità che si sono dimostrate
00:25:48concrete durante la sua attuazione. Quindi quella precedente all'arrivo di questa nuova riforma.
00:25:56e quindi quella che riguarda la cancellazione delle province, che è stata realizzata una
00:26:01manciata di mesi prima del referendum costituzionale del 2016. Che fallì, lo sappiamo, nelle urne.
00:26:08E trovò una risoluzione, però, all'interno della nostra Regione con l'istituzione delle
00:26:15unioni territoriali intercomunali. Ovvero, i comuni avevano l'obbligo di unirsi appena la
00:26:23cancellazione di trasferimenti dalle casse della Regione. Io all'epoca ero in Parlamento
00:26:30e feci una giusta, diciamo dal nostro punto di vista, opposizione a questa scelta.
00:26:38Va detto, però, che quella riforma in Regione venne votata all'unanimità.
00:26:44La Regione ha gestito, però, le UTI in maniera antitetica rispetto ai concetti che sono espressi
00:26:53nella relazione accompagnatoria dell'IDL costituzionale relativo al nostro Statuto, quasi a voler esprimere
00:26:59una sorta di ravvedimento operoso, laddove si parla di una riforma statutaria che tenga conto
00:27:05nella configurazione dei nuovi enti di area vasta, delle peculiarità economiche, culturali,
00:27:11sociali, linguistiche e geografiche dei diversi contesti territoriali e della volontà di istituire
00:27:16un sistema coordinato ed efficiente delle politiche pubbliche, valorizzando il livello di governo
00:27:22intermedio della Regione. Però, alla prova dei fatti, le UTI hanno in realtà enfatizzato il
00:27:31centralismo della Regione e hanno scontentato tutti, a causa delle loro stesse caratteristiche
00:27:37contenutistiche e di rigidità strutturali, stabilite in gran parte in maniera unilaterale
00:27:42e dall'alto e dall'alto, della sostanziale incapacità di interferire con le politiche
00:27:48a livello regionale, aggiungendo la duplice forzatura delle penalizzazioni verso quei comuni
00:27:54che non volevano aderire all'Unione e del potere sostitutivo regionale se gli statuti
00:27:59non fossero stati approvati in tempo. Questa era una delle motivazioni per cui noi a Exante
00:28:07manifestammo le nostre perplessità. Molti comuni, lo ricordo, allora si rivolsero al
00:28:15TAR contro la delibera della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia del 2015 riguardante
00:28:20l'approvazione in via definitiva del piano di riordino territoriale previsto dalla legge
00:28:25regionale 26 del 2014. I ricorsi furono accolti solo in parte però, perché il TAR in realtà
00:28:33riconobbe in massima parte la legittimità della legge regionale sulle UTI. Ma si prese
00:28:39la briga però di indicare alcuni profili di riflessione e alcune criticità che ritengo
00:28:44utile rammentare, perché vanno ben oltre le UTI defunte e sono sempre validi strumenti
00:28:49di vigilanza e interpretazione anche ragionando oggi sulla nuova riforma, ovvero su cosa possa
00:28:57accadere quando norme statutari o di legge devono essere attuate. La prima osservazione riguardava
00:29:03il rischio di pervasività del meccanismo delle UTI quando fosse applicato concretamente rispetto
00:29:10ai principi di rappresentatività e democraticità tutelati dalla Costituzione, ovvero relativamente
00:29:16alla contrazione e sofferenza della capacità rappresentativa delle autonomie locali e della
00:29:24garanzia di democraticità dei meccanismi decisionali. La sottolineatura ulteriore riguardava il fatto
00:29:31che i suddetti principi della gerarchia costituzionale risultano sovraordinati anche rispetto al principio
00:29:38pure costituzionalmente rilevante del contenimento della spesa pubblica. In quest'ottica
00:29:46è evidente che risulta indispensabile una riforma dello Statuto di Friuli Venezia Giulia che risolve
00:29:52innanzitutto l'enorme criticità di lasciare a leggi regionali il compito di definire funzioni e ruoli
00:29:58dei futuri enti di area vasta e di sancire già nello Statuto l'architettura fondamentale entro cui
00:30:05i legislatori regionali eserciteranno la competenza a ricostruire il perduto sistema di governo a tre
00:30:12livelli. E questo anche perché in Friuli Venezia Giulia una volta decisa permettetemi questa definizione
00:30:20l'eutanasia delle UTI perché il nuovo governo successivo a quello che le aveva istituite le ha
00:30:28di fatto soppresse sono stati inventati gli enti di decentramento regionale entità sostanzialmente
00:30:35sconosciuta alla maggioranza della popolazione che acquisiscono in parte le funzioni delle vecchie
00:30:40province le scuole le strade quello che sappiamo quindi possiamo affermare senza tema di smentita
00:30:47che la stagione riformatrice in Friuli Venezia Giulia è stata fallimentare e quindi richiesta visti i
00:30:54risultati dei precedenti esperimenti sulla stessa qualità dell'azione amministrativa locale un'attenzione
00:31:00speciale al legislatore nazionale è ben vero come ho già accennato che nella relazione illustrativa
00:31:08si indicano tra gli scopi della riforma la valorizzazione e il rispetto delle peculiarità
00:31:12economiche culturali sociali linguistiche geografiche dei diversi contesti territoriali che sono peraltro
00:31:19quegli elementi della composita identità della comunità e della molteplicità territoriale sui
00:31:26quali si è fondato il riconoscimento della specialità della nascente nuova regione Friuli Venezia Giulia
00:31:31è qui presente la senatrice Reutz che ovviamente manifesta in maniera chiara che la nostra regione ha la
00:31:38specialità proprio in forza della nostra minoranza slovena ma noi ci attendevamo di più anche per far
00:31:46chiarezza su un dubbio questa riforma serve ai comuni e quindi direttamente ai cittadini e ai loro
00:31:53bisogni o serve invece alla regione per un sorrogato di decentramento di funzioni che resti sempre saldamente
00:32:00pilotato dal livello più alto di governo il nostro partito la nostra componente politica nel
00:32:08litere parlamentare del disegno di legge costituzionale di riforma ha insistito alla camera molto sull'emendare
00:32:16l'espressione enti di area vasta sostituendolo con la parola province io dico usciamo dall'ipocrisia
00:32:24chiamiamola esattamente con il suo nome non perché tutta la tutta il tutto il consiglio regionale in
00:32:32quella circostanza era quelli che oggi sono al governo erano all'opposizione e hanno votato a favore
00:32:39di quella cancellazione oggi ci deve mantenere quella coerenza nel dire non la chiamiamo provincia la
00:32:46chiamiamo area vasta usciamo da questa ipocrisia chiamiamo la provincia con il suo nome perché ovviamente
00:32:53questo è evidente che questa è l'espressione con cui si definisce in maniera costituzionale l'ente
00:32:59intermedio che non è ovviamente semplicemente un ente di area vasta e non è sufficiente ovviamente
00:33:06prevedere un meccanismo di elezione diretta per assicurare come disse anche il tar del friule
00:33:12mezza giulia la rappresentatività e la democraticità del nuovo ente anche se noi abbiamo sostenuto comunque
00:33:20la forza della che sia un ente eletto con questa legge non si sa però cosa verrà delineato nella
00:33:30fase di istituzione di nuovi enti di area vasta e di definizione della loro circoscrizione attraverso
00:33:35l'esercizio della potestà legislativa regionale che è esclusiva in materia di ordinamento degli enti
00:33:42locali e che si esprimerà inevitabilmente attraverso la maggioranza consigliare è chiaro che possa
00:33:49sussistere il rischio che le nuove norme regionali realizzino un'operazione di facciata
00:33:55intervenendo sul sistema istituzionale con quello che è stato definito assemblaggio ingegneristico
00:34:02improduttivo di indirizzi politico amministrativo autonomi i sospetti ovviamente sono molti ma non
00:34:09intendiamo fare un processo alle intenzioni però non si può ovviamente sottovalutare quanto accaduto
00:34:15durante la discussione alla camera quando in fretta e furia il consiglio regionale è stato
00:34:21chiamato ad esprimersi sull'emendamento operato dalla commissione affari costituzionali della camera
00:34:27che ha toccato pesantemente l'istituto del referendum confirmativo l'ha già ben espresso il che è stato
00:34:36che è udito prima di me previsto nello statuto per la legge regionale che interviene sulla forma di
00:34:42governo e il sistema elettorale regionale la nuova formulazione cancella gli attuali quorum i tempi
00:34:48previsti e i presupposti oltre che le modalità di svolgimento del referendum rimettendo tutti questi
00:34:53profili essenziali per sancire la partecipazione popolare nel più importante testo legislativo
00:34:59della regione quello più affine anche negli aspetti procedurali di riforma le qualità della nostra
00:35:04costituzione alla legislazione regionale il consiglio regionale in consiglio regionale abbiamo
00:35:10pesantemente criticato il lapidario emendamento della commissione ritenendolo un colpo contro la
00:35:15democrazia il fatto che in uno statuto di specialità sia previsto che gli elettori possano
00:35:21pronunciarsi su una legge così importante scritta e approvata dalla maggioranza di governo ma non
00:35:26ancora promulgata integra la partecipazione popolare come elemento essenziale alla formazione
00:35:32degli intendimenti regionali auspico pertanto che la commissione questa commissione valuti il valore
00:35:39l'importanza politica del vigente articolo 5 dello statuto e ne mantenga l'assetto esistente con la
00:35:46previsione dettagliata del referendum confirmativo in materia di leggi di governo ed elettorali della
00:35:52regione l'emendamento approvato con quella consacrazione alla mera possibilità di attivare
00:35:58il meccanismo referendario e l'abrogazione è un vulnus alla democrazia del fluido venezia giulia e
00:36:04quindi anche alla tutela delle minoranze politiche e ulteriore occasione per limitare la partecipazione
00:36:10popolare e allontanare purtroppo già lo è sempre di più l'elettorato la costituzione italiana quando
00:36:17si esprime sul referendum agorrogativo non non afferma che può essere indetto ma che viene indetto
00:36:24quando lo richiedono 500 mila elettori o cinque consigli regionali nessuno ha mai ritenuto l'articolo
00:36:3075 pleonastico nella sua formulazione non si capisce perché la regione del devastante del
00:36:38devastante intervento chirurgico sull'articolo 5 dello statuto va inoltre considerato che il ripristino
00:36:44delle aree vaste meglio sarebbe come ho già detto delle province non potrebbe bypassare come è stato
00:36:50già detto la legge del rigo che che reca una disciplina per il riordino delle province l'articolo
00:36:561,51 lo conosciamo la legge 56 del 2014 che si applica come per le città metropolitane direttamente
00:37:04nelle regioni a statuto ordinario la legge ovviamente sappiamo definisce le province quali enti di area
00:37:10vasta e stabilisce le elezioni di secondo grado per tali enti due per quanto riguarda le regioni a
00:37:16statuto speciale i principi della legge valgono come principi di grande riforma economica e sociale
00:37:21in conformità ai rispettivi statuti nelle regioni sardegna sicilia friulio venezia giulia articolo 1
00:37:27coma 5 la legge numero 56 2014 che sono tenute ad adeguare i propri ordinamenti interni l'articolo 1
00:37:34coma 145 la legge sempre del 56 14 3 in proposito nella sentenza numero 168 del 2018 la corte ha avuto
00:37:45modo di chiarire che nei principi di grande riforma economica e sociale vi rientrano le disposizioni
00:37:50sulle elezioni indiretta degli organi territoriali contenute nella legge numero 56 del 14 e altre
00:37:56previsioni correlate secondo la corte i previsti meccanismi di elezione indiretta degli organi di
00:38:03vertice dei nuovi enti di area vasta sono infatti funzionali al perseguito obiettivo di semplificazione
00:38:11dell'ordinamento degli enti territoriali nel quadro della ridisegnata geografia istituzionale e
00:38:16contestualmente rispondono a un fisiologico fine di risparmio dei costi connessi all'elezione diretta
00:38:22sono le conclusioni sono all'ultimo passaggio siamo a 13 con la chiedo scusa con la conseguenza
00:38:29che le regioni a statuto speciale pur nel rispetto all'euro autonomia non possono derogarvi vorrei fare
00:38:34un'ultima considerazione in merito di fatto della riduzione del numero dei consiglieri regionali di fatto
00:38:41è una riduzione si passa dagli attuali 48 calcolati in forza il numero della popolazione
00:38:46a 49 a prescindere dalla popolazione se noi abbiamo un aumento della popolazione come potrebbe essere
00:38:52per esempio nella nostra regione con la cittadinanza dei nuovi cittadini noi sicuramente potremmo avere
00:38:57anche un incremento della popolazione si passa a un fisso di 49 la proposta di ripristinare il conteggio
00:39:05dei consiglieri regionali come nella formula precedente e di dedicare un seggio alla minoranza
00:39:10slovena esattamente come accade dalla sua costituzione nel parlamento sloveno dove ci sono ben due
00:39:17seggi destinati alla minoranza italiana grazie grazie allora siamo andati un po' oltre se riusciamo a fare
00:39:26domande un po' sintetiche senatore cataldi grazie presidente si estremamente sintetiche
00:39:31lei ci ha detto che sostanzialmente il nomen iuris non ci dice se si tratta di province quindi
00:39:38di dare l'interruzione alle province o di enti di altra natura ora quello che le volevo chiedere
00:39:44ci può dare qualche indicazione più su quelle che sono le necessità di questa riforma cioè quali sono
00:39:50stati in concreto i problemi che si sono riscontrati e un altro elemento e mi aggancio alle parole del
00:39:57precedente udito che ci ha detto qui forse ci vuole più chiarezza sulle funzioni secondo lei quali
00:40:02funzioni andrebbero trasferite a questi nuovi enti di governo l'altra domanda replico ma credo
00:40:08che ci sia stata già una risposta eloquente da chi l'ha preceduta insomma quali si prevedono
00:40:14essere costi aggiuntivi in questa nella creazione di questo terzo livello di governo grazie grazie senatore
00:40:21cataldi altri a bene così recuperiamo prego prego onorevole pellegrino quindi a cinque minuti abbondanti
00:40:32probabilmente non li utilizzerò neanche tutti abbiamo improvvisamente recuperato tutto visto
00:40:37evidentemente sono stata più che esplicativa nella mia descrizione è stata preleggente sì allora parto
00:40:45dall'ultima ovviamente lei sa perché già passata in commissione bilancio che questa è una riforma a costo zero
00:40:51per quello che riguarda lo stato perché la regione frio di venezia giulia e avoca a sé tutte tutte le
00:40:59spese relative a questa ripressione delle province quindi per quello che riguarda i costi dello stato
00:41:05non ce ne sono non ce ne sarebbero e la regione frio di venezia giulia al momento ha un bilancio
00:41:10particolarmente ricco quindi potrebbe anche permettersi di investire del proprio denaro in costi della
00:41:17democrazia che in realtà non sono mai costi non sono mai costi ma sono sempre qualcosa di ben speso
00:41:22per quello che ovviamente ci riguarda e per quello che riguarda invece la prima domanda allora il consiglio
00:41:30regionale attualmente fa le veci delle province fa le veci della regione fa le veci e dell'erogatore
00:41:36di emendamenti e risolve i problemi nella scala uno a uno e di fatto insomma manca avviene a mancare
00:41:47il suo ruolo importante che comunque ce l'ha di prevalente di legislatore e di legislativo per quello
00:41:57che insomma la mia opinione quello che porterò avanti anche come come indirizzo politico sarà
00:42:04quello di ripristinare le province con delle funzioni che non siano soltanto quello di provvedere agli
00:42:14edifici scolastici delle scuole superiori e delle strade che peraltro abbiamo avuto dei grossissimi
00:42:20problemi con questo vulnus nel passaggio della delle competenze per quello che riguarda la
00:42:27manutenzione delle strade e tant'è vero che si sono dovuti creare in fretta e furia degli enti di
00:42:34decentramento territoriale che ha avvocato ovviamente queste queste queste funzioni visto che la regione non
00:42:41era in grado di farlo ma ritengo che queste province debbano avere un ruolo di progettazione di
00:42:49area vasta e di pianificazione di area vasta cosa che in realtà mi pare che non ci sia in nessuna
00:42:56delle nostre regioni anche nelle province dove sono rimaste dove sono sopravvissute non c'è questo
00:43:03invece penso che possa essere molto importante avere una pianificazione territoriale che non sia
00:43:10soltanto limitata al perimetro dei comuni anche perché sappiamo che ormai la pianificazione è
00:43:16intercomunale e quindi dare maggiore importanza alla pianificazione territoriale e tutto quello
00:43:22che ovviamente sono i contenuti al suo al suo interno e lasciare alla regione anzi togliere il
00:43:29cosiddetto emendificio da parte delle delle regioni e ridare proprio anche corpo a livello a livello
00:43:36territoriale innervare il il tessuto territoriale con con questo con questo nuovo con questo nuovo
00:43:42con questo nuovo ente che non vi nascondo sicuramente è stata una grandissima mancanza negli ultimi dieci
00:43:49anni tant'è che comunque i cittadini hanno sempre definito che sia che abitano in provincia di udina
00:43:55oppure in provincia di trieste la parola provincia è rimasta nel nel vocabolario di tutti i cittadini del
00:44:01friuli venezia giulia quindi benvengano le le province e ripristino delle province benvengano
00:44:08che siano elettive ovviamente risolvendo il problema della della riforma del rio che comunque potrebbe
00:44:15essere tranquillamente risolto con la legge ordinaria all'interno del parlamento e evidentemente
00:44:22i costi sono aggiuntivi sono assolutamente superiori rispetto a quello che che è accaduto ma ribadisco i
00:44:29costi della democrazia credo che i cittadini siano volentieri volentieri li paghino ma ovviamente
00:44:36non deve essere soltanto un luogo dove creare delle diciamola così delle delle nuove poltrone per per
00:44:45coloro che non sono stati eletti in altri in altri ordini grazie onorevole pellegrino è stata
00:44:55perfettamente nei tempi siamo andati no scusate se sono un po fiscale ma perché alle 13 e 30
00:45:02abbiamo una riunione in congiunta alle 15 e 30 scusi abbiamo una riunione in congiunta con la decima per
00:45:09incardinare un provvedimento va in aula in aula la settimana prossima quindi insomma cerco cerco di
00:45:15essere un po fiscale ma penso che finora tutti abbiano espresso insomma compiutamente il loro pensiero
00:45:21quindi proseguiamo con l'avvocato damian terpin presidente del partito slovenska
00:45:27scusate non ho pronunciato bene unione slovena quindi anche per lei 10 minuti grazie presidente
00:45:35signor ministro grazie a tutti i componenti della commissione affari costituzionale per aver dato
00:45:40anche la nostro partito al partito espressivo dell'amoranza linguistica slovena l'opportunità di
00:45:47porre la vostra attenzione il nostro punto di vista in ordine al disegno di legge che state
00:45:52esaminando ora è stato già detto che l'amoranza linguistica slovena del frenzia giulia è un elemento
00:45:59costitutivo della specialità della nostra regione cioè la specialità è stata conferita anche e
00:46:05soprattutto in quanto sul suo territorio c'è e vive l'amoranza slovena del frenzia giulia anche se
00:46:12paradossalmente poi nello statuto del frenzia giulia non c'è nessun riferimento specifico alla
00:46:18minoranza slovena è però vero che la regione anche a seguito delle della legge 38 del 2001
00:46:26nazionale che è un po la magna carta della dei diritti della minoranza slovena del frenzia giulia
00:46:31ha legiferato in materia ma l'ha legiferato ancora prima cioè quando ha formulato una modalità
00:46:39agevolativa per i rappresentanti della minoranza linguistica slovena per la loro elezione del
00:46:45consiglio regionale similare a quella che è la legge per l'elezione dei rappresentanti italiani
00:46:51al parlamento europeo con l'apparentamento con un partito nazionale e con un quorum conseguente
00:46:57più basso rispetto a tutti gli altri essendo appunto una minoranza in questo ambito sapete
00:47:03benissimo la sutirola forx partai e legge al parlamento europeo un proprio un proprio rappresentante
00:47:09partito che col quale la slovenska scopno se mio partito a storici rapporti di cooperazione
00:47:15e collaborazione che spesso sono stati e sono ancora la nostra voce in questo in questo parlamento
00:47:22riteniamo che la reintroduzione della nella nostra regione degli enti di area vasta rappresentarebbe
00:47:29per l'emergenza linguistica slovena del freno di zia giulia la riconquista di uno strumento
00:47:34fondamentale per l'attuazione della propria tutela c'è un mezzo una leva attraverso la quale
00:47:41le varie normative di tutela potrebbero essere realizzate in concreto tutela garantita dell'articolo
00:47:496 della nostra costituzione ma anche pure come ho detto prima dalle leggi approvate sia a livello
00:47:56nazionale che regionale ma è anche a mio modo di vedere l'attuazione dell'articolo 15 della convenzione
00:48:03quadro in materia di protezione delle minoranze linguistiche nazionali cui ha aderito ovviamente
00:48:08anche l'italia ove si dice che gli stati contraenti si impegnano a creare condizioni necessarie per la
00:48:16partecipazione effettiva degli appartenenti alle minoranze agli affari pubblici in particolare quelli
00:48:23che riguardano quindi uno strumento per realizzare questo principio ritengo articolo 15 di questa
00:48:32convenzione che è stato sicuramente disatteso con la soppressione invece delle province e perché dico
00:48:39questo perché una minoranza linguistica è per definizione un qualcosa di numericamente più piccolo
00:48:45all'interno di una area più vasta o di una popolazione di maggioranza più più vasta e proprio per
00:48:53questo ha bisogno di norme di tutela di cui ho già ha già parlato prima ma la sua la sua tutela si
00:49:00realizza appunto proprio con l'autonomia politica e amministrativa a livello più basso mi spiego se
00:49:07abbiamo un ente territoriale ad esempio la provincia di trieste dove avevamo sei consiglieri di lingua
00:49:16slovena su 27 e ciò è molto diverso rispetto a un consiglio regionale di 49 48 consiglieri con un
00:49:24solo attualmente rappresentante della minoranza linguistica slovena quindi più scende il livello
00:49:32diciamo scende lo dico in forma ovviamente formale più è ristretto il territorio sul quale
00:49:44insiste questo ente territoriale maggiore è la capacità della minoranza linguistica di incidere
00:49:50sulle scelte politiche di questi di questi enti semplicemente se dobbiamo parlare di come dell'esempio
00:49:58che ho citato prima nella provincia di trieste quando esisteva prima della soppressione il presidente
00:50:05della provincia che era per alto del nostro partito era riuscito a far passare la norma attuativa di
00:50:11una di quelle leggi di cui ho parlato prima della 38 che consente ai consiglieri degli enti locali
00:50:16ove insiste la minoranza linguistica di usare la propria lingua nel consesso elettivo cosa importantissima
00:50:23questo non si è riuscito a fare ad esempio ancora nel comune di trieste ma dico di più ci sono tutta una
00:50:29serie di maggiori possibilità quindi o che una minoranza possa incidere maggiormente nelle scelte
00:50:36politico amministrative di un ente territoriale più l'ente territoriale è a dimensioni piccole e più
00:50:43è percentualmente maggiore la presenza della minoranza stessa lo stesso valeva nella provincia di
00:50:51gorizia su 27 consiglieri c'erano cinque consiglieri di lingua slovena ora evidente che quindi che la
00:50:58cancellazione la soppressione di questi enti intermedi che peraltro è un unicum nazionale rispetto a tutta
00:51:05l'italia non siamo l'unica regione che proprio non ha sono sparite le province ha in qualche modo
00:51:13costituito una privazione per la minoranza linguistica di quella sua capacità che di incidere
00:51:19sulle scelte politiche che che la riguardano di cui di cui ho parlato prima mentre nell'ambito
00:51:27regionale è ovvio che l'incidenza nostra è politicamente molto molto inferiore se poi pensiamo
00:51:34che le province avevano immagino avranno di nuovo spero saranno ripristinate competenza in materia in
00:51:41alcune materie che sono molto delicate per la minoranza ad esempio gli edifici scolastici
00:51:46perché lasciar deperire un edificio scolastico dove c'era una scuola slovena piuttosto che non
00:51:52ristrutturarlo può sembrare una scelta meramente come dire tecnica ma in realtà per la nostra
00:51:58minoranza vuol dire avere una scuola non averla oppure doverla accorpare con un'altra eccetera
00:52:02quindi sono sono scelte molto molto importanti per noi e quindi altra questione di cui si è già parlato
00:52:09un po poi è successo che i sindaci dei piccoli comuni della provincia giulia sono abbiamo comuni
00:52:15ovviamente anche con 1200 700 persone eccetera che si sono trovati nel nel furore dei tagli alla spesa
00:52:24pubblica senza senza strumenti e senza finanziamenti a creare dover creare improbabili accordi con altri
00:52:33comuni altrettanto tra virgolette scusate poveri come loro per poter gestire dei servizi che prima
00:52:40almeno una regia generale nella loro gestione era affidata alle province dove avevano un un ente
00:52:49organizzato strutturato molto di più rispetto a loro stessi che gli dava a una mano a gestire tutti
00:52:55questi servizi e non far perdere efficacia amministrativa e la qualità dell'azione
00:53:00amministrativa che abbiamo registrato d'altra parte è stata la regione fronizia giulia ad essere
00:53:05caricata di funzioni perché le funzioni delle province per la maggior parte sono state trasferite
00:53:10alla regione funzioni che non le competono perché la regione deve avere le funzioni di programmazione
00:53:16generale e di quelle amministrative nelle materie in cui ha competenza competenza legislativa e basta
00:53:23adesso si trova a gestire questioni che non la riguardano ad esempio il territorio il territorio è una
00:53:28funzione tipicamente da decentrare alle province non certo a lasciare in capo in capo alla alla
00:53:34regione vado a concludere il mio partito è un partito di autonomisti convinti noi riteniamo che più funzioni
00:53:45vengono trasferite alla nostra regione meglio è per la nostra per la nostra minoranza perché più possiamo
00:53:50incidere sulle scelte politico amministrative di queste di queste di queste funzioni e per cui
00:53:58concordiamo esprimiamo il nostro il nostro assenso a che la determinazione delle circoscrizioni la
00:54:07determinazione delle funzioni amministrative la forma di governo e la modalità di elezione dei nuovi enti
00:54:12di area vasta siano lasciati all'autonomia speciale del fiore di regia giulia che secondo me è quel elente che
00:54:19è più in grado di capire le necessità della del territorio inclusa quelle della nostra regione per
00:54:25quanto riguarda specialmente le modalità di elezione diretta degli degli organismi di amministrazione
00:54:32delle nuovi enti di area vasta siamo convinti e confidiamo che la regione florenza giulia il presidente
00:54:39federiga ci ha dato la parola su questo avrà un'attenzione particolare anche nel per quanto riguarda gli aspetti di
00:54:47garantire alla minoranza linguistica slovena la possibilità di partecipare alla alle elezioni di
00:54:55questi nuovi enti non tanto a trieste e gorizia perché i numeri ci danno in qualche maniera ragione
00:55:01ma soprattutto nella provincia di udine dove qualche problema anzi grossi problemi avevamo avevamo
00:55:06finora io devo scusate mi se mi permetto ma devo veramente ringraziare per ogni del mio partito ma
00:55:13ritengo a nome della più ampia parte della comunità slovena il consiglio regionale di
00:55:18frequenza giulia che abbia che ha portato avanti questa iniziativa legislativa sicuramente la sua giunta
00:55:26regionale e il presidente federiga perché ritengo abbiano dato a cercano di dare risposta a un'esigenza
00:55:32forte e vera della minoranza esprimo l'auspicio che dopo la camera dei deputati anche il senato
00:55:40voglia approvare questa questa riforma importante non solo per la nostra minoranza ma credo per
00:55:46l'intera comunità regionale di frequenza giulia grazie grazie lei avvocato allora adesso chiedo ai colleghi
00:55:53se ci sono domande senatore magni prego
00:55:59ritorno sulla questione che ponevo prima ora io so in questo in questa commissione ad esempio la
00:56:15discussione sulle province c'è un disegno di legge anzi ci sono una serie di disegni di legge in cui è
00:56:21stato elaborato un disco che poi ci si è fermati ci si è fermati per decisioni diciamo politiche al
00:56:29momento e quindi è una discussione aperta diciamo così molto aperta però la cosa che non funziona
00:56:36secondo me è questa perché io penso che se bisogna ripristinare le province bisogna ripristinarle col voto
00:56:43col mandato popolare quindi penso questa cosa qua la domanda è come si fa nel momento in cui c'è una
00:56:50legge che regola dello stato che regola il fatto che ha abolito l'elezione diretta delle province a
00:56:56ripristinarle in un unico posto questo trovo davvero dal punto di vista cioè bizantino ecco diciamo così
00:57:03ormai in italia si può fare tutto il contrario di tutto però mi pare una cosa che non stia molto in
00:57:08piedi perché perché deve esserci solo una regione che fa questa cosa e le altre no cioè questa è visto che è
00:57:15regolato dall'insieme diciamo di una norma cioè collettiva quindi il problema è che si può risolvere io vengo da un
00:57:26territorio in cui quando si staccò da lei da como noi avevamo il comprensorio però non funzionava è come
00:57:33avere le aree vaste che non hanno potere e come le province di oggi che non hanno nessun potere
00:57:38sostanzialmente ve lo garantisco io vivo in un territorio che aveva cioè esistevano i partiti
00:57:44sindacati cioè l'ecco como era una cosa diversa anche quando stava nella provincia di como c'è
00:57:50c'è le chiesi erano chiesi comaschi erano comaschi punto c'è questa cosa qua io capisco che l'ho vissuta
00:57:57però il problema è che le regole dovrebbero essere uguali per tutti per di più le funzioni perché
00:58:03l'altra cosa che non si capisce sono le funzioni quali sono le funzioni questo è il punto io questa
00:58:08è la questione che non mi convince grazie senatore magni altri no allora se vuoi rispondere avvocato
00:58:16sì non so se sono io il più deputato a dare una risposta su questa specifica domanda secondo me
00:58:22il punto perché solo l'influenza giulia e noi resto abbiamo delle regioni statuto speciale e come è stato
00:58:31detto prima la l'iniziativa legislativa parte da un'esigenza del consiglio regionale del frenzia
00:58:39giulia della sua giunta del suo presidente che cerca di come dire sanare un vulnus che non oltre ai
00:58:49problemi di cui abbiamo sentito ha creato un problema ulteriore riguardo alla nostra comunità
00:58:56linguistica che a sua volta un qualcosa di specifico rispetto alle alle altre anche se non
00:59:01è l'unica ovviamente in italia credo sia questo la come dire il motivo ho analizzato un po i disegni
00:59:13di legge riguardanti la forma generale poi avete fatto un comitato ristretto è stata fatta una bozza
00:59:18eccetera forse il caso di portare di portare avanti questa questa ulteriore iniziativa parallela per
00:59:25risolvere il problema in tutte le regioni a statuto ordinario però ritengo che se una regione
00:59:31si è fatta avanti e fatto dei passi ulteriori altre regioni hanno già risolto i loro problemi come
00:59:37l'alto adige come il trentino come la valle d'aosta credo che valga la pena di condividi di continuare
00:59:44perseverare su questa strada bene grazie avvocato allora anche per lei vale il discorso che sia ulteriori
00:59:52memorie da mandarci noi le mettiamo agli atti e le mettiamo a disposizione di tutti i colleghi che
00:59:59sono interessati a questa riforma allora abbiamo l'ultima audizione nella persona dell'avvocato
01:00:04augusto viola che l'ex commissario degli enti di decentramento regionale di udine e pordenone anche
01:00:14per lei le regole sono queste anche se per fortuna siamo in tempo prego grazie presidente un saluto
01:00:23ringraziamento davvero a lei a tutti i senatori per me insomma è un onore essere qui e porto la mia
01:00:31esperienza la mia esperienza di colui che nominato dalla giunta regionale ha sciolto alcune uti in
01:00:41particolare quelle di udine di pordenone e poi ha nella veste di commissario ha fatto nascere e progredire
01:00:49per tre anni gli enti di decentramento regionale di udine e pordenone ricordo che le uti erano enti
01:00:57locali gli edr gli enti sono enti strumentali funzionali della regione qui allora noi proveniamo
01:01:07da da un percorso storico di tre date fondamentali 2014 istituzioni delle uti nuovi enti locali l'obbligo
01:01:17per i comuni di aderire 2016 soppressione delle province 2019 scioglimento delle uti e creazione
01:01:27degli edr una primissima riflessione le istituzioni vanno maneggiate con cura e allora questo susseguirsi
01:01:38di riforme l'una contraria all'altra ha creato credetemi davvero forte disorientamento sul territorio
01:01:48l'ho provato nella mia veste di commissario degli edr quindi di colui che governava due enti
01:01:55regionali con una capacità di spesa enorme nel senso che adesso faccio l'esempio quello di udine
01:02:04l'ente di udine in materia di edilizia scolastica di secondo grado in tre anni io ho movimentato 65
01:02:12milioni di euro per non parlare poi della viabilità in totale tra udine e pordenone un centinaio di
01:02:23edifici pubblici di edifici scolastici e 2000 chilometri di strade allora è evidente che questo
01:02:31commissario che si relazionava con il territorio si trovava di fronte a sindaci che avevano un
01:02:44bisogno formidabile di avere un interlocutore e allora io commissario mi trovavo a essere l'unico
01:02:56interlocutore di problemi di comunità ampie si è parlato giustamente della comunità slovena che ha
01:03:04una tutela rafforzata ma io da friulano udinese parlo della comunità friulana che anch'essa è tutelata
01:03:11seppur non in misura così accentuata come giustamente quella slovena la cui tutela nasce
01:03:17dall'accordo di parigi bene faccio l'esempio della provincia di udine udine la provincia è sempre
01:03:27stata il riferimento unico della comunità friulana in essa la comunità friulana parliamo di ad esempio
01:03:39solo di della provincia del territorio di udine e pordenone in essa si identificava ritrovava la sua
01:03:48storia la sua cultura il suo ragion d'essere politico sociale culturale allora cosa è successo in questi negli
01:04:00ultimi tre anni che i sindaci sia dei capoluoghi di udine pordenone che dei piccoli comuni perché ci sono
01:04:07comuni che hanno 300 400 abitanti si trovavano di fronte un commissario che sperando che usasse un
01:04:15po di esperienza un po di buon senso un po di intelligenza individuava a sua volta le priorità
01:04:23del territorio da finanziare da portare all'attenzione della giunta che recuperasse individuasse risorse
01:04:30finanziarie e poi da trasferire ai comuni sia per la viabilità che per gli edifici scolastici
01:04:36allora è evidente che io cercando di applicare il buon senso dicevo in una programmazione
01:04:41complessiva dobbiamo finanziare le scuole di secondo grado di gemona dei friuli perché gemona dei friuli
01:04:47è zona sismica 1 e quindi l'ignano sabbia d'oro passa in coda ma potevo anche dire finanziamo
01:04:56l'edilizia scolastica di udine e non di san pietro in altisone dove c'è la comunità slovena
01:05:02e allora potevo creare un vulnus sempre applicando quel minimo di buon senso e di esperienza
01:05:10dato da 42 anni di lavoro in amministrazione regionale cercavo di mettere a posto la scuola
01:05:18di san pietro in altisone consapevole di quell'aspetto anche dell'aminanza slovena faccio
01:05:23questi esempi per dire che indubbiamente c'è stato questo fortissimo disorientamento
01:05:30sia degli amministratori comunali dei piccoli e grandi comuni sia della comunità delle comunità
01:05:39ricordiamo che insomma udine la provincia geografica di udine è fatta da 134 comuni quella di pordenone
01:05:49da 50 quindi insomma ci sono numeri considerevoli che necessitano adesso di una rappresentanza di una
01:05:57rappresentatività adeguate perché altrimenti si viola proprio quell'aspetto democratico che è fondamentale
01:06:06quanto alle funzioni beh è una sfida per la regione perché se io come commissario edr ho esercitato
01:06:18quelle due macro funzioni lo si deve al fatto che l'amministrazione regionale mi ha detto tu fai
01:06:25queste svolgi queste funzioni e io regione mi tengo tutte le altre ma non è possibile che la regione e vi
01:06:33parlo come ex direttore regionale dell'agricoltura io adesso sono in pensione quindi insomma porto le
01:06:40mie esperienze e basta ne faccio ragionamenti di carattere giuridico e ne politico tanto meno
01:06:46non è possibile che la regione curi i procedimenti in materia di tartuffi e di funghi faccio un esempio
01:06:54magari portato all'eccesso ma questo è anche il tema e allora questa riforma rappresenta una sfida
01:07:01per la regione per riequilibrare le funzioni per darle al territorio si è parlato giustamente di
01:07:07programmazione del territorio di area vasta e di tenere ciò che l'assemblea costituente con
01:07:15l'emendamento di tiziano tessitori e emendamento nato nella sede della provincia di udine disse e
01:07:22cioè la regione leggera snella legislazione programmazione coordinamento eravamo nell'assemblea
01:07:30costituente ante costituzione italiana io insomma sono un regionalista spinto no perché quando entra in
01:07:40regione nell'ottantadue feci due giuramenti sulla costituzione e sullo statuto speciale e per me la
01:07:45specialità è un dogma e quindi la specialità va incarnata sempre nelle leggi costituzionali nelle
01:07:54norme di attuazioni nelle leggi statutarie quindi sfida per la regione a riequilibrare i poteri e le
01:08:03funzioni i costi i costi noi in regione abbiamo il comparto unico della regione degli enti locali
01:08:09quindi tutto sommato c'è una identità una linearità di compensi di retribuzioni questa è una buona base
01:08:18di partenza c'è ancora qualche piccola differenza ma ci siamo dal punto di vista giuridico ed economico
01:08:24c'è un comparto regione e denti locali
01:08:28e quindi
01:08:31tornando e finisco alla alla comunità friulana beh insomma si è parlato di riconquista della tutela
01:08:41per me la slovena bene io posso dire c'è la necessità che anche la comunità friulana possa
01:08:47riconquistare una tutela e una voce un ruolo che prima con le province con tutte le loro difficoltà
01:08:57garantivano è evidente che a mio parere non potrà esserci una riedizione pure semplice delle vecchie province
01:09:04perché sarebbe un errore è interessante la norma prevista nel disegno di legge costituzionale che parla di
01:09:10differenziazione perché ci possono essere anche e ci sono realtà territoriali diverse che vanno considerate
01:09:17ma
01:09:17ecco è interessante che vi sia questa
01:09:22assolutamente necessaria questa questa riforma ecco per
01:09:25riequilibrare territori sotto l'aspetto politico sociale culturale ed economico grazie ancora
01:09:32grazie a lei
01:09:34avvocato allora abbiamo delle domande
01:09:37ci sono colleghi che hanno domande no direi di no anche per lei vale l'invito se crede di mandarci anche ulteriori memorie scritte
01:09:45lei per oggi era l'ultimo audito improvvisamente siamo riusciti a finire il primo del previsto
01:09:51quindi complimenti per la sintesi quindi adesso sospendiamo dieci minuti e poi ci vediamo con i colleghi al piano di sopra dottore
01:10:01all'aula della quarta siamo nell'aula della quarta in decima con lei senatore magni per incardinare la pubblica amministrazione
01:10:14grazie
01:10:16poi torniamo a quale quattremesa
01:10:20mi dispiace farvi spostare ma abbiamo tutte le
01:10:26grazie
01:10:28grazie
01:10:30grazie

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