https://www.pupia.tv - Roma - DISABILITÀ. GIUBILEO, MIOZZO: MOMENTO STRAORDINARIO, ASPETTIAMO MIGLIAIA PELLEGRINI
Roma, 28 apr. - "Quando ho iniziato a occuparmi di Giubileo ho incontrato Papa Francesco. Venne a visitare il Comune di Roma e in quell'occasione mi chiese quanti pellegrini avremmo accolto. Gli risposi che sarebbero stati 30-35 milioni di pellegrini e vidi i suoi occhi illuminarsi. Il numero evocava un'idea: il Giubileo sarebbe stato un momento straordinario, come sta avvenendo. In questa due giorni ci attendiamo molte migliaia di pellegrini". Così Agostino Miozzo, coordinatore dei Servizi di accoglienza e assistenza del Giubileo, prendendo la parola al convegno nazionale "Noi: Pellegrini di Speranza" che apre oggi il Giubileo delle Persone con disabilità in corso a Roma al Centro Congressi "Augustinianum". "Papa Francesco, la persona di riferimento del Giubileo, viveva un momento di fragilità, era sulla carrozzina. Noi- continua Miozzo- dovevamo immaginare ogni momento della partecipazione del Pontefice e questo ci ha aiutati nel lavorare sull'accessibilità. Avere nel simbolo del Giubileo una persona che viveva una fragilità motoria ci ha aiutati a progettare tutto su misura delle persone con fragilità. E' stato l'ispiratore di questo modo di pensare alla disabilità, ci ha aiutati a fare un passaggio mentale, rendendo implicito il pensiero delle persone che hanno delle fragilita e che devono avere le giuste attenzioni per garantire i loro diritti", sottolinea Miozzo. "Avendo una sorella sorda- afferma- posso dire che in questo lavoro del Giubileo la disabilità è diventata una questione strutturale che stiamo affrontando. Il Giubileo ci sta aiutando a cambiare la cultura e il modo di leggere la disabilita perché l'esclusione è dovuta all'impossibilità di partecipare. Abbiamo provato a fare dei miglioramenti. Abbiamo visto l'Atac migliorare, così come le Ferrovie dello Stato. Roma è una splendida città, ma è molto complicata perché rende la movimentazione delle persone quasi impossibile- conclude Miozzo- ma di progressi ne stiamo facendo. Questo pomeriggio si svolgerà una cerimonia alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura e domani, tra Via della Conciliazione e i giardini di Castel Sant'Angelo, avremo un'altra giornata di festa". (28.04.25)
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Roma, 28 apr. - "Quando ho iniziato a occuparmi di Giubileo ho incontrato Papa Francesco. Venne a visitare il Comune di Roma e in quell'occasione mi chiese quanti pellegrini avremmo accolto. Gli risposi che sarebbero stati 30-35 milioni di pellegrini e vidi i suoi occhi illuminarsi. Il numero evocava un'idea: il Giubileo sarebbe stato un momento straordinario, come sta avvenendo. In questa due giorni ci attendiamo molte migliaia di pellegrini". Così Agostino Miozzo, coordinatore dei Servizi di accoglienza e assistenza del Giubileo, prendendo la parola al convegno nazionale "Noi: Pellegrini di Speranza" che apre oggi il Giubileo delle Persone con disabilità in corso a Roma al Centro Congressi "Augustinianum". "Papa Francesco, la persona di riferimento del Giubileo, viveva un momento di fragilità, era sulla carrozzina. Noi- continua Miozzo- dovevamo immaginare ogni momento della partecipazione del Pontefice e questo ci ha aiutati nel lavorare sull'accessibilità. Avere nel simbolo del Giubileo una persona che viveva una fragilità motoria ci ha aiutati a progettare tutto su misura delle persone con fragilità. E' stato l'ispiratore di questo modo di pensare alla disabilità, ci ha aiutati a fare un passaggio mentale, rendendo implicito il pensiero delle persone che hanno delle fragilita e che devono avere le giuste attenzioni per garantire i loro diritti", sottolinea Miozzo. "Avendo una sorella sorda- afferma- posso dire che in questo lavoro del Giubileo la disabilità è diventata una questione strutturale che stiamo affrontando. Il Giubileo ci sta aiutando a cambiare la cultura e il modo di leggere la disabilita perché l'esclusione è dovuta all'impossibilità di partecipare. Abbiamo provato a fare dei miglioramenti. Abbiamo visto l'Atac migliorare, così come le Ferrovie dello Stato. Roma è una splendida città, ma è molto complicata perché rende la movimentazione delle persone quasi impossibile- conclude Miozzo- ma di progressi ne stiamo facendo. Questo pomeriggio si svolgerà una cerimonia alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura e domani, tra Via della Conciliazione e i giardini di Castel Sant'Angelo, avremo un'altra giornata di festa". (28.04.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Siamo oggi qui con il dottor Miozzo per aprire insomma il Giubileo delle persone con disabilità, un evento che era particolarmente caro a Papa Francesco.
00:10Lei ha anche diciamo fatto un ricordo personale con Papa Francesco, che cosa si sente di dire anche proprio in vista di queste due giorni?
00:18Mi sento di dire che è stato proprio lui l'ispiratore perché in fondo il Giubileo che è organizzato, è diretto, è voluto dal Santo Padre ha rappresentato sin dall'inizio un uomo a quell'epoca che era già in una situazione di fragilità, l'uomo in carrozzina per il quale dovevamo organizzare ogni evento pensando alla sua fragilità.
00:44Quindi in fondo è stato l'ispiratore, non dico di questo convegno, ma l'ispiratore di questo modo di pensare alla disabilità, alle fragilità e di inserire non episodicamente nella nostra organizzazione, nella nostra pianificazione sociale
01:01ma far sì che la nostra organizzazione e pianificazione abbia implicito il pensiero dell'essere che ha delle fragilità e che quindi deve essere considerato a piena ragione e nel pieno diritto di avere quelle attenzioni che sono indispensabili e che purtroppo le nostre città, il nostro modo di vivere abitualmente non consente.
01:27Quante persone con disabilità ci aspettiamo in questi due giorni?
01:31Molte migliaia, molte migliaia.