https://www.pupia.tv - Bologna - SUVIANA. LA FIGLIA DI UNA VITTIMA: "AIUTARE CHI È SOPRAVVISSUTO"
Bologna, 9 apr. - "Ovviamente per noi quella di oggi è una giornata difficile e complessa, in cui i ricordi di quel giorno infausto riaffioriano come se fosse ieri. Noi in questa giornata non abbiamo voluto fare altro che ricordare, ricordare chi non c'è più e ricordare chi c'era e si è salvato ed è psicologicamente provato". Sono le parole di Fara Garzillo, figlia di Vincenzo, una delle vittime della strage di Suviana che proprio un anno fa costò la vita a sette lavoratori a causa di un'esplosione all'interno della centrale idroelettrica di Bargi, sull'Appennino bolognese. "Ed è forse a chi è rimasto ed è psicologicamente provato che va data una mano per ritornare a riprendere quello che era il suo lavoro e il lavoro che amava", aggiunge Garzillo, oggi a Bologna per partecipare a un'iniziativa organizzata dall'associazione Sicurezza e lavoro per l'anniversario della tragedia. "Mio padre era un uomo buono, come lo ha definito mia mamma, appassionato del suo lavoro. Non avrebbe mai immaginato- continua Garzillo- che potesse accadere una catastrofe come quella accaduta il 9 aprile 2024". Conclude Garzillo: "La nostra presenza qui è solo per poterlo ricordare e poter tenere impressi tutti quei nomi che purtroppo lì sotto hanno lasciato la loro vita. Certi che saranno comunque un po' gli angeli di tutti e gli angeli di coloro che rimangono". (09.04.25)
#pupia
Bologna, 9 apr. - "Ovviamente per noi quella di oggi è una giornata difficile e complessa, in cui i ricordi di quel giorno infausto riaffioriano come se fosse ieri. Noi in questa giornata non abbiamo voluto fare altro che ricordare, ricordare chi non c'è più e ricordare chi c'era e si è salvato ed è psicologicamente provato". Sono le parole di Fara Garzillo, figlia di Vincenzo, una delle vittime della strage di Suviana che proprio un anno fa costò la vita a sette lavoratori a causa di un'esplosione all'interno della centrale idroelettrica di Bargi, sull'Appennino bolognese. "Ed è forse a chi è rimasto ed è psicologicamente provato che va data una mano per ritornare a riprendere quello che era il suo lavoro e il lavoro che amava", aggiunge Garzillo, oggi a Bologna per partecipare a un'iniziativa organizzata dall'associazione Sicurezza e lavoro per l'anniversario della tragedia. "Mio padre era un uomo buono, come lo ha definito mia mamma, appassionato del suo lavoro. Non avrebbe mai immaginato- continua Garzillo- che potesse accadere una catastrofe come quella accaduta il 9 aprile 2024". Conclude Garzillo: "La nostra presenza qui è solo per poterlo ricordare e poter tenere impressi tutti quei nomi che purtroppo lì sotto hanno lasciato la loro vita. Certi che saranno comunque un po' gli angeli di tutti e gli angeli di coloro che rimangono". (09.04.25)
#pupia
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Ovviamente per noi oggi è una giornata difficile, complessa, in cui i ricordi di quel giorno in fausto raffiorano come se fosse ieri.
00:13Noi in questa giornata non abbiamo voluto fare altro che ricordare, ricordare chi non c'è più e ricordare chi c'era e si è salvato e che psicologicamente è provato.
00:27Ed è forse a chi è rimasto, a chi è psicologicamente provato che mi ha dato una mano per ritornare a riprendere quello che era il loro lavoro, il lavoro che amavano.
00:42Mio padre era un uomo buono, come l'ha definito mia mamma, appassionato del suo lavoro e che non aveva mai immaginato che potesse accadere una catastrofe come quella che è accaduta il 9 aprile del 2024.