21 anni fa Luca Lucini esordì con Tre metri sopra il cielo, lanciando Riccardo Scamarcio. Oggi il regista è nei cinema con L'amore in teoria: sempre di primo amore si tratta, ma non siamo più a Roma e i lucchetti non sono quelli di Ponte Milvo di quel lontano film tratto dal cult book di Federico Moccia.
Stavolta, il protagonista maschile, è Nicolas Maupas (26 anni). C'è sempre la meraviglia/terrore dell'incontro col primo amore. Ma siamo a Milano e il protagonista è Leone (Maupas), fidanzato perfetto (studioso, rispettoso, gentile) di Carola (Caterina De Angelis). Che però in realtà continua a vedersi anche col pochissimo affidabile Manuel (Riccardo Vicardi). E così un giorno Leone si trova accusato di un reato di cui il colpevole è l'altro. Finirà ai servizi sociali, dove però incontrerà l'eco-attivista Flor (Martina Gatti). Lei o Carola? Questo è il dilemma del primo amore: ad aiutarlo a "scegliere", un senzatetto (Francesco Salvi) che si trasforma in maestro di vita...
Vent'anni dopo, i ragazzi sono cambiati in molte cose, anche nell'approccio ai sentimenti. Il film, forse un po' troppo stereotipato, a tratti però riesce a essere generazionale (co-sceneggiatrici le giovani Amina Grenci e Teresa Fraioli). Con nessuna velleità autoriale, ma il ritratto "fotografico" di un mondo (oltre alle giovani autrici, c'è Gennaro Nunziante, regista di Zalone e Io sono la fine del mondo) lo fa.
Nicolas Maupas, passato dal Filippo di Mare fuori (2020-2023) a Leone (in mezzo, anche il trionfale Il conte di Montecristo), dice: «Nello spaesamento della nostra generazione forse c'è il fatto che ci sono tante possibilità oggi. E soprattutto ci sono tante possibilità che non sono ancora completamente accettate. Quindi avere qualcosa che è raggiungibile, ma avere delle persone in mezzo che rendono difficile questo raggiungimento finale, può creare dello spaesamento».
Dal 2004 a oggi è aumentata la libertà, i ruoli sono meno rigidi. Forse c'è meno romanticismo e ci sono più paure. Sicuramente è rimasta la necessità di imparare a gestire le emozioni, anche attraverso una educazione sentimentale, aggiornata ai tempi. Dice ancora Maupas (anche in Nudes, Un professore, I sopravvissuti, Noi siamo leggenda, Marconi), al suo esordio da protagonista al cinema (dopo Sotto il sole di Amalfi e La bella estate): «Siamo arrivati alla consapevolezza che ci sia la necessità di un'educazione sentimentale perché abbiamo capito che i sentimenti, alla fine, nonostante siano una cosa estremamente innata e naturale, hanno ancora bisogno di uno studio, come se fossero una materia scolastica, appunto. E credo sia un grande traguardo ammettere la necessità di questa educazione».
Stavolta, il protagonista maschile, è Nicolas Maupas (26 anni). C'è sempre la meraviglia/terrore dell'incontro col primo amore. Ma siamo a Milano e il protagonista è Leone (Maupas), fidanzato perfetto (studioso, rispettoso, gentile) di Carola (Caterina De Angelis). Che però in realtà continua a vedersi anche col pochissimo affidabile Manuel (Riccardo Vicardi). E così un giorno Leone si trova accusato di un reato di cui il colpevole è l'altro. Finirà ai servizi sociali, dove però incontrerà l'eco-attivista Flor (Martina Gatti). Lei o Carola? Questo è il dilemma del primo amore: ad aiutarlo a "scegliere", un senzatetto (Francesco Salvi) che si trasforma in maestro di vita...
Vent'anni dopo, i ragazzi sono cambiati in molte cose, anche nell'approccio ai sentimenti. Il film, forse un po' troppo stereotipato, a tratti però riesce a essere generazionale (co-sceneggiatrici le giovani Amina Grenci e Teresa Fraioli). Con nessuna velleità autoriale, ma il ritratto "fotografico" di un mondo (oltre alle giovani autrici, c'è Gennaro Nunziante, regista di Zalone e Io sono la fine del mondo) lo fa.
Nicolas Maupas, passato dal Filippo di Mare fuori (2020-2023) a Leone (in mezzo, anche il trionfale Il conte di Montecristo), dice: «Nello spaesamento della nostra generazione forse c'è il fatto che ci sono tante possibilità oggi. E soprattutto ci sono tante possibilità che non sono ancora completamente accettate. Quindi avere qualcosa che è raggiungibile, ma avere delle persone in mezzo che rendono difficile questo raggiungimento finale, può creare dello spaesamento».
Dal 2004 a oggi è aumentata la libertà, i ruoli sono meno rigidi. Forse c'è meno romanticismo e ci sono più paure. Sicuramente è rimasta la necessità di imparare a gestire le emozioni, anche attraverso una educazione sentimentale, aggiornata ai tempi. Dice ancora Maupas (anche in Nudes, Un professore, I sopravvissuti, Noi siamo leggenda, Marconi), al suo esordio da protagonista al cinema (dopo Sotto il sole di Amalfi e La bella estate): «Siamo arrivati alla consapevolezza che ci sia la necessità di un'educazione sentimentale perché abbiamo capito che i sentimenti, alla fine, nonostante siano una cosa estremamente innata e naturale, hanno ancora bisogno di uno studio, come se fossero una materia scolastica, appunto. E credo sia un grande traguardo ammettere la necessità di questa educazione».
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NovitàTrascrizione
00:00C'è Carola, senti Carola, tu mi piaci, tu sempre, te lo sai.
00:05L'amore, tu vai a ripassare e tra dieci minuti ci vediamo.
00:09Vent'anni fa Luca Lucini esordì con tre metri sopra il cielo e oggi con L'amore in teoria nei cinema dal 24 aprile
00:17torna a raccontare il primo amore e quei ventenni che sono completamente cambiati in molte cose anche nell'approccio ai sentimenti.
00:26Il protagonista, interpretato da Nicolà Mopà, è un ragazzo studioso e gentile, innamorato di una ragazza che lo sfrutta,
00:34interpretata da Caterina De Angelis, che dopo esperienze spiacevoli scopre che deve volgere lo sguardo altrove.
00:40Nello spaziamento della nostra generazione forse c'è il fatto che ci sono tante possibilità ad oggi
00:44e soprattutto ci sono tante possibilità che ancora non sono completamente accettate,
00:50quindi avere qualcosa che è raggiungibile ma avere comunque delle persone in mezzo che rendono difficile questo raggiungimento finale
00:57può creare dello spazioamento.
00:59Tra questi ventenni c'è molta più libertà, ruoli meno rigidi, forse meno romanticismo e più paure.
01:06Sicuramente la necessità di imparare a gestire le emozioni anche attraverso un'educazione sentimentale,
01:12come dice il protagonista del film.
01:15Siamo arrivati alla consapevolezza che ci sia la necessità di un'educazione sentimentale
01:19ma perché abbiamo capito che i sentimenti alla fine, nonostante sono una cosa estremamente innate e teoricamente naturale,
01:25alla fine hanno ancora bisogno di uno studio come se fosse una materia scolastica appunto.
01:30Credo che sia un grande traguardo ammettere appunto la necessità di questa educazione.
01:36Ficci qualcosa che è molto più importante.
01:39La libertà.
01:40Tutte le immagini
01:43Se per un cuore rotto aprono indagini