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https://www.pupia.tv - Emilia Romagna - Nipoti (di) partigiani - Alessandro Marchi
“La guerra non porta mai niente di buono”: è questo l’insegnamento più importante che Luigi Arbizzani, nome di battaglia Oddone, ha lasciato al nipote Alessandro.
Arruolato prima nelle formazioni SAP di San Giorgio di Piano, nella pianura Bolognese, Oddone passò poi nel battaglione Tampellini della Brigata Garibaldi Paolo; un impegno partigiano che portò Luigi Arbizzani a ricevere la Croce al merito di guerra.
Un episodio in particolare ha segnato la vicenda di Oddone: il giorno dopo la Liberazione di Bologna, il 22 aprile 1945, nelle campagne di San Giorgio di Piano, Luigi aveva rischiato la vita, rimanendo gravemente ferito, per salvare un compagno del battaglione nell’ultima battaglia contro un manipolo di tedeschi irriducibili.
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Trascrizione
00:00Mio nonno mi ha insegnato che la guerra non porta mai niente di buono.
00:05Mio nonno si chiamava Luigi Arbizzani, nome di battaglia Ottone, non sappiamo perché.
00:11Ha partecipato alla resistenza prima nelle formazioni SAP, squadre di azione patriottica di San Giorgio di Piano
00:18e poi nel battaglione Tampellini della brigata Garibaldi Paolo, sempre a nord di Bologna.
00:26Ha ricevuto la croce al merito di guerra per la sua attività partigiana.
00:33Dopo la liberazione si è dedicato a raccogliere documenti, a fare ricerca storica e a ricostruire quello che era stata la resistenza.
00:44Ma si è anche occupato di storia del lavoro e dell'ecidio di Montessone, ad esempio.
00:50Me lo ricordo, era la metà degli anni 90 e la Nato aveva deciso di bombardare Belgrado
00:56per risolvere quel complicato rompicapo che sono state le guerre balcaniche.
01:04A me, che ero neanche ventenne e ascoltavo il telegiornale e leggevo i giornaloni,
01:10sembrava una soluzione logica, ma lui mi disse
01:13«No, bisogna trattare, trattare, trattare».
01:17C'era un racconto che il nonno mi faceva spesso da bambino, non avrebbe neanche potuto evitarlo,
01:23perché aveva questo braccio rimasto storto, la mano piegata in una posizione innaturale
01:28e quello lo notava anche un bambino.
01:30E allora quando gli chiedevo mi raccontava «Cos'è successo?».
01:34E' successo che il giorno dopo la liberazione di Bologna,
01:38è stata il 21 aprile 1945,
01:40ecco il 22 aprile lui era con i suoi compagni del battaglione a nord di San Giorgio di Piano,
01:47stava scacciando gli ultimi tedeschi che erano rimasti asserragliati in un gustico
01:51e non volevano saperne di andarsene.
01:54Per cercare di salvare un amico si era esposto al fuoco nemico,
01:58una raffiga di mitra gli aveva preso tutto l'avambraccio sinistro,
02:02quindi aveva radio e una completamente fracassate
02:05e stava perdendo sangue, stava per morire.
02:10Per fortuna un suo compagno è riuscito ad afferrarlo e a trascinarlo in un fosso
02:14e così ha salvato con la sua vita probabilmente anche la mia.

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