https://www.pupia.tv - Roma - Violazione dei diritti umani in Iran e la necessità di una nuova politica - Conferenza stampa di Naike Gruppioni (16.04.25)
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00:00Buonasera a tutti, grazie per la vostra presenza, grazie per la presenza della signora Rajavi
00:09in collegamento da Parigi, grazie ai colleghi senatori e deputati che sono presenti e saranno
00:17presenti e che ci raggiungeranno, grazie all'organizzazione e grazie a voi amici iraniani.
00:22Qua per che cosa?
00:23Qua ancora, ancora una volta per sottolineare, noi lo cadenziamo, il nostro amore per la libertà
00:29ogni tot di mesi, ogni anno, da qualche anno, da tanti anni voi ce l'avete insegnato, noi
00:35dobbiamo ritrovarci qua a parlare e cercare di dare il massimo della cassa di risonanza
00:40possibile anche in termini mediatici, giornalistici, per raccontare all'Italia, all'Europa, al mondo,
00:47per sottolinearlo sempre con maggiore forza un dato importante.
00:51Il dato importante è che il regime teocratico iraniano sta crollando, è qualche tempo che
01:00ce lo diciamo ed è però ogni giorno che apriamo un giornale, soprattutto nell'ultimo anno,
01:06anno e mezzo, ci stiamo rendendo conto sempre di più che non ci stiamo raccontando qualcosa
01:11che ci piace raccontarci e ci piace ascoltare.
01:14Stiamo raccontando e forse voi e noi, i vostri amici, l'abbiamo visto prima di altri, prima
01:19di tanti altri, quanto si stia sgretolando il regime terrorista di Teheran.
01:25Si è sgretolato e si sta sgretolando dall'interno perché economicamente vive il popolo iraniano
01:32per causa di questo regime una situazione orrenda.
01:37C'è la difficoltà di comprare gli alimenti, c'è la difficoltà di mangiare in Iran, oltre
01:42a tutte le altre difficoltà. C'è la difficoltà per le donne di respirare liberamente una vita
01:47bella, c'è la difficoltà dei giovani di vivere al passo con i propri tempi e con i
01:54loro desideri. C'è insomma un Iran che ha cercato di raccontare al mondo negli ultimi
02:00mesi che ci sarebbe stata una svolta moderata.
02:04La svolta moderata la si può riassumere in un dato terribile e terrificante. Più di
02:12mille esecuzioni nell'ultimo anno. Questa è la svolta moderata che gli Ayatollah propongono
02:19al mondo e che qualcuno nel mondo dovrebbe applaudire.
02:24Noi non l'applaudiamo, voi non penso che l'applaudite, assieme a Maria Marajavi non soltanto
02:28non la applaudiamo, ma la condanniamo sempre con maggiore forza e anche però e soprattutto
02:35però qua con voi che siete l'unica vera, così come Maria Marajavi, leader di una piattaforma
02:42alternativa al regime di Teheran, non soltanto per condannare, perché oltre la condanna e lo
02:49sdegno ci deve essere e c'è un programma, un progetto, una linea molto chiara, molto
02:56condivisibile, universalmente condivisibile, quantomeno certamente per le persone che amano
03:01la libertà come noi. E quella linea si riassume nei dieci punti del programma di Maria Marajavi.
03:08Vedete, molto spesso, ce lo siamo detti anche altre volte, ma va sempre ricordato, molto
03:13spesso è facile criticare e condannare dei regimi, è facile auspicarne anche il crollo,
03:21ma talvolta abbiamo visto che la storia ci ha rappresentato il fatto che se non c'è
03:25un'alternativa credibile si rischia di andare verso il buio. Ecco, l'Iran attuale, l'Iran
03:32degli Ayatollah, teme in modo particolare la signora Rajavi, il Mec e le persone libere
03:38che la sostengono, per una ragione molto semplice, perché la signora Rajavi, il Mec
03:44e le persone libere che sostengono la vera, unica, vera dissidenza iraniana, così come
03:48tutto il Consiglio della Resistenza, hanno le idee chiare sul dopo. Ed è per questo
03:54che a Teheran qualcuno tollera altre finte dissidenze, ma non tollera assolutamente la
04:01signora Rajavi, non tollera il Mec. Proprio perché c'è questo surplus qualitativo, non
04:06c'è soltanto una condanna, una voglia di andare contro, una voglia di libertà che rischia
04:12talvolta però soltanto di fernarsi a degli slogan. Qua abbiamo di più, qua abbiamo un
04:17programma ed è per questo che sono particolarmente, che siamo anche noi, che supportiamo sinceramente
04:23autenticamente questi dieci punti del programma della signora Rajavi, siamo non particolarmente
04:29simpatici ai preti di Teheran. E il tema, prima di introdurre, nell'introdurre la signora
04:38Rajavi, il tema di fondo oggi, in un mondo e in una situazione internazionale di caos sempre
04:46moltiplicato, sempre più forte, sempre più difficile da interpretare, da capire, è un
04:56tema che tocca il livello della etica e della morale prima ancora che della politica.
05:01è, noi, da che parte della storia vogliamo schierarci? Perché se non ci schieriamo siamo
05:09degli inetti, e questa è una categoria brutta che non voglio prendere in considerazione,
05:14ma se ci schieriamo, ci schieriamo dalla parte di chi? Dalla parte giusta o dalla parte sbagliata
05:19della storia? Perché se ci vogliamo schierare e se abbiamo l'ambizione di poterci schierare,
05:23di volerci schierare dalla parte giusta della storia, allora tutti assieme, e qui le differenze
05:30ideologiche stanno a zero tra di noi, la parte giusta della storia è con la signora
05:36Rajavi, in riferimento all'Iran, è con chi ha un'alternativa forte, un'alternativa forte
05:41che non è soltanto per il vostro popolo, per la vostra patria, ma è un'alternativa
05:45forte per tutto il Medio Oriente e quindi per il mondo, perché il Medio Oriente è un
05:49punto nevralgico dell'equilibrio dell'ordine mondiale. In definitiva, quindi, abbiamo visto,
05:56ho aperto il mio breve intervento dicendo il caos e il continuo percorso distruttivo
06:05che sta vivendo il regime di Teheran. L'abbiamo visto con la grande e clamorosa crisi di Hezbollah,
06:13l'abbiamo visto con la caduta del regime siriano, che era il loro ponte strategico, logistico,
06:19per continuare a mettere Israele sotto pressione. Israele sotto pressione vuol dire non soltanto
06:25Israele sotto pressione, vuol dire l'Occidente sotto pressione, vuol dire anche non Hezbollah
06:33ma gli Uti che cercano di intervenire in modo molto dannifero e dannoso in riferimento ai commerci
06:40internazionali, vuol dire insomma l'Iran cuore di una destabilizzazione. Bene, hanno evidentemente
06:46preso dei grossi abbagli e dei grossi problemi negli ultimi tempi e per questo che noi dobbiamo
06:53oggi più che mai avere pressione e l'Occidente non deve sbagliarsi a legittimare. Vedendo
06:58adesso l'Iran un po' più con le orecchie, come dire, abbassate, per motivi che ho appena
07:03detto, non dobbiamo dimenticarci di tenere la pressione alta. E pressione alta vuol dire
07:08non riconoscere l'Iran e volere anzi dire continuare a sostenere voi, unica vera dissidenza
07:15iraniana e vuol dire soprattutto insistere, promuovere ovunque nelle democrazie occidentali
07:20quella proposta di inserire l'organizzazione dei Pasdaran nella lista dei movimenti, delle
07:27liste del terrorismo internazionale. Questo è il segnale forte che dobbiamo dare e con
07:31questo segnale forte, con queste mie considerazioni saluto ancora una volta, ringrazio e sorrido
07:38alla signora Rajavi e le mandiamo assieme un grande applauso qua da Roma.
07:43Buonasera, saluto tutti gli amici e i rappresentanti del popolo italiano. Sono felice di stare con
08:11voi in questa in questo programma, in questa seduta di analisi. Ringraziando il signor Pozzol,
08:21i gregi legislatori italiani, cari amici del popolo italiano della resistenza, vi do il benvenuto a tutti
08:36voi che siete giunti qua per partecipare a questa conferenza organizzata per l'analisi della questione
08:41iraniana. Credo di poter condividere con voi la convinzione che mai come ora la crisi iraniana
08:47sia stata carica di eventi tumultuosi e al pertanto delicata per i popoli dell'Iran e della regione e
08:56del mondo. Durante l'anno scorso il regime guerra fondaia ha perso il suo dominio sulla Siria e sul
09:03Libano, indebolendosi sempre più di ogni altro momento. Adesso all'interno del paese assediato
09:09dalla rabbia e dall'odio dell'intera popolazione ed è incalzato dai movimenti di protesta che
09:14mirano al suo rovesciamento. Quindi il regime è deciso di conservare il proprio potere, aumentando
09:22il numero di esecuzioni, il livello della repressione, concentrandosi sullo sviluppo del progetto
09:27nucleare. Questo regime secondo le statistiche governative nell'anno 2024 ci sono state 1150
09:40esecuzioni capitali. L'anno scorso è stato l'anno della continuazione, l'anno in corso
09:48è l'anno della continuazione delle esecuzioni e soltanto nella giornata dell'8 aprile sono
09:54stati impiccati 5 prigioni di politici dopo 10 anni di detenzione e tortura. Negli anni
09:59passati Khomeini tentava di affrontare le rivolte mediante l'incremento delle esecuzioni.
10:04Lo scatto in cui si trova ora li impone di anticipare le esecuzioni ai movimenti di piazza.
10:10Egli ha recentemente affermato che se dovessero pensare di creare dei disordini all'interno
10:14del paese, come negli anni passati il popolo, leggi le forze repressive, gli darebbe una risposta
10:22meritembre. Cari amici, in realtà il regime è sull'olio del precipizio, quindi non ha
10:35alternative a una maggiore repressione e al saccheggiamento del paese, soluzioni che portano
10:42ad un incremento dell'odio e della rabbia del popolo e dei giovani rivoltosi.
10:46Allo stesso tempo la comunità internazionale e in particolare l'Europa accusano una mancanza
10:56di soluzione specifica ed efficace per affrontare la questione iraniana.
11:02Qualsiasi tentativo volto a modificare la linea del regime teocratico e o a indurla a una
11:07diminuzione della belligeranza equivale alla creazione di opportunità per il regime e
11:16mina contestualmente la sicurezza mondiale.
11:20Le incertezze dell'Occidente sono la conseguenza tangibile d'aver ignorato a lungo la vera
11:27soluzione del problema, ovvero il popolo iraniano e la sua resistenza. Fa parte della
11:35politica fallimentare della Peasement nei confronti del regime disumano e anti-iraniano, una politica
11:46che per, tale politica per decenni ha preferito gli interessi di corto raggio a quelli strategici.
11:52Oggi assistiamo ad un drastico calo degli scambi commerciali tra l'Iran e l'Europa. In realtà
12:01l'Europa registra da una parte ingenti perdite commerciali e dall'altra i danni scaturiti
12:08dalla condotta belligerante dei nulla. L'inerzia d'Europa ha permesso ai droni e ai missili
12:16iraniani di atterrare in Ucraina e ai suoi sicari di sparare ai politici occidentali in
12:21Francia, negli USA e in Spagna ed in Albania.
12:28Due decenni fa, in una riunione all'Europarlamento, proposi la terza soluzione alla questione iraniana,
12:42ricordando che la comunità internazionale non è obbligata a scegliere tra la guerra e
12:50il governo teocratico dotato della bomba atomica. Esiste una terza via, che è il cambiamento
13:00democratico per mano del popolo iraniano e della sua resistenza organizzata. Consentitemi oggi
13:07di sottolineare il fatto che gli iraniani non accetteranno altre soluzioni all'infuori
13:11del rovesciamento della dittatura religiosa e dell'instaurazione di una Repubblica libera,
13:16democratica, basata sulla negazione delle due dittature monarchiche, quella monarchica
13:24e questa religione. Un Iran libero, denuclearizzato, con la separazione tra religione e Stato e il
13:34programma di dieci punti della resistenza. Come ho riferito agli onorevoli senatori americani
13:40riuniti in una seduta al Senato americano, questo regime non smetterà mai di reprimere,
13:47esportare il terrore e propredire del suo programma nucleare. L'esperienza degli ultimi
13:5446 anni dimostra che questo regime non tiene fede a nessun impegno e a nessuna promessa.
14:05In seguito alla divulgazione delle coordinate dei siti nucleari del regime da parte della
14:09resistenza iraniana nel 2002, Khomeini ha persino accettato la chiusura dei siti per
14:16l'arricchimento dell'uranio, ma a un anno dopo ha tolto i sigilli per incrementare l'attività,
14:24incrementarne l'attività. La chiave della questione iraniana in mano agli iraniani è la resistenza
14:32iraniana. Si può porre fine alla condotta belligerante del regime. La soluzione è il
14:39suo rovesciamento. Si può impedire loro di acquisire la bomba atomica. Bisogna decapitare
14:47la dittatura feroce al potere in Iran. Si può bloccare la propagazione del suo terrore in tutto
14:56il mondo. La via, però, è quella di spodestare il padrino mondiale del terrorismo di Stato.
15:04Sì, con la resistenza, la rivolta e l'esercito per la liberazione del popolo, il popolo iraniano,
15:11si può e si deve decapitare la dittatura religiosa regnante in Iran. Permettetemi di aggiungere
15:17che con un Iran semidistrutto viviamo il momento meno opportuno per instaurare delle relazioni
15:24commerciali floride da parte dell'Europa con l'Iran. L'economia iraniana inizia soltanto
15:35a crescere con la fine della dittatura religiosa e l'instaurazione di un governo democratico
15:41in grado di coinvolgere la partecipazione popolare alla ricostruzione del paese.
15:46Questo è il compito a noi assegnato.
15:57Qual è la vera ragione della reticenza dei governi europei ad inserire il corpo dei
16:01passerani iraniani nella lista dei gruppi terroristici, nonostante fosse invocata dall'UE a più ripresa
16:09attraverso diverse risoluzioni.
16:15Noi diciamo che bisogna finire di accettare subinamente la diplomazia degli ostaggi,
16:20tollerare la presenza dei funzionari e le sfie del Ministero dell'informazione del regime in Europa
16:24ed il permissivismo all'infiltrazione degli inviati di quest'ultimo
16:32alle orbite politiche più importanti dei governi occidentali.
16:38Non bisogna ignorare l'uso contorto dei mercati europei, persino le università per
16:42l'approvvigionamento degli equipaggiamenti militari per
16:49fabbricare i droni e la sua industria nucleare.
16:53Non dobbiamo permettere al regime di demonizzare la resistenza e la messa in atto
17:06della più grande opera di censura ai danni della stessa.
17:10È giunta l'ora che l'Europa, con l'adozione di una politica ferma nei confronti del regime teocratico,
17:16si collochi al fianco degli iraniani nella lotta per la democrazia e la libertà.
17:20Auspichiamo che l'Italia sia il pioniere di una nuova posizione in rappresentanza dell'UE
17:25in base alla quale venga riconosciuta la legittimità della lotta degli iraniani per il rovesciamento del regime
17:33e quella ingaggiata dai giovani rivoltosi contro i pastarani.
17:40E chiedere il deferimento del fascicolo della drastica perpetua della violazione dei diritti umani
17:46a carico dei capi del regime, assicurandoli alla giustizia.
17:55Attraverso l'attivazione del meccanismo di snapback o grilletto,
18:00previsto la risoluzione numero 2231 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU,
18:04costringere il regime a sospendere la sua corsa al nucleare,
18:15condizionare il regime teocratico al capitolo 7 della dichiarazione universale delle Nazioni Unite
18:20quali il pericolo imminente per la pace e la sicurezza mondiale.
18:24E infine, contrastare le pressioni e i complotti della dittatura religiosa ai danni dei mujahidin residenti ad Ashraf
18:35e difendere i loro diritti fondamentali, quali la libertà di parola e delle riunioni,
18:41nell'ambito delle leggi internazionali come la Convenzione del 1951
18:45e tutela i diritti umani.
18:54Lo storico eroe italiano Garibaldi ha detto
18:57permettetici di lottare per la libertà, anche se al costo di perdere tutto,
19:03perché senza la libertà niente può essere considerato un valore.
19:10Questo è l'obiettivo prefissato dai nuclei di rivolta
19:13e i combattenti per la libertà in Iran
19:16per il quale lottano e che verrà raggiunto.
19:24Grazie a tutti.
19:25Grazie signora Rajavi per le sue parole, sempre cariche di forza e d'emozione.
19:36Lascio ora la parola all'amico senatore Speranzona.
19:43Grazie, gentile Presidente Rajavi, carissimi colleghi, carissimi amici dell'Iran Libero
19:54che siete qui presenti e tutti coloro i quali poi ascolteranno questa conferenza.
20:01Vedete essere qui prima ancora che una questione legata al ruolo che ciascuno di noi poi ricopre all'interno delle istituzioni.
20:07Nel mio caso sono componente della Commissione Esteri, sono componente ovviamente del Comitato Interparlamentare per l'Iran Libero.
20:17Essere qui è un dovere di fronte alla nostra coscienza, la nostra sensibilità umana.
20:25Nel concludere il proprio intervento la signora Rajavi ci ha ricordato una frase di Garibaldi che dice
20:32appunto che la libertà è un valore insopprimibile.
20:37È un diritto che non è negoziabile, è un diritto che è insito in ciascun essere umano.
20:46E ascoltare dalle parole del mio collega Pozzolo i numeri riferiti alle esecuzioni che sono state eseguite in Iran nel corso dell'ultimo anno,
21:03più di 1.500, 1.100, scusate, 1.150 ha detto la signora Rajavi, 1.153 ho letto nell'ultimo anno dal 21 marzo 2024 al 21 marzo 2025.
21:19Ma soprattutto tutto ciò che sta dietro queste esecuzioni, le persecuzioni, le violenze, le mutilazioni fisiche, le torture,
21:33l'impossibilità di poter esprimere un'idea, l'impossibilità di poter svolgere parte attiva all'interno di un contesto sociale
21:43perché magari si è di un genere che in quel contesto sociale è compresso da una visione arcaica e incomprensibile della parola di Dio.
21:55La mancanza di quelli che sono diritti fondamentali che in una civiltà vengono considerati assolutamente indispensabili
22:09per permettere agli individui di poter realizzare le proprie aspirazioni, i propri sogni, la propria possibilità di crescere, di crescere i propri figli.
22:19Io come al solito mi ero preparato una nota ma lasciamo stare la nota perché mi è piaciuto più ascoltare poi quello che hanno detto i miei interlocutori.
22:30Ma giustamente la signora Rajavi ci inchioda di fronte a una responsabilità.
22:38E' giusto, ed è giusto, ci mancherebbe, riconoscere gli orrori ed è giusto che ciascuno di noi faccia il possibile
22:49perché questi orrori ai quali si sommano altri orrori vengano raccontati, vengano portati all'attenzione delle opinioni pubbliche occidentali in tutto il mondo.
23:03Ma non basta, non basta perché abbiamo due strade che sono parallele ma che dobbiamo perseguire con determinazione,
23:15soprattutto noi che abbiamo responsabilità istituzionali.
23:18Una è quella di non cedere la tentazione di ammorbidire la nostra posizione nei confronti di un regime,
23:26quello ireniano, che mascherando false aperture alla democrazia con concrete invece persecuzioni,
23:40prosecuzioni delle persecuzioni alle quali abbiamo assistito negli ultimi decenni con il regime degli Ayatollah,
23:50rischiano di indebolire la possibilità per tutti coloro i quali all'interno dell'Iran e all'esterno dell'Iran oggi combattono
24:00rischiando la propria vita coraggiosamente per regalare ai propri figli un destino diverso rispetto a quello che ci regala il presente
24:09e che ci ha regalato il passato.
24:12E quindi mantenere ferma questa condanna, ferma e univoca,
24:21anche in un momento nel quale ci sono, mentre stiamo parlando qui oggi noi,
24:26ci sono delle trattative in corso tra l'Iran, gli Stati Uniti d'America,
24:33per la questione del nucleare e quindi è una fase delicata questa nei rapporti internazionali tra l'Iran, gli Stati Uniti, l'Europa.
24:47Allora l'Italia che è sempre stata un ponte importante relazionale per trasmettere, trasferire e affermare
24:58i quali valori che per noi sono fondamentali, come quello della libertà, della democrazia,
25:03della possibilità di crescere in un ambito, in un contesto sociale nel quale non ci sono discriminazioni di alcun genere,
25:12i dieci punti rappresentati dal comitato che validamente da decenni è guidato dalla signora Rajavi,
25:23e rappresentano il modello verso il quale indirizzarci.
25:28E allora se dobbiamo giustamente continuare a denunciare ciò che succede in Iran e darne visibilità,
25:36se dobbiamo continuare a condannare ciò che succede in Iran individuando in modo inequivocabile quelli che sono i responsabili,
25:43dobbiamo anche dare segni concreti di sostegno attivo nei confronti di coloro i quali in Iran e fuori dall'Iran
25:51coraggiosamente si scontrano contro un regime totalitario.
25:57E quando si dice coraggiosamente, sottolineo questa parola, coraggio,
26:04che viviamo in un contesto, quello occidentale, nel quale non possiamo più dire che bisogna avere coraggio
26:14per rappresentare delle idee. È bellissimo poterlo dire, ma sappiamo anche che non abbiamo dei grandissimi rischi
26:21da correre nel rappresentare le nostre idee in un sistema democratico.
26:25Ma nel caso vostro, davvero, sappiamo attraverso i numeri, attraverso le testimonianze,
26:32di quanto questo coraggio si sostanzi molto spesso in una rinuncia agli affetti,
26:39si sostanzi in privazioni, si sostanzi nella cancellazione della possibilità di costruire
26:45delle aspettative professionali all'interno del proprio Paese,
26:50si sostanzi nella necessità di uscire, di scappare, perché la dissidenza non è accettata.
26:56E allora, questo è l'impianto sul quale ciascuno di noi, responsabilmente e con chiaramente i ruoli
27:07che rappresenta all'interno delle varie istituzioni, deve riuscire a portare.
27:15Guardate, io per concludere dico che bisogna un po' rompere questo silenzio,
27:24perché ogni tanto il tema dell'Iran torna all'attenzione della pubblica opinione
27:31e anche conseguentemente dell'azione politica.
27:36Ed è quando magari c'è un evento particolarmente grave, sanguinoso,
27:43che viene portato all'attenzione.
27:46Certo, c'è da chiedersi come mai non sia successo nel corso dell'ultimo anno
27:51per 1.153 volte, perché 1.153 esecuzioni in 94 prigioni,
28:00961 peraltro avvenute sotto quella presidenza che giustamente Pozzolo ci ricordava,
28:09nella narrazione di qualcuno voleva essere un segno di discontinuità rispetto al regime precedente
28:15e che invece si è dimostrata ancora più repressiva rispetto a ciò che già ci hanno insegnato
28:23in termini di orrore le amministrazioni precedenti alla sua.
28:28Tutto questo dimostra che non solo non ci sono segnali di discontinuità,
28:32ma che da parte della comunità internazionale a tutti i livelli
28:34non può che esserci una chiusura totale con un unico auspicio e un unico obiettivo.
28:42L'abbattimento di quel regime e l'istituzione, attraverso i dieci punti proposti dalla signora Rajavi,
28:52di un sistema democratico che abbia a cuore la libertà, la libertà di espressione,
28:58la libertà di igiene, la libertà di opportunità, la libertà di parola,
29:03la libertà religiosa, la democrazia, che stanno a cuore a tutti gli iraniani
29:09che coraggiosamente combattono per un Iran libero, per un Iran democratico.
29:16Noi siamo dalla vostra parte, per quel poco che possiamo fare,
29:20quantomeno da parte nostra non c'è bisogno di avere quel coraggio che invece vi caratterizza
29:24e del quale dovete essere fieri, perché è un dono che fate ai vostri figli
29:30e alla vostra comunità nazionale.
29:36Grazie al senatore Speranzon per le sue parole anche appassionate.
29:42Lascio la parola al senatore Giulio Terzi.
29:45Grazie Emanuele, grazie anorevole Bozzolo, grazie al senatore Speranzon.
29:53Non posso che esprimere innanzitutto un abbraccio, sia pure da lontano,
30:00di augurio, di sostegno, di fortissima amicizia e di ammirazione
30:05alla Presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana,
30:10la signora Mariam Rajavi, un abbraccio di ammirazione ma anche di riconoscenza e di ringraziamento,
30:18come a tutti gli amici del grande movimento del Megmo Jai Din, del popolo,
30:24ma anche delle altre organizzazioni che sostengono il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana.
30:27Di ringraziamento perché è grazie a loro che in questi tanti anni che stanno soffrendo,
30:35io ricordo personale di quello che è avvenuto a Campa Schraf,
30:39primo a Camp Liber di Campa Schraf e poi finalmente l'esodo,
30:44grazie alla grande generosità dell'autorità albanese,
30:47ma anche a sostegno degli americani, anche a sostegno dell'Italia e di tante persone nel mondo,
30:51quello che è stato il dramma, che continua ad essere il dramma,
30:56continua ad essere il dramma di questo popolo libero che vuole essere libero,
31:00che vuole mantenere la sua libertà, la sua dignità,
31:04andando dovunque, essendo qui da noi oggi, ma in America, in Europa, in tutti i paesi europei, a Parigi,
31:12la libertà che, come magistralmente ha detto la signora Rajavi,
31:16il senso della libertà, senza libertà non c'è niente,
31:20è la morte, l'oscurità, la notte, il bisogno, è un bisogno insopprimibile,
31:26dell'uomo, è un bisogno insopprimibile, la libertà, della dignità umana,
31:30del credere o del non credere, dell'avvere una religione,
31:33molti di voi lo sono, sono dei fedeli, vedono un futuro e danno la speranza,
31:38noi qui abbiamo a Roma il giubileo, il giubileo della speranza,
31:42ecco ci sono delle condivisioni anche sul piano della cultura,
31:44delle idealità religiose che sono nel profondo dell'animo di tantissimi,
31:50che ci uniscono, che ci uniscono in questo afflato per la libertà.
31:54Sono state raccontate, la signora Rajavi ha raccontato,
31:58l'amico Pozzolo e l'amico Speranzon hanno ricordato le feretezze atroci,
32:03le feretezze di migliaia, un presidente, queste falsità,
32:08un presidente iraniano riformista, abbiamo visto il riformista Rouhani,
32:11abbiamo visto il riformista Rafsagiani anticamente,
32:16poi sì forse Ahmadinejad non lo era completamente riformista,
32:20ma quasi si voleva trattare anche con lui, tutte queste falsità che continuano ad accrescere
32:26continuamente la violenza, perché ci sono dei paesi, dei mondi, delle categorie di interesse,
32:31dei movimenti politici che fingono ancora oggi di non vedere,
32:36e fingendo di non vedere il regime si legittimizza, si inasprisce,
32:41si diventa più sadico, siamo arrivati al taglio delle dita della mano di un ragazzo di 18 anni
32:50con la descrizione di come deve essere tagliato il dito sino al palmo della mano
32:57per rendere ancora più atroce, ma le atrocità che faceva lo Stato Islamico
33:01erano forse ancora meno di quelle che fa, ed è terrorismo di Stato,
33:06queste atrocità sono fatte per impressionare, spaventare, intimidire e rendere sensazionali
33:12la brutalità di questi carnefici.
33:15E allora grazie al movimento dei Mujahedin per dirci tutto questo,
33:21per farci vedere che siamo tutti un popolo, noi popoli liberi,
33:26compresi gli iraniani che sono liberi, che si combattono nelle strade,
33:30che si sollevano in quartieri, nuclei di opposizione,
33:33che appartengono ai Mujahedin del popolo, che continuano a fare la loro azione
33:38nel paese con un coraggio incredibile e continuano a farla naturalmente in modo politico,
33:43quello che fanno nei nostri paesi per tenere viva questa fiamma della rivolta necessaria
33:49perché sono gli iraniani che devono abbattere questo regime, sì,
33:53ma con l'aiuto politico, l'incoraggiamento, la partecipazione, l'amicizia,
33:59l'essere loro vicino di tutti noi, tutti italiani.
34:03E allora sono state dette le cose molto importanti
34:06sulla messa al bando dell'IRGC, dei PASDARAN,
34:10sulle sanzioni che devono continuare ad essere applicate,
34:14le sanzioni che adesso stanno migliorando perché le sanzioni petrolifere,
34:18c'è tutto un tracking di questo spaventoso commercio di contrabbando
34:23attraverso il quale l'Iran continua a finanziare le sue volontà di sterminio
34:29di tutti quelli che non appartengono al gruppo dei fanatici di questa religione sciita
34:35presentata in modo completamente distorto da quello che è realmente.
34:40E ci sono quindi tutte queste capacità di arricchirsi,
34:45continuare a finanziare le capacità esterne dell'IRGC attraverso i suoi comandanti.
34:51Ricordiamo come è finito il generale Soleiman,
34:53era l'esempio, il pinnacolo, la testa dell'iceberg di una grande organizzazione
34:58che non solo semina terrorismo ma destabilizza a livello globale,
35:03dal Medio Oriente all'Europa, al Sud America,
35:06al famoso triangolo in Sud America dove gli Hezbollah sono presenti
35:10e sono finanziati dall'Iran.
35:12E allora cosa è importante oggi?
35:15È stato già detto, viviamo in una situazione geopolitica di estremi flussi,
35:20di incertezze, di dubbi, di paure anche dei nostri paesi,
35:23dei rischi che ci minacciano.
35:25Abbiamo un rischio in Europa, nell'aggressione contro l'Ucraina,
35:29abbiamo il rischio dell'Iran, che è un rischio globale.
35:33E cosa stanno facendo i dirigenti iraniani?
35:36Stanno ancora una volta, ma signori miei, dopo vent'anni,
35:40dopo vent'anni, da quando i mujahidin del popolo hanno scoperto
35:44per la prima volta denunciato a tutto il mondo,
35:47che c'era un programma militare clandestino in Iran,
35:50con delle centrifughe che erano già avviate,
35:52che avevano ottenuto per dei mediatori da altri paesi
35:56dove erano state costruite, realizzate gli ordini nucleari
36:00in modo nascosto, in modo celato.
36:06Ecco, queste capacità del regime erano state denunciate nel 2002
36:11dei mujahidin del popolo.
36:13E adesso si torna, da parte iraniana, a far credere,
36:18e purtroppo ci sono alcune voci, alcune amministrazioni,
36:22all'interno delle amministrazioni, degli cosiddetti esperti,
36:27tra virgolette, che credono che dopo vent'anni di tentativi
36:32e dieci anni dal famigerato JCPOA del 2015,
36:37si possa ritornare più o meno in uno stesso percorso
36:41nel quale bontaloro, le autorità iraniane,
36:45rinunciano alla capacità militare nucleare del paese
36:50per, perché cosa?
36:53Rinunciano perché convincerebbero gli occidentali
36:56alla necessità di diventare il paese del sorriso,
37:01di trattare normalmente come dovrebbero fare
37:05i paesi di tutto il mondo in base alla Stata Unita Unita,
37:08cioè di diventare degli interlocutori credibili.
37:11Ma sappiamo chi abbiamo di fronte?
37:15Ma sono vent'anni che vediamo,
37:17e dalla rivoluzione comunista,
37:19che vediamo chi abbiamo di fronte.
37:21E tutti quelli che sono succeduti
37:22hanno continuato a peggiorare,
37:25come dicevano i miei amici,
37:27e come ha detto la signora Javi,
37:29come Peje Schian,
37:31è la somma delle più gravi mostruosità
37:35di tutto quello che è avvenuto prima,
37:37se guardiamo agli indicatori delle pene capitali,
37:40delle torture, delle cose che stanno avvenendo.
37:43E allora si finge però,
37:45o magari non voglio entrare nel discorso
37:47di chi sta negoziando
37:48e di quali sono le posizioni,
37:50io parlo, consentitemi di dire,
37:52non soltanto da amico,
37:54ma ritengo da spirito libero,
37:55da quello che ho visto da vent'anni,
37:57perché io la questione del disarmo
37:59della proliferazione nucleare in Iran
38:01la sto seguendo da vent'anni.
38:03Questo non vuol dire,
38:03può darsi che io sia l'ultimo
38:05dei meno informati
38:08e di coloro che non capiscono
38:10di questi temi.
38:11Ma posso assicurare,
38:13vengo a una certa conoscenza
38:14di come funziona la IEA,
38:16come funziona le Nazioni Unite,
38:17il Consiglio di Sicurezza,
38:18e soprattutto quali sono
38:20i tricks,
38:23le trappole,
38:25le dissimulazioni
38:26di questo orrendo sistema,
38:29dove la dissimulazione
38:30è una virtù,
38:32è un'arte,
38:33è premiata.
38:34Ecco,
38:35la dissimulazione
38:36nel far credere
38:37che questa volta,
38:39chissà perché,
38:40l'Iran rinuncia
38:41al suo radicato convincimento
38:45di dover diventare
38:46una potenza nucleare,
38:47perché fatto quello
38:49ha fatto tutto,
38:50diventa il terrore globale
38:52ancora più acceso
38:53di quello che è adesso.
38:55Il GCPOA di dieci anni fa
38:57era una grossa mistificazione.
39:01Dico soltanto una cosa,
39:02in quel testo,
39:05negli allegati,
39:06c'era un sistema
39:07di verifica inesistente,
39:10completamente diverso
39:11e anzi,
39:14del tutto platonico
39:16rispetto a tutti gli accordi
39:20sul disarmo nucleare,
39:22sul controllo
39:23delle attività nucleari
39:26nei paesi
39:26che fanno parte
39:27del trattato
39:28sulla non proliferazione nucleare.
39:30Perché?
39:31Perché le verifiche
39:32potevano essere fatte
39:33solo con l'accordo
39:35dei Mullah,
39:35non si poteva andare
39:36nelle località militari,
39:38non si poteva andare
39:38dove i Mullah
39:39non volevano,
39:40se c'erano delle contestazioni
39:41non c'erano
39:42ispezioni a sfida,
39:44se c'erano
39:45delle controverse,
39:46cosa succedeva?
39:47Si aspettava un mese,
39:48una commissione bilaterale
39:50doveva discutere,
39:51se non si metteva d'accordo
39:52evidentemente
39:53non si metteva,
39:54dove si andava,
39:55dove si prevedeva?
39:56Al Consiglio di Sicurezza,
39:58dove,
39:59guarda caso,
40:00allora,
40:00come adesso,
40:01ci sono due paesi,
40:02la Russia e la Cina,
40:03che danno sempre
40:04ragione all'Iran,
40:05quindi le ispezioni
40:06non esistevano,
40:08il punto,
40:09il riferimento
40:10che abbiamo adesso
40:11è ancora
40:12quel modello,
40:14io non voglio dire
40:15che non venga fuori
40:15qualcosa di diverso,
40:16non voglio farla Cassandra,
40:18ma voglio
40:19condividere
40:20la preoccupazione
40:22del movimento
40:23di Mao Zedin
40:24che dovremmo
40:25ringraziare
40:26ogni giorno
40:27per aver
40:27smascherato
40:29questo orrendo
40:30programma nucleare,
40:31oltre che per tutto il resto,
40:32per il ragionamento
40:33della sua libertà
40:33che stavo facendo,
40:34dovremmo ringraziarli
40:36ogni giorno
40:37perché sono loro
40:38che hanno controllato
40:40la bomba atomica,
40:41che hanno impedito
40:41agli iraniani
40:42di avere già
40:43da vent'anni
40:44la bomba atomica,
40:45l'hanno fatto nel 2002,
40:46l'hanno fatto
40:47nel 2008,
40:49anche lì
40:50si era scoperto
40:50Natanz,
40:51sottoterra,
40:52si erano scoperte
40:53tante altre cose
40:54e sempre i Mujahedin
40:55sono riusciti,
40:56e allora
40:56quando mi si viene
40:57a dire che i Mujahedin
40:58non sono rappresentativi,
41:00che non sono forti
41:01nel paese,
41:02che non sono abbastanza
41:03inseriti
41:04nella realtà,
41:05ma di che cosa
41:06stiamo parlando,
41:08se sono loro
41:09che hanno scoperto
41:10queste cose,
41:10se sono loro
41:11ai quali si riferiscono
41:13tutti i dimostranti
41:14sulle strade,
41:15la gente che va,
41:17le ragazze
41:18che muoiono,
41:19la gente che viene
41:20presa e portata
41:21i Mujahedin,
41:22perché vogliono stare,
41:24vogliono dire
41:25noi dobbiamo essere
41:27una democrazia
41:27che non vuole
41:28aggredire i nemici,
41:30che non vuole
41:30usare l'arma nucleare,
41:31che non vuole distruggere
41:32stati che sono vicini
41:33a loro,
41:34e allora
41:34sono i Mujahedin
41:36e dobbiamo
41:37ringraziarla,
41:38Madame Rajabir,
41:39dobbiamo ringraziare
41:40lei,
41:41gli eroi,
41:42che,
41:43le migliaia
41:43di eroi
41:44dell'eccidio
41:45spaventoso
41:45del 1988,
41:49sul quale
41:50ci sono
41:50tutti questi processi
41:52e collegati
41:53a quell'eccidio
41:54di 30 Mujahedin,
41:56anche gli eroi
41:57come a Leo
41:58Villasquadras,
41:59il nostro
41:59grande amico,
42:00amico della resistenza,
42:02a Leo,
42:03che solo ieri
42:04ha testimoniato
42:06di fronte
42:07al Tribunale
42:07Spagnolo
42:08che si occupa
42:10di lotta
42:11al terrorismo,
42:13ecco,
42:13finalmente
42:14un Tribunale
42:15Spagnolo
42:15che ha giudicato,
42:16c'è stato anche
42:17un Tribunale belga
42:18che ha giudicato
42:19Agliatollas
42:20per aver tentato
42:21di fare
42:22grande atto
42:23di terrorismo
42:24contro la convention
42:26vicino a Ruassia
42:28a Vilpent,
42:29quegli anni
42:30dove eravamo insieme
42:31a Madame Rajabir,
42:32insieme a tanti
42:33che sono qui
42:34questa sera
42:35a Roma,
42:36ma a Leo
42:36Villasquadras
42:37ha testimoniato
42:39ed è stato dimostrato
42:40che il killer
42:41è stato preso,
42:43lui è sopravvissuto
42:44ancora una volta,
42:45come per Assad
42:46il killer
42:47è direttamente
42:49collegato
42:50al servizio
42:51di spionaggio
42:53ed intelligence
42:54iraniana,
42:56aiutato
42:57organicamente
42:58dalla rete
42:59delle ambasciate
43:00di dove operano
43:01questi terroristi.
43:02Quindi,
43:03Madame Rajabir,
43:04io sono con lei,
43:05noi siamo con lei,
43:06questo ha da finire
43:07la nostra gente,
43:09nei nostri popoli,
43:10nei nostri parlamenti,
43:11di questo
43:12deve sapere
43:13e deve parlare.
43:14Grazie.
43:15Grazie,
43:17senatore Terzi.
43:18Prima di introdurre
43:19gli ultimi due interventi
43:21del senatore
43:22Scuria
43:23e della senatrice naturale,
43:25so che
43:25Madame Rajabir
43:26vuole salutare
43:28il senatore Terzi.
43:29Thank you.
43:33Thank you
43:34for your important remarks
43:36and powerful speech,
43:38dear Senator Terzi.
43:40In this decisive year
43:42for the future
43:44of the Mullahs regime,
43:46your support
43:46for the resistance
43:47of the Iranian people
43:49sends a clear message.
43:51You mentioned
43:52the plots
43:53and demonization efforts
43:56of the Mullahs regime
43:58against this resistance
44:00and you explained
44:02very well,
44:03especially
44:03in this sensitive
44:05and critical time.
44:08Your support
44:09shows
44:09the Mullahs regime
44:11that the Iranian parliaments,
44:14the Mullahs regime
44:16that the Italian parliament
44:18stands
44:19with the people of Iran
44:21and the Iranian resistance.
44:23Your continued call
44:25to designate the IRGC
44:27as a terrorist organization
44:29is also part
44:31of this support
44:32which should
44:33be quickly realized.
44:35Thank you very much.
44:38Grazie,
44:39Madame Rajabir.
44:40La parola
44:41al senatore
44:41e amico
44:42Scuria.
44:44Grazie.
44:44Siccome abbiamo
44:45quattro minuti
44:46e dobbiamo dividerci
44:47in due minuti
44:48tra me
44:50e la collega
44:50e quindi
44:52io non
44:52non
44:53dico
44:54le cose
44:55che
44:55ha brillantemente
44:57detto
44:58chi mi ha preceduto
44:58non parlerò
44:59delle esecuzioni
45:00capitali
45:00non parlerò
45:01di Tehran
45:03come centrale
45:03terroristica
45:05non parlerò
45:05della mancanza
45:06di libertà
45:07e di tutte queste cose
45:08perché le sappiamo
45:09le conosciamo
45:10le raccontiamo
45:11ogni volta
45:12ovviamente
45:12saluto e ringrazio
45:14il coraggio
45:15di Madame Rajabir
45:17e di tutta
45:17la sua
45:18organizzazione
45:19ringrazio lo stalker
45:20per eccellenza
45:21Mahmoud
45:22che ci
45:24convoca
45:25pedisseguamente
45:27per raccontare
45:28la tragicità
45:29dei fatti
45:30iraniani
45:31io voglio
45:32solo dire una cosa
45:33in un minuto
45:33visto e approfitto
45:36della presenza
45:36di Madame Rajabir
45:37siccome
45:39il vento
45:40di libertà
45:41sta arrivando
45:41si sente
45:43è un soffio
45:44sempre più potente
45:45provate a comportarvi
45:48da governo
45:49e da Parlamento
45:50la prossima volta
45:52non vediamoci
45:52per raccontare
45:53tristemente
45:54le cose
45:54che già sappiamo
45:55e che purtroppo
45:56continueranno
45:57ad essere fatte
45:58raccontateci
45:59le prime dieci
46:00leggi che farete
46:01come Parlamento
46:03libero e democratico
46:05in Iran
46:05scrivetelo in un libro
46:07lo presentiamo
46:08e lo presenteremo
46:09ovunque
46:10anche per raccontare
46:11e per portare
46:12l'opinione pubblica
46:13iraniana
46:14ulteriormente
46:14dalla vostra parte
46:15non solo
46:16ovviamente
46:16sulla libertà
46:17sulla democrazia
46:18sui dieci punti
46:20che tutti conoscono
46:21ma per raccontare
46:22quale saranno
46:22le vostre proposte
46:23sociali
46:24economiche
46:25per far sì
46:26che le vostre persone
46:27non muoiano più di fame
46:28a causa ovviamente
46:29di un governo
46:30tirannico
46:31per rispondere
46:33alla crisi sociale
46:34ed economica
46:34che attanaglia
46:35il vostro paese
46:36cominciamo a pensare
46:38in positivo
46:39che aiuta
46:40a vivere meglio
46:42e alla libertà
46:43che conquisterete
46:43tra breve
46:44raccontateci
46:46le vostre proposte
46:47vere
46:47come se foste
46:48in un Parlamento
46:49ripeto
46:50libero
46:50e democratico
46:51eletto
46:51dalla vostra gente
46:52e dal vostro popolo
46:53questo forse
46:53è l'augurio
46:55principale
46:56che posso fare
46:57anche perché
46:58noi abbiamo
46:59questi colloqui
46:59qui a Roma
47:00a testimonianza
47:01di come Roma
47:01è tornata
47:02ad essere centro
47:03anche della politica
47:04internazionale
47:04grazie alla credibilità
47:05di un governo
47:06e di un presidente
47:07del Consiglio
47:09ma non temiate
47:10questi colloqui
47:11perché anche
47:12dall'altra parte
47:13dell'oceano
47:14è aspirato
47:14un vento
47:15diverso
47:15che poi
47:16per tanti motivi
47:16e per tante ragioni
47:17insomma ci interroghiamo
47:19in questi momenti
47:20sul destino
47:21di tante cose
47:22ma di sicuro
47:23chi sta di là
47:25dirà
47:26a chi governa Teheran
47:27lo ricordava bene
47:28il collega
47:30presidente Terzi
47:31che non
47:32insomma
47:32che sappiamo
47:34come sono
47:35che gli infingimenti
47:36le finte di corpo
47:37insomma
47:38non stanno in piedi
47:39ormai conosciamo
47:40questo regime
47:41e che quindi
47:41si dirà una cosa
47:42molto chiara
47:43quel sistema
47:44quella
47:45prospettiva nucleare
47:47non può
47:47essere
47:48e non potrà
47:49mai essere
47:49perché ci saranno
47:50delle conseguenze
47:51come insomma
47:52è stato già
47:53ampiamente detto
47:54ma mi fermo qui
47:55per dare spazio
47:56ovviamente anche
47:57alla collega naturale
47:58ecco raccontateci
47:59le vostre prime
48:00dieci leggi
48:01quelle vere
48:02cioè quelle che
48:03insistono proprio
48:04nel benessere
48:05del popolo
48:06e su questo
48:06secondo me
48:07potremmo fare
48:07un ulteriore passo avanti
48:09per mandare a casa
48:10un governo
48:11di tiranni
48:11e di pazzi sanguinari
48:12quindi il tempo
48:18è già scaduto
48:19di conseguenza
48:20mi voglio unire
48:21a quanto è stato
48:22egregiamente detto
48:24fino a questo punto
48:25quindi non mi ripeto
48:26ma sottolineo
48:27la responsabilità
48:29che ciascuno
48:30di noi
48:30deve avere
48:31nel difendere
48:32quello che è un diritto
48:33basilare
48:34il diritto
48:35alla libertà
48:36il diritto
48:37a non essere
48:38tiranneggiati
48:39una tirannia
48:40che dura
48:41da troppi decenni
48:42e mi ha fatto
48:43malissimo
48:44leggere
48:45quindi apprendere
48:46del fatto
48:47che le
48:48esecuzioni
48:49sono stati
48:50del 43%
48:51superiori
48:52a quelle
48:52dell'anno scorso
48:53quindi
48:53si va avanti
48:55sempre peggio
48:56e questo è un problema
48:57inaccettabile
48:59quindi questi
49:00queste guerre
49:01questi venti di guerra
49:03che aleggiano
49:04troppo
49:04dovrebbero
49:05scuotere
49:06tutti noi
49:07nel fermarci
49:08un attimo
49:08nel considerare
49:09i valori essenziali
49:11che ogni essere umano
49:12dovrebbe avere
49:13come primario
49:14obiettivo
49:15difendere
49:17quindi io come
49:17unica donna
49:18oggi qui
49:19tra i relatori
49:21mi faccio carico
49:22anche di rappresentare
49:24le donne in Parlamento
49:25e quindi
49:25della nostra solidarietà
49:27a tutte voi
49:28donne della resistenza
49:29e a quanto fate
49:31insieme
49:32a tutti voi
49:33quindi un grazie
49:35per difendere
49:36quelli che sono
49:37diritti essenziali
49:38per tutti noi
49:39grazie
49:41alla senatrice naturale
49:43in aggiunta
49:43alla presenza
49:44femminile
49:45sua
49:46l'importanza
49:46del sottolineare
49:47il ruolo
49:48delle donne
49:48nella resistenza
49:49iraniana
49:50e nella politica
49:50internazionale
49:51porto anche i saluti
49:52ringraziando la signora
49:53Rajavi
49:53dell'onorevole
49:55Gruppioni
49:55che purtroppo
49:56non è potuto essere
49:56qua presente
49:57per altri motivi
49:58istituzionali
49:58grazie a tutti i partecipanti
50:00grazie a voi
50:00ancora saluti
50:01alla signora Rajavi
50:02grazie a tutti i
50:04grazie a tutti i
50:05grazie a tutti i
50:07grazie a tutti i
50:08grazie a tutti i
50:09Hello, Senator Terzi, Senator Espronzo, Senator Skoria, and dear Senator Naturale, and dear
50:19Mrs. Gropioni, who could not be here with us today.
50:24Thank you for your strong words and your support for the Iranian people's struggle against
50:30the Mullah's regime for freedom and democracy.
50:33Thank you very much.
50:39Thank you.