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NovitàTrascrizione
00:00Se la locomotiva tedesca rallenta o peggio ancora si ferma, ad andare in crisi è tutta
00:05una costellazione di paesi di cui fa parte anche l'Italia. L'andamento a scartamento
00:10ridotto sta mettendo a dura prova il settore siderurgico europeo e con lui il territorio
00:15bresciano. Ne hanno parlato Giuseppe Pasini, Presidente Ferralpi Group e Confindustria Lombardia
00:21e Gianfranco Tosini in un webinar organizzato da Siderweb. Pasini, che in Sassonia produce
00:26acciaio per l'edilizia conosce molto bene la Germania. La Germania è in una posizione
00:32dove è in forte ritardo, ha avuto una politica troppo dedicata a guardare il debito e poco
00:40dedicata allo sviluppo del paese. Così la produzione di acciaio continua a soffrire
00:45con un calo tendenziale nel primo bimestre del 2025 del meno 13,1% su base annua, un
00:53trend che dura ormai da anni. Alla fine degli anni 70, quindi primi anni 80 produceva 52
00:58milioni di tonnellate, adesso c'è da 36, quindi voce in capitolo a livello globale
01:04ormai neanche la Germania non ha più. Acciaio poi che esce ancora dagli altiforni, un ritardo
01:09cronico nella decarbonizzazione che il governo tedesco sta cercando di colmare con un pacchetto
01:14di aiuti da 5 miliardi appena approvato da Bruxelles. L'alto forno, quindi il ciclo
01:19intracarale pesa ancora per circa 70-72%. Un'economia quella tedesca che segna pesantemente
01:27il passo. Noi l'anno scorso siamo riusciti comunque a produrre e a vendere circa un milione
01:34di tonnellate grazie alla Polonia che abbiamo lì vicino e ormai abbiamo fatto circa il
01:3820% della nostra consegna.