La musica a volte, così come la poesia performativa, ha una grande capacità di riflettere la realtà, raccontando pezzi di sfide quotidiane, esperienze passate, presenti o desideri futuri. A volte, pertanto, può diventare uno specchio in cui chi ascolta può immergersi ed identificarsi, rendendo tangibile ciò che per alcuni è molto difficile esprimere a parole.
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TVTrascrizione
00:00A casa di amici, il salotto di Radio Roma. Io farei un breve recap per i nostri amici.
00:08Siamo partiti, diciamo così, in un percorso musicale partendo anche da quelle che sono
00:13le relazioni, le collaborazioni, che l'unione fa la forza soprattutto nell'arte. Abbiamo
00:19spiegato il significato della poesia performativa. Oggi però facciamo una cosa che non abbiamo
00:24mai fatto. Siete d'accordo con me? Certo. Allora, oggi andremo un po' più nel dettaglio
00:30su quello che noi percepiamo con la musica. Cioè, alle volte noi con la musica, con l'arte
00:36in generale, vediamo qualcosa che magari nella realtà non c'è. Oppure ci rispecchiamo,
00:42come dire, costantemente. Quindi la mia domanda marzulliana sarebbe, ma la musica rispecchia,
00:51quindi è lo specchio della realtà o è evasione da essa? Marco, la faccio proprio a te questa
00:55domanda. Secondo me è sia specchio della realtà, sia evasione da essa. Si entrano
01:02delle cose, sia una volta solo l'altra, non ha etichette. Ecco, quindi può essere tutto,
01:13può essere niente. So che Alessia la pensa in una maniera differente da me. Attenzione,
01:19questo è un colpo di scena perché di solito siete sempre d'accordo. No, tu cosa pensi Alessia? Allora,
01:26diciamo che il discorso è abbastanza complesso, però non parteggio per la rappresentazione
01:35fedele della realtà. Secondo me la musica è proprio perché è quest'arte così trasversale,
01:45così universale, così capace di andare oltre le sovrastrutture, che non può riprodurre la realtà
01:54fedelmente. Ma potrebbe farlo però anche, insomma. Potrebbe in teoria, in potenza, però io sono del
02:03parere che proprio perché è qualcosa che va oltre la sovrastruttura, non può riprodurre in maniera
02:10fedele le nostre sovrastrutture, perché tutto quello che noi abbiamo intorno è una nostra
02:16creazione, una nostra sovrastruttura. Quindi se la musica va oltre è sempre evasione. Diciamo che
02:24Emula cerca di rendere familiare delle cose, ma non perché ci serva questo. Noi non abbiamo bisogno
02:34che la musica ci renda familiare il dolore. Ci serve per evadere dal dolore. Questo è un dibattito
02:43molto complesso. Mi trovate molto spiazzata perché in realtà io non vorrei fare, però sono un po'
02:50d'accordo con entrambi. Cioè io da un certo punto di vista immagino la musica come piena evasione,
02:56io voglio evadere dalla realtà e quindi cosa faccio? Metto le cuffie, magari anche da sola,
03:05così senza stare in compagnia, mi isolo e ascolto la musica. Magari se sono triste è musica triste,
03:10se sono felice la musica allegra. Però d'altra parte magari se è una musica triste significa
03:17che rispecchia le mie emozioni. Non sto capendo nulla ragazzi. Abbiamo bisogno di voi.
03:21Questo è un altro discorso effettivamente, perché comunque la musica ci rispecchia,
03:26il nostro stato d'animo si proietta in quello che stiamo ascoltando.
03:31Appunto, è tutte e due le cose, sia fuca e sia riproduzione.
03:35Diciamo che dobbiamo trovare per forza l'equilibrio, la giusta misura tra le due cose.
03:41Anche in contemporanea secondo me non... Tu dici che può accadere, ci sono dei momenti
03:47in cui può essere rappresentazione... Però aspetta, forse ci potrebbe essere una domanda
03:52fatta diversamente. E' rappresentazione fedele della realtà?
03:57Oh, quindi la situazione cambia. Ma non cambia neanche qui.
04:01Ma come non cambia? No, perché anche lì può essere sia fedele,
04:07sia appunto interpretativa per forma di... Ma fedele al cento per cento io lo scruvo.
04:13Al 98, dai. 98 per cento? No, 98 per quella tua magari.
04:19Però ecco, io sì, mi reputo della scuola che la musica non ha bisogno di rappresentare,
04:26di rendere familiare le cose a chi l'ascolta, perché c'è già, esiste già quella sovrastruttura.
04:35Noi abbiamo bisogno di evadere dalla sovrastruttura e la musica serve all'arte,
04:40non solo la musica. Anche quando noi guardiamo un quadro, per quanto sia iperrealistico,
04:46quella non è comunque la realtà. Certo.
04:49È un filtro, è come la vede chi ha creato, quindi comunque è una realtà filtrata,
04:55quindi non sarà mai una riproduzione cento per cento. Quindi c'è sempre il superamento della realtà.
05:04Marco non è stato nemmeno questa volta, non è convinto.
05:07Io nemmeno questa volta, non ce lo faremo neanche oggi.
05:09Però questo è l'esempio lampante, ora ovviamente lo facciamo anche per ridere,
05:13per schessare con i nostri amici, perché viviamo in un mondo veramente pesante,
05:17quindi la musica con cui si può evadere, ma anche rispecchiare la realtà,
05:21mettiamo d'accordo entrambi, è un momento anche per cercare di capire le opinioni degli altri.
05:26Questo è l'esempio che due persone che lavorano insieme e fanno musica insieme
05:30possono anche avere alle volte delle opinioni distinte.
05:32Ma vogliamo vedere invece un connubio di queste due distinzioni, di queste due spaccatore?
05:39Facciamo così, allora gustiamoci quest'opera, vediamo.
06:30Bene, siamo tornati di nuovo qui a parlare di quest'altro cavolavoro dal titolo Sonnet, giusto?
06:51Questa volta l'ho voluto dire io.
06:53Io mi sono un po' persa, non so se ha molto a che vedere, immagino di sì,
06:59però poi chiedo a voi, nell'immagine che accompagnava l'opera d'arte,
07:06che accompagnava poi il complesso totale artistico,
07:09mi dava l'idea di profondità e di mille dimensioni,
07:12quindi comunque è un qualcosa che apparentemente è fermo, però cambia.
07:17Ci ho preso, vediamo.
07:19Sì, allora, questo dipinto, questo disegno in realtà non ha propriamente a che fare con noi.
07:29Questo brano nasce molti anni fa e faceva parte di un progetto a sé stante,
07:36che era del 2019, infatti riascoltarlo è stato un tuffo nel passato davvero incredibile.
07:46Io ero alle prime esperienze in studio di registrazione
07:51e ricordo che registrai questo brano alle 9 del mattino,
07:54un brano a cui tengo tantissimo e ho voluto reinserire nel nostro progetto
08:00perché credo che ci rappresenti,
08:02proprio per il fatto che tira fuori proprio quell'evasione
08:09di cui abbiamo parlato e di cui abbiamo bisogno.
08:13Questo testo è evasione pura perché non ha niente a che vedere con la realtà,
08:17è un insieme di spunti, un insieme di immagini oniriche,
08:23quindi è una sorta di sogno, una sorta di visione
08:26che noi spesso nelle nostre performance mettiamo in atto.
08:30Tutto quello che facciamo sembra una riproduzione reale,
08:34ma è tutto un sogno che costruiamo intorno a noi e intorno a chi ci guarda.
08:40Infatti la foto, il disegno della copertina è un bambino che costruisce in profondità,
08:48quindi sta creando questa sorta di mondo, questa sorta di immaginario
08:54che tenta appunto di emulare la realtà, vuole addomesticare la realtà,
08:59ma è sempre al di sopra della realtà.
09:02Marco tu, pensandola ovviamente, l'abbiamo visto prima,
09:05ma pensandola diversamente, in che cosa ti rivedi in quello che ha appena detto Alessia nell'opera?
09:11Come poi siete scesi a compromessi in questa cosa?
09:14Ok, ma nel senso che il brano oggettivamente comunque è bello,
09:22è quello, il fatto che ci sia un pianoforte, che ci sia una voce, che canti,
09:28per me quella comunque è oggettività e quindi è rappresentazione vera e propria.
09:36Ti è bastato quello per dire sì, lo voglio fare? Non sì, lo voglio, eh ragazzi, sì, lo voglio fare.
09:44Lo voglio fare.
09:46Sì, sì, no, no, no, perché poi comunque, vabbè, sui testi comunque ci penso a lei,
09:53quindi non metto bocca a questa roba qua.
09:59Poi comunque era un'epoca diversa e va bene, non c'ero io, però comunque...
10:05Lei abbracciata questa cosa.
10:07Esatto, in un certo senso si è trovata comunque un compromesso anche lì.
10:12Poi c'è quel pezzo, quando noi lo riproponiamo live, comunque non è al pianoforte,
10:19c'è la chitarra, quindi cambia comunque anche un po' tutta la tessitura,
10:25però appunto dico che per me sembra rappresentazione, perché anche se il testo è onirico,
10:32comunque noi lo stiamo vivendo e lo stiamo suonando in quel momento lì,
10:38in quella zona lì, come ci sentiamo in quel momento.
10:43Sarebbe bello fare un'interpretazione dei sogni musicali.
10:47Questa è una bellissima idea effettivamente, non sarebbe male,
10:52però potrebbe essere uno spettacolo su cui lavorare.
10:55Eh, magari.
10:56L'interpretazione dei sogni musicali.
10:59Eh beh, lavoro onirico, insomma, lì devo dire che è molto molto carico.
11:03E il materiale c'è.
11:04Il materiale c'è, perfetto.