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Trascrizione
00:00Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:30Ben trovati a questa nuova edizione del telegiornale dell'economia, parliamo di automotive con le direttive dell'Unione Europea che rischiano di cancellare interi segmenti produttivi.
00:40A lanciare l'allarma il presidente di Confapi Brescia, Pierluigi Cordua, che dice all'UE occorrono interventi decisi.
00:49Si prospettano mesi particolarmente difficili per l'industria dell'automotive italiana e bresciana e questo a causa di normative europee che minacciano la capacità di innovazione.
00:59E' l'allarme lanciato dal presidente di Confapi Brescia e Lombardia Pierluigi Cordua anche alla luce delle numerose segnalazioni ricevute da parte dei propri associati.
01:09Abbiamo sicuramente un quadro normativo che sta fortemente penalizzando il settore.
01:14Addirittura siamo al paradosso perché abbiamo da un lato una domanda che securdevole persiste e una norma, quella europea con la scadenza del 2026 che impone 17 miliardi di multe ai produttori di automotive se non si adeguano a degli standard imprecisi in termini di emissione.
01:34L'Italia, quarto produttore europeo nel settore, continua Cordua, vede oltre 70 mila posti di lavoro minacciati lungo tutta la filiera.
01:41A ciò si sommano le incertezze legate al mercato dell'energia con i prezzi tra i più alti in Europa e incrementi che dal 2023 hanno toccato punte del 35% rispetto alla media continentale.
01:53E' dunque necessaria un'azione forte da parte dell'Unione Europea.
01:57E' chiaro che questo crea una forte distorsione a livello di mercato e penalizza fortemente il settore.
02:04Se questa norma non viene corretta immediatamente, ed è un segnale forte che vogliamo dare, avremo da un lato un rischio occupazionale e dall'altro lato potremo assistere a una vera e propria deindustrializzazione del nostro sistema produttivo.
02:22Si va dunque verso l'elettrico per l'automotive, ma una conversione di massa è davvero sostenibile?
02:29Lo abbiamo chiesto a Sergio Savaresi, docente di Ingegneria dell'Automazione al Politecnico di Milano.
02:37Io non vengo a dire che il futuro è l'auto elettrica. O meglio, in un lontano futuro dell'auto elettrica, quello che io racconto è che il futuro è un nuovo modello di mobilità.
02:47Così Sergio Savaresi, docente di Ingegneria dell'Automazione al Politecnico di Milano, intervenuto al Galà dei bilanci, vede il futuro della mobilità.
02:54Un futuro fatto da auto elettriche, ma soprattutto condivise.
02:57Dobbiamo transitare da un concetto di mobilità basata sulla proprietà privata, che è quello tradizionale, a un futuro in cui dobbiamo avere un po' meno macchine, molto più usate, e queste macchine possono essere elettriche.
03:11E quello che io sottolineerò è che serve una tecnologia, che è la tecnologia autonoma, che è quella che può veramente sbloccare questa rivoluzione.
03:20Per il professore Savaresi, le auto elettriche vengono spesso descritte come la soluzione per un trasporto a basso impatto ambientale, ma da sole non sono sufficienti.
03:28Sebbene alimentate da energie rinnovabili, la loro produzione ha comunque un costo ambientale che non è trascurabile.
03:33Io dico sempre questo numero, un'auto elettrica che è in grado di fare 500 chilometri, che è un'aspettativa oggi ragionevole, ha una durata che va dai 6.000 ai 700.000 chilometri.
03:46Vuol dire che date in mano un utente privato, oggi gli italiani fanno mediamente 8.000-10.000 chilometri l'anno, è una risorsa sprecata.
03:54Rischiamo di dare in mano a cittadini che usano pochissimo degli oggetti molto costosi, che hanno richiesto moltissime risorse energetiche e anche di materie prime per essere costruite, col rischio di buttarle via quando sono ancora quasi nuove.
04:10Intanto le auto a guida autonoma fanno il loro ingresso in città, in particolare ce n'è una, una 500, che sta girando per le strade di Brescia.
04:20La sperimentazione per il carsharing del futuro è partita sulle strade urbane di Brescia con una Fiat 500 elettrica che mi ha percorso il primo chilometro a guida autonoma, comandata solo dall'intelligenza artificiale.
04:33L'obiettivo del progetto, nato dalla collaborazione tra A2A con il Politecnico di Milano, è far sì che un domani un'automobile possa raggiungere da sola un potenziale utente passeggero, consentire a questo di guidare fino a destinazione per poi continuare il suo viaggio.
04:47Ad oggi il tema della mobilità sostenibile e condivisa è uno dei temi che dobbiamo affrontare se vogliamo decarbonizzare le nostre città. A2A, che su questo sta lavorando molto, è sicuramente in prima linea su questo progetto.
05:03Un progetto unico in Italia e tra i pochissimi in Europa che mira a ridurre il traffico per una sempre maggiore sostenibilità ambientale della mobilità.
05:10La sperimentazione durerà per tutto il 2025, durante il quale sarà mappata una grande porzione del territorio comunale per consentire all'auto di muoversi tra le vie della città.
05:20In questa fase a bordo della 500 ci sarà un safety driver per la sicurezza. Servirà poi una modifica normativa per consentire ad un'automobile senza autista di potersi muovere liberamente.
05:31Noi ci aspettiamo che la normativa prenda atto della tecnologia una volta che la tecnologia dimostra di essere in grado di funzionare.
05:40Notizie in breve, vediamole insieme.
05:47Il consumo di Franciacurta nel 2024 ha fatto segnare una battuta d'arresto con il 2% di vendita in meno rispetto al 2023, ma in crescita dell'8,9% rispetto al dato pre-Covid del 2019.
06:01Per Silvano Brescianini, presidente del Consorzio, il bilancio è comunque positivo. L'anno, ha commentato, si è chiuso con risultati stabili ed incoraggianti.
06:11La Cisla di Brescia si prepara al congresso dell'8 e 9 aprile, con le assise in partenza mercoledì 29. Nel 2024 gli iscritti sono cresciuti in quasi tutti i comparti, superando le 88.000 tessere complessive, con un saldo positivo di 133. Di questi nuovi iscritti sono stati quasi 11.000.
06:31Franco Gussani, Beretta Presidente di Confindustria Brescia, esprime apprezzamento per le aperture del governo sul disaccoppiamento del prezzo finale di elettricità e gas. Decisioni, sostiene, certamente positive e che riflettono una linea che come Confindustria stiamo sostenendo da ormai diverso tempo.
06:48L'Istat ha reso noti i dati relativi alla retribuzione oraria media in Italia nel 2022, segnalando come le donne continuano a guadagnare di meno rispetto agli uomini. Il differenziale retributivo di genere medio è pari al 5,6%, quella percentuale che sale anche di molto nel caso dei lavoratori laureati, dirigenti e del settore privato.
07:11Sempre più difficile il recambio generazionale. Mancano i giovani. Per cominciare, difficile l'accesso al credito. Un'indagine di CNA Brescia.
07:25Soltanto il 32% degli under 40 ha ereditato l'azienda, il 35% ha una laura, ma per il 45% la formazione scolastica conta poco, l'86% non ha utilizzato incentivi pubblici e solo il 17% ha fatto ricorso al credito bancario. Sono alcuni dei dati emersi dall'indagine sui giovani imprenditori promossa da CNA, ma la prima evidenza è che di giovani ce ne sono sempre meno.
07:51Parliamo di 3 milioni di giovani in meno negli ultimi 10 anni, ma la cosa positiva è che i giovani che abbiamo hanno in loro comunque una propensione positiva al fare impresa.
08:03Fra le difficoltà che deve affrontare chi vuole fare impresa, anche quella dell'accesso al credito. Il 73% dei giovani ha avviato l'attività perché aveva disponibilità economica proprio della famiglia, solo il 17,3% ha potuto contare sul credito bancario.
08:18Purtroppo diversi devono rinunciare appunto per mancanze di risorse personali, sono ancora pochi quelli che accedono a finanziamenti e agevolazioni pubbliche e ancora meno purtroppo quelli che accedono al credito bancario.
08:33Un percorso complesso dunque nel quale il ruolo delle associazioni diventa fondamentale.
08:38La CNA oggi fa molto sul credito attraverso il Confidi, cerchiamo di mettere a disposizione quelle che sono risorse economiche e agevolate proprio per chi vuole fare start up d'impresa.
08:51Lavoriamo molto anche in ambito di ricambio generazionale in termini culturali con le imprese associate.
08:58Siamo alla Borsa, il commento della settimana affidato come sempre ai colleghi della redazione Economia del giornale di Brescia, questa settimana c'è Erminio Bissolotti.
09:07La prima settimana di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d'America si chiude nel segno dell'incertezza, in particolar modo in Europa le borse non hanno una tendenza lineare, c'è chi ha chiuso con un saldo leggermente positivo e chi con una piccola flessione.
09:35Piazza Fari è una di queste, la Borsa di Milano ha perso lo 0,18% nell'ultima settimana, nonostante le ottime performance registrate da Iveco che ha guadagnato il 25,2% e Mucler che guadagna il 24,4%.
09:54Peraltro la settimana scorsa c'è stata un'operazione che ha coinvolto due importanti istituti di credito italiani, MPS ha lanciato una OPS, offerta pubblica di scambio su Mediobanca, Rocca Sanibeni, l'istituto di Sena perde però il 2,3% nonostante questo atto di forza, mentre Mediobanca ha guadagnato il 17,7%.
10:24Veniamo dunque ai titoli bresciani quotati in Borsa, il migliore sicuramente Promotica che ha guadagnato il 2,83% ma positiva è anche la performance di Bialetti che guadagna l'1,28% dopo che il fondo cinese Nuo Capital non nasconde il suo interesse per il gruppo di Coccaglio.
10:49Chiudiamo con uno studio che ha diffuso sempre la settimana scorsa Integresim, questa società di consulenza che rileva come Nocivelli, Intred e Palingeo siano le tre quotat del mercato IgM che potrebbero dare più soddisfazione agli investitori nella prossima parte del 2025.
11:14Premiata al galà dei bilanci del giornale di Brescia la Eural Newty nelle aziende che superano il fatturato di 50 milioni.
11:24A conquistare la prima posizione delle aziende con fatturato superiore ai 50 milioni al galà dei bilanci del giornale di Brescia c'è la Eural Newty di Rovato che dal 1968 produce semi lavorati in alluminio ed è oggi un riferimento mondiale del proprio settore anche per la sua spiccata propensione all'innovazione.
11:43Facciamo tante innovazioni, siamo un'azienda assolutamente green e quindi crediamo nel futuro e crediamo anche di poter migliorare il futuro.
11:52Nel 2023 ha realizzato un fatturato di 310,9 milioni, un'editta di 88,7 e un utile di quasi 58 milioni. Il rapporto di indebitamento è stato dello 0,2% mentre il Royal del 26,6%. La crescita di Eural è sempre stata costante del resto grazie anche, sottolinea la Presidente, ai propri collaboratori.
12:15Penso che l'azienda sia fatta prima di tutto di persone e questi risultati ovviamente noi li otteniamo solo ed esclusivamente con la collaborazione di tutti.
12:27Siamo al momento dell'approfondimento con il nostro prof. Francesco Menoncina che ci parla ovviamente di economia e in particolare degli annunci fatti da Trump all'incontro di Davos.
12:38La scorsa settimana il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, ha tenuto un discorso al forum economico di Davos in Svizzera che è quasi un discorso programmatico della sua politica economica.
12:57Cito in particolare tre punti. Il primo è la riduzione delle imposte, il secondo è la forte deregolamentazione e il terzo è l'aumento della produzione di petrolio.
13:07I dazi sono rientrati in modo molto marginale nel suo discorso. Vediamo questi tre punti importanti.
13:14I primi due hanno caratterizzato tutta la politica economica di Ronald Reagan negli anni 80 negli Stati Uniti dell'America e in parallelo abbiamo avuto una politica economica simile nell'Inghilterra di Margaret Thatcher nello stesso periodo.
13:28La grande riduzione delle imposte, soprattutto sui più ricchi e la forte deregolamentazione ha reso gli Stati Uniti più forti dal punto di vista della crescita economica ma molto più ineguali.
13:41Quindi gli Stati Uniti sono diventati un paese in cui i ricchi si arricchiscono sempre di più e i poveri invece se la passano particolarmente male.
13:49Il terzo punto che riguarda il petrolio è quello che potrebbe essere considerato maggiormente una minaccia da parte della Russia di Putin.
13:58Se gli Stati Uniti veramente aumenteranno la produzione di petrolio come già sta avvenendo da un po' di anni il prezzo del petrolio potrebbe ridursi sui mercati finanziari e le entrate della Russia potrebbero ridursi alla loro volta.
14:13Ci ricordiamo che la Russia è un paese praticamente monoprodotto che esporta quasi esclusivamente petrolio e gas naturale quindi questo potrebbe essere una minaccia veramente credibile da parte di Trump.
14:26Per il resto ci aspettano tempi particolarmente complessi perché la forte deregolamentazione porterà sicuramente una maggiore instabilità dei mercati finanziari
14:35ed è per questo che nel 2010 Barack Obama dovette correre ai ripari con una nuova regolamentazione del settore bancario poi demolita da Donald Trump.
14:44Vedremo ma ci aspettano periodi di forte volatilità.
14:48E con questo è tutto grazie per averci come sempre seguito noi ci vediamo al solito la settimana prossima.
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