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BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) - "Durante il forum "In Between" abbiamo affrontato temi cruciali come la geopolitica e l'economia nel nuovo ordine mondiale: un momento di confronto diretto e reale che ha voluto delineare le dinamiche globali che stanno influenzando profondamente le nostre vite quotidiane: viviamo in un tempo sospeso, in cui la geopolitica ridisegna i confini del commercio, della sicurezza, della tecnologia e perfino dell'identità dei mercati. La Romania può essere protagonista". A dirlo Giulio Bertola, Presidente di Confindustria Romania e della Federazione FPIAR, in occasione del Forum Economico 2025 che si è svolto a Bucarest.
fsc/abr/gtr

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Trascrizione
00:00Durante il forum in between economia e geopolitica e il nuovo disordine mondiale,
00:09come Confedius e Romania abbiamo voluto affrontare temi cruciali come la geopolitica e l'economia
00:15nel nuovo ordine mondiale. Un momento di confronto diretto e reale che ha voluto delineare le
00:22dinamiche globali che stanno influenzando profondamente le nostre vite quotidiane.
00:27Siamo infatti in mezzo tra vecchie certezze che vacillano e nuove sfide che si impongono
00:33con urgenza. Viviamo in un tempo sospeso in cui la geopolitica ridisegna i confini del
00:39commercio, della sicurezza, della tecnologia e perfino dell'identità dei mercati. L'Europa
00:47con la sua strategia per l'autonomia tecnologica industriale cerca di posizionarsi come terzo
00:53polo, ma deve affrontare problemi strutturali, quali la frammentazione politica, la carenza
00:59di investimenti e la lentezza regolatoria. La Romania con la sua posizione geografica
01:05e il suo capitale umano può e deve essere protagonista di questa nuova stagione. I dazi
01:12oggi non sono solo numeri sulle esportazioni, sono strumenti di influenza, leve di pressione,
01:18spesso preludi a scontri più profondi. Non più solo guerra fredda, ma dogana calda.
01:25Abbiamo scelto di intitolare questo forum in between e mai un titolo fu più azzeccato.
01:32Siamo infatti in bilico tra modelli economici in mutazione e scenari geopolitici sempre più
01:38volatili. Nella crescente disconnessione tra popoli e poteri, la domanda che mi viene rivolta
01:45sovente, è qual è il ruolo dell'impresa? La mia risposta è molto semplice. Costruire
01:52ponti tra paesi, tra generazioni, tra il vecchio e il nuovo, tra ciò che siamo e ciò che potremo
01:59essere. Perché l'imprenditore oggi non è solo colui che produce, è colui che traduce
02:05la complessità in scelte e che pure nel caos investe, assume, forma, inventa e costruisce.
02:13Il mondo che verrà sarà sì disordinato, ma non necessariamente disastroso. Dipenderà
02:20da come sapremo leggere i segnali, reagire con flessibilità, collaborare tra noi e soprattutto
02:26investire nel capitale umano. In fondo il disordine non è altro che l'ordine che attende
02:33di essere compreso e gestito.

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