Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • l’altro ieri
https://www.pupia.tv - Roma - Destinazione proventi vendita prodotti - Audizioni - UPA, Fondazione Terzjus, Forum terzo settore, Paolo Bandiera (AISM), Rossano Bartoli (Lega filo d'oro), ASSIF, Maria Chiara Roti (Fondazione Ronald McDonald Italia) e Paolo Perrone (IPZS)
La Commissione attività produttive ha svolto le seguenti audizioni nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1704 recante disposizioni in materia di destinazione di proventi derivanti dalla vendita di prodotti:
ore 12.15 rappresentanti di Utenti pubblicità associati (UPA)
ore 12.25 rappresentanti di Fondazione Terzjus, rappresentanti del Forum del terzo settore, Paolo Bandiera, Direttore affari generali e relazioni istituzionali dell’Associazione italiana sclerosi multipla (AISM), Rossano Bartoli, Presidente Lega del filo d'oro, rappresentanti dell’Associazione italiana fundraiser (ASSIF), Maria Chiara Roti, Direttore generale Fondazione Ronald McDonald Italia
ore 13.05 Paolo Perrone, Presidente dell’Istituto poligrafico e zecca dello Stato (IPZS) (13.05.25)

#pupia

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00...giunta per il regolamento del 26 giugno 2013, le audizioni informali possono essere trasmesse attraverso la web tv con il consenso degli auditi.
00:10Prendo atto che non vi sono obiezioni e dispongo l'attivazione.
00:14Do la parola a Raffaele Pastore, direttore generale di UPA, ricordando che il tempo complessivo a disposizione è di 5 minuti.
00:24E' proprio perché sono solo 5 minuti di non leggere le relazioni, ma di concentrarsi sulle miglioramenti del progetto di legge e non su altro. Prego.
00:44Grazie. Buongiorno, mi sentite bene immagino?
00:50Sì.
00:50Grazie. Allora, abbiamo pochissimi minuti e sono sufficienti perché il testo che prevede le osservazioni e suggerimenti da parte di UPA noi l'abbiamo inviato alla Commissione ieri, quindi è già, come dire, leggibile.
01:08Io rispetto al testo puntualizzerei solo i tre punti fondamentali del testo e sono una premessa, una richiesta di attenzione e infine le proposte che sono finalizzate alla facilitazione dell'applicazione del decreto legge sul mercato italiano.
01:30La premessa è che, secondo le aziende associate a UPA, con cui abbiamo una commissione giuridica, in Italia il Codice del Consumo ha ampiamente tutelato qualsiasi tipo di deviazione rispetto alla corretta comunicazione di iniziative di questo tipo.
01:50Citiamo nelle osservazioni del Codice del Consumo l'articolo 20, l'articolo 20, l'articolo 21 che sanziona l'uso di informazioni sbagliate e anche l'articolo 22 che sanziona anche le omissioni di informazioni utili per capire il funzionamento in azione dei proventi.
02:10Quindi per noi, infatti, dal Codice del Consumo è stato possibile sanzionare quei casi che in questi anni si sono verificati.
02:20Quindi, data questa premessa, c'è un elemento di attenzione a cui richiamiamo la commissione che è quello delle informazioni da apporre sui prodotti.
02:31Perché non essendo previsto nulla del genere a livello europeo, potrebbe complicare un po' la situazione di imprese, di cui noi ne rappresentiamo parecchie, che hanno delle attività commerciali infra-europee.
02:47Quindi potrebbe essere molto più complicato.
02:50Terzo punto, le proposte di facilitazione delle minime modifiche che abbiamo suggerito di introdurre, che servono appunto a rendere più semplice l'applicazione di questo decreto,
03:04che servirebbe a enfatizzare o a particolarizzare aspetti già assicurati dal Codice del Consumo comunque.
03:14E punto, basta. Non le sto ad elencare perché il documento è stato fornito alla commissione.
03:22Siamo ovviamente qui. C'è anche l'Avvocato Testa, che è la nostra consulente legale, che siede con noi nella commissione giuridica di UPA.
03:33Se ci sono domande da parte della commissione, siamo qui.
03:37Bene, bene. Chiedo se vi siano domande.
03:41Non vedo mani alzate, quindi la ringraziamo per l'esauriente audizione. Grazie.
04:11Grazie.
04:41Do la parola a Paolo Perrone, ricordando che il tempo complessivo è a disposizione per l'intervento di 5 minuti circa,
05:02pregando l'altresì di voler sintetizzare e non dare lettura a relazioni che invece gli chiediamo di inviarcele.
05:09Prego, dottor Perrone, attivare l'audio.
05:16Deve attivare l'audio, se no non la sentiamo.
05:20Grazie, Presidente. Buongiorno a lei, buongiorno agli onorevoli commissari.
05:24Come Poligrafico dello Stato a febbraio 2024 abbiamo ritenuto di dar vita a un'iniziativa
05:33che potesse celebrare i due anni di resistenza del popolo ucraino,
05:41che combetteva a difesa della propria libertà e della libertà, al nostro modo di vedere, anche dell'Europa.
05:51Come Zecca abbiamo ritenuto di coniare una medaglia da vendere sui nostri canali istituzionali,
06:00quindi attraverso il nostro shop virtuale, i nostri punti di vendita fisici,
06:12e anche attrautilizzando i canali distributivi delle poste italiane.
06:19Quest'operazione è un'operazione sulla quale volevamo costruire anche un'iniziativa di beneficenza.
06:26Quindi queste medaglie, che sono state coniate in circa 8 mila pezzi, vendute al costo di 150 euro,
06:34IVA inclusa ognuna, il Poligrafico ha ritenuto di destinare per l'attività di benefica tutto il proprio margine,
06:46cioè il ricavato al netto dei costi, quindi il nostro margine che erano 65 euro al pezzo,
06:55da destinare a un'iniziativa benefica.
06:57Attraverso l'interlocuzione con il governo italiano e con la nostra ambasciata a Kiev e la ambasciata ucraina in Italia,
07:09si è identificata come destinataria di questa iniziativa un'associazione, Unbroken Kids,
07:15che è un'associazione che opera all'interno dell'ospedale di Leopoli
07:18e si occupa del recupero fisico e psicologico dei bambini colpiti dalla guerra.
07:25Abbiamo chiesto all'associazione di presentare un progetto, l'associazione ha fornito questa progettualità
07:34in ordine all'utilizzo delle risorse che avremmo raccolto e quindi avevano immaginato un intervento di circa mezzo milione,
07:47mezzo milione significa per noi vendere 7.700 medaglie, obiettivo che abbiamo centrato anche grazie alla partecipazione
07:58di tantissimi operatori singoli, imprese e organizzazioni.
08:03Abbiamo venduto ad oggi 7.764, ottenendo quindi un risultato, diciamo uno stanziamento per attività di 504.000 euro.
08:17L'associazione ci ha fornito il proprio progetto, si tratta di investimenti in presidi medici,
08:25set di utensili elettrici neurochirurgici, sistemi diagnostici a ultrasoni, macchine a raggi X chirurgiche,
08:33stazioni di monitoraggio per la terapia intensiva.
08:37Abbiamo costituito un comitato di verifica dello svolgimento delle attività delle associazioni,
08:48secondo quanto indicato dal progetto.
08:55Nel comitato, oltre al sottoscritto, c'è anche l'ambasciatore italiano a Kiev e l'ambasciatore ucraino a Roma.
09:02Al momento abbiamo erogato la prima tranche di 200.000 euro,
09:08appunto per l'acquisto di una stazione di monitoraggio centrale per la terapia intensiva,
09:13e stiamo attendendo il riscontro dell'avvenuta,
09:19l'espletamento dell'attività di approvvigionamento,
09:23per procedere alla corrisponzione di un'ulteriore tranche dell'ammontare complessivo dei 500.000 euro.
09:36Scusi, sul provvedimento, perché l'audizione era sul provvedimento, va tutto bene?
09:48Sì, sì, io la sento bene.
09:56Sì, no, la sentiamo anche noi, ma volevamo sapere se sul provvedimento,
10:01perché l'audizione era sul provvedimento, se va tutto bene?
10:05Ci sono osservazioni sugli articoli, sulle diverse cose,
10:14oppure vuole essere udito un'altra volta sul merito del provvedimento?
10:19Perché l'oggetto dell'audizione era il merito del provvedimento.
10:22Sì, io pensavo di dover rappresentare la nostra iniziativa in ordine,
10:29che di fatto per certi versi anticipava i dispositivi previsti dal provvedimento,
10:35che era quello di dare una chiara trasparenza rispetto alla iniziativa.
10:42Bene, allora, eventualmente, visto che è l'autorevolezza del vostro istituto,
10:49se leggete il provvedimento e ci mandate una relazione scritta sul merito del provvedimento,
10:57se vi sono miglioramenti o spunti o idee che possano migliorare il provvedimento.
11:06Va bene, certo.
11:07Grazie.
11:08D'accordo.
11:09Grazie a voi, grazie.
11:19Grazie.
11:49Grazie.
12:19Grazie.
12:49Grazie.
13:19Grazie.
13:49Grazie.
14:19Grazie a voi, grazie a voi.
14:49Francesca Pallucchi, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore,
14:55che è collegata in videoconferenza a 5 minuti.
14:59Prego.
15:01Grazie, gentile onorevoli, grazie per l'opportunità.
15:07Innanzitutto condiviamo questa azione normativa e facciamo presente che come Forum del Terzo Settore,
15:14ormai 20 anni fa abbiamo dato vita insieme ad altri soggetti all'Istituto Italiano della Donazione,
15:21che proprio in questi ultimi mesi ha prodotto una nuova campagna, un nuovo strumento,
15:27donare fa bene se lo fai bene.
15:29Quindi siamo perfettamente in linea con questa esigenza.
15:33Sottolineo sei punti, visto anche la raccomandazione del Presidente di essere abbastanza stringati.
15:42Li declino e ovviamente nella memoria saranno trattati in maniera più puntuale.
15:48Innanzitutto per quanto riguarda i principi di veridicità, trasparenza e correttezza.
15:55Noi vediamo che il richiamo generale come principio è importante,
16:00ma è importante anche che le azioni che riguardano produttori e professionisti
16:06siano conformati agli stessi criteri che sono richiesti agli entiti del Terzo Settore.
16:11Sono criteri piuttosto stringenti, ma che danno l'opportunità di non dare vita a fenomeni
16:20ai quali abbiamo anche assistito di manipolazione o piuttosto ambiguità rispetto alle donazioni.
16:28Quindi questo è il primo punto, rispetto alla trasparenza.
16:31Il secondo punto, sottolineiamo che sarebbe opportuno inserire all'interno dell'articolo 1,1
16:44le imprese sociali costituite in forma societaria, che in questo momento non sono comprese,
16:52sono enti del Terzo Settore e potrebbero dare vita a una disparità di trattamento non giustificata
17:00con gli altri soggetti, quindi raccomandiamo di inserire all'interno dell'articolo
17:09anche questa composizione societaria.
17:12Il terzo punto è l'esclusione degli enti non commerciali.
17:19Diciamo che noi si riconosce positivamente che nell'articolo 1,2 si esclude dall'applicazione
17:27della norma agli enti non commerciali, che non siano partecipati direttamente o indirettamente
17:33dei produttori, è molto importante che questa norma venga poi successivamente monitorata
17:40nella sua attuazione, in modo che ci sia questa concreta esclusione.
17:46Il quarto punto che volevamo sottolineare è chiarezza e proporzionalità degli obblighi
17:51informativi. È vero che è giusto come sosteniamo e come è natura e oggetto della discussione
17:58di oggi, ma a volte ci sono anche donazioni molto piccole e che sono inferiori a una certa
18:06soglia. Allora sarebbe opportuno individuare una semplificazione procedurale, nonché anche
18:15l'introduzione di un modello standard semplificato per la comunicazione all'autorità garante
18:22per la concorrenza, perché se no rischiamo che per colpire eventuali forme di manipolazione
18:32e anche di affrontare in maniera corretta tutto questo processo e donazioni, magari scoraggiamo
18:43soprattutto nei rapporti più piccoli e che stanno dentro anche a una cornice ridimensionata
18:50da un punto di vista quantitativo. Poi c'è una parte che ci interessa particolarmente
18:57è che condividiamo la destinazione dei proventi delle sanzioni, ma è anche molto importante
19:02che poi si condivida con i soggetti del terzo settore come destinare queste quote. È apprezzabile
19:11il 50% dei proventi che vengano date a iniziative solidaristiche, ma condividere anche quali siano
19:19queste iniziative solidaristiche ci sembra particolarmente importante per costruire un ciclo
19:23virtuoso. E come ultimo punto la richiesta di un confronto più strutturato, che già
19:29è in questo quinto punto che ho appena illustrato, è molto importante anche condividere, visto
19:37che comunque c'è un virtuosismo legato alla gratuità, alla generosità, alla tendenza
19:44dei cittadini italiani a dare sempre un importante sostegno, è importante che ci sia un momento
19:51e un luogo di confronto con le organizzazioni rappresentative del terzo settore, alcune delle
19:57quali oggi sono audite, sono soci del forum, tra cui l'Aism, con il quale poi lasciamo
20:03anche altre considerazioni più puntuali. Grazie molte e manderemo la premia.
20:09Passiamo a Paolo Bandiera, direttore affari generali e relazioni istituzionali dell'Associazione
20:14Italiana Sclerosi Multiple, a 5 minuti. Prego.
20:19Allora passiamo a Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d'Oro, a 5 minuti. Prego.
20:29Grazie, buongiorno, grazie per questa opportunità. Rappresento la Lega del Filo d'Oro che opera
20:35da ormai più di 60 anni a sostegno di persone sordocieche e di persone con gravi disabilità.
20:42Ma questo disegno di legge, diciamo sicuramente nello spirito lo condividiamo per l'importanza
20:49di dare alla trasparenza, per l'importanza di dare alla rendicontazione.
20:54E come ente del terzo settore noi siamo obbligati, ma lo facciamo da sempre, proprio per
21:02che viviamo prevalentemente di raccolta fondi, al concetto della trasparenza e a tutte quelle
21:08che sono state le norme che dalla Costituzione, poi con le Ollus e poi con gli enti del terzo
21:13settore, di iscrizione a Runze, noi siamo naturalmente predisposti a questo discorso, diciamo di rendicontare
21:22e di sostenere nei confronti dei nostri sostenitori, perché a questo punto parliamo di un rapporto
21:30con il mondo del profit, ma che significa per il nostro discorso, diciamo, raccolta fondi
21:36e quindi la necessità di essere, diciamo, trasparenti nei confronti dei nostri sostenitori
21:41crediamo che sia assolutamente indispensabile.
21:45Abbiamo, e vado subito al punto, alcune considerazioni, e cioè che sicuramente noi dovremmo promuovere
21:55sempre di più che imprese e eventi del terzo settore possano, diciamo, nelle campagne di
22:01raccolta fondi, dichiarare espressamente l'adozione di standard di trasparenza, pubblicare regole
22:08intenne, rendere accessibili i risultati e adottare sistemi di rendicontazione separata,
22:14cosa che peraltro molto spesso, diciamo, dobbiamo fare.
22:17Relativamente, diciamo, alle modalità ci sono alcune perplessità.
22:25La prima è quella di come, nel caso di un accordo con un'azienda profit che propone al
22:32suo pubblico la vendita di un prodotto, come andiamo ad informare il pubblico e naturalmente
22:40coloro che aderiscono. Ecco, la posizione di una etichetta e quindi di entrare in un
22:46intervento significativo nella, diciamo, confezione che propone il prodotto, pensiamo che questo
22:55limiti moltissimo accordi con alcune aziende, perché significherebbe che per periodi brevi
23:04o per quantità importanti, chiediamo uno sforzo ulteriore dal punto di vista economico.
23:10Per cui noi qui andremmo, diciamo, a proporre una diversa formulazione sull'articolo 3 del
23:19comma terzo, dove chiediamo sostanzialmente di fare questa opera di informazione utilizzando
23:27una comunicazione vicino al prodotto e con diverse modalità, che non sia però quella
23:33di intervenire sulla confezione. Questa è la prima indicazione. Per quanto concerne poi
23:40gli alcuni adempimenti relativi a quanto previsto dall'articolo 3 al comma 2, chiediamo che si
23:47possa anche prendere in considerazione che l'autorità garante della concorrenza e del mercato
23:53definisca con un proprio atto le modalità di comunicazione dell'informazione di cui
23:58il comma precedente. Naturalmente manderemo la nostra proposta, però ecco, significhiamo
24:03che siamo sicuramente anche allineati con quanto ha detto la rappresentante del forum del
24:10terzo settore per l'importanza che questo argomento oggi più di ieri ha rispetto all'opinione
24:18pubblica e alla trasparenza. Grazie.
24:23Passiamo adesso a Michela Gaffo, consigliera dell'Associazione Italiana Fundraiser.
24:30La ringrazio, onorevole Presidente, onorevoli deputati. È un piacere per Assif essere qui
24:38audita in questa commissione. Assif è l'organizzazione che da 25 anni rappresenta i professionisti del
24:47fundraising, quindi tutti quei professionisti che aiutano le organizzazioni o come consulenti
24:54o dall'interno delle stesse a raccogliere i fondi necessari per sostenere le attività istituzionali
25:00delle organizzazioni stesse. Come i colleghi che mi hanno preceduta, manifesto l'adesione di Assif
25:10a quello che è il principio ispiratore della norma, ossia il richiamo alla corretta informazione
25:16e alla trasparenza in occasione delle relazioni fra imprese e enti del terzo settore che vadano
25:24a comportare una comunicazione, un interessamento del consumatore finale. Questo anche in virtù
25:31del fatto che all'interno dell'articolo 7 del codice del terzo settore il principio di trasparenza
25:37è uno di quelli fondanti rispetto all'attività di fundraising e che impronta le linee guida
25:44sulla raccolta fondi a cui anche Assif ha contribuito. Come colleghi abbiamo alcuni punti su cui concentrarci
25:54in termini di riflessione e di suggerimento di eventuali modifiche. Il primo punto riguarda
26:01l'ambito di applicazione oggettivo della norma. La fattispecie di questo disegno di legge è
26:07molto specifica in quanto va a riguardare esclusivamente le operazioni che comportino
26:13appunto la vendita e fornitura di prodotti al pubblico. Assif tiene a sottolineare come queste
26:19modalità non siano le uniche che interessano il rapporto fra aziende e enti del terzo settore
26:27che comportano l'intervento presso i consumatori e che comunque anche queste altre tipologie
26:34rispetto ad esempio di donazione delle imprese pubblicizzate ad esempio nei punti vendita
26:39o operazioni di incentivazione e di donazione da parte dei privati rispetto agli enti del terzo settore
26:47che comunque vengono comunicate in punto vendita e che si prestano comunque a un fraintendimento.
26:53Quindi in questo senso riteniamo importante estendere l'ambito oggettivo della norma e in relazione
27:00poi troverete alcuni esempi. Il secondo punto riguarda le modalità di diffusione delle informazioni.
27:06Come diceva il collega, il presidente Rossano Bartoli, il tema dell'etichettatura è un tema sensibile
27:14perché questo potrebbe risultare molto oneroso da gestire per le imprese e potrebbe effettivamente
27:20disincentivare le operazioni di partenariato fra imprese e enti del terzo settore.
27:26Suggeriamo quindi di prevedere che le informazioni di cui appunto al comma 2
27:31possano essere fornite appunto con chiarezza e semplicità come già prevede la norma
27:36attraverso strumenti di comunicazione presenti sul punto vendita, quindi strumenti cartacei
27:42che magari rimandino per una più completa informazione attraverso l'inserimento di QR code
27:47o indirizzi a un sito dedicato all'iniziativa. Quindi di nuovo la tecnologia ci viene in aiuto
27:55in questo caso. Il terzo punto riguarda l'effettuazione delle comunicazioni
28:01nell'autorità garante della concorrenza e del mercato. Di nuovo riteniamo che l'aggravio
28:06burocratico in capo alle imprese potrebbe disincentivare questo tipo di operazioni.
28:13Suggeriamo di semplificare e snellire questa parte prevedendo magari la realizzazione
28:18di una piattaforma informatica in cui le aziende possano inserire magari periodicamente
28:23l'elenco delle iniziative realizzate in favore degli enti, quindi in modalità più snella.
28:28Il quarto punto riguarda infine il tema dei controlli, perché il disegno di legge
28:33al momento non specifica quali saranno le modalità con cui l'autorità garante
28:38effettuerà questi controlli. Riteniamo sia importante precisare questo punto all'interno
28:42del DDL, suggeriamo che i controlli possano essere fatti a campione utilizzando la piattaforma
28:49informatica di qui sopra e sottolineiamo inoltre come le iniziative di partenariato
28:54descritte fra imprese ed enti rappresentino una specie di attività che non è usuale
29:02diciamo fra quelle di analisi della predetta autorità. Suggeriamo quindi che nell'esecuzione
29:08di questi controlli e nella valutazione l'autorità possa essere affiancata da una commissione
29:14paritetica magari con espressione degli enti di secondo livello del terzo settore o della
29:19comunità dei fundraiser. Concludo dicendo che raccomandiamo che comunque l'eventuale
29:26entrata in vigore di questa legge sia accompagnata da un'attività di comunicazione e sensibilizzazione
29:32sia verso le imprese sia verso gli enti, quindi di maggiore consapevolezza e raccomandiamo
29:37anche di prevedere uno strumento di monitoraggio e analisi di quello che succederà in seguito
29:42a questa legge. Grazie. Passiamo adesso a Maria Chiara Rotti, direttore generale della
29:48Fondazione Ronald McDonald Italia, 5 minuti circa.
29:55Onorevoli, buongiorno. Mi chiamo Maria Chiara Rotti, sono direttore generale di Fondazione
30:00per l'infanzia Ronald McDonald e sono qui con Valentina Paes che è il direttore amministrativo.
30:06Vi ringraziamo per l'opportunità di poter esprimere il nostro punto di vista e sosteniamo
30:10come fondazione l'iniziativa da voi proposta. Intanto chi siamo? La Fondazione Ronald ha
30:16come mission l'accoglienza e la cura di famiglie i cui bambini sono in cura lontani da casa.
30:21Lavoriamo nell'ospedale a sostegno dei reparti di pediatria e terapia intensiva neonatale.
30:26A Roma siamo partner dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù e dell'ospedale Gemelli, giusto
30:31per collocarci. La nostra esperienza come fondazione di imprese e fondazione operativa ci offre
30:37una prospettiva privilegiata e strategica riguardo alla vostra iniziativa perché noi
30:41rappresentiamo sia il settore non profit che quello imprenditoriale all'interno di un'unica
30:47entità. Il disegno di legge che proponete nasce da un fatto ben noto e da qui la necessità
30:52di tutelare il consumatore che diventa donatore attraverso l'azione di acquisto. Vogliamo
30:58oggi dare voce anche ai beneficiari delle organizzazioni coinvolte proteggendo il consumatore donatore
31:05ma garantendo al contempo anche la tutela dei soggetti fragili delle iniziative solidali
31:09proposte dalle aziende. Pertanto noi crediamo che il vostro intrinvento abbia un doppio valore
31:15nel settore che rappresentiamo. Desideriamo, e qui c'è una slide, presentarvi alcuni esempi
31:23concreti delle collaborazioni realizzate negli anni sia con aziende interne al nostro sistema
31:29che esterne. Un esempio significativo è rappresentato dalle olive solidali, un prodotto venduto
31:36nei ristoranti McDonald's per cinque edizioni, di cui una parte del ricavato è stata devoluta
31:41a progetti della nostra stessa fondazione e lo trovate qua nella slide. Abbiamo anche
31:46instaurato accordi e partenariati con aziende esterne al sistema a cui apparteniamo, tra cui
31:51vi abbiamo portato l'esempio Universal Picture, Mocca Bialetti e Parmareggio. Tutte queste
31:58iniziative si inseriscano nello scenario che state delineando e per rendere la nostra testimonianza
32:04più significativa vi abbiamo portato copie degli accordi stipulati con le aziende per
32:08una vostra consultazione, se lo desiderate. Abbiamo esaminato attentamente il documento
32:14e ci sono alcuni passaggi che vi chiediamo di chiarire ulteriormente. Il primo è la definizione
32:19di partecipata. Non siamo certi se le fondazioni di impresa, cioè fondate da aziende, rientrino
32:25nella definizione di partecipata nella vostra proposta.
32:30Vi vogliamo anche sottolineare gli acquisti da parte delle organizzazioni no profit, cioè
32:38il vostro disegno parla appunto delle campagne da parte delle aziende, ma vogliamo rendervi
32:46partecipi che c'è un caso, uno scenario in cui le organizzazioni no profit realizzano
32:52campagne interne, ad esempio tutti noi lo facciamo per Pasqua e Natale, acquistando grandi quantitativi
32:59da produttori per rivenderli alla propria donor base con una quota solidale, quello che raccontava
33:05anche il Presidente. In questa situazione esiste un rapporto tra imprese no profit che necessita
33:10di chiarezza per tutelare il donatore, che diventa consumatore, quindi è il caso contrario.
33:17Abbiamo notato che la sezione riguardante gli adempimenti è piuttosto dettagliata, è
33:21già stato ripreso, ma non è chiaro il soggetto su cui cade la responsabilità. Abbiamo anche
33:26noi, come i colleghi di settore, evidenziato un carico di attività di etichettatura che potrebbe
33:32risultare troppo complesso e disincentivare la partecipazione di piccoli produttori, favorendo
33:38le grandi imprese. Suggeriamo che nella etichetta venga indicato il progetto a cui verrà destinata
33:44una parte del ricavato, un ulteriore passo di trasparenza per il donatore. In merito
33:50alle sanzioni abbiamo notato che non risultano essere proporzionali rispetto ai volumi delle
33:55campagne. Qui c'è un rischio che le piccole organizzazioni no profit e i produttori debbano
34:01affrontare sanzioni eccessive, mentre le grandi campagne potrebbero considerare una sanzione
34:06di 5.000 euro molto sopportabile. Inoltre riteniamo importante includere una sezione
34:13dedicata agli accordi stipulati tra organizzazioni no profit e aziende produttrici, di cui vi
34:19abbiamo portato gli esempi. Un punto cruciale per noi, che non è stato ancora sollevato,
34:24riguarda le donazioni elettroniche. Quando il prodotto non è fisico, ma è un prodotto
34:31immateriale, per noi è fondamentale analizzare le transazioni elettroniche come round up
34:37dell'acquisto, che consente ai consumatori di un prodotto, per esempio di cibo, di
34:44devolvere piccole somme a cause specifiche. Questo lo ritroviamo in diversi, nella grande
34:49distribuzione, nell'abbigliamento e anche nel cibo, nel food. Crediamo che questo aspetto
34:55possa essere analizzato e incluso nel vostro progetto. Esiste già una legge nazionale, il
35:01decreto legislativo del 15 dicembre 2017, numero 218, che recepisce una direttiva europea,
35:08in cui la parte riguardante le donazioni elettroniche non è sufficientemente esplicitata. Questo disegno
35:14di legge rappresenta per noi un'opportunità per fare chiarezza anche su questo fronte, a tutela
35:19dei consumatori, delle aziende e delle organizzazioni no profit. Concludo con se le nostre proposte
35:27accolgono il vostro consenso o il vostro interesse, siamo disponibili a inviarvi specifici emendamenti
35:32tecnici relativi ad esse e a depositarli successivamente. Ringraziamo la Commissione per l'ascolto.
35:40Dottor Paolo Bandiera, direttore affari generale delle relazioni istituzionali della
35:45associazione italiana Sclerosi Multipla, a 5 minuti.
35:50Grazie, buongiorno e grazie per questa opportunità di confronto. In primo luogo anche noi l'apprezzamento
35:56per l'attenzione che state dedicando a questo tema, così rilevante delle pratiche commerciali
36:02che prevedano la destinazione di proventi a favore di cause di interesse generale o solidarie
36:07o comunque meritevoli di tutela e di attenzione e intervengo in rappresentanza di AISM e della
36:12sua fondazione, una realtà impegnata da oltre 55 anni sull'intero territorio nazionale,
36:18nei servizi, nella ricerca scientifica, nella promozione dei diritti, per la quale la corretta,
36:25tempestiva, rigorosa informazione è un elemento centrale del proprio codice etico e che informa
36:32anche i comportamenti dell'organizzazione dei singoli. E qui voglio venire in due aspetti
36:36che sono preliminari e poi a quello che andrò a evidenziare. Il primo che l'informazione
36:42è la base, quando ha queste caratteristiche, del rapporto di fiducia, che rappresenta il
36:47vero capitale, il materiale che consente a enti come nostro di realizzare la propria
36:52missione e che va preservato per l'ente ma anche per l'intero sistema. E l'altro aspetto è che
36:58quando si fa informazioni anche sulla destinazione dei proventi derivanti da pratiche come quelle
37:04di cui stiamo parlando, non è soltanto un adempimento, una rendicontazione amministrativa,
37:09in realtà si sta sviluppando un'attività di cultura, di accrescimento della consapevolezza,
37:15di evidenza sull'argo pubblico di temi di interesse generale, nello spirito del codice
37:19del terzo settore.
37:20Allora, da questo punto di vista, AISMA, prima di tutto, richiama e sostiene la nota
37:27predisposta dal forum del terzo settore a cui parlato aderiamo e adesso andrò a presentare
37:32alcuni aspetti specifici che sono frutto di un confronto maturato, oltre che con la
37:37Lega di Filodoro qui presente, con una panel di altri grandi enti del terzo settore, Action
37:42Aid, Emergency, Fai, Fondazione Arche, Fondazione Teleton, Save the Children, Medici Senza Frontiere,
37:47Unicef e quindi poi produrremo una memoria congiuntamente.
37:52I temi, tre punti in sostanza.
37:54Il primo, l'esigenza di andare a armonizzare questa disciplina con le regole preesistenti
38:02in materia di raccolta fondi.
38:03È già stato citato l'articolo 7 del codice del terzo settore, ma anche le linee guida del
38:09giugno 2022 in ambito di raccolta fondi.
38:11Ecco, mi preme mettere in evidenza come vi siano tre principi fondamentali in queste linee
38:16guida, che sono quelle di verità, di trasparenza, di correttezza, che vengono anche declinati
38:22in modo molto pratico, molto operativo e se noi li richiamiamo espressamente nell'articolo
38:271, questa è la proposta che facciamo della legge, pensiamo che possa favorire anche l'applicazione
38:33e lo sviluppo poi concreto delle norme contenute in questa proposta.
38:36Destinazione, non soltanto per finalità, ma anche per progetti specifici, cosa fare di eventuali
38:41eccedenze di raccolta, durata, eventuali anche progetti durata, tutti elementi che in
38:46qualche modo sono già definiti per la raccolta fondi e che pensiamo possono essere quindi
38:50applicati laddove compatibili anche alla disciplina che si sta varando.
38:55Secondo aspetto è il campo di applicazione.
38:58Qui prima di tutto l'apprezzamento nuovamente per il fatto che gli enti del terzo settore
39:03risultano da questa versione esclusi dal campo di applicazione di questa normativa perché
39:08hanno già una propria disciplina. Tuttavia evidenziamo come ci sono le formule nella
39:12loro sinteticità che possono risultare ambigue e forse aprire anche dei campi di disapplicazione
39:18opportunistica della norma. Il concetto di produttori, di professionisti, non è detto
39:25che copra esattamente coloro che, non essendo tecnicamente coloro che producono il bene, in
39:29realtà siano responsabili primari dell'attività di vendita sul territorio nazionale, soltanto
39:34per fare un esempio. Quindi merita all'interno dell'articolo 1 magari una definizione che
39:39copra in modo appropriato e estensivo il profilo soggettivo appunto dei soggetti a cui si rivolge
39:47questa norma. A questo punto andiamo sui profili applicativi e che concludo, l'ultimo punto.
39:56Non mi dilungo rispetto al principio di un aggravio rispetto al packaging. Mi trovo, ci troviamo
40:04molto d'accordo sull'opportunità di trovare modalità alternative, che possono essere
40:08appunto quelle di materiale che venga reso disponibile nei punti di vendita, ma anche
40:12rimandare a siti che possano contenere informazioni di maggior dettaglio, proprio per garantire
40:17che non ci sia soltanto un approccio di adempimento regolamentare, ma di informazione costruttiva
40:22e di quindi anche consapevolezza dei temi. L'altro aspetto è questo. Ci sembra molto importante
40:29che ci siano linee operative che da un lato traducano concretamente i principi di buona
40:35fede, realtà e correttezza, evitando in questo modo, semplificando, uniformando anche un'applicazione
40:40meccanicistica delle sanzioni. Vi spiego meglio, c'è un passaggio, qui concludo davvero, dell'articolo
40:453, che recita prima di mettere in vendita il prodotto, si deve fare la comunicazione all'autorità,
40:53ma questo prima può essere inteso secondo ragionevolezza o quando deve ancora essere lanciata
40:59la campagna, o se l'applichiamo in modo meccanicistico, potrebbe essere riferito alla prima transazione
41:04utile che sia rilevabile. Evidentemente è un prima che deve essere antecedente l'attività
41:10di transazione e di vendita dal punto di vista commerciale. Come dire, attraverso queste linee
41:14guida da costruire congiuntamente, da monitorare e applicare congiuntamente, crediamo che questa
41:19norma poi possa trovare un'applicazione senza incorrere in intoppi e in tracci che potrebbero
41:24paralizzare attività che invece chiaramente vanno nel medio tempore, comunque continuamente
41:29a essere portate avanti e sostenute e promosse, nello spirito chiaramente dell'attività.
41:35Grazie.
41:36Bene, Gabriele Sepio, segretario generale della Fondazione Terzius, ha 5 minuti e se può
41:43focalizzarsi sui miglioramenti del progetto di legge. Grazie.
41:48Grazie Presidente, ringrazio la Commissione Attività Produttiva, andrò veloce anche prima
41:55dei 5 minuti andando rapidamente sulle questioni oggetto di possibile revisione. Intanto è sicuramente
42:02meritevole il fatto di strutturare una disciplina per soggetti esclusi dal terzo settore che non
42:09hanno regole puntuali per quanto riguarda la raccolta fondi e il principio di trasparenza.
42:17Con riferimento all'elenco specifico dei soggetti qualificati come meritevoli nell'atto
42:24Camera 1704, stralcerei le Ollus perché dal 1 gennaio del 2026 la non-anagrafe Ollus cesserà
42:33di esistere a parte dell'autorizzazione della Commissione europea. Farei una riflessione
42:39dal punto di vista tecnico sulla stessa definizione di produttori professionisti, soggetti incisi
42:46rispetto ai provvedimenti contenuti del disposto normativo, giacché l'indicazione, mi associa
42:53a quello che diceva prima Bandiera, cioè che l'indicazione potrebbe non cogliere e non
43:02rappresentare tutti coloro che pur all'interno di un sistema di mercato svolgono attività
43:07di raccolta fondi per il tramite di soggetti qualificati come meritevoli, quindi potrebbe
43:13essere opportuno inserire una definizione ad hoc per delimitare con maggior chiarezza
43:18il concetto di produttore. Dall'altra il comma 2 invece puntualmente, questo lo ritengo
43:26corretto è anche garantista verso gli enti non commerciali, sono esclusi gli enti non
43:32commerciali, si assumono essi stessi la qualifica di produttore. Tuttavia c'è un tema che va
43:39colto e cioè che il comma 2 secondo periodo fa riferimento appunto alla esclusione degli
43:46enti del terzo settore non è chiaro, l'incipit del secondo periodo restano ferme le disposizioni
43:51in materia di raccolta fondi previste per il terzo settore, per come è formulata la
43:55norma non esclude a priori gli enti del terzo settore da queste disposizioni. Ora l'esclusione
44:01è una conseguenza logica rispetto al fatto che gli enti del terzo settore già dispongono
44:06di precise cautele normative inserite nel decreto legislativo 117 del 2017, ovvero il codice
44:13del terzo settore, quindi è stato citato già l'articolo 7 e le linee guida, per cui
44:17bisognerebbe puntualizzare il secondo periodo del comma 2 e nello stesso tempo precisare
44:23che gli enti del terzo settore sono esclusi anche con riferimento alle indicazioni contenute
44:29nel primo periodo del comma 2, cioè il richiamo agli enti non commerciali che assumono anche
44:35la qualifica di produttori, quindi questo è un fattore semplicemente di raccordo. Dall'altra
44:42rapidamente occorre sottolineare come l'obbligo di comunicazione preventiva contenuto all'articolo
44:503, al garante della concorrenza del mercato, è sicuramente una indicazione puntuale e condivisibile,
44:57tuttavia occorrerebbe mantenere un principio di proporzionalità rispetto agli adempimenti,
45:03specialmente per le campagne durata contenuta o modesta rilevanza economica.
45:07L'ultimissimo punto, per quanto riguarda il profilo della trasparenza e gli obblighi
45:14informativi per i soggetti individuati al comma 1, quindi i produttori e i professionisti,
45:21è ovvio che la richiesta potrebbe risultare eccessiva, cioè quello di tutelare il consumatore
45:30attraverso previe informazioni da collocare direttamente sul packaging. Anche qui occorre
45:38valutare un criterio di assoluta proporzionalità, quindi con l'introduzione di criteri di trasparenza
45:44che tengano conto magari dei piccoli esercizi, delle attività che non sono collocabili in
45:50un contesto più ampio di raccolta fondi, quindi forse qui andrebbe inserito quantomeno
45:56un limite di carattere quantitativo e poi la sanzione 5.000-50.000 Euro non tiene conto
46:02che qui del principio di proporzionalità perché potremmo trovarci di fronte a raccolte
46:06fondi che hanno una dimensione territoriale minima e che hanno una funzione più che altro
46:10di carattere mutualistico e quindi 5.000 Euro sono sicuramente eccessivi.
46:16Dico un ultimo aspetto, la disposizione probabilmente manca di un ulteriore tassello perché se l'obiettivo
46:23è tutelare effettivamente il consumatore e nel momento in cui l'ultima informazione
46:29è quella legata al fatto di aver effettivamente trasferito le somme, quindi la garanzia è
46:36legata al fatto che il produttore trasferisca effettivamente le somme dovute al soggetto
46:41meritevole, ecco questo aspetto non garantisce l'ulteriore step che cioè che è appunto quello
46:47dell'effettivo utilizzo da parte del soggetto beneficiario delle somme per finalità di interesse
46:52generale. Ora questo scopo non è colto dal disegno di legge ed è evidente che andrebbe
46:58formulata un minimo di garanzia sulla stregua di quanto avviene per il terzo settore. Ora
47:03nel caso del terzo settore la rendicontazione cui sono obbligati gli enti, compreso il deposito
47:09della rendicontazione presso il RUNS, prevede anche una indicazione rispetto all'utilizzo
47:14di queste somme. Ecco in questo caso manca completamente quest'ultimo tassello, quindi in realtà
47:19potremmo come non si garantisce il consumatore. Grazie mille.
47:23Grazie, chiedo se vi siano tra chi è collegato delle domande, non vedo domande, quindi ringrazio
47:31a tutti per l'audizione. Grazie.

Consigliato