https://www.pupia.tv - Roma - Parkinson, Alzheimer o idrocefalo normoteso? Una patologia curabile - Conferenza stampa di Marina Marchetto Aliprandi (06.05.25)
#pupia
#pupia
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno a tutti, per me è un grande onore essere qui oggi alla Camera dei Deputati che
00:07ci accoglie e ci ospita. Desidero ringraziare sentitamente l'onorevole Marina Marchetto
00:14Aliprandi per il sostegno generoso e convinto che ha dimostrato fin dal primo momento, l'onorevole
00:21Paolo Trancassini, questore della Camera dei Deputati e la dottoressa Maria Soave Nardi
00:26per il prezioso lavoro di coordinamento. Un ringraziamento a tutte le cariche istituzionali
00:32qui presenti, agli organi di stampa, ad ING Global Events per l'organizzazione e il lavoro
00:38svolto accanto all'Associazione Neurovita Insieme per la Ricerca, che con passione promuove la
00:44conoscenza e l'informazione di questa patologia, dando voce a un tema tanto importante quanto
00:50poco conosciuto, l'idrocefalo normoteso. Oggi avremo l'opportunità di ascoltare il dottor
00:55Gianpaolo Petrella, neurochirurgo e fondatore di Neurovita, e il professor Rocco Roberto Cerchiara,
01:01esperto in statistica sanitaria, per comprendere meglio l'importanza delle diagnosi precoci,
01:07dell'informazione e delle prospettive di ricerca. Passo la parola all'onorevole Marina Marchetto
01:15Aliprandi.
01:15Un sentito ringraziamento da parte mia ad Adriana Riccio, che con passione, questo è il termine
01:27esatto, mi ha coinvolta qualche mese fa. E conoscendo il dottor Petrella ho capito l'importanza
01:37della conoscenza di questa patologia, che in effetti viene confusa con Alzheimer e Parkinson,
01:46che provocano indubbiamente un precipizio nelle persone che vengono affette da queste patologie,
01:55come invece di converso non è così per l'idrocefalo normoteso, che colpisce in genere le persone
02:03ultra 65 anni. Il mio ringraziamento va al questore anziano della Camera, onorevole Paolo
02:12Trancassini, che ha dimostrato una sensibilità veramente grande nell'essere qui questa mattina
02:24per poter capire ed essere anche lui parte diligente nella divulgazione di questa patologia
02:31di nuovo studio, relativamente nuovo studio, perché nella medicina i tempi sono molto lunghi,
02:44in cui cercheremo anche da parte nostra di investire, di essere incisivi, soprattutto con i medici di base,
02:53perché sono loro i primi interlocutori dei pazienti e se curare vuol dire prendersi cura della persona,
03:02più del medico di base che ha contatto con il suo paziente e con la famiglia intera,
03:08perché quando viene colpita un paziente, una persona, viene colpita la famiglia, la comunità.
03:14Ecco, noi cercheremo di sensibilizzare e ringrazio il dottor Petrella proprio per questa iniziativa
03:21e preannuncio che a Palazzo Merulana nel prossimo 20 maggio, 26 maggio, ecco, ci sarà una giornata
03:30proprio di studio su questa patologia. Poi ringrazio naturalmente il dottor Rocco Cerchiaro
03:39e mi appresto a leggere il saluto dell'onorevole Marcello Gemmato,
03:47sottosegretario della Sanità, illustre Marina Marchetto.
03:53Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento per il cortese invito alla conferenza stampa
03:58di presentazione dell'evento e delle iniziative dedicate all'idrocefrio normoteso,
04:04una patologia che, sebbene nota in ambito medico, continua ad essere spesso sottodiagnosticata
04:11nella pratica clinica, richiedendo dunque la massima attenzione per le rilevanti implicazioni
04:18sanitarie e sociali che comporta. Purtroppo inderogabili impegni istituzionali non mi consentiranno
04:24di partecipare. Colgo tuttavia l'occasione per manifestare il mio pieno apprezzamento per questo
04:30importante momento di sensibilizzazione e divulgazione che pone l'accento su una condizione
04:36che colpisce prevalentemente la popolazione anziana e che, se riconosciuta precocemente,
04:42può essere trattata con risultati significativi, migliorando in modo concreto la qualità di vita
04:48dei pazienti. Proprio per la sua potenziale reversibilità e per la frequente sovrapposizione
04:55con altre patologie neurodegenerative, è fondamentale promuovere una più ampia conoscenza
05:01tra professionisti sanitari, rafforzando la formazione specialistica e la capacità di
05:06intercettare i segni precoci della malattia. È inoltre auspicabile continuare a sostenere
05:12la ricerca scientifica affinché si possano consolidare e ampliare le evidenze a supporto
05:19di percorsi diagnostico-terapeutici sempre più tempestivi ed efficaci. Eventi come questo
05:25rappresentano un prezioso contributo alla diffusione della consapevolezza e della conoscenza,
05:31favorendo un dialogo costruttivo tra istituzioni, comunità scientifica e cittadini. Nel rilovarle
05:38la mia stima per l'impegno e la sensibilità con cui promuove questi temi, desidero apporgere
05:43a lei e a tutti i presenti i miei più cordiali saluti, onorevole Marcello Gemmato. Penso
05:50che questa lettera e questo indirizzo di saluto sia un esplicito impegno anche da parte della
06:00Commissione di approfondire e di valorizzare le parole che sentiremo dal dottor Petrella.
06:09Ora do la parola all'onorevole Trancassini, che ci onora di essere qui e che ringrazio
06:17sentitamente. A te Paolo.
06:23Grazie, buongiorno a tutti. Per me è un piacere e un onore dare il benvenuto al dottor Petrella,
06:31dal professor Cerchiara e accompagnare in questa conferenza stampa la straordinaria collega
06:40deputata Marina Marchetto Aliprandi, che è stata in questa legislatura una vera sorpresa
06:46per tenacia, per vitalità, per ostinazione sui temi a lei più cari. Quindi per me è veramente
06:55un grande piacere accompagnarla qui oggi su un tema così importante e così sorprendente,
07:04no? Il fatto che a me è capitato diverse volte in questi anni di anche predisporre emendamenti
07:12su malattie rare, su malattie incurabili, su situazioni molto complesse, molto rare e molto
07:19difficili. E poi scopri che esiste una malattia che è nascosta, che è curabile e che non si
07:28conosce e non si conosce per quale motivo non lo so, ma insomma per qualche motivo pure
07:34ci sarà. Su un tema che tocca quasi tutte le famiglie, io penso che non ci sia famiglia
07:40che non ha avuto un problema di un anziano malato di Alzheimer, di Parkinson, più genericamente
07:48di demenza senile. Quindi davvero grazie per aver acceso questa luce, noi dobbiamo fare
07:55di tutto perché far uscire dall'ombra questa malattia e penso anche che siamo nel posto adatto.
08:04oggi siamo nella sala stampa della Camera e questo deve essere però un inizio, non un
08:14punto d'arrivo. Per far sì che sia un punto d'inizio noi dobbiamo ognuno fare il proprio
08:22e per quello che posso fare io come questore è quello di, col vostro aiuto, di promuovere
08:27una campagna di sensibilizzazione qui all'interno della Camera. Noi ne facciamo tante, ne abbiamo
08:32fatte durante l'anno, ne abbiamo fatte per tutta una serie di malattie, una campagna
08:38di prevenzione. Certamente la fascia di età è una fascia impegnativa perché è sopra
08:44gli 1,65 ma possiamo fare uno screening rivolto ai deputati, ai dipendenti ma anche ai familiari.
08:52Da questo punto di vista c'è totale disponibilità in modo che facciamo prevenzione ma facciamo
08:56anche promozione perché è chiaro che se si fa una campagna di prevenzione alla Camera
09:03dei Deputati ha una certa risonanza. Questo però mi permette anche di fare una considerazione
09:12Marina che faccio a me, faccio a te, faccio al sottosegretario Gemmato, visto che comunque
09:21è in qualche modo intervenuto, cioè faccio una considerazione politica a noi che ci occupiamo
09:28in questo momento delle sorti della nazione. A me è capitato tante volte di presentare
09:37o dibattere e confrontarmi con i colleghi parlamentari di più diversi schieramenti politici sul tema
09:44della prevenzione e noi purtroppo abbiamo un sistema normativo di bilancio rigido per
09:52cui la prevenzione è sempre catalogata come una spesa, quando invece la prevenzione è
09:57per definizione un risparmio. Ma poiché non si può quantificare quel risparmio, passa inevitabilmente
10:05sui capitoli di spesa. Questo è un limite enorme per tutte le campagne che si possono
10:13fare, per tutta quella prevenzione che si può fare, per la capillarizzazione della prevenzione,
10:18perché noi non ci dobbiamo mai dimenticare che fare prevenzione in una grande città è
10:21un po' più facile che farlo nelle cosiddette aree interne e quindi se si liberassero queste
10:27risorse, cioè se ci fosse questa duttilità, questa elasticità, questa lungimiranza e questa
10:33capacità di lettura del bilancio per quello che è, riusciremo a liberare tante risorse.
10:41Quindi è un tema più generico, più complesso rispetto a tutt'altra materia rispetto a quello
10:47che trattiamo oggi, però io penso che sia nostro dovere ogni volta porre l'accento anche
10:52su questi aspetti perché il tema della prevenzione è un tema centrale. Lo è ancora di più come
10:58in questo caso, quando si riesce a far uscire dall'ombra una malattia curabile su un tema
11:03così importante. Quindi davvero grazie e la Camera dei Deputati è a vostra disposizione.
11:08Grazie Paolo, tu parlavi di prevenzione che per me appunto è investimento, vuol dire prevenzione
11:16e proprio oggi discuteremo, farò la dichiarazione di voto sull'obesità, quindi la prevenzione
11:22dai bambini, pensate che il 40% dei bambini e dei ragazzi è sovrappeso o obeso in Italia,
11:30quindi in più andiamo avanti con le comorbidità nell'età adulta e così. Ecco, quindi prevenzione
11:36è investimento in tutti i sensi, però bisogna anche farla perché in tante regioni la prevenzione
11:42viene ospicata, viene caldeggiata e magari presa sotto gamba. Ecco, è anche da dire anche
11:47questo perché sta in noi poi la nostra responsabilità cercare di far tesoro delle possibilità che
11:53abbiamo. Grazie.
11:56Vi ringrazio, possiamo mandare i video.
12:02Ciao amiche e amici, messaggio serio, sono serio, questo è un messaggio serio, sto cercando
12:08di dare una mano all'associazione Neurovita, questa è una campagna di informazione su una
12:14patologia, come dire, molto diffusa ma ancora molto poco conosciuta, lo ammetto anch'io nel
12:20mio piccolo, non ne sapevo niente. Poi ho incontrato il Dottor Giampaolo Petrella, intanto comincio
12:26a dirvi, dopo il mio, importantissimo è il video del Dottor Petrella, guardate e ascoltate
12:33le sue parole con grande attenzione. Appunto, dicevamo, una patologia molto diffusa ma ancora
12:40molto poco conosciuta, c'è il 26 maggio una serata di raccolta fondi a Roma, Palazzo
12:47Merulana, ci sono ancora, credo, dei biglietti, insomma ci si può accreditare, l'ingresso
12:52non è libero, ma se volete, siete a Roma, siete liberi, volete saperne di più, questi
12:59sono i riferimenti a EG Global Events, la mail info chiocciola a globalevents.com, perdonate
13:07la mia grafia, lo sapete, scrivo un po' così, ma in caso potete tornare indietro col video
13:13oppure fare lo screenshot, info chiocciola a globalevents.com, se volete accreditarvi,
13:19se ci sono ancora posti, ripeto, inviti, l'ingresso è gratuito, poi c'è la serata di raccolta fondi,
13:24ma insomma anche già solo venire curiosare per saperne di più, ci fa molto piacere, ovviamente
13:32ci sarò anch'io, ripeto, adesso, dopo il mio, guardate, ascoltate con grandissima attenzione
13:39il dottor Petrella che vi comincerà a parlare di questa patologia in maniera estremamente
13:46chiara, ma soprattutto con grandissima passione.
13:49Grazie, grazie, il video del dottor Petrella, non me ne andate, guardate e ascoltate, grazie.
13:56Un ringraziamento speciale a Flavio Insinna che con il suo aiuto sostiene la nostra associazione
14:09Neurovita che ha l'obiettivo di diffondere la conoscenza di questa patologia che prende
14:14il nome di idrocefronormoteso che colpisce le persone sopra i 65 anni ed è caratterizzata
14:20da disturbi della marcia per cui il paziente ha difficoltà a staccare i piedi dal pavimento,
14:24li trascina, perde l'equilibrio e cade repututamente.
14:28A questo può associarsi poi un disturbo della sfera urinaria per cui il paziente deve correre
14:33al bagno per fare la pipì fino a perderla e possono essere associate anche disturbi della
14:39memoria.
14:40Purtroppo questa malattia è una malattia che non è conosciuta e troppo spesso viene scambiata
14:46come malattia di Alzheimer o di Parkinson.
14:49Si stima come solo il 20% venga riconosciuto e trattato in maniera adeguata.
14:55Tutto il resto no.
14:56Tutti gli altri perdono la possibilità di trovare una giusta diagnosi e quindi un giusto trattamento
15:04che li possa aiutare ad uscire da una condizione di oblio ed insieme a loro anche tutti i familiari.
15:13Appare così importante diffondere la conoscenza di questa malattia per poter aiutare queste
15:21persone e i cari che sono coinvolti quotidianamente nel gestire e nell'accudire queste persone.
15:28Vi ringrazio per l'aiuto e per il sostegno che darete alla nostra associazione.
15:34Allora, dottor Petrella, sappiamo che oggi ha voluto portarci la testimonianza, appunto,
15:45video di due pazienti del prima e dopo l'intervento.
15:50Sì, volevo ringraziare infinitamente l'Onorevole Aleperandi e il Questore, Flavio Insinna, Adriana,
16:01Barbara e tutti gli altri che hanno permesso questa giornata prima di tutto.
16:06Perché quello che ho sentito e che stiamo condividendo è la passione.
16:11La passione per poter aiutare altre persone.
16:14Quindi questo vuole essere un piccolo inciso.
16:18Possiamo partire con...
16:22Ok.
16:32Puoi mandare il play?
16:40Buongiorno.
16:42Ciao.
16:43Dimmi ciao.
16:44A sinistra vedete la paziente prima dell'intervento chirurgico, una donna di 85 anni.
16:53E quando sei nata?
17:03Come ti senti?
17:04E questa è la stessa paziente ad una settimana dall'intervento chirurgico.
17:11Quindi inizialmente non riusciva proprio a rispondere, era in uno stato quasi catatonico.
17:19Ad una settimana di distanza dall'intervento chirurgico riesce a ricordare anche il giorno e la data di nascita in maniera corretta.
17:26Questo è un altro paziente dove a sinistra si vede il paziente prima dell'intervento chirurgico e nella parte destra invece il paziente ad un mese dall'intervento chirurgico.
17:45Vediamo come mentre noi parliamo il paziente dopo l'intervento chirurgico si è seduto e invece nella prima dell'intervento ancora deve ritornare a sedersi.
17:59Se avessimo la possibilità anche di vedere la faccia del paziente vedremo come la mimica è completamente cambiata.
18:08Anche la sua capacità di essere pronto e di capire l'ambiente che lo circonda è completamente diverso.
18:15Per cui l'idrocefalo normoteso è questo, cioè un paziente che può essere aiutato ad uscire dall'oblio, ad uscire da una condizione in cui non è più autonomo,
18:27in cui perde la sua capacità di interagire con gli altri e cadendo in questo stato di sofferenza purtroppo trascina anche tutti i suoi familiari.
18:39E poi vedremo come questo abbia un impatto su tutta la società, quindi oltre ad essere corretto da un punto di vista etico, morale,
18:49abbia un ruolo fondamentale, la diagnosi corretta anche per quello che è l'aspetto sociale.
18:59Quindi l'idrocefalo normoteso è una patologia che colpisce le persone sopra i 65 anni,
19:06che è caratterizzata da almeno uno di questi tre disturbi, che sono il disturbo della marcia,
19:11una marcia magnetica con difficoltà a staccare i piedi dal pavimento,
19:15a cui può associarsi un disturbo dell'equilibrio, per cui il paziente tende a cadere ripetutamente.
19:21E abbiamo poi fatto un lavoro in cui abbiamo visto che una parte dei pazienti che sono ricoverati nel reparto di ortopedia,
19:29a seguito di una caduta accidentale per un'età maggiore di 65 anni,
19:33sono pazienti che potrebbero avere questo tipo di malattia.
19:36Fino al 24% dei pazienti potrebbero avere l'idrocefalo normoteso e nessuno lo sa.
19:42A questo si può associare un disturbo della sfera urinaria, per cui il paziente deve correre al bagno per fare la pipì,
19:47fino a perdere la pipì, e poi disturbi cognitivi.
19:50Cioè il paziente tende a dimenticare le cose, prima la memoria a breve termine, quello che ha mangiato ieri,
19:56e poi via via indietro nel tempo arriva a manifestare i sintomi classici di una demenza,
20:04motivo per il quale spesso questa malattia è scambiata in maniera impropria per Parkinson o Alzheimer.
20:09La malattia è legata ad un aumento delle cavità ventricolari,
20:17cioè all'interno della nostra scatola cranica ci sono dei buchi, che si chiamano ventricoli,
20:22che contengono un liquido, che si chiama licor,
20:24che in questi pazienti è in quantità eccessiva.
20:29E questo determina un rigonfiamento di questo sistema,
20:33che schiaccia il cervello sano e determina questi sintomi.
20:38Con un attacco, una risonanza magnetica, è possibile vedere come ci sia una differenza
20:45tra un sistema intracranico normale, a sinistra, e quello affetto da NPH,
20:51cioè da Normal Pressure Hydrocephalus.
20:53Al centro della diapositiva, a sinistra, quella farfallina nera rappresenta i ventricoli cerebrali,
21:02e il nero è questo liquido, questo licor, che se noi preleviamo assomiglia all'acqua,
21:08per cui da qui il nome idrocefalo, tanta acqua nel cervello,
21:12a destra invece si vede un sistema ventricolare francamente dilatato,
21:16con più nero e più liquor.
21:19Per poter aumentare la capacità diagnostica e quindi porre l'indicazione in maniera corretta
21:30a questi pazienti ad un intervento chirurgico,
21:33quello che possiamo fare sono degli esami di secondo livello,
21:37cioè attraverso una puntura lombare possiamo misurare come cambia
21:42la pressione a livello della scatola intracranica,
21:45per cui questo tipo di test ci dà dei valori che ci dicono se il paziente
21:51può beneficiare o no dell'intervento chirurgico.
21:54Io porto l'esperienza maturata al Gemelli a Cambridge in Inghilterra,
21:59dove questo era una prassi consolidata per poter prendere una decisione più corretta
22:04e suggerire al paziente l'intervento chirurgico.
22:09Quali sono gli strumenti e gli approcci multidisciplinari
22:13che un medico può utilizzare per individuare correttamente questa?
22:17È fondamentale il team, quindi potersi confrontare con gli altri specialisti,
22:24proprio perché i sintomi sono gli stessi,
22:28appare evidente come sia necessario il confronto con il neurologo, con il geriatra,
22:34perché sono pazienti che hanno una certa età
22:37e quindi possono avere anche altre malattie.
22:40E questo appare, diciamo, indispensabile dopo aver fatto un'attacca,
22:47una risonanza magnetica che documenta una dilatazione del sistema ventricolare,
22:51si sottopone il paziente ad un test di infusione
22:53e il confronto con gli altri colleghi ci permette poi di ridurre l'errore
22:59nel suggerire l'intervento chirurgico.
23:04Allora, questa patologia non viene riconosciuta, è sottodiagnosticata.
23:09Cioè, quanto sarebbe importante invece un intervento tempestivo?
23:13Il problema fondamentale di questa malattia è appunto il fatto che venga riconosciuta
23:19e che si dia la possibilità ai pazienti di essere trattati in maniera adeguata.
23:24Sono diversi gli studi che indicano come questa patologia sia sottostimata
23:29e come solo il 20-25% dei pazienti venga riconosciuto e trattato in maniera adeguata.
23:39Tutti gli altri invece finiscono in un calderone di diagnosi sbagliate.
23:43Parkinson, Alzheimer, demenza, no il paziente è anziano, non facciamo niente.
23:49E tra questi il primo paziente famoso è un collega che per dieci anni è stato trattato come paziente affetto da Parkinson.
24:00Un professore merito della Yale University, presidente della società Epatologist Americana,
24:08che per dieci anni è stato trattato da paziente affetto da Parkinson.
24:11Fino a quando ha chiesto al suo neurologo una certificazione per poter avere il rimborso della carrozzina elettrica,
24:18il neurologo gli ha detto di no e lui ha detto cambio neurologo.
24:21Il nuovo neurologo dopo solo dieci anni ha detto guarda forse tu non hai il Parkinson,
24:26tu forse hai l'idrocefalo.
24:27Si è fatto operare, è migliorato e ha cominciato una campagna di studio e sensibilizzazione
24:33nei confronti della mancata conoscenza di questa patologia.
24:35Ha fatto uno studio in cui ha intervistato 300 medici americani nel 2008
24:41e 100 di questi non avevano mai sentito parlare di questa malattia.
24:45Per cui immaginate quanti pazienti siano stati visti e non riconosciuti in maniera adeguata.
24:51Noi ci siamo fatti una domanda e ci siamo chiesti che cosa è cambiato dopo 15 anni.
24:57Abbiamo tradotto il questionario del collega in italiano cercando di poi diffonderlo
25:04attraverso i 103 ordini medici d'Italia cercando di arrivare a circa 403 mila iscritti
25:13facendogli nove semplici domande sulla conoscenza di questa malattia.
25:19Alla fine le risposte arrivate valide sono state 547 su tutto il territorio italiano
25:26e le risposte sono state ovviamente non gratificanti dal nostro punto di vista
25:35perché i pazienti, cioè i colleghi che vedono e inviano pazienti con sospetto di idrocefalo normoteso
25:44a specialisti di secondo livello sono veramente pochi.
25:47Si stima come in questi, tra i quei colleghi che ci hanno risposto,
25:51il 51% non aveva mai visitato e inviato un paziente con il sospetto di idrocefalo normoteso
25:57ad uno specialista di secondo livello.
26:03E abbiamo poi, non contenti, tradotto questo questionario in tutte le lingue europee
26:09e abbiamo chiesto ai vari ordini dei medici d'Europa di somministrare lo stesso questionario
26:14ai propri iscritti e qui le risposte sono state ancora meno gratificanti.
26:26Abbiamo presentato un altro lavoro su quanto si parla di questa malattia
26:31all'interno delle società scientifiche nazionali che si occupano di questa malattia
26:36per capire effettivamente se c'è la necessità o no di parlare di questa malattia.
26:44E quindi abbiamo analizzato 12 società scientifiche e i loro programmi
26:49nel quinquennio dal 2019 al 2023.
26:55Abbiamo preso i programmi dei loro congressi scientifici nazionali,
27:00abbiamo calcolato le ore del congresso e quante ore erano state dedicate a questa patologia.
27:11Questo è il risultato.
27:12Cioè in 12 società scientifiche internazionali del quinquennio dal 2019 al 2023
27:18per un totale di ore di 4.483 di congressi
27:23si è parlato di idrocefalo normoteso meno dell'1%, cioè in 9,9 ore.
27:28e abbiamo avuto poi la fortuna anche di pubblicare questo lavoro
27:33su una delle riviste scientifiche internazionali
27:36proprio per cercare di far capire come questo sia importante
27:41far passare questo messaggio.
27:49Allora mi rivolgo al professor Rocco Roberto Cerchiara.
27:53Professore lei ha condotto un'analisi sui costi della sanità pubblica
27:57legati a diagnosi in rate di idrocefalo normoteso.
28:01Può raccontarci quanto il miglioramento della diagnosi potrebbe significare
28:05non solo per i pazienti ma anche in termini di risparmio
28:08per il sistema sanitario nazionale e regionale?
28:11Assolutamente sì, si sente?
28:14Allora
28:16No questo non funziona mi ha detto
28:28va bene, allora cerco di...
28:33Si sente?
28:37Ok.
28:38Intanto grazie per averci ospitato
28:43e quindi è un onore sicuramente presentare anche questi numeri
28:49che vedremo sono veramente impressionanti.
28:52Vi ringrazio comunque il dottor Pederella che mi ha coinvolto in queste analisi numeriche
28:57che però hanno una valenza sociale profonda, enorme
29:03insomma in virtù anche di quello che ci ha raccontato appunto il dottor Pederella.
29:07Allora le analisi che sono state effettuate
29:11sono frutto quello che vedrete e voi vedrete adesso due slide, due diapositive
29:16sono la sintesi di un lungo lavoro di confronto con il dottor Pederella, due infezioni, di ricerca, di dati
29:22che ci hanno permesso poi di arrivare a queste stime.
29:26Quello che vedremo saranno delle stime a livello regionale
29:29e poi nella slide successiva le stime finali a livello invece nazionale.
29:36Che cosa abbiamo fatto?
29:38Abbiamo analizzato in un periodo temporale
29:43il 2024-2033
29:45spiego solo brevemente perché l'abbiamo fatto
29:47perché in questo modo avevamo dei dati ISTAT
29:50e dei modelli che ci permettevano di sintetizzare
29:53in questo periodo temporale
29:55quelli che erano le entrate e le uscite
29:57nel collettivo degli over 65.
30:00Ora sulla base di queste metodologie statistiche
30:03siamo riusciti a stimare
30:05per ogni regione
30:07quelli che sono
30:08gli numeri di casi positivi
30:11ad idrocefalo d'ormoteso
30:13e quello che è l'effetto
30:14in termini di impatto economico
30:16misurato in termini di risparmio
30:18semplicemente come il delta
30:19tra il costo
30:21nel caso in cui non venga effettuato
30:22nessun tipo di accertamento
30:24e si tratti il paziente
30:25con un'altra patologia
30:27e il caso in cui invece
30:29il paziente venga tempestivamente
30:30e correttamente diagnosticato
30:32e venga operato.
30:35Ora in questa tabella
30:37sintetizza poi
30:38vedete ci sono due colonne
30:40che rappresentano il numero di casi minimo e massimo
30:43e il porto risparmio minimo e massimo
30:45semplicemente perché
30:46ovviamente
30:47da statistico
30:49io devo andare a stimare
30:50quello che è
30:51un range di possibili valori
30:53ovviamente non abbiamo
30:54la certezza
30:55ma abbiamo comunque
30:57una certezza di individuare
30:58un intervallo
30:59in cui possono variare
31:00questi numeri
31:01allora questi dati
31:02che insomma
31:03si vede un po' piccolo
31:04quindi sono meglio rappresentati
31:06nella
31:07in questi due grafici
31:08dove
31:10in alto a destra
31:11avete la rappresentazione
31:13appunto
31:13con
31:14diciamo
31:14quel rettangolo arancione
31:16rappresenta
31:17nel primo grafico
31:18il numero di casi minimo
31:19e nel
31:20rettangolo blu
31:22vedete
31:22quello che è il numero
31:23di casi massimo
31:24per ciascuna regione
31:26e parimenti
31:27nel grafico in basso
31:28abbiamo quello che è
31:29il differenziale
31:31tra l'importo
31:32degli sparmio minimo
31:33e massimo
31:33e effettivamente
31:34l'intervenzione
31:35e flessimo
31:36questi picchi
31:37ovviamente
31:38che vedete
31:39nei grafici
31:40dipendono
31:40dalla popolazione
31:42che ciascuna regione ha
31:43ora
31:44per sintetizzare
31:46quello che è risultato
31:47a livello nazionale
31:48di questa analisi
31:49solo
31:51per l'anno 2024
31:52abbiamo stimato
31:54che possiamo avere
31:55un numero di casi
31:56positivi
31:56di crocefalo
31:57non moteso
31:58tra il 114.961
32:01e il 612.000
32:02con un effetto
32:04in termini
32:04di risparmio
32:05di 6 miliardi
32:06e 7
32:07fino al massimo
32:09di 5,8 miliardi
32:11se
32:12estendiamo
32:13quest'analisi
32:14al decennio
32:15considerato
32:16quindi 2024
32:17e 2033
32:18abbiamo poi
32:24quella che è la stima finale
32:25l'impatto economico
32:26su questo decennio
32:27e quindi abbiamo
32:28un numero di casi
32:28che va da un minimo
32:29di 134.000
32:31a un massimo
32:32di 707,8 miliardi
32:35fino a arrivare
32:36quindi poi
32:36alla stima
32:37del risparmio
32:38complessivo
32:39che varia
32:40tra 93,6 miliardi
32:42di euro
32:43e 464 miliardi
32:45di euro
32:46che sono numeri
32:47impressionanti
32:48siamo sballorditi
33:03da questi numeri
33:05obiettivamente
33:06allora
33:08ritorno
33:10al
33:10dottor Petrella
33:11con l'associazione
33:13Neurovita
33:14insieme per la ricerca
33:15avete iniziato
33:16una campagna
33:17che è partita
33:17dal Veneto
33:18che è la terra mia
33:19e dell'onorevole
33:20Marchietto
33:20peraltro
33:21per sensibilizzare
33:24appunto
33:24su questo tema
33:25che il futuro
33:26prevede
33:27per Neurovita
33:28sulla base
33:33di quello
33:33che ci siamo
33:34detti
33:34sulla base
33:35di questi numeri
33:36stiamo cercando
33:39di portare avanti
33:40questo progetto
33:42partito
33:43con l'invito
33:46alla Camera
33:46dei Diputati
33:47in cui abbiamo
33:48avuto la fortuna
33:49di conoscere
33:49l'onorevole
33:50nel febbraio
33:51del 2025
33:52siamo stati
33:54a Piavondo
33:55d'Erso
33:55dove abbiamo
33:55fatto la prima
33:57manifestazione
33:58scientifico
33:59culturale
33:59perché abbiamo
34:00avuto la possibilità
34:02anche di avere
34:03degli artisti
34:03che hanno donato
34:04delle opere
34:05il cui ricavato
34:07poi è andato
34:08proprio per promuovere
34:09questa ricerca
34:11e abbiamo
34:14fatto
34:15un progetto
34:17artistico
34:18anche a Latina
34:18chiedendo
34:19agli artisti
34:20di rappresentare
34:22quello che è il tema
34:23di questa malattia
34:24cioè
34:24la possibilità
34:26di uscire
34:26dall'oblio
34:27di uscire
34:28da uno stato
34:28di immobilità
34:30e ritornare
34:30al movimento
34:31e
34:32con grande piacere
34:33posso dire
34:35abbiamo avuto
34:35una risposta
34:36molto molto
34:38importante
34:39perché
34:3980 artisti
34:40hanno denato
34:41le proprie opere
34:42per poter
34:43far parlare
34:45di questa
34:45malattia
34:46addirittura
34:47dall'estero
34:49sono arrivate
34:50e
34:51ci sarà
34:53la serata
34:54conclusiva
34:55a Latina
34:56il 24
34:58maggio
35:00in cui verranno
35:01premiati
35:01i tre migliori artisti
35:03e poi il 26 maggio
35:04ci sposteremo
35:05a Roma
35:07dove è previsto
35:07nella mattinata
35:08un congresso
35:09scientifico
35:10per quindi
35:11sensibilizzare
35:12i colleghi
35:14medici
35:15il pomeriggio
35:16Palazzo Merulana
35:17sarà aperto
35:18e sarà
35:19possibile
35:19visitare
35:21le opere
35:22di Palazzo Merulana
35:23e visitare
35:24una selezione
35:26delle opere
35:27dedicate
35:27a questa
35:28patologia
35:29e invece
35:30la sera
35:31sarà possibile
35:33partecipare
35:34a questa
35:35asta
35:36di beneficenza
35:37il cui
35:37ricavato
35:38andrà alla ricerca
35:39su questa
35:40malattia
35:42e poi
35:43la cosa
35:44sta prendendo piede
35:45le prossime
35:46tappe
35:47saranno
35:48a Sperlonga
35:49tra il 14
35:49e il 30
35:50giugno
35:50dove
35:50verranno esposte
35:52un'altra selezione
35:54di queste
35:55opere d'arte
35:56che sono state donate
35:57e poi
35:58a Sabaudia
35:59il 24 luglio
36:00ci sarà una serata
36:01in cui
36:02si parlerà
36:03di questa
36:04malattia
36:04ok
36:07allora
36:08siamo alla conclusione
36:10ringrazio
36:14il dottor
36:14Giampaolo Petrella
36:15il professor
36:15Rocco Roberto Cerchiara
36:17l'onorevole
36:18Marina Marchetto
36:19Aliprandi
36:20l'onorevole
36:21Paolo Trancassini
36:22questo è la Camera
36:23dei Deputati
36:23vi ringraziamo
36:24di essere qui
36:25di essere stati qui
36:26con noi
36:27e
36:28direi che possiamo
36:30concludere
36:30io concluderei
36:35dicendo
36:35buona vita
36:36a tutti noi
36:36buona prevenzione
36:38buona
36:39ehm
36:40aver
36:41eh
36:42considerare
36:43la dieta
36:43non come privazione
36:45ma
36:45come stile
36:46di vita
36:47ecco
36:48e
36:48prenderci cura
36:49per tempo
36:50e
36:51avere
36:52la
36:52questa passione
36:54rivolta
36:55anche verso
36:56il prossimo
36:57ecco
36:58prenderci cura
36:58anche di loro
36:59e vedere che se
37:00qualcosa
37:00non va
37:00in qualche famiglia
37:02non per impicciarci
37:04ma per donare
37:05noi stessi
37:06ecco
37:06sentiamo il dovere
37:07di farlo
37:08senza
37:08preclusioni
37:09di sorta
37:10grazie
37:10grazie a tutti
37:11grazie a tutti