The Passenger - Puntata di Martedì 29 Aprile 2025
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00:00Tutte le strade si sa, oltre a fare l'unione,
00:00:27tutte le strade le percorriamo senza paura.
00:00:31Tutte le strade si sa portano a Roma e noi quelle strade le percorriamo senza paura.
00:00:35Benvenuti ad una nuova puntata di The Passanger, oggi dedicata a tanti temi di attualità internazionale.
00:00:42Andremo ancora una volta in Venezuela dove si stanno svolgendo proprio in queste ore le elezioni parlamentari,
00:00:48tra le elezioni più sentite dal popolo venezuelano dopo il giuramento di Nicolás Maduro
00:00:54che avevamo seguito tempo fa, proprio qui a The Passanger.
00:00:58E poi ancora torneremo in Romania, a Bucarest, dove la sentenza della Corte Costituzionale
00:01:04ha ribaltato una sentenza precedente, quella che escludeva Giorgescu dalle elezioni presidenziali
00:01:11che si terranno il 4 di maggio.
00:01:13Ora Giorgescu potrà concorrere a queste elezioni e probabilmente è anche il favorito.
00:01:20Ma prima di prendere il nostro aereo e volarcene all'estero, rimaniamo un attimo qui all'interno del raccordo anulare,
00:01:28più precisamente ci richiamo in Vaticano, dove sono ore importantissime.
00:01:34È stata annunciata finalmente la data di inizio del conclave, sarà il 7 di maggio,
00:01:41un conclave dal sentore geopolitico sicuramente.
00:01:46Lo analizziamo insieme al nostro Marco Martino che ritroviamo, come sempre, qui a The Passanger con noi.
00:01:51Buonasera Marco.
00:01:52Buonasera a tutti.
00:01:53Allora, un conclave sicuramente seguitissimo a livello internazionale,
00:01:58anche perché è molto variegato da un punto di vista di cardinali che vengono dall'estero,
00:02:05veramente sparsi da tutto il mondo.
00:02:07Prima di arrivare però alla geopolitica del conclave,
00:02:09ti chiedo appunto la composizione di questo conclave,
00:02:12e poi come funziona effettivamente, come processo il conclave?
00:02:16Allora, io partirei innanzitutto dalla tua seconda domanda.
00:02:22Il conclave sembra, diciamo, un evento segreto e che dà alito soprattutto a complottismi e a dietrologie varie.
00:02:33Ecco, ovviamente non farò queste.
00:02:36Ecco, allora, il conclave è sì un evento segreto,
00:02:40proprio questo termine deriva da conclave, quindi sotto chiave,
00:02:43un evento che è chiuso al pubblico perché i cardinali non devono subire influenze esterne.
00:02:49Ma innanzitutto, cosa sono i cardinali?
00:02:50Perché ovviamente magari i nostri spettatori se lo chiedono, no?
00:02:55I cardinali, partiamo subito dal dire che il titolo cardinalizio è un titolo,
00:02:59che però, ecco, non va, non rientra negli ordini maggiori della Chiesa,
00:03:05che sono diaconato, presbiterato ed episcopato.
00:03:08Quindi è un titolo che si va ad aggiungere a quello di vescovo ormai,
00:03:12perché per essere nominato cardinale devi essere prima vescovo,
00:03:15in precedenza non era così.
00:03:18Quindi si tratta di personaggi che per particolare, diciamo, carisma o comunque meriti
00:03:24nel mondo della Chiesa, sono stati nominati cardinali, sono anche chiamati principi della Chiesa
00:03:29e hanno come dovere principale quello di eleggere il Papa e comunque successivamente
00:03:33quello di aiutarlo nel governo della Chiesa.
00:03:37E quindi si tratta di personaggi di spicco che possono essere impiegati anche nella curia.
00:03:43E infatti questi cardinali sono chiamati curiali.
00:03:47Ecco, da Giovanni XXIII, appunto, come dicevamo prima,
00:03:52devono essere nominati vescovi prima della nomina.
00:03:59In passato non era così, infatti ci sono stati tanti cardinali
00:04:02che sono stati nominati, ad esempio, nei secoli passati
00:04:06per motivi politici anche tra personaggi che addirittura non erano nemmeno sacerdoti.
00:04:12Ecco, arriviamo al conclave che andrà a formarsi a partire dal 7 maggio
00:04:19e che appunto porterà all'elezione del 267esimo Papa della Chiesa Cattolica.
00:04:24Il conclave si svolge nella Cappella Sistina che in questi giorni sarà completamente chiusa al pubblico.
00:04:31Tra l'altro c'era stata tutta la polemica del rimborso dei biglietti.
00:04:35Sì, ovviamente no.
00:04:36Che non ci saranno, non ci saranno i rimbori.
00:04:38Ma a parte questo comunque in questi giorni tutti gli addetti ai lavori stanno lavorando
00:04:43H24 per bonificare ovviamente la Cappella Sistina
00:04:48per evitare che ci possano essere degli apparecchi
00:04:53che possano registrare quello che avviene dietro le quinte
00:04:57e stanno appunto lavorando per accogliere i cardinali.
00:05:01I cardinali che da quel momento verranno messi appunto sotto chiave
00:05:03per far sì che non subiscano influenze esterne
00:05:06per loro è vietato leggere giornali, ascoltare la radio, guardare la televisione
00:05:10utilizzare ovviamente i social.
00:05:13Chiaramente anche fare propaganda.
00:05:15Eh sì, ovviamente.
00:05:16È vietato anche in questo momento mettersi d'accordo sulle elezioni.
00:05:20È vietato anche se i cardinali in questo momento si stanno riunendo
00:05:24in delle congregazioni generali.
00:05:26Queste congregazioni generali servono appunto a conoscersi meglio
00:05:31anche perché si tratta di cardinali che si sono conosciuti da poco,
00:05:34che si stanno ancora conoscendo.
00:05:36Pensate, Papa Francesco ha nominato ben 108 cardinali
00:05:40nel suo pontificato, un numero immenso
00:05:42e quindi si tratta di persone che hanno avuto veramente poche occasioni
00:05:46di conoscersi in questi mesi.
00:05:49108 sui 135 totali, anche se a questo conclave ne parteciperanno soltanto 133, no?
00:05:55Esattamente. Il resto sono stati nominati da Benedetto XVI e da Papa Giovanni Paolo II.
00:06:02Ne rimangono solamente 5 di quelli nominati da Giovanni Paolo II.
00:06:07Un numero molto alto, peraltro, di elettori che sfora anche il tetto massimo
00:06:12che era stato stabilito nel 1975 da Paolo VI.
00:06:17Un numero massimo di 120.
00:06:19Ecco, quindi c'è questa particolarità.
00:06:21per la prima volta, peraltro, c'è un numero così alto di cardinali elettori.
00:06:27Ricordiamolo, i cardinali sono più di questo numero, cioè di 133,
00:06:31in questo caso quelli che parteciperanno alle elezioni,
00:06:34al conclave, scusate, 133, perché in Toria dovrebbero essere 135, 136.
00:06:40C'è stato il caso Becci, ovviamente altri due cardinali
00:06:42che hanno rinunciato per motivi di salute.
00:06:46E gli altri che non possono partecipare, cioè gli altri cardinali
00:06:51che non possono partecipare, non lo fanno per motivi di età,
00:06:54perché sopra gli 80 anni non si può votare.
00:06:58Ecco, e ovviamente è fatto perché c'è una prospettiva maggiore di vita
00:07:02e di influenza anche nel mondo della Chiesa, nel futuro.
00:07:05Ecco, è interessante notare la provenienza dei cardinali
00:07:09che parteciperanno al conclave.
00:07:11Per la prima volta il conclave non è eurocentrico.
00:07:15L'Europa ha un peso sempre minore che rispecchia appunto anche il mondo
00:07:18della Chiesa, il mondo cattolico di oggi, dove l'Europa è sempre più
00:07:24in preda ad una secolarizzazione, quindi la Chiesa cattolica perde influenza
00:07:28sulla vita di tutti i cittadini, mentre appunto emerge soprattutto l'Asia
00:07:35che porta un numero molto elevato, sfora i 20 cardinali, emerge anche
00:07:43l'America del Nord che porta 16 cardinali, quindi numericamente gli Stati Uniti
00:07:51d'America sono la seconda potenza, tra virgolette, all'interno del conclave.
00:07:58Dopodiché viene il Brasile con l'America del Sud che diventa una vera e propria
00:08:03protagonista all'interno di questo conclave, che per la prima volta appare
00:08:08sempre più multipolare e rispecchia la visione, come abbiamo detto anche
00:08:12nella scorsa puntata, di Papa Francesco, una Chiesa che va nelle periferie del mondo,
00:08:17una Chiesa che si apre a questo nuovo ordine mondiale.
00:08:21Assolutamente, tanta Asia, tanta America Latina, tanta Africa, era un Papa Bergoglio
00:08:30che guardava, lo abbiamo detto anche nella scorsa puntata, al Sud e al Far East del mondo,
00:08:37il lontano Oriente del mondo. Inciderà particolarmente, secondo te, sulle politiche
00:08:43future, geopolitiche future del Vaticano?
00:08:46Beh, sicuramente una linea è stata tracciata, oltretutto sono stati creati i cardinali,
00:08:52tanti personaggi che vengono da queste periferie del mondo, per la prima volta
00:08:55parteciperanno cardinali autoctoni di 12 nazioni ma rappresentate come ad esempio
00:09:01Haiti, Capoverde, Papua Nuova, Guinea, Lussemburgo, Sud Sudan e Svezia, quindi provenienti
00:09:06da ogni angolo del mondo e ovviamente questi cardinali hanno una visione diversa
00:09:12che sicuramente non è eurocentrica, pensiamo ad esempio agli africani, pensiamo ad esempio
00:09:17ai sudamericani, sono personaggi che comprendono che in questo momento il centro si sta spostando
00:09:24ed è per questo che in molti vedono come possibile un nuovo Papa proprio che proviene
00:09:33dall'Asia, come Tagle, Tagle che è considerato un progressista, Tagle che è considerato come
00:09:40il vero e proprio successore di Francesco, ma sappiamo che in Vaticano c'è un detto,
00:09:45chi entra nel conclave come Papa ne esce come cardinale, quindi tutti i nomi che stanno
00:09:51girando in questi giorni, in realtà potrebbero essere completamente bruciati e si potrebbe
00:10:00oltretutto cercare anche un accordo tra le due correnti in questo momento che stanno
00:10:07conoscendo da tutte le parti, i progressisti e i conservatori, anche perché c'è in ballo
00:10:15una posta in palio importantissima, cioè il futuro della Chiesa Cattolica e la questione
00:10:20è delicatissima, quindi potremmo vedere a mio parere un Papa di compromesso, Papa di compromesso
00:10:28che non è né troppo conservatore né troppo progressista, che possa in qualche modo mettere
00:10:33d'accordo tutti. Assolutamente, quindi cambiare la Chiesa, meglio la visione estera della Chiesa
00:10:40però mantenendo una certa solidità interna al Vaticano. Non è detto cambiare la linea
00:10:46geopolitica della Chiesa Cattolica, anzi mi sembra che all'interno della Chiesa Cattolica
00:10:51le varie correnti comunque concordino da questo punto di vista, ma cambiare alcuni aspetti
00:10:56più interni, come dottrinali di approccio proprio interno. Ci prendiamo una piccola
00:11:02pausa, poi cercheremo di analizzare un incontro, un incontro che è stato molto discusso sui
00:11:07social, quello tra Trump e Zelensky, un incontro che è avvenuto durante i funerali di Papa
00:11:12Francesco, cercheremo di capire perché ha fatto così tanto notizia e soprattutto quell'incontro,
00:11:18questo ci chiediamo, cambierà veramente le sorti della guerra in Ucraina? Tutto questo
00:11:23a tra poco.
00:11:40E rieccoci carissimi passengers, abbiamo parlato della geopolitica intorno al conclave che si
00:11:47terrà il 7 di maggio, però questo weekend ci sono stati i funerali di Papa Francesco,
00:11:52tutti i potenti della terra si sono ritrovati lì a piazza del Vaticano e c'è stato un incontro,
00:12:00forse il più discusso di tutti, quello tra Trump e Zelensky, insomma chi ha detto che
00:12:07non era propriamente corretto incontrarsi in una sede di pace, quale il Vaticano per parlare
00:12:14di guerra, chi invece addirittura ha urlato al miracolo, l'ultimo di Bergoglio nel far
00:12:22parlare di pace Donald Trump e Zelensky. Noi cerchiamo di analizzare invece più precisamente
00:12:28quello che magari si sono detti e cosa può cambiare nel concreto quell'incontro. Lo facciamo
00:12:33insieme ad Alessandro Fornacciari di World Wide News che ritroviamo qui a The Passenger.
00:12:38Buonasera Alessandro.
00:12:38Buonasera Andrea, buonasera a tutti, è un piacere essere qui.
00:12:43Allora, si incontrano di nuovo Donald Trump e Volodymyr Zelensky dopo quell'incontro
00:12:48molto discusso, dibattuto nella sala ovale, questa volta pare per parlare di pace. Sei
00:12:59d'accordo e soprattutto questo nuovo incontro può cambiare veramente le sorti della guerra
00:13:04in Ucraina. Beh, allora Andrea, innanzitutto la prima cosa che mi viene da dire con una
00:13:09vena di sarcasmo è che anche durante il funerale del Papa la scena se la prende come
00:13:14gli ultimi, forse anche l'ultimo anno Donald Trump per l'ennesima volta. L'immagine che
00:13:19abbiamo visto è un'immagine sicuramente molto forte, che resterà iconica e che mostra
00:13:24due cose. Da una parte sicuramente una vena di ipocrisia da parte dei leader occidentali
00:13:30che vengono a rendere omaggio al Santo Padre, il Santo Padre che più di tutti è stato
00:13:35promulgatore di pace e che invece vede una sorta di teatrino che dietro nasconde quelli che
00:13:45sono gli interessi di una guerra che va avanti da anni. Dall'altra parte invece vediamo come
00:13:49per l'ennesima volta l'Europa viene, tra virgolette, umiliata perché è non presente
00:13:55all'interno di questo dialogo, non solo perché è esclusa a priori ma in realtà da
00:14:02quello che abbiamo scoperto più avanti vi era una terza sedia inizialmente destinata
00:14:06al Presidente della Repubblica Francese Macron che poi è stata tolta sotto richiesta di Trump
00:14:12appunto per far sì che questo dialogo potesse essere privato e addirittura attraverso delle
00:14:18parole abbastanza al veleno da parte dello stesso Trump nell'escludere Zelensky. Quindi sicuramente
00:14:22queste sono state immagini chiave e critiche all'interno di questo funerale.
00:14:28È discorso che chiaramente è privato, il contenuto non lo conosciamo se non magari per
00:14:33qualche speculazione esterna. La cosa che è certa è che da quando comunque la situazione
00:14:38si è relativamente sbloccata, quando questo dialogo si è sbloccato, poi alla fine siamo
00:14:43arrivati ancora a nulla di fatto vero e proprio perché questa guerra si protrae. All'orizzonte
00:14:50vediamo, adesso ci è acquistata quest'ultima proposta di una piccola interruzione che va
00:14:57dall'8 al 10 maggio per poter festeggiare anche la sconfitta appunto della seconda guerra
00:15:03mondiale del nazismo, però poi di fatto non abbiamo niente, abbiamo ancora un pugno di
00:15:08mosche in mani e vediamo soltanto questi incontri che insomma vanno avanti nel tempo tra i vari
00:15:15leader occidentali. Assolutamente, nel frattempo si continua a morire sotto le bombe. Marco
00:15:21Martino, anche tu hai tenuto d'occhio quell'incontro, anche perché veramente ne hanno parlato tutti,
00:15:26quasi si parlava più di quell'incontro che del funerale di Papa Francesco purtroppo.
00:15:30Sì, ma è un simbolo, quell'incontro è un simbolo, un incontro dentro San Pietro, un
00:15:38incontro in cui appaiono solamente, in quella foto appaiono solamente Trump e Zelensky, ma
00:15:43dietro c'è assolutamente la mano del Vaticano. Con quel funerale dove erano presenti tutti
00:15:49i maggiori capi di Stato del mondo, tranne i cinesi, però erano presenti tutti, erano presenti
00:15:55tutti. La Chiesa ha dimostrato ancora una volta quanto sia influente sullo scenario geopolitico
00:16:01mondiale, la Chiesa è una potenza a cui fanno capo un miliardo e mezzo di persone, la Chiesa
00:16:07è ramificata ovunque e la Chiesa è stata impegnata anche nel dialogo di pace in Ucraina,
00:16:13è stato inviato un cardinale, cioè Zuppi, l'arcivescovo di Bologna e il presidente della
00:16:19Cei, a mediare tra le due parti e non è un caso ovviamente che Zuppi in questo momento
00:16:27sia tra i papabili, Zuppi è un abile politico, ma anche un altro dei papabili, cioè Parolin,
00:16:31il segretario di Stato Vaticano, si è speso tantissimo in questi anni per cercare una
00:16:37pace in Ucraina e la Chiesa può farlo, la Chiesa in questo momento sta agendo fattivamente,
00:16:44come ha agito anche fattivamente in Medio Oriente con un altro personaggio che è Cardinal
00:16:50Pizzaballa, un cardinale che magari sta in seconda fila in questo momento per il prossimo
00:16:56conclave, ma che potrebbe riservare una sorpresa, ecco, patriarca latino di Gerusalemme che ha
00:17:04guidato per anni la comunità cattolica ebreofona della capitale dello Stato ebraico e che
00:17:14sa parlare molte lingue ed è conosciuto per il dialogo, soprattutto dialogo interreligioso,
00:17:19quindi la Chiesa è attiva in Medio Oriente, la Chiesa è attiva in Ucraina e in tutti i
00:17:23punti caldi del mondo.
00:17:24Assolutamente sì.
00:17:26Alessandro Fornaciari, torniamo un attimo su Trump, perché sono usciti i dati, pare
00:17:30che dopo i cento giorni, i primi cento giorni di presidenza abbia avuto un record negativo
00:17:36negli Stati Uniti d'America, cioè pare che sia il nuovo presidente meno apprezzato dopo
00:17:41i primi cento giorni di operato dagli statunitensi stessi. E non solo, ha avuto probabilmente
00:17:48uno smacco dalle elezioni canadesi, ha vinto quello che potremmo considerare forse il suo
00:17:53rivale lì in Canada, infatti si è ricordato, dopo le elezioni si è ricordato il tradimento
00:18:02statunitense addirittura.
00:18:03Ma allora, la presidenza di Trump dal punto di vista elettorale era iniziata in realtà
00:18:10molto bene con le prime firme che vedevano anche degli atti comunque molto forti nei
00:18:18confronti di uno dei problemi principali che hanno portato alla vittoria dello stesso
00:18:23Trump, che sono stati proprio l'immigrazione clandestina. Però poi in realtà questa situazione
00:18:29dei dazi ha creato un'enorme confusione nel mondo e come abbiamo visto ha creato un'enorme
00:18:33confusione in America, che poi in realtà ha portato anche a dei dati. Faccio un esempio,
00:18:39Trump proprio in queste ultime ore si è recato in Michigan, Michigan che è stato uno degli
00:18:43stati chiave che ha permesso a Trump la vittoria per tornare alla presidenza e ad esempio oggi
00:18:49in Michigan è uno degli stati più colpiti da questi dazi, la disoccupazione è salita a
00:18:54più del 5%, e quindi è chiaro che attualmente questa ambiguità politica estera, che però
00:19:01ha delle grandi ripercussioni in politica interna, sta portando a questa situazione attuale, che
00:19:08chiaramente è risolvibile, è risolvibile anche perché poi abbiamo visto come molto spesso
00:19:12le politiche di Trump erano più delle minacce piuttosto che delle politiche reali e effettive.
00:19:17Dall'altra parte invece vediamo come hanno giovato tantissimo, qualcosa quasi di impronosticabile
00:19:22fino a qualche mesi fa, appunto alla vittoria di Carney e dei liberali in Canada, ricordiamo
00:19:28che sei mesi fa, prima della bufera che ha travolto Trudeau, l'ex primo ministro canadese,
00:19:36il partito liberale precedentemente al governo e attualmente nuovamente vincitore, aveva solamente
00:19:42neanche il 20% del consenso popolare, mentre appunto il partito conservatore di Polievro
00:19:49era dato in testa, un partito conservatore che aveva come slogan Canada First, quindi
00:19:57che ricordava molto lo slogan delle politiche di Trump e non a caso venne scelto appositamente
00:20:02come campagna di marketing considerata vincente in linea di successione con quelle che appunto
00:20:08erano le politiche di Trump. Se non fosse che Trump stesso iniziò a dichiarare appunto,
00:20:12come ben tutti sappiamo, che il Canada sarebbe stato il 51esimo Stato americano e quindi questo
00:20:17ha fatto sì che per la paura e il senso di patriottismo canatese il partito liberale
00:20:21appunto al 20% scazzo è riuscito a vincere questa elezione arrivando al 43,5% e battendo
00:20:28il partito conservatore di Polievro al 41,4%. Un risultato che come ho detto fino a qualche
00:20:34mese fa era completamente impronosticabile e che ha avuto un solo ed unico protagonista
00:20:39che ripeto in negativo e in positivo è ormai il personaggio principale chiave di ogni scenario
00:20:45praticamente mondiale che è Donald Trump che è riuscito con la sua influenza a far
00:20:49vincere il partito liberale ai danni del partito conservatore, sicuramente non volendolo e non
00:20:55penso che facesse parte della sua strategia anche perché per il partito repubblicano è
00:20:58chiaro che sarebbe sicuramente più facile e semplice di allogare con il partito conservatore
00:21:02piuttosto che quello liberale, però poi il risultato effettivo è questo qui.
00:21:07Ed è la stessa situazione che sta rafforzando anche alcuni paesi, alcuni partiti in Europa,
00:21:12basti pensare anche al partito laborista in Gran Bretagna che ha avuto una carica importante
00:21:19negli ultimi mesi, anche questo ha proprio riferimento alle politiche anti-europeiste di
00:21:23Trump.
00:21:24Assolutamente, quindi volendo o non volendo comunque Donald Trump risulta essere il più
00:21:28influente se non al mondo, almeno in alcuni teatri globali.
00:21:33Grazie Alessandro Fornaciari di World Wide News per essere stato con noi anche stasera,
00:21:36appuntamento come sempre al prossimo martedì.
00:21:39Assolutamente, è stato un piacere, buona serata.
00:21:40E invece ecco, noi a The Passengers spesso parliamo anche di storia, facciamo un salto
00:21:47indietro nel tempo per cercare di capire da dove viene l'attualità.
00:21:53Ebbene, ci siamo chiesti però insieme a Marco Martino, dove si studia la storia romana
00:21:59a Roma?
00:22:00Chi sono i principali attori nello studio ancora oggi della storia che più ci compete in realtà
00:22:07qui a Roma, quella dell'antica Roma per l'appunto. Ecco, ci siamo dati una risposta
00:22:12Marco, no? E tra l'altro stanno dando vita anche ad una bellissima mostra.
00:22:17Una mostra che peraltro è stata visitata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
00:22:22e dal Ministro della Cultura Giulie. Stiamo parlando ovviamente dell'Istituto Nazionale
00:22:28di Studi Romani. Ecco, allora rimanete con noi perché tra poco dopo la pubblicità
00:22:32vi ci portiamo con le nostre telecamere.
00:22:35a tra poco.
00:23:05Abbiamo varcato il portone, siamo arrivati nel cortile dell'ex convento dei Santi Bonifacio
00:23:11Alessio che dal 1941 ospita l'Istituto di Studi Romani. Ed è un piacere di trovare qui
00:23:17Massimiliano Ghilardi, direttore associato dell'Istituto e professore presso l'Università
00:23:22Gregoriana.
00:23:24Marco, grazie per essere venuti. È un piacere per me ritrovarti in questa nuova veste.
00:23:29Ti ho lasciato giovane, studente, promettente alla Pontificia Università Gregoriana e ti ritrovo
00:23:34in qualità di giornalista. Grazie per essere venuti.
00:23:37Bene Massimiliano, allora vorrei chiederti di raccontarci brevemente la storia di questo
00:23:41istituto.
00:23:42Certamente Marco, con molto piacere. Peraltro in modo assai corretto hai ricordato che l'Istituto
00:23:46è ospitato in questo ex convento dal 1941. Però effettivamente la storia dell'Istituto
00:23:52nasce prima, nasce nel 1925. Questo anno abbiamo festeggiato il centenario della fondazione.
00:23:57Proprio nel 21 marzo del 1925 Carlo Galassi Paluzzi, un amante di Roma, decise di fondare
00:24:05questo istituto. L'Istituto è in realtà una storia un pochino ancora più antica, se
00:24:09vogliamo. Nel 1922, immediatamente all'indomani della marcia su Roma, Carlo Galassi Paluzzi decide
00:24:16di fondare una rivista. Quindi è da una rivista che nasce l'Istituto. Solitamente
00:24:20è il contrario, vengono fondate le istituzioni e poi c'è un organo di stampa che le accompagna.
00:24:25In questo caso questa rivista nel 1922, nel novembre, viene fondata il primo numero,
00:24:30il primo numero proprio del gennaio del 1923. Ebbene attorno a questo cenacolo di studiosi
00:24:36che si raccoglie alla rivista Roma, nascerà più tardi, due anni più tardi, nel 1925 l'Istituto.
00:24:42È chiaro che un'istituzione che nasce nel 1925, come tante altre che vengono fondate
00:24:48allora, un'istituzione che studia Roma e che nasce nel 1925 ha un'origine, una matrice
00:24:54chiaramente evidente, è figlia del regime, è un'istituzione che doveva dare al regime
00:25:00tutte quelle informazioni di natura culturale proprio a un regime che faceva della romanità
00:25:05nelle sue cardine. Pensa ad esempio al saluto romano, al fascio vettorio. Tutti questi temi
00:25:11vengono elaborati insieme all'istituto. Ci tengo veramente a vedere subito, perché
00:25:16era stato ascoltato, però è necessario che ricordi, non siamo nessuno nostalgici, ma
00:25:21veramente nel 1944 l'istituto ha una svolta completamente, viene abbandonata la politica
00:25:28culturale dei primi venti anni e c'è una svolta democratica. Viene allontanato l'allora
00:25:33presidente Carlo Galassi Paluzzi e viene nominato un commissario straordinario, Quinto Tosatti,
00:25:39che sarà colui che inizierà una nuova politica culturale all'indomani del regime.
00:25:47Bene Massimiliano, grazie mille per averci raccontato la storia dell'istituto e come abbiamo
00:25:51detto nell'introduzione, qui è stata inaugurata una mostra alla presenza del Capo dello Stato
00:25:57e del Ministro della Cultura e non ci resta che andarla a visitare.
00:26:01Con molto piacere.
00:26:02Bene, siamo saliti lungo lo scalone settecentesco e siamo aggiunti a questa mostra. Vedo tanti
00:26:20ritratti, tante fotografie, tanti documenti esposti e vorrei chiederti allora di spiegarci
00:26:26la storia e come è nata appunto questa esposizione.
00:26:30Sì, abbiamo deciso di realizzare questa mostra in occasione del centenario, una mostra dedicata
00:26:35ai cento anni di vita dell'istituto. Abbiamo aperto i nostri archivi, estratto alcuni documenti,
00:26:41alcune fotografie per illustrare dei frammenti di vita dell'istituto. Certamente era impossibile
00:26:46tratteggiare cento anni di vita in modo esaustivo. Quindi abbiamo deciso di fermarci in alcune
00:26:51momenti di vita distribuendoli lungo l'arco di dieci tavoli espositori. Chiaramente abbiamo
00:26:56scelto dei frammenti, era impossibile raccontare cento anni in modo esaustivo. Quindi abbiamo
00:27:01deciso di isolare alcuni momenti di vita fondamentali dell'istituto, cercando di raccontare
00:27:07quelle che sono le mesi principali. Chiaramente, come vi dicevo già sotto, la storia dell'istituto
00:27:12può essere divisa facilmente in due grandi momenti, gli anni del ventennio, dalla fondazione
00:27:18al 44 e dal 44.
00:27:20Sai Massimiliano, entrando qui dentro mi sono passati all'occhio subito questi ritratti,
00:27:25ma cosa sono?
00:27:27È una collezione, una vera e propria galleria di ritratti. Tu immagina che ne abbiamo
00:27:32poco meno di 600. Sono tutti gli studiosi, i relatori che venivano in istituto a fare
00:27:37lezione, un arco cronologico limitato, in questo caso tra il 35 e il 43. C'era un pittore,
00:27:43un disegnatore, era un ascolano, Augusto Orlandi, era molto attivo nel governatorato in quegli anni,
00:27:49che ritraeva a carboncino tutti i relatori che intervenivano in istituto. Ed è una galleria
00:27:54veramente preziosa perché ci restituisce l'immagine viva di questi studiosi che per
00:27:59la maggior parte sono studiosi illustrissimi di varia natura. Io qui ne ho selezionati
00:28:04alcuni, ti ho detto sono circa 600, ne abbiamo messi in mostra poco meno 90, con precisione
00:28:10poco meno di 100, però ci sono dei personaggi davvero singolari. Bottai, Giuseppe Bottai,
00:28:16il ministro allora della cultura, Pietro De Francisci, Don De Luca, Beniamino Gigli, il celebre
00:28:22tenore, perché non solo relatori che parlavano di storia, ma di cultura romana, padre Agostino
00:28:28Gemelli, Tacchi Venturi, il Gesuita, una serie di personalità davvero illustri.
00:28:34Allora, in questa vetrina vedo che si parla di Bimillenario Agosteo, no? Un evento cardine
00:28:49nella storia del fascismo nel 1938, giusto?
00:28:53Assolutamente.
00:28:54E allora, anche l'istituto è stato coinvolto in queste celebrazioni e se sì come?
00:28:59Sì, certamente. È evidente che si cercò di tracciare sulla lunga durata una simmetria,
00:29:05un'analogia, si parla di propaganda, chiaramente. È evidente che in controluce dietro la figura
00:29:12di Augusto si estaglia quella di Mussolini, è evidente. Ebbene, l'istituto venne incaricato
00:29:17di gestire tutta la macchina delle celebrazioni del Bimillenario Agosteo, il Bimillenario della
00:29:23nascita, chiaramente, di Augusto, che cadeva proprio tra il 37 e il 38, con una conclusione
00:29:28il 23 settembre del 38 in Campidoglio. Carlo Galassi Paluzzi, l'allora presidente, decise
00:29:34di contattare un numero straordinario di studiosi. Io in questa vetrina ho cercato di raccontare
00:29:40quelli che sono i principali interpreti dell'epoca, non so, Arnaldo Mumigliano, Eugenia Strong,
00:29:46ma ci sono anche, a fronte di tanti studiosi che accettarono di intervenire anche coloro
00:29:51che per vari motivi non accolsero l'invito. Ho messo una lettera in esposizione di Michael
00:29:58Rostov, studioso russo, naturalizzato americano, davvero illustre, Franz Kiumont, sono molti
00:30:04gli studiosi che accolsero o respinsero l'invito. Ebbene, fu, come dicevi giustamente tu, un evento
00:30:11cardine nella storia dell'istituto, proprio perché arrivarono molti finanziamenti, perché si
00:30:16doveva tracciare questa analogia mostrando che Augusto era stato un primo imperatore,
00:30:21un imperatore importante, ma forse sì, Benito Mussolini, poteva esserlo ancora di più.
00:30:33Proseguiamo nella mostra, proseguiamo anche nella storia. Abbiamo visto le origini dell'istituto,
00:30:39il bimillenario augusteo e adesso arriviamo alla Seconda Guerra Mondiale. Proprio a pochi passi
00:30:45da qui c'è stata la battaglia di Porta San Paolo tra la resistenza italiana e l'esercito
00:30:50tedesco. Mi dicevi prima che c'è anche un personaggio legato all'istituto che ha combattuto
00:30:57anche nella resistenza, no?
00:30:58Sì, mi piace raccontare una storia nella storia che si è verificata all'interno dell'istituto.
00:31:03C'è un progetto che nasce in turno all'unità degli anni 30, Roma nel ventennale, l'antennale
00:31:08chiaramente della marcia su Roma. Era un progetto che avrebbe dovuto avere il suo termine nel
00:31:121942. Ebbene, si pensava di realizzare un'enciclopedia monumentale, dieci volumi. C'era un caporedattore,
00:31:21Roberto Battaglia, che era uno storico dell'arte barocca, che insegnava all'università ed era
00:31:27uno studioso incardinato qui all'istituto. Tu immagina che gestiva circa 400 autori,
00:31:32c'era un corpus di 12.000 voci con 7.000 illustrazioni. Ebbene, Roberto Battaglia era il caporedattore
00:31:39di quest'opera. L'8 settembre 1943 sente le mitragliatrici della sua stanza che liberano
00:31:46Porta San Paolo. Scrive un biglietto di suo pugno che ho messo in mostra, che è un documento
00:31:50veramente sensazionale, nel quale dice, cari ragazzi, io non sono uno studioso dell'arte,
00:31:57io non sono un professore, io sono un patriota, mi unisco alle bande che liberano la nostra
00:32:02città. Ebbene, Roberto Battaglia non si vide più in istituto, non più tornato qui in istituto.
00:32:08Quest'opera, peraltro, è neofragata, non è arrivata a pubblicazione, proprio perché evidentemente
00:32:13mancando il suo largo del regista principale Roberto Battaglia, quest'opera non si riuscì
00:32:18a realizzare. Ma Roberto Battaglia fu realmente di parola, si fece paracatutare in lunigiana,
00:32:24e cominciò a combattere il nazifascismo con una briviata partigiana, la briviata Garibaldi,
00:32:30della quale diventi commissario politico e poi, come sai, proprio al termine della Seconda
00:32:35Guerra Mondiale, Roberto Battaglia diventi il primo storico della Resistenza, pubblicando
00:32:40nel 1953, presso Inaudi, la storia della Resistenza. Tu immagina storia nella storia, il redattore
00:32:47di quell'opera è Italo Calvino, quindi pensa di che personaggi stiamo parlando.
00:32:51Roberto Battaglia lavorava qui, io ho messo in questa bacheca tutti i materiali che ricordano
00:32:56l'esperienza lavorativa e umana di Roberto Battaglia, che viene ricercato dal Presidente
00:33:01dell'Istituto, continuano a scrivere ai suoi familiari dove sta il professor Battaglia,
00:33:05il professor Battaglia si era ormai allontanato, non sarebbe mai più tornato in istituto.
00:33:12Proseguiamo la nostra visita nella sala che un tempo ospitava la biblioteca del convento,
00:33:16affrescata nel 1754 dall'artista tedesco Johann Baptist Bader. A guidarci è la dottoressa
00:33:23Letizia Lanzetta.
00:33:25Qui ci sono alcune macchine ed attrezzature d'ufficio, sono testimonianza di quello che
00:33:33era il lavoro dell'istituto, anche connesse con alcuni dei progetti che sono stati illustrati
00:33:39prima. Ad esempio qui abbiamo due macchine da scrivere, sono due olivetti, una M20, prodotta
00:33:46come dice la sigla negli anni 20 e anche per un periodo abbastanza lungo degli anni 30.
00:33:53Nel 38 venne sostituita dalla produzione della cosiddetta M40. Ce ne è delle altre a seguire
00:34:02che sono meno interessanti perché sono più connesse ai nostri giorni o comunque le abbiamo
00:34:08quasi tutti viste anche nelle nostre case, nelle case dei nonni e così via.
00:34:18È interessante ad esempio questo proiettore che è al principio della lanterna magica e serviva
00:34:28a proiettare quelle che sono una chicca dell'archivio fotografico dell'istituto e cioè le lastre in vetro
00:34:38ad uso didattico, così si chiamano, le potremmo chiamare anche le nonne delle diapositive,
00:34:46sono di 8 cm per 8 e sono presenti nel nostro archivio in circa 12.000 esemplari.
00:34:58Qui si può ammirare un ciclo stile della ditta Merkur.
00:35:08È chiaro il funzionamento con l'inchiostro e il rullo.
00:35:11Molto interessante quest'altra macchina che è una addizionatrice meccanica a doppia colonna
00:35:17dove quindi tutte le singole decine hanno una loro dignità di tastiera.
00:35:24Abbiamo delle foto esposte che sono testimonianza visiva di come tutte queste macchine e anche altre
00:35:36venivano utilizzate, quindi l'ufficio indirizzario, l'ufficio redazionale con le macchine da scrivere
00:35:43e quant'altro.
00:35:51Bene Massimiliano, grazie mille per averci raccontato questa storia e queste storie.
00:35:57Una mostra straordinaria e appunto penso che il nostro pubblico sia interessato a visitarla.
00:36:02Sì, certamente invito tutti a consultare il sito internet dell'Istituto www.studioromani.it
00:36:09troveranno tutte le informazioni per poter venire a visitare la mostra e conoscere la storia dell'Istituto.
00:36:15L'Istituto, come tu ci hai detto, che prosegue, arriva ai nostri giorni.
00:36:19Abbiamo avuto l'onore di ricevere il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e Alessandro Guglia.
00:36:24Ringrazio anche te, ringrazio The Passengers per essere venuti e aspetto numerosi che veniate a conoscere l'Istituto.
00:36:45E rieccoci carissimi Passengers, adesso voltiamo pagina e torniamo ancora una volta dall'altra parte del mondo,
00:36:54più precisamente in Venezuela, a Caracas, dove in questi giorni si stanno svolgendo le elezioni parlamentari
00:37:00per formare il governo voluto dal Presidente di Nicolás Maduro.
00:37:06Ecco, noi c'eravamo stati il giorno del suo giuramento che è avvenuto a gennaio,
00:37:11un giuramento che sapeva di storia per il Venezuela e per tutta l'America Latina,
00:37:17anche perché il governo di Nicolás Maduro era in bilico.
00:37:21Oggi invece sembra essere più forte che mai e allora vi riportiamo indietro a quei giorni lì,
00:37:27quelli del giuramento.
00:37:51Caracas, nei giorni in cui eravamo presenti, appariva blindata.
00:38:06I militari erano numerosi per le strade, spesso anche con mezzi corazzati.
00:38:12I checkpoint per i controlli erano a distanza di poche centinaia di metri ed erano continui.
00:38:17Le zone ad alto interesse, come quella del Festival Antifascista e del Palazzo Miraflores,
00:38:22dove si è svolto il giuramento popolare di Maduro, si presentavano come veri e propri compound militarizzati.
00:38:29Tensione alta sia per l'importanza di quei giorni, sia perché la leader dell'opposizione,
00:38:33Maria Corina Maciado, aveva chiamato gli oppositori a scendere in piazza per protestare contro Maduro.
00:38:39Lo stesso Urrutia, che a luglio, dopo aver perso le elezioni, si è rifugiato in Europa,
00:38:44pur denunciando brogli elettorali, aveva affermato di voler tornare a Caracas per giurare lui come presidente il 10 di gennaio.
00:38:52La risposta di Maduro è stata vehemente.
00:38:55Ha posto una taglia sulla sua testa di 100.000 dollari
00:38:58e ha ordinato all'aviazione di abbattere il suo jet in caso di reale ritorno.
00:39:03Il 10 di gennaio, anche negli Stati Uniti, hanno posto una taglia multimilionaria su Nicolás Maduro.
00:39:2510 gennaio del 2025, Maduro ha giurato.
00:39:29Sarà il presidente del Venezuela fino al 2031, almeno.
00:39:35Ci troviamo adesso alla manifestazione in suo onore,
00:39:39la manifestazione per accoglierlo di nuovo per il suo nuovo mandato
00:39:42e sotto alla sede presidenziale, dove sta arrivando polla, devo dire, da tutto il Venezuela,
00:39:50ma anche da tutto il mondo.
00:39:52Tantissimi di italiani accorsi qui sotto al palazzo presidenziale,
00:39:55e qui, in queste strade veramente gremite di persone,
00:40:00cercheremo di raccogliere un po' di dichiarazioni,
00:40:05anche per capire quali sono gli umori di fronte ad un fatto che è storico
00:40:08non solo per il Venezuela, ma sicuramente per tutta l'America Latina.
00:40:13La piazza era gremita e il palco ricco di ospiti importanti,
00:40:17tra cui anche il presidente del Nicaragua.
00:40:19Che viva Daniel Ortega!
00:40:49La piazza era gremita e la piazza era gremita,
00:41:19e non lo deixi a pagare
00:41:21e non lo deixi a pagare
00:41:26Tante le realtà differenti anche al giuramento di Nicolás Maduro,
00:41:29alcune di esse tutte italiane, tra cui alcuni esponenti di potere al popolo.
00:41:35In piazza tantissime persone a sostenere Maduro,
00:41:38tutti direttamente dall'Italia.
00:41:40Perché è importante sostenere Maduro?
00:41:42È importante perché quello che sta sfidrando
00:41:44ha rispetto principalmente alla comunicazione,
00:41:47e quindi quello che viene nella nostra parte del mondo in Occidente
00:41:51è assolutamente l'informazione che non corrisponde a quello che accade.
00:41:56Quindi essere pretenti è importante,
00:41:58ma per poter vedere, perché non possiamo fidarci di quello che ci arriva,
00:42:01le sanzioni, i tentativi di colpe,
00:42:04come viene raccontata l'opposizione,
00:42:05che in realtà è sotto l'influenza degli Stati Uniti,
00:42:08che sta andando da epoli di destabilizzazione,
00:42:11anche a direstabilizzare questo paese,
00:42:13per mantenere il controllo,
00:42:15perché di fatto si tratta di una economia di tipo coloniale.
00:42:19e non lo deixi apagare.
00:42:27Perché Venezuela è oggi la cuna della luce contro il fascismo,
00:42:32e in mio paese, in Argentina,
00:42:35il avance del fascismo si refleja in la perdita di diretti per tutti e tutti.
00:42:38Quindi è fondamentale accompagnare questo processo,
00:42:42che sappiamo che Venezuela è la cosa appreziata di Lattinoamérica
00:42:46e di tutti i imperi per la sua strategica posizione geopolitica.
00:42:50E' importante per me essere qui oggi,
00:42:58per portare il mio supporto alle persone di Venezuela
00:43:03e al Presidente Nicolás Maduro,
00:43:06che è in linea con quello che il Comandante Chavez ha detto,
00:43:11che è un esempio del movimento liberazione,
00:43:15che si tratta non solo in un certo parte,
00:43:19in una parte centrale dell'America,
00:43:21ma anche in Africa.
00:43:24E' il momento della liberazione delle persone,
00:43:27è il momento del mondo molti polari.
00:43:30Noi vogliamo una guerra,
00:43:33vogliamo un paese e un sviluppo,
00:43:35vogliamo un'evoluzione.
00:43:36E credo che,
00:43:38seguendo quello che Simone Bolivar ha avuto per liberare,
00:43:42questa è una sorta di seconda o di thirda liberazione in questa parte del mondo.
00:43:49Noi vogliamo un'evoluzione,
00:43:51ma anche in un'evoluzione.
00:43:52Il papà mi regalo,
00:43:53mi insistencia,
00:43:54un gioco che trattava di comparte la solvencia,
00:43:56ma in un'evoluzione,
00:43:57in un'evoluzione,
00:43:57che in un'evoluzione,
00:43:58Sì quando senti la mia prima impotenza
00:44:28Nonostante una Caracas estremamente blindata siamo riusciti a fare una ricognizione anche serale
00:44:52I negozi affarivano chiusi, le strade deserte e la tensione era alle stelle
00:44:58Dopo aver seguito l'insediamento di Maduro e vista la situazione nella capitale
00:45:27Non possiamo non parlare dell'economia del Venezuela
00:45:30Quando si parla di economia venezuelana è impossibile non citare quell'elemento che ne è l'emblema per eccellenza
00:45:41Il petrolio
00:45:42Il Venezuela attualmente ha a disposizione 80 miliardi di barili di riserve di petrolio
00:45:48Secondo le stime della PDVSA, la compagnia statale petrolifera venezuelana
00:45:53Queste sono le maggiori nell'emisfero occidentale e complessivamente è pari a circa la metà del totale a livello globale
00:46:00Questo rende il Venezuela il quinto paese al mondo come riserve provate di idrocarburi convenzionali
00:46:07Ciò è stato però croce e delizia nel corso degli anni
00:46:11Visto che i vari governi che si sono susseguiti hanno legato l'economia quasi esclusivamente alla vendita di petrolio
00:46:17Rendendo il Venezuela estremamente dipendente dall'oscinazione dei prezzi di tale bene
00:46:22E nella riprova il fatto che le esportazioni petrolifere nazionali costituiscono da sempre il 95% delle entrate in valuta straniera nel paese
00:46:31I soldi guadagnati dalla vendita del greggio, salvo rarissimi casi, non sono stati reinvestiti per lo sviluppo del paese
00:46:39Preferendo una politica assistenzialista anche a fronte delle misure coercitive unilaterali adottate dall'autorità americana
00:46:46E da parte della comunità internazionale che rendono sempre più difficili, complesse e costose le relazioni commerciali con il Venezuela
00:46:55In particolare sono frequenti i casi nei quali gli istituti di credito internazionali blocchino dei pagamenti
00:47:02O congelino dei conti correnti di operatori economici che operano in Venezuela per svolgere degli accertamenti
00:47:09Il Venezuela inoltre in questo momento è escluso dal sistema SWIFT
00:47:13È quindi molto difficile effettuare dal paese pagamenti e trasferimenti internazionali
00:47:19Gli unici paesi che continuano ad investire nel Venezuela sono quelli geopoliticamente più affini
00:47:24Primi su tutti, Cina, Russia ed Iran
00:47:27Il Venezuela ha poi sofferto per circa 4 anni di iperinflazione a 6 cifre
00:47:34Con l'indicatore che ha raggiunto il 130.000% erodendo i risparmi e rendendo scarsi i beni di prima necessità
00:47:42Ma l'inflazione annuale è scesa a circa il 50% nell'ultimo anno
00:47:47Poiché il governo ha limitato il credito, mantenuto stabile il tasso di cambio e ridotto la spesa pubblica
00:47:52Comunque, nonostante alcuni segnali di miglioramento
00:47:55Il Venezuela continua a lottare contro le gravi conseguenze della crisi
00:48:00L'inflazione alle stelle ha lasciato oltre il 70% della popolazione in condizioni di povertà
00:48:05E la scarsità di beni di prima necessità, degli alimenti, delle medicine
00:48:09Ha provocato l'espansione del mercato nero, del contrabbando e della corruzione
00:48:14Incrementando ulteriormente i livelli di violenza e criminalità
00:48:17E generando un fenomeno migratorio senza precedenti
00:48:20Abbiamo cercato di capire da Pedro Antonio Sassone
00:48:24Vice ministro alla migrazione del Venezuela
00:48:26Cosa sta facendo il governo per contrastare questa emorragia di persone
00:48:30Cosa sta facendo il disegno di una politica di carattere integrale
00:48:35Perché è un fenomeno nuovo
00:48:40Venezuela non aveva mai stato expulsora di popolazione, sino receptora
00:48:45Però c'è un fenomeno che si è stato in 2011, perdono, 2017-2018
00:48:52Che era la applicazione delle mediche coercitive unilaterale
00:48:56A Venezuela si era applicato 930 mediche
00:49:00Essas 930 mediche conducono a una fixa dell'economia
00:49:04La fixa dell'economia provocò l'exodo delle persone
00:49:08Quindi siamo in presenza di un fenomeno che fu pensato e fu planificato
00:49:13Per lo tanto è un'implementazione dal punto di vista politico
00:49:17Nel gennaio del 2023 le Nazioni Unite hanno stimato
00:49:21Che oltre 7,1 milioni di abitanti hanno lasciato le loro case
00:49:24Secondo la piattaforma regionale di coordinamento interistituzionale
00:49:29Per rifugiati e migranti del Venezuela
00:49:31La maggior parte si è diretta verso la Colombia, il Perù e verso gli Stati Uniti
00:49:35Frente a ese fenomeno estamos diseñando una propuesta con 4 ejes fundamentali
00:49:43Il primer eje tiene che ver con la tensione frente a la violazione dei diretti dei migranti venezolano
00:49:50In il extranjero
00:49:52E fondamentalmente la situazione dei bambini
00:49:55Circa il 30% dei migranti venezuelani a meno di 18 anni
00:50:21E spesso all'estero i minori vengono sfruttati da alcune aziende che li costringono a lavorare
00:50:27Ciò soprattutto in paesi come la Colombia
00:50:30E stiamo definendo tutto il lavoro dei retornati per che i bambini reingresi a la scuola
00:50:36Per la adaptazione lavorare, per la reinserzione lavorare
00:50:40E la cuarta linea è la linea che ha fatto con come aiutiamo a la popolazione
00:50:46Di maggior problematica sociale per che retorne a Venezuela
00:50:51Quindi queste sono le quattro linee di lavoro
00:50:55In una definizione, in un contesto politico non facile
00:50:59Perché Venezuela sigue siendo un obiettivo di attacco politico a livello internazionale
00:51:04Si ha instrumentalizzato anche la migrazione venezolana
00:51:07Per convertirlo in agente dal punto di vista dell'attaque al modello politico venezolano
00:51:13A scappare sono soprattutto i più poveri
00:51:16I quali spesso all'estero non godono di diritti sul posto di lavoro
00:51:20E sono quindi vittime del caporalato
00:51:22I segni della politica assistenzialista sono evidenti anche a Caracas
00:51:27Con enormi strutture adibite ad abitazioni popolari costruite direttamente dal governo
00:51:31Ci troviamo di fronte alle case popolari costruite da Maduro
00:51:37Siamo vicinissimi in realtà al palazzo Miraflores
00:51:40Quindi anche in una zona abbastanza centrale
00:51:42Ma questi enormi palazzi alle mie spalle ospitano migliaia di persone
00:51:46Che purtroppo hanno seri problemi economici
00:51:51Maduro ha costruito questi tre enormi palazzi
00:51:53Uno blu, uno rosso e uno giallo
00:51:56Per ricordare la bandiera del Venezuela
00:52:00Noi ci siamo recati tra questi complessi residenziali
00:52:03Dove abbiamo incontrato Gabriele
00:52:05Un residente di tale complesso abitativo
00:52:08Che hai fatto per prendere la casa qui in passato?
00:52:12Cioè hai dovuto fare richiesta al governo?
00:52:14Come si prende una casa qui?
00:52:15A través del Estado
00:52:17Il governo ti ofrece una vivienda per che vivi bene
00:52:23Te saca di lugares inhospitos, di cerro
00:52:29Donde sei in alto riesgo
00:52:31E trai a lugares come questo in il centro
00:52:35In il centro della città abbiamo
00:52:36Colegio cerca
00:52:38Abbiamo il lavoro
00:52:40Instituzioni pubbliche
00:52:42Abbiamo il palazzo Miraflores molto cerca
00:52:44Museo
00:52:45E' un buon vivere per il figlio
00:52:48Buon vivere per il tuo amico
00:52:50Sempre vivirei con il mio sogno
00:52:5311 gennaio del 2025
00:53:08Siamo tornati alla Carlota
00:53:11Che è una base militare vicino al centro di Caracas
00:53:14Più precisamente un aeroporto militare
00:53:17Dove ci hanno fatto entrare per non uscire
00:53:21In realtà per aspettare il discorso di Maduro
00:53:24Alle delegazioni internazionali
00:53:26Che sono arrivate qui per sostenerlo effettivamente
00:53:29Siamo arrivati circa le 10 di mattina
00:53:44Adesso sono quasi le 2
00:53:48E le attese sono veramente sfiancanti
00:53:51L'attesa per prendere questo braccialetto
00:53:55Che serve come riconoscimento
00:53:57Insomma serve a far capire che abbiamo passato i controlli
00:54:01Le attese per mangiare
00:54:02Le attese per andare in bagno
00:54:05Veramente i controlli anche sono serratissimi
00:54:08Perché a breve in teoria dovrebbe arrivare Maduro
00:54:11Sono già 4 ore che siamo qui
00:54:13E vediamo effettivamente a che ora parlerà il presidente del Venezuela
00:54:20In ogni caso ecco
00:54:22Qui siamo praticamente rinchiusi bisogna dirlo
00:54:26Non possiamo uscire
00:54:27Ovviamente lo ripeto motivi di sicurezza
00:54:30E ti fanno i controlli addirittura per andare in bagno
00:54:34Ovviamente la tensione ancora oggi
00:54:36Anche all'indomani del giuramento
00:54:39Si sente veramente palpabile nell'aria
00:54:42Nuestro firme riconoscimento e respaldo
00:54:46Al presidente constitucional della Repubblica Bolivariana de Venezuela
00:54:50Nicolás Maduro Moro
00:54:52Sta parlando proprio in questo momento
00:55:01Il presidente Nicolás Maduro
00:55:06Il presidente Nicolás Maduro
00:55:06Stà ricordando tutte le figure storiche che hanno portato secondo lui alla liberazione non solo del Venezuela
00:55:17Ma di tutti i paesi latini
00:55:19Citando tra l'altro anche Peroni
00:55:21Si è definito un peronista
00:55:24Poi ha ricordato addirittura personaggi più contemporanei come Diego Armando Maradona
00:55:29Sempre per restare in tema argentina
00:55:31E ovviamente non ha fatto che rimarcare che la sua è una lotta contro il fascismo internazionale
00:55:38Contro l'imperialismo
00:55:41Insomma sta omaggiando tutta la comunità
00:55:46La delle criticazioni internazionali che sono arrivate qui
00:55:50Devo dire comunque abbastanza numerose
00:55:52Per assistere anche al suo discorso
00:55:56Certo è che anche lui insomma sta citando tante realtà
00:56:00Spesso distanti tra loro
00:56:03Spesso contrastanti
00:56:04Però insomma l'accento lo pone su questo
00:56:07Sull'internazionalismo
00:56:09Sull'internazionalità
00:56:10Questa è una vera propria internazionale
00:56:14Così l'ha definita lui stesso
00:56:16Il suo discorso
00:56:18Maduro è anche il soldato di Peron
00:56:22Mi trage, mira, mira lo che mi trage
00:56:26Tommalo qui, camera
00:56:28Per che vedano come siamo in sintonia
00:56:31Mi trage il reloce
00:56:34Di Diego Armando Maradona
00:56:36Che mi ha dato il cierre della campagna del 2018
00:56:40Maradona con noi
00:56:43Presente
00:56:45Ancora una volta
00:56:49Nicolás Maduro dal palco
00:56:51È mancato di rimarcare il fatto che l'Europa è stata imperialista
00:56:57È partito nel suo discorso
00:56:59Addirittura dalla liberazione di Simon Bolivar
00:57:01Che è ovviamente un simbolo di liberazione
00:57:03Che è un simbolo di liberazione
00:57:05Non solo per il Venezuela
00:57:07Ma per tutta l'America Latina
00:57:09Che è un simbolo di liberazione
00:57:11Almeno l'Europa di destra
00:57:13Che viene definita fascista
00:57:15Ha nel sangue quello spirito imperialista
00:57:19Perché ha rimarcato il fatto che l'Europa oggi ha questo fare ancora imperialista
00:57:25Che può essere liberata l'Europa per un'Europa più giusta
00:57:29Comunque ecco il continente europeo
00:57:31L'Unione Europea
00:57:33Risultano sempre al centro dei suoi discorsi
00:57:36Tanto quanto gli Stati Uniti
00:57:37Questo è veramente interessante in ottica geopolitica
00:57:41Perché il fascismo
00:57:45Surgito in Europa
00:57:47Perché queste élite europee
00:57:49Sono figlie del colonialismo
00:57:53Del esclavismo
00:57:55Del racismo
00:57:57Del saqueo imperial
00:57:59Del saqueo imperial
00:58:01De los pueblos
00:58:03Lo tienen in la sangue
00:58:05Lo tienen in la mente
00:58:09Quando questa gente
00:58:13Visita un paese
00:58:15Nuestra region
00:58:17O un paese del sur romano
00:58:19Non si può
00:58:21Non vedere che alla destra
00:58:23Di Nicolás Maduro
00:58:25Sono posizionati i più alti vertici
00:58:27Dell'esercito venezuelano
00:58:29Anche probabilmente
00:58:31Alcuni veterani
00:58:33L'esercito è sicuramente
00:58:35Parte fondamentale
00:58:37Per la tenuta
00:58:39Del potere
00:58:41Di Nicolás Maduro
00:58:43E ovviamente
00:58:44Questa scena
00:58:45Lo dimostra
00:58:46Ovviamente
00:58:47Anche il sostegno popolare
00:58:49Non è da escludere
00:58:50Sicuramente
00:58:51La vicinanza
00:58:53L'esercito
00:58:54Il sostegno
00:58:55Dell'esercito
00:58:56È fondamentale
00:58:57Per Nicolás Maduro
00:58:58Infatti
00:58:59Siete alla sua testa
00:59:00Unione nazionale
00:59:03Forza politica
00:59:05Forza militare
00:59:06Forza poliziana
00:59:08E non è
00:59:12E allora
00:59:13Si è appena concluso
00:59:14Il discorso di Nicolás Maduro
00:59:15Alle delegazioni
00:59:16Internazionali
00:59:18E ha concluso
00:59:20Parlando
00:59:21Ovviamente
00:59:22Della sua lotta
00:59:23All'imperialismo
00:59:24Al fascismo
00:59:25Ricordando
00:59:26Tutte quelle situazioni
00:59:27In America Latina
00:59:28Che in qualche maniera
00:59:29Ricordano quella del Venezuela
00:59:30E poi
00:59:31Ha premiato
00:59:3215 funzionari
00:59:33Del governo
00:59:34Del Venezuela
00:59:35Che in questi giorni
00:59:36Sono stati posti
00:59:37Sotto sanzione
00:59:38Dagli Stati Uniti d'America
00:59:39Sono stati premiati
00:59:40Una delle più alte onoreficenze
00:59:42Del Venezuela
00:59:43Poi
00:59:44Si è buttato in mezzo alla folla
00:59:46La folla
00:59:47Lo ha abbracciato
00:59:49E ancora
00:59:50C'è stata una festa
00:59:51Una festa incredibile
00:59:52Con la musica
00:59:53E con gli stessi artisti
00:59:55Che poi
00:59:56Il 10 gennaio
00:59:57Hanno intrattenuto
00:59:58Il pubblico presente
00:59:59Fino almeno
01:00:00Alle 7 di sera
01:00:02Visto che Simon Bolivar
01:00:04È stato più volte
01:00:05Citato da Maduro
01:00:06Abbiamo deciso
01:00:07Di recarci nella casa natale
01:00:08Di tale figura storica
01:00:09Dove abbiamo trovato
01:00:11Un monumento incredibile
01:00:12Che collega
01:00:13La storia del Venezuela
01:00:14A quella di Roma
01:00:17Lo diciamo spesso
01:00:18A The Passanger
01:00:19Tutte le strade
01:00:20Si sa portano a Roma
01:00:21E qui
01:00:22Dall'altra parte del mondo
01:00:23A Caracas
01:00:24Nella casa
01:00:25Di Simon Bolivar
01:00:26C'è un angolo di Roma
01:00:28Ecco
01:00:29La vedete
01:00:30La lupa capitolina
01:00:31Con sotto quest'urna
01:00:32Perché si trova
01:00:33Nella casa
01:00:34Del liberatore
01:00:35Di tutta l'America Latina
01:00:37Perché qui
01:00:38Qui dentro
01:00:40C'è un pezzo di terra
01:00:41Del Monte Sacro
01:00:43Del quartiere Monte Sacro
01:00:45Proprio lì
01:00:46Infatti
01:00:47Simon Bolivar
01:00:48Ha giurato
01:00:49Di partire
01:00:50E liberare
01:00:51L'America Latina
01:00:52E infatti
01:00:53Ancora oggi
01:00:54Quel giorno
01:00:55Viene ricordato
01:00:56Come il giorno
01:00:57Del giuramento
01:00:58Del Monte Sacro
01:00:59Ancora qui
01:01:00Un giorno
01:01:01Molto importante
01:01:02Per la storia
01:01:03Di questi posti
01:01:04E di tutti coloro
01:01:05Che credono
01:01:06In un'America Latina
01:01:07Libera
01:01:08Dal gioco
01:01:09Coloniale
01:01:10Un giorno quello
01:01:11Delle vicende storiche
01:01:13Che vengono spesso
01:01:14Ricordate
01:01:15Anche da Maduro
01:01:16Nei suoi discorsi
01:01:17Nei suoi discorsi
01:01:19E rieccoci carissimi
01:01:34Passengers dopo essere stati in Venezuela
01:01:36Torniamo anche in Romania
01:01:38Più precisamente a Bucarest
01:01:40Perché la Corte Costituzionale
01:01:41Romena
01:01:42Ha ribaltato una sentenza
01:01:44Che sapeva di storia
01:01:45Qualche tempo fa
01:01:46Quella
01:01:47Contro Giorgescu
01:01:49Ce lo ricordiamo
01:01:50Giorgescu
01:01:51Candidato
01:01:52Alle ultimissime
01:01:53Presidenziali
01:01:54Era stato
01:01:55Accusato
01:01:56Di
01:01:57Lavorare
01:01:58Per il governo
01:01:59Russo
01:02:00E anche
01:02:01Di avere
01:02:02Dei rapporti
01:02:03Controversi
01:02:04Con dei membri
01:02:05Della criminalità
01:02:06Internazionale
01:02:07Oggi questa sentenza
01:02:08È stata ribaltata
01:02:09Adesso
01:02:10Giorgescu
01:02:11Potrà
01:02:12Dunque partecipare
01:02:13Alle elezioni
01:02:14Quelle del 4 maggio
01:02:15Delle elezioni
01:02:16Che potranno cambiare per sempre
01:02:17Non solo
01:02:18La Romania
01:02:19Ma tutta l'Europa dell'este
01:02:20Allora
01:02:21Facciamo un salto indietro
01:02:22Ancora una volta
01:02:23E torniamo
01:02:24A quei giorni
01:02:25Fatti di
01:02:26Violenza
01:02:27Per le strade
01:02:28E anche
01:02:29Di proteste
01:02:30Proteste
01:02:31Da parte del popolo romeno
01:02:32Che chiedeva
01:02:33Solo una cosa
01:02:34Quando si parlava di Giorgescu
01:02:35Libertate
01:02:36La libertà
01:02:37Andiamo
01:02:38Sabato
01:02:41Primo di marzo del duemila e venticinque
01:02:56Ci troviamo a Bucarest
01:02:57La capitale di una Romania in agitazione
01:02:59Agitazione politica dopo il fermo giudiziario per Giorgescu
01:03:02Che dopo il primo round elettorale aveva preso più del 22%
01:03:07Fermo giudiziario per una serie di motivazioni legate spesso alle sue idee e anche ad altri fatti ovviamente che andranno poi valutati in questi giorni in sede giudiziaria
01:03:21Beh però le persone sono scese in piazza stanno scendendo in piazza in maniera molto copiosa si attendono circa 250.000 persone oggi per chiedere la libertà libertate urlano e per chiedere anche la verità in vista delle prossime elezioni quelle del 4 di maggio
01:03:44Questo corteo partirà da Piazza Universitate e andrà fino a Piazza della Vittoria
01:03:50Noi lo seguiremo passo passo e cercheremo di capire quelli che sono gli umori della piazza
01:03:55I'm here for our future, for my grandparents, for my parents, for my nieces and for our people, for our freedom and for our health
01:04:12Hello, my name is Andrei Sorin Constantin, I'm a military vet in Romania
01:04:18We are here for freedom, first of all
01:04:21We are here for Mr. President Kalin Georgescu
01:04:25We are here for our people because he was elected and he was brought already
01:04:29So this message is for all the Romanian from the entire world, for the Accora
01:04:36And for our Romanian from our country, don't stay awake, just come together for our president
01:04:45The Romanian must be saved from the Soros system
01:04:50I came here to sustain all the Romanian brothers that came here, that were stolen, their vote was stolen of 8 million people
01:05:01I came here to be with all the people that came here in number of 300,000 and with our president Kalin Georgescu
01:05:11This message is very helpful
01:05:22The Cortez is starting in this moment, it will never stop by Piazza Universitate
01:05:27It will continue for about 1,5-2 km to Piazza della Vittoria
01:05:32There are really a lot of people
01:05:35There are also some content and intent
01:05:38e continuano ad urlare, libertate, libertate, libertate, chiedono la libertà, la verità
01:05:44per quello che è accaduto per Giorgenscu, sicuramente la narrativa, una retorica questa
01:05:50che rispecchia quello che è accaduto in questi giorni in Romania
01:05:58e che descrive anche quello che è un po' il clima politico, non solo in Romania
01:06:02ma un po' in tutta Europa se poi ci si va a pensare bene.
01:06:08Ci troviamo a Piazza Victorie dove terminerà il corteo che è partito da Piazza Università
01:06:38e da questo palco parlerà Giorgenscu, folla numerosissima, c'è un po' di tensione nell'aria
01:06:46effettivamente anche perché questa è una vera e propria protesta, una protesta contro la dittatura
01:06:52così recitano i manifestanti, così recitano alcuni cartelloni
01:06:56c'è chi inneggia Giorgenscu presidente, presidente eletto secondo questa folla
01:07:02Giorgenscu.
01:07:03Giorgenscu.
01:07:04Giorgenscu.
01:07:05Giorgenscu.
01:07:06Giorgenscu.
01:07:07Giorgenscu.
01:07:08Giorgenscu.
01:07:09Giorgenscu.
01:07:10Giorgenscu.
01:07:11Giorgenscu.
01:07:12Giorgenscu.
01:07:13Giorgenscu.
01:07:15Giorgenscu.
01:07:16Giorgenscu.
01:07:17Giorgenscu.
01:07:20Il nostro corso gratuito è www.mesmerism.info
01:07:50Il nostro corso gratuito è www.mesmerism.info
01:08:20Il nostro corso gratuito è www.mesmerism.info
01:08:22Suntem mulți, suntem uniți, suntem puternici!
01:08:27Suntem aici pentru că votul nostru a fost furat, suntem aici pentru că democrația a fost călcată în picare, suntem aici pentru că cel care trebuia să fie președintele românilor nu este în locul lui de drept!
01:08:54Și voi l-ați ales în decembrie, l-ați sprijinit! Am trecut cu toții printr-o lovitură de stat, dar sunteți aici pentru el!
01:09:12Doamnelor și domnilor, Călin Ciorgescu!
01:09:16Vă salut pe toți cei care sunteți astăzi aici!
01:09:31Știu cât efort ați făcut să veniți din toate colțurile țării, din străinătate și vă mulțumesc din suflet tuturor!
01:09:42Știu cât efort ați făcut să veniți!
01:09:47Știu cât efort ați făcut să veniți!
01:09:49Știu cât efort ați făcut să veniți!
01:09:51Știu cât efort ați făcut să veniți!
01:09:52Astăzi, în 1 martie, suntem uniți unii cu alții și noi toți cu Dumnezeu!
01:09:58Știu cât efort ați făcut să veniți!
01:10:01În aceste momente de încărcată istorie să ne stăpânim destinul în ceastul de cum până grea și să spunem unui întreg omenit că poporul român a ales pentru totdeauna să șluzească țara și pe Dumnezeu!
01:10:21Și cine șluzește țara și pe Dumnezeu nu va fi învinți niciodată!
01:10:25Poporul român ești cel mai curajos!
01:10:27Stă parlando proprio ora Giorgescu, quando parla lui veramente la folla è quasi in delirio
01:10:36i suoi discorsi vertono molto su questo, sulla libertà delle elezioni, la libertà della democrazia
01:10:45si punta molto il dito anche contro Bruxelles e contro quello che rappresenta ovviamente l'Unione Europea
01:10:53nel suo caso, nel suo verbo giudiziario
01:10:57Libertate! Libertate! Libertate! Libertate! Libertate!
01:11:04Libertate! Libertate!
01:11:06Libertate! Libertate! Libertate! Libertate! Libertate! Libertate!
01:11:17Am promis că nu facem politică și am făcut istorie! Vă mulțumesc!
01:11:23Lovitura de stati care este în curs de desfășurare! Am mai avut un episod! Domnul Călin Giorgescu a fost oprit în trafic
01:11:38de catre milițienii lui Pedoiu și procurorii ambasadelor!
01:11:49Libertate! Libertate! Libertate!
01:11:53Libertate! Libertate! Libertate! Libertate!
01:11:56dovezi che non existono.
01:12:02Intentate a fare politica politica
01:12:06e per questo Martial Ciolacu
01:12:09deve andare a casa.
01:12:12Grazie a tutti!
01:12:42Grazie a tutti!
01:13:12Grazie a tutti!
01:13:42Grazie a tutti!
01:14:12Grazie a tutti!
01:14:14Grazie a tutti!
01:14:16Grazie a tutti!
01:14:18Grazie a tutti!
01:14:20Grazie a tutti!
01:14:22Grazie a tutti!
01:14:24Grazie a tutti!
01:14:26Grazie a tutti!
01:14:28Grazie a tutti!
01:14:30Grazie a tutti!
01:14:32Grazie a tutti!
01:14:34Grazie a tutti!
01:14:36Grazie a tutti!
01:14:38Grazie a tutti!
01:14:40Grazie a tutti!
01:14:42Grazie a tutti!
01:14:44Grazie a tutti!
01:14:46Grazie a tutti!
01:14:48Grazie a tutti!
01:14:50Grazie a tutti!
01:14:52Grazie a tutti!
01:14:54Grazie a tutti!
01:14:56Grazie a tutti!
01:14:58Grazie a tutti!
01:15:00a tutti!
01:15:02Grazie a tutti!
01:15:04a tutti!
01:15:06a tutti!
01:15:08a tutti!
01:15:10a tutti!
01:15:12Grazie a tutti!
01:15:14a tutti!
01:15:16Grazie a tutti!
01:15:18a tutti!
01:15:20a tutti!
01:15:21a tutti!
01:15:22a tutti!
01:15:23a tutti!
01:15:24a tutti!
01:15:25a tutti!
01:15:26a tutti!
01:15:27a tutti!
01:15:28a tutti!
01:15:29a tutti!
01:15:30a tutti!
01:15:32a tutti!
01:15:33a tutti!
01:15:34a tutti!
01:15:35a tutti!
01:15:36a tutti!
01:15:37a tutti!
01:15:38a tutti!
01:15:39a tutti!
01:15:40a tutti!
01:15:41And we will win this fight for freedom, for a sovereignty and for our future on our children and of a free Christian Europe. Thank you very much.
01:16:00Libertà! Libertà! Libertà!
01:16:05Siamo saliti sul palco alla fine del discorso di Giorgesco, di Simeon, di tutte le delegazioni internazionali e come vedete alle mie spalle la piazza è piena, è colorata.
01:16:18Si è parlato di sovranismo, di sovranità, non solo della Romania ma di tutti quei paesi che cercano la sovranità dall'Unione Europea, la sovranità in generale nazionale.
01:16:31Si è parlato molto del concetto di nazione, di confini anche. Ecco, è una vera e propria internazionale sovranista che coinvolge tanti paesi, tutti europei,
01:16:43e che sta prendendo forma sempre di più anche qui in un paese chiave per questa regione come la Romania, dal centro di Bucarest, della capitale di questo paese,
01:16:55che sta crescendo sotto vari punti di vista, soprattutto quello economico.
01:17:01All'indomani della manifestazione dei sovranisti, nel frattempo è spuntato anche un po' di sole,
01:17:28abbiamo deciso di venire qui sulla collina più alta di Bucarest per vedere con i nostri occhi la cattedrale ortodossa più grande del mondo.
01:17:37Pensate, alta ben 121 metri, la cattedrale della salvezza del popolo.
01:17:43La sua costruzione è iniziata di recente, nel 2010, e la sua posizione ovviamente non è casuale.
01:17:57Ci troviamo infatti a poche centinaia di metri da un altro edificio gigantesco,
01:18:02il Palazzo del Popolo, oggi Palazzo del Parlamento, costruito durante il regime di Ceaucesco.
01:18:09Una posizione sicuramente simbolica che rappresenta appieno la rinascita dell'identità nazionale della Romania
01:18:23dopo 40 anni di regime comunista, identità nazionale che spesso si fonde con quella cristiana ortodossa.
01:18:31E allora carissimi passengers, grazie di averci seguiti fin qui, appuntamento come sempre al prossimo martedì e buon viaggio a tutti.
01:19:01Grazie a tutti.