https://www.pupia.tv - Roma - DISABILITÀ. LOCATELLI: TUTTI DEVONO LAVORARE AD ACCESSIBILITÀ UNIVERSALE
Roma, 28 apr. - "Oggi, con l'inizio del Giubileo della Disabilità, parliamo di inclusione e integrazione come speranza per il futuro. E abbiamo una grande speranza di cambiamento grazie alla Riforma della Disabilità, che ha l'obiettivo di mettere sullo stesso piano elementi essenziali della vita di tutti noi: benessere e salute, formazione, diritto al lavoro, tempo ricreativo e sociale. E in quest'ultimo punto rientra anche lo sport come diritto e occasione, e le Paralimpiadi lo hanno dimostrato". Lo ha detto il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, aprendo il convegno "Sport paralimpico generatore di speranza', organizzato dall'Università Lumsa. "L'accessibilità universale è possibile se lavoriamo tutti insieme per superare ed eliminare le barriere, siano esse fisiche che sensoriali o culturali, all'informazione e alla comunicazione, o nella testa delle persone- ha aggiunto il ministro- Siamo tutti uguali e dobbiamo tutti avere le stesse opportunità, come diceva Papa Francesco. Non bastano le leggi e i fondi, ma è necessaria la volontà di tutti, nessuno si può chiamare fuori". Locatelli ha poi sottolineato che "in Italia 13,5 milioni di persone hanno una integrazione negativa con l'ambiente che li circonda. La sfida è non girarsi dall'altra parte e in questo lo sport genera speranza". (28.04.25)
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Roma, 28 apr. - "Oggi, con l'inizio del Giubileo della Disabilità, parliamo di inclusione e integrazione come speranza per il futuro. E abbiamo una grande speranza di cambiamento grazie alla Riforma della Disabilità, che ha l'obiettivo di mettere sullo stesso piano elementi essenziali della vita di tutti noi: benessere e salute, formazione, diritto al lavoro, tempo ricreativo e sociale. E in quest'ultimo punto rientra anche lo sport come diritto e occasione, e le Paralimpiadi lo hanno dimostrato". Lo ha detto il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, aprendo il convegno "Sport paralimpico generatore di speranza', organizzato dall'Università Lumsa. "L'accessibilità universale è possibile se lavoriamo tutti insieme per superare ed eliminare le barriere, siano esse fisiche che sensoriali o culturali, all'informazione e alla comunicazione, o nella testa delle persone- ha aggiunto il ministro- Siamo tutti uguali e dobbiamo tutti avere le stesse opportunità, come diceva Papa Francesco. Non bastano le leggi e i fondi, ma è necessaria la volontà di tutti, nessuno si può chiamare fuori". Locatelli ha poi sottolineato che "in Italia 13,5 milioni di persone hanno una integrazione negativa con l'ambiente che li circonda. La sfida è non girarsi dall'altra parte e in questo lo sport genera speranza". (28.04.25)
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00:00Come speranza anche nel contesto di questo giubileo ma anche come forza direi perché lo sport è un elemento fondamentale nella vita di tutti, non solo perché crea l'opportunità, il benessere e la salute ma anche perché dà maggior grado di autonomia, relazioni, ci si sente più autonomi e più indipendenti anche poi nella vita quotidiana.
00:25Oggi ci sono tantissime iniziative, devo dire che sono due giorni molto sentiti perché poi peraltro questo giubileo è rimasto, ci sono tante persone che sono arrivate da tutte le parti del mondo e soprattutto il messaggio di Papa Francesco è stato quello proprio di dire siamo tutti persone, tutti uguali e dobbiamo avere gli stessi diritti.
00:44Quindi da questo punto di vista io credo che noi siamo tutti uguali nella nostra unicità e quello che dobbiamo avere davvero è l'opportunità di poter far valere i nostri talenti, le competenze di tutti.
00:57Prima parlavamo proprio di accessibilità universale, c'è ancora il tema molto forte delle barriere architettoniche, si sente anche nello sport perché al di là delle manifestazioni sportive però nelle nostre città, nelle strutture proprio anche sportive, nelle scuole, negli ospedali, nei comuni, dappertutto anche nei negozi banalmente ancora resistono purtroppo delle barriere che sono architettoniche.
01:20Però poi ci sono anche altri tipi di barriere sensoriali all'informazione, alla comunicazione, c'è bisogno di andare nella direzione di quando si fa qualcosa farlo per tutti.