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Storia della tecnologia del '900. Arriva l'elettricità - Lez 07 - La velocità delle comunicazioni
Trascrizione
00:00Buongiorno e benvenuti a questo nuovo incontro sulla storia della tecnologia e in particolare
00:11sull'arrivo dell'elettricità. Come vi dicevo prima di iniziare questo corso avevo fatto
00:17tutta una serie di indagini su quale innovazione elettrica fosse ritenuta più importante dalle
00:25varie persone e mi fu detto che la prima era la illuminazione, quanto abbiamo visto nelle
00:32scorse elezioni, la seconda con mia sorpresa, devo confessarlo, perché pensavo che la gente
00:38mi dicesse la trasmissione dell'energia meccanica, invece il risponso è stata che seconda per
00:46importanza era la trasmissione a distanza della informazione, sia di un segno scritto, sia
00:53di un disegno, sia di una voce. Vediamo adesso il programma di questa nostra
01:00lezione, cominciamo col vedere la velocità delle comunicazioni, è stato un cambiamento
01:07radicale, epocale dai decine di chilometri al giorno al fatto che in un secondo si riusciva
01:18a girare poco più tutto il mondo, quindi questa è stata una grande cosa. Questa cosa
01:24fu possibile perché si realizzarono quattro invenzioni, quattro rivoluzioni per quanto riguarda
01:33la trasmissione dell'informazione, solo due delle quali, il telegrafo con fili e il telegrafo
01:39senza fili ci riguardano direttamente. Le prime sono rivoluzioni che avvennero e io dedicherò
01:47alcuni minuti a questi fenomeni, anche perché voi possiate meglio percepire l'enorme differenza,
01:56gli enormi vantaggi che la velocità delle trasmissioni elettriche dette più o meno a tutte
02:05le attività umane. Più ci fu una, ci fu, diciamo meglio, c'è perché la stiamo vivendo
02:12noi in prima persona, un'enorme quinta rivoluzione nelle comunicazioni, è quella della quale siamo
02:21circondati, col telefax, il telefonino, le immagini, le decine e decine di programmi televisivi
02:30che si infilano a casa nostra in continuazione e quindi su questa quinta rivoluzione che poi
02:37vedremo più avanti nel corso, alla fine di questa chiacchierata mi permetterò su questa
02:45rivoluzione quinta di presentarvi alcune riflessioni che non hanno niente di tecnico, ma che avranno
02:51dei risvolti di carattere morale. Allora adesso vediamo questa storia della prestazione
02:59sconvolgente, offerta dalla comunicazione elettrica e la velocità di una lettera, di una comunicazione
03:07scritta o anche di una comunicazione orale non cambiò niente per un periodo di almeno
03:125 mila anni, perché non cambia niente? Lo vedremo subito dopo. Perché è importante
03:20l'esistenza di una comunicazione veloce? È presentato nell'ultima parte di questa
03:28trasparenza perché le dimensioni dei grandi imperi, da Gengiskan a Cersei a Napoleone, parlo
03:38degli imperi storici, non diciamo dell'impero romano, dell'impero bizantino, erano legati
03:45alla trasmissione di una lettera, nel senso che un governatore, un re, chiunque sia, ha
03:50bisogno di sapere in un tempo relativamente breve che il suo ordine è arrivato ed è stato
03:56eseguito. Quando le dimensioni sono più lunghe di circa un mese o due mesi è tutto frana e
04:04allora nasce la figura del vicere, come facevano i re di Spagna per governare le loro estensioni
04:12americane, messicane o ancora più in là, come gli spagnoli, ad esempio delle Filippine.
04:21Il telegrafo nasce nel 1935 e di colpo quelle che erano barriere, quelle che erano tempi di,
04:29addirittura come vedremo di anni per fare arrivare una lettera, franano di colpo e diventano
04:36cose di un secondo. Vorrei anche presentarvi alcune informazioni che riprenderò in una delle
04:42ultime trasparenze di oggi sulla differenza ovvia che c'è tra un ambasciatore e un postino,
04:49noi non ci pensiamo tanto. Il postino è indifferente al contenuto della lettera, lui porta la lettera,
04:57basta, il suo compito finisce lì. L'ambasciatore invece aveva anche lo scopo che era quello di
05:04illustrare il messaggio, di capire, di filtrare soprattutto le asperità della comunicazione
05:13verbale. Faccio un esempio stupido, immaginiamo che un re arrabbiato dica l'ambasciatore di un
05:19altro re, erano tutti cugini fra di loro i re, formalmente, ma si detestava e dica quel cretino
05:24di mio cugino tra tutto quello che gli viene. È chiaro che una informazione del genere riferita
05:31letteralmente avrebbe scatenato una guerra tramite l'ambasciatore, tramite chiunque faccia
05:39una interpretazione corretta, si spera, dei fatti e soprattutto attenui le asperità verbali,
05:47le cose possono andare meglio e questa è una cosa che adesso è morta e tornerò ancora
05:53nella ultima mia trasparenza. Naturalmente è necessaria una grande celerità delle informazioni
06:02e per la celerità della lettera vedremo che sono avvenute quattro rivoluzioni grandi alle
06:08quali accennavo già nei titoli di questa lezione e una piccola ma non trascurabile. Qui ripeto
06:16quel concetto che vi dicevo che la trasmissione deve attornare l'andata e risposta in un breve
06:23periodo e però devo giustificarvi quell'altra asserzione che ho fatto che per 5 mila anni
06:30non è cambiato niente, certo non è cambiato niente perché non cambiò la fisiologia del
06:35cavallo e non cambiò la fisiologia del cavaliere, la velocità del messaggio era limitata alla
06:43resistenza del cavallo, è chiaro che si poteva frustare il cavallo, anzi si diceva sfiancate
06:50i cavalli, però naturalmente c'erano dei limiti fisiologici. Questa velocità della
06:58informazione affidata al cavallo e al cavaliere è di 50-100 km al giorno in media. Quindi questa
07:06qui era Gengis Khan, Giulio Cesare, Napoleone comincia a cambiare qualcosa con Napoleone,
07:16però eravamo sempre delle parti delle decine di chilometri. Vi dicevo della piccola rivoluzione
07:22che con Napoleone qualcosa cominciava a cambiare perché verso il 1750 il sovraintendente delle
07:33strade scozzesi, un certo Macadam inventò un nuovo tipo di fare le strade, si trattava
07:41non più di lastricarle ma di fare una massicciata, su questa massicciata stendere certe rocce calcare
07:49a pezzatura grossa, di cilindrarle, su questi altri strati di altra roccia calcarea con della
07:56pezzatura più piccola e di cilindrare e bagnare il risultato finale che lascevano quelle strade
08:03che erano la strada Macadam o la strada bianca e ancora ce l'è qualche duna non asfaltata
08:09e il grande vantaggio di questa strada è che era liscia e quindi il postiglione, il postale
08:19come si diceva una volta, poteva spingere al galoppo i cavalli anche di notte, quindi
08:25questa qui è una piccola rivoluzione che raddoppiò e moltiplicò praticamente per due
08:32la velocità, voi vedete 200-250 km al giorno, quindi questa qui era il massimo, ma siamo
08:40già alla fine del 1700. Naturalmente ci potremmo chiedere a chi non poteva permettersi il corriere
08:49speciale o di sfiancare i cavalli quanto tempo era necessario per una lettera, voi vedete che
08:57l'Europa in un mesetto si riusciva a mandare un'informazione attraverso tutta l'Europa e per
09:04chi non se li poteva permettere e per chi invece si poteva permettere di sfiancare i
09:16cavalieri e pagava l'auto e mance ai corrieri, voi vedete che in pochi giorni, in una settimana
09:22si riusciva a coprire tutta l'Europa, ma se si doveva attraversare un continente c'erano
09:28le tragedie più in mani, nella trasparenza voi vedete il tempo impiegato da una lettera
09:36per andare dall'Europa alla Cina, dall'Europa all'America Latina, ma soprattutto dall'Europa
09:41alla Cina, da 1 a 3 anni e all'inizio del 1800, prima dell'arrivo della navigazione a vapore,
09:50ma dopo l'avvento dei famosi clipper che portavano il tè nuovo raccolto dalla Cina in Europa,
10:00si scese a qualche mese di viaggio, però siamo sempre mesi e mesi di viaggio, anni, oppure
10:09un mese se voi non eravate dei re per mandare la lettera, a questo punto nascono le prime rivoluzioni
10:17della comunicazione. La prima riguarda il telegrafo ottico, il telegrafo ottico è quell'oggetto
10:24che voi vedete sulla sinistra di questa immagine, è un lungo palo nel quale ci sono degli elementi
10:33che possono essere inclinati, come vedete una parte della pala è piena, un'altra pala è
10:39trasparente, quindi a distanza non si vede e dalla posizione di queste pale, dei telegrafi
10:46ottici si deducevano i messaggi. Ci furono numerosi sistemi, ogni nazione ebbe la sua
10:53variante, quello che si diffuse di più è un sistema inventato da un francese che si chiamava
10:59Schaap, nella prossima trasparenza vediamo come era fatto il telegrafo di Schaap, al solito
11:06un palo verticale lungo il quale c'erano degli elementi orizzontali, uno diceva perché non
11:14mettevano la parte che doveva essere vista, è semplice, quella parte lì doveva essere
11:19contrappesata dall'altra per avere una facile rotazione e quindi questo qui è il sistema
11:25Schaap che si diffuse moltissimo e fu molto duro a morire, in certe nazioni morì solo
11:32verso il 1840-1850, mentre era nato verso il 1790-1995. L'Europa e in particolare la Francia
11:48furono coperte da reti di 5 mila chilometri, reti che a un certo momento furono ancora estese,
11:57uno poteva mandare un messaggio con questo telegrafo, con le velocità, vedremo subito,
12:04consentite da questa trasmissione con aste che si muovevano, naturalmente in ogni stazione
12:12che era a distanza di 10-15 chilometri della precedente, ci doveva essere qualche lungo
12:16col cannocchiale, come vediamo in questa qui che rappresenta il sistema telegrafico
12:23prussiano, noi vediamo in questa vignetta che c'è a sinistra un ufficiale con tanto
12:30di sciabole e così via, che guarda con un cannocchiale i segnali della stazione precedente
12:36e ce n'è un altro che girando delle leve sposta quei bracci disposti sul tetto in maniera
12:43da dare i relativi significati. Quindi ci fu questa rete, guardate nel 1840 in Francia
12:52c'erano 530 stazioni e questo disegno rappresenta la rete francese, ma pochi anni prima la rete
13:03francese arrivava fino a Venezia, arrivava fino alle Marche, attraversava tutta l'Italia
13:10a queste reti di telegrafo. Nella toponomastica di molte regioni d'Italia è rimasta l'edizione
13:21la cima del telegrafo, il colle del telegrafo, perché questo fenomeno strano di questa trasmissione
13:30che volava, ma volava per modo di dire, perché come voi vedete in questa trasparenza, al massimo
13:38a Pogeo la velocità era, per esempio vedete da 80 a 100 segnali, allora ogni segnale era
13:47o una frase fatta o un simbolo dell'alfabeto, morale della storia, in una giornata da Parigi
13:54a Berlino si trasmettevano 6 messaggi al massimo, ognuno di 80 parole. Ma attenzione, la tragedia
14:02del telegrafo Schiap che di notte con la nebbia non c'era niente da fare, perché la visione
14:09era completamente impedita.
14:12Tra il 1835 e il 1840 finalmente arriva il telegrafo elettrico, il quale come vedremo
14:20funziona benissimo anche di notte e allora in ogni nazione si diffondono delle reti telegrafiche,
14:28vi ho già spiegato un momentino che l'apparato di un sistema telegrafico è semplicissimo,
14:35ci vuole una pila, un tasto che vediamo, scusate un momento, è questo oggetto qui, il tasto
14:43agendo su questo tasto si chiude il circuito, la corrente, vedete hanno messo le freccette
14:49e la corrente che va e la corrente che torna, agisce su un elettromagnete che è messo nella
14:55macchina ricevente, un movimento a orologeria fa avanzare, ecco qui vedete l'elettromagnete,
15:02un movimento a orologeria fa avanzare la carta, la zona e tutte le volte che nell'altra stazione
15:08si preme il tasto, qui un pennino scende e lascia un tratto sulla carta.
15:15Quindi il 1840 i telefoni cominciano a diffondersi, una cosa abbastanza interessante, penso che l'aggettivo
15:25giusto sia questa, è che il telegrafo fa nascere una nuova professione femminile, perché
15:32si trovò presto che in genere le doti di pazienza che può una donna mettere nelle attività
15:42erano singolarmente adatte per svolgere questo lavoro.
15:46Allora vediamo un'iconografia enorme di questa nuova professione femminile, questa era la telegrafista
15:54del villaggio, vedete anche lì la mano destra che agisce sul tasto ed innanzi c'è la macchina
16:02del telegrafo e questo oggettino strano che voi vedete qui sopra è un oggetto che io quando
16:08ero piccolo l'ho visto molte volte negli uffici telegrafici che il telegrafista incollava
16:14un cartoncino di cartone sopra la macchina, sopra il braccio della macchina e quindi i battiti
16:22della macchina, punto linea, venivano diffusi da questa specie di piccolo altoparlante e quindi
16:30uno sentiva il messaggio a orecchio senza guardarlo. Vedete siamo in un ufficio telegrafico,
16:38ci sono qui un certo numero di signori, ognuna vedete col suo tasto telegrafico, la macchina
16:45davanti e così via, altro ufficio, allora c'è questa professione, c'erano già le officine
16:53ma diciamo che basate sul lavoro femminile oppure su tutti i lavori femminili che potevano
17:00essere fatti a casa, qui abbiamo questa innovazione, un lavoro, poi ci torneremo su questa cosa,
17:06questo è un lavoro che divenne tipicamente affidato alle donne. Andiamo avanti, però vorrei
17:17dire una cosa, che questo lavoro era un lavoro che richiedeva sì pazienza, richiedeva allenamento,
17:26non era difficile da apprendere perché veniva insegnato il codice Morse, ma poi dopo un poco
17:34arrivarono, come possiamo vedere nella prossima trasparenza, dopo un poco diciamo, alla fine
17:40del secolo, le macchine noi le chiameremo telescriventi, che erano dei telegrafi automatici
17:48nei quali un messaggio come facciamo con la tastiera del nostro calcolatore, chi c'era
17:54ancora con la tastiera della macchina da scrivere, si battevano direttamente i messaggi e dall'altra
18:00parte del filo una analoga macchina riproduceva il testo, anche in questo caso le telegrafiste
18:11anche automatiche frequentemente erano delle donne. Allora vediamo un momentino, qualche
18:18dato, qualche vantaggio dei telegrafi elettrici funziona sempre, giorno e notte, non ci sono
18:25problemi, copre tutto il mondo e questa fu l'altra grande innovazione, nel senso
18:32che subito vennero coperti, attraversati gli oceani da dei cavi, a quell'epoca li chiamavano
18:41i canapi elettrici o le gommine elettriche, dei cavi telegrafici e questa fu una cosa che
18:47noi, forse solo l'avvento della televisione per il cittadino comune o della radiofonia,
18:55ha avuto lo stesso effetto dei cavi telefonici transatlantici, perché uno doveva mandare
19:01un messaggio in Francia, pagava un po' di soldi, mandava il corriere e ce la faceva, ma
19:06se avesse avuto fretta di mandare un messaggio in America o negli Stati Uniti, bisognava
19:14aspettare la nave e quindi le settimane come niente passavano, per non dire i mesi.
19:20Allora nasce il cavo telegrafico sottomarino e vedremo tra poco l'estensione che in pochi
19:30anni, guardiamo la velocità, vedete da 10 a 300 parole all'ora, prima ci ricordavamo
19:38che eravamo dalle parti della decina di messaggi al giorno, qui siamo passati all'ora con diffusione
19:46completa e la velocità, vedete aumenta di colpo dai 10 km del cavallo al giorno, allora
19:58scusate, si passa ai 4 mila, ai 5 mila, chilometri al secondo nei cavi, ai 30 mila, ai 50 mila,
20:06km al secondo, attenzione, km al secondo sulla linea aerea e quindi è un grosso cambiamento,
20:17un cambiamento in mano.
20:19Il telegrafo consentì tante cose nuove, inaspettate, una di queste è il controllo del mondo, cioè
20:26l'impero, in questo momento io penso all'impero inglese che è nato nella seconda metà dell'Ottocento,
20:34ma è nato perché non solo avevano le navi, non solo avevano tutto, ma soprattutto perché
20:40avevano una rete telegrafica che copriva tutto il mondo, quindi il primo uso fu un uso
20:45di controllo del mondo, in questa trasparenza si vede tutte le linee telegrafiche che c'erano,
20:53quindi voi vedete che le linee telegrafiche praticamente coprivano sulla terraferma tutto
21:00il mondo. Per gli inglesi il controllo dell'India era tanto importante che installarono tre linee
21:06telegrafiche separate, una attraverso la terra, un'altra questa qui fatta dai fratelli Siemens,
21:14la ditta Siemens c'era ancora e un altro cavo che era sottomarino, poi c'erano tutti i cavi
21:22che vedete che dall'Inghilterra andavano verso gli Stati Uniti oppure tramite la Spagna
21:27andavano nell'America Latina. Quindi c'è stato un momento della storia della tecnologia
21:33che è stata la costruzione e il depositare questo cavo sul fondo del mare e imparare
21:40una tecnologia che era completamente nuova con tragedie finanziarie, suicidi di banchieri
21:48che avevano investito i soldi e un poco di tutto, vicende complicatissime, però nacque
21:54il cavo. Altra cosa ovvia, oltre al controllo politico del mondo, il controllo del commercio,
22:02il telegrafo elettrico ha rivoluzionato il commercio, una volta, è la ferrovia, è il
22:08vapore, una volta uno faceva le provviste una volta all'anno, adesso invece con immobilizzo
22:14di capitale, adesso invece uno poteva di volta in volta tramite telegrafo fare degli
22:21ordini e quindi cambia il modo di organizzare il commercio.
22:28Attraverso gli oceani vi vorrei fare vedere un disegno che venne diffuso quando la Italcable,
22:36che era una ditta di capitale italiano, costruì e depositò sul fondo del mare tra le
22:44Europa e il Sudafrica il cavo della Italcable. Qui in questo cavo, in questa immagine vediamo
22:53il cavo teso da questa specie di gigante sul fondo del mare e sull'acqua le tre sorelle
23:01latine che sono l'Italia, la Spagna e l'America Latina che si abbracciano, quindi il cavo telegrafico
23:08italiano, Italia, Spagna e Sudamerica. E anche questa fu una delle tante manifestazioni.
23:16Naturalmente per stendere e posare questi cavi furono necessarie non solo creare nuove
23:23fabbriche, non solo significò la fortuna di una piccolissima fabbrichetta inglese che
23:30importava dalla Malesia un certo prodotto che si chiamava la gutta perca, che era una specie
23:36di gomma, a quell'epoca non c'erano sostanze plastiche, non c'era politeno, non c'era polistirolo,
23:41c'erano solo sostanze naturali, che era una specie di gomma, chiamiamola così, che aveva
23:46la virtù di plasmarsi abbastanza bene col caldo, di aderire ai metalli e poi di avere
23:52un ottimo isolamento elettrico, quindi era il materiale ideale. Questa ditta che si chiamava
24:01Guttaperca, si chiamava Guttaperca, adesso è ancora viva, fecero tanti soldi a quell'epoca
24:07che le tragedie finanziarie li hanno lasciati tranquilli, ha cambiato nome, però esiste
24:18ancora questa ditta. Tanto è vero che ha recentemente comprato una grossa fabbrica italiana
24:25di cavi elettrici, comunque fu necessario creare il cavo, le tecnologie, gli strumenti
24:31per misurare le caratteristiche del cavo, Kelvin, il grande Kelvin, Lord Thompson, inventò
24:38degli strumenti solo per le necessità dell'industria dei cavi e anche grandi navi, fu usata per
24:47stendere il cavo, questa nave che voi vedete, vedete che ha le vele, però ci sono anche
24:54i cinque camini di macchine a vapore, mossa a ruota, era il grid esterno, il grande orientale
25:03e fu la nave usata per depositare i cavi sottomarini. Il telegrafo fu usato anche in guerra e tra le
25:16varie cause, vari motivi, che fecero sì che la guerra franco-prussiana del 1870, stessa
25:28guerra nella quale Piemonte si alleò alla Prussia, nella guerra contro l'Austria, fu vinta
25:37rapidamente dai teleschi, dai prussiani contro i francesi, si dice che fossero dovute a tre
25:47cause, l'uno di avere cannoni di acciaio con canna rigata, mentre i francesi e austriaci
25:54non li avevano, l'altro era dovuto all'uso di particolari polveri da sparo che facevano
26:02poco fumo e molto efficienti, ma il terzo all'uso massiccio e intensivo che fece l'esercito
26:09prussiano, telesco, del telegrafo, vedete qui due tizi che corrono portando il cavo, la
26:18bobina del cavo che viene svolta, altri fanno la palificazione e così via, il cavo arriva
26:26al carro telegrafico, etc., quindi voi capite che in applicazioni militari avere la comunicazione
26:34quasi istantanea, piuttosto quell'altro esercito francese doveva ricorrere a piccioni
26:42viaggiatori o a cavalli o messaggeri, è una cosa radicalmente diversa, lo stesso che è
26:48successo della grande guerra mondiale, della seconda, quella attorno, quella che è scoppiata
26:53nel 1940 e conclusa nel 1945, che a un certo momento l'esercito americano aveva walkie
27:04talkie, che era un piccolo radiotelefono che poteva essere dato nelle mani di un soldato
27:10stupido, il quale doveva solo tirare su l'antenna, premere un pulsante per parlare, mollare
27:16per sentire e quindi si poteva fare una comunicazione immediata, mentre l'esercito italiano e quello
27:23anche inglese e quello tedesco non avevano apparati telefonici di trasmissione della voce
27:30di tipo automatico e ci voleva il marconista e così via, quindi ci fu questa applicazione
27:36in varie direzioni. Una applicazione interessante fu quella della trasmissione tramite filo di
27:46immagini telefoniche a distanza. In questo caso fu presi vari brevetti, uno dei più diffusi
27:59fu preso qui in Italia da un certo abate Castelli, era un religioso, il quale costruì un apparato
28:10nel quale il testo veniva disposto su una parte di cilindro, di superficie cilindrica e c'era
28:20un pendolo che lo esplorava, il testo era scritto con un inchiostro che conduceva l'elettricità
28:29più o meno in funzione della quantità di inchiostro, dall'altra parte, ma attenzione
28:35l'altra parte poteva anche essere a 1000 km di distanza, c'era un analogo oggetto col pendolo
28:44che veniva sincronizzato al pendolo precedente e questo qui aveva una punta che sfiorava la
28:53carta che era stata imbevuta di una sostanza che al passaggio dell'elettricità diventava
28:59scura, i due pendoli, quello che leggeva, quello che scriveva erano sincronizzati tra
29:04di loro e quindi l'immagine veniva riprodotta. Mi sono portato qui un libro dell'epoca, non
29:13so se sia possibile vedere questa immagine qui, vedete apparato autografico di Caselli
29:20che era appunto questo oggetto che voi avete visto anche della trasparenza di questo pendolo
29:26che leggeva e può essere curioso vedere come venivano riprodotti i disegni e i disegni
29:35venivano, questa qui è una fotografia che adesso voi potete, eccola qua, potete vedere
29:42la fotografia originale, fatta con questi inchiostri più o meno conduttori dell'elettricità
29:50e l'immagine riprodotta a distanza con delle righe. D'altra parte quelli di noi che hanno
29:57una certa età si ricorderanno certamente che fino a 20 o 30 anni fa sui giornali venivano
30:04riprodotte delle fotografie che erano fatte con tanti trattini, fatti con la telefoto e
30:10così via, ma il principio è esattamente lo stesso di questa macchina che voi vedete,
30:17la quale c'è un sistema che fa una scansione regolare come avviene anche nel vostro televisore,
30:23in qualche modo si ricava la luminosità punto per punto e poi l'immagine viene trasmessa.
30:31Poi ci fu l'altra grande innovazione della comunicazione nella quale il telegrafo ebbe
30:38un'importanza molto grossa se indiretta che fu quella della macchina a vapore, la macchina
30:45a vapore ha cambiato di colpo la velocità delle trasmissioni, l'ha resa estremamente economica
30:51e voi vedete che sui continenti si poteva fare 1000-1500 km al giorno, tra un continente
30:59e l'altro 500 in certi casi e anche 800 km al giorno con la macchina a vapore e questa
31:07qui è una considerazione di carattere del tutto generale, non è mio compito raccontarvi
31:16cos'è e come funziona una macchina a vapore, però il mio dovere è raccontarvi che il ruolo
31:24che ebbe il telegrafo nel trasporto di merci, nel trasporto di persone, nel trasporto di messaggi
31:33a distanza, perché una cosa essenziale non fosse altro, scusatemi l'esempio, per evitare
31:41scontri lungo delle linee che erano prevalentemente tutte a un binario, era la necessità di poter
31:49comunicare tra le varie stazioni dicendo quando è partito il treno e poi la prima stazione
31:57e se l'altra non gli diceva che il treno era arrivato, si allarmava e organizzava una
32:04spedizione per andare a vedere cosa era successo e soprattutto la linea non poteva ovviamente
32:10essere occupata da più di due treni, anche magari nella stessa direzione, perché tante
32:15volte è successo anche nelle linee ferrate dei tamponamenti regolari, quindi il telegrafo
32:22ebbe un ruolo essenziale per lo sviluppo delle ferrovie, tanto è vero che lungo le ferrovie
32:33c'era sempre e anche oggi frequentemente c'è la linea telegrafica, quindi il telegrafo
32:39serviva per regolare il traffico lungo le strade ferrate. Parlando di comunicazione elettrica,
32:52di velocità della comunicazione, poi c'è l'altro grande passaggio al quale dedicheremo
32:57non le prossime, ma certamente un paio di lezioni durante questo corso, perché prima dovremmo
33:06fare la trasmissione dell'energia, che riguarda la trasmissione, la grande rivoluzione, quando
33:14la trasmissione dell'informazione elettrica fa meno dei fili, abbiamo visto quei fili, il
33:21telegrafo, poi vedremo la prossima volta magari qualcosa, il telegrafo e il telefono,
33:27abbiamo visto che trasmettevano le immagini, ma sempre su un supporto materiale che era il
33:33filo. La grande innovazione si chiama Marconi, si chiama la radiotecnica, avviene quando l'informazione
33:40non ha più bisogno di un supporto materiale e si comunica tra punti fissi e mezzi mobili
33:50ovunque, quindi possiamo parlare con la nave o mandare un messaggio alla nave che è in mezzo
33:58all'oceano. La velocità è ora diventata di 300.000 km al secondo, cioè la velocità della
34:07luce. Quindi c'è questo altro enorme cambiamento nella velocità della trasmissione, della quale
34:15noi stessi siamo testimoni, perché come vi dicevo all'inizio siamo immersi in questo fenomeno,
34:24dell'informazione che viaggia velocissima. Vi avevo detto all'inizio che dopo avervi presentato
34:31un panorama del ruolo dell'elettricità nello sviluppo della comunicazione e dell'informazione
34:39tramite fili, mi sarei permesso di presentarvi alcune considerazioni di carattere generale, solo
34:49considerazioni che non vorrei che venissero interpretate male, come il schiutta parla male
34:56del telegrafo, del telefono. No signore, sono delle considerazioni che io mi permetto di offrirvi
35:02di sottoporre alla vostra intenzione, perché sono argomenti con i quali noi abbiamo a che fare,
35:09dobbiamo regolare la nostra vita in continuazione e quindi dobbiamo sapere cosa sono.
35:15Allora noi stiamo vivendo una quinta rivoluzione, non riguarda la velocità, la velocità è quella
35:24di Marconi, non riguarda la distanza, tutto il mondo, anzi facciamo comunicazioni con gli astronauti
35:32sulla Luna, non riguarda la distanza, però riguarda il modo stesso con quale l'informazione
35:41viene raccolta, trattata ed elaborata e poi utilizzata. Lasciatemi rivedere un momento, una
35:49trasferenza che vi ho già presentato alcune lezioni fa a proposito della definizione dell'elettronica
35:58di Marconi. Adesso abbiamo più elementi per capire la sostanza e la pregnanza di questa
36:06definizione, noi raccogliamo l'informazione con una telecamera, con un microfono, viene
36:14trattata in qualche modo, trasformata in un segnale elettrico di caratteristiche e viene
36:19trasmessa a distanza nel punto desiderato, però il punto desiderato come avviene con la
36:25televisione, sono tutti punti perché l'immagine è diffusa, dove questa immagine viene presentata
36:32ad un uomo o controlla una macchina. Allora, chiarito che noi siamo in presenza di una nuova
36:39rivoluzione, che questa rivoluzione è la rivoluzione elettronica delle telecomunicazioni,
36:48noi assistiamo e vedremo meglio in una delle ultime lezioni di questo nuovo corso a questo
36:54strano connubio, a questo matrimonio, tra la comunicazione elettrica senza fili e la
37:01informatica, cioè sulla possibilità di trattare le informazioni, di gestirla, di elaborarla,
37:08di presentarla. E vi lascio un poco di messaggi, torniamo a usare gli ambasciatori, cosa vuole dire
37:17a questo? È necessario in un momento nel quale le menti dei nostri bambini, delle case, vengono
37:24sovraccaricate di terabit o il terra che cos'è, il terra è 10 alla 12, sarebbe un milione di
37:33milioni di quantità immani di informazioni senza nessun filtro e nessuna interpretazione.
37:42Io non sono tanto oscurantista da dire che ci vuole qualcuno che interpreti i messaggi,
37:48però secondo me qualcuno che filtri le cose, come l'ambasciatore filtrava le parolacce del
37:55re arrabbiato, dovremmo avere un filtro e questo filtro non possono essere che i giornalisti
38:01della radio o della televisione, ci vuole, è necessario un filtro che limiti, scusate l'esempio,
38:09le parolacce del re arrabbiato e tante altre cose. Ricordiamoci che il nuovo postino però
38:16come quello antico sarà indifferente all'informazione che trasporta, il postino ha una lettera, lui
38:25la consegna, però la quantità di informazioni che volenti o nolenti riceviamo è una quantità
38:33che semplicemente è smisurata. Vi presento ancora altre considerazioni di carattere moralistico,
38:39giuro formalmente che non tornerò più a fare prediche in questo corso, ma a sporvi dei dati.
38:45E qui c'è questo quesito, che cosa faremo di questa pletora di informazioni della quale
38:51siamo sommersi? E non è più l'informazione del libro che può essere sempre filtrato dal cervello,
38:58è un'informazione legata a immagini che accedono direttamente senza nessuna possibilità di filtro
39:05al cervello. Questa cosa ci ha portato al villaggio globale, nel senso che le reazioni delle persone
39:13stanno diventando in certi versi frenetici, per 5-10 giorni non parliamo a tutto il mondo
39:21altro di un fenomeno, il quale sembra gravissimo, oppure come dicono i giornalisti della radio,
39:29sconcertante o inquietante e poi due settimane dopo non se ne parla più, perché è finita
39:35la novità del pettegolezzo di questo villaggio globale. Siamo arrivati al punto che il vero
39:41messaggio, come diceva McLuhan, non è quello che è detto, ma il mezzo di comunicazione,
39:47c'è un qualcosa che arrivi tramite la televisione importante e quindi siamo in un momento nel
39:55quale noi come cittadini di questa diffusione acritica e immediata dell'informazione dobbiamo
40:02riflettere. E con questo invito ad una riflessione che non è facile ma è importante, vi saluto
40:10e vi do appuntamento per la prossima lezione. Buongiorno.

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