Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • l’altro ieri
Storia della tecnologia del '900. Arriva l'elettricità - Lez 04 - Le grandi esposizioni. Elettricità ed elettronica
Trascrizione
00:00Buongiorno e benvenuti a questa quarta lezione del corso di storia della tecnologia e in
00:25particolare delle discipline elettriche. La volta scorsa avevamo visto l'importanza
00:32che ebbe il problema della formazione di un'opinione pubblica, avevamo visto i tipi di libri, i tipi
00:41di clienti, gli editori, però adesso dobbiamo vedere l'altra componente molto importante
00:49che fu tipica del secolo scorso, che fu quella delle grandi esposizioni internazionali. Ci
00:57furono numerosissime esposizioni internazionali, quindi all'inizio, e vediamo subito il programma
01:06di questa lezione, all'inizio cominceremo col parlare di queste esposizioni, di dire alcune
01:12caratteristiche e anche di suggerire qualche riferimento bibliografico. Il secondo punto
01:19riguarda, e così vedete cominciamo a entrare finalmente nel tema di questo corso, agli
01:27oggetti elettrici. Quindi vedremo due tipi di oggetti elettrici, poi cercheremo di spiegare
01:34un poco, di presentarvi un poco di etimologia delle parole, elettricità ed elettronica, perché
01:42delle volte sì c'è una certa confusione tra una parola e l'altra. E poi soprattutto
01:50sempre in questa quarta lezione vedremo due prestazioni eccezionali e nuove, che per
01:59noi ritroveremo nei dettagli nelle prossime elezioni, cioè il trasporto dell'informazione
02:08e il trasporto dell'energia, che sono le due grandi cose che l'elettrotecnica ci ha lasciato
02:15e che ci consente. Allora cominciamo con le esposizioni, ce ne furono moltissime in Europa,
02:23ogni nazione fece degli sforzi finanziari enormi per quell'epoca e se qualcuno di voi
02:32fosse interessato, anzi lasciatemi subito fare un messaggio, siccome questo qui è un
02:38corso di carattere generale, io ogni tanto vi suggerirò, vi presenterò dei libri che
02:43non hanno necessariamente un significato elettrico o elettrotecnico, sono dei libri di carattere
02:50culturale che però servono per appoggiare quello che vi vado dicendo, che se qualcuno
02:56fosse interessato, siccome sono libri che si trovano facilmente nelle librerie o nelle
03:02biblioteche, è appunto uno delle sorgenti a cui ricorre. Vi dicevo delle grandi esposizioni
03:09universali, una decina di anni fa è stato pubblicato a Torino questo libro sulle esposizioni
03:17universali, vedete 1851-1900 e questo qui è un libro interessante perché vi dà un'idea
03:27del quadro nel quale si svolsero queste iniziative, quadro che ebbe anche dei grandi riflessi di
03:35carattere economico, di carattere ingegneristico, si trattò di costruire ad esempio, qui abbiamo,
03:43vi farò, sfoglierò assieme a voi alcune pagine di questo libro, di costruire delle grandi
03:49strutture, questa ad esempio è la veduta interna del Crystal Palace di Londra, vedete
03:561852 che fu un'esposizione che raccolse un enorme interesse, altre esposizioni sempre
04:05tra Londra in quegli anni, 1862, esposizioni negli Stati Uniti tipo questa, Parigi, un pochino
04:15di tutto il mondo e come vedremo tra poco queste esposizioni attirarono delle quantità
04:22inaspettate di persone, questo è dovuto anche al fatto che almeno in Europa il treno era ormai
04:29una realtà e quindi dei viaggi che solamente alcune decine di anni prima sarebbero stati
04:35impossibili per il costo, per il tempo, per i rischi, adesso lo divennero una cosa relativamente
04:42normale. Durante queste esposizioni, oltre naturalmente a esporre i vari prodotti di qualsiasi
04:53tipo, nate all'interno di una nazione o in altre nazioni, una parte sempre maggiore
05:00la ebbe la tecnologia e in particolare l'elettrotecnica. Se guardiamo assieme questa pagina qui di questo
05:08catalogo, vediamo esposto Parigi 1867, il motore ciclotto, quello che abbiamo dentro le
05:18nostre automobili, a quell'epoca fa quasi ridere la cosa, non si sapeva ancora immaginare
05:26che una macchina potesse essere un oggetto unicamente tecnologico e allora veniva truccata, come potete
05:34vedere in questo disegno, con delle strane colonne vagamente doriche che reggevano i bilancieri
05:43del motore. In queste esposizioni uno degli argomenti che più faceva colpo erano i cannoni,
05:53questi Chicago 1893, questa Vienna 1873, quindi i cannoni di Krupp, la famosa Berta, quella
06:05che nella 72 colpiva la 70 km di distanza, Berta attenzione, era la moglie di uno dei
06:12Krupp, però anche il nome dato a un grosso cannone che la 70 km colpiva Parigi. Su queste
06:20esposizioni e sul loro riflesso per la diffusione dell'informazione tecnologica e del progresso
06:30dell'industria si scrisse moltissimo, in particolare anche in Italia. Ho tra le mani un libro del
06:381870 che riguarda poco sulle esposizioni universali e su alcune considerazioni intorno alle cause
06:47che possono influire sul progresso dell'industria. Questa opinione favorevole, anche qui si trattò
06:57di creare un'opinione favorevole a questo nuovo fenomeno che erano le grandi esposizioni,
07:06ebbe dei grossi risultati. Ad esempio a Torino, questo qui è il libro, quello che ho tra le
07:13mani, sulla esposizione del 1884, l'interesse era tanto e tale, voi vedete anche sulla trasparenza
07:23le mie spalle una parte della copertina di questo libro dell'esposizione del 1884, ebbe
07:31un tale interesse che tutti i giorni venne pubblicato un quotidiano che costava non so quanti
07:37centesimi, sono curioso, vado a vederlo, costava 25 centesimi al numero e di questi quotidiani
07:48vennero poi raccolti e si trova più o meno tutta la storia, nel nostro caso, dell'elettrotecnica,
07:58con libri raccolti. Anche a Torino naturalmente la cosa che fece Baggio Scalprore furono i cannoni,
08:05perché naturalmente era una macchina che faceva effetto, però l'esposizione universale di Torino,
08:14ecco qua un altro bel cannone di Krupp, un'altra esposizione, uno degli scopi fondamentali e quello
08:22per il quale noi dovremo ricordare frequentemente l'esposizione dell'84 di Torino, perché fu
08:29durante questa esposizione che sotto il controllo di una commissione internazionale fu eseguito
08:37a cura di Galileo Ferraris il primo trasporto di energia elettrica a distanza con la corrente
08:44alternata e quindi nel settembre di quell'anno nasce una di quelle che come vedremo tra pochi
08:54minuti sono le conseguenze e le manifestazioni più grandi dell'elettrotecnica, cioè la trasmissione
09:01dell'energia a distanza. Può bastare adesso per quanto riguarda le esposizioni di carattere
09:10generale, guardiamo assieme qualche altra trasparenza, in questa vediamo di nuovo ricordata
09:17l'esposizione dell'elettricità di Torino del 1884, ci sono questi disegni un pochino ingenui
09:26ma interessanti, non so se si possa vedere, ma nella parte alta di questo disegno si legge
09:35il sistema Edison, a Milano era stata costituita una società a cura del professor Colombo che
09:43aveva acquisito i brevetti di Edison sulla trasmissione di energia in corrente continua e
09:51l'assù in cima si legge il sistema Edison. Naturalmente queste esposizioni furono l'occasione
09:59di dimostrare pubblicamente le meraviglie dell'elettrotecnica, quindi qui vediamo sempre
10:06Torino, sempre 1884 la illuminazione pubblica, in questo caso leggiamo Viva il Re, la Patria
10:17e il lavoro, sono tutte le persone che camminano sotto la luce. Quindi queste esposizioni ebbero
10:24dei ruoli che vediamo elencati nelle prossime paie di trasparenze, il primo fu quello di
10:32presentare le nuove tecniche, la gente aveva sentito parlare dai giornali, però lì venivano
10:38presentate le elettrotecniche, poi l'altra era la presentazione di nuovi apparati e naturalmente
10:46questa iniziativa ebbe diverse conseguenze, tipo ad esempio quelle di riunioni di dotti,
10:55le discipline elettrotecniche, le unità elettrotecniche di misura, è importante, quelle cose che noi
11:03usiamo ancora oggi, il volt, l'ampere, l'om, il kilowattora e così via, nacquero con moltissime
11:10fatiche nell'occasione di queste esposizioni universali. Questo fatto sociale, come accennavo
11:20anche prima, è stato favorito dallo sviluppo delle ferrovie, da un certo battagio pubblicitario
11:27e quindi da nuovi metodi di promozione. Per la prima volta si diffuse la pubblicità delle
11:34cose sui giornali, ma dalle maniere più curiose, vi cito solo un caso, Flammarion era notissimo
11:41per tutti i libri di astronomia che aveva fatto e allora lui ottenne un finanziamento dei soldi
11:49da parte della Edison, che aveva uno stand a un'esposizione di Parigi, in base al quale
11:56gli si chiedeva solo una volta al giorno di passare nello stand della Edison, di guardare
12:02gli oggetti e di andarsene via. Tutto questo perché i giornali potessero dire che Flammarion
12:08aveva visitato anche quel giorno lo stand della Edison, quindi che anche queste forme curiose
12:14di penetrazione, oggi non so queste cose, penso che si chiamano il testimonial, cioè
12:21qualche d'uno che testimonia la qualità di una persona. Bene, nacquero nelle occasioni
12:27di queste esposizioni. Elenchiamone solo alcune, quelle durante le quali c'è stata
12:34anche una componente elettrotecnica, alcune anche elettriche, quelle di sinistra e quelle
12:40destra solo elettriche. Quindi c'è tutta una serie di cose importanti da tenere presente.
12:48Allora con ciò abbiamo esaurito la prima parte di questa quarta lezione, nella quale vi ho presentato
12:55il curioso fenomeno delle esposizioni, guardate curioso sul serio, perché ad esempio da Torino
13:01partivano treni interi di artigiani che andavano a Parigi, è lo stesso da altre città d'Italia.
13:09Quindi è un fenomeno, le prime grosse migrazioni di massa che non fossero dovute a guerre, a
13:15pestilenze o cose del genere, ma a scopi di carattere a metà strada tra il ludico e il
13:23tecnico e scientifico di apprendimento furono nell'epoca moderna le grandi esposizioni con
13:31un interesse enorme delle persone. Allora adesso finalmente avviciniamoci ai nostri argomenti
13:38e dobbiamo considerare due categorie di oggetti elettrici. La prima categoria sono quelle in
13:46quali l'elettricità è essenziale, le radiotrasmissioni, il fax, il telefono, la televisione, i ponti radio
13:55tramite satelliti, sono cose che se non ci fosse l'elettricità non potrebbero esistere.
14:03Però esistono tantissime altre applicazioni e ne ho scelta una estremamente banale come la
14:10lavastoviglie che di per sé potrebbero esistere o adempiere delle funzioni, correggo, le loro
14:20funzioni potrebbero essere adempiute altrimenti, ad esempio da uno schiavo, torneremo poi alla
14:27storia degli schiavi, da una donna di servizio, va bene, tipo lavare le cose. Ad esempio l'ascensore
14:34uno potrebbe fare, come ci sono, un ascensore pneumatico, uno ascensore oleodinamico, c'è
14:41solamente una piccola cosa che la pompa che fa girare l'ascensore oleodinamico in genere
14:47è un motore elettrico. Ci sono tantissime cose che funzionano e funzionano meglio, più
14:54comodamente e tra questi sono quasi tutti gli elettrodomestici, perché esiste l'energia
15:01elettrica. Quindi noi considereremo separatamente nei nostri prossimi incontri queste due famiglie
15:09di oggetti, però prima di scendere ancora nel dettaglio è opportuno metterci d'accordo
15:15su alcune parole. Le parole che voglio presentarvi sono elettrotecnica ed elettronica, innanzitutto
15:23sono la stessa cosa, perché ambedue sono delle discipline che trattano, agiscono su degli
15:32elettroni, cioè su delle cariche elettriche in movimento. Sullo sfondo di questa trasparenza
15:37voi vedete opportunamente un motore elettrico, un vecchio motore, è una scheda di un calcolatore,
15:44di un pc, fondamentalmente nel motore che fa girare il treno, fa correre il treno, o il
15:52tram, o quello della vostra lavastoviglie, o dentro la scheda del calcolatore elettronico,
15:58sono sempre elettroni in movimento che devono essere generati, regolati, controllati, utilizzati
16:05in una maniera elevatissima di modi. Quindi sono questi oggetti. Tra elettrotecnica ed elettronica,
16:13vi ho appena detto che in fondo sono la stessa cosa, però è opportuna una differenza, che
16:19verrà però temperata tra un momento. In genere l'elettrotecnica è quella disciplina
16:24elettrica che si interessa dell'energia, del trasporto dell'energia e questa è una distinzione
16:33possibile, non molto netta, quindi l'elettrotecnica ha energie, correnti forti, mentre l'elettronica
16:40in genere è la disciplina elettrica che si interessa del trasporto, della gestione,
16:47della raccolta, della informazione. Una volta venivano chiamate in gergo correnti forti
16:53e correnti deboli, ma questa espressione non è, come si potrebbe dire, sbagliata, è una
16:59distinzione possibile, non nettissima e in questi ultimi 10-15 anni si è assistito a un matrimonio
17:08tra elettronica ed elettrotecnica, nel senso che sono nate tantissime macchine, tantissimi
17:15dispositivi, nei quali un azionamento meccanico è regolato da dei circuiti elettronici. Ci
17:23sono già a questo proposito delle lavastoviglie che decidono da sole quanto detersivo immettere
17:31dentro la vaschetta in funzione del grado di sporco, quindi è chiaro, lì ci vogliono
17:39dei sensori che saranno elettronici e degli attuatori che saranno elettromeccanici. Questa
17:44distinzione, correnti forti e correnti deboli, non è rigorosissima, ma funziona bene. Quando
17:53sono nate queste parole? La prima parola è nata l'elettrotecnica verso il 1850, prima
18:01si parlava di elettricità in generale. La parola elettronica è relativamente recente,
18:08a mezzo secolo di vita, perché le applicazioni ai segnali, alle correnti deboli, siccome sono
18:16nati in ambiente radiotecnico per la radio, erano chiamate appunto radiotecnica. Radiotecnica
18:24praticamente è una parola che ha funzionato, ha avuto una cittadinanza, diciamo fino al
18:301850, 1860, da quel momento in poi si preferisce parlare di elettrotecnica. Esiste quella che
18:40per me è una bellissima definizione di elettronica. Leggiamola assieme, ve la commento e faremo
18:49anche alcuni esempi. Questa definizione, vedete, del 52, attenzione, la leggo lentamente.
18:56L'elettronica è la disciplina che consiste di un potenziamento dei sensi dell'uomo e delle
19:04sue possibilità intellettive, molto importante, un potenziamento dei sensi dell'uomo, l'esempio
19:11è ovvio, e delle sue possibilità intellettive, questo ad esempio è abbastanza ovvio, un pochino
19:19meno, per quanto riguarda la gestione di dati, di informazioni, la comprensione, la scelta
19:27tra diverse possibili azioni. Ma attenzione, ci sono due punti ancora importanti. Il primo,
19:35per mezzo di strumenti che raccolgono l'informazione, la trattano e la trasmettono al punto desiderato,
19:42quindi raccolgono, la trattano e poi la trasmettono al punto desiderato. Attenzione, nel punto
19:49desiderato, ove viene presentata direttamente a essere umani o controlla una macchina. Abbiamo
19:57presentato due disegnetti, due esempi per illustrare quanto sia pregnante, quanto sia
20:04corretta questa definizione della parola elettronica. In questo momento voi state guardandomi attraverso
20:14il vostro televisore e ricevete il suono della mia voce attraverso l'altoparlante che è dentro
20:20il televisore. Quindi la telecamera e il microfono che porto nascosto sotto la cravatta raccolgono
20:29due tipi di informazione, un'immagine video e un'immagine audio. A quel momento sono due
20:36segnali elettrici. Questi due segnali elettrici sono trattati opportunamente, sono trasformati
20:43i numeri, amplificati, filtrati, non mi importa. Sono trattati in maniera da poter essere trasmessi.
20:50Trasmessi dove? Trasmessi a casa vostra. In questo momento non mi importa se il segnale
20:54vi arriva tramite un satellite, un ponte radio o qualsiasi altro modo. Il segnale arriva
21:00a casa vostra e in questo caso l'informazione che è stata raccolta, modificata e trasmessa
21:08viene presentata direttamente ad un altro essere umano che siete voi. Quindi vedete
21:14la definizione è buona, la trasmissione è presentata direttamente a un altro essere
21:21umano. Però avevamo visto che una volta trasmessa l'informazione poteva essere anche utilizzata
21:27per gestire un'altra cosa. Guardiamo un oggetto comunissimo a tutti noi che è l'antifurto.
21:34L'antifurto della nostra macchina è un'informazione, l'informazione che cos'è? La nostra volontà
21:41che viene raccolta, manifestata, schiacciando un pulsatino, viene trattata, mamma mia, tutti
21:48i problemi di codifica, problemi criptati per evitare che un altro possa copiare facilmente,
21:55si può sempre copiare, ma possa copiare facilmente gli impulsi trasmetti dal vostro telecomando
22:02e così via, viene codificato, trasmessa alla vettura dove ad esempio blocca le porte.
22:09Quindi questa definizione di elettronica è buona, l'informazione viene raccolta, trattata
22:19e trasmessa e all'altra estremità dove arriva viene o utilizzata da un uomo o utilizzata da
22:25una macchina. Vediamo adesso, abbiamo fatto questi due esempi, di andare sempre un pochino
22:33più vicini a quello che è il nostro obiettivo finale e quindi di ragionare sulle due grandi,
22:42le già anticipate, le due grandi innovazioni caratteristiche dell'elettrotecnica, che è
22:49elettrotecnica data all'umanità, che sono la trasmissione dell'informazione e la trasmissione
22:57dell'energia. Sono due cose che normalmente a noi non ci fanno più effetto, prendiamo il
23:05telefono e facciamo il numero, il messaggio viaggio e così via, però questa prestazione
23:11elettrica della trasmissione a distanza dell'informazione è un qualcosa che fu sconvolgente
23:20per la gente dell'epoca. Per capire bene, poi su questo concetto tornerò dopo quando
23:27parleremo del telegrafo, ma lasciatemi anticipare sin d'ora qualche notizia. Questa cosa fu sconvolgente,
23:37leggiamo assieme la velocità di una lettera o la velocità di una persona, per 5 mila
23:44anni niente cambia, la velocità di Giulio Cesare, delle informazioni, ben intesa, delle informazioni
23:53di Gengis Khan, di Annibale, quasi di Napoleone, Napoleone comincia a cambiare un pochino, rimase
24:00la stessa per 5 mila anni. Perché? Perché non cambiò la fisiologia del cavallo, perché
24:07tutte le informazioni veloci venivano trasmesse solitamente a bordo di Corrieri e di Cavalli.
24:14Vi dicevo che ogni tanto divagherò un poco presentandovi dei libri che non riguardano
24:20direttamente l'elettrotecnica, ma di cultura generale. Ne ho portato uno abbastanza interessante,
24:26per me è stato molto interessante. Lo vedete qui sopra, il cavallo nell'antichità.
24:32È un libro scritto da un francese, non ho mai trovato un libro più documentato di questo,
24:38su questo soggetto, molto molto bello. E in questo libro, tra le altre cose, si possono
24:44trovare delle informazioni, adesso voi non le potete leggere, sulla velocità delle informazioni.
24:53c'è tutta una serie di esempi storici, ad esempio quello di Giulio Cesare, che nell'inverno
25:01del 47 a.C. dovette d'urgenza andare da Roma in Spagna, fece 2000 km in 23 giorni, quindi
25:13una media quasi incredibile di 85 km al giorno. Quindi per anni, a meno che non ci fossero casi
25:21a celsi, la velocità di una lettera era di 50-60 km al giorno, non di più. Poi vedremo
25:30un momentino. Quindi la velocità della lettera, la velocità dell'informazione contenuta nella
25:35lettera rimase la stessa per 5.000-6.000 anni. Un'altra connotazione collegata alla velocità
25:47della lettera riguarda la dimensione degli imperi. Immaginate di essere Gengis Khan. Gengis Khan
25:54risiedeva giù, oltre gli Urali, a non so quante migliaia di chilometri del Turkmenistan,
26:03giù di là, da quelle parti lì, oltre gli Urali. Però riusciva a gestire, riuscì a gestire un suo
26:10impero. Lo stesso fecero i romani, lo stesso lo fecero i bizantini, lo stesso fecero gli
26:16spagnoli. E le dimensioni di un impero sono legate alla velocità di una lettera. Perché
26:23un re dà un ordine, ma deve sapere, entro un lasso di tempo ragionevole, un paio di mesi,
26:29non solo che il messaggio è arrivato laggiù, ma che è stato fatto qualcosa. C'è un libro
26:38fantastico per questo tipo di informazioni, che ha un titolo curioso, Brodel, Civiltà e imperi del
26:46Mediterraneo dell'età di Filippo II. Uno potrebbe pensare che questo qui, piccola biblioteca in Audi,
26:54sia un libro di storia. No signore, questo qui è un libro di storia, ma dell'umanità. Non è storie di
27:01eventi, ci sono anche quelli. E se voi andatevi a cercare su questo libro, trovate anche le notizie
27:08più curiose su quanto impiegava una lettera andare da Roma a Vienna e così via. Però le velocità
27:16erano dell'ordine di al più, diciamo, 100 km al giorno. Ma 100 voleva dire sfiancare il cavallo
27:25e sfiancare anche il messaggero. Quindi nel 1835, l'ultima riga della trasparenza, si diffonde
27:33da quel momento in poi, il telegrafo. Il telegrafo elettrico si diffonde. La distanza non è più
27:39una barriera. Purché ci siano i fili, l'informazione arriva a distanza subito. Vediamo un momentino
27:50di questa prima macchina elettrica, che è il telegrafo. Dispositivo semplicissimo. Si riusciva
28:01a farlo funzionare con pochissime informazioni. Costava poco. Il costo era quello della linea.
28:08Attenzione, non me la cavo così in mezzo minuto col telegrafo. Una delle prossime lezioni
28:15sarà dedicata appunto al telegrafo. Ma tanto per farvi vedere che questa macchina è semplice,
28:23vi faccio un disegnetto di quello che è un impianto telegrafico. Naturalmente ci voleva
28:28la pila come sorgente di energia, il tasto per interrompere la corrente, la linea che collegava
28:35la stazione trasmittente a quella ricevente e alla stazione ricevente un oggetto semplicissimo
28:41che era un elettromagnete, cioè un oggetto che quando passava la corrente si magnetizzava
28:47e spostava una matita, una penna o qualcosa. Allora facciamo qui sopra un sistema telegrafico.
28:55Il sistema telegrafico era basato da una pila o tra l'altro uno dei ruoli che ebbero le
29:03grandi esposizioni universali e dei congressi, dei dotti fatti in parallelo, fu appunto quello
29:11della unificazione dei simboli elettrici. Allora questo è il simbolo della pila. Dopo il simbolo
29:18della pila mettiamo il simbolo di un tasto, premendo qui sopra il circuito si chiude, qui
29:25avremo il circuito l'altro filo, da qui abbiamo il filo elettrico che va dall'altra parte e
29:32questo, la corrente che circola in questo circuito quando il tasto è chiuso, fa diventare
29:41questa una calamita, la calamita scende, magari c'è un pennino qui, una molla che la
29:47tiene ferma verso l'alto, qui sotto circola una striscia di carta e su questa striscia
29:54di carta ogni volta che uno preme il pulsante il pennino scende e fa un segnetto e quindi
30:01il messaggio è trasformato in una serie di punti. Quindi la macchina di per sé è semplicissima
30:07e in 20 anni coprì tutto il mondo, coprì tutto il mondo perché come vedremo nelle prossime
30:14volte si imparò anche ad attraversare gli oceani. Quindi questa macchina qui che come
30:22funziona, io ho fatto il disegnetto, abbiamo la copertura del mondo in 20 anni, nuove professioni,
30:29il telegrafista, subito dopo abbiamo il telegrafo scrivente, la telescrivente e così via, però
30:36ricordatevi a quello che vi dicevo prima, la trasmissione della informazione nel giro
30:43di pochi anni con l'arrivo del telegrafo elettrico, passò dalle settimane o dai mesi al minuto,
30:52provate a pensare, si poteva mandare un messaggio al di là dell'Atlantico, prima bisognava prendere
30:58la nave, la nave partiva nave a vela o nave quello che sia, attraversare l'oceano, adesso
31:04si poteva mandare in forma elettrica. L'altra grande innovazione in mane sulla quale torneremo
31:11più avanti è la trasmissione a distanza dell'energia, anche questa è una cosa importantissima,
31:18prima, prima di che cosa? Prima dell'elettrotecnica si trasportavano schiavi o i migranti, gli emigranti
31:26in formo, senza nessuna offesa, i miei nonni sono stati emigranti, io sono friulano di origine
31:34e friulani sono sempre stati grandi e famiglie di emigranti, io ho parenti in Argentina, in
31:41Australia e negli Stati Uniti, quindi l'emigrante in formo era un modo di trasportare dell'energia
31:49a distanza, animali combustibili, improvvisamente e questo è avvenuto, la prima prova che fosse
31:59possibile è avvenuta a Torino nel settembre del 1884, si trasporta direttamente l'energia
32:07e questa è stata una cosa enorme, con dei fili si deve produrre l'energia in qualche
32:14modo, la si trasmette a distanza e a distanza si ha un'azione elettrica, meccanica o quello
32:22che sia, anche questa è una cosa che solo l'elettricità dà, prima dell'elettricità
32:29trasmettere l'energia meccanica andava bene se si arrivava a 400 o 500 metri con sistemi
32:35di funi, asti e così via, poi si perdeva tutto nelle perdite meccaniche, con l'elettricità
32:41possiamo trasmettere l'energia a migliaia di chilometri con delle perdite che sono accettabili
32:49e quindi questo qui è un ruolo molto grosso che ha avuto l'elettrotecnica per plasmare
32:55bene o male, ci piaccia o non ci piaccia, piaccia la società nostra di oggi che noi siamo
33:01degli ingordi di energia. La cosa è diventata semplice, prendiamo un altro foglio di carta
33:09per vedere telegraficamente quali sono questi componenti che sono necessari a delle conversioni,
33:21ho bisogno di un'energia meccanica, questa energia meccanica deve essere generata, trasmessa
33:30e poi alla fine riutilizzata. Gli oggetti, quindi avremo sempre una energia, una fonte di
33:39energia, questa fonte di energia può essere una cascata ad esempio, una macchina a vapore,
33:47una turbina, qualcosa, questa fonte di energia mi fabbrica fuori dell'energia elettrica che
33:54con una macchina che vedremo più avanti che si chiama trasformatore, trasformatore, viene
34:02modificata in modo di poter essere trasmessa a distanza lungo una linea e la trasparenza
34:10che vedete alle mie spalle sulla destra, voi vedete l'immagine comunissima di una linea
34:17ad alta tensione, delle periferie di tutte le città, noi vediamo tutte queste linee che
34:22confluiscono verso la città stessa per portare l'energia, il trasporto e poi a destinazione
34:30avremo un altro trasformatore e poi tutte le applicazioni, gli utenti. Vorrei darvi un'idea
34:39anche se un pochino scherzosa e qualche d'uno magari la troverò anche, come si può dire,
34:45politicamente incorretta o sociologicamente incorretta, ma la faccio per farvi capire
34:53bene l'importanza da una parte delle elettrotecniche e di quanto noi siamo diventati schiavi di questa
35:01cosa. Quanti attori elettrici ci sono a casa nostra? Nel lavapanni ce ne sono tre, uno che
35:07fa girare la pompa grossa, uno che fa girare la pompa piccola di esaurimento della vasca
35:13e uno del timer che la manda avanti, lo stesso nella lavastoviglie e poi ce ne sono tanti
35:19altri motori, nel calcolatore ce ne sono due, uno è il ventilatore che raffredda la macchina
35:24e l'altro il motore che fa girare la carta della stampante e così via. Ma se noi andiamo
35:30in cantina troviamo altri motori elettrici, abbiamo il contatore di energia che è un motore,
35:37l'autoclave, il bruciatore, l'ascensore e quindi tranquillamente ognuno di noi a casa
35:44sua ha una trentina di motori elettrici, qualcuno ce l'ha anche molti di più, tutti quelli che
35:49hanno tutti gli oggettini in cucina per frullare, sminuzzare, tagliare a fettine, macinare
35:55il caffè, i ventilatori e così via, trovare da 30 a 50 motori elettrici in una casa è
36:05abbastanza comune, ma i motori elettrici non ci sono solo nelle case, parlo di motori
36:12elettrici, anche un oggetto di uso comunissimo come è l'automobile, inutilitarie, in vetture
36:20medie, in vetture di pregio ci possono essere fino a 10, 20 motori elettrici, provate a pensare
36:29le vetture nelle quali cominciate ad avere gli alzacristalli elettrici, allora sono già
36:34due motori, poi avete probabilmente il ventilatore e il radiatore, ce n'è un altro, il tergicristallo
36:40davanti, il tergicristallo dietro, il condizionatore d'ambiente e così via, le macchinette che in
36:47certe macchine vi orientano gli specchietti retrovisili e quindi c'è una grande quantità.
36:54Stavo dicendo poco fa che voglio terminare questa conversazione di oggi con un esempio
37:03che verrà criticatissimo da voi, ma non mi importa, lo faccio lo stesso proprio per colpire,
37:09vi voglio dare un puno in pieno stomaco perché voi comprendiate l'importanza che ha l'elettrotecnica
37:16generale, a parte la comunicazione, nella vostra vita di tutti i giorni e allora ho fatto
37:21un conto di quanti schiavi, proprio schiavi, schiavi neorboruti abbiamo ognuno di noi a
37:28casa, a disposizione o nella macchina. Allora un cavallo in buone condizioni da 735 watt,
37:35cavallo. Un asinello 250, uno schiavo molto ben nutrito e che non lo fate lavorare più
37:43di tante ore al giorno, 230 watt. Se avete lo schiavo svogliato o gli date poco da mangiare,
37:51non vi fabbrica più di 80 watt per 5 o 6 ore al giorno. So che vi sto facendo sorridere
37:57in questo momento, ma questa è una realtà della quale noi cittadini di questo mondo dobbiamo
38:04essere conto. Uno schiavo ben nutrito fabbrica 230 watt per poche ore al giorno. Allora vediamo
38:12le ultime linee, la potenza elettrica totale e un appartamento medio tra motori e lampade
38:18è di circa 10 kilowatt. Quindi noi abbiamo in ognuna delle nostre case, buoni buoni, lì
38:24tranquilli, 40 schiavi ben nutriti, specializzati, che mangiano solamente quando noi li attiviamo
38:31e che ci producono energia. E questa energia, attenzione, nelle nostre case arriva tutta sotto
38:41forma di energia elettrica. Ma tanti schiavi non abbiamo solamente nelle case, tutti noi abbiamo
38:50un'automobile e vediamo, vi lascio a voi l'interrogativo finale, di 40 schiavi ben nutriti che abbiamo
38:59a casa. Non conto il riscaldamento delle case, provate a pensare in Svezia o in altre nazioni del nord
39:05dove anche il riscaldamento è fatto con l'energia elettrica. Quando voglio scioccare i miei studenti
39:13io gli racconto quanta energia e quanti schiavi sarebbero necessari, non sarebbero, sono necessari
39:20per scaldare una casa ad esempio, senza contare l'automobile, senza contare che questi schiavi
39:27non è detto che abbiano tutti il rendimento necessario. Vi lascio un esercizietto, quanti schiavi
39:33sono nascosti sotto il matore della vostra automobile, sapendo che la vostra automobile è magari
39:38un oggetto da 100 cavalli, la vostra automobile è che 100 cavalli diviso 0,25 kilowatt fa 400
39:48schiavi, quindi sotto il cofono della vostra automobile, pronti lì per essere frustati, ci sono
39:54400 schiavi. Signori, riflettete su queste sifre. Grazie e arrivederci.
40:03Grazie.

Consigliato