Dopo la relazione del Consiglio dei Ministri sulle motivazioni di interesse pubblico per i quali l’Italia giustifica la realizzazione del Ponte senza bisogno di ulteriori autorizzazioni, arriva l'affondo del comitato “Invece del Ponte”. Annunciano una diffida al Cipess e smontano la relazione.
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NovitàTrascrizione
00:01Continuano a dire no a narrazioni che definiscono fantasiose e a relazioni e documenti che ritengono
00:06incompleti, inconsistenti e vuoti. Continuano a dire no al ponte sullo stretto, questa volta
00:12passando sotto la lente di ingrandimento le 42 pagine della relazione Iropi. Il documento
00:18varato dal Consiglio dei Ministri è finito in questi giorni al centro di tante polemiche,
00:23documento che elenca quegli imperativi di interesse pubblico per i quali l'Italia è stato membro
00:28dell'Unione Europea, giustifica la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria
00:33senza più bisogno di ulteriori pareri o autorizzazioni. Secondo il governo il ponte sarebbe un'opera
00:40strategica per motivi di sicurezza pubblica, militare e civile e dunque questo potrebbe
00:45bypassare il rispetto di alcuni vincoli ambientali e dare la possibilità di costruire il ponte
00:50malgrado la negativa valutazione di incidenza ambientale. Il Comitato invece del ponte smonta
00:56questa visione e oggi in conferenza stampa Elio Conti Nibali, Carmelo Griguglio e Guido
01:01Signorino hanno anche illustrato i motivi per cui hanno deciso di formalizzare una diffida
01:06al CIPES. Secondo il Comitato manca assolutamente la dimostrazione del punto di partenza, cioè
01:11l'assenza di alternative meno impattanti dal punto di vista ambientale. Il documento dedica
01:18a questo aspetto cruciale poco più di una pagina, spiegano, limitandosi ad affermare che
01:22l'ipotesi del ponte a campata unica è preferibile, contraddicendo così anche relazioni presentate
01:28negli ultimi anni dallo stesso Ministero delle Infrastrutture. Le motivazioni esposte, molto
01:33opinabili secondo il Comitato, sono in ogni caso di natura economico-sociale, quando la
01:38normativa richiede una valutazione esclusivamente ambientale. Altro aspetto esaminato, il fatto
01:45che il ponte serva alla mobilità militare internazionale, secondo il Comitato non è supportata
01:50ad alcuna evidenza ufficiale. L'uso civile e militare dell'infrastruttura non è tecnicamente
01:55dimostrato, anzi rischierebbe di diventare un ulteriore problema e in caso di conflitti
02:00il ponte sarebbe certamente un facile bersaglio strategico. Anche l'argomento della protezione
02:06civile è poco credibile, dicono da invece del ponte. Secondo il Comitato la relazione
02:11non dimostra né la necessità tecnica né la legittimità ambientale del progetto.