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  • 6 giorni fa
Il 2025 si conferma sempre di più un anno da record a Ridracoli: nella tarda mattinata di martedì 15 aprile la diga romagnola ha tracimato per la quinta volta nei primi quattro mesi dell’anno, come mai era accaduto nella storia del bacino, inaugurato alla metà degli anni Settanta. Un record era già stato battuto a marzo con la terza tracimazione avvenuta il 12 del mese. Tra il 2010 e il 2020 la diga aveva tracimato più di una volta in un anno solo nel 2019 e nel 2020. Negli ultimi quattro anni Ridracoli è stata uno specchio del cambiamento climatico in atto: il 2022 fu segnato da un record in negativo. Quell'anno la diga non tracimò mai nell'arco di dodici mesi. Ben diversi i tre anni a seguire: nel 2023 la diga tagliò il record storico delle quattro tracimazioni nell'arco di un intero anno. All’epoca in Romagna si verificarono le disastrose alluvioni primaverili. Anche nel 2024 le tracimazioni furono quattro, sempre considerando l'arco dei 12 mesi. La diga vanta una capacità di riempimento di 33 milioni di metri cubi d’acqua. Gestita dalla società “Romagna Acque” la diga soddisfa il 50% del fabbisogno di acqua delle tre province romagnole. L’altro 50%, nel Riminese è assicurato da pozzi e falde e nel Ravennate dal fiume Lamone e dal canale emiliano romagnolo collegato con il fiume Po. Quando la diga tracima – e può bastare anche solo una volta in un anno- la Romagna può contare su riserve idriche sufficienti, qualora si verifichino, ad affrontare lunghi periodi di siccità. Con quattro tracimazioni alle spalle, per il 2025 le tre province romagnole sono considerate al sicuro anche nel caso in cui la prossima estate sarà poco piovosa. 

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