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  • l’altro ieri
Trascrizione
00:00Ben trovati a questa puntata di protagonisti in rete. Sono molto contenta e orgogliosa di avere
00:11ospite oggi il dottor Matteo Badalamenti, medico di medicina generale e medico chirurgo laureato
00:19presso il gruppo Humanitas, ma soprattutto con una formazione avanzata in endoscopia
00:26gastrointestinale e un campo che lo ha coinvolto in numerosi studi, anche pubblicati su prestigiose
00:35riviste come Gastroenterologi, ma soprattutto che già avevano in previsione lungimiranti
00:42l'intelligenza artificiale collegata a tutto quello che è la diagnostica. Perché sono particolarmente contenta?
00:49Perché voi saprete, se non lo sapete cerchiamo di capirlo insieme al dottor Badalamenti,
00:56che oggi la situazione di medicina generale sta subendo una trasformazione. Allora dottore,
01:03intanto grazie per essere qui con noi oggi, sono molto onorata di averla qui, ma soprattutto
01:09che cosa sta succedendo alla situazione, qual è la situazione, qual è lo scenario della
01:15medicina generale e quanto noi non ne sappiamo niente.
01:20Innanzitutto grazie dottoressa Balduzzi per avermi invitato. Come diceva giustamente, io
01:26arrivo da quello che è il mondo ospedaliero. Decido durante il periodo Covid, prendo coscienza
01:33della necessità che c'è nel territorio di avere un tipo di medicina di iniziativa, per questo
01:39intraprendo questo percorso. Mi interfaccio a un mondo che a me stesso da collega era assolutamente
01:49ignoto, nel senso che al di là di tutti quelli che sono gli aspetti più tecnici del lavoro,
01:55della burocrazia che ci può essere dietro, che già potevo in realtà aspettarmi, mi sono
02:02reso conto di tutto il resto della complessità, soprattutto della presa in carico del paziente,
02:08soprattutto da un punto di vista anche psicologico, non da psicologo e sociale, di comprensione,
02:17di empatia che è assolutamente necessaria per riuscire a interfacciarsi all'utenza comune.
02:25Attualmente quello che stiamo vivendo nella medicina generale, a seguito poi di quelli che
02:31sono stati gli investimenti del fondo del PNRR stanziati dalla New Generation EU, quindi questi
02:3815 miliardi per la sanità, di cui 7 miliardi per la medicina territoriale, di cui 2 miliardi
02:45per la costruzione di queste case di comunità, di un cambio del paradigma che ancora non è stato
02:51ben definito e quindi di come potrebbe cambiare la medicina territoriale in meglio o in peggio,
02:58questo ancora non si sa. Una cosa però fondamentale è questa, come dicevamo, presa in carico del
03:07paziente, quindi riuscire soprattutto a fronte di una pandemia che ha destabilizzato non solo
03:16la popolazione ma noi stessi professionisti, riuscendo quindi a cavalcare onde che prima
03:26non c'erano.
03:28Lei, dottore, ha citato un ambito molto importante, quello dell'ascolto del paziente, dove so essere
03:34cambiato proprio, sono cambiati i paradigmi, la medicina oggi non si parla più del medico
03:40come nel pregiudizio collettivo che non ascolta e ti dà le brutte notizie, detta in modo semplice
03:46così, senza nessun tipo di apparenza umana, anche di empatia, ma già nella formazione, lei mi diceva
03:54poc'anzi dietro le quinte, che già prima venite formati in modo diverso all'ascolto del paziente.
04:03Proviamo a spiegare in modo un po' più semplice, perché noi non addetti ai lavori non capiamo
04:08qual è la situazione? La situazione è che voi medici di base dovreste operare in termini
04:18di accettazione, di accoglienza del paziente con meno ore, più ore, dovreste appunto fare
04:27capo a queste case di comunità. Ci può spiegare in termini più semplici per noi che non abbiamo
04:33ben capito?
04:33Il medico di medicina generale, o se lo vogliamo chiamare anche medico di famiglia
04:38per, sempre in maniera informale, è corretta la figura che c'è adesso come figura di prima
04:43assistenza. Quello che c'era un tempo, che spesso viene anche criticata la mancanza di
04:50quell'aspetto del medico di medicina generale, era il medico condotto. Quindi tutti noi ricordiamo
04:55i tempi dei nostri genitori, forse più dei nostri nonni, il medico che a ogni chiamata si presentava
05:00in casa. Era proprio una figura in realtà diversa, cioè una figura pagata dal comune,
05:05che non aveva uno studio proprio, se non privatamente, e veniva pagato per prestazione dal comune.
05:14Quello che succede adesso nella medicina generale è che le domiciliari sono purtroppo riservate
05:21a una fetta molto piccola, molto selezionata di pazienti, che sono gli allettati intrasportabili
05:27e questo ovviamente è stato fatto per far fronte a una necessità, nel senso che se dovessimo
05:34adempiere tutte le visite domiciliari gratuite che ci vengono richieste, non ci basterebbero
05:3950 ore al giorno. Però ovviamente c'è una mancanza molto importante in tal senso.
05:45Fortunatamente nei corsi di formazione specifica di medicina generale viene posto un focus molto
05:54importante e anche molto approfondito per tutto quello che è l'aspetto psicologico ed empatico
05:59di approccio al paziente. Quello che nessuno vuole è trovarsi davanti, come giustamente diceva
06:06la dottoressa, un medico che non entra in empatia, che rimane fisso sul computer, che
06:13è troppo diretto, il medico che dà solo le cattive notizie, come diceva giustamente,
06:18invece bisogna riuscire, ed è molto difficile, riuscire a entrare in empatia col paziente.
06:23È molto difficile perché noi stiamo parlando ormai di un'utenza che oltre a essere di 1300,
06:291500, 1800 pazienti per medico è anche un'utenza che, per come siamo cambiati noi al giorno
06:38d'oggi, sia per la modernità sia a fronte di una pandemia Covid, vuole sempre tutto e
06:45subito. Ed è molto difficile anche far capire al paziente che una semplice richiesta che può
06:51richiedere anche solo 10 minuti di impiego per essere erogata, deve far fronte a altre
06:58richieste di altri 1300, 1500, 1800 pazienti.
07:03Allora, le è mai successo che qualcuno venisse e dicesse, dottore, ma non è così, io ho letto?
07:09Allora, succede una o due volte al giorno almeno, però le dico che ho completamente cambiato
07:17approccio. Inizialmente mi offendevo anche, poi appunto come ha detto anche lei, io arrivo
07:23da un mondo ospedaliero di endoscopia digestiva dove il paziente per il 90% del tempo è addormentato
07:29durante la procedura. Quindi forse avevo difficoltà anche a interfacciarmi in toto con un paziente,
07:38però le dico, io ho smesso di combattere il dottor Google e anzi collaboro con lui, quindi
07:44spesso e volentieri arriva il paziente che per il male al dito pensa di avere la sindrome
07:49più rara del mondo. Questo mi aiuta anche a rimettere tutto in discussione, a mettermi
07:54col paziente, anche col paziente e dottor Google e spiegare il perché questo male al dito
08:00è semplicemente perché l'abbiamo sbattuto e non per una sindrome rara.
08:05mi diceva dietro le quinte che a lei preme molto la comunicazione in questo momento con
08:11il cittadino e con il paziente proprio a favore della sua mission che è quella di fare la
08:18sua professione in un modo suo, cioè nel rispetto del paziente. Allora questa mission da dove ha
08:26una bella sfida in questo momento? Lei ha accettato una bella sfida? Complimenti perché è un combattente
08:32ma soprattutto è vicino al cittadino. Come inizia questa sfida?
08:37La sfida oggi inizia e coinvolge tutti i medici, non solo i medici di medicina generale, però
08:43parte proprio da lì, parte dal territorio. Attualmente siamo carenti di 2.900 medici sul territorio,
08:51la previsione da qui alla 2026 con i pensionamenti è di arrivare a una carenza di oltre 11.000 medici
08:57di medicina generale e al contempo abbiamo una paradossale carenza di medici che partecipano
09:08al bando, partecipano proprio al concorso, se pensiamo all'ultimo concorso per la medicina
09:12generale della Regione Veneto sono andate perse il 40% delle borse, sono tantissime. Questo
09:19dovrebbe fare anche capire al cittadino che la leggenda del medico di medicina generale
09:25che lavora molto poco perché lavora due ore al giorno e guadagna tantissimi soldi, probabilmente
09:30non è vera, altrimenti ovviamente lo faremo tutti. Quindi avendo un'imposizione, essendo
09:38il nostro contratto regolato dagli ACN e gli accordi collettivi nazionali che impongono
09:42un orario lavorativo che è proprio quel foglietto, quella tabella maledetta, esposta alla porta
09:49che fa sembrare che il medico lavori davvero solo tre ore al giorno perché da ACN l'orario
09:56d'apertura ambulatoriale dovrebbe essere di un'ora per cento pazienti, quindi con 1500
10:00pazienti tre ore al giorno per cinque giorni, in realtà questo ci permette di poter impostare
10:07il nostro ambulatorio come è più adatto a noi e alla nostra utenza. Nel mio studio medico
10:14siamo tanti medici, abbiamo un'utenza che è anche molto giovane, molto smart, quindi
10:21abbiamo un nostro sito internet, abbiamo implementato tanto tutto quello che è l'ambito informatico
10:27in modo da consentire all'utenza di rintracciarci anche a studio chiuso sempre e comunque, ovviamente
10:34abbiamo il nostro personale di segreteria che risponde al telefono eccetera eccetera e abbiamo
10:39del personale amministrativo ed infermieristico, ha detto che ci facilita tutto quello che è
10:45la medicina territoriale a casa del paziente, quindi noi abbiamo tutta quella che è la componente
10:51domiciliare molto implementata rispetto a in generale a quelle che sono le impostazioni
10:58comuni degli studi medici, però bisogna come dicevo riuscire ad impostarsi non solo secondo
11:05quelli che sono i propri bisogni da professionista, ma a quello che è il bisogno della propria
11:09utenza che cambia tantissimo a seconda delle zone, a seconda ovviamente dell'età e tutto.
11:14La sua passione per la medicina come nasce? Lo so che è un domandone, ma in chiusura voglio
11:20lasciare questo ai nostri telespettatori.
11:24Allora, la mia passione per la medicina nasce in realtà bilateralmente da un lato figlio
11:30di medico, dall'altro io fin da piccolo sono stato da subito paziente e vivevo negli
11:38ospedali, quindi o come paziente o per andare a salutare mio padre e quindi è il pane comasticato
11:46dalla nascita, quindi era una strada, un'evoluzione naturale.
11:51Siamo tutti portati alla flessibilità, dottore, un termine tanto, come dire, facile da pronunciare
12:01quanto difficile da acquisire. Che idea si è fatto sulla flessibilità e sulla vita di oggi?
12:06Ho usato i giusti termini, tanto facile da pronunciare quanto difficile da applicare,
12:11quindi riuscire tutti a fare un passo indietro tendenzialmente proprio per la collettività
12:17è molto difficile, diventa sempre più necessario perché se non iniziamo tutti noi, quindi
12:23sia il paziente, sia il medico, sia chi sta sopra che organizza, ad essere un po' più
12:28flessibile finiremo solo con lo scontrarci.
12:32Chiudiamo questa puntata di Protagonisti in Rete con questo bellissimo messaggio del dottor
12:38Matteo Badalamenti che però ci riguarda tutti, sperando di riaverlo in studio, magari con
12:44appunto i suoi colleghi. Noi ci ritroviamo naturalmente al prossimo ospite. Arrivederci.
12:52Arrivederci.