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Il "Mangiastorie" su Rtp: i volti dei campioni dello sport messinese. Quanti ricordi e quanti successi

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Trascrizione
00:00:00Cristina Correnti, nota cestista messinese, una vita spesa nel basket e una degli ospiti
00:00:07della nostra puntata di Mangia Storia di oggi. Gli sportivi che hanno portato in alto il nome
00:00:12di Messina e che ha compiuto anche grandi imprese in città. Cristina, allora una carriera che
00:00:18inizia ancora giovanissima, oggi ci racconterai molto di quegli inizi soprattutto. Sì, inizio
00:00:24a nove anni a giocare a palacanestro, mi innamoro subito di questo sport, mi sono subito sentita a
00:00:29casa e poi gli ho dedicato la mia vita. Avremo appunto grandi nomi dello sport messinese come
00:00:38Silvia Bosurgi, come Massimo Giacoppo, come gli allenatori Nino Molino, ma anche Giovanni
00:00:45Perdichizzi che ha fatto grande Messina anche in Serie A. Insomma di quei ricordi cosa c'è,
00:00:50qualcosa in particolare, cosa ci racconterai in questa puntata? Apriremo lo scrigno. Di quei
00:00:55ricordi la cosa che mi rimane nel delebile nel cuore è quanto Messina vivesse di sport a tutti
00:01:02i livelli. Ricordo anche la Mangiatorella, cioè noi eravamo amiche, noi Messina era una città di
00:01:08sport a 360 gradi. La recifina del tuo amico Nino Molino. Insomma sono già tutti pronti gli ospiti
00:01:15qua nella sala demo di Cardile Forni e noi stiamo per cominciare questa puntata di Mangia Storie e
00:01:20subito dopo la sigla saremo ancora una volta con voi.
00:01:23Lo sport è molto più di una competizione, è sacrificio, dedizione,
00:01:52sogni che si realizzano ed altri che svaniscono in un istante. È una palestra di vita, un ponte
00:01:58tra generazioni, un linguaggio universale che unisce. In questa puntata racconteremo le storie
00:02:05straordinarie di campioni che hanno segnato la storia dello sport messinese con il loro talento
00:02:10e la loro determinazione. Attraverso le loro vittorie e sconfitto scopriremo il valore dello
00:02:16sport nella società di oggi, un veicolo di inclusione, educazione e crescita personale.
00:02:22Dal sudore degli allenamenti alla gloria della vittoria, dai momenti di sconforto
00:02:26alle rinascite sorprendenti, ogni racconto sarà un viaggio emozionante nelle vite di chi ha
00:02:33trasformato la propria passione in leggenda. In questa puntata del Mangia Storie sono con noi
00:02:38Silvia Bosucci, Cristina Correnti, Nino Molino, Giovanni Perdichizzi, Massimo Giacoppo,
00:02:45Antonello Aliberdi e in chiusura il saluto di Valerio Fermi e Giovanni Caraprese.
00:02:51Importanti traguardi, tante medaglie ma soprattutto tantissima passione. Quella
00:03:03per lo sport. Oggi dalla sala demo di Cardile Forni racconteremo le storie dei sei campioni
00:03:10messinesi che hanno portato davvero la nostra città in alto nel mondo. Salvatore?
00:03:15Ben trovati, quanti amici sono venuti a trovarci, quanti ricordi, molti risalgono a tantissimi anni
00:03:22fa, molti hanno vinto in città o hanno provato anche a farlo, quasi tutti però hanno vinto fuori
00:03:27con grandi traguardi ottenuti. Ci sono anche altri amici da questa parte, c'è un collega che è venuto
00:03:33a trovarci con il Mauro Gucce, c'è Alessandro Arcigli con Sara Cugliotta al tavolo degli opinionisti.
00:03:38A loro scopriremo i loro volti uno per volta, magari dell'anteprima avete già visto quello di
00:03:44Cristina Correnti che è un'icona della pallacanestro femminile e negli anni 90 a Messina è scoppiata
00:03:51la basketmania femminile che è stato davvero un grande successo. Ma questa è una trasmissione
00:03:57che ci porta anche altrove, sia con il pensiero che con i fatti, e anche con la pancia soprattutto,
00:04:05perché come vedete alle nostre spalle ci sono sono pronti i nostri amici di due panifici,
00:04:12uno della provincia diciamo molto vicino di Rometta e l'altro invece proprio di Messina.
00:04:19Al mio fianco ci sono Francesco Elicia del panificio Torre e qua abbiamo il panificio
00:04:28Armaleo, i vostri nomi? Natalia e Santino. Allora però prima di dare via all'impasto,
00:04:33perché se non si comincia non si mangia. Nino Molino, allenatore della polisportiva
00:04:38Rescifina, grande antagonista della PCR Messina, però tu il tuo scudetto non l'hai vinta a Messina,
00:04:44sei dovuto andare fuori a vincere i tuoi scudetti. Sì, a Taranto però con una giocatrice della PCR
00:04:52con me e l'altro a Napoli. Mentre Silvia Bosurgi, un'olimpiade, è l'unico oro olimpico almeno
00:05:00presente quest'oggi qui con noi. Quanti anni sono passati? Troppi, infatti quando avete detto tanti
00:05:07anni fa, anni novanta, eh ne sono passati venti, quindi quest'anno sono passati vent'anni dal nostro
00:05:12oro olimpico. E noi cercheremo di ricostruire le vostre storie sportive grazie anche all'aiuto di
00:05:18Mauro Cucecchi che quest'oggi si sdoppia, lascia la veste di coordinatore editoriale di RTP e veste
00:05:24i panni di chi ha fatto il redattore sportivo e anche ha guidato la redazione sportiva di
00:05:29Gazzetta del Sud. Bene, è un piacere averli qua tutti, tantissimi amici davvero e ricordiamone
00:05:35anche altri. Insieme a loro ci sono Vincenzo Nibali, Giovanni Calabrese, Valerio Vermiglio,
00:05:40l'indimenticata Narita Sidoti. Sono veramente il meglio che Messina abbia offerto come sport,
00:05:46ne abbiamo raccontato per anni e anni i loro successi ed è bello averli qua. Tra l'altro
00:05:51Salvatore sai che anche il nostro Saro Gugliotta ha a che fare con lo sport? Ah, quindi ha fatto
00:05:56il disc giochi? Ora scopriamo che magari ha vinto un'Olimpiade, no? Vanto i miei trascorsi nel
00:06:04baseball. Il baseball a Messina è veramente di grandissima fascine. Poi dobbiamo accennare alla
00:06:13palla a mano che negli anni novanta ha tenuto una storica promozione in Serie A, ma facciamo
00:06:17partire i nostri amici del panificio Armaleo perché così ci spiegano nel loro impasto che
00:06:21focaccia mangeremo. Una focaccia tradizionale, una focaccia speriamo che la gustate. Allora
00:06:29prepara velocemente e fai vedere a casa come prepari questo impasto. Abbiamo un paio di
00:06:36ingredienti. Usiamo farina, olio di girasole, sale, zucchero, il nostro lievito e cominciamo a impastare.
00:06:49Una donna a capo di questa organizzazione? La prima donna che è titolare della postazione?
00:06:59Sì, la prima donna, ma diciamo che non dovrebbe più fare notizia una cosa del genere. Purtroppo
00:07:06però ci ritroviamo sempre a doverne, doverlo sottolineare. Diamo anche le quantità così i
00:07:14nostri amici da casa magari provano a rifarla? Le quantità? Sì sì. Eh le quantità sono un po'
00:07:23segrete diciamo. Intanto usiamo la materia prima, la farina, quella è la cosa più importante. Poi usiamo
00:07:32il girasole che rende molto più pratica a gestire un'elasticità più morbida, più croccante, si
00:07:39facilita bene a lavorare. Se posso, l'elasticità certamente più che l'olio la dà il tipo di farina
00:07:48utilizzata. Anche con la pasta, quando tu vai ad allargare la croccantezza che ti dà la pasta
00:07:53poi quando la mangi. Io questo però se diamo consigli a casa consigliere sempre a casa farlo
00:08:00di olio di oliva sempre perché è molto più esatto. Poi questa invece è un'attività professionale e
00:08:06bisogna capire che olio si usa. Se si usa un olio buono magari non troppo imbatente a casa per
00:08:16i consigli a casa. Mentre Natalia tu continui ad impastare noi vediamo la clip che riguarda
00:08:20la vostra attività così anche chi ci sta guardando sa dove venirvi a trovare.
00:08:24Sono la titolare della rossicceria Armaleo di Di Stefano e Natalia. La nostra rossicceria nasce nel
00:08:382004 affiancata alla parte migliore della mia vita, mio marito che adesso non c'è più, però
00:08:44sono seguita da un'ottima squadra da ragazze e ragazzi che mi seguono da 20 anni a questa parte,
00:08:50fedelissimi e amorosi diciamo. E' una squadra che va alla grande perché è un'ottima clientela,
00:08:58sono seguita da abbastanza clienti. Il nostro pezzo forte è l'arancino,
00:09:05l'arancino e la focaccia messinese. Con me collabora mia figlia Federica Armaleo che
00:09:11mi segue nel mio lavoro. Sto cercando di farla crescere pian piano e mi dà grandi soddisfazioni.
00:09:19Noi diamo un servizio che parte dalla mattina, offriamo dei panini a burro, dei dolcetti,
00:09:26diamo un servizio anche alla scuola che fanno parte dei bambini. Poi andiamo a pranzo che
00:09:31gli offriamo dei primi piatti, secondi, facciamo preparati da sport e la sera concludiamo con una
00:09:41ottima focaccia messinese che si può variare con l'acciuga, senza acciuga,
00:09:48tradizionale e della focaccia mista. Cerchiamo di servire tutti i nostri clienti.
00:09:54Ricordiamo anche che offriamo dei buoni rustici da forno, fritti, delle spoglie ripiene con
00:10:03prosciutto con la classica cipollina che sta andando forte, la nostra cipollina.
00:10:09Poi finiamo con anche degli arancini piccanti al pistacchio, al burro, alla norma. Su
00:10:17ordinazione facciamo mignon e rustici grandi e possiamo offrire un servizio a domicilio.
00:10:23Vi aspettiamo numerosi sulla strada statale 114 per gustare le nostre specialità. Grazie!
00:10:39E sono prontissimi anche Francesco e Licia per iniziare la preparazione della loro focaccia.
00:10:49Allora come cominciamo? Intanto iniziamo per allargare un pochino la farina. Che tipo di
00:10:54farina è? Una farina sempre molto molto leggera, sempre di qualità. Poi aggiungiamo l'olio,
00:11:02diamo anche le dosi. Anche le tue sono segrete come quelle della tua collega? Ok diciamo qualche
00:11:10parte sì qualche parte no, ma comunque l'olio andiamo sempre sui 30 grammi per chilo di farina.
00:11:15Il sale andiamo sempre preparato prima che saranno sempre un 20 grammi, ma comunque il sale lo
00:11:20andremo a mettere dopo, un passaggio che faremo successivamente. Farina, olio, acqua. E li
00:11:29iniziamo a lavorare. Olio d'oliva, usiamo sempre olio di qualità. L'emozione c'è per tutti
00:11:38davanti alle telecamere, anche per chi fa questo lavoro dalla mattina alla sera. Hai visto come
00:11:43schizza via la farina? Dopo che il lievito mettiamo? Mettiamo del lievito fresco, usiamo
00:11:50del lievito di birra, sempre una grammatura molto bassa. Giustamente siamo a casa e il
00:11:56tempo ce l'abbiamo e ne possiamo mettere molto poco. Un lievito diverso rispetto a quello che
00:12:01hanno utilizzato? No, credo che entrambi abbiano utilizzato il lievito. Uno è stato diluito infatti
00:12:08con l'acqua, l'altro no. Diciamo che è una delle cose più comunemente utilizzate in ambito
00:12:14professionale. Anche se alcuni si sono spinti sulla pasta madre, ma è un altro discorso.
00:12:19Francesco, tu hai portato con Telicia, che è tua moglie, quindi condividete non solo la vita
00:12:28insieme ma anche la passione per questo lavoro. Sì, siamo uniti dalla mattina a sera, dal lavoro.
00:12:35Non so fino a che punto i nostri ospiti ridono, perché non so fino a che punto possa essere un
00:12:43vantaggio per la coppia oppure no. Eppure c'è sempre unito questa cosa, anzi sarà la nostra
00:12:49forza. Lì ci annuisce, quindi conferma. Sì, siamo ancora insieme. Siamo sposati da un annetto,
00:12:55ma conviviamo da sette anni comunque. Il nostro applauso per questi novelli sposi. Vediamo la
00:13:10loro attività. Mentre tu continui il tuo impasto, noi lanciamo la scheda che parla della vostra
00:13:21attività. Io sono Francesco, sono il proprietario di Torre Food dal 2002, ho iniziato molto giovane.
00:13:39Ci occupiamo di focaccia, giustamente come abbiamo già visto anche nello show a Messina,
00:13:46poi facciamo anche beneficio. Siamo anche proprietari di Angus Bub. Noi siamo produttori
00:13:51appunto di kebab artigianali dal 2002. Lo facciamo proprio noi, tagliamo la carne,
00:13:56lo mariniamo. Questo dal 2002. Poi invece da quattro anni a questa parte abbiamo anche
00:14:01inventato Angus Bub, che è un kebab fatto solamente artigianale con carne di prima scelta.
00:14:07La nostra giornata tipo inizia proprio al mattino alle sette, apriamo con il nostro settore del pane,
00:14:12poi facciamo tutto il settore dei primi piatti. Abbiamo lo chef a pranzo, prepara i primi,
00:14:17prepara i secondi piatti. Poi ospitiamo anche i nostri clienti nella nostra sala,
00:14:23abbiamo i nostri posti a sedere e poi la sera invece ci dedichiamo a pizza e focaccia e torniamo
00:14:28sempre al discorso del nostro Angus Bub e dei kebab che facciamo. Lo facciamo anche di maiale,
00:14:34lo facciamo anche di pollo, facciamo di vitello e agnello, tutta una linea artigianale che non
00:14:39troverete sicuramente da nessun'altra parte che è da Torre Food. In primis siamo anche i primi,
00:14:43siamo stati i primi a farlo in Sicilia artigianale, perché abbiamo iniziato nel lontano 2002 quando
00:14:48qui neanche il kebab si conosceva e già possiamo dire che siamo i primi in Sicilia ad aver iniziato
00:14:53questo percorso.
00:14:55Oggi fare questo lavoro significa avere veramente tanta passione, tanta voglia di applicarsi e di
00:15:05innovarsi sempre perché in questo settore non si è mai arrivati, si deve avere sempre la voglia di
00:15:09andare avanti e di reinventarsi continuamente. Vi aspettiamo sempre qui nella nostra sede
00:15:15Rometta Marea al 328 Barra A in Via Nazionale a gustare il nostro Angus Bub. Vi consiglio
00:15:23anche di seguire la nostra pagina su Instagram e su TikTok perché pubblicizziamo sempre la nostra
00:15:29sera di Angus Bub che viene svolta una volta al mese.
00:15:31Maria, mi allaccerei al rapporto di coppia che loro vivono insieme da un anno, sono sposati da
00:15:49un anno perché per chi ha fatto sport ai loro livelli, ai livelli dei loro ospiti, una vita di
00:15:55coppia normale, almeno nella fase in cui eravate impegnati, era un po' difficile. Silvia Bosurgi?
00:16:01Sicuramente nel periodo intenso di attività, ero molto giovane quindi poi a 30 anni ho deciso
00:16:11che forse era il tempo appunto di farsi una famiglia e sono rientrata a casa. Tra una settimana faccio
00:16:1715 anni di matrimonio, un po' più di loro però insomma funziona. I figli sono bellissimi. Due
00:16:24figli preadolescenti, insomma è un po' complicato in questa fascia di età però si riesce a
00:16:30conciliare tutto. Massimo, continuiamo con le domande indiscrete. Massimo Giacoppo, tu a chi
00:16:35hai pensato nel momento in cui hai vinto la medaglia? La prima persona a cui hai pensato?
00:16:43In genere penso sempre alla famiglia, la mamma, il papà che hanno fatto tanti sacrifici per
00:16:50portarmi fin lì. In particolare mi ricordo quando vinsi il primo scudetto a Recco, a proposito di
00:16:58Recco mi volevo collegare alla fogaccia anche per sviare un po' il discorso perché non mi piace
00:17:02tanto. Ecco, domanda scomoda. La famosa fogaccia di Recco. La domanda sulla vita privata. Io non la
00:17:12cambierei mai, la fogaccia messinese. Assolutamente, però devo dire che la fogaccia di Recco, la fogaccia
00:17:19col formaggio in particolare, è molto buona. A Recco c'erano due cose, la palla a nuoto e la fogaccia col formaggio.
00:17:24Facciamo finta di credere che hai pensato a mamma e papà. Io vedo un personaggio dopo tantissimi
00:17:33anni, Marika, che mi ricorda indietro di una trentina d'anni. Giovanni, se non ricordo male,
00:17:38tu eri un assicuratore di Inassitalia, lavoravi col presidente Edoardo Capizzi, che ricordiamo
00:17:43ci ha lasciato da qualche anno, però avevi la passione della pallacanestro. Parte questo
00:17:49progetto incredibile? Sì, diciamo che ho iniziato con Capizzi, con Edoardo, più che assicuratore,
00:17:58facendo formazione e sviluppo delle agenzie Inassitalia. Ho fatto un corso a Roma, manageriale,
00:18:06per la gestione delle risorse umane all'interno delle agenzie. Quindi là ero a contatto con Capizzi,
00:18:13la mia era una passione, quella di allenare il settore giovanile di Barcellona. Ho iniziato poi
00:18:21ad allenare la Serie D, prima a San Filippo del Mela e poi a Barcellona. È stata facendo, dalla D
00:18:27siamo andati in Serie C, Capizzi mi dice, ma che dici se la sponsorizziamo noi questa squadra come
00:18:32Inassitalia? Ho detto, ne parliamo e si può fare. E così è partito il tutto. Capizzi è entrato come
00:18:41sponsor prima e poi come presidente e dalla Serie D ci siamo ritrovati in A2. L'ascesa
00:18:50a cui hai partecipato. L'abbiamo seguita noi di RTP, così come abbiamo seguito le imprese del
00:18:55basket femminile, che proprio a metà degli anni 90, approfittando, diciamo approfittando,
00:19:00tra virgolette, del crollo del calcio, perché ci fu il primo fallimento della CR Messina nel
00:19:0593, Nino Molino, Cristina Correnti. Nino Molino anche ha un inizio più o meno come il tuo. Nino
00:19:11Molino, non so se ricordi Mauro, era un collega pubblicista. Lui collaborava anche con RTP per
00:19:16le trasmissioni sportive, però anche lui aveva la passione del basket e anche lui è iniziato
00:19:22a diventare un allenatore professionista, approfittando di quel periodo in cui il
00:19:29basket a Messina è letteralmente esploso, Nino. Sì, diciamo che ho deciso, ho iniziato facendo
00:19:37le giovanili con la pallacanestro 2000 a Messina, che era la società di Amedeo Mandini e poi sono
00:19:46andato a Bari ed a Bari, dopo aver fatto esperienza alcune stagioni a Bari, quattro stagioni,
00:19:53ritornando a Messina perché è iniziato il progetto dell'accoppiata Recifina-Barbera,
00:20:00che volevano costruire una squadra per andare in Serie A1, anche vedendo le imprese che nella
00:20:08stagione precedente aveva fatto la PCR di Correnti, ed allora è iniziato il percorso, anche se di
00:20:15professionista l'ho iniziato a fare a Bari, però poi a Messina ho proseguito nella mia città,
00:20:22dove sono rimasto quattro anni. Tra poco la storia di Cristina Correnti, che inizia da quando
00:20:29era ancora bambina, che giocava a mini basket. Mauro. Io volevo proprio inserirmi in questo
00:20:34discorso perché ho sempre avuto un grande dubbio e purtroppo è anche qualcosa che ci ha sempre un
00:20:40po' addolorato nello sport a Messina, una caratteristica, mi riferisco anche alla palla
00:20:44a nuoto. Vi è mai venuta l'idea che se avesse unito le forze, forse in quel periodo, Messina
00:20:50poteva ottenere qualcosa di più. Abbiamo avuto due squadre di basket che si facevano la guerra,
00:20:55due squadre di palla a nuoto che spesso si sono fatte la guerra. Tutte e due, o comunque a seconda,
00:21:03si è sempre arrivati a un pizzico dal trionfo, ma non si è mai concretizzato questo trionfo,
00:21:10perché quasi era più la gioia battere la squadra messinese che invece a battere una comense di
00:21:16turno. Guardate, rispondo io. Sicuramente ci potrebbe essere un pochino il dubbio se avessimo
00:21:23fatto, però da questi confronti è sicuramente nata la grande passione, perché lo sport è confronto
00:21:29e soprattutto il tifoso vuole il derby. Il derby è anima, è fuoco e quindi devo dire che
00:21:35probabilmente avremmo potuto, ma possibilmente non avremmo avuto questo seguito, quindi non lo
00:21:41potremmo separare. La cosa invece che secondo me blocca Messina dal fare qualcosa in più è il
00:21:49fatto che i grandi imprenditori non si riuniscano per fare qualcosa e che non abbiano secondo me,
00:21:54in certi casi, la lungimiranza di individuare un progetto vincente, cosa che invece all'epoca
00:21:59nostra ha fatto il signor Capurro. Sì, sicuramente poi c'erano anche molti contributi che arrivavano
00:22:06dagli enti locali, che adesso è utopia anche a parlarne, ma io da Cristina Correnti vorrei
00:22:11risalire un po' all'origine. Tu quando avevi 14-15 anni non pensavi di fare la cestista
00:22:18professionista che un giorno avrebbe sfiorato anche la vittoria di uno scudetto, di una Coppa
00:22:23Italia, ma anche di partecipare alle università? No, questo secondo me non l'ho mai pensato e non
00:22:29ho mai puntato a questo. Questa è la differenza. Quanto hai capito? No, io non ho mai capito,
00:22:35ti dico per esempio la mia storia. Intanto mi sento molto vecchia perché con Giovanni,
00:22:39che ha dimenticato, è iniziato nella C femminile e ci scontravamo quando ero
00:22:42piccolissima. E con Nino già nelle giovanili avevamo questa rivalità. Io ho iniziato e ho
00:22:50continuato semplicemente per l'amore che avevo per questo sport. Passavo le mie giornate nei
00:22:56campi da basket, lo vedevo. Non ho mai puntato a essere una grande giocatrice o a diventare... non
00:23:03ho mai pensato a quello. Però in famiglia c'era un visionario, in famiglia Correnti, c'era una
00:23:07persona che il professor Correnti... Che non aveva mai visto una palla di basket e che ha deciso di
00:23:13aprire la società perché quando avevo 12 o 13 anni avevo tante richieste per andare fuori in squadre
00:23:19di A1, anche importanti, perché ero già in nazionale e lui invece insisteva sul fatto che
00:23:24lo studio era la cosa più importante e quindi inizio la palacanestro per questo. E tra poco
00:23:30racconteremo di una sera quando Marica al palazzetto, al Palatraguzzi, perché il Palarecifena
00:23:35non esisteva ancora, quattromila persone assistettero ad una partita e altrettante restarono fuori, tant'è
00:23:41che il prefetto di allora ci chiese di fare la diretta noi di RTP per questioni di ordine pubblico.
00:23:45A Cristina e ai nostri amici pizzaioli che lavorano insieme marito e moglie, Cristina tu ti sei scelta un arbitro di palacanestro per restare in tema, per non avere problemi di famiglia.
00:24:00Esatto, non avevo il problema di conciliare lo sport quando ero attra, ho avuto il problema di conciliare il marito perché poi quando mi sono sposata mio marito è un arbitro internazionale, è stato internazionale, ha fatto tante finali e quindi sono stata io a dover
00:24:14eseguire i ritmi di mio marito. Nella fase più matura adesso mio marito si adegua ai miei ritmi da presidente, quindi è tutto un adeguarsi, è un matrimonio di matrimoni.
00:24:26Mauro Cucè, abbiamo parlato di basket, di pallannuoto, ma qui oggi abbiamo un rappresentante di un altro sport importantissimo, il canottaggio, che è Antonello Aliberti.
00:24:37Sì, Antonello Aliberti è rappresentato certamente uno dei grandi campioni del canottaggio a Messina, canottaggio è una pagina importantissima dello sport a Messina e del canottaggio. Giovanni Calabrese che tra l'altro sentiremo breve perché ci ha voluto regalare e salutare anche gli amici qui presenti, due minuti proprio di messaggio e Antonello Aliberti il canottaggio, il Club Naudico Paradiso, le avventure in nazionale e ora una nuova avventura perché ti sei un po' riciclato sempre nel mondo dello sport,
00:25:05riciclato tra virgolette e sei a capo di una società di atletica che fa risultati straordinari.
00:25:13Sì, abbiamo iniziato tutti col calcio, chi è che non ha iniziato col calcio, anzi ho vinto pure due campionati provinciali, ero capo cannoniere, però poi è passato il canottaggio con Obi,
00:25:29prima ero alla Cariddi, poi al Club Naudico Paradiso con la famiglia Gama, mitico presidente e poi con Franco Gama, con Franco e il papà e poi c'era Giovanni Calabrese che era già un mito per tutti,
00:25:46quindi guardavamo lui, è stato di ispirazione, poi ho lasciato il calcio e sono passato al canottaggio. È stata una bella avventura, ho iniziato grande perché ho iniziato a 20 anni, è stato un impegno un po' strano perché di solito si inizia da bambini,
00:26:03anche da un punto di vista fisiologico, della crescita muscolare, è importante farlo da piccoli, invece io ho iniziato da grande, quindi è stata una fatica notevole pure da certi punti di vista, pure psicologicamente perché vedevi già quelli giovani avanti e tu hai bisogno di 3, 4, 5 anni di allenamento per arrivare a determinati livelli.
00:26:25Ai tuoi esempi non c'erano i laghi di Canziri, poi ricordo che abbiamo fatto una battaglia proprio per provare a portare gli allenamenti dentro i laghi di Canziri che sarebbe stato un grande vantaggio già allora.
00:26:36Sì, quello purtroppo è il limite che c'è stato sempre a Messina purtroppo, anche se c'è Giovanni Ficarra, anche lui grandissimo atleta che si sta impegnando e li ha sfruttati benissimo, noi ci allenavamo a mare.
00:26:53Forse anche un vantaggio.
00:26:55Era un vantaggio perché quando c'erano le condizioni medio brutte.
00:26:59Se vinci a mare sui laghi vinci facile.
00:27:01Adesso ci racconti questa storia del mare quando vi allenavate a mare perché non è sempre facile.
00:27:05Noi dobbiamo andare in forno perché sennò non si mangia qui.
00:27:08I nostri amici artigiani della focaccia sono pronti per stendere l'impasto e per condirlo?
00:27:14Cominciamo da torre.
00:27:16No, no, facciamolo parallelamente così andiamo insieme in forno.
00:27:20Ci sono due tecniche diverse, Sara Cugliotta, una vedo proprio affogata nell'olio, un impasto e l'altro un po' più asciutto.
00:27:28Un impasto molto molto idratato, non diciamo la percentuale perché è un nostro segreto.
00:27:33Ma qua non meno dell'80%.
00:27:35Sara Cugliotta, qui hanno tutti i segreti.
00:27:39I segreti sono quelli professionali ma sicuramente a casa non li potranno mai imitare.
00:27:46Per cui anche se dicessero le dosi come hanno detto eccetera, a casa è tutta un'altra cosa.
00:27:53Per cui io vi consiglio di andarla a mangiare da loro, senza pensare al segreto.
00:28:01E poi farle a casa delle prove, magari usando grani antichi che a casa si può fare naturalmente.
00:28:10E quindi attraverso prove ed errori arrivare a migliorare la propria capacità.
00:28:16Per curiosità, qua superiamo l'80%?
00:28:19Sì, siamo da quelle parti. Non vedo la percentuale precisa.
00:28:23Dai, mettiamo gli ingredienti e andiamo in forno perché noi abbiamo tante storie da raccontare e da sentire.
00:28:28Il primo ingrediente che andiamo a mettere noi è sempre l'acciuga.
00:28:31Acciuga e sotto?
00:28:33L'acciuga la mangiate tutti?
00:28:35Sì, lui no.
00:28:37Allora facciamo metà e metà.
00:28:39Ora questa domanda, l'acciuga sì, l'acciuga no.
00:28:43Condizioniamo le persone a mangiare.
00:28:46Perché non le mangi, scusa?
00:28:52Allora ho fatto bene a fare questa domanda?
00:28:54Sì, purtroppo la fanno in tanti.
00:28:57Silvia, tu invece non hai problemi, no? Molte acciughe.
00:29:01No, no, io non ho problemi. Dà un sapore importante.
00:29:06Massimo, a Recco, nella focaccia di Recco, l'acciuga no.
00:29:09Io non mangio la carne, però il pesce lo mangio abbondantemente.
00:29:14Alessandro Arcigli, invece.
00:29:16Tantissima acciuga io.
00:29:21Cinque Paralimpiadi e una Olimpiade.
00:29:24Alessandro Arcigli, tecnico federale del tennis tavolo femminile.
00:29:28Sì, tennis tavolo la mia vita.
00:29:30Qui ci sono tantissime storie di tantissimi personaggi
00:29:35che hanno fatto la storia dello sport di Messina.
00:29:37Tantissimi personaggi che hanno vissuto di sport
00:29:40ma che stanno cercando di far vivere meglio attraverso lo sport
00:29:45tanti giovani messinesi.
00:29:47Questa è la scommessa vincente.
00:29:51Io ho avuto la fortuna di avvicinarmi al tennis tavolo da bambino.
00:29:55Avevo dieci anni e non mi ha mai abbandonato.
00:29:59Fino a ieri ero in palestra ad allenare.
00:30:02Abbiamo raccontato un'Olimpiade, cinque Paralimpiadi,
00:30:05tantissimi mondiali europei,
00:30:07ma sono particolarmente legato a un periodo storico dello sport messinese
00:30:12che è quello che stiamo raccontando,
00:30:14dove anche il tennis tavolo ha avuto un primo momento di gloria.
00:30:18Quello maschile è tornato in auge negli ultimi anni
00:30:20e ha anche vinto un titolo italiano.
00:30:23Sì, ad altissimo livello.
00:30:25Alla fine degli anni 90, con la Body Center,
00:30:28una squadra composta per l'80% da messinesi
00:30:32che avevano imparato a giocare a tennis tavolo a Messina
00:30:35e che attorno a un progetto vincente
00:30:39si sono radunati dalla Serie D, da bambini,
00:30:42per poi arrivare a vincere lo scudetto.
00:30:45Siamo quasi in dirittura d'arrivo per quanto riguarda il completamento.
00:30:49Natalia è già all'ultimo ingrediente.
00:30:52Il procedimento è uguale in questo caso,
00:30:55anche se l'impasto è completamente diverso.
00:30:57È una focaccia tipicamente messinelle.
00:30:59Acciughe sotto, poi la scarola, giusto,
00:31:02e infine, credo, il pomodoro.
00:31:05Giovanni, tu gusti la focaccia.
00:31:08A Barcellona la focaccia è un po' diversa.
00:31:12Sì, è un po' diversa.
00:31:13Però diciamo che la mangiamo anche
00:31:16proprio tradizionale messinese.
00:31:18Però nei tempi in cui vivevi a Messina
00:31:20con la pallacanestro messina,
00:31:21sì, andavamo.
00:31:22Ne hai mangiato tanti.
00:31:23Conoscevamo parecchi locali.
00:31:25Mi viene da chiedere ai nostri ospiti,
00:31:29visto che parliamo di...
00:31:32Andiamo in forno così poi possiamo dedicarci.
00:31:34Anzi, dobbiamo andare in pubblicità.
00:31:35Vediamo che anche l'altro panificio va in forno.
00:31:38Noi ci dobbiamo fermare un attimo per la pubblicità
00:31:41e poi continuiamo.
00:31:42Abbiamo la parte centrale con tantissime storie
00:31:44che abbiamo soltanto accennato finora.
00:31:54Silvia Bosurgi, grandi trionfi sportivi,
00:31:57una carriera davvero esplosiva,
00:31:59importantissima,
00:32:00iniziata però anche con sacrifici importanti
00:32:03e partita con la storia di questa ragazzina
00:32:05che ogni giorno andava a Catania per allenarsi.
00:32:09Sì, ho cominciato quasi per caso
00:32:11perché nuotavo,
00:32:12ho nuotato da quando avevo tre anni.
00:32:14Poi la palla, insomma,
00:32:16per una ragazzina di dodici anni
00:32:18chiaramente mi ha appassionato
00:32:21e ho cominciato a fare pallannuoto
00:32:23e purtroppo a quindici anni
00:32:26mi sono dovuta allontanare da Messina
00:32:29e ho avuto l'opportunità di andare a Catania.
00:32:32Già era una società vincente
00:32:34perché aveva vinto già nel 94
00:32:36una Coppa dei Campioni proprio a Palermo.
00:32:39Mia madre frequentava la scuola
00:32:43e mi accompagnava tre sere la settimana
00:32:47alle nove e mezza per fare allenamento
00:32:50in una piscina a Catania.
00:32:52Da lì ovviamente l'anno dopo
00:32:54si è deciso di trasferirsi definitivamente
00:32:58e proseguire gli studi là e allenarmi.
00:33:01Ti sei trasferita solo tu o anche i tuoi?
00:33:04No, no, no. Solo io.
00:33:06Stavo con tre, quattro ragazze ogni anno
00:33:10perché poi da lì siano partiti i quindici anni
00:33:13della mia vita a Catania.
00:33:15Della mia vita a Catania
00:33:17dove si alternavano italiane, australiane, canadesi
00:33:21in casa, insomma.
00:33:23Però è stato comunque un crescendo.
00:33:26Sono cresciuta anche come ragazza, come donna
00:33:29perché, devo dire la verità,
00:33:31non ero abituata neanche a farmi il letto a casa.
00:33:34Ma non perché, perché era una questione di abitudine.
00:33:37Poi lì mi hanno messo sotto.
00:33:39Avevo Cristiana che era il nostro portiere.
00:33:42Mi faceva un po' da mamma.
00:33:44Quindi per me è stata sicuramente
00:33:48un'esperienza abbastanza dura
00:33:51perché chiaramente allontanarsi da casa
00:33:53per una ragazzina a quindici anni
00:33:55non era proprio una cosa così facile.
00:33:59Non so se oggi lo farei con mio figlio.
00:34:02Diciamo così.
00:34:04Per mia mamma è stata una cosa abbastanza tosta
00:34:07fare questa esperienza.
00:34:09Però è stata una scommessa vincente.
00:34:12È stata una scommessa vincente.
00:34:16Catania ha vinto Scudetti, Coppa dei Campioni, Supercoppa.
00:34:20La più importante medaglia olimpica
00:34:22che è la medaglia d'oro.
00:34:24Perché nel 2000 già erano nel Giro nazionale.
00:34:27Non ci siamo qualificate alle Olimpiadi di Sydney.
00:34:30E poi dopo, già nel 99,
00:34:34ho avuto la possibilità di vincere il primo europeo a Prato.
00:34:37E sono entrata subito praticamente in nazionale giovanile
00:34:41l'anno dopo che sono arrivata a Catania.
00:34:43Quindi è stato veramente
00:34:45un crescendo di emozioni, di esperienze.
00:34:48Non tutte positive, anche negative.
00:34:51Perché comunque conciliare lo sport, lo studio.
00:34:54Io ho finito gli studi, mi sono diplomata.
00:34:57Mi ricordo ancora che gli esami di Stato a Catania
00:35:02io chiamavo in aeroporto
00:35:04per sapere se il volo era in orario
00:35:06perché avevo gli orali
00:35:08ma avevo a distanza di un'ora e mezza il volo
00:35:11per partire poi in nazionale giovanile.
00:35:14Quindi diciamo che è stata tutta una cosa abbastanza complicata.
00:35:20Però rifarei tutto.
00:35:21Dico sempre rifarei tutto
00:35:23perché passione.
00:35:25Ci sono stati anche chiaramente dei momenti difficili
00:35:28ma hanno superato tutto.
00:35:31Poi le gioie e tutte le vittorie.
00:35:34Giovanni Perdichessi, c'è stato un bivio per la tua carriera.
00:35:38Qual è stato il bivio?
00:35:40Dico al di là del successo che poi hai ottenuto a Barcellona
00:35:43e poi anche a Messina.
00:35:44Diciamo che il bivio è stato nel 1996
00:35:47quando dalla B2 siamo andati in B1
00:35:51e allora riuscivo a conciliare male
00:35:54l'attività di allenatore con quella di formatore
00:35:58all'interno delle agenzie in Assitalia.
00:36:01Per cui Capizzi mi chiama
00:36:03anzi vado io da Capizzi
00:36:04guarda io devo parlare perché dobbiamo parlare un attimo
00:36:07di questa situazione
00:36:08e lui mi dice Giovanni sei libero
00:36:10fai quello che vuoi
00:36:11scegli come vuoi
00:36:12per me puoi continuare anche così.
00:36:13Cioè lui era tuo presidente e il tuo datore di lavoro?
00:36:16Sì diciamo che
00:36:17doppio datore di lavoro
00:36:18sì sì
00:36:19e ho detto guarda
00:36:21vedo io in tutta onestà
00:36:22non riesco a conciliare
00:36:23per cui ho scelto
00:36:25di fare l'allenatore professionista
00:36:28e da allora dal 96
00:36:30dalla B1 siamo andati in A2
00:36:32poi il trasferimento a Messina
00:36:34e poi altre esperienze
00:36:36Capo d'Orlando
00:36:38Brindisi
00:36:40poi Scafate
00:36:42Ma l'ho scelto perché?
00:36:44Ma probabilmente
00:36:46perché sono mignolo
00:36:47me lo chiedo anch'io
00:36:48ma probabilmente
00:36:49probabilmente
00:36:51o perché
00:36:53ma chi te l'ha dato?
00:36:54il mio carattere
00:36:55penso a Barcellona
00:36:56io ero convinto fosse stato Paolo Cuomo
00:36:58no no
00:36:59non è stato Paolo
00:37:00no no
00:37:01non è stato
00:37:02sarebbe permesso
00:37:03a Barcellona
00:37:04a Barcellona
00:37:05ma secondo me per il mio carattere così
00:37:07rigido
00:37:08preciso
00:37:09nelle situazioni
00:37:10anche nella gestione
00:37:11di tutte le situazioni
00:37:13sia lavorative
00:37:14sia sportive
00:37:15mi hanno dato tre o quattro spiegazioni
00:37:16su questo ceriffo
00:37:17ma ancora non ho capito qual è
00:37:18le altre quale sono?
00:37:21perché neanche io
00:37:22e da allora
00:37:23poi è un nickname
00:37:25che mi porto dietro
00:37:26io mi ricordo il suo muoversi
00:37:28davanti alla panchina
00:37:29che era uno stato
00:37:30un modo perpetuo
00:37:31sì sì
00:37:32quello perché
00:37:33sì la partita la vivevo
00:37:34intensamente
00:37:36non eri flemmatico come Nino Molino
00:37:38no lui era più tranquillo
00:37:40Nino Molino
00:37:41a proposito di Bivi
00:37:42di scelte
00:37:43anche per te
00:37:44ce n'è stata qualcuna
00:37:45particolare
00:37:46in un momento
00:37:47della tua carriera?
00:37:49
00:37:50diciamo di sì
00:37:51ho sempre messo
00:37:52al primo posto
00:37:53la mia famiglia
00:37:54anche
00:37:55dinnanzi a scelte
00:37:56importanti
00:37:57di lavoro
00:37:58e
00:37:59mi hanno sempre seguito
00:38:01da quando si è andati via
00:38:03da Messina
00:38:04per la prima volta
00:38:05nel 1988
00:38:07e
00:38:08per
00:38:09per 33 anni
00:38:10in cui ho allenato
00:38:11in Serie A
00:38:12loro
00:38:13mia moglie
00:38:14e i miei due figli
00:38:15sono sempre venuti con me
00:38:17e
00:38:18quindi
00:38:19quando c'è stata la possibilità
00:38:20di andare a allenare all'estero
00:38:22ho rifiutato
00:38:24è successo dopo lo scudetto di Taranto
00:38:26c'era stato un procuratore
00:38:28che mi aveva proposto
00:38:29di andare a allenare in Russia
00:38:31allora c'era
00:38:32la squadra
00:38:34che sponsorizzata
00:38:35da
00:38:36da un gruppo
00:38:37molto importante
00:38:39che faceva anche le prolega
00:38:41e io ho rifiutato
00:38:43pensando alla famiglia
00:38:44te le sei pentito?
00:38:46no no assolutamente
00:38:47perché il matrimonio
00:38:48dura da 35 anni
00:38:49i miei figli
00:38:50per fortuna
00:38:51li ho indirizzati
00:38:52sono tutte e due
00:38:53avviatissime nel loro lavoro
00:38:55uno sta
00:38:56la ragazza sta a Milano
00:38:58il ragazzo
00:38:59eh
00:39:00lavora
00:39:01a Pontedera la Piaggio
00:39:02e adesso
00:39:03e ha
00:39:04da noia
00:39:05come si fa a spostare la famiglia
00:39:06da Ragusa a Taranto
00:39:07Napoli
00:39:08Messina
00:39:09e chiede la mia moglie
00:39:10undici traslochi
00:39:11mi ha detto
00:39:12appena torniamo a Messina
00:39:13trovi un'altra squadra
00:39:14ti ammazzo
00:39:15dopo l'anno scorso
00:39:16mi ha detto
00:39:17trovi un'altra squadra
00:39:18a Messina
00:39:19mi ha detto
00:39:20oppure
00:39:21trovo un altro lavoro
00:39:22ho detto no va bene
00:39:23cercherò di fare
00:39:24so che con Cristina
00:39:25un progetto c'è
00:39:26sì c'è un progetto
00:39:27con Cristina
00:39:28con la PCR
00:39:29in generale
00:39:30con l'UNIME
00:39:31eh
00:39:32che è un progetto
00:39:33interessante
00:39:34perché con
00:39:35Cristina
00:39:36che è un progetto
00:39:37interessante
00:39:38perché coinvolge
00:39:39anche il settore maschile
00:39:40e
00:39:41al tempo stesso
00:39:42ci sono le strutture
00:39:43per poterlo
00:39:44portare avanti
00:39:45eh
00:39:46è ovvio che
00:39:47eh
00:39:48essere andato via
00:39:49da Messina
00:39:50è stata una necessità
00:39:51e non
00:39:52una scelta
00:39:53perché
00:39:54dopo
00:39:55la fine
00:39:56di quel periodo
00:39:57magico
00:39:58contraddistinto
00:39:59da
00:40:00i derby
00:40:01rescifina
00:40:02eh
00:40:03contro PCR
00:40:04eh
00:40:05è stato
00:40:06un progetto
00:40:07scomparso
00:40:08e quindi
00:40:09ci siamo trasferiti
00:40:10a Taranto
00:40:11e poi
00:40:12lì è
00:40:13è nato tutto
00:40:14i nostri amici
00:40:15fogaceri
00:40:16ci reclamano
00:40:17da qualche minuto
00:40:18però ancora qualche domanda
00:40:19la possiamo
00:40:20possiamo fare
00:40:21perché siccome hai detto
00:40:22che in questo momento
00:40:23il Messina Calcio
00:40:24non va bene
00:40:25qua c'è un progetto
00:40:26dico vorrei
00:40:27tranquillizzare i tifosi
00:40:28non c'entriamo
00:40:29vorremmo cercare solamente
00:40:30e questo lo dico
00:40:31da quando sono presidente
00:40:32del comitato
00:40:33ovviamente
00:40:34il mio obiettivo
00:40:35è sempre di riportare
00:40:36Messina in grande
00:40:37e e
00:40:38quindi
00:40:39dalla PCR
00:40:40c'è questa migrazione
00:40:41verso l'unime
00:40:42che è stata individuata
00:40:43anche da mio papà
00:40:44quando c'era Silvia
00:40:45Salvatore
00:40:46come riferimento
00:40:47eh
00:40:48squadra super part
00:40:49squadra della città
00:40:50squadra dell'università
00:40:51vorremmo provare
00:40:52a fare
00:40:53qualcosa
00:40:54ma io vorrei fare un passo indietro con te Cristina
00:40:57tornare a quel millenove
00:40:58agli inizi degli anni
00:40:59novanta
00:41:00quando appunto
00:41:01il Messina
00:41:02fallisce
00:41:03perché
00:41:04il Messina
00:41:05si parte dalla serie D
00:41:06non è una grande serie D
00:41:07a quel punto
00:41:08c'è una squadra
00:41:09che dalla due
00:41:10sta andando verso la uno
00:41:11ma ancora siete così
00:41:12molto
00:41:13in maniera
00:41:14dilettantissima
00:41:15voi forse non credevate
00:41:16neanche allora
00:41:17di arrivare a certi livelli
00:41:18di giocarvi uno scudetto
00:41:19una
00:41:20una finale di Coppa Italia
00:41:21e poi succede
00:41:22che c'è l'esplosione
00:41:23perché a Messina
00:41:24le mezze misure
00:41:25non ci sono mai
00:41:26a certo punto
00:41:27Messina si scopre
00:41:28amante della
00:41:29pallacanestro femminile
00:41:30al punto tale
00:41:31che una serata
00:41:32che si fa in Italia
00:41:33con la GSM
00:41:34di
00:41:35la GSM
00:41:36con la Pulcomense
00:41:37ci sono
00:41:38quattromila persone
00:41:39dentro il palatraguzzi
00:41:40e quattromila
00:41:41restano fuori
00:41:42ti ricordi
00:41:43voi eravate in campo
00:41:44sì assolutamente
00:41:45non mi siete forse
00:41:46rese conto
00:41:47ma noi fuori
00:41:48no ma non ci siamo
00:41:49rese conto
00:41:50perché è quello che
00:41:51di cui discutevamo
00:41:52il punto di partenza
00:41:53che è diverso
00:41:54da quello di oggi
00:41:55oggi fai una squadra
00:41:56perché punti
00:41:57arrivare in a uno
00:41:58punti essere un riferimento
00:41:59punti essere riconosciuto
00:42:00la motivazione
00:42:01è un'altra
00:42:02la PCR
00:42:03di allora
00:42:04con poi
00:42:05GSM
00:42:06che
00:42:07forse vede qualcosa
00:42:08che brilla
00:42:09e
00:42:10nasce da
00:42:11un amore
00:42:12per quello che si fa
00:42:13ecco ma raccontiamo
00:42:14quella sera
00:42:15esatto
00:42:16vi giocavate la finale
00:42:17la finale
00:42:18della Coppa Italia
00:42:19ti dico solo questo
00:42:20noi arriviamo al campo
00:42:21sempre un'ora e mezza
00:42:22prima
00:42:23però
00:42:24il ricordo più
00:42:25della Coppa Italia
00:42:26che è stato
00:42:27già una cosa
00:42:28che era
00:42:29nell'aria
00:42:30che era una cosa
00:42:31che era una cosa
00:42:32che eravamo una realtà
00:42:33la vera sorpresa
00:42:34è stata nella finale
00:42:35il giorno in cui morì
00:42:36Senna
00:42:37che
00:42:38noi eriamo al campo
00:42:39un'ora e mezza prima
00:42:40era la finale
00:42:41per andare in a uno
00:42:42in a uno
00:42:43quindi c'era
00:42:44un anno indietro
00:42:45eh sì
00:42:46perché lì è
00:42:47la svolta
00:42:48è la svolta
00:42:49che non si aspettava
00:42:50nessuno
00:42:51è lì il campo
00:42:52strapieno
00:42:53l'uno maggio
00:42:54in cui
00:42:55tutti in casa
00:42:56diciamo
00:42:57non verrà nessuno
00:42:58l'uno maggio
00:42:59io salgo
00:43:00perché sono sempre
00:43:01la prima
00:43:02a salire per fare i tiri
00:43:03metto un piede
00:43:04sento tremare
00:43:05il palazzetto
00:43:06incominciano i cori
00:43:07mi giro
00:43:08il campo strapieno
00:43:09scendo sotto
00:43:10e dico ragazze
00:43:11ma c'è tutto pieno
00:43:12come c'è tutto pieno
00:43:13è tutto pieno
00:43:14quindi risalgo
00:43:15un'emozione enorme
00:43:16e quella è stata
00:43:17la prima volta
00:43:18eh
00:43:19però
00:43:20ho pensato
00:43:21vabbè
00:43:22perché la finale
00:43:23quella era appunto
00:43:24la la finale
00:43:25poi mi riferivo
00:43:26alla finale
00:43:27con la comencia
00:43:28in cui
00:43:29abbiamo
00:43:30dalla partita
00:43:31vinta in casa
00:43:32con la Pulcomenz
00:43:33in cui ci fu il delirio
00:43:34e quindi
00:43:35questa finale
00:43:36di Coppa Italia
00:43:37c'è stato poi
00:43:38un
00:43:39una sorta di
00:43:40ehm
00:43:41di antagonismo
00:43:42fra l'allenatore
00:43:43del Como
00:43:44del Como
00:43:45Aldo Corno
00:43:46e la nostra tifoseria
00:43:47quindi sai
00:43:48all'epoca
00:43:49quando te la prendi
00:43:50un po'
00:43:51con la tifoseria
00:43:52tutti i messinesi
00:43:53si coalizzarono
00:43:54e ci fu
00:43:55l'inferno
00:43:56tutti
00:43:57ci fu
00:43:58l'inferno
00:43:59di questo Aldo Corno
00:44:00e il prefetto di allora
00:44:01Mauro Gucce
00:44:02venne
00:44:03chiamò in TV
00:44:04chiamò il direttore Calarco
00:44:05allora
00:44:06perché c'erano tre
00:44:07quattromila persone
00:44:08che rimasero fuori
00:44:09non c'era Marica
00:44:10Michalizi
00:44:11no io no
00:44:12non c'ero
00:44:13non gliene fregava nulla
00:44:14no ma per carità
00:44:15c'eri
00:44:16no non c'ero
00:44:17ma
00:44:18guardavo da da lontano
00:44:19i successi
00:44:20il prefetto
00:44:21credo fosse profili
00:44:22non non ricordo in quale
00:44:23ci implorò
00:44:24noi tecnicamente
00:44:25avevamo la possibilità
00:44:26per fare
00:44:27i collegamenti
00:44:28all'interno del
00:44:29del TG
00:44:30Serale
00:44:31e ci chiese
00:44:32di fare una diretta
00:44:33di fare la diretta
00:44:34proprio per
00:44:35tutta
00:44:36l'area del palatracuzzi
00:44:37che tra l'altro
00:44:38è incastonata
00:44:39in mezzo alle case
00:44:40si
00:44:41cominciò ad andare via
00:44:42perché materialmente
00:44:43non potevano più entrare
00:44:44le persone lì
00:44:45era un inferno
00:44:46sì sì
00:44:47anche la tribuna
00:44:48superiore
00:44:49che è sempre stata inagibile
00:44:50era
00:44:51all'epoca
00:44:52piena
00:44:53e poi
00:44:54tutto questo però
00:44:55non lo capiremo
00:44:56perché
00:44:57così come è arrivato
00:44:58è svanito
00:44:59perché
00:45:00te lo dico
00:45:01ce lo penso
00:45:02lo dico
00:45:03lo sai sono schietta
00:45:04perché purtroppo
00:45:05poi a Messina
00:45:06quando raggiungi certi livelli
00:45:07poi c'è
00:45:08lo fa uno
00:45:09ma se non lo faccio io
00:45:10non lo deve fare l'altro
00:45:11allora incomincia
00:45:12l'allontanamento
00:45:13non puoi essere un fenomeno
00:45:14perché purtroppo
00:45:15poi è così
00:45:16poi
00:45:17non scatta
00:45:18la solidarietà
00:45:19che dovrebbe scattare
00:45:20scatta l'antagonismo
00:45:21che è una cosa bruttissima
00:45:22l'abbiamo vissuto
00:45:23le aziende
00:45:24iniziarono a supportare
00:45:25questa realtà
00:45:26incominciarono
00:45:27a non supportarla
00:45:28e
00:45:29questa purtroppo è una cosa
00:45:30che
00:45:31non ci scrolliamo
00:45:32di dosso
00:45:33Massimo Giacoppo
00:45:34anche tu
00:45:35hai vissuto
00:45:36questo
00:45:37antagonismo
00:45:38di cui parlava Cristina Correnti
00:45:39a Messina
00:45:40e soprattutto
00:45:41abbiamo
00:45:42sentito
00:45:43nel corso
00:45:44di questo appuntamento
00:45:45più volte
00:45:46l'espressione
00:45:47via da Messina
00:45:48come è stata
00:45:49la tua vita
00:45:50lontano da Messina
00:45:51in quel periodo
00:45:52di massima esplosione
00:45:53della tua carriera
00:45:54beh sì
00:45:55l'antagonismo a Messina
00:45:56l'ho vissuto
00:45:57nel periodo
00:45:58della giovanite
00:45:59chiaramente
00:46:00purtroppo
00:46:01
00:46:02si è sempre vissuto
00:46:03questo
00:46:04questo problema
00:46:05però si vive
00:46:06finché poi
00:46:07una delle due squadre
00:46:08non fa il grande salto
00:46:09di qualità
00:46:10quindi poi
00:46:11la seconda squadra
00:46:12si deve
00:46:13un po' accodare
00:46:14questo a Messina
00:46:15è successo
00:46:16quando io avevo 17 anni
00:46:17che è stata anche
00:46:18la mia fortuna
00:46:19che la squadra
00:46:20la polisportiva Messina
00:46:21del presidente Carmignani
00:46:22è salita in A1
00:46:23per me è stato
00:46:24un ottimo trampolino
00:46:25di lancio
00:46:26quindi
00:46:27grande visibilità
00:46:28e poi da lì
00:46:29ho avuto la fortuna
00:46:30poi di essere
00:46:31chiamato da altre squadre
00:46:32e
00:46:33la mia esperienza
00:46:34altrove
00:46:35se parliamo di cibo
00:46:36malissimo
00:46:37perché
00:46:38perché
00:46:39perché
00:46:40non sapevo cucinare
00:46:41e non so cucinare
00:46:42tuttora
00:46:43quindi mi sono trovato
00:46:44da solo
00:46:45fuori
00:46:46prima a Siracusa
00:46:47e poi a Recco
00:46:48per cui
00:46:49è stato un trauma
00:46:50Massimo non sai cucinare
00:46:51ma
00:46:52tornando all'attualità
00:46:53tu comunque hai dei locali
00:46:54sì sì sì
00:46:55ho delle piccole partecipazioni
00:46:56quindi io non lo direi
00:46:57non so cucinare
00:46:58esatto
00:46:59tanto non sono io in cucina
00:47:00ovviamente
00:47:01meno male
00:47:02meno male
00:47:03sì ho delle
00:47:04delle partecipazioni
00:47:05in alcuni locali
00:47:06di di Messina
00:47:07dove si fa anche ristorazione
00:47:08però chiaramente
00:47:09non è il mio
00:47:10no
00:47:11il mio
00:47:12massimo ha
00:47:13importanti progetti
00:47:14che riguardano
00:47:15anche il
00:47:16il sociale
00:47:17eh
00:47:18personalmente
00:47:19ho potuto
00:47:20toccare con mano
00:47:21il suo impegno
00:47:22perché
00:47:23in estate
00:47:24eh
00:47:25si
00:47:26ospita
00:47:27in Ticina
00:47:28alla Polisportiva Messina
00:47:29lì a Sant'Agata
00:47:30i bimbi della
00:47:31casa famiglia del
00:47:32CIRS
00:47:33eh
00:47:34e
00:47:35e quindi offre
00:47:36loro
00:47:37diciamo la possibilità
00:47:38anche di imparare
00:47:39uno sport
00:47:40
00:47:41e questo è il tuo impegno
00:47:42anche per il futuro
00:47:43assolutamente
00:47:44diciamo che
00:47:45mi sono prefissato
00:47:46anche degli obiettivi
00:47:47di cui parlavo
00:47:48anche prima
00:47:49di farlo
00:47:50per i miei figli
00:47:51eh
00:47:52tu parli di estate
00:47:53perché giustamente
00:47:54per il momento
00:47:55abbiamo una
00:47:56una struttura aperta
00:47:57soltanto d'estate
00:47:58per cui in quel periodo
00:47:59eh
00:48:00le nostre porte sono sempre aperte
00:48:01alle varie associazioni
00:48:02di qualsiasi
00:48:03tipologia
00:48:04eh
00:48:05come diciamo prima
00:48:06uno dei miei obiettivi
00:48:07sarebbe quello di
00:48:08di fare una squadra
00:48:09paralimpica
00:48:10di pallannuoto
00:48:11eh
00:48:12però chiaramente
00:48:13abbiamo bisogno di
00:48:14continuità
00:48:15soprattutto negli impianti
00:48:16perché
00:48:17come hai ben visto tu
00:48:18le persone
00:48:19che vengono da
00:48:20eh
00:48:21delle situazioni
00:48:22un po' più difficili
00:48:23un po' più disagiate
00:48:24possono trovare
00:48:25una grande valvola di sfogo
00:48:26nello sport
00:48:27eh
00:48:28lo sport può essere salvezza
00:48:29per loro in questi
00:48:30in queste situazioni
00:48:31per cui
00:48:32penso che
00:48:33per noi sportivi
00:48:34sia anche una responsabilità
00:48:35quella di dare
00:48:36questo progetto
00:48:37penso che
00:48:38Alessandro Arcigli
00:48:39qualche consiglio utile
00:48:40può anche dartelo
00:48:41però
00:48:42adesso facciamo un break
00:48:43con i nostri amici
00:48:44che
00:48:45ci faranno gustare
00:48:46la loro fogaccia
00:48:47perché
00:48:48è l'ultima parte
00:48:49di trasmissione
00:48:50a che punto siamo?
00:48:51Natalia?
00:48:52Finito?
00:48:53Quindi non c'è una doppia cottura?
00:48:54Dieci minuti al suolo
00:48:55e pronta
00:48:56Dieci minuti al suolo
00:48:57significa
00:48:58tolta la teglia
00:48:59direttamente lì
00:49:00la stessa cosa
00:49:01la stessa cosa poi
00:49:02per altri dieci minuti
00:49:03allora
00:49:04Alessandro
00:49:05tu
00:49:06attività paralimpica
00:49:07immagino che di storie
00:49:08anche difficili
00:49:09da raccontare
00:49:10ne abbia
00:49:11eh
00:49:12hai avuto
00:49:13una grandissima esperienza
00:49:14cinque volte
00:49:15per
00:49:17abbiamo raccontato
00:49:18di uno scudetto storico
00:49:19ma storico in quel periodo
00:49:20è stata anche
00:49:21la costituzione
00:49:22di un centro federale
00:49:23a Messina
00:49:24un centro olimpico
00:49:25a Messina
00:49:26di bambini
00:49:27quando poi
00:49:28sono stato
00:49:29proiettato
00:49:30e catapultato
00:49:31in questo progetto
00:49:32paralimpico
00:49:33ho riportato
00:49:34in ambito paralimpico
00:49:35quello che avevo imparato
00:49:36a Messina
00:49:37con l'obiettivo
00:49:38non
00:49:39non lo nascondo
00:49:40di riportare
00:49:41a Messina
00:49:42l'esperienza che sto facendo
00:49:43ad altissimo livello
00:49:44con
00:49:45con i diversamente abili
00:49:46con
00:49:47con l'attività paralimpica
00:49:48e quindi
00:49:49quello che facevamo
00:49:50a livello giovanile
00:49:51quello che ci ha portato
00:49:52a vincere lo scudetto
00:49:53storico per Messina
00:49:54l'ho riportato
00:49:55in ambito paralimpico
00:49:56purtroppo
00:49:57lontano da Messina
00:49:58noi siamo a Lignano
00:49:59Sabbiodoro
00:50:00con la nazionale
00:50:01delle
00:50:02con la nazionale in carrozzina
00:50:03abbiamo sette persone
00:50:04in carrozzina
00:50:05che vivono a Lignano
00:50:06e fanno quello
00:50:07che negli anni novanta
00:50:08facevamo a Villa Dante
00:50:09e cioè
00:50:10allenamento
00:50:11tutti i giorni
00:50:12con
00:50:13i migliori
00:50:14i migliori tecnici
00:50:15con
00:50:16le migliori strutture
00:50:17sei cambiato come persona
00:50:18da quando alleni
00:50:19atleti paralimpici?
00:50:20su questo dubbi
00:50:21non ne ho mai avuto
00:50:22sono sicuramente un uomo migliore
00:50:23ma quello su cui
00:50:24non avevo mai
00:50:25messo l'accento
00:50:27è che sono un allenatore
00:50:28più bravo
00:50:29cioè che si possa migliorare
00:50:30dal punto di vista umano
00:50:31questo
00:50:32non perdiamo nemmeno tempo
00:50:33a spiegarlo
00:50:34ma che si possa migliorare
00:50:36dal punto di vista tecnico
00:50:37è stata una piacevole sorpresa
00:50:39perché tutti noi
00:50:40diciamo che
00:50:41l'allenamento
00:50:42deve tirare fuori
00:50:43il massimo delle abilità
00:50:45cercando di mascherare
00:50:47il massimo delle disabilità
00:50:49che nel caso di atleti abili
00:50:51sono disabilità tecniche
00:50:53nel caso di persone con disabilità
00:50:55le abilità sono estremizzate
00:50:57e le disabilità
00:50:59non sono soltanto tecniche
00:51:00ma sono anche fisiche
00:51:01e quindi riuscire ad adattare
00:51:03le performance
00:51:04e le competenze tecniche
00:51:06alle peculiarità delle discipline sportive
00:51:09è una grandissima scommessa
00:51:11che poi ti riporti anche in ambito olimpico
00:51:14perché ti abitui a pensare
00:51:16a pensare in un altro modo
00:51:18metti in pratica
00:51:19quello che molto spesso
00:51:20in ambito olimpico
00:51:21rimane solo teoria
00:51:22fantastico
00:51:23adesso ci facciamo raccontare
00:51:24da Giovanni Perdichiz
00:51:25una storia particolare
00:51:27perché la palla canestro
00:51:29nasce a Barcellona
00:51:30arriva in serie A2
00:51:32e poi c'è il passaggio a Messina
00:51:34perché voi giocate sempre
00:51:35con un palazzetto
00:51:36che non è adeguato
00:51:37alla vostra categoria
00:51:38partite dalla Iascarpaci
00:51:40dove bisognava fermarsi
00:51:42per la condensa
00:51:43perché c'erano 300 persone
00:51:45era la palestra di una scuola
00:51:46sostanzialmente
00:51:47poi andate a San Filippo
00:51:48ma voi siete promossi in B1
00:51:51e quindi anche quello non è agito
00:51:53finalmente si inaugura il Palalberti
00:51:55a quel punto si parla di ambizioni di serie A
00:51:57per cui c'è sempre un palazzetto
00:51:59che non vi supporta
00:52:00quindi che succede?
00:52:01come arrivate a Messina?
00:52:03un po' anche per
00:52:05un po' per i costi
00:52:07principalmente
00:52:09di mantenimento
00:52:10di una squadra
00:52:11a certi livelli
00:52:12poi dopo aver
00:52:13sfiorato la 1 a Barcellona
00:52:15sicuramente
00:52:17ci si aspettava molto
00:52:18da quella squadra
00:52:19da quella società
00:52:20e quindi
00:52:22anche per
00:52:23avere un supporto adeguato
00:52:24per
00:52:25continuare
00:52:26il trasferimento a Messina
00:52:27dove si poteva puntare
00:52:29con il nuovo San Filippo
00:52:31alla 1
00:52:32ecco ci racconti qualche aneddota
00:52:34che magari adesso
00:52:35a distanza
00:52:38di vent'anni
00:52:40si può raccontare
00:52:42sì anche più di vent'anni
00:52:43quasi ventiquattro
00:52:45
00:52:46aneddoto
00:52:48io vorrei sapere una cosa da Giovanni
00:52:50ma con Oliver
00:52:52tu hai avuto Oliver
00:52:53prima facciamo arrivare alla squadra a Messina
00:52:55e poi magari parliamo di
00:52:57questo passaggio che è molto simpatico
00:52:59facciamo arrivare alla squadra a Messina
00:53:00come arriva?
00:53:01a parte l'ingegnere Caruso
00:53:03che ricordiamo
00:53:04il grande imprenditore
00:53:05Nino Piccolo
00:53:06però
00:53:07a Barcellona non l'hanno presa bene
00:53:09ecco questo
00:53:10no no no non l'hanno presa
00:53:11e anche devo dire
00:53:12anche ha ragione per loro
00:53:14perché Barcellona ormai
00:53:16anche tuttora ha uno zoccolo duro
00:53:18di duemila persone
00:53:19che vanno a vedere anche
00:53:21dieci bambini
00:53:22che corrono dietro a un pallone
00:53:23di basket
00:53:25quindi non l'hanno presa sicuramente bene
00:53:27però
00:53:28la necessità
00:53:29e anche
00:53:30l'esigenza di Capizzi
00:53:32era quella di avere
00:53:33un supporto economico
00:53:34che
00:53:35una piazza come Barcellona
00:53:37non riusciva più
00:53:39a garantire
00:53:40e quindi
00:53:41le infinite riunioni
00:53:43tra Barcellona e Messina
00:53:45una volta eravamo a Barcellona
00:53:47poi andavamo a Messina
00:53:48riunione
00:53:49no non si fa niente
00:53:50si torna a Barcellona
00:53:51poi si arriva a Barcellona
00:53:52riunione col sindaco
00:53:53no non si fa niente
00:53:54si arriva a Messina
00:53:56questo per
00:53:57per un mesetto
00:53:59e poi la decisione di
00:54:01di portarla a Messina
00:54:02il primo anno
00:54:03un via vai
00:54:05continuo
00:54:06di giocatori che
00:54:08ogni giorno mi
00:54:10mi toccava entrare nello spogliatoio
00:54:12piacere sono Giovanni Perdichizzi
00:54:14sono l'allenatore della squadra
00:54:16perché c'erano giocatori
00:54:18che arrivavano
00:54:20giorno per giorno
00:54:22arrivavano stranieri
00:54:23e praticamente
00:54:25toccava nuovamente rifare
00:54:27rifare tutto
00:54:28e questo per il primo anno
00:54:29poi gli anni successivi
00:54:31arrivata Andrea Lucchi
00:54:33a cui Messina deve anche tanto
00:54:35perché ha importato quella
00:54:37professionalità nel
00:54:39nel management e quindi
00:54:41quella visione
00:54:43e quindi due primi campionati
00:54:45di A2 a Messina sono stati
00:54:47e quindi arriviamo a quella famosa sera di Messina
00:54:49Treviso, Mauro, dove
00:54:51ci fu anche lì
00:54:53prima di campionato contro
00:54:55giustamente
00:54:57da Messina
00:54:59e
00:55:01noi riuscimmo
00:55:03in un pala San Filippo gremito
00:55:05all'inverosimile
00:55:07riuscimmo a vincere
00:55:09a batterli e quindi
00:55:11a cominciare nel migliore dei modi
00:55:13secondo noi
00:55:15quel campionato
00:55:17purtroppo durò poco
00:55:19che poi per
00:55:21varie vicissitudini che tutti
00:55:23conosciamo e ci ricordiamo penso
00:55:25durò
00:55:27nel frattempo Mari che esplode
00:55:29l'FC Messina che ci regala
00:55:31il sogno della Serie A
00:55:33per cui ci fu una sovrapposizione
00:55:35mi ricordo che inizialmente si andava
00:55:37prima a vedere Messina
00:55:39e poi la pallacane. Però sempre
00:55:41un'alternanza, mai due sport
00:55:43a livelli
00:55:45pensavamo di aver raggiunto
00:55:47il cielo con un dito sportivamente a Messina
00:55:49niente sapendo che
00:55:51anche lì Cristina è sfumato tutto
00:55:53e quindi niente
00:55:55e poi la uno che
00:55:57è sfumata qua a Messina con una
00:55:59fine
00:56:01direi indecorosa anche per
00:56:03Messina perché Messina
00:56:05non scordiatelo
00:56:07ha avuto il presidente della Federazione
00:56:09Italiana Enrico Vinci
00:56:11era di Messina. Il presidente
00:56:13del comitato regionale di tutta la Sicilia
00:56:15Santi Cardullo
00:56:17era barcellonese
00:56:19però viveva stabilmente
00:56:21a Messina. Adesso c'è
00:56:23Cristina che è sulle sue
00:56:25orme. Giovanni Mamini sei debitore
00:56:27di una risposta. Oliver.
00:56:29Oliver lo hai portato
00:56:31anche a Capodornando, lo hai voluto là.
00:56:33Amore e odio. Più amore o più odio?
00:56:35Era un giocatore straordinario
00:56:37però ogni tanto
00:56:39però andava gestito
00:56:41perché ogni tanto
00:56:43era molto esuberante e poi
00:56:45poi la palla ce l'ho
00:56:47sempre io. Sì, questa sua
00:56:49però era un giocatore
00:56:51che poi alla fine ti faceva vincere partite
00:56:53e campionati. E' il giocatore
00:56:55più forte che hai allenato. A Messina?
00:56:57Sì, a Messina. O come allenatore
00:56:59in generale. È una curiosità che ho sempre
00:57:01voluto. Ho allenato McIntyre a Capodornando
00:57:03che poi è stato per tre anni
00:57:05miglior giocatore in Europa. Sì.
00:57:07Ha nominato miglior giocatore in Europa
00:57:09ma anche a Capodornando ho allenato
00:57:11parecchi giocatori forti anche a
00:57:13Brindisi. Omar Thomas
00:57:15che è stato poi per tanti anni
00:57:17miglior giocatore. Ricordo Bonner che poi andò in
00:57:19NBA partito da Messina.
00:57:21Bonner partito da Messina che poi
00:57:23andò in NBA e ha giocato per
00:57:25quindici anni in NBA
00:57:27di Sant'Antonio
00:57:29per cui no, di giocatori
00:57:31forti sia italiani
00:57:33sia stranieri perché io ricordo a tutti
00:57:35che i vari
00:57:37Rombaldoni, Soragna, Li Vecchi
00:57:39quando li abbiamo presi a Barcellona
00:57:41avevano diciotto anni ciascuno
00:57:43non li conosceva nessuno
00:57:45da Pistoia ce li avevano
00:57:47chiamati e poi
00:57:49sono andati in prestito e giusto
00:57:51loro poi si sono piangevano quando sono
00:57:53sono arrivati. Grande, grande
00:57:55Matteo Soragna. E poi piangevano anche quando sono andati
00:57:57via dopo tanti anni. Matteo Soragna è
00:57:59diventato poi giocatore simbolo
00:58:01e anche commentatore della nazionale
00:58:03ora commentatore Sky anche
00:58:05Rombaldoni tanti anni in nazionale
00:58:07Agostino Livecchi in nazionale
00:58:09marcava tale Michael Jordan
00:58:11nel nei campionati mondiali
00:58:13insomma tantissimi giocatori
00:58:15io vorrei sapere
00:58:17quanto tempo manca?
00:58:19due minuti
00:58:21e poi
00:58:23Giovanni è andato fuori
00:58:25Giovanni Calabria, Gavirade, grandi allenatori
00:58:27ha vinto ora addirittura l'allenatore
00:58:29anche le Olimpiadi, allena la figlia
00:58:31tu invece il salto dal
00:58:33canottaggio all'atletica perché
00:58:35e se ti è mai rimasta la voglia
00:58:37di tornare invece in barca? Allora
00:58:39velocemente
00:58:41no, non mi è tornata
00:58:43la voglia, ogni tanto per piacere chi lo sa
00:58:45lo farò, ma non
00:58:47questo non sento la mancanza
00:58:49e perché atletica e non continuare
00:58:51nel tuo sport? Allora, canottaggio era un po'
00:58:53difficile qui, in ogni caso
00:58:55diciamo, apro una piccola parentesi
00:58:57ricordando
00:58:59la famiglia Gama e
00:59:01Salvatore Gama perché è giusto ricordarlo
00:59:03ha portato il canottaggio
00:59:05a Messina ma anche in Sicilia
00:59:07è stato un grande stimolo
00:59:09e poi col figlio Franco
00:59:11ci legano ovviamente come succede
00:59:13nello sport a tutti quanti
00:59:15di legarsi in modo
00:59:17inevitabile e bello con i propri allenatori
00:59:19i propri dirigenti
00:59:21no, poi
00:59:23l'atletica leggera era il mio grande
00:59:25sogno, non c'è stato nessuno mai
00:59:27che mi ha individuato
00:59:29pensavo solo al calcio a quell'età
00:59:31infatti ero giocato al
00:59:33Tremestieri, a Santa Teresa di Riva
00:59:35le mie radici profonde
00:59:37sono di là con Giacinto
00:59:39un amico per Nicone, un allenatore
00:59:41un car amico
00:59:43e quindi
00:59:45è stato un passaggio
00:59:47l'atletica per me era
00:59:49qualcosa di
00:59:51il primo sport, era
00:59:53qualcosa di inarrivabile
00:59:55però, non lo so, ero impegnato nel calcio
00:59:57poi sono passato al canottaggio per sfida
00:59:59insomma le attività in famiglia
01:00:01Liberti non mancano
01:00:05ricordiamo che Antonello
01:00:07Liberti è il fratello della grande soprano
01:00:09di Lucia
01:00:11di una amministratrice
01:00:13di Pinella
01:00:15per cui è una famiglia
01:00:17che abbiamo tutto conosciuto
01:00:19nell'arco degli ultimi anni
01:00:21per varie attività
01:00:23diciamo forse la famiglia, non lo so
01:00:25ognuno ha avuto nel proprio campo
01:00:27qualcosa da
01:00:29fare, da dire
01:00:31non sono bravo come mia sorella Lucia
01:00:33a cantare?
01:00:35Facendo un parallelo
01:00:37e neanche a fare il politico
01:00:39quello proprio, purtroppo per carattere
01:00:41non lo so
01:00:43però medaglie ne stai portando
01:00:45Sì, diciamo che poi per me
01:00:47dopo il canottaggio ho portato la maratona
01:00:49qua a Messina, era il mio sogno
01:00:51perché ero a New York nell'ottantotto
01:00:53proprio perché mia sorella cantava
01:00:55al Metropolitan
01:00:57e vi di passare sotto, eravamo al trentatresimo piano
01:00:59di tutta sta gente
01:01:01e c'era la maratona di New York in quel periodo
01:01:03e là sono rimasto innamorato
01:01:05ho detto no, la devo portare a Messina e ce l'ho fatta
01:01:07è molto difficile
01:01:09è un evento molto molto difficile
01:01:11complesso
01:01:13dobbiamo ripartire di nuovo
01:01:15quindi con la Polisportivo di Seus
01:01:17che abbiamo la società di atletica
01:01:19e poi io, siccome le mie radici profonde
01:01:21sono di Santa Teresa di Riva
01:01:23ero lì che andavo a scuola
01:01:25a insegnare
01:01:27e vidi il campo di atletica di Savoca
01:01:29bellissimo
01:01:31qua l'atletica non l'ha fatta mai nessuno
01:01:33è stata sempre una cosa che è
01:01:35dentro di me, per me l'atletica
01:01:37quindi abbiamo fatto nascere
01:01:39l'atletica Savoca e devo dire che abbiamo avuto
01:01:41tanti risultati, quest'anno un vicecampeone italiano
01:01:43e ci stiamo allenando
01:01:45per ora sulla spiaggia
01:01:47e sul lungomare
01:01:49è uno dei tanti problemi di Messina
01:01:51ma mancano pochi minuti
01:01:53abbiamo parlato di Giovanni Calabrese
01:01:55vediamo questa pillola che ci ha inviato
01:01:57perché qua è già pronto per stornare
01:01:59il nostro amico Giovanni Calabrese
01:02:01è un mito
01:02:03Giovanni Calabrese e poi siamo pronti per gustare la focaccia
01:02:09tu sei il tecnico in questo momento
01:02:11ma ormai da anni della Canottieri Gavirate
01:02:13dove abiti, dove vivi
01:02:15da tempo
01:02:17alleni anche tua figlia se non sbaglio
01:02:19sì, sono 24 anni
01:02:21che alleno qui a Gavirate
01:02:23da dopo Sidney, ho iniziato
01:02:25su questo splendido lago
01:02:27faccio una panoramica
01:02:29che meraviglia
01:02:31alleno stretto sicuramente
01:02:35sei ospite del Mangia Storie
01:02:37te ne ho parlato fuori onda
01:02:39prima
01:02:41di questa trasmissione che vuole rendere omaggio
01:02:43ai grandi sportivi di Messina
01:02:45ai messinesi che hanno fatto grande lo sport
01:02:47tu hai vinto medaglie mondiali
01:02:49due ori se non sbaglio
01:02:51e hai vinto una medaglia
01:02:53anche alle Olimpiadi, un bronzo
01:02:55che ricordi hai?
01:02:57oggi dopo tanto tempo
01:02:59cosa ti rimane di quei successi Giovanni?
01:03:03mi rimane la passione
01:03:05l'entusiasmo
01:03:07la motivazione da trasferire a tutti i miei ragazzi
01:03:11quello che è stato mio
01:03:13negli anni ho cercato di trasferirlo
01:03:15agli altri
01:03:17la mia esperienza
01:03:19di vita d'atleta
01:03:21partendo dallo stretto, dalle acque impietuose
01:03:23dalle difficoltà
01:03:25non dico di farle rivivere
01:03:27però di trasferire
01:03:29quelle emozioni, quelle sensazioni
01:03:31ai più giovani
01:03:33e in questi anni devo essere sincero
01:03:35di risultati ne sono venuti tanti
01:03:37sono tanti gli atleti
01:03:39dalla canottiera Icavirate
01:03:41che hanno partecipato a mondiali, vinto medaglie mondiali
01:03:43di categoria
01:03:45abbiamo un oro olimpico a Tokyo
01:03:47cinque atleti
01:03:49hanno preso parte a Parigi
01:03:51e tanti altri
01:03:53si stanno formando
01:03:55la mia esperienza
01:03:57ha dato dei buoni frutti
01:04:07qui dalla sala demo di Cardile Forni
01:04:09non potete immaginare
01:04:11i profumi che
01:04:13riusciamo a sentire noi
01:04:15le focacce sono state sfornate
01:04:17di entrambi gli artigiani
01:04:19della focaccia
01:04:21presenti qui oggi
01:04:23Torre, come è andata?
01:04:25soddisfatto
01:04:27dai tagliamo
01:04:29tagliamo e poi
01:04:31distribuiamo
01:04:33poi ci sono le domande a pancia piena
01:04:37tipica fetta messinese
01:04:39quella stretta e lunga
01:04:41tre per parte
01:04:43Saro Gugliotta
01:04:45dal punto di vista visivo
01:04:47estetico sono un po' diverse
01:04:49quella la trovo più colorita
01:04:51questa un po' meno e forse quella più sottile
01:04:53
01:04:55visivamente
01:04:57è così
01:04:59io invito sempre le persone
01:05:01quando approcciano una cosa a fare tre tipi di
01:05:03esami sensoriali
01:05:05quello visivo che appena abbiamo visto
01:05:07quello olfattivo
01:05:09per capire gli odori
01:05:11dagli odori si capisce tantissimo
01:05:13e poi infine quello gustativo
01:05:15ma tutte e tre con una sua
01:05:17peculiarità
01:05:19ci sono i due tagli diversi
01:05:21con i messinesi armaleo
01:05:23c'è il taglio stretto e lungo
01:05:25mentre il panificio Torre
01:05:27ha fatto la fettina più piccola
01:05:29che va ultimamente un po' più di moda
01:05:31però in effetti Saro
01:05:33aiutami, è così
01:05:35in origine
01:05:37la tipica focaccia messinese
01:05:39quella più stretta e lunga
01:05:41sicuramente è quella
01:05:43che siamo più abituati a vedere
01:05:45da tempo
01:05:47però poi ultimamente si è diminuita
01:05:49sempre di solito
01:05:51fino ad arrivare alla metà
01:05:53non ci resta che provare
01:05:55visto Mauri è arrivato anche il tuo momento
01:05:57dopo tante puntate in regia
01:05:59ora sono al tavolo
01:06:01buona degustazione
01:06:03poi ci ritroviamo a pancia piena
01:06:05ma questo è un momento molto atteso
01:06:07anche per noi
01:06:37bello vedere Cristina Correnti
01:06:39e Nino Molino
01:06:41mangiare insieme alla focaccia
01:06:43seduti al tavolo
01:06:45io ricordo che voi avete vinto
01:06:47anche uno scudetti insieme
01:06:49ma siete stati anche senza parlarvi
01:06:51per un po' di tempo
01:06:53per questioni di basket
01:06:55sì diciamo che
01:06:57non avevo gradito molto
01:06:59l'esultanza di Cristina
01:07:01a fine di un derby
01:07:03che avevamo perso
01:07:05uno dei primi derby
01:07:07tra Vigere
01:07:09e Rescifina
01:07:11che esultanza ha fatto?
01:07:13sono stati tranquilli
01:07:15hanno fatto il trenino in mezzo al campo
01:07:17poi lei si è tolta la maglietta
01:07:19e l'ha mostrata ai nostri tifosi
01:07:21con scritto nove
01:07:23conferma Cristina
01:07:25si è vergognata
01:07:27poi dopo un po' l'ho chiamata
01:07:29gli ho detto però se tu vuoi vincere lo scudetto
01:07:31devi venire a giocare con me
01:07:33tutto confermato Cristina
01:07:35era il nono derby
01:07:37che vincevamo contro la Rescifina
01:07:39lui non c'era da molto
01:07:41però era il nostro nono derby
01:07:43io avevo la maglia numero nove
01:07:45poi avete organizzato il trenino
01:07:47sotto Nino che faceva
01:07:49l'intervista all'RTP
01:07:51vero vero
01:07:53con Vettamoro
01:07:55e quindi lui scende e fa
01:07:57no questa cosa non me l'aspettavo
01:07:59è sbagliato
01:08:01non me l'aspettavo per tre mesi
01:08:03a proposito
01:08:05a proposito di Lidi
01:08:07perché
01:08:09si vi ha gradito tantissimo la focaccia
01:08:11a Catania questa per
01:08:13tanti anni te la dimentichi
01:08:15mangiavi tante altre cose
01:08:17ma la focaccia messinese a Catania
01:08:19no, però bisogna onorare la tavola
01:08:21io a tavola
01:08:23non faccio complimenti
01:08:25d'altra parte tutta gente che ha fatto sacrifici
01:08:27per anni
01:08:29io voglio agganciare a
01:08:31questo aspetto dello sport
01:08:33che non è sempre tutto rose e fiori
01:08:35ad esempio Massimo Giacoppo arriva
01:08:37alle olimpiadi nel 2012
01:08:39vince la medaglia però l'anno prima
01:08:41era stato escluso, perché?
01:08:43raccontaci questo
01:08:45è un aneddoto che mi piace molto raccontare
01:08:47soprattutto ai giovani
01:08:49spesso faccio la seguita degli atleti
01:08:51per fare la preparazione mentale
01:08:53basata sulla mindfulness, la meditazione
01:08:55e mi piace raccontare questo aneddoto
01:08:57perché è importante che i giovani sappiano
01:08:59che la realtà
01:09:01la vita del campione non è sempre
01:09:03facile, quindi ci sono dei momenti
01:09:05molto difficili
01:09:07è un aneddoto che mi piace
01:09:09raccontare, non mi è piaciuto tanto viverlo
01:09:11perché
01:09:13io in nazionale
01:09:15ero abbastanza
01:09:17a un punto fermo nel 2010
01:09:19e nel 2011
01:09:21abbiamo incominciato la preparazione
01:09:23per il mondiale
01:09:25e praticamente ci si vede
01:09:27una trentina di atleti
01:09:29a giugno, poi l'evento
01:09:31il mondiale e l'olimpiade si fa ad agosto
01:09:33e c'è una scrematura
01:09:35fino ad arrivare a 13 persone
01:09:37quindi ogni settimana qualcuno viene
01:09:39eliminato, un po' come un
01:09:41grande fratello
01:09:43e praticamente io ero
01:09:45abbastanza sereno, tranquillo
01:09:47qualche giorno prima di partire per Shanghai
01:09:49dove
01:09:51si è giocato poi il mondiale
01:09:53ho avuto un piccolo
01:09:55battibecco con l'allenatore
01:09:57che sembrava essersi risolto lì
01:09:59ma insomma tre giorni dopo
01:10:01c'è stata la selezione
01:10:03mancavano gli ultimi due
01:10:05da escludere e io praticamente sono stato
01:10:07uno di quei due, non vi racconto il momento
01:10:09perché è stato ancora la pelle d'ora
01:10:11hai fatto il trenino pure tu
01:10:13il motivo della lite, del battibecco
01:10:15io non avevo
01:10:17un carattere facilissimo
01:10:19questo lo riconosco
01:10:21e lì è stata forse la prima volta in cui ho preso
01:10:23una facciata vera
01:10:25importante, insomma sono stato
01:10:27escluso, sono tornato a casa, sono tornato a Messina
01:10:29voi sapete bene che in quei momenti
01:10:31diventavano tutti professori
01:10:33e quindi chiunque incontrassi diceva
01:10:35ma che hai combinato, ma che hai fatto, il mondiale
01:10:37tant'è che io presi andrei
01:10:39ad Alicuti
01:10:41addirittura!
01:10:43sono stato in isolamento
01:10:45Alicuti?
01:10:47no no proprio Alicuti, non volevo vedere più nessuno
01:10:49infatti sono stato cinque giorni lì
01:10:51da sola ad Alicuti
01:10:53e vabbè, poi sono dovuto tornare
01:10:55ha iniziato il mondiale
01:10:57quindi vedevo queste partite in tv
01:10:59l'Italia andava avanti
01:11:01hai imparato qualcosa da questo?
01:11:03parecchio, parecchio
01:11:05soprattutto vedere l'Italia vincere
01:11:07e io restare a casa al faro
01:11:09a mangiare la granita
01:11:11per quanto possa essere buona
01:11:13ma è stata un'esperienza molto importante
01:11:15siamo troppo curiosi
01:11:17l'ha detto l'allenatore
01:11:19dice, lo racconta, ce lo riprego
01:11:21niente di particolare
01:11:23però appunto lui era siciliano
01:11:25io ero siciliano
01:11:27quindi vi siete beccati in siciliano
01:11:29però devo dire
01:11:31che da quel momento
01:11:332011
01:11:35è stato per me un bivio importante
01:11:37perché lì ho visto appunto l'Italia vincere
01:11:39l'anno dopo ci sarebbero state le olimpiadi
01:11:41e lì
01:11:43ho fatto una scelta
01:11:45lascio stare la nazionale
01:11:47oppure scelgo di
01:11:49qualunque cosa succeda, puntare alle olimpiadi
01:11:51e devo dire che sono stato
01:11:53molto determinato in questa cosa
01:11:55per me l'unico obiettivo sono state le olimpiadi
01:11:57penso che a gennaio c'è stato un altro europeo
01:11:59al quale non sono stato convocato di nuovo
01:12:01perché chiaramente
01:12:03una squadra che vince è difficile cambiarla
01:12:05però poi, insomma, la preparazione
01:12:07del 2011
01:12:09hai comunque tratto beneficio
01:12:11sì, grandibilmente
01:12:13visto che si stanno
01:12:15assaggiando reciprocamente le focacce
01:12:17i due benefici, torre e armaleo
01:12:19avete già gustato
01:12:21è che facciamo
01:12:23dobbiamo interrompere il rito che
01:12:25alla fine appunto vede
01:12:27l'assaggio reciproco
01:12:29Natalia è soddisfatta?
01:12:31moltissimo
01:12:33avete
01:12:35fate uno scambio così magari
01:12:37ricordiamo che abbiamo un beneficio di Rometta
01:12:39e uno di Messina
01:12:41in zona sud
01:12:43per cui c'è lo scambio
01:12:45vogliamo vedere l'assaggio
01:12:47e vedere anche la faccia
01:12:49che fa ognuno
01:12:51diciamo che la focaccia mette tutti d'accordo
01:12:53sì, però è anche
01:12:55è anche un momento
01:12:57di confronto
01:12:59ci si confronta, anche tra allenatori
01:13:01ci si confronta
01:13:03quando ci si incontra
01:13:05ci si confronta
01:13:07anche durante il periodo estivo
01:13:09è stato un momento di
01:13:11di confronto fra di noi
01:13:13una volta c'erano molti più
01:13:15clinic
01:13:17fra allenatori, il confronto era
01:13:19all'ordine del giorno
01:13:21però diciamo che
01:13:23il confronto con i colleghi c'è sempre
01:13:25anche nel pre partita
01:13:27nel dopo partita
01:13:29c'è sempre un momento in cui
01:13:31si scambia qualche
01:13:33battuta
01:13:35e si parla anche di qualcosa di tecnico
01:13:37e si parla anche di qualcosa di tecnico
01:13:39e non è tornato in casa
01:13:41in Sicilia o a Messina e a Arcigli
01:13:43perché continua la sua attività
01:13:45che lo porta a stare
01:13:47no, no, se devi continuare a mangiare
01:13:49anche perché questa fuori dove vai a lavorare
01:13:51non la trovi
01:13:53però sei l'unico
01:13:55ne ho mangiata così tanta dopo gli allenamenti messinesi
01:13:57sei l'unico a rimanere fuori
01:13:59loro sono tornati tutti
01:14:01sì, io sono ancora in attività
01:14:03le Paralimpiadi di Parigi sono terminate
01:14:05abbiamo vinto due ori e due bronzi
01:14:07i risultati non sono importanti
01:14:09però visto che ci sono stati
01:14:11li ricordiamo
01:14:13e quindi provare a riconfermarsi
01:14:15ci porta a ripetere ciò che è andato bene
01:14:17quindi siamo già all'Ignano Sabbia d'Oro
01:14:19viviamo lì un collegiale permanente
01:14:21che è un'esperienza unica
01:14:23nello sport paralimpico
01:14:25mentre nello sport olimpico
01:14:27la storia che ha raccontato Silvia
01:14:29è la storia di tutti gli sportivi
01:14:31che vanno via di casa
01:14:33per provare a coronare i propri sogni
01:14:35nello sport paralimpico
01:14:37questo non avviene perché la parte tecnica
01:14:39poi è la parte
01:14:41più semplice, la gestione della vita è complessa
01:14:43noi abbiamo deciso di fare cose
01:14:45complicate ma ambiziose
01:14:47Sara Cugliotta, allora, non diamo giudizi
01:14:49perché non è una gara, erano tutte e due
01:14:51buonissime, però hai trovato delle differenze
01:14:53soprattutto? Dove?
01:14:55Assolutamente sì, le differenze sono
01:14:57nella pasta, sicuramente, nella base
01:14:59che è stata trattata in maniera diversa
01:15:01con risultati buoni per entrambe
01:15:05i benefici
01:15:07e poi un poco poco nei condimenti
01:15:09dove risaltava buona
01:15:11anche la tuma, soprattutto
01:15:13in una delle due, ma
01:15:15buona. Arrivano entrambi dalla Sicilia orientale?
01:15:17Tutte e due dalla Sicilia orientale
01:15:19quindi la tuma si può trovare
01:15:21esortiamo a utilizzarla
01:15:23un po' di più nella focaccia tradizionale
01:15:25a proposito di questo, anch'io
01:15:27ho l'aneddoto della focaccia legata
01:15:29agli sport, quando facevo
01:15:31come dicevo prima il dirigente
01:15:33della squadra di serie A
01:15:35del baseball
01:15:37noi ospitavamo
01:15:39le squadre avversarie, c'era
01:15:41un'usanza, quella di
01:15:43dare, si facevano sempre
01:15:45due partite alla volta
01:15:47fra una partita e l'altra offrivamo
01:15:49noi il cibo per loro
01:15:51come noi quando andavamo in trasferta
01:15:53e pensate un po' che cosa
01:15:55noi potevamo mai far assaggiare
01:15:57la base era sempre la focaccia
01:15:59e in questo confronto vincevamo
01:16:01sempre, qualche partita la perdevamo
01:16:03ma nel confronto col cibo
01:16:05l'abbiamo sempre vinta. Anche io facevo delle gare di focaccia
01:16:07c'era un solo collega che mi batteva a fine
01:16:09di trasmissione, ma tanti anni fa
01:16:11non dirò mai chi è, però mi batteva
01:16:13là uscivo sconfitto
01:16:15però viaggiavamo sul chile
01:16:17due, chile tre a testa. Mamma mia
01:16:19Mauro. Sono passati
01:16:21sono passati tanti
01:16:23anni, no no, io ero ancora in radio
01:16:25io ero all'inizio proprio
01:16:27quindi che dire
01:16:29gli allenatori sono sempre più fortunati
01:16:31perché sì, gli altri mangiano
01:16:33il prosciutto
01:16:35ma voi allenatori mangiate di più
01:16:37durante quel periodo
01:16:39a te la buona tavola è sempre piaciuta
01:16:41sì però durante
01:16:43quel periodo anch'io mi limitavo nel
01:16:45credo anche per solidarietà
01:16:47perché mangiate insieme
01:16:49si mangia insieme
01:16:51ormai di mangiare petto di pollo, riso
01:16:53il prosciutto
01:16:55Giovanni non è vero, non è vero
01:16:57mia moglie
01:16:59era convinta fino a tanti
01:17:01a un po' d'anni fa
01:17:03che a me non piacesse la pasta a forno
01:17:05non piacesse il risotto
01:17:07le lasagne
01:17:09poi abbiamo scoperto
01:17:11che siccome io per venticinque anni
01:17:13sono stato sempre sabato e domenica impegnato
01:17:15e quindi mangiavo petto di pollo
01:17:17e riso, quindi lei si era fatta
01:17:19questa convinzione che i piatti domenicali
01:17:21della nostra cucina, le polpette col sugo
01:17:23queste cose erano cibi che io non
01:17:25invece le giocatrici di basket
01:17:27di pallonuoto mangiavano perché insomma
01:17:29si brucia tantissimo
01:17:31un allenatore anomalo per quanto
01:17:33mi riguarda perché noi
01:17:35mangiavamo proprio
01:17:37ovviamente tutto
01:17:39controllato e noi avevamo il nostro
01:17:41allenatore che mangiava, si ordinava
01:17:43di tutto, infatti noi lo odiavamo
01:17:45e mangiava davanti a voi
01:17:47e noi ovviamente dovevamo
01:17:49limitarci a quello che ci veniva
01:17:51messo in tavola, quindi invece lui chiedeva
01:17:53oggi cosa c'è, il pesce del giorno
01:17:55dipende dove stavamo, perché magari spesso eravamo
01:17:57a Bressanone, eravamo
01:17:59in Liguria, eravamo insomma da qualche
01:18:01se non fuori diciamo, ma in Italia
01:18:03ovviamente si mangia meglio quindi
01:18:05e lui si faceva portare di tutto
01:18:07quindi insomma
01:18:09c'erano anche colleghi
01:18:11che facevano finta di mangiare
01:18:13di cenare e poi andavano via
01:18:15con la dirigenza
01:18:17Tanti atleti
01:18:19venivano a giocare in Sicilia
01:18:21e andavano in grossa difficoltà, perché
01:18:23le prime due settimane prendevano
01:18:25cinque o sei chili
01:18:27facevano veramente fatica, magari venivano
01:18:29dalla Liguria o altrove, venivano a giocare
01:18:31qua, era dura
01:18:33Io ricordo per esempio di passare al calcio
01:18:35a Zampagna e Goteas, vi ricordate
01:18:37Goteas? Era ghiotto di Focaccia
01:18:39di Focaccia Messinese
01:18:41mentre Cristina, qualche
01:18:43passe di Focaccia nello spogliatore femminile
01:18:45e l'altro?
01:18:47Avevamo anche il massaggiatore
01:18:49che era anche il massaggiatore
01:18:51che ci invitava
01:18:53a mangiare, infatti Angela
01:18:55faceva poi alla fine ad Amoli
01:18:57era ingrassata, anche lei aveva preso tanti chili
01:18:59e ci teneva tantissimo, e allora diceva
01:19:01in Sicilia non si può dire, perché diceva
01:19:03ma non posso, mi offendo, assaggia
01:19:05mi offendo, e allora si offendevano
01:19:07tutti, allora io mangiavo
01:19:09Senti, per chiudere, è vero che
01:19:11in virtù di quegli anni fantastici
01:19:13c'è ancora gente che per strada
01:19:15ti ferma e ti riconosce, più per
01:19:17quell'attività che per quella
01:19:19a di adesso, insomma, se sei presidente
01:19:21della federazione. No, mi viene anche da sorridere, perché poi
01:19:23io ho fatto l'allenatrice, continuo ad
01:19:25allenare, e quindi vado sempre in giro
01:19:27in tuta, sono sempre in tuta, e mi fanno
01:19:29ma giochi ancora? Io ho cinquant'anni
01:19:31e non gioco più, però alleno
01:19:33però anche nei miei ospedali
01:19:35Alla dettatuletà, quindi
01:19:37cinquantadue per l'esattezza
01:19:39Il microfono?
01:19:41I canottieri?
01:19:43I canottieri sono pericolosissimi
01:19:45e vi dico solo che
01:19:47una volta eravamo a Roma, siamo andati
01:19:49in un locale per, sai
01:19:51c'è la pizza quella
01:19:53paghi e
01:19:55mangi finché ce la fai
01:19:57e lui ci ha detto il proprietario
01:19:59vi prego, vi prego, non venite più
01:20:01L'avete sbancato?
01:20:03L'equivalente di otto pizze a testa, non sto scherzando
01:20:05Hanno mandato in fallimento il locale
01:20:07Non sto scherzando
01:20:09Sì, vabbè, quello è
01:20:11No, intanto complimenti
01:20:13al panificio Armaleo
01:20:15ma lui non ha parlato ancora, ti sei divertito?
01:20:17Sì, mi è piaciuta l'esperienza
01:20:19simpatica, ho conosciuto gente
01:20:21che magari qualcuno non conoscevo
01:20:23mi ha fatto molto piacere
01:20:25Spero di vedervi al locale
01:20:27tanto qui vicino, se sono qua in zona
01:20:29con molto piacere
01:20:31Facciamo parlare anche l'altra ospite
01:20:33che abbiamo avuto
01:20:35Almeno il nome
01:20:37Licia
01:20:39Com'è stata questa esperienza?
01:20:41Bella, bellissima
01:20:43Molto timida
01:20:45Noi siamo stati bene con voi, naturalmente
01:20:47grazie per averci
01:20:49per aver partecipato
01:20:51a questa puntata del Mangia Storie
01:20:53noi ci apprestiamo a fare l'ultima puntata
01:20:55adesso
01:20:57Eh già, siamo arrivati
01:20:59quasi alla fine di questo
01:21:01percorso
01:21:03e di focaccia ne abbiamo
01:21:05A proposito di ingrassare
01:21:07stiamo attenti
01:21:09stiamo molto attenti
01:21:11va bene, grazie a tutti voi
01:21:13ci facciamo un applauso, lo facciamo soprattutto
01:21:15a chi ha allietato
01:21:17la parte finale
01:21:19del nostro incontro
01:21:21noi ci vediamo la prossima settimana
01:21:23sempre alla stessa ora
01:21:29Valerio Vermiglio, buongiorno
01:21:31ben trovato
01:21:33Noi parliamo di campioni messinesi
01:21:35che hanno dato lustro appunto
01:21:37allo sport messinese
01:21:39non potevamo non parlare con Valerio
01:21:41Vermiglio, ti avevamo
01:21:43invitato per impegni di lavoro
01:21:45non sei con noi in studio, ma abbiamo comunque
01:21:47voluto che fossi presente
01:21:49ricordiamolo, medaglia d'argento
01:21:51alle Olimpiadi d'Atene
01:21:53cinque scudetti, cinque coppe Italia
01:21:55tre Champions League, ma oggi
01:21:57cosa fa Valerio Vermiglio?
01:21:59Oggi
01:22:01mi dedico alla promozione e alla
01:22:03comunicazione
01:22:05con diversi enti
01:22:07tra cui Sport e Salute
01:22:09e la Federazione Italiana di Pallavolo
01:22:11perché quello che
01:22:13mi ha regalato lo sport
01:22:15anche le emozioni più grandi
01:22:17voglio riportarle dovunque
01:22:19ci sia occasione di fare
01:22:21sport, di fare aggregazione
01:22:23di fare inclusione e dove ci sia
01:22:25una responsabilità che
01:22:27sono certo e sono contento
01:22:29di prendermi senza
01:22:31una missione particolare
01:22:33piuttosto quella di
01:22:35creare
01:22:37valore per
01:22:39poterlo condividere
01:22:41Valerio
01:22:43lontano da Messina in questo periodo
01:22:45fino a qualche anno fa sei stato
01:22:47a Messina, quanto ti
01:22:49dispiace dopo
01:22:51anni, voglio dire, hai continuato
01:22:53a giocare anche
01:22:55fino a qualche anno fa, come dicevamo, quanto ti
01:22:57dispiace non
01:22:59essere a Messina e non farlo a Messina?
01:23:01La mia città, il posto
01:23:03dove sono partito, in cui ci ritorno
01:23:05volentieri a prescindere dagli affetti che ho
01:23:07ma per l'attaccamento
01:23:09come si dice alla maglia
01:23:11l'attaccamento al
01:23:13posto dove sono nato
01:23:15e dove in teoria
01:23:17mi sarebbe piaciuto
01:23:19riportare tutto quello che la
01:23:21Pallavolo mi ha regalato, lo sport mi ha
01:23:23regalato, ce l'ho messa tutta, non c'è
01:23:25stata occasione, con tutto
01:23:27che ci fossero state le opportunità
01:23:29ho provato a ritagliare
01:23:31un mio posto
01:23:33senza creare
01:23:35disagio, quanto piuttosto per essere
01:23:37complementare e
01:23:39diciamo che non si è creato
01:23:41qualcosa che mi permettesse di rimanere lì
01:23:43e mi dispiace profondamente perché
01:23:45credo che tutto quello che
01:23:47siamo capaci di fare
01:23:49soprattutto in maniera spensierata
01:23:51sia più bello farlo
01:23:53se sei a casa tua
01:23:55Mangia storie, ti raccontavo
01:23:57prima una trasmissione che unisce
01:23:59storie appunto
01:24:01con il cibo
01:24:03ricordiamo che tu hai avuto
01:24:05anche un'esperienza nel mondo
01:24:07culinario perché sei stato proprietario
01:24:09di un ristorante per qualche
01:24:11tempo. Era il tempo in cui
01:24:13ero sposato quindi stavo
01:24:15a Marsala e ho fatto
01:24:17ho provato, ho tentato, comunque ho
01:24:19indirizzato questa realtà
01:24:21prima a Marsala nel periodo
01:24:23invernale e poi a Favignana
01:24:25nel periodo estivo. Non aveva niente a che fare
01:24:27con la nostra focaccia, quello che
01:24:29invece lì
01:24:31sarete in grado
01:24:33di poter testare
01:24:35e gustare
01:24:37mio malgrado
01:24:39Grazie a Valerio Vermiglio per questa
01:24:41intervista, con l'augurio
01:24:43di averti prestissimo ospite in
01:24:45una nostra trasmissione. Un grande
01:24:47abbraccio
01:24:49Un abbraccio a te e a tutti
01:25:19Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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