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SANREMIX: l'intervista di Andrea Spinelli a Bruno Sconocchia, Presidente Assoconcerti

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Trascrizione
00:00Benvenuti a Sanremo Inks, abbiamo con noi qui a Sanremo Bruno Sconocchia, Presidente
00:14di Asso Concerti, la società che raggruppa i principali promoter di concerti italiani
00:23e con lui parleremo della ricaduta di Sanremo sul live italiano e poi parleremo del live
00:29italiano del 2025. Questa mattina qui a Sanremo Irama ha dato appuntamento a tutti in piazza
00:39San Siro, chissà perché. Ancora è una notizia riservata per cui non dovremmo essere noi
00:46a diffonderla però. No, no, è già annunciato. E quindi per dire Sanremo chiama San Siro,
00:55lo chiama per Irama, lo chiama per i Lodi, lo chiama per i Moda. Una volta non accadeva
01:02così. Assolutamente, io credo che, vedi, nelle nostre lunghe e frequenti chiacchierate
01:10è tutto il mondo dell'industria musicale profondamente cambiato, per cui non poteva
01:15non cambiare Sanremo anche ed è un processo oramai sicuramente almeno negli ultimi dieci
01:21anni dove la centralità forse dell'industria si è spostata dalla vendita di un supporto fisico
01:29e ha invece un momento intangibile che è quello dei concerti, fenomeno sicuramente accentuato
01:40negli ultimi poi tre o quattro anni, diciamo gli anni post pandemia. Io dico anche forse un
01:47fenomeno di reazione a quegli anni che mi sembra incredibile, ci siamo quasi lasciati alle spalle
01:55e dimenticati. Ci ricordiamo quando eravamo chiusi in casa con la paura di incontrare qualcuno,
02:03le rare volte che uscivamo stavamo ben lontani, attraversavamo la strada, se vedevamo qualcuno
02:10quasi con la paura che fosse la fine dell'umanità. Ce lo siamo dimenticati e forse però questo ha
02:17innescato questo meccanismo sicuramente anche inconscio, invece di voglia di stare insieme.
02:23I concerti sono rimasti uno dei pochi momenti forse di aggregazione soprattutto per le giovani
02:31generazioni. Con un aumento della presenza italiana nei grandi spazi, esponenziale rispetto
02:38a quello che era soltanto 6-7 anni fa. Questo è un altro fenomeno in realtà, i grandi spazi,
02:46i grandi concerti una volta erano riservati ai grandi nomi internazionali, ai grandi artisti
02:51stranieri e pochi di loro potevano permettersi di annunciare concerti. Spazi, tu citavi San Siro,
02:59la scala della musica italiana. Possiamo anche dire il Circo Massimo, possiamo dire l'Olimpico,
03:08ma adesso anche Napoli con lo Stadio Maradona che si è riaperto. Prima non veniva concesso,
03:13adesso viene concesso. E come dicevi te, una delle grandi novità è anche questo,
03:19cioè il successo degli artisti italiani. Una volta, mi aggancio a quello che dicevi prima di San
03:25Remo, com'è cambiato. Io ricordo il San Remo, oramai a causa anche della mia vetusta età,
03:32era il luogo dove parallelamente alla presentazione del nuovo disco c'era tutto
03:42un contorno di organizzazione, di vendita di spettacoli in funzione di spettacoli gratuiti,
03:51quelle che erano le feste di piazza dal sud. Ecco, è un mercato che viceversa non esiste
03:55più, neanche quello, o perlomeno è fortemente ridotto, e invece abbiamo questa novità di…
04:01Tu pensa che, sempre per rimanere sul San Siro che citavi te, la delibera comunale pone un
04:09limite di 19 concerti nello stadio di San Siro che sono già prenotati, che non possiamo fare i
04:18nomi adesso naturalmente, ma già è quasi assicurato il calendario del 2026 e in alcuni casi sono già
04:25biglietti in vendita anche. Tant'è che Irama è potuto annunciare San Siro perché gli ACDC che
04:33dovevano andare a San Siro hanno deciso poi, invece di andare a Torino, a Imola. Quindi si è liberato
04:38un posto, è stato subito prontamente preso. Guarda caso, un artista internazionale lo prende un
04:43italiano perché comunque il mercato dell'italiano è molto forte in questo momento. Assolutamente,
04:50quest'anno a San Siro ci saranno pochi artisti internazionali perché ci sarà Springsteen che
04:55recupera quello che l'anno scorso non ha potuto fare e il resto sono artisti italiani. E se ci
05:05pensi anche questo è una cosa, ricordiamo tutto il concerto dell'80 di Bob Marley, era mitico,
05:10o lo stesso Springsteen, o Vasco Rossi, erano i pochi artisti che potevano permettersi di
05:16riempire quello spazio. Però ricordiamoci che i concerti a San Siro l'ha inaugurato un signore
05:22che è a Sanremo giovedì e che è il signor Bennato. Assolutamente, quindi molto cambiato,
05:31Sanremo ha cambiato la vendita del supporto fisico del prodotto. Una volta le tournée erano
05:42persino finanziate dalle casse discografiche in alcuni casi perché venivano considerate come uno
05:48degli strumenti più forti di promozione al disco. Oggi sono invertite quasi le parti,
05:53il disco è un prodotto che viene realizzato per poi diffondere nelle radio, sui social ed è la
06:02scusa per lanciare la notizia di una tournée. Il business, scusatemi il termine, è concentrato
06:09sul live. Si è assolutamente invertito. Bennato aprirà il festival, questo suo ritorno al festival
06:21con solo canzonette. Sono solo canzonette anche per il governo. Oggi con l'incremento del live
06:29che c'è stato, con il fatturato, che rapporto c'è tra voi e le istituzioni? Si è modificato?
06:38Allora, questo è uno dei motivi per cui si è creata la nostra associazione, per rivendicare
06:46l'importanza della musica. Ieri abbiamo avuto il supporto di quel signore vestito di bianco che ha
06:53dichiarato quello che io molto più modestamente sto cercando di far passare come messaggio,
06:59di come la musica sia un elemento fondamentale nella cultura e per cultura appunto nel senso
07:09più ampio, cioè formativo, di formazione veramente della persona. Allora, da una parte la musica come
07:21cultura, dall'altra parte musica come industria e anche in questo la musica dal vivo che, come ben
07:29sappiamo dai numeri che appunto spesso anche ci troviamo a analizzare insieme, la musica dal vivo
07:36oggi rappresenta quasi il 60% della musica così detta leggero, un termine che odio, rappresenta
07:44circa il 60% dello spettacolo e pensa che l'industria del musica dal vivo fa dei numeri
07:53che sono il doppio di quelli dell'industria discografica. Quindi cercare da occupazione
08:01a decine di migliaia di persone contribuisce alla fiscalità generale attraverso imposte dirette e
08:08indirette e da una ricerca che abbiamo fatto quest'estate con l'Università di Pisa emerge che
08:14c'è una ricaduta sul territorio, pensate a tutto quello che sono la ristorazione, gli alberghi,
08:21i trasporti eccetera di circa 4 miliardi di euro all'anno, quindi dei numeri importanti da industria.
08:28Devo dire, non parlo di questo governo, la politica italiana si era un po' dimenticata di noi,
08:39credo che un po' stia cambiando questo atteggiamento, che la politica cominci a
08:46capire il ruolo che svolgiamo, appunto culturale ed economico, ci auguriamo che ci presti attenzione
08:55e che quello che noi chiediamo, io dico sempre, non è che chiediamo manci e regali, ma un supporto
09:04industriale è lo strumento, tu sei Ministro, io sostengo quello del tax credit già usato in molti
09:10settori industriali e anche nel mondo dello spettacolo, ad esempio nel cino o con la stessa
09:16discografia, un supporto soprattutto a settori, a tutto quello che è il settore medio piccolo, io
09:25dico. Ieri davo un dato in un incontro che abbiamo avuto proprio qui a Sanremo degli stati generali
09:32della musica, che circa il 2% dei spettacoli si tengono in Italia, 700 sui 36.000, fanno il 66%
09:42del fatturato, quindi il 2% corrisponde al 66%, questa è la dimostrazione evidente di come c'è
09:49tutto un settore medio piccolo che sta soffrendo invece, veramente, dicevamo prima, a oggi si
09:57riempono gli stadi, ma si stanno svoltando i club e questo è allarmante per il nostro futuro.
10:03Assolutamente, perché sono i terminali di tutto il sistema, i club, è lì che poi si prendono le
10:10promesse, le rivelazioni e quindi la mancanza di questi terminali taglia le gambe alla musica?
10:16Assolutamente. Il mercato discografico taglia le gambe un po' a tutto? Non possiamo pensare che le
10:23novità nascono soltanto dai talent, l'esperienza, tutti gli anni 60-70, i grandi gruppi e
10:34cantautori dell'epoca nascevano da una frequentazione quotidiana, persone che facevano 200 concerti in
10:44giro per i locali o per le piazze italiane e che così formavano il loro linguaggio, mentre oggi è
10:51tutto riservato a pochi talent televisivi. Esatto, e quando esci dal talent tu sei un
11:00personaggio televisivo, non sei un musicista almeno nella testa della gente, tanto è vero,
11:05l'esempio di Mengoni che è uscito dal talent, ha tentato la strada dei
11:12palasporti, è andata male, ha dovuto fermarsi un anno, venire a Sanremo, vincerlo e poi riposizionarsi
11:20come artista live e oggi è lì per gli stadi, quindi c'è tutto un percorso che parte proprio
11:26dal live e che deve essere alimentato in qualche modo e il live parte dai piccoli locali.
11:34Assolutamente, su questo chiediamo veramente un supporto da parte, io quello che dico senza
11:41offesa, ma lo Stato non può pensare solo a una cultura dei musei e assolutamente noi abbiamo
11:48una tradizione storica, culturale, ma anche del mondo dello spettacolo precisa, ad esempio tutta
11:55l'opera sicuramente che caratterizza e ci onora nel mondo, ci fa conoscere nel mondo,
12:03ma non possiamo pensare sempre solo al passato, dobbiamo pensare al contemporaneo e al futuro e
12:09io credo che veramente la musica, anche la musica di Sanremo, ribadisco ieri quel signore vestito di
12:15bianco l'ha detto lui, è il cibo per le nostre anime, cioè è qualcosa che ci fa stare bene
12:24insieme e credo che sia compito anche dello Stato quindi supportare questo settore un po'
12:34trascurato finora. Con questo sguardo sul futuro, con un ottimismo dai, ti ringrazio. Grazie a te.

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