SANREMIX: l'intervista di Giulia Carla De Carlo ad Alex Polidori
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti a Sun Remix e benvenuto Alex Polidori.
00:05Grazie, grazie mille.
00:07Buon Natale a tutti, buon canzo, buon tutto.
00:10Buon San Valentino.
00:11Buon San Valentino, auguri.
00:13Parliamo anche di amore perché hai tre amori, tre anime, tre passioni.
00:17Tu sei un doppiatore molto famoso e io inizierei con questo,
00:22però annuncio già che sei un attore e sei anche un cantautore.
00:26Parleremo di tutte e tre le tue anime, ma iniziamo appunto come doppiatore.
00:30Perché sei al cinema con A Complete Unknown,
00:34perché sei la voce ufficiale di Timo di Chalamet, da sempre praticamente.
00:40Sì, sì, sì, da un po' di anni.
00:42Da un po' di anni.
00:43Quindi voglio sapere che cosa significa per te
00:47essere la voce ufficiale di un attore, perché è diverso se qualcuno doppia random,
00:53ma essere la voce ufficiale di un attore così importante è una grande responsabilità.
00:58Beh sì, diciamo che poi quando ho doppiato la prima volta
01:02ho notato che era un bravissimo attore, però non pensavo poi avesse già questa carriera in pochi anni.
01:08È stato candidato all'Oscar anche quest'anno, è la seconda volta.
01:11Quindi insomma, un attore, un prodigio.
01:14Siamo coetanei, lui credo abbia un anno in meno di me, quindi 28 anni.
01:21E già ha fatto tantissime cose, fa tipo due film all'anno, quindi mi ha dato anche tanto lavoro.
01:28Il concetto di voce ufficiale diciamo che non è proprio...
01:31Nel senso, ormai lo doppio sempre, però non è scontato.
01:35Nel senso che molto spesso ho dovuto fare anche di nuovo dei provini per poter interpretare lui,
01:39perché dipende dal personaggio.
01:41Se il personaggio è diverso, è particolare, magari si potrebbe scegliere una voce diversa.
01:45L'ho interpretato in uno o due film, non tra i più famosi però, in cui non l'ho doppiato io.
01:51Fortunatamente ho beccato quelli più belli, anche recitativamente, come stimoli per me come attore,
01:58perché anche quest'ultimo su Bob Dylan è stata una bella sfida.
02:03Infatti è stato molto particolare, lui cantava, tu dovevi doppiare la parte parlata,
02:10quindi poi c'è un mixaggio da fare incredibile, dovevi prepararti.
02:15Beh, diciamo che c'è stato un lavoro sulla vocalità abbastanza importante,
02:18perché ho cercato di non recitare, di non parlare sempre con la voce che utilizzo di solito per doppiare lui,
02:24che poi è simile alla mia, non l'ha in posto leggermente.
02:28Un po' più elegantina, un po' più soffiata a volte, un po' più morbida,
02:33però in questo caso lui fa una voce un po' nasale, per imitare un po' Bob Dylan.
02:39Quindi quando c'erano le parti cantate, lui cantava con questa voce un po' più nasale, un po' più in maschera.
02:46E quindi quando recitavo dovevo cercare di mantenere questa vocalità e anche di...
02:52Doppiare la sua bocca è stato molto difficile, perché articolava pochissimo,
02:56praticamente con lo slang poi americano, questo modo un po' sbogliato di parlare,
03:02parlava praticamente con la bocca quasi ferma, quindi era tutto un cercare di far capire quello che dicevo,
03:06però senza essere troppo pulito e articolato.
03:09E con la lingua italiana era un po' più difficile che con l'americano,
03:12quindi riuscire a andare a sync con lui, che poi è una delle cose fondamentali del nostro mestiere,
03:20non è stato semplice, però una bella prova, anche perché poi c'era tutta una parte...
03:25Insomma, c'era una bella profondità, nel suo essere sbogliato a volte un po' burbero,
03:30in realtà c'era tutto un po' un tumulto interno che doveva uscire fuori,
03:35con pochissime parole a volte.
03:37E infatti proprio su questo volevo porre l'attenzione sulla contemporaneità del doppiaggio,
03:43perché Luca Ward e altri grandi doppiatori parlano sempre di quanto era diverso prima,
03:49proprio per la preparazione, c'era tanta preparazione e poi si doppiava,
03:53invece adesso è molto più immediato, come ti prepari?
03:57Sì, diciamo che da sempre è comunque un lavoro, diciamo un ramo della recitazione,
04:04comunque in cui c'è più immediatezza rispetto alla recitazione di cinema, serie tv eccetera,
04:09perché lì si preparano per mesi, insomma c'è uno studio del personaggio abbastanza approfondito,
04:14nel nostro caso è sempre di più e adesso negli ultimi anni è diventato molto veloce il processo,
04:20dobbiamo arrivare lì e ci spiegano al momento cosa dobbiamo fare,
04:24anche per cose di riservatezza, accordi di riservatezza eccetera,
04:28non ci possono dire troppo prima di che si tratta,
04:31quindi arriviamo, ci spiegano un po' il personaggio e poi scena per scena doppiamo
04:35e cresciamo un po' col personaggio e questa è un po' la cosa.
04:38Infatti a volte ci sono delle situazioni in cui a fine film si ridoppia la parte iniziale,
04:44a volte è capitato, perché dopo un po' di turni di doppiaggio
04:48in cui prendi il personaggio un po' meglio magari vai a rifare le prime parti
04:52in cui metti un po' più a fuoco le cose, perché appunto non abbiamo il tempo di studiarlo prima,
04:57dobbiamo empatizzare subito con l'attore e col personaggio e capire un po' le situazioni
05:02e poi doppiando solo le nostre parti, quindi solo quando il personaggio parla,
05:07non abbiamo neanche troppo la visione d'insieme insomma di tutto il film,
05:12vediamo solo alcuni pezzi di scena, se non fai proprio il protagonista vedi solo le tue parti,
05:16per capire un po' il contesto magari poi c'è il direttore di doppiaggio che ovviamente ti spiega tutto,
05:20però è complicato, è tutto molto veloce, ci vuole grande empatia, grande esperienza anche negli anni,
05:28io ho iniziato da piccolissimo quindi nonostante la, oddio sì, giovane età,
05:33anche se ormai vado in 30, però 25 anni di doppiaggio e di lavoro insomma.
05:40Tu sei appunto, andiamo alla tua seconda anima, l'attore, parlavi di studio del personaggio,
05:47che relazione c'è, che cosa trovi di differente quando interpreti un personaggio doppiato
05:53e quando interpreti un personaggio recitato in teatro o al cinema?
05:57Allora diciamo che ci sono differenze, io poi negli anni, dopo l'adolescenza,
06:05ho cominciato a buttarmi un po' di più proprio sul doppiaggio,
06:08perché mi affascinava il fatto di veicolare tutto tramite la voce,
06:12la voce per me è un strumento fondamentale con cui faccio tutto quello che mi piace,
06:16anche la musica, insomma poi magari ci arriveremo,
06:19quindi sicuramente è complicato ricreare con naturalezza delle situazioni,
06:27stando però in una sala davanti a un microfono e dovendosi incollare a un attore
06:32che invece ha potuto recitare in uno spazio adibito,
06:36diciamo come se fosse reale, quindi con i costumi di scena, parlando con delle persone reali
06:42e quindi recitare in quel modo ti riesce un po' più semplice, un po' più naturale,
06:47invece fare le stesse cose in una sala, fermo, con la cuffia, sentendo l'originale in cuffia,
06:53con il microfono, rapportandosi con il microfono in un certo modo,
06:56perché l'emissione vocale anche deve essere dosata, cioè è complesso renderlo naturale,
07:02si dischia subito di essere finti, anche perché magari sono scene di movimento,
07:06quindi ci si muove sul posto, si simula un po' tutto.
07:09Infatti molti attori di presa diretta poi quando si trovano a ridoppiare se stessi magari in dei film
07:13oppure a doppiare altre cose si trovano molto in difficoltà
07:16perché se non hanno quella preparazione, quella specializzazione sul doppiaggio,
07:20è complesso perché sono abituati a recitare in uno spazio che vi sembra vero,
07:26se un attore dice una battuta mentre sta cucinando, lo fa mentre sta cucinando
07:33o fa finta di cucinare ma comunque fa dei movimenti.
07:35Noi dobbiamo muoverci sul posto, capendo se un personaggio è più lontano
07:41allora bisogna lanciare la voce un po' di più, tutte cose tecniche molto specifiche,
07:47però senza perdere di naturalezza, bisogna mettere in campo anche il proprio istinto,
07:50il proprio talento innato e ricreare anche, pescare un po' dal proprio bagaglio delle situazioni
07:58perché poi fai dei personaggi sempre diversi, anche più volte al giorno cambi personaggio,
08:02si fanno anche lavorazioni diverse in ogni giorno.
08:04Quindi ogni tanto prima fai un criminale, poi fai il carattere animato per bambini piccoli
08:11in cui parli tutto lentamente che devi far capire tutto, poi fai un eroe
08:15e quindi devi reinventarti ogni volta e non è semplice, quindi questa è una difficoltà grossa.
08:21Poi sicuramente una difficoltà in meno rispetto alla recitazione è che non appai,
08:26quindi vuoi andare al lavoro anche un po' sfatto, non importa come appari,
08:32le tue espressioni del viso oppure non devi muoverti realmente in maniera esteticamente bella per la cinepresa.
08:40Quindi ci sono pro e contro, ci sono difficoltà in più e difficoltà in meno.
08:45Ricordiamo anche che tu sei amatissimo dei bambini perché sei la voce di Spider-Man.
08:50Sì, a quello per esempio c'è tanto movimento perché lui quando si arrampica sui palazzi
08:54spreccia con le ragnatele e dice le battute e non le puoi dire come se stessi fermo,
08:59come le sto parlando adesso.
09:01Devi mettere in campo un'energia che devi ritrovare da fermo ma deve sembrare che stai volando.
09:09Insomma non è facile.
09:11E a proposito di bambini, tu sei stato un bambino prodigio a Sanremo
09:16e quindi gli over 30 possono ricordare di te.
09:20Sì, più facilmente sì.
09:22Quelli più piccoli a volte si ricordano.
09:24Sì, sono stato nel 2003 qui a Sanremo con Nino Frassica
09:28che da bambino piccolissimo mi ha portato con sé in un sacco di trasmissioni televisive a fare sketch con lui
09:36e quindi si inventavano delle scenette molto divertenti
09:40in cui spesso ero il nipote o il figlio, insomma personaggi surreali.
09:45È stata una grande scuola per me.
09:48E nel 2003 un giorno chiamò mia mamma, io avevo sette anni
09:53«ah, volevo portare Alex a Sanremo per fare una roba, io sarò a Sanremo»
09:57e mia madre tipo «spalanca io che sei serio?»
10:00Avevo già lavorato con lui.
10:02Insomma mi ha fatto interpretare questo sindaco di Scasazza, non so se qualcuno se lo ricorda.
10:07Era questo piccolo sindaco di questo comune immaginario
10:11che fa parte degli sketch di Nino da tantissimi anni, da quando faceva di Buconarbore.
10:17Il sindaco era il più giovane sindaco d'Italia di sette anni
10:21e io ripetevo sempre lo stesso discorso, però tre impostato
10:26e lo sketch era che lui mi toccava la spalla, si accorgeva che toccandomi la spalla io ripartivo.
10:30E quindi era questa cosa, c'era il pop-audio e lacrime, dalle risate.
10:34E sono stato tutte le sere, dalla seconda sera tutte le sere, fino alla finale dove sono anche stato sul palco.
10:41Ma tu te ne rendevi conto?
10:43No, io mi rendevo conto che era una cosa importante perché Sanremo comunque sapevo che cos'era.
10:47Io già canticchiavo da bambino, mio papà è musicista, quindi Sanremo...
10:51Capivo che era una cosa importante.
10:53Però sì, lo prendevo come un gioco.
10:55Adesso mi rendo conto della portata di quello che ho fatto
10:59perché adesso stare qui, girare per Sanremo, però vedere l'Ariston...
11:04Tutti vorrebbero entrarci, no?
11:06E pensare che quando ero piccolo ci sono entrato è stato...
11:08Tra l'altro è stato bellissimo perché ero un po' una mascot di tutti, anche degli artisti.
11:13Andavo nei camerini, mi prendevano in braccio.
11:16Ho dei quaderni con tutti gli autografi di tutti, foto con tutti.
11:19È stato proprio divertente, bello.
11:21E abbiamo parlato di te che hai interpretato tanti personaggi, sia come doppiatore che come attore.
11:27Ma dove sei realmente tu?
11:32Diciamo che proprio perché il mestiere dell'attore è improntato sul fatto che non devi essere tu.
11:38Quando lavori devi essere qualcun altro.
11:42E quindi questo è molto affascinante, molto bello.
11:45È anche una bella evasione dalla propria vita, dai propri problemi.
11:49A volte è terapeutico anche, perché comunque interpretare personaggi sempre diversi...
11:55A parte che poi non ti annoi mai.
11:57Però non esprimi te stesso poi in fondo, esprimi una piccola parte di te.
12:01Che può essere anche buona in parte.
12:04Però se hai quell'esigenza di esprimerti...
12:06Io ho sempre cantato da bambino e in adolescenza ho cominciato a sentire che volevo esprimere anche cose mie.
12:13Emozioni che vivevo, l'amore, i primi amori.
12:16Anche qualcosa di sociale.
12:20Ho scritto delle canzoni anche su l'ipocondria, su alcune cose, sul fatto che sono molto ritardatario.
12:26Anche cose simpatiche.
12:28Principalmente cose d'amore, sull'amicizia.
12:31E quindi ho voluto esprimermi con la musica, che è l'arte in cui sono me stesso.
12:36E quindi lì c'è proprio Alex Polidori.
12:39Non sono un altro, non sono Bob Dylan o Spider-Man.
12:42Allora, Alex Polidori, musicista e cantautore, dove lo possiamo vedere?
12:48Il mio progetto musicale è ormai avviato già da tempo.
12:51Negli ultimi anni l'ho intensificato un po'.
12:53Anche poi conciliare le due cose non è facile.
12:55Perché il doppiaggio mi porta via tanto tempo e è bellissimo.
12:59È una mia passione grande anche quella.
13:01Però adesso ho investito più tempo sulla musica.
13:05Scrivo tantissimo e sto scrivendo anche per altri.
13:08E il mio progetto musicale è indie-pop, un cantato orale.
13:12Mi piace esprimermi così e lo trovate su tutte le piattaforme.
13:16Alex Polidori, sono sempre io.
13:18Non ho un nome d'arte o cose del genere.
13:20Ci ho pensato a volte di voler differenziare un po' le strade.
13:23Però poi ho detto no, perché sono Alex.
13:25Sei tu anche quando sei altri, alla fine.
13:28Sì, anzi, quando sono altri non devo essere io, va bene.
13:31Qui sono io.
13:32Quindi sì, ho fatto uscire dei singoli, un singolo anche recentemente.
13:36Insomma, sulle piattaforme vanno abbastanza bene.
13:39Quindi sono molto contento.
13:41Qual è il tuo sogno nel cassetto?
13:42Cantare lì.
13:44Ritornare all'Aristos.
13:46Sì, da concorrente, chissà, domani.
13:48È il sogno di tutti i cantanti, dai.
13:50Allora in bocca al lupo.
13:51Grazie.
13:52Grazie a tutti, grazie.