• mese scorso
00:00 Intro
03:16 La sfida della CGIL ai politici: “Cambiamo Roma e il Lazio”. In collegamento Natale Di Cola, Segretario Generale CGIL Roma e Lazio
26:03 Teatro, al Porta Portese “Il tempo supplementare”. In collegamento Francesco Maria Cordella, attore e regista

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Novità
Trascrizione
00:00Sottotitoli a cura di QTSS
00:05Extra tutti i colori
00:07dell'attualità con Claudio
00:10Michelizio.
00:13Mettonati a destra è un periodo
00:15importante per la vita politica
00:17della regione Lazio perché lo
00:19sapete con il voto del dodici e
00:21tredici febbraio si andranno a
00:23eleggere i nuovi rappresentanti
00:25della giunta regionale un passo
00:27importante che chiama i cittadini
00:29è un passo importante per tutto
00:31il territorio per provare a
00:33riprogrammare il futuro nei
00:36prossimi anni. Quali sono le
00:38sfide che devono attendere la
00:40nuova giunta regionale? Quali le
00:41priorità? È il tema che vogliamo
00:43approfondire in questa puntata di
00:45Estra con un ospite che tra poco
00:47vado a presentarvi. Prima come
00:49sempre c'è la copertina a cura
00:51della nostra Silvia Corsi per
00:53introdurre il tema di puntata.
00:55C'erano una volta parti sociali e
00:57una volta parti politici e
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06:05portare fuori un debito che non
06:07ce l'abbia anche il mondo del
06:09sindacato non è che forse anche
06:11il sindacato potrebbe in qualche
06:13modo cambiare qualcosa
06:15cambiare marcia
06:18sicuramente non siamo
06:21perfetti stiamo interrogandoci
06:23come essere più radicati più
06:25aperti più forti nel territorio
06:27però noi veniamo da un congresso e
06:29vi do soltanto un dato nella
06:31nostra regione hanno partecipato
06:33lavoratori che hanno votato per le proposte della nostra organizzazione.
06:37Non conosco nessun processo democratico e noi vediamo che sui percorsi che
06:41facciamo poi c'è un grande consenso e quando facciamo le mobilitazioni, perché
06:46la politica non ci risponde, riusciamo a portare la gente in piazza. Quindi c'è
06:50voglia di partecipazione. Quindi la politica, i partiti, dovrebbero tornare a
06:54confrontarsi con la società. Non dico solo quei sindacati, tornare a
06:58confrontarsi con la società. Mi piacerebbe sapere se si vuole salvare
07:03il servizio sanitario pubblico, ad esempio. Come si affronteranno le sfide del
07:07PNRR? Come si affronteranno le transizioni ecologiche energetiche? Come
07:12cambiamo il modello di sviluppo? Come riqualifichiamo la spesa pubblica? Ecco,
07:15sono temi che stanno fuori dal dibattito ed è utile ricordare la Regione si
07:21trova in una condizione delicata perché il primo scoglio che avrà il Presidente
07:25della Regione è quello di dover approvare il bilancio. Per una scelta
07:28sbagliata si è andato in esercizio provvisorio e quindi oggi le cittadine e
07:33cittadini del Lazio hanno il massimo organo amministrativo, la Regione Lazio,
07:37che non può intervenire. Dico una banalità, il Caro Vita e il
07:41Cara Energia, anche volendo, oggi i cittadini del Lazio non hanno un'istituzione
07:45che può fare delle azioni. Nell'ultimo collegato, grazie al lavoro del Sindacato,
07:50si sono ottenuti 20 milioni di euro contro il Caro Vita. Bene, questi 20 milioni di
07:55euro sono fermi in Regione perché non essendoci un'aggiunta non possono essere
07:59applicati. Quindi da questo punto di vista la speranza è che il voto possa
08:03sbloccare anche qualche iniziativa già in cantiere con le risorse già stanziate.
08:08Segretario, lei ha citato alcuni temi caldi dell'attualità del nostro
08:14territorio. Sicuramente io partirei dal lavoro e
08:18dal mondo dell'impresa. La copertina diceva che quelle aziende che non hanno
08:21chiuso per effetto della recessione causata dalle misure restrittive
08:25durante l'epoca del lockdown si trovano adesso a boccheggiare per il caro
08:30bollette. Fermo restando che poi ci sono le competenze tra Regione, Stato
08:34Centrale, eccetera, che talvolta possono limitare l'operato degli enti locali. Ma
08:40le chiedo, oggi quanto il tema economia, chi fa impresa e chi lavora nell'impresa
08:47è all'ordine del giorno nella agenda politica regionale?
08:52Purtroppo una delle richieste che noi facciamo è quella di andare su questo
08:56punto in discontinuità e cioè la Regione, l'ente regionale non può fare
09:00l'arbitro ma deve attuare politiche che tutelino le imprese che
09:06sono virtuose e aiutino il lavoro. Noi abbiamo necessità, questi sono dati
09:10incontrovertibili, di cambiare come si viene assunti. Ancora oggi ogni contratto
09:17di lavoro, ogni dieci contratti di lavoro, la metà sono a tempo determinato e
09:21quelli a tempo determinato sono soltanto due su dieci.
09:25È evidente che un lavoro non di qualità, la diminuzione delle retribuzioni
09:29indebolisce anche il tessuto produttivo. Sono questi i problemi della società.
09:33Nel Lazio negli ultimi due anni anche a causa del Covid è diminuito il
09:37reddito pro capite, cioè è peggiorata la qualità del lavoro e l'incertezza per il
09:41futuro aumenta. Quindi noi ci aspettiamo che al più presto l'ente regione torni in
09:45campo e faccia politiche industriali. Servono politiche sociali a tutela delle
09:51famiglie delle persone più fragili e politiche industriali non soltanto per
09:55tutelare le imprese e il lavoro, ma per essere competitivi nel futuro. Ci sono
09:59delle scelte strategiche da fare adesso, le transizioni da quella digitale a
10:03quella ecologica, a quella energetica sono scelte cruciali. Non vogliamo
10:08trovarci tra qualche anno a rimpiangere che in un momento di grandi
10:11investimenti e di trasformazioni nel Lazio invece di scommettere sul futuro
10:15che ci sono delle cose in questo tempo. Ecco, quando lei dice bisogna riprogettare
10:20anche dal punto di vista economico le strategie industriali, imprenditoriali,
10:26qui si tratta anche di avere una capacità di immaginare, no? In qualche
10:30modo avere una visione, dicono quelli che parlano bene. Voi se veniste
10:35interpellati al tavolo della nuova giunta per portare le vostre proposte, su
10:40quali direttrici vitereste appuntare? Noi abbiamo una proposta forte che la
10:46giunta uscente ha attuato in parte, cioè quella di dotarsi di un aggregatore
10:51pubblico, una struttura che si chiama Invest Lazio, che ha proprio il compito
10:55di analizzare i flussi, analizzare lo stato delle aziende e anche studiare
11:01quali sono le direttrici su cui investire, cioè predire il futuro,
11:05in modo che aiutando le aziende, guidandole, si possa essere forti in
11:10settori importanti, provando a puntare su tutte quelle cose che anche nella
11:15regione esistono. Pensiamo all'automobile, pensiamo all'aerospazio, ma anche
11:18all'industria farmaceutica, ma pensiamo a tutto quello che è legato all'economia
11:22circolare. Evidentemente il Lazio ha delle
11:25potenzialità, non si può lasciare l'impresa a fare da sola, ma serve una
11:30struttura che prenda per mano le aziende, dica anche quali sono i settori
11:35su cui si vuole investire e quelli su cui non si vuole investire e si dia la
11:39garanzia di sviluppare lavoro di qualità. Lavoro di qualità aiuta le
11:44aziende, fa riprendere i consumi e rende migliore la società. Quindi noi abbiamo
11:49tante proposte, veniamo da un congresso che ha rilanciato alcuni documenti
11:53strategici, non vediamo l'ora che la nuova giunta sia in campo per fare in
11:58modo che le cose possano riprendere, in tanti casi continuare, ma in altri anche
12:03cambiare. Adesso abbiamo una breve pausa pubblicitaria, le chiedo cortesemente di
12:09aspettare insieme a noi che con il neo segretario generale per Roma e Lazio di
12:15CGL cercheremo di toccare altri temi molto delicati quando si parla di
12:21servizi al cittadino che rientrano tra le competenze della regione Lazio, su
12:26tutte c'è la sanità ma anche per esempio i trasporti, ne parliamo tra un
12:31attimo. Siamo tornati a destra in una puntata un po' particolare perché siamo
12:35quasi alla vigilia del voto per le regionali e noi abbiamo pensato di
12:39chiedere a chi oggi rappresenta una delle forze sindacali più importanti a
12:44livello nazionale ma anche nel territorio Lazio, il segretario generale
12:48della CGL Natale Di Cola, di provare a tratteggiare quelle che potrebbero essere
12:53dal punto di vista del sindacato le priorità della nuova giunta regionale
12:58quando verrà a insediarsi. Abbiamo parlato di lavoro, di capacità di
13:03progettare il rilancio economico di questo territorio. Di Nicola io
13:08direi che forse si potrebbe parlare a questo punto anche del tema della sanità.
13:13Lei ha fatto presente come sia uno dei servizi strategici per i cittadini che
13:17competono a Regione Lazio e la sanità è uscita fortemente provata dagli anni
13:24della pandemia. Va detto che se si parla con voi colleghi sindacali
13:30dicono che concretamente poco è cambiato, si chiedevano più assunzioni,
13:35si chiedevano maggiori interventi infrastrutturali. Da questo punto di
13:40vista pare che pochissimo sia stato fatto. Le posso chiedere la vostra
13:45ricetta per una sanità davvero efficiente posto che uno dei dei
13:51su cui si misura l'efficienza in tal senso è quella delle liste d'attesa che
13:56resta nel Lazio particolarmente tema dolente. Assolutamente sì. Noi sulle liste
14:04d'attesa facciamo un monitoraggio mensile proprio nell'ultimo mese su
14:08prestazioni semplici, visite diagnostiche. Un cittadino su tre non ha
14:13accesso ai servizi in tempi ragionevoli, cioè quelli dovute e dettati dalla legge.
14:19Quindi sicuramente il tema delle liste d'attesa ma che non è soltanto
14:23riguardante le prestazioni ma possiamo parlare degli interventi.
14:27Diciamo che nel Lazio purtroppo ma come in tante altre parti d'Italia a causa
14:31dei mancati investimenti sul servizio sanitario pubblico il diritto alla
14:35salute in troppi casi è negato. Quindi sicuramente liste d'attesa ma per
14:40superare e risolvere questo annoso problema bisogna fare due grandi cose.
14:44Uno è assumere. Per farlo bisogna recuperare le 7.000 unità che negli
14:49ultimi dieci anni si sono perse. Bisogna assumere medici, infermieri, tecnici,
14:53ausiliari, altre figure professionali. Dall'altra bisogna puntare sul
14:58territorio. C'è una grande sfida che è quella del PNRR. Le strutture e
15:03finanziamenti ci sono. Bisogna riempirle, bisogna riorganizzarle
15:07e soprattutto bisogna tornare a costruire un rapporto democratico con la
15:12sanità ai cittadini. Per questo noi proponiamo due cose. La prima è quella
15:16di che il consiglio regionale appena si insedi costituisca una commissione per
15:22realizzare il piano sanitario regionale. Magari non tutti sono esperti e possono
15:26capire oggi il Lazio non ha un piano sanitario regionale. Quindi i cittadini
15:29non possono neanche reclamare i propri servizi. Dopo dieci anni di
15:34commissariamento c'è necessità di investire. L'altra è quella di aprire una
15:38grande discussione sullo stato di salute delle nostre comunità.
15:43Quindi investire in salute, investire in assistenza, investire in prevenzione è
15:48cruciale. La battaglia per la sanità è una battaglia fondamentale e sarà
15:52l'attività su cui a partire dai prossimi mesi continueremo a ragionare. Mai più
15:57liste d'attesa, basta precarietà e soprattutto assunzioni, assunzioni,
16:03assunzioni. Se vogliamo prenderci cura delle cittadine e dei cittadini bisogna
16:06avere professionisti che vengano reclutati nelle amministrazioni. E poi
16:12c'è il tema dei trasporti che insieme alla sanità forse è uno dei servizi
16:15essenziali sui quali si misura l'efficienza di una regione, di un intero
16:21territorio. Ecco da questo punto di vista le cronache sono quotidiane dai
16:25disservizi del trasporto pubblico della capitale ai problemi di collegamento
16:30sulle linee ferroviarie, in modo particolare sulle linee minori che sono
16:34anche quelle dove molto spesso anche la qualità del servizio diciamo così lascia
16:38un po' a desiderare. Ecco che cos'è che sinora non è stato
16:42fatto e che potrebbe imprimere una svolta decisiva a questo comparto?
16:48I trasporti sono un'altra delle battaglie cruciali anche per cambiare, dare un
16:52contributo alla sostenibilità ambientale perché i trasporti oltre a aiutare la
16:58vita delle persone incidono sull'ambiente. Non ci sono soltanto il
17:02trasporto delle persone, c'è anche il trasporto delle merci, quindi servono
17:06le due direttrici. Noi anche qui abbiamo detto che la cosa
17:10principale da fare è una programmazione unitaria. Nel Lazio non esiste un'unica
17:14agenzia che programmi il trasporto pubblico locale di tutta la regione. Per
17:18capirci, ogni giorno centinaia di migliaia di persone si muovono dalla
17:22periferia al centro della città e dalla periferia al centro della regione.
17:27C'è necessità quindi che la programmazione sia unitaria e perché no?
17:31Anche la gestione del servizio. Noi proponiamo di investire su una nuova
17:35governance, le aziende municipalizzate non sono più all'altezza per garantire
17:40servizi cittadini. Serve una programmazione unitaria a livello
17:44regionale e anche aziende a livello regionale che mettono insieme non
17:47soltanto il trasporto sul GO, il trasporto su metropolitane, ma anche il
17:51trasporto sul treno, ma anche la mobilità leggera di superficie. Ecco, sui
17:56trasporti si sono persi troppo tempo. C'è anche un tema di innovazione,
18:00c'è anche un tema di provare a recuperare dopo la pandemia tante fasce di
18:06popolazione che hanno smesso di andare sui mezzi pubblici perché inefficienti
18:11ma anche perché in quell'epoca pericolosi. Quindi investire sul
18:15trasporto vuol dire investire sulla salute della comunità e investire sul
18:20trasporto può cambiare anche il modello di sviluppo. Quindi sicuramente sanità e
18:25trasporti rappresentano due priorità su cui la regione deve fare uno scattinamento.
18:30Senta, anche traducendoli in termini banalmente elettoralistici, no? Credo che
18:35siano anche, se vuole, un po' gli scogli, banchi di prova sui quali si poi, il
18:39cittadino finisce per dare un peso, un valore all'amministratore di turno. Il
18:44fatto che sinora certi approcci più strategici quali lei evocava o comunque
18:50il tentativo di rendere davvero efficienti questi due comparti non
18:54siano stati fatti. Da cosa dipende? Da scarso interesse, dalla convinzione che
18:59non portino in realtà voti, da un'assenza di competenze? Voi come
19:04sindacato che lettura date di questi livelli di inefficienza?
19:08Purtroppo noi leghiamo questa mancanza di scelta strategica a una politica che
19:14cerca il consenso immediato. Non si sono scelti i progetti di lungo respiro che
19:19producono i loro effetti nel meglio termine ma che cambiano radicalmente sia
19:23la qualità che le condizioni di vita. E poi ci sono ovviamente delle resistenze,
19:27resistenze dei settori privati perché alcuni di questi servizi purtroppo non
19:32sono gestiti esclusivamente dal pubblico. E' la crisi della politica, c'è mancanza di
19:37scelte strategiche forti. Noi chiediamo di rompere col passato e di avere il
19:42coraggio di guardare in faccia la realtà e assumere delle scelte che producano dei
19:47cambiamenti radicali. Se dopo vent'anni e ogni anno il nostro gap con le
19:53altre città europee e con le città del nord Italia aumenta vuol dire che le
19:58politiche dell'azio semplicemente sono state sbagliate e perseverare con
20:02politiche sbagliate per noi è un errore. Noi come sindacato proponiamo progetti
20:06nuovi, idee forti che guardano verso la modernità e la trasformazione.
20:10Purtroppo notiamo dalla politica o tiepidezza o in ogni caso nessuna
20:15volontà di realizzare i progetti che proponiamo. E mi consenta, stiamo parlando di garantire
20:21dei servizi essenziali, di servizi che dovrebbero essere banali, no? Di
20:26garantire la sanità, la possibilità di muoversi con i mezzi pubblici. Non
20:31richiede, secondo modestamente chi parla, una grande fantasia, no? Per capire che
20:37dovrebbero essere il principale, un biglietto da visita di un territorio. Poi
20:42ci sono però per la giunta che verrà, mi perdoni segretario, anche le sfide
20:48straordinarie e Roma nei prossimi anni ha due banchi di prova non da poco.
20:53Sicuramente il 2025 il giubileo e poi se verrà l'Expo del 2030. Noi abbiamo
20:59saputo che si vuole partire con i cantieri, questo lo ha ribadito il
21:04Campidoglio anche recentemente, ovvio che anche la regione avrà il suo ruolo, ma
21:08ce la faremo? Questa è una preoccupazione che abbiamo anche noi, è il 7 di febbraio,
21:14incontreremo il sindaco di Roma per parlare del bilancio e chiederemo anche
21:18di aprire un tavolo sul giubileo. Siamo preoccupati dell'incapacità di una
21:23macchina pubblica che è stata abbandonata per troppi anni, quindi si
21:26rischia di non riuscire a fare l'ordinario, figurarsi riuscire a fare
21:30lo straordinario. Però noi su questo siamo impegnati a ricercare soluzioni.
21:35Non bisogna su questo tema, voglio essere molto chiaro, la mancata d'utilizzo dei
21:40fondi o un giubileo che non funziona sarebbe una sconfitta per tutti. Quindi
21:44su questi temi il sindacato è disponibile a trovare soluzioni, a fare
21:49in modo che la città si faccia trovare pronta a questa sfida e direi anche la
21:53regione. Quindi serve, e vi leggo al vostro servizio iniziale, un confronto
21:59vero con chi ha a cuore i diritti dei cittadini e i diritti dei lavoratori.
22:04Il sindacato dovrebbe essere inteso dalla politica come un portatore di
22:08diritti e un agente di trasformazione. Speriamo che dopo gli errori del
22:12passato finalmente ci sia un cambio di passo.
22:14Voglio essere abbastanza chiaro, non tanto per convinzione ma diciamo per
22:20necessità. Le sfide sono tanti e tali che unirsi e lavorare insieme può
22:24produrre davvero un cambio di passo. Abbiamo una manciata di secondi prima
22:28del prossimo break, poi la lascerò al suo lavoro. Le chiedo, segretario, un
22:32ultimo suo punto di vista sulla questione PNRR. Lei stesso l'ha evocato
22:38più volte. È evidente che la possibilità di poter gestire tutti questi soldi in
22:44arrivo dall'Europa sono importanti. Sappiamo che l'Italia a livello di paese
22:48ha degli obiettivi da centrale, ma la vera sfida è quella poi di riuscire
22:53concretamente a tradurre questi fondi in progetti utili alla collettività. Dal
22:57vostro osservatorio, la Regione Lazio a che punto è? Visto che molto spesso, sì,
23:03qualche notizia di qualche progetto finanziato arriva, ma poi parli campire
23:08che sia un grande cantiere e c'è rischio un po' di perdere di vista, no? Tutto
23:14quello che potrebbe essere davvero utile al territorio. Voi come la pensate a
23:18riguardo? Noi abbiamo sottoscritto un protocollo che prevede una cabina di
23:23regia per la sua attuazione. Martedì prossimo è convocato l'ultimo incontro
23:27per capire a che punto stiamo. Il 2023 e il 2024 dovranno essere gli anni dei
23:31cantieri. È una grande opportunità, non vediamo una regia ancora così definita,
23:37però si possono recuperare dei gap importanti. Quindi speriamo che su questo
23:42punto almeno si vada in continuità per quanto riguarda l'attuazione e la loro
23:46valorizzazione. Dall'altra lavoriamo un grande tema, un grande tema di legalità.
23:51La nostra preoccupazione è che così tanti soldi possano anche nel Lazio far
23:55venire appetiti a chi non vuole utilizzare questi soldi per combattere
24:00le disuguaglianze, ottenere i risultati dei cittadini, ma per fare attività
24:04illecite. Quindi non soltanto spenderli bene, non soltanto realizzare le opere e
24:09fare in modo che non siano delle scatole vuote, che cambino realmente la vita
24:12delle persone e quindi non siano delle opere che non servono, ma opere utili e
24:17strategiche. Dall'altra una grande attenzione che sono soldi pubblici che
24:20dovremmo restituire, è utile ricordarlo, e che non è pensabile che possano
24:25invece che andare a realizzare le opere possano essere distratti per attività
24:29illecite. Quindi anche su questo noi metteremo il massimo impegno perché la
24:33legalità rappresenta per noi un valore importante ed è necessario che tutti
24:38quanti facciamo la nostra parte. E allora avete capito, chiunque verrà
24:43chiamato a guidare Regione Lazio per i prossimi anni avrà tante, tantissime
24:48scadenze da ottemperare, da rispettare e avete capito anche tante idee, quelle che
24:53sono arrivate da questa puntata di estra, da potenzialmente mettere in campo
24:58per il rilancio del territorio. Io ringrazio il neo segretario generale di
25:03CGL Roma e Lazio, Natale Di Cola, complimenti ovviamente per l'elezione di
25:09poche ore fa e buon lavoro perché davvero sono tutte sfide che è bello
25:14poter vincere insieme, ne va dell'interesse e della vivibilità di
25:18questo territorio così così ricco ma anche così carico molto spesso di
25:23problematiche che da troppo tempo attendono di essere risolte.
25:27Buon lavoro segretario, grazie. E adesso secondo break pubblicitario come detto
25:35e poi voltiamo pagina, qui a destra parleremo di teatro, restate con noi.
25:41Eh sì, lo dicevamo anche con i colleghi in redazione, non capita spesso di parlare
25:46di teatro in televisione eppure la recitazione, l'arte teatrale è un
25:53qualcosa che fa un po' da precursore anche all'immagine e noi vogliamo quest'oggi
26:00aprire una parentesi dedicata al teatro ospitando Francesco Cordella che è già
26:05collegato con noi dal teatro Porta Portese a Roma.
26:09Buonasera Francesco. Buonasera, buonasera a tutti voi, vedete sono qui in
26:16teatro perché ho accettato molto volentieri di partecipare a questa
26:21bellissima trasmissione mentre mi trovo proprio qui a fare le ultime perché
26:27domani iniziamo, debuttiamo qui al teatro Porta Portese ed eccomi qui
26:33proprio sull'uomo. Deputato per il teatro, Francesco Cordella è un attore, un
26:40regista tratale, un autore di lunga esperienza che è in scena in questo fine
26:45settimana a Roma con un'opera dal titolo emblematico perché il tempo
26:53supplementare è il titolo di questa pièce che in qualche modo è un spunto di
27:01riflessione per tutti noi, che siamo sempre un po' alle prese col poco
27:04tempo che c'è finché a un certo punto ci rendiamo conto che il tempo non è
27:08eterno, non è infinito. Di cosa parla questa opera?
27:13È proprio così, sembra quasi che noi lasciamo scorrere la nostra vita a
27:18rincorrere magari obiettivi o valori o momenti che non ci riempiono davvero il
27:28cuore, l'anima, ma quasi sono condizionati da una serie di quasi di
27:36preconcetti, pregiudizi o condizionamenti, come ho detto precedentemente,
27:42condizionati e invece poi ci scopriamo magari improvvisamente che
27:48abbiamo sprecato tutto questo tempo nel fare tutte queste cose, magari a volte
27:53nel proprio indirizzarle male o compiere errori e avere bisogno di un altro tempo.
28:00Questo testo indaga questa possibilità che a quest'uomo venga data un tempo
28:07ulteriore di vita, quindi un tempo supplementare nel quale lui potrà
28:13rimettere in ordine le cose, sistemare gli errori, dire quelle cose che non è
28:19mai riuscito a dire, fare quelle cose che non è mai riuscito a fare per paura, per
28:25incapacità, perché si è trovato intrappolato in una serie di regole o di
28:31convenzioni o di situazioni che la società a volte ci impone.
28:36Questo è un sogno, infatti è un sogno ricorrente, si può dire, di
28:42molte persone, di avere la possibilità di avere di questo tempo ulteriore e qui
28:47in questo testo noi lo indaghiamo, in questo spettacolo lo indaghiamo
28:51attraverso una disputa che accade fra un'attrice e uno scrittore. L'attrice
29:02va a casa dello scrittore di sera perché vuole da lui un testo, uno dei
29:10suoi testi, lo desidera, desidera questo testo perché ha preso uno spazio in
29:16gestione, vuole usare questo testo per un laboratorio teatrale e
29:23l'autore decide di affidarle proprio un testo dal titolo Il Tempo
29:31Supplementare, dove nasce l'inghippo? Nel fatto che questo
29:38testo che lui affida a quest'attrice è incompleto, manca il
29:43finale, non è stato scritto dall'autore e quindi l'attrice durante questa
29:50serata, durante questo dialogo che avviene in questa serata, gli propone di
29:54completarlo insieme, in pratica di aprire proprio un dialogo, una finestra su un
29:59altro livello. Questo autore che in realtà ha scritto un testo, questo
30:08Tempo Supplementare, è praticamente autobiografico perché lui si è visto
30:15incapace di agire, incapace di portare a termine alcune azioni, ma quale è
30:20l'azione fondamentale che non riesce a portare a termine? La capacità di
30:24abbandonarsi all'amore, di donarsi all'amore, di essere realmente insieme con
30:30tutto il cuore a una donna, perché un racconto proviene da una ferita, proviene
30:36da una sofferenza, questa sofferenza lo ha bloccato. Questa donna invece, questa
30:41attrice che capita nella sua vita, a casa sua, nel suo studio, gli offre
30:48questa possibilità, la possibilità di un Tempo Supplementare proprio lì, in quel
30:54momento, generando una nuova storia, una nuova possibilità per quest'uomo. La
30:59coglierà, non la coglierà, riuscirà ad andare oltre, resterà chiuso nella sua
31:04misoginia, nel suo essere misantropo, nella sua incapacità di andare
31:09oltre, quindi sprecherà anche il Tempo Supplementare?
31:15Questo lo scoprirà. Certo, venendo al Teatro Portaportese con Irma
31:22Ciaramella e appunto Francesco Cordella, la regia di Roberto Russo, giusto?
31:29No, il testo è scritto di Roberto Russo, l'autore del testo è Roberto Russo, la
31:35regia è la mia. Io ho firmato la regia, le musiche e interpreto il personaggio di
31:43Raúl Corduas, questo autore, questo personaggio di cui vi ho parlato, spero che sia capito,
31:50lo scrittore di questo testo, il Tempo Supplementare. E invece la persona che interpreta l'attrice,
31:58Sandra Corduas, che insieme a me è protagonista di questa piezza, che secondo me è in questo
32:08momento, in questo momento storico particolare, dove noi abbiamo vissuto degli anni in cui siamo
32:15stati molto in difficoltà nella relazione, siamo stati portati a una separazione dall'altro,
32:23a una distanza, si parla di distanziamento, allontanamento, abbiamo dovuto subire una
32:31sorta di imposizione dall'alto che ci ha portato a doverci chiudere all'interno delle nostre case,
32:39quindi a sviluppare anche dei sentimenti diversi, sentimenti che magari non avremmo mai voluto
32:48provare, sentimenti di separazione, sofferenza, tristezza, anche a volte abbandono per alcuni,
32:57sentimenti e emozioni molto dure e pesanti. Questo testo fa riflettere molto sulla possibilità
33:08invece che ognuno di noi ha di aprirsi una strada, un canale verso una ricongiunzione con l'altro.
33:18C'è una battuta del testo che dice l'autore, il mio personaggio, che dice che i sentimenti sono
33:28terribili tutti, senza nessuna eccezione, è sempre terribile quello che ci mette in relazione con un
33:35nostro simile. Se ci pensi è proprio una sindrome vera di misoginia che poi è sfociata negli ultimi
33:44anni anche in questa ipocondria legata al fatto della paura dell'altro. Teniamola a distanza,
33:50l'altro è un nemico, l'incontro con l'altro può essere fatale per me. Ecco,
33:57forse questa è un po' la chiave di questo testo. Un testo che in qualche modo venisse data a tutti
34:08la possibilità di avere del tempo supplementare sarebbe qualcosa di meraviglioso, ma davvero ci
34:12offre diversi spunti di riflessione. E tu facevi riferimento agli anni della pandemia. Noi abbiamo
34:20titolato, in basso scorrono dei titoli, come il teatro sia tornato di nuovo vivo dopo i mesi
34:29drammatici del lockdown. Siete voi artisti tra le categorie che maggiormente hanno pagato lo
34:35scotto delle restrizioni, teatri chiusi per mesi e mesi, quando sono riaperti c'erano delle
34:40particolari regole di sicurezza molto severe. Come è stata questa ripresa? Lo chiedo a Francesco
34:46Cordella che è attore teatrale e autore oltre che regista. Grazie di questa domanda che mi
34:54permette innanzitutto di manifestare quella che è stata la grande sofferenza che abbiamo
35:03vissuto del peso di una ingiustizia. Abbiamo vissuto come una grande ingiustizia il fatto
35:10che il settore dello spettacolo in generale, ma in particolare dello spettacolo dal vivo,
35:18abbia vissuto questa restrizione così netta, così radicale, questa chiusura,
35:27portandoci veramente in una condizione alienata. Siamo stati degli alieni a un certo punto. Che
35:35cosa eravamo? Io ho usato questo tempo, non più supplementare, ma questo tempo che sembrava
35:46sospeso per progettare, per pensare, per pensare al teatro come baluardo intorno al quale ripartire.
35:56Perché se in questa società noi possiamo immaginare la nascita di un nuovo umanesimo,
36:05di una nuova possibilità di comunione tra i popoli, di incontro tra i popoli, questo può
36:11venire soltanto attraverso il fatto di essere in relazione con l'altro, di essere insieme con
36:17un'altra persona attraverso un canale di comunicazione sublime che è quello che ci
36:24offre la poesia, quello che ci offre l'arte, il momento in cui noi siamo presenti di fronte uno
36:32all'altro, uno con l'altro. Il tempo supplementare è anche metafora dell'atto teatrale, della funzione
36:41teatrale. Quando tu vai a teatro e hai la fortuna di assistere a uno spettacolo che ti fa staccare
36:50dal tuo quotidiano, ti fa entrare in un immaginario, ti fa entrare in un incantesimo, tu entri in un
36:56altro tempo, ti sembra di sospendere il tempo, tant'è vero che a volte hai la sensazione che
37:01quando è finito lo spettacolo, oh Dio, è finito già e magari sono passate due ore, perché in quel
37:08momento tu sei entrato in un'altra dimensione, sei entrato in quella catarsi che si attiva fra
37:15l'attore e lo spettatore, in un dialogo invisibile, fatto di fattori immateriali.
37:24Io non ti sto consegnando un pacco, non solo un corriere, io ti sto consegnando una parola,
37:30che è il mio corpo, che si fa parola per tradurti un'emozione, per condurti a vivere una vibrazione,
37:37attraverso una serie di processi complessi, ma che poi sono semplicissimi, semplicissimi perché
37:43passano da quello che è il campo che si genera nel momento in cui io, te e un'altra persona siamo
37:49insieme nella stessa stanza. Il teatro è stare insieme in una stessa stanza e guardarci negli
37:57occhi e sentire la presenza dell'altro attraverso la sua voce, i suoi gesti. Questa cosa qui è
38:04quella che ci è stata negata per questa esperienza terribile, proprio perché abbiamo vissuto questa
38:12negazione, ancora di più ora ne sappiamo riconoscere il valore e quindi stiamo avendo
38:18un ritorno al teatro. Devo dire che i teatri si stanno riempiendo, le persone hanno voglia
38:26di venire al teatro, di andare al teatro, molto più di altre modalità di passatempo,
38:36chiamiamoli così, per dire in maniera generale, perché sanno che il teatro non è solo un
38:42passatempo ma è un nutrimento, un arricchimento. Il teatro realmente ti può mettere in condizioni
38:50di vivere una catarsi, una trasformazione, è della base. Adesso faccio una piccola digressione,
38:59ma è assolutamente inerente. Io che adesso insegno all'Università Scienza della formazione primaria,
39:06ho scoperto, ho studiato all'Università, che i nuovi metodi didattici, pedagogici,
39:14si fondano sul teatro, l'insegnamento ha la stessa matrice del teatro. Un insegnante incarna
39:23i ruoli fondamentali del teatro, cioè drammaturgo, regista e attore, perché scrive il testo della
39:30lezione, decide dove dirla, come farla, dove mettere i banchi, come disporre gli studenti,
39:37ed è col suo corpo un performer, perché un insegnante parla, si muove, è un atto informativo.
39:45Nell'antica Grecia, se non ricordo male, la tragedia aveva quasi una funzione didascalica,
39:59si andava a teatro per imparare anche certi valori, certi principi, addirittura c'erano
40:05dei grandi autori di tragedie che reputavano che avesse delle potenzialità quasi catartiche,
40:12nel mettere in scena un'opera drammatica ci si immedesimava. Francesco, sai qual è il problema
40:17fondamentale che c'è tra il teatro e la televisione? Il tempo. Noi non abbiamo il tempo
40:21supplementare e quindi ti devo lasciare. Velocemente ricordiamo domani, sabato 4 febbraio,
40:29e domenica 5 febbraio, al teatro Porta Portese a Roma, il tempo supplementare di Roberto Russo,
40:38con Irma Ceravella e Francesco Gordella. Francesco, ti aspetto in una delle prossime
40:43puntate perché, vista la tua grande esperienza come attore, mi piacerebbe scavare ancora di
40:48più nel magico mondo del teatro, che credo sia davvero qualcosa di meraviglioso. È qualcosa di
40:54infinito e quindi io con grande gioia tornerò quando vorrai. Innanzitutto però ora ti voglio
41:01ringraziare con tutto il cuore, carissimo, di essere qui, di avermi invitato perché è stata
41:06una grande gioia e un grande piacere. Saluto tutti i nostri radio, tv, telespettatori. Tutto,
41:14noi siamo multimediali, siamo multimediali. Grazie Francesco Gordella in bocca al lupo
41:19per il vostro esordio. Grazie, ciao! A presto, abbiamo chiuso così in modo particolare questa
41:27settimana di Extra. Vi lasciamo ovviamente agli altri programmi della rete e noi torniamo come
41:32sempre domani alla solita ora con tutti i colori dell'informazione. Arrivederci!
41:38Extra, tutti i colori dell'attualità con Claudio Michelizio

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